Rifare la scuola per salvare il paese. Con Alessandro De Concini
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- Опубліковано 20 гру 2024
- Questa puntata aveva un ospite d'eccezione, Alessandro de Concini.
Qui il suo sito You Tube / @alessandrodeconcini-adc
da cui potete partire per scoprirlo meglio. Merita.
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Art by Susanna Panfili / susannapanfili
Liberi Oltre le Illusioni: / liberioltre .
È stata davvero una gran bella chiacchierata, felice di averne fatto parte! Grazie Michele e alla prossima.
Ciao Alessandro, Ti avevo apprezzato nelle tue interviste #aFuoco di qualche anno fa, quella sulle FakeNews in particolare mi aveva colpito moltissimo per lo spessore del contributo. Vederti conversare con Michele è una bellissima soddisfazione 👏🏻👏🏻👏🏻 l’avevo detto che sei un figo 😎
È da tanto che chiedevamo un video con Boldrin, finalmente è arrivato
Video inaspettato ma assolutamente fantastico 🔥💯
Ottimi argomenti e ottimi spunti nel vuoto del dibattito italiano...come sempre Boldrin mai banale e di una intelligenza rara...grazie anche per avermi fatto conoscere Alessandro.
Continuate così, gocce di chanel in mezzo a un mare di liquami purtroppo, ma per fortuna ci siete.
Da insegnante dico: avete ragione!!! Scuola italiana da radere al suolo e ricostruire.
Michele era partito molto scettico su Alessandro e alla fine nella descrizione Michele scrive che merita.
Io direi lo scetticismo giusto di quando si conosce una persona nuova
Personalmente credo che sia più che giustificato lo scetticismo vista la situazione pietosa del settore in cui lavoro. Per questo non me la prendo mai, perché io stesso partirei prevenuto sentendo che qualcuno si occupa di apprendimento efficace e metodo di studio.
Troppa pseudoscienza, troppa fuffa in giro per fidarsi a prescindere. Sempre meglio andarci cauti.
@@alessandrodeconcini-adc amen
Conversazione molto utile e interessante per noi Italiani... grazie del tempo che ci dedicate.
I tacchi come soprammobili, che stile.
Ho iniziato a seguire Michele 6 anni fa, parallelamente De Concini da 3, vedervi insieme è stato come vedere gli avengers :D. All'inizio la diffidenza di Michele mi ha fatto un po' temere, ma poi non poteva che andare così, due persone capaci, brillanti unite per questa causa così importante. Bellissimo video! Grazie Rick!!
Condivido in toto e mi permetto di aggiungere solo una cosa: la scuola media è il vero male dell'istruzione italiana e non solo per ciò che riguarda il voto e il parere finale dato agli studenti.
A quelle età la psicologia e la testa dei bambini sono molto recettive e sensibili, lo sappiamo bene. Potete quindi facilmente immaginare i danni causati da professori incapaci, interessati solo a ricevere il bonifico bancario mensile, e la drammatica combinazione materie scollegate dalla realtà + libri di testo scritti male.
Grazie per la vostra chiacchierata. I nostri ragazzi sono demotivati e soprattutto poco stimolati, indipendentemente dalle loro capacità. La scuola superiore che ho visto io, sempre con le dovute eccezioni, è purtroppo orientata all'uniformità verso il basso e a fare poco che tanto va bene lo stesso. Solo questo richiederebbe un totale ribaltamento della scuola, intesa come struttura di formazione a 360 gradi. Non so quanto sia fattibile, ma sarebbe una bella sfida provare a farlo.
Stupenda puntata 👏👍! ... sì, in effetti bisognerebbe anche metterli gli spunti che date (come dici in chiusura).
Battuta per battuta: e dirgli che invece di un tornio potrebbe essere una fresa a 5 assi? Allora sì che devi aver studiato.
