Scusate ma avete ascoltato il video ? 😳 avete capito da cosa origina il disturbo ? Da vergogna, inadeguatezza, ansia …qui c è una sofferenza a monte…state banalizzando ripetendo frasi tipo a me piace stare sola, meglio pochi amici, non sapete stare da soli e altro… Il disturbo porta problemi nella sfera emotiva, situazioni di disagio, di dolore, problemi nelle relazioni , chi ne soffre non riesce ad aprirsi a condividere, si sente sempre fuori posto, non all’altezza. Queste persone soffrono finiscono per ripiegasti su stesse e con il tempo iniziano a provare ansia, attacchi di panico, depressione, mancanza di stimoli, il mondo diventa in bianco e nero …sempre meno emozioni … ….provate a chiedere anche i partner di queste persone come vivono la relazione ? Soffrono perché non riescono mai a raggiungere una vera intimità ….addirittura fate accostamenti con le persone che chiedono come state solo per giudicare o farne diventare argomento di discussione al bar davanti ad una tazza di caffè 😩 Ma che c’entra la solitudine ? Va bene stare da soli e sicuramente piacevole ma sentirsi soli è diverso. Secondo me non soffrite di questo disturbo o comunque in maniera davvero leggera. Boh 🤷♀️
Semplicemente troppe persone confondono l'introversione con le fobie sociali e alcuni disturbi di personalità. Bisogna studiare prima di parlare di cose che non si sanno. Mi è piaciuto molto il tuo commento invece. Denota studio e/o esperienza personale diretta
Io sono amichevole solo per cortesia verso i baristi, colleghi di lavoro e negozianti. Quando arrivo a casa, mi chiudo in me stesso, nei miei libri e evito tutte le persone. Non mi piacciono le amicizie profonde, perché ho paura di prendere delusioni.
Sapendo che qualcosa non andava in me ho fatto la psicoterapia per 6 mesi ma non mi ha aiutata più di tanto. Ho iniziato a studiare psicologia e ho provato molta ansia durante la preparazione degli esami di psicologia dinamica e clínica perché mi ritrovavo principalmente nel disturbo evitante della personalità. Rimando sempre la possibilità di conoscere altre persone perché mi sento bene con me stessa anche da sola ma so che non potrò accomodarmi così per sempre.
Grazie per la condivisione! non conoscevo questo disturbo e mi ci vedo molto.. sono molto introversa e riservata. Amo la solitudine e vivere nel mio mondo ma a volte credo che questa cosa di me sia un po esagerata...poiche a lavoro evito il contatto con i colleghi per esempio e mi viene una forte ansia se incrocio uno di loro.. non sopporto e trovo veramente irritante chi mi rivolge la parola a lavoro...ovviamente sono molto sensibile e non mostro la mia irritabilità e rispondo cortesemente ma dentro di me mi innervosisco.. nella vita in generale ho pochissimi amici con cui riesco a parlare liberamente , senza ansia..e come hai detto nel nel video si riesce a parlare con una persona che si conosce bene e fidata..cosi succede a me. Riesco ad aprirmi solo con persone che conosco da anni e con la quale non avverto tensioni..si perche quando parlo con una persona immagino, attraverso il suo modo ed espressioni facciali, cosa sta pensando di me e tendo a stare spesso sulle difensive...pensi che soffra di questo disturbo? ho fatto qualche seduta dallo psicologo (vivo in Germania, quindi in tedesco) ma si limitava ad ascoltare senza dire nulla..e dopo due sedute mi sono stufata e ho mollato tutto
hai fatto bene a mollare lo psicologo muto, cioè il paziente paga dovrebbero un minimo sforzarsi di comunicare qualcosa, altrimenti uno si sente pure come se stesse parlando al muro, cambia psicologo, scegline uno con voglia di lavorare!! Buona fortuna e buona vita!!💫💫
Eccomi. Probabilmente sono un mix tra l'evitante e l'ansioso. Difficilmente esistono confini netti in queste cose. Non si tratta di compartimenti stagni, e il piú delle volte possiamo anche fluttuare tra uno stile e l'altro a seconda del momento, lo stato di vita, il contingente insomma. Ma ci terrei a precisare che é un inferno per chi ne é affetto. Spesso ho letto commenti di odio, disprezzo, emarginazione ecc (non qui sia chiaro, in altri video simili). Siamo persone, persone che soffrono tremendamente, vediamo tutte le nostre relazioni andare in malora prima o poi, per via di un nostro autosabotaggio del quale non siamo completamente consapevoli. E intanto gli anni passano. I tuoi amici si sistemano, si "realizzano" e tu rimani in un'impasse, un limbo dal quale non esci. A causa di ció si fa sentire anche quella pressione del tempo che avanza, che probabilmente rischi di restare solo. Inutile dire che come se non bastasse a peggiorare il quadro, emerge anche la depressione, chiusura in sé. Mi fa piacere che ha citato anche la depressione e per come io la vivo e la vedo, secondo il mio modestissimo punto di vista, ancora troppi medici la trattano come una causa a se stante, quando invece é un sintomo, un grido dal profondo per qualcos'altro che é rotto altrove.
