Clip Inaugurazione Ebrei di Rodi. Eclissi di una comunità. 1944 - 2024

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  • Опубліковано 15 вер 2024
  • Farsi custodi delle storie delle persone: con una forza speciale, il messaggio di 𝐒𝐚𝐦𝐢 𝐌𝐨𝐝𝐢𝐚𝐧𝐨, sopravvissuto alla deportazione da Rodi e al campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, è arrivato al numeroso pubblico presente all’inaugurazione di 𝐄𝐛𝐫𝐞𝐢 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐝𝐢. 𝐄𝐜𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭à 𝟏𝟗𝟒𝟒 - 𝟐𝟎𝟐𝟒.
    Il senso più profondo della 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐚𝐧𝐳𝐚 di Sami Modiano, in dialogo con la consulente storica del progetto 𝐋𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐏𝐢𝐜𝐜𝐢𝐨𝐭𝐭𝐨, è in perfetta sintonia con l’𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨, illustrato nel corso della serata inaugurale di giovedì 9 maggio 2024 dalle curatrici 𝐒𝐚𝐫𝐚 𝐁𝐮𝐝𝐚 e 𝐃𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥𝐚 𝐒𝐜𝐚𝐥𝐚: coinvolgere il pubblico e 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐥’𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭à di ciascuno dei 𝟏.𝟖𝟏𝟕 𝐝𝐞𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐭𝐢.
    Un'operazione che viene simbolicamente affidata anche ai 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢, chiamati a 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚𝐫𝐞 l'installazione fisica dedicata alle vittime della deportazione, ospitata al Memoriale della Shoah Milano fino al 2 settembre 2024. Composta da un percorso di fili sospesi, tanti quanti furono i deportati, l'installazione è concepita come un’𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚: ogni visitatore è chiamato a contribuire appendendo all'estremità del filo un cartoncino che rappresenta una delle persone deportate e che riporta il suo 𝐧𝐨𝐦𝐞, la 𝐝𝐚𝐭𝐚 e il 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨 𝐝𝐢 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚, il nome del 𝐩𝐚𝐝𝐫𝐞 e della 𝐦𝐚𝐝𝐫𝐞.
    Il coinvolgimento del pubblico è legato anche al portale 𝐞𝐛𝐫𝐞𝐢𝐝𝐢𝐫𝐨𝐝𝐢𝟏𝟗𝟒𝟒.𝐜𝐝𝐞𝐜.𝐢𝐭: uno spazio di approfondimento dove confluiscono i risultati della ricerca documentale, che consente agli utenti di arricchire la ricerca sulla deportazione degli ebrei dal Dodecaneso italiano, segnalando nuovi documenti e dati rilevanti attraverso l'apposito strumento per il 𝐂𝐫𝐨𝐰𝐝𝐬𝐨𝐮𝐫𝐜𝐢𝐧𝐠.
    Per la realizzazione di 𝐄𝐛𝐫𝐞𝐢 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐝𝐢. 𝐄𝐜𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭à 𝟏𝟗𝟒𝟒 - 𝟐𝟎𝟐𝟒 ringraziamo, in particolare, 𝐒𝐚𝐫𝐚 𝐑𝐚𝐝𝐢𝐜𝐞 (art direction), 𝐅𝐚𝐛𝐢𝐨 𝐒𝐭𝐮𝐫𝐚𝐫𝐨 (sviluppo web), 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐅𝐚𝐢𝐬 (allestimento).
    𝘝𝘪𝘥𝘦𝘰 © 𝘈𝘯𝘢𝘪𝘴 𝘓𝘢𝘯𝘥𝘳𝘪𝘴𝘤𝘪𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘙𝘢𝘮𝘢𝘺𝘢 𝘗𝘳𝘰𝘥𝘶𝘤𝘵𝘪𝘰𝘯𝘴

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