Bella chiacchierata, concordo su tutto
Parlando da studente che ha perso un anno al liceo scientifico per un'insufficienza in latino e poi si è laureato in economia in meno di tre anni con risultati più che rispettabili, mi sento di dire che per quanto sia un problema dover decidere cosa fare della propria vita a 14 anni, è altrettanto importante garantire maggior flessibilità ai programmi e fornire la possibilità di scegliere agli studenti di NON dover studiare materie per le quali non nutrono alcun interesse e che sanno saranno totalmente irrilevanti al proprio futuro sbocco professionale. Credo sarebbe motivante, oltre che per gli studenti, anche per gli insegnanti che in alcune scuole si trovano ad insegnare materie che non c'entrano niente con l'indirizzo dell'istituto.
Sicuro di avere perso un anno per una sola insufficienza? Quanti decenni fa? Oggi si ripete l'anno con almeno tre insufficienze gravi.
@@massimofavaro7344 ho avuto l'esame di latino a Settembre e non l'ho passato. Colpa mia sicuramente, ma anche ripensandoci non aveva alcun senso bocciare per latino in un liceo scientifico.
L’ideale sarebbe un numero di materie di base ( Italiano,Inglese, Storia, Matematica, Fisica, Chimica,Biologia,Diritto ed Economia) e poi si può scegliere magari negli ultimi due anni una serie di materie o approfondimenti di materie
avevo gia sentito sul canale di Rick ma vengo a mettere Il like anche qua visto l'importanza dell'argomento
Live molto interessante👍👍
io ricordo solo che quando mi mettevano a lavorare coi peggiori dovevo fare tutto io per evitare di prendere 2
Infatti questa cosa dipende fortemente dal materiale umano
mamma mia una live proprio da strizzarsi i coglioni in maniera scaramantica. Torno a fare per fermare il mio declino, grazie.
Io quando Boldrin inizia a chiedere se può fare il brutale mi eccito hahah ,dico Si !! Lasciatelo essere brutale , "la scuola non ha rinunciato alla scuola non glie ne frega un cazzo" si ancora !! È verità sputata addosso.
Fra l’altro nella mia personale esperienza molto spesso ai Licei ci sono i figli delle persone più benestanti che possono permettersi di coprire i deficit della Scuola, io l’ultimo anno dato che ci capitò una Professoressa di Matematica e Fisica buona per fare la bidella la Matematica l’ho studiata a spese di mio padre privatamente.Ora questa é aneddotica però penso che da Roma in giù sia un’esperienza simile
Anche al nord. Il business delle lezioni private in nero è enorme e abbastanza triste
algo, que ritmo!
Finalmente è successo
La vita e' un continuo apprendimento, poi nello specifico la scuola dovrebbe dare gli strumenti per affrontare la vita.
Lo stato della scuola e' il riflesso del mercato del lavoro, cioe' settori o professioni hanno delle differenze retributive basate piu' sulla forza contrattuale che sul merito. In Italia il settore privato e' piu' penalizzato rispetto a quello pubblico, allora abbiamo una rincorsa al posto pubblico per mezzo della "sudata raccomandazione" come sostituzione del merito e le responsabilita' lasciano a desiderare. Questo genera un sistema avverso e perverso specialmente al Sud come mentalita' corrente e dal punto di vista pratico come crescita dello sviluppo.
Il livello della scuola pubblica italiana oggi è imbarazzante, troppo indietro rispetto ai tempi moderni.
Il sistema tedesco è tutto il contrario rispetto a queste tesi un po’ sessantottine e ho potuto verificare attraverso i percorsi di molti nipoti che è un sistema multi livello e multicanale in grado di permettere il massimo possibile di soddisfazione personale e professionale.