Ciao, io non ho questo disturbo però molto recentemente mi è capitato che una persona molto cara a me, che si è sempre dimostrata disponibile dolce e sensibile nei miei confronti (credo di esserle piaciuto), abbia voluto chiudere i rapporto quasi dal nulla ed abbia incominciato ed evitarmi e addirittura volermi anche sabotare in certi casi, così ho a malincuore deciso di chiudere i rapporti. Chiedo a voi se questo potrebbe essere un comportamento associabile ad una persona con questo tipi di disturbo. Chiedo a voi che magari potete darmi una mano, grazie in anticipo
@@carloalbertoscaravaggi8037 Difficile da dire. Al giorno d'oggi i rapporti sono molto "usa e getta", ci possono essere mille ragioni al suo coportamento. La cosa migliore é parlarne e chiedere delucidazioni, senza ovviamente stalkerarla, o apparire invadenti/bisognosi. Lascerei alla persona un certo periodo di tempo di distacco, e fra un po´ mi farei vivo chiedendo il perché di questo improvviso allontanamento, almeno per capire se é dipeso da parte nostra, al fine di darci la possibilitá di non commettere in futuro quell'errore. Peró giá questo comportamento dovrebbe far aprire gli occhi. Una persona che ti coinvolge sentimentalmente, e poi si dilegua improvvisamente, senza darti una motivazione valida, senza un dialogo aperto e sincero come si farebbe tra adulti, mostra giá una bandiera rossa grande come una casa.
A volte le persone non hanno il coraggio di dirti che non ti vogliono più vedere. E credo ci sia sempre qualche motivo, anche valido. Ma anche guardare a quei motivi non fa piacere. Circa la cortesia e la vicinanza, a volte uno sela autoimpone finché non ne può più, specie per chi viene usato per sfogarsi, per confidarsi etc. E poi sparisce. La migliore cosa cmq è lasciare tutti liberi. Nulla toglie chiedere spiegazioni, se il caso lo permette e davvero si crede di non meritare quel trattamento e di essere sempre stati attenti agli umori e sentimenti di chi avevamo davanti. Che poi l allontanamenti sia fatto da un evitante non credo cambia molto, se non che è ancora più difficile che abbia esternato quel che davvero sentiva. Naturalmente il tuo caso potrebbe essere del tutto diverso, parlo solo di quel che ho visto io.,@@carloalbertoscaravaggi8037
Il mio analista si è rifiutato di darmi una diagnosi, ma tra tutte le malattie che hai elencato, forse è questa quella che per il momento si avvicina di più a come ero 5 anni fa. Adesso sto molto meglio, anche se le strategie che ho imparato non eliminano del tutto lo stress causato dallo stare a contatto con le persone. Mi stanco tantissimo.
Interessantissimo, come tutti i contenuti di questo canale! Inoltre hai una capacità comunicativa avvolgente e capace di tenere sempre alta l'attenzione, nonostante la complessità di alcuni temi.
Io ho il sospetto di soffrire di disturbo evitante di personalità ma in un articolo ho letto che è possibile svilupparlo quando si vive in contesti familiari molto protettivi e poi fuori di casa si frequentano ambienti degradanti e umilianti. Io mi ritrovo perfettamente nelle sue parole, perché io ho molta voglia di avere degli amici, un lavoro, una ragazza insomma una vita normale e regolare ma proprio non sono all'altezza, vedo tutti i miei coetanei su un altro livello
Buongiorno dottore! Come forse le avevo scritto in un commento sotto un altro video, io sono nello spettro autistico e ho il DEP in comorbilità. Devo dire che nelle relazioni d'amicizia me la cavo piuttosto bene, grazie alla sensibilità che ho potuto sviluppare avendo quei disturbi, mi trovo ad essere presente e onesta: qualità che sono state riconosciute e ricompensate e che mi hanno aperto le porte a diverse situazioni sociali. Naturalmente in situazioni sociali soprattutto formali mi agito ma non sono mai così brutte come penso. Chi l'avrebbe mai detto che sarei stata invitata ad un raduno di milanisti😀
anche a me..ma una forma di ansia intensa non mi consente di uscire...prima dovrei cercare di ''capire la mia ansia'', poi potrò anche affrontare il problema della personalita' evitante. Tu hai qualche sintomo 'invalidante'?
Grazie dottore. Io sono convinta di soffrire da questo disturbo da molto tempo.per motivi economici non posso farmi seguire privatamente e sono quindi seguita dal CSM nel quale mi hanno solo imbottita di farmaci. Grazie di questo video,oltre ad antidepressivo e litio non vado avanti senza le benzodiazepine.
