La CAZ****A del .223 fatto per FERIRE
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- Опубліковано 18 жов 2022
- Perdonatemi la rabbia, ma a volte sento cose così stupide sul web, dette anche da persone che possiedono armi, che mi parte il crick nel cervello.
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Il 5.56 è fatto per curare infatti
Ovvio! E' logico!
Infatti! E spesso è una cura definitiva...
C'è anche il detto un 5.56 al giorno toglie il medico di torno in tutti i sensi ahahahaha
@@azathot70 definitia al 100 er cento! Un affare no?
una delle migliori cure per i comunisti
Assolutamente vero. Questa fesseria un po' da gossip circola nei poligoni di tiro che ho sentito dove questo calibro, in versione 223, è molto diffuso. Ma è veramente una stupidaggine, poi c'è qualche testimonianza di un reduce che ha confermato che in alcuni casi non è stato efficace nel combattimento ravvicinato, dove un 7,62x39 AK sarebbe più efficace. Ok, ma anche i russi hanno introdotto il 5,45x39 molto simile al 5,56 nato, ed ottimo calibro. Lo uso nell'ak 74, anche se adesso è difficile reperire le munizioni causa conflitto. Questi calibri più piccoli sono stati introdotti per ragioni logistiche, per consentire al soldato di portare più munizioni con meno peso. Mettete a confronto in un sacco 100 colpi calibro 223 e 308 e poi si capisce la differenza. Che ci sia una riduzione del potere invalidante rispetto ad un 7,62 nato è comprensibile. Ma dire che sono stati fatti per ferire è veramente una fesseria: sono un compromesso valido tra efficacia balistico terminale, scarso rilevamento e logistica militare, tutto qua.
"si va nella generica direzione dei bastardi"
poesia
le tattiche di "ferire" il nemico erano dei cecchini per stanare i compagni con una componente psicologica, o uscivi e rischiavi di morire oppure ti toccava ascoltare inerte le richieste di aiuto di un compagno moribondo. Per il resto alcune mine sono effettivamente fatte per ferire ma lo scopo primario di una mina e di un fucile è completamente diverso.
Tra l'altro considerando le attuali protezioni di un militare, un proiettile fatto solo per ferire dovrebbe essere sparato in parti del corpo in cui effettivamente ferirebbe
Sulla letalità del 223 si possono trovare numerosi video di contenimento notturno degli ungulati con camera termica dove si riesce ad apprezzare l'ottima l'efficacia terminale su target non protetti tra i 40 e 150mt, la facilita nel doppiare i colpi su bersagli in rapido movimento (volo supersonico) e per finire l'economicità del munizionamento
Finalmente qualcuno che lo spiega in maniera chiara! Solite frasi sentite dall'amico dell'amico del veterano dell'amico! Grande Vlad!
Devo dire che la prima volta che ho aperto una scatola di .223 rem, abituato ai calibri .30 militari, mi sono sembrati munizioni giocattolo, nella prova a fuoco poi, in confronto, la quasi "assenza" di rinculo, rafforzava questa mia impressione.
Riesco quindi a capire come possa essere nata questa storia...
Il 5.56 è fatto per ferire....
Si! Mortalmente
Come sempre complimenti per chiarezza ed ordine espositivi; la presunta e voluta minore letalità della munizione in oggetto l'ho sentita dire da almeno 20 anni e mi è sempre parsa un poco strana, poco realistica ma non ci ho mai ragionato sopra. Grazie di averlo fatto, bene come tuo solito. Una curiosità, un raffronto fra le munizioni moderne quali il già citato 5.56 il 7.62x39, il 7.62x51 ed il 6.5 Creedmore che sembra debba sostituire quest'ultimo?
Chissà se gli istruttori che dicono che il 5.56 ferisce e non uccide lo fanno per ignoranza oppure perché gli hanno detto di dire così. Avevo letto da qualche parte che alla fine della seconda guerra mondiale gli americani (forse marshall?) Avevano fatto uno studio da cui emergeva che molti soldati non sparano verso il nemico per paura di ucciderlo. Magari, credendo di ferirlo, diventa più facile puntare al nemico quando si spara. È solo una teoria, probabilmente senza senso.
E pensare che nell’esercito ci avevano detto questo in aula 😂. Usavamo l’Ar 70/90.
Però avevano anche menzionato il peso minore.
Quanto mi piace Vlad quando sta carico a pressione così.
Nessuno tranne il capitano Kirk, lui metteva i Phaser su stordimento.