Ma anche molto "rigido"
Dislaimer: vivo in Germania da 10anni e ho amici che insegnano
Michele, é arrivato il momento di fare un nuovo video sul Bitcoin! Eddai, che animiamo un po' UA-cam! :)
Credo che il meglio di questo incontro sia scaturito dall'incoraggiamento verso i giovani a seguire i propri interessi. Resta infatti un interrogativo grosso come una casa: qual'è il senso finale di tutto questo? Essendo una domanda che probabilmente non ha risposta l'unica strategia risiede in ciò che è significativo per sè stessi, ma anche in questo caso se manca un orizzonte di partecipazione collettiva la vita si prospetta solo come una scalata da realizzare in solitaria. Ecco allora la motivazione per sostenere l'applicazione di un'anarchismo collettivista su scala globale; se non per ragioni culturali, a salvaguardia della specie biologica. Se sulla mia chiusa caro Boldrin si incazza, avremo l'occasione di fare due risate assieme. Cordialità.
Michele Boldrin, sono anni che lavoro a un progetto per la riforma della scuola e lei professore ha citato molti dei punti cruciali, lei è davvero geniale, non solo un accademico ben formato
Francamente, non si offenda, credo di aver detto cose ovvie. Chiunque conosca la scuola italiana le sa. Che poi non si dicano per quieto vivere o interesse corporativo e' altra cosa. Grazie comunque.
Al classico vanno soprattutto gli studenti più motivati e meglio seguiti dalle loro famiglie. D'accordo. Ma perché accade questo se, come mi pare di capire, il classico non è di per se stesso un corso di studi migliore degli altri? Solo un retaggio dell'antico prestigio, di quando solo il classico dava accesso all'università? I genitori che indirizzano i figli al classico sono degli sciocchi inconsapevoli che inseguono miraggi? Grazie dell'eventuale risposta.
3:50 Ma se Alessandro ha parlato di scienze cognitive, che possiamo dire sono tutto tranne che sovrapponibili al comportamentismo, come possono quei concetti provenire da gente come Skinner che era uno dei comportamentisti più "duri?" Se poi ci si riferisce proprio ai macroconcetti in generale di apprendimento, memoria ecc. non sono comunque certo stati loro gli apripista (vedasi Ebbinghaus).
Allora, vediamo ... Il termine "cognitive science" e' molto recente, fine anni '60 o inizio anni '70 credo. Quello che ORA si fa in cognitive science ha, ovviamente, poco a che fare (dal punto di vista del paradigma e dei modeli, ma non del metodo, che continua ad essere ed anzi e' oggi ancor piu' di 80 anni fa quello sperimentale) con Skinner and Co MA e' altrettanto ovvio che l'idea noi si possieda modelli cognitivi interni strutturali a diverse funzioni cognitive nasce PROPRIO in opposizione al behavorism di Skinner & Co. Per mano, notoriamente, di Noam Chomsky.
Per dire: gli economisti contemporanei usano modelli ed approcci molto lontani da quelli di Smith e Ricardo e ne rigettano in toto la teoria del valore e dei prezzi. Nondimeno ... :)
Dubito che chi oggi si occupa professionalmente di CognSc ritenga Ebbinghaus un fondamentale precursore ma, d'altro canto, le discussioni sui precursori sono sempre piuttosto sterili, quindi va bene tutto.
@@MicheleBoldrin Se intendeva dire che la psicologia cognitiva e le scienze cognitive nascono (anche) in risposta al comportamentismo è chiaramento vero. Diciamo che però dal video il senso non mi era parso quello. Solo una cosa: dire che Ebbinghaus non è stato un fondamentale precursore è assolutamente falso: è una pietra miliare assoluta del campo tanto che viene citato in tutti i manuali di psicologia e di memoria. Tanto per far capire l'importanza del personaggio: Titchener diceva che le sue ricerche sugli item privi di senso (item privi di senso che vengono tutt'oggi utilizzati nei vari test scientifici per studiare la memoria: basti pensare al digit span) sono stati il contributo al campo più importante dai tempi di Aristotele. Insomma, non parliamo, come in molti altri casi, del classico precursore "anonimo".
Dove trovo l intervista di giannino a barbero?
era su radio capital
@@UnaBruttaPersona Hai link?