Capisco come ci si sente, io e da 3 anni che sono seguito dal csm del territorio e sono veramente stufo dei farmaci, psicoterapia prossima allo 0 solo farmaci, faccio una fatica immensa ad andare a lavorare nelle condizioni mentali in cui sono ma cosa devo farci..... Se un giorno potrò permettermi una psicoterapia tutta mia guai a chi ci mette becco
Ciao a tutti racconto la mia esperienza. Ho riscontrato quest'anno a 31 anni di avere avuto per tutta la vita un disturbo di personalità evitante. Non ho mai avuto relazioni sentimentali perché mi sentivo inadeguato, non pronto e avevo sempre paura del giudizio degli altri. Sto ancora cercando le cause del trauma che non mi porta ad avere desiderio o voglia di relazionarmi ma sicuramente alla base c'è stato del bullismo, una tendenza all'isolamento già nei primi anni delle medie, una casa famigliare isolata in mezzo alla campagna. Sto cominciando a soffrire ora di questa mia condizione perché sento che la mia vita si sta appiattendo sempre di più e vista anche l'età vorrei cambiare e riprendere in mano la mia vita.
Guardando il video ho creduto che stesse parlando di me ... negli anni ho sviluppato questo disturbo, piano piano lentamente ... volevo evitare di soffrire instaurando relazioni sociali, visto il mio passato, e piano piano mi sono ritrovato da solo, davvero solo ... stando da solo mi sono attaccato ai social e ad internet pensando fosse un buon surrogato della socialità, senza però la possibile eventualità di soffrire ... chiaramente ho sbagliato di brutto ... quando stai solo per tanto tempo perdi la voglia di fare qualsiasi cosa, lentamente .... il disturbo evitante può portare oltre la depressione, anche a situazioni irreversibili ... oggi sto rinascendo e sono consapevole che è meglio la possibilità di soffrire per le relazioni sociali piuttosto che stare sempre da soli ...
Buongiorno dottore, non so se io soffro di questo disturbo ma è da tutta la vita che mi sento inadeguata;fuori posto;non all’altezza degli altri; esclusa; mi sembra di non essere interessante per gli altri; ignorata. Non mi sottraggo del tutto alle relazioni e oltretutto faccio un lavoro che mi porta per forza a dovermi relazionare con gli altri ma ogni giorno è una sofferenza, mi rimprovero continuamente per i miei limiti e le mie goffaggini! Soffro d’ansia che si ripercuote anche nell’ abilità di comunicazione. Per esempio mentre parlo non mi vengono alcuni vocaboli anche semplici, non riesco a formulare frasi correttamente! Mi vergogno perché ho paura che gli altri pensino che io sia ignorante. Sono estremamente sensibile e mi ferisce profondamente qualsiasi parola, sguardo o indifferenza subisca! Sono molto stanca di sentirmi sempre così e di dover sempre dimostrare qualcosa agli altri, di essere sempre alla ricerca dell’approvazione altrui. Anch’io penso sempre di ritirarmi in solitudine per non dovermi più confrontare con le persone e smettere di soffrire!
@@ValerioRosso Si ci ho pensato tante volte ma è come se avessi un blocco anche per rivolgermi ad un professionista e ho paura che mi prescrivano farmaci. Grazie per avermi risposto dottore
Mi ritrovo moltissimo nella tua descrizione. Io sono anche stato licenziato da un lavoro che amavo per colpa di una cosa burocratica di cui nessuno mi aveva parlato. È stato un trauma e adesso non riesco nemmeno più a trovare un lavoro per il terrore che mi mandino via di nuovo. In famiglia non mi aiuta nessuno, perché per loro i problemi psicologici non esistono. Avevo trovato il coraggio di parlare con il mio medico di base avanzando il sospetto di essere Asperger o comunque di avere qualche problema sociale e la sua dura risposta mi ha scoraggiato ancora di più. Mi disse: "Lei non è Asperger". Come se per capirlo bastasse un'occhiata!
@@ReBananaha ragione lorisrossi, dai troppa importanza a quello che pensano gli altri di te.. fregatene di cosa pensano, rimani concentrato su di te, sulle tue cose, su quello che vuoi fare, che ti piace fare.. se incontri qualcuno che ti tratta male o con il quale non vai d'accordo, gira i tacchi, è semplicemente la persona sbagliata o che non fa per te, non pensare che sei sbagliato tu. Vai avanti per la tua strada e non ti fare abbattere da dei deficienti, purtroppo ce ne sono tanti in giro, non ti fare convincere dai loro giudizi su di te, solo tu conosci il tuo vero valore
senza offesa ma molto probabilmente lil 99% della gente sta commentando qui sotto non ha effettivamente questo disturbo. non e' che ce l'ha solo chi "e' stato deluso dalla gente e ora preferisce stare con delle persone di cui si fida" quella si chiama maturita.