Questa storia l'ho sentita un sacco di volte a militare.Non mi stupisco,visto il livello infimo dei superiori.😂😂
Chiarissimo Vlad! Questa incredibile teoria della cartuccia studiata per ferire non l'avevo mai sentita! Anche una 22 lr, considerata da molti (e a torto) "debole" o "anemica" può uccidere senza alcun dubbio. Inoltre per provocare solo una ferita una cartuccia dovrebbe essere sparata con precisione in una zona non letale pertanto: la cosa NON è credibile.
Certo che ti può uccidere ma non è la migliore munizione per farlo, così come una .50 BMG non è la migliore munizione per imparare a sparare
5.45 x oltre che a parità di peso si hanno più munizioni è anche più facile da silenziare, adatto x operazioni e reparti speciali.
Ciao Vlad. Ti seguo da poco ma trovo i tuoi contenuti intessantissimi. Ti chiedo una cosa se non oso troppo... Ti andrebbe di parlare e spiegare l'utilizzo dei proiettili a punta cava?
Un vecchio detto recitava "fà più male un 22lr in testa che un 44 Mag sparato per terra"!!!!
Eh sì, anche durante la "guerra fredda", i produttori di armi volevano così bene ai sovietici che svilupparono le proprie armi in funzione di una graduale sostituzione del 7,62x51 con il 5,56x45: con lo studio delle munizioni 4,7x33 "caseless" (per l'H&K G11) arrivarono addirittura a pensare di eliminare i bossoli, per non farli inciampare durante l'avanzata, poi si fermarono, perché "quelle piccole andavano negli occhi" e passarono a calibri più importanti.
Il web sarebbe potuto essere un ottimo strumento di condivisione della conoscenza, invece tanta ... troppa ... gente lo utilizza per raccontare fesserie: bravo Vlad, sempre sul pezzo e pronto a smascherare questi cialtroni!
In guerra è meglio ferire che uccidere il nemico.
Gli americani a Nagasaki e Hiroshima:
"Oh no..."
Ohhh che bello vedere Vlad in un nuovo video dove va a sfatare miti assurdi sulle armi e munizioni: grandissimo 💪💪💪💪
Penso che gli highlander del softair siano gli stessi che raccontano questa cazzata nei poligoni, spari per ferire, poi quando ti sparano un pallino di plastica, non lo sentono MAI !!!
Ciao Vlad! posso testimoniare che un assertore della teoria che il 5,56 fosse fatto per ferire, di fronte a me, è stato colpito alla testa , in piena fronte da una pallottola vagante in 5,56 e non gli ha colpito il cervello. Lo abbiamo portato in ospedale in 4,
ora si è ripreso completamente. 😂
Ciao Vlad, hai ragione su tutto! Il 5,56 è velocissimo e quando entra fa un piccolo buco, ma come colpisce la carne si disallinea e comincia a rotolare, praticamente una puntura davanti e dietro ti porta via una spalla. Ferito a morte
Le prime palle avevano il baricentro spostato posteriormente e potevano cambiare direzione causando ferite devastanti assieme alla punta cava ed al penetratore d'acciaio!
Avere feriti in battaglia é utile?
Certamente.
Un morto é morto, non combatte, non spara!
Un ferito ha un costo nettamente superiore sia in termini economici che di aiuti, ovvero altre 2-3 persone per salvarlo.
In combattimento si può scegliere se ferire?
Molto improbabile!
Pensare che questa palla può penetrare a 600 metri un elmetto di acciaio la dice tutta!
Buonasera e complimenti per il canale e i video. Questa teoria io invece l ho sentita nel 1999 al C.A.R. di Albenga dal nostro caporale istruttore.come arma individuale però noi avevamo il F.A.L.bm 59 in 7.62 molto apprezzato e non mi dilungo.il caporale era di leva e indottrinato anche lui in questo pensiero trasmessogli da chi non lo posso immaginare,ma pensandoci da qualche manuale del ministero potrebbe essere uscita questa cosa.non mi pareva un appassionato al mondo delle armi e dubito che frequentasse poligoni di tiro e simili,grazie per avermi permesso di esprimere un mio pensiero.
" la guerra e' fare fuori gli stronzi laggiu' piu velocemente possibile"😆vlad sei un grande !
Penso di sapere da dove proviene questo mito: ho letto del concetto di ferire piuttosto di uccidere su un libro riguardo le tecniche di guerriglia stampato nei primi anni 70. Se ne parla riguardo le trappole schierate nelle guerre di indocina e vietnam. Ma li ha senso perché erano atte a colpire le pattuglie in ricognizione che probabilmente, sul serio, avrebbero avuto piú problemi nel trasportare uno dei membri con una caviglia rottamazione nella giungla, per giorni rispetto che a lasciare il morto dove è caduto... Ma anche li chi lo sa
E' esattamente la teoria sostenuta in una live di qualche anno fa dal tuo concorrente diretto (Outbreak Channel, tanto per fare nomi). Grazie per aver smentito questa leggenda metropolitana.
ti ricordi per caso più in dettaglio che live fosse?
