Gran Bal Trad Vialfrè 2014 -Tarantella Riggitana

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  • Опубліковано 14 жов 2024
  • Gran Bal Trad Vialfrè 2014 -
    video a cura di Piero Frattari -produzione vidigraph genova
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    La Tarantella riggitana è una danza popolare attribuita oggi particolarmente al Salento, ma tutt'oggi diffusa anche in un'altra regione della Puglia, la Bassa Murgia. Fino ai primi decenni del XX secolo presente in tutto il territorio pugliese, assumeva nomi differenti rispetto ai vari dialetti della regione confondendola spesso con le tarantelle.
    Fa parte della grande famiglia delle tarantelle (ma molto più antica di essa), come si usa chiamare quel variegato gruppo di danze diffuse dall'età moderna nell'Italia meridionale.
    La prima fonte scritta, che oggi si conosca, risale al 20 aprile 1797 e si riferisce alla serata da ballo che la nobiltà tarantina offrì al re Ferdinando IV di Borbone in occasione della sua visita diplomatica nella città. Il testo parla di "pizzica pizzica" come di una "nobbilitata tarantella". Già dal XIX secolo la pizzica si è legata alle pratiche terapeutiche coreomusicali del tarantismo, ma è accertato che dal XIV sec. in poi musici e tarantolati hanno adoperato per curare e curarsi dal veleno di tarantole e scorpioni le danze locali del periodo, che si sono alternate, succedute, o adattate, lungo il corso dei secoli. Alcune di queste danze (moresca, spallata, catena, pastorale, ecc.) hanno avuto un'ampia circolazione ben oltre l'area pugliese e lucana, si ritrovano presenti in altre regioni europee, era essenzialmente una danza ludica dei momenti di festa e di convivialità sociale, ma veniva praticata durante i rituali terapeutici dai morsicati dalla tarantola Lycosa tarantula.
    Nella stessa area della pizzica pizzica si è continuata a praticare anche la tarantella, tant'è che oggi è difficile anche da parte degli anziani percepire la differenza tra le due danze, sia sotto l'aspetto musicale che coreutico. La pizzica è stata eseguita da molti strumenti musicali: dalla zampogna sino ai primi decenni del XIX secolo da vari aerofani agro-pastorali, da violino e mandolino. La fondamentale scansione ritmica del ballo era determinata dal tamburello, dal cupa cupa (tamburo a frizione), dal triangolo, castagnole e da altri idiofoni rurali. Dagli ultimi decenni dell'Ottocento in poi si sono poderosamente introdotti negli organici strumentali della pizzica l'organetto prima e la fisarmonica dopo.
    La Tarantella oltre ad essere suonata nei momenti di festa di singoli gruppi familiari o di intere comunità locali, costituiva anche il principale accompagnamento del rito etnocoreutico del tarantismo. Essa, quindi, veniva eseguita da orchestrine composte da vari strumenti - tra i quali emergevano il tamburello ed il violino per le loro caratteristiche ritmiche e melodiche - con lo scopo di "esorcizzare" le donne tarantate e guarirle, attraverso il ballo che questa musica frenetica scatenava, dal loro male.
    Nella pizzica pizzica si balla in coppia, non necessariamente formata da individui dello stesso sesso. A differenza di quanto molti immaginano, la pizzica pizzica tra uomo e donna non era necessariamente una danza di corteggiamento. Essa infatti si ballava soprattutto in occasioni private e familiari, ed in tali occasioni era molto probabile che a danzare si trovassero parenti anche molto stretti, o individui tra i quali intercorreva una grande differenza d'età. Così il ballo tra un fratello ed una sorella poteva diventare occasione di divertimento e scherzo, come quello tra un anziano e la sua nipotina poteva diventare un momento di apprendimento da parte della seconda dei ruoli, dei passi e dei codici tipici della danza. Tra due uomini invece spesso si creava più tensione, o meglio, competizione, ed il ballo diventava allora un momento di sfida in cui ci si confrontava, esibendole, su doti quali agilità, creatività e prestanza fisica. Un esempio di danza tra due uomini è riscontrabile nella tradizione ostunese, dove è molto facile vedere due uomini ballare insieme ed in cui uno dei due uomini (o a turno), si prende gioco dell'altro riproducendo passi e pose comici o caratteristici della danza femminile.
    Caratteristico della pizzica pizzica è il "fazzoletto", accessorio immancabile nell'abbigliamento di un tempo, che veniva usato nel momento del ballo per invitare, sventolandolo, il partner prescelto. Oggi è molto abusata la credenza che vuole il fazzoletto come "simbolo d'amore", o di vero e proprio "abbandono" nelle mani della donna, che lo concederebbe durante il ballo solamente al giovanotto che sia stato in grado di rapirle il cuore. Anche se non si può negare in toto che questo semplice accessorio in alcuni casi potesse diventare un vero e proprio simbolo o pegno d'amore che due innamorati si scambiavano durante il ballo, è più probabile che esso venisse utilizzato per animare maggiormente la danza.

КОМЕНТАРІ • 6

  • @FortunatoeValentina
    @FortunatoeValentina 9 років тому

    Ciao a tutti... Questa è la nostra viddaneddha... NO PIZZICA SALENTINA! Grazie! Buona musica!!!

  • @salvatorelamonaca8637
    @salvatorelamonaca8637 4 роки тому

    Tarantella riggitana

  • @sonpazzamanonsivede
    @sonpazzamanonsivede 10 років тому +2

    comunque questa è una tarantella riggitana e non una pizzica!

  • @simonaferrigno8831
    @simonaferrigno8831 10 років тому

    errore ci fu: non si tratta di pizzica!!!

  • @luomotigre2970
    @luomotigre2970 9 років тому

    SIGNORI, PER NOTIZIA, NON SI TRATTA DI PIZZICA. LA PIZZICA È BEN ALTRA COSA !!! CHIARIAMO.

  • @domenicosantoro1798
    @domenicosantoro1798 9 років тому +1

    Infatti è più bella la tarantella riggitana