Io direi così. Il disturbo d ansia sociale può portare all evitamento. Ma non tutti coloro che soffrono di ansia sociale evitano tutte le situazioni. Alcuni continuano a viverle nonostante l ansia sociale. Invece l evitante è un evitatore cronico che evita la sua ansia e le situazioni che la generano in modo sistematico. In questo modo si crea una linea di confort che segue ogni giorno evitando tutto e tutti coloro che gli provocano ansia.
Buonasera...ottima analisi...quello che mi piacerebbe sapere è se un evitante può mostrare atteggiamenti aggressivi e violenti, soprattutto se affetto da altri disturbi. Credo sia molto invalidante come disturbo, perché a fare delle continue "non scelte" in quanto il paziente ha solo le opzioni "quello che sarebbe meglio per me, ma che mi fa stare male", "quello che sarebbe peggio per me, ma che devo scegliere per forza"...situazione penosa...mi fa una certa tristezza leggere di persone che dicono di preferire la solitudine. Questa è l' Italia di ignoranti, foraggiati dagli imbonitori da social che fanno passare la depressione e il narcisismo per tratti caratteriali, sentimenti o emozioni. L' evitante non sceglie mai di stare solo, non è mai felice di stare solo...la sua è l' unica scelta che può compiere.
Video molto interessante .io ho perso occasioni lavorative e ho perso l'occasione di coltivare la mia passione: la danza ..purtroppo derivato da genitori che mi hanno sempre dato giudizi e critiche negative ..
Buonasera dottore , io vengo erroneamente giudicata un' asociale in quanto non amo molto la compagnia della gente , mi ritengo uno spirito libero , ho una famiglia e una vita piena di interessi , leggo , dipingo, faccio jogging in riva al mare , sto bene economicamente e sono padrona del mio tempo, faccio shopping , amo il karaoke, andare in pizzeria , palestra ecc...il tutto con la mia famiglia , non amo intrusioni estranee nella mia vita perche' temo possano stravolgere le mie abitudini , rubarmi tempo impedendomi di fare cio' che desidero ! Non ho mai sentito il bisogno di avere amici , di appartenere a un gruppo , sono appagata ,mi piace anche viaggiare ma in compagnia dei miei figli ! Perche' una persona che sta benissimo con se stessa viene vista come " strana" ? C' e' qualcosa di anomalo in me ? Io credo invece che sia la societa' ad essere falsa , ciascuno ha la propria maschera , fanno parte di gruppi e poi si ritrovano a dover sottostare alle direttive del leader del gruppo per farsi accettare , ma la soddisfazione di poter fare quel che cavolo si vuole nella propria vita nn ha prezzo !
Asociale? Perché non ami perderti nel gossip, negli acquisti compulsivi, nelle tifoserie, negli eccessi di vanità... ? Hai sicuramente tanto da dare, come anche tutto il diritto di pensare alla tua famiglia, ci mancherebbe! Pensa comunque anche a canalizzare molta energia verso chi può farne buon uso anche fuori dalla famiglia, anche perché non sarà mai statica. Evolverà. Così come molte persone che oggi non stimi, potranno migliorare, altre potranno arrivare, e le novità non sono sempre riduttive. Saprai avere senza paura nuovi stimoli e nuovi entusiasmi.
Desiderio di avere relazioni sociali... Gli altri cercheranno sempre di avere ragione quando parlano, di decidere cosa fare e dove andare, si offendono per ogni boiata (o fanno finta, chissà...), ti costringono a bere (non sai come ci si diverte, te lo dicono loro), ti dicono come devi vestire, cosa devi comperare (telefonini, computer, orologi,...), come devi migliorare il tuo aspetto (dimagrire, fare palestra, abbronzarsi,...), che auto si deve avere, per non parlare delle idee politiche (spiegoni interminabili dove è meglio non dire mai niente perché ad ogni obiezione il discorso si allunga a dismisura), se sono maschi faranno di tutto per farsi vedere dalle femmine, se sono femmine dai maschi (prodigandosi in ridicole pose e smorfie da selfie)... Già si devono sopportare i colleghi di lavoro, che ti scaricano ogni colpa e si fanno belli coi capi. Ma davvero non vi perdete proprio niente, anzi guadagnate un sacco di tempo per voi stessi e per le vostre passioni a stare da soli. La vita è una sola e sprecarla così mi sembra davvero insensato.
Si, anche a me sembra un po generalizzato. Più che altro, mi sembra solo un metodo per dire come gli altri non sono e non potranno essere alla sua altezza. A dir la verità penso che siano proprio quelle persone che sembrano sprecar tempo quelle più felici, sembra solo invidia. Se qualcuno vuole contestare ben venga che mi piacerebbe avere altri punti di vista
Quello che veniva considerato un pregio personale individuale anche se non sempre, ma oggi più che mai viene considerata una debolezza un difetto e addirittura malattia della psiche. In tanto una qualsiasi persona prima o poi verrà sempre giudicata, proprio perché in quanto persona. Devo dire la verità, io non ho mai provato simpatia per un'altro essere umano non so il perché. Infatti tra me e gli altri non c'è mai stata una simpatia sincera. Ora gli altri rappresentano solo una minaccia forse esagero però è così, certo questo non so dove mi porterà, ma il fatto è che sono abituato alla solitudine e a essere senza affetti a parte l'unico mio genitore che mi è più o meno vicino ed è quando non ci sarà più che diventerà molto dura, ma questa è la vita purtroppo !