Purtroppo no. Ricordo solo che lo disse a proposito del potere d’arresto delle munizioni e con specifico riferimento al 5,56 × 45 NATO. La cosa mi stupì molto perché il 5,56 è un calibro che io ho utilizzato nel Beretta AR 70/90 durante il servizio di leva in A M. Un caro saluto!
Ho sempre pensato che si intendesse semplicemente dire che sono munizioni che tendono a rimanere integre, causare ferite precise e facili da medicare se non in punti vitali.
peccato sia l'esatto contrario sul rimanere integre...
'Azz Vlad mi hai sbloccato un ricordo: l'avevo rimossa 'sta storia del ferire, ma strasicuro che l'ho sentita un sacco, ma non credo durante la naja, magari su qualche rivista non specializzata, dove pensano che la P38 spari proiettili cal.38, all' insaputa di Lupin III (un caro saluto all'eroica Lilli Gruber quando parlava di pistole P38 Special, fra l'altro!) ...Bene ma non benissimo.
Anche le rivoltelle p38 sono un classico
Vlad ci spieghi quando potrai, la differenza tra 5,56x45 vs 5,45x39 , in parecchi video la munizione sovietica sembra essere più penetrante, ma non so dirti sé la munizione NATO confrontata fosse quella militare o civile, poi sempre sé puoi vorrei capire il 7,92 kurz sé ha potenzialità maggiori al 7,62x39, e il nuovo munizionamento in 6,5 dove sembra avere le caratteristiche migliori di entrambe le filosofie, della palla pesante e della palla leggera, anche sé secondo me molto dipende anche dalle armi che le impiegano.
Ps. Sé puoi anche il confronto fra 7,62x51 vs 7 62x54r
chiarissimo! anche io ho sentito del vantaggio tattico di "ferire" il nemico, per tenere impegnati più elementi nel soccorso, e disimpegnarli dal combattimento. Cavoli! un senso ce l'ha! sentire il tuo fratello d'armi che urla in preda ai dolori, che tu sai essere ferito... beh, ti dà un bel colpo! ma non ho esperienza di combattimento, pur essendo un parà. ... immagino, che sotto il fuoco, emergano altri istinti... e che l'addestramento possa ottenere un importante condizionamento ( che poi è lo scopo dell'addestramento!) per cui sopprimere i "tango", tenere l'"OBJ", fare fronte allo stress del conflitto con reazioni condizionate, possano fare la differenza! L'efficacia... ma quale? ( Tra l'altro, CAS: Compagnia Armi di Sostegno. sono mortaista!)
Vampiri Siena? 😁
@@a.s.8842 Pará Cella, 2/95, 187* Folgore, CAS, 3* PLT MORTAI, inc. 32! ⚡️⚡️⚡️
Ieri ho progettato un martello che pianta solo metà del chiodo.
Tralasciando l'argomento in esame(di cui posso solo ridere e ti stimo per esserti preso la briga di parlarne,nonostante mi pare di averti visto più infervorato del solito)ma quello che più mi affascina di queste astrocazzate é la loro genesi.
Cioè,da dove parte questa totale distorsione della realtà che alcune volte sentiamo su certi argomenti di facilissima compressione?qual'é il momento in cui un dato viene travisato e da lì nasce un'altra linea logica(meglio dire illogica) cui fare riferimento? bah....tanto di cappello a te vlad per non aver sbottato male🤣
Essere o non essere, questo è il problema. 🤓
le munizioni come il 5,56 (o .223) non sono nate, oltre che per ragioni logistiche, anche per avere una munizione a rinculo ridotto per rendere più gestibile il fuoco automatico, che spesso diventa ingestibile con le cartucce a piena potenza?
ho sentito dire, e mi sembra plausibile, che il calibro 223 è per la truppa: meno rinculo meno peso da portare pertanto più munizioni... mentre i calibri più performant si riservano a tiratori che sanno gestire meglio il rinculo, hanno meno necessità di munizioni numerose, tirano da luntano però quando la palla arriva "deve fare il suo lavoro al meglio" ai cecchini insomma...non so se sono riuscito a farmi capire...