@@ivanformusa7253 ua-cam.com/video/fvam8Wh7iXI/v-deo.html =)
@@UnaBruttaPersona grazie
Prof buongiorno, come si chiama il "vecchio pazzo" che cita al 48º minuto?
Il vecchio pazzo senza dubbio è Boldrin, anche se non avevo mai sentito di questi scritti da parte sua.
😂
Louis Althusser
@@dangerTheledger grazieeeee
Louis Althusser. Il testo a cui mi riferivo e' del 1970, eccone una versione accessibile ora editoririuniti.it/products/lo-stato-e-i-suoi-apparati?variant=30719692562
@@MicheleBoldrin è un caso che sia il filosofo preferito da Brancaccio 😂?
MI si permetta di dire che ciò che dice Rick al minuto 43:00 lo sostegno da almeno dieci anni. Su di me funziona egregiamente.
Scusate però si parla di salvare quei ragazzi dal finire al tornio. Forse però qualcuno al tornio è anche giusto che ci vada e magari potrebbe anche trovare soddisfazioni a suo modo in quel lavoro...no?
ma ti spiegano anche che dalle scuole tecniche - almeno nel nord Europa - escono gli ingeneri. Quelli del saper fare. Basta fornirle della dignità che il sistema crociano/gentiliano non dà.
Si, io ho preso dal discorso questa "discriminazione" come una selezione del pubblico. Si voleva parlare a chi al tornio non ci vuole andare, al di là di autodeterminismi ironici
Basta non essere condannati al tornio, e fidati, in certi ambienti è in pratica un obbligo.
Sì ma un tecnico con maggiori competenze può utilizzare anche macchine più complesse e produrre di più. Invece oggi quella persona finisce solo a fare lavoretti con il tornio, dentro una microimpresa poco efficiente, che diventa sempre meno competitiva rispetto ad aziende di altri paesi.
In Italia non esiste un problema di "più gente dovrebbe studiare meno e lavorare al tornio", al contrario tutti i paesi industrializzati (vedi sito OECD) hanno un'alta percentuale di laureati e di diplomati in lavori complessi e molto produttivi e l'Italia è fra i paesi che hanno la percentuale più bassa...
Ma in Italia com'è percepito l'interessamento degli economisti (accademici) nei riguardi della scuola? A me sembra che vengano considerati "impiccioni" da altri intellettuali, una sorta di fastidio ideologizzato.
É esattamente così, addirittura ogni tanto si legge che gli Economisti che sono anche accademici non si devono occupare di Università
@@gianmarcomattera5070 Già, davvero squallido.
Buongiorno professore, sono uno studente al primo anno di scienze sociali e le scrivo perché la mia professoressa di società e mutamento sociale incentrerà quasi tutto l'esame sul libro di Piketty " Capitale e ideologia " e vorrei chiederle in quanto so che conosce e critica molte idee di Piketty se potesse consigliarmi altre letture sulle disuguaglianze economiche per avere uno sguardo più ampio sull'argomento.
Non c'è modo. Scienze sociali è veramente un cancro
Ma scusate ma alla lunga quello con IQ più elevato non sprecherà tra virgolette il suo potenziale dedicandola ad aiutare sempre tra virgolette chi ha minori capacità?
Se passa tutto il giorno ad aiutare altri, si. Ma penso che se ci entra semplicemente a contatto qualche ora durante la scuola possa solo fargli bene imparare a convivere anche con persone molto meno sveglie di lui.
Si, se quegli altri non sono motivati a migliorare. Quel discorso che hanno fatto, a cui tu rispondi, vale solo in un mondo in cui i ragazzi sono educati a considerare lo studio una cosa importante.
Come si fa a rifare la scuola se gli insegnanti vanno in pensione a 60 e passa anni...
a 60 anni diventi ufficialmente demente?
@@samuele8361 sì, o quanto meno non hai più la pazienza per stare appresso a dei ragazzi.