Il disturbo di personalità, per essere definito tale, DEVE determinare disagio o menomazione in chi lo manifesta, pertanto le persone che affermano di stare bene da sole non soffrono del disturbo evitante di personalità (cluster C).
Cari signori e signore volete sapere l'amara verità ? Non perché io ho la verità in tasca ci mancherebbe altro : non prendetemi per un presuntuoso e superbo, infatti non sono proprio nessuno ! Però, quello che sto per dire in realtà è molto semplice e dovrebbero vederla tutti così. L'amara verità che intendo io, e che al giorno d'oggi non c'è più vero senso di umanità perché mancando l'umiltà di conseguenza viene a mancare l'umanità e l'ascolto reciproco. Oggi il vero amico o amica delle persone viene pagato o pagata e indovinate chi è, o chi sono ? Proprio gli psicologi. Adesso se un soggetto, un essere umano, insomma una persona che è per esempio troppo sensibile viene presa subito come persona che ha delle fragilità e quindi dei problemi seri. Non viene più valorizzato come una virtù, come una vera ricchezza, ma invece come un qualcosa di esagerato, di sbagliato da cambiare e modificare t
io sono evitante perché il 99% delle persone che ho conosciuto nella vita sono state false e cattive. Ho fatto così tante esperienze negative che ho capito che le persone non portano a nulla di buono.
Quindi non credo proprio che si tratti di evitare. E' più che altro voglia di non sentire cretinate. Ma non bisogna generalizzare mai. Aprirsi, anche a pochi eletti, aiuta molto a non cadere all'indietro, in un mondo dove sei costretto ad accettare lo scarto per forza, pena la paura dell'emarginazione. Vai con fiducia da coloro che ritieni capaci e degni di te, vedrai che non sono pochi. A costo di cambiare contesto, ambiente, quartiere... Auguri!
Anche io penso di avere da sempre questo disturbo adesso sono migliorato in molte cose ma fatico comunque ad avere amici e ad entrare in intimità con le persone…
Io purtroppo ne soffro, insieme a stati d’ansia che sono sfociati in attacchi di panico; le benzodiazepine aiutano ma purtroppo hanno effetti collaterali che paradossalmente ti isolano ancora di più! Solo attraverso un percorso psicologico (bisogna essere fortunati a trovare la persona empaticamente giusta) si riesce finalmente a maturare e liberarci da quelle catene fatte di dubbi e insicurezza che ci impediscono di FIORIRE.
@@cecilia8585 non ti preoccupare quella torna. Io ero arrivato ad assumere tre compresse al giorno. Purtroppo diventano l’abitudine, prova a ridurre da 100 a 90 durante la giornata, poi tra un mese 80 e così via.
lo tengo a bada da sempre, con una certa fatica. Sono molto aperta e a tratti dirompente, tutto perché facendo "l'ariete" infrango in qualche modo la paura, quando però qualcosa va storto, nel senso che non riesco a contestualizzare con il ragionamento una mancata considerazione nei miei confronti,entro in una crisi profonda in cui non mi sento accettata, mi sento esclusa. L'isolamento dovuto ai lock down e la mia spiccata autonomia poi mi hanno portata a isolarmi di più, perdendo l'allenamento nel fronteggiare certe situazioni spiacevoli.
Buongiorno, esiste qualche consiglio per relazionarsi con queste persone? Immagino sia necessaria tanta pazienza, come comportarsi quando si chiudono in se stessi? Come cercare di costruire un rapporto di fiducia. Grazie.
@Valeriorosso Salve dottore io sono molto apatico e con ossessioni, mi curano al Csm con escitalopram da due anni e prendo alprazolam al bisogno, mi sento sempre indifferente e distaccato. Sarà la terapia giusta? Grazie
Ma non vuol dire che nella vita dobbiamo essere tutti uguali e ,allo stesso tempo , pensare che gli altri siano migliori di noi e quindi dobbiamo imitare i loro modi di fare anche se sbagliati . Ma in che mondo viviamo ?
Ho letto i vari commenti ... Io vorrei più persone vicino ""la famiglia numerosa( che tra l'altro ho avuto 4 sorelle ma come se fossi fogli unico " Il mio problema è che non trovo un medico con un millesimale di amore che Lei trasuda! Come mi ero accorto più volte gli antidepressivi mi danno veramente noia !!! Grande dott.