Gli analisti militari hanno notato che nella seconda guerra mondiale le battaglie venivano vinte dal lato che sparava più munizioni questo portò alla ricerca di una cartuccia più piccola ma che avesse una PRECISIONE PRATICA più alta di una cartuccia a piena potenza, per precisione pratica non si parla di precisione sub-moa a 700 metri ma di capacità di follow-up shot accurati dando il fucile in mano ad un soldato qualunque, il vantaggio di precisione del .308 sul .223 è irrilevante perché appare solo a lunghe distanze a cui il soldato medio non è nemmeno addestrato a tirare quindi non ha alcun vantaggio il 308 sul 223, anzi… il 223 pesando la metà (in genere 12g vs 24g del 308) permette di trasportare il doppio delle munizioni a parità di peso e con questo si ritorna al discorso iniziale che lo scontro lo vince chi spara più munizioni e dunque viene favorito chi può portare in campo 2000 colpi rispetto a chi ne può portare solo 1000.
Condivido a pieni voti.
Questa la sentii anch'io qualche anno fa. Anni ed anni a progettare la cartuccia col miglior stopping power (ammesso e non concesso che questo concetto esista) per poi dotare le truppe di armi camerate in un calibro che non è nemmeno progettato per uccidere. Il passo successivo è il terrapiattismo.
Direi la fionda!
il concorso del U.S. Continental Army Command, da cui vennero selezionati il .223 Remington e l'AR15 (erano parte della stessa proposta. La munizione era fatta specificatamente per il fucile) richiedeva una munizione da .223 capace di perforare un elmetto standard americano in acciaio da fanteria a 600 yarde di distanza. Questa era la preoccupazione. Riuscire a bucare crani anche se stavano dentro l'elmetto (che bucasse anche corpi non corazzati, veniva di conseguenza).
In seguito, quando la munizione cominciò ad essere usata, si vide che la sua alta letalità alle distanze normali di combattimento (alla faccia del "creato per ferire") era dovuta in gran parte al fatto che il proiettile, molto veloce, spesso si scamiciava e frammentava all'impatto. In pratica aggirava la convenzione dell'Aia senza violarla.
Con il passaggio dal M16 al M4, con la canna più corta, e conseguente ridotta velocità del proiettile, la distanza massima a cui si verifica questo effetto si è ridotta (da 150m a 100m circa), in questi 50 metri quindi, da allora, il proiettile uccide un po' meno. Ma questa è stata una evoluzione assolutamente non voluta, e che ha destato, in effetti, preoccupazione e lamentele da parte dei GI.
Buona sera, secondo te il 223 é indicato per abbattere cinghiali da 150kg massimo italiani? Tutti lo.sconsigliano prediligendo il 30.06 neanche il 308. Ovviamente conscio che il piazzamemento fa la differenza, ma in battutta non si ha troppo tempo con l animale che corre. Grazie
Perfettamente daccordo
Ecco , io ero uno di quelli che la pensava proprio cosi' . Colibro piccolo per ferire e creare scompiglio nella logistica. Grazie Vlad
Correggimi se sbaglio, a questo punto con il 22 lr che uso al poligono potrei fare giocare i bambini a cowboy tanto al massimo si pizzicano 😆
@@iono5556 😆😆😆😆😆😆💪👋👋
Infatti si sono fermati a 5.56 perché con 5.57 faceva 100 hp di danno e così ne fa solo 99
Non strategicamente.. tatticamente.
Ho svolto il servizio di leva nel 1985, erano in vigore le direttive stanag nato anche se, in quel frangente, era in dotazione il 7,62. Mai sentito nessuno dire che il munizionamento in dotazione fosse studiato specificatamente per ferire solamente.
La logica del ferimento anziché uccidere funziona solo ed esclusivamente in quell'abominio delle mine antiuomo dove però il ferito spesso è un civile mutilato che costa denaro e forza lavoro alla società
...e oltretutto,sono anche "leggende" difficili da sradicare....come si sa,contro l'ignoranza è facile far soccombere la voglia di spiegare.....
Scusami, e le pallottole blindate a che cosa servono? Grazie
Usiamo le armi per fare sport, tiro, divertimento MA NON UCCIDERE è una priorità.
Questo l'ho sentito in Italia..in Romania invece dicono che il 5,56 NATO penetra di più perché più appuntito..io ho visto che ha rinculo minore e la capienza è maggiore rispetto al 7,62
Nessuna munizione da guerra nasce per ferire , poi che i feriti siano un grave problema per gli eserciti è cosa nota
Scommetto che chi ha queste idee è un grande appassionato di quello "sport" chiamato softair
anche
Vero ma molti sono dei vecchi boomer
tra l'altro, a parte il fatto che per motivi di sicurezza, se vieni ferito probabilmente nessuno ti soccorre durante uno scontro a fuoco, ma la difficoltà di una strategia del genere, sarebbe ferire e incapacitare il nemico, perché se lo ferisci e basta può ancora contrattaccare è una strategia che necessita di una precisione che non puoi permetterti sul campo di battaglia
Buongiorno. Complimenti per il video. Ho provato estensivamente il 223 con il mio M4, canna 16 pollici, a 100 m su un estintore, bello grosso. Beh, lo passava tranquillamente da parte a parte.... Immaginate su un cristiano...Direi che c'è poco da aggiungere, a mio avviso. Buona giornata
D'accordissimo specialmente sul concetto di I SOLDATI NON VEDONO A COSA SPARANO, non è sempre cosi ma molto spesso si, basta scrivere "Afghanistan Firefight" ad esempio qui su YT per comprendere le dinamiche di ingaggio in guerra.