L’età degli insegnanti di per se non è sintomo di inadeguatezza. Il mio professore di filosofia era un 60enne ed era l’unico che aveva capito che filosofia non la impari ripetendo a pappagallo ma discutendo in classe. Le sue lezioni erano solo domande e dibattiti e il grosso lo facevamo a casa da soli. Quella energia l’ho vista in poche persone fino ad ora
@@giacomo2236 si ma una rondine non fa primavera. C'è chi a 60 anni ha la vocazione di lasciare ancora qualcosa ai suoi alunni e chi, cioè la maggior parte, si è rotta anche giustamente direi io, di stare appresso a dei ragazzini. Senza parlare di quanti insegnanti ho visto che non dovevano svolgere il loro lavoro perché letteralmente fuori di testa, gente che si comportava e veniva trattata purtroppo, come il pazzo di paese, gente che nonostante le lamentele dei genitori e dei colleghi, i presidi non riuscivano a mandare a casa e non si capisce perché.
P. S.: concordo che l'età non incida sulle capacità di una persona, ci sono incompetenti anche a 20-30 anni, ma invece incide molto sulla voglia. Gli insegnanti dai 50 in su, per la maggior parte sono persone che non vogliono più dare nulla.
@@mike0133 concordo che il mio sia un caso abbastanza isolato. Però a a 60 anni sei nel pieno delle tue facoltà. Continuo a pensare che il problema (secondo me) non è l’età bensì una miriade di altri fattori che vengono anche spiegati in questo video. In primis il fatto che l’insegnamento sia spesso un ripiego. Per questo non c’è passione. Come fai a trasmetterla se pensi che il tuo sia un lavoro schifoso?
23:30
Scusate avete riferimenti su intervista Giannino a Barbero?me la sono persa...
No idea. L'ha menzionata Rick. Io, cosa vuoi, non seguo Barbero :)
Scrivendo "Alessandro Barbero - Le Belve" dovrebbe uscir fuori su UA-cam
@@MicheleBoldrin Intervista delle belve, pubblicata da poco sul canale del podcast di Barbero
Tutte le facoltà dovrebbero offrire anche nozioni di imprenditorialità, di forma mentis
secondo me non puoi insegnare l'imprenditorialità, ha senso avere una qualità più alta della scuola e come conseguenza le persone naturalmente imprenditoriali emergeranno di più.
@@Supergecko8 non penso. Se insegni a ragionare in una certa maniera, insegni ad avere una certa mentalità, a ricordarsi che sono importanti gli attivi e che bisogna far sì di accrescere gli attivi etc...
E si continua con la serie "Non hai mai lavorato nel settore privato? Vieni a parlare anche te su youtube e di la tua"
Posso capire come si fa a definire una persona "ESPERTA" con 5 anni di esperienza (da quello che vedo si e' laureato nel 2016)?...
Dalle mie parti, con 5 anni di esperienza, sei un junior - comunque resto aperto ad essere contraddetto
Altro punto: Ha senso parlare di metodo di apprendimento, ignorando un fattore importante come la distribuzione dell'IQ e le differenze di capacita' di apprendimento in base alle doti di IQ? ...
Edit: Vedo che Michele l'ha citato in parte - nell'esempio del classico/scientifico
Non so se ti stai riferendo a me con questa critica, ma nel caso in cui fosse così ti rispondo volentieri.
Intanto il fatto che io mi sia laureato tardi (nel 2017 la magistrale per essere precisi) non ha nulla a che vedere con la mia entrata nel mondo del lavoro. La mia passione per queste tematiche è iniziata nel 2010, ho cominciato ad occuparmi professionalmente di metodo di studio con corsi di gruppo e lezioni private nel 2012, nel 2013 aperto la mia prima partita IVA e cominciato a lavorare nelle scuole. Nel 2016 ho iniziato a lavorare anche online, nel 2018 ho convertito la partita IVA dalla formazione al commercio digitale e ora ho una S.r.l.