Mi ritrovo completamente nei sintomi da lei descritti. Volevo chiederle solo quando può insorgere tale disturbo, perché personalmente sono sempre stata così, mi chiedevo quindi se è possibile che possa insorgere anche nell'infanzia, grazie.
Io non mi sento inetta e non ho paura del giudizio. Ho capito di essere ipersensibile e soffro moltissimo nel costatare l'ignoranza e la cattiveria della gente. Pertanto frequento pochissime persone con le quali ho un dialogo costruttivo e questo mi basta. Nel frattempo coltivo la mia spiritualità. Ho un disturbo?
Aggiungerei tra le paure del fallimento e umiliazione anche un’altra cosa…la paura di essere tradito nella fiducia, la paura di essere deluso dagli altri e di conseguenza evitare qualsiasi circostanza più intima
Io ho attenuato moltissimo queste mie difficoltà dovute a questo disturbo. Secondo lei è normale? almeno per il momento ho fatto progressi che fino a 10 anni fa ma anche fino a 2 anni fa non avrei mai pensato possibile di riuscire a fare neanche avrei mai immaginato di che fossero possibili. È 10 anni che mimpegno per attenuare tale problematica. Ho fatto notevoli progressi. Soprattutto ultimamente. Finché son sereno me la godo. Ma secondo lei è possibile guarirne?
Anche io penso di star guarendo. Secondo me, se si interviene in giovane età, è possibile. Alla fine sono semplicemente tratti della personalità, non disturbi gravi come le psicosi.
@@afraerika In ogni caso a mio parere non sono cose semplici nel senso che comunque son belli tosti. Sì possono attenuare forse anche guarire. Ho sentito molte persone per messaggio che sono guarite da questo disturbo. Però a me sembra strano, forse intendevano dire che hanno attenuato talmente tanto il loro disturbo da sentirsi guariti. In ogni caso sono robe toste o almeno per me lo sono state, ci ho messo 10 anni per attenuare moltissime delle mie difficoltà e non so se riuscirò a continuare così. Spero in bene. Poi sicuramente come dici tu se ci si lavora sodo in giovane età su questo disturbo si può attenuare più facilmente. Ci sono più possibilità. Poi forse potrebbe anche dipendere che qualsiasi disturbo non solo quello evitante. Sì presenta diversamente in ogni persona. C'è chi ha più determinate caratteristiche di uno stesso disturbo e chi altre di quello stesso disturbo, c'è chi c'è la più intenso e chi meno intenso. La cosa migliore è lavorare su sé stessi a mio parere per vedere fino a che punto ci si può migliorare e attenuare le proprie difficoltà. Perché solo se proviamo ad attenuare le nostre difficoltà possiamo capire fino a che punto possiamo attenuarle. Proprio perché nessun disturbo si presenta allo stesso modo in ogni persona. Con l'aiuto giusto e con l'impegno giusto si può fare molto se preso in tempo questo è sicuro. Anche su altri disturbi so che si possono attenuare, non è solo quello evitante. In ogni caso grazie di ciò che hai scritto mi ha fatto piacere leggerlo:-)
Soffro di disturbo evitante di personalità eppure quando vado al lavoro mi sento a mio agio e parlo spesso e volentieri, quando (quelle poche volte) esco per fare qualche cena o serata con amici scherzo spesso e mi riesce di far divertire anche gli altri stando tranquillamente a mio agio come se non avessi nessun problema. Sembra quasi un paradosso in questi termini eppure.... Curioso ,no dottore?
Sei nella mia stessa situazione. A me è stata diagnosticata la personalità evitante ma con i pochi amici che ho cerco sempre di essere solare e divertente per paura di perderli o di risultare noioso…
Anch'io evitante. Tendenzialmente questa nostra caratteristica emerge con piú veemenza in contesti sociali dove é coinvolta maggiormente la sfera intima, ergo le relazioni amorose. Laddove siamo piú vulnerabili. Siamo gli eterni indecisi, quelli che non fanno mai il passo decisivo. Abbiamo bisogno di relazioni, ma quando queste cominciano a diventare troppo serie, ci sentiamo con le spalle al muro, e abbiamo bisogno di scappare. Ma poi quando l'altro si allontana, ecco che emerge la paura di perderlo, e lo rincorriamo. Diciamocelo, siamo l'incongruenza fatta persona. Nelle dinamiche di amicizia almeno per me, questo non accade. L'amico é un uscio sempre aperto dove posso ed entrare a piacimento.
Non mi è mai stato diagnosticato ho fatto anche dei test proiettivi ed è uscito altro eppure io mi ritrovo moltissimo, io però al contrario trovo rifugio nell' amore e nella sensualità, piuttosto che delle relazioni amicali ho proprio l' ansia di instaurare amicizie per paura di rimanerne ferita, anche quando lavoravo avevo forte ansia, ansia di sbagliare, inadeguatezza, idem per gli esami universitari ogni esame è stato come camminare sui vetri a piedi nudi, anche se è emerso altro anni fa ho il sospetto in realtà di esserne affetta, da bimba vedevo poco i miei e venivo umiliata dalla maestra di pianoforte e i compagni per il sovrappeso, questo mi ha portato a chiudermi ed è vera anche la storia dell' ambiente protettivo di casa.