Potrei anche capire un tiratore che con un fucile di precisione possa pensare di ferire un soggetto per condizionare gli altri, ma non accade quasi mai, però un 5.56 e le armi che lo camerano hanno altri scopi
Anche io avevo sentito la teoria della munizione instabile fatta apposta per ferire, poi, quando ho visto il 5,55 ho capito che la teoria suddetta era una cretinata.
Stessa cosa come la munizione 7,65 x 17 browning, è una munizione piccola e facilmente trasportabile, molto diffusa in tutto il mondo e addirittura usata dalla polizia italiana fino al 2020 ( non in tutta Italia ovviamente ) eppure è una munizione che può far danni
Sono tattiche militari che insegnano ai corsi ancora oggi. Il 223 rem non ha lo stesso potere d'arresto di un 45 acp.
Insegnano minchiate paurose insomma
Anche il calibro 950 ė stato creato per ferire.............chi spara
ferire lo stronzo, te, il vicino, il parente del vicino, chiunque ed ovunque
Balistica terminale! Finalmente qualcuno ne parla! Ma non bisogna essere "crudeli" perciò niente "hollow" e "soft point".
Ottimo e chiaro! Siccome sono un quasi totale analfabeta in questo ambito ma chissà un giorno magari mi ci avvicinerò meglio, per un novizio totale è più facile imparare a sparare con un .223 o con un 7.62x39 ? Sempre per un novizio, è più facile prendersi cura di una piattaforma AR o AK? Grazie in anticipo!
Onestamente fa lo stesso :)
In combattimento è più importante il volume di fuoco che una fazione può esprimere piuttosto che la precisione del suo tiro...
Confermo, come fuciliere di montagna dell'esercito Svizzero, dotato di un SIG-550 mi é stato detto più e più volte che un nemico ferito é meglio di un nemico morto in quanto 1 ferito più uno che lo cura fa -2 avversari. Argomento assurdo... poi sta un po all'intelligenza del singolo... non ho mai combattuto, tuttavia dubito che in caso di conflitto farei attenzione a ferire piuttosto che eliminare definitivamente una minaccia ;-)😅
I cechini in alcuni casi ferivano per atirare allo scoperto i altri soldati
È ovvio che il 5.56 è fatto per ferire e non uccidere.
Ha pochissimo Potere D’Arresto, è piccolo così puoi colpire meglio le gambe (che in rapporto diventano più grandi) e fa pochissimo danni su CoD.
Ah ed ha tanto rateo di colpi (sempre su CoD) così puoi falciare più gambe a più gente!
Non ha sufficiente potere di arresto .per questo in Austria viene considerato marginale per il capriolo.vedi inoltre fucili di assalto con raffica di tre colpi.
Premetto in materia non ne so nulla, ma lo stesso discorso l'ho sentito in merito alla munizione del nostro 91, una cavolata pure quella presumo.
Ciao..credo che questa leggenda nasca dalla guerra del Vietnam quando introdussero l m16...ora non ricordo di preciso ma credo che cambiando dopo un po di tempo il tipo e peso della palla la canna del fucile non la stabilizzasse a dovere e una volta colpito il nemico avesse questo effetto thumbling, per ovviare al problema se ricordo bene cambiarono il passo di rigatura degli m16 ....più o meno la storia è questa
questa caz***a l'ho sentita spesso riguardo al Carcano 91 solo perchè il calibro era più piccolo rispetto ai suoi coevi...
Sapevo che le mine anti uomo hanno questa caratteristica, certo non un arma da fuoco ne artiglieria, sarebbe un controsenso....
Per quello che so che le ferie del 223 sono davvero devastanti per via della sua instabilità del corpo umano in poche parole fanno tanti danni saluti
no vabbè!!!questa diceria non la conoscevo !!! mi devo considerare fortunato? XD
hai vissuto una vita pura e priva di peccato, praticamente Adamo nell'Eden prima dell'incidente della mela
Uso il 223 da quasi 6 anni per uso venatorio. Le mie prede sono caprioli e cinghiali.... proprio su questi ultimi ho avuto modo di provarlo con tiri in spalla e zona cardiopolmonare proprio per constatare la sua efficacia.
Secondo la mia esperienza è un calibro eccezionale... il danno che provoca rispetto ad un qualsisi altro calibro è molto differente e piu invalidante... mi spiego meglio:
Dopo l'abbattimento come giusto che sia c'e la sistemazione delle carni con tutte le procedure che ne conseguono... ho avuto modo di constatare fori di uscita e di entrata e cavità interne prodotte dalla palla all'interno dell'animale.... è un calibro che lavora diversamente creando danni interni molto ampi anche lontani dal punto colpito, ad esempio mi capito' su una capriola con foro di uscita nella zona scapolo omerale avere una lungo ematoma che gli arrivava fino alla gamba.
Un altro episodio mi capito' su un tiro errato.... sbagliai un cinghiale e putroppo lo presi nello stomaco.... l'animale dopo il tiro parti' a corsa e dopo neanche 50 metri si accasciò e morì, quando andai a eviscerarlo i danni provocati dalla 55 grani ballistic tip erano impressionanti.... lo stomaco era completamentè "tritato", la piccola palla aveva fatto tipo frulllatore.... cosa che ho mai visto fare a calibri molto piu grandi. Un tiro del genere fa percorrere centinaia di metri all'animale eppure quella volta cosi non fu. Mi fece molto riflettere.
Personalmente ricarico... ho utilizzato per 2 anni le 55 grani e poi sono passato alle 64 e 65 grani.
Bro hai la pressione alta, fai un bel respiro :D
SONO INCAZZATO
Io posso dire quello che ci ha detto il mio capitano di compagnia quando ho fatto il servizio di leva: il vecchio calibro 7,62 di solito uccideva un soldato anche quando veniva colpito in punti non vitali a causa del foro di uscita che causava una ferita devastante mentre questo non avviene col nuovo calibro 5,56 che grosso modo conserva la gittata e precisione del vecchio calibro.
Che il 762x51 abbia più energia e potenzialmente possa essere più letale non ci sta dubbio, ma raccontata così è puro folklore militaresco
dovessi creare una munizione per ferire la farei spezzata..certo la gittata utile si riduce,prendendo ad esempio quelle che conosciamo.
io metterei dentro una specie di terzarola con le palle legate tra loro a coppie....o triplette...
NOOOOOOOOO MA L'M16 SI INCEPPAVA IL 5.56 È UN 22LR CON PIÙ POLVERE DIETRO NOOOOOOO
L'ACCAPPAA SPARA ANCE CUANDO E RUGGGINITOH!!!1!1
Non credo proprio, non penso che un esercito mandi in guerra uomini con fucili per fare plinking con i barattoli vuoti
@@lytho9542 scherzi a parte è vero
ua-cam.com/video/efzsqNef9i0/v-deo.html
31:20
onesto...
Buondì, il concetto di ferire un soldato per cagionare così l'intervento di altri militari, medici e personale di seconda linea, esiste. Ma non dipende dal tipo di proiettile, ma dove si spara. Hai fatto bene a fare chiarezza.
Come se si potesse mirare specifiche parti del corpo alle distanze dei combattimenti…
Infatti, o si tratta di azioni mirate e sporadiche, senò bastano le mine e altri sistemi.
È corretto dire che, mediamente, un chilo di massa equivale ad un centinaio di 7.62 o ad una duecentocinquantina di 5.56?
Se è così, a parità di peso, quei 150 in più possono essere molto utili.
queste sono storie da poligono,da bar infatti. spesso nei poligoni trovo persone a cui non darei neanche una pistola a fulminanti...
la gente, inclusi gli istruttori di naja guardano troppi film sulla guerra del Vietnam.....e nascono queste leggende metropolitane.....
Gli scontri a fuoco sono tutti caotici e si spara sempre per fermare la minaccia, senza pensare a ferire o meno. Bisognerebbe che questo tipo di ragionamento venisse fatto capire una volta per tutte anche alla Magistratura Italiana.
Chiedo scusa, non so se va bene lo scriva qui, ma non so se hai mai fatto la recensione della carabina Winchester modello 1873... non sono un intenditore, ma questa è un arma che mi affascina parecchio, probabilmente nahce condizionato dai tanti film dove è utilizzata. Grazie!
Si, anche se il video è assai vecchio :)
il cal. 5.45 X 39 era denominato "velenoso" per la sua peculiarità nel restare all'interno del corpo, creando ancora più danni di un proiettile cal. 7.62 dove facilmente entra ed esce.
e pensate che ad esempio i Navy Seals usano la tecnica "dubble tap" doppio colpo, ovvero sparare in sequenza 2 colpi in singolo nello stesso punto per avere più possibilità di forare le piastre antiproiettile nemiche.
È un calibro nato il 5.45x39?
Provare per credere 😂
È sciocca l’idea del solo ferire perché allora bisognerebbe evitare di sparare alla testa o al collo
Il 5,45 che è più piccolo del 5,56 infatti è il proiettile velenoso, gli fa male e basta. Cioè si ovvio😂
Caro Vlad, ti ascolto sempre volentieri....Purtroppo mi sento di dissentire da quello che dici. Per anni ho saltuariamente letto RID . Rivista Italiana Difesa che diceva quello che tu ritieni sbagliato come valutazione nel 223.....Quello che tu ora ritieni errato, era scritto in maniera diversa e piu' di una volta su tante riviste simili...Si calibro più piccolo , si portano + munizioni.... Si alla massa dell'ogiva inferiore che colpisce un ostacolo tipo ossa e cambia direzione all'interno del colpito....Riportato in un fascicoletto che trovai non ricordo che parlava di munizioni russe da AK con ogive ( 120/121 doveva essere il modello) particolari fatte apposta per cambiare direzione appena toccavano il bersaglio , diciamo volgarmente sbilanciata, con la parte anteriore dell'ogiva vuota ...... Inoltre confermava la necessità di dover recuperare il ferito che lamentandosi impietosiva i commilitoni ... Questo ho letto e ritengo non del tutto sbagliato come lo dipingi tu.
ciao boss....
Io l'ho sentita raccontata in modo leggermente diverso. Cioè che avere una munizione potente come la 7.62 non era strettamente necessario, per via della distanza media a cui si ingaggia il nemico, e quindi a parità di peso trasportato una munizione più piccola permetteva di avere a disposizione più volume di fuoco, dal momento che il fuoco è usato anche per controllare il posizionamento del nemico. La storia del ferire era legata al fatto che una munizione più piccola potrebbe non essere altrettanto letale, a pari distanza, di una più grande, ma che questo non sarebbe comunque un problema decisivo sia per la distanza media menzionata all'inizio, sia perchè un soldato ferito in modo serio non può più fare molto e magari costringe altri commilitoni ad uscire allo scoperto per soccorrerlo, permettendo di eliminare anche loro. Non che fosse stata fatta così allo scopo esplicito di ferire anzichè uccidere.
Pensa che il discorso della letalità delle munizioni piccole è roba di 120 anni fa, quando Eduard Rubin dimostrò con i suoi studi di balistica che munizioni "piccole" (virgolettato perchè piccole rispetto ai 10-12 mm dell'epoca) come le 7 o 8 mm erano tanto letali nella pratica quanto quelle sulla carta più potenti.
Le 556 o le 545 non sarebbero mai state accettate se fosse stata rilevata una rilevante diminuzione dell'efficacia del tiro delle armi leggere.
Credo che la leggenda nasca dal fatto che in occasione del conflitto in Iraq e Afganistan pare che i soldati usa si lamentassero spesso di come durante i conflitti a fuoco nonostante avessero la certezza di aver colpito il bersaglio nelle normali distanze di ingaggio spesso il bersaglio nn soccombeva o comunque nn subito se poi moriva dopo nn e dato sapersi...mentre con i normali calibri 30 questo nn succedeva e se mi permetti anche a caccia tipo quella al cinghiale viene poco o nulla utilizzato per lo scarso potere d'arresto anche su verri nn troppo grandi...diciamo che è più famoso per la sua precisione e facilità di gestione che per altro...
Sono d'accordo con te è una cretinata. Il 223 (specialmente con certi pesi di palla e certi passi di rigatura) accentua parecchio il fenomeno del tumbling come testimoniano molti cacciatori, per esempio... Il proiettile ha sicuramente meno energia cinetica di 300 winchester Mag ma entro le distanze per le quali è stato progettato è assolutamente micidiale, spesso rimbalza attraverso il tramite causando ferite gravissime che non lasciano scampo.
Per esperienza diretta ,so che ,anche SOTTUFFICIALI dell ESERCITO con decine di anni di esperienza, le sparano GROSSE in materia......ho sentito con le mie orecchie ,dire ( ed insistere).che la BROWNING m2 è in calibro 20mm e che il bm 59 spara ,in fullauto ,con una cadenza di tiro di " quasi 5000 colpi/minuto.....quindi, non mi meraviglio ........
Questa stupidaggine l'ho sentita enunciare più volte sia in ambito civile, dove sciaguratmente gli espertoni e i tuttologi pullulano, sia in ambiente militare, il che mi sembra alquanto preoccupante. Fa il paio con un'altra monata astrale, e cioè quella secondo la quale il solco longitudinale sulla lama della baionetta servirebbe a facilitare il deflusso del sangue dal corpo del baionettato, effetto della cui utilità tattica nessuno ha mai saputo darmi uno straccio di spiegazione.
Interessante, però si pone un dubbio: allora perché è vietata la munizione JHP?
La convenzione dell'Aia vietò le munizioni di piccolo calibro esplosive o espansive sulla base della considerazione che l'aumento della sofferenza per il singolo soldato, dato dalla difficoltà di curare le ferite da frammenti, non ha un corrispondente valore tattico o strategico (non cambia il risultato di una battaglia se i feriti soffrono di più), quindi è crudeltà inutile.
Per la stessa ragione NON vietò i proiettili esplosivi di artiglieria, perchè lì invece il fatto che i proiettili esplodano HA un valore tattico.
sul sito Armiestrumenti "223 Remington, una storia avvincente ".....non è solo una leggenda metropolitana, questi lo danno per dato certo...boh
Se il 223 è fatto per ferire, Il 9 mm parabellum è stato creato per colpire i belli 😂
🤣per bellum
@@sonoitalianoful e sotto una pioggia di fuoco ...... para ombrellum 🥶
domanda da ignorante: È possibile che parte di questo fraintendimento sia dovuto al fatto che siano state elaborate e insegnate tattiche specializzate che puntavano per vari scopi al ferimento più che all'uccisione del nemico?
quali tattiche?
@@VladSparaStoria ad esempio mi viene in mente quella che può usare un cecchino per spingere tutta una squadra ad esporsi al fuoco tentando di soccorrere il ferito o costringerla ad ascoltarla per ore le grida del compagno, abbattendone il morale.
L'ho imparata da 'Full Metal Hackett' e un altro film che non ricordo, quindi non posso essere più preciso di così. Posso ipotizzare che ne siano state teorizzate altre; tutte quante molto specifiche.
Ma siccome le cose specifiche sono cool, e tutti vogliono essere cool, ecco che alla fine tutti combattiamo con Desert Eagle al fianco, intorno al corpo nastri e nastri di 223 per far piangere e un kukri fra i denti ;-)
Ottimo video, purtroppo c'è ancora troppa gente che dice cazzate sulla .223/5.56
Ottimo discorso. Ora bisognerebbe anche riferirlo ad Alberto Angela.
Questa diceria è stata messa in giro per ferire i tuoi sentimenti 😂
Perché l'US Army sta cercando un calibro intermedio tra 5.56 e 7.62 ?
perchè cerca qualcosa che penetri le ormai diffusissime protezioni individuali anche a distanza
Per la sempiterna ricerca della cartuccia che fa tutto.
Ora siamo soliti dividere le cartucce in piena potenza e intermedie, ma in realtà è più che ci sono tre livelli di potenza (naturalmente con aree grigie), ognuno più adatto a fare una cosa di tre.
Cartucce a piena potenza, oltre i 3000 Joule (30-06, 7.62 NATO, 7.92mm Mauser, 6.8X51 Fury, etc.). Ottime per le mitragliatrici medie/GPMG, dove hanno portata e penetrazione, decenti per il fucile semiautomatico, dove scalciano un po' e sono più pesanti del necessario, ma si possono usare, pessime per il fucile automatico, dove la raffica è incontrollabile.
Cartucce "medie" tra i 2200 e i 3000 Joule (gran parte delle cartucce militari da 6.5mm, 30-30, .30 Remington, .280 British...).Decenti per le mitragliatrici medie/GPMG (dove si perde un po' di portata e penetrazione), ottime per il fucile semiautomatico, decenti per il fucile automatico (dove, con qualche artificio, come freno di bocca/compensatore, è possibile controllare la raffica).
Cartucce "leggere", sotto i 2200 Joule. Insufficienti per le mitragliatrici medie/GPMG, decenti per il fucile semiautomatico (dove si potrebbe avere qualcosa di più prestante), ottime per il fucile automatico (raffica controllabile senza artifici e con un fucile leggero).
I sovietici hanno deciso che ci volevano due cartucce. Una leggera per l'AK, una a piena potenza per la PKM.
Gli americani hanno prima cercato di fare tutto con la cartuccia a piena potenza, e si sono trovati male negli scontri ravvicinati. Poi hanno provato a fare tutto con quella leggera, e si sono trovati male in quelli a lunga distanza, quindi il pendolo è oscillato un'altra volta verso la piena potenza (il 6.8X51 Fury è anche più potente del 7.62 NATO). Funzionera? Per me hanno appena adottato un altro M14.