A casa mia uno che lavora da 9 anni in un settore e lo studia da 11 e ora è amministratore di una realtà imprenditoriale in crescita costruita da zero non è qualcuno che "non ha mai lavorato nel settore privato" né un Junior.
Per la questione IQ è assolutamente da prendere in considerazione, ma i metodi efficienti in termini cognitivo lo sono a prescindere dal livello di intelligenza, quello che cambia è il risultato finale che si ottiene
@@alessandrodeconcini-adc Ciao Alessandro - grazie mille della risposta (first of all) - vorrei precisare che non c'e' davvero niente di personale.
Sul fattore curriculum, purtroppo dalle mie parti le passioni personali non si considerano esperienza professionale, a meno che non vengano retribuite come tali. Inoltre queste lezioni private non sono riportate nel suo profilo linkedin (e probabilmente nel suo cv, essendo probabilmente esperienze dallo scarso valore professionale)
Ora, con questo non voglio mettere in dubbio le sue capacita' (ovviamente non parlo di questo), ma del fatto che ultimamente ci sia una proliferazione di "esperti improvvisati" da youtube.
@@alessandrodeconcini-adc Avrebbe delle pubblicazioni da condividere riguardo la tesi "a parita' di IQ si ottengono risultati diversi con metodologie di insegnamento diverse, ad effort costante"?
Anche semplicemente una pubblicazione che elenchi l'importanza dei vari fattori nell'apprendimento (iq, motivazione, frequenza, ambiente, etc)
Grazie delle risposte (anche se youtube non e' il posto migliore per le discussioni)
Gli insegnanti sarebbero 1.300.000 secondo Boldrin? Da dove ha preso questo dato? Probabilmente ci ha messo dentro tutto il personale Ata (350.000 circa) e pure tutto il personale dell'Università compresi i prof. Comunque, le solite banalità sulla scuola e sugli insegnanti. Ma Boldrin sa tutto e quindi può parlare di qualsiasi cosa come se fosse un moderno Aristotele.
Oddio, per un numero relativamente sbagliato (resta il fatto che gli insegnanti, dall'infanzia fino alle superiori, sono quasi 800k e che ci può stare anche il discorso sugli universitari) non ha senso dare praticamente del cialtrone a Boldrin, soprattutto considerando che il concetto in sé del discorso che ha fatto è giusto. Qua in Italia è pieno categorie che pesano sulla società e che si difendono tramite l'aggressione di chi li critica, aggressione che fanno attaccandosi a errori banali, precisazioni etc necessarie solamente a screditare chi ha il coraggio di muovere qualche critica nei loro confronti. Tu ne sei l'esempio
@@stefamart7 Quali errori banali! Dire che gli insegnanti sono 1.300.000 anziché meno di 800.000 ti sembra un errore banale? Io ho una laurea magistrale in ingegneria presa a Padova e quindi di numeri e dati me ne intendo, almeno quanto Boldrin. E poi è Boldrin che attacca e aggredisce gli insegnanti (e non è la prima volta). Pertanto non si capisce perché questi non debbano difendersi. Boldrin non è Aristotele.
@@massimofavaro7344 il punto del discorso non sono I numeri, che sono stati utilizzati in maniera da far intendere un concetto, ovvero che la magior parte degli insegnanti se ne frega ,non gli importa niente delle loro responsabilità ,cosa che è vera almeno per la mia esperienza fatta , e per la sua e per miltissime persone che conosco, il fatto che non si dicano I numeri è perche non si sta parlando di misurazioni scientifiche e precise, se avesse citato un articolo la tua critica sarebbe stata pertinente , invece è fuori contesto.
@@massimofavaro7344 "Boldrin non è Aristotele"...basta una frase per capire lo spessore critico.
@@nicoloroncone3086 Ragazzi, ho capito, non si può criticare Boldrin. Contenti voi.....
Abolire il liceo classico e togliere il latino da tutti i licei!