Salve Dottore le volevo chiedere un informazione. Il disturbo di personalità evitante può portare anche a completa mancanza motivazionale e deterioramento dei significati personali? Grazie mille, chiedo per un amico...😅
La personalità evitante nella relazione potrebbe, secondo lei, attuare comportamenti opposti in ambito sociale/lavorativo? Mi spiego: una donna evitante col partner potrebbe invece essere molto espansiva in altri contesti?
Cosa pensa della categoria PAS persone altamente sensibili, studiata dalla psicologa Aaron? È una bufala o è inseribile in qualche modo nella nosografia scientifica?
Penso di no...Penso sia un pò diverso...Lui ha detto una serie di caratteristiche ben precise. I motivi del ritiro sociale possono essere svariati e in base a questi la diagnosi del disturbo cambia
Grazie per il video divulgativo! Una domanda sui sintomi clinici: è possibile che un disturbo evitante di personalità dia manifestazioni di rabbia e collera nei pazienti che ne soffrono? Rabbia spesso non giustificata dall’evento “scatenante”, spesso sproporzionata e soprattutto scaricata su persone vicine (figli, mogli e mariti, madri)? Grazie per l’eventuale risposta
Da persona evitante ti rispondo in modo affermativo. Sí la rabbia, la collera esplosiva spesso si rifá ad eventi passati, magari dei quali non siamo piú consapevoli, sepolti dal passare del tempo. Perché l'evitamento purtroppo riguarda la nostra vita a 360°. Immagina le tante frasi non dette per il quieto vivere, le azioni non fatte per paura di... ecc ecc. Alla fine arriva lo scotto da pagare. Tu magari ci passi sopra, ma il tuo cervello ingoia queste occasioni di espressivitá mancate, e prima o poi basta quella goccia a far traboccare il vaso che uno esplode. Ahimé se la rifá spesso su chi lo circonda.
Salve Dottore, come sempre ottimo video! Molto interessante! Colgo l'occasione per chiederle se il disturbo evitante di personalità può manifestarsi in concomitanza di un altro disturbo, quale il disturbo schizoaffettivo e se può manifestarsi a fasi alterne durante la vita di un paziente schizoaffettivo.
Ciao, e grazie per la domanda. Potenzialmente si, è possibile, anche se si tratterebbe di una comorbidità piuttosto particolare che io, a memoria, non ho mai incontrato….. un caro saluto! 🌈🍀⭐️
Salve dottore, volevo chiedere un'informazione.. È possibile che questo disturbo possa riscontrarsi anche nei soggetti con disturbi psichiatrici di personalità, quali Borderline, Narcisisti e anche in tutti gli altri? Ti ringrazio in anticipo.. Mi sarebbe molto utile quest'informazione, per i miei studi sui disturbi della personalità e psicologia, non ho ancora trovato nessuna informazione a riguardo e mi piacerebbe saperne qualcosa in più.. Grazie mille per gli interessantissimi video che pubblichi, io in prima persona sono un soggetto Borderline e sto studiando anche crescita personale.. Buona serata dottore.. 🙏🏻🤗🤗
Buongiorno dottore, io sto frequentando una donna evitante da cinque mesi e sono già incappato in una allontanamento, adesso sto cercando di lasciarle i suoi spazi, dopo due settimane di no Contact mi ha scritto e poi ci siamo telefonati 30 minuti ora di nuovo una settimana di no contact che però le ho chiesto io è dura anche perché io sono ansioso. vorrei chiedere consigli a lei o a qualcuno degli altri utenti
L'evitante affronta solo situazioni di cui è certo non avere problemi, si lega ad una persona in modo superficiale, in modo da non soffrire in caso di scontro, e la perdita stessa della relazione non lo ferirà, poichè non necessaria. In pratica l'evitante cade sempre in piedi 😅 Apparentemente.
In pratica tutti gli "errori di programmazione" che ho subito dai 6 ai 18 anni sono qui elencati! Risultato: dipendenza, sociopatia, carriera lavorativa problematica e discontinua malgrado una intelligenza razionale ed indagatrice. Anni sprecati a rimuovere blocchi per i quali sarebbe bastata corretta psicoterapia.
@@alessiauwu1336 penso seriamente che ancor oggi chiedere aiuto per risolvere questi problemi richieda coraggio, perché la società è portata a giudicare "deboli" coloro che hanno coscienza del proprio disagio. E una volta che ti attaccano l'etichetta "ha dei problemi" ti ritrovi a combattere pure l'isolamento oltre che risolvere i tuoi traumi. Son finito a lavorare a 60km da casa, dove non mi conosceva nessuno per questo tipo di ostracismo, ma alla fine mi ha rafforzato ed ora che sono in pensione guardo a quei tempi con orgoglio, ho costruito alla fine!
@@giuseppedanieli7878davvero complimenti!!! Sono contento per te che finalmente ti godi la pensione in tranquillità dopo tanta sofferenza e mi dai speranza anche a me per il futuro un abbraccio🙏🙏❤❤
Salve Dottore, volevo chiederle se una persona affetta da disturbo narcisistico di tipo covert possa anche essere affetta da disturbo evitante di personalità. Come i tratti delle due personalità disfunzionali succitate possono coesistere in uno stesso individuo?
Ciao :) io personalmente mi ritrovo nel tuo commento. Ho avuto ed ho tuttora, a volte, atteggiamenti da narcisista covert (che è quello che, secondo me, fa tanta tanta fatica a relazionarsi con gli altri, perché è quel tipo di narcisista più fragile e insicuro, talmente insicuro che, difatti, viene definito covert…nel senso che le sue caratteristiche narcisistiche agiscono ma pur sempre nell’ombra…nel silenzio di una relazione in cui non riesce ad imporsi platealmente ma solo di soppiatto, in modo subdolo, silenzioso…’passivo aggressivo’). E secondo me il narcisista covert presenta spesso e volentieri, quindi, tratti evitanti…infatti, credo io, il narcisista covert evitante, si ritroverà spesso in relazioni che non ha neppure cercato lui ma, ha avuto la fortuna di ‘vedersi servite su un piatto d’argento’ (perché incapace, in quanto evitante, di provarci lui stesso a proporsi) in cui andrà però, poi, a mostrare la sua natura. Ho cominciato a cambiare (grazie ad una professionista che mi ha aiutato in primis a dare dei nomi alle mie problematiche) e a migliorare quando ho preso consapevolezza di tutto questo…comportamenti poco empatici che talvolta potevano far male, senza minimamente accorgersene! E non si cambia mai definitivamente…credo che, come qualsiasi percorso terapico, di miglioramento e di cambiamento, questi disturbi di personalità siano bestie sempre lì pronte ad attaccarti…l’importante è, almeno per me, ricordarsi ogni singola mattina di quanto si è fatto e che, vuoi o non vuoi, dovrai allenarti giorno per giorno a riconoscere i momenti in cui quelle bestie proveranno a riattaccarti. È faticoso ma si arriverà, spero, un giorno, a riconoscerle e ad accettarle perché ormai sai cosa fare quando esse arrivano.
@@pietropinto8532anche io mi ci ritrovo nel tuo commento e mi sono ritrovato nelle tue parole al 100% è incredibile!!! Mi hai aiutato più tu con questo commento che le decine di sedute di psicoterapia fatte in passato. Cerco sempre di cambiare e modificarmi Però è molto difficile anche se ci sto provando ti ringrazio🙏🙏❤❤
Diversi di noi credo possiamo ritrovarci nei sintomi di cui ha parlato, ma come possiamo distinguere i vari casi? Qual è quella "cosa" che fa accendere la lampadina ad un professionista come lei? Magari potrebbero essere utili degli scenari/esempio.
Il disturbo evitante evita OGNI tipo di contatto sociale, perché è convinto di venire umiliato/ridicolizzato. Vive con estremo terrore ogni tipo di interazione con le persone. Non so se può variare da persona a persona l intensità (non penso), ma i sintomi sono questi. Un esempio potrebbe essere: a una cena, l evitante non dice una parola, la vive come un vero e proprio inferno.
@@sjjsfjsj7953 Tutto giusto quello che hai scritto. Bravo/a. Posso solo aggiungere che l'evitante, molto probabilmente, non ci andrebbe nemmeno a quella cena..
Sinceramente mi sento molto bene evitando le persone, certe persone, ma non sono fobica, se devo socializzo e sopporto altri umani. In ogni caso ho delle care amiche da anni e anni, poche ma perfette per me, e la mia famiglia che adoro. Sicuramente non ho interesse a perdere tempo con gente sciocca o superficiale, pettegole che sparlano del mondo o che per noia mi rompono le scatole dalla mattina alla sera coi loro lamenti e i loro casini. Io da sola sto benissimo, mentre sto male quando sento di perdere tempo prezioso insieme a umani con cui non riesco ad avere feeling. Sarà un disturbo? Per gli altri forse, io sto bene come sono!
In questo caso non è un disturbo perchè tu stai bene così. Si ritiene disturbo quando esso impedisce il normale svolgimento di vita quotidiana... un paziente con personalità evitante il ritiro non lo vive bene, perchè non è una scelta ma una "imposizione" della sua grave ansia. Io credo di soffrirne ed è tremendo non riuscire ad allacciare rapporti pur volendo. Il blocco avviene in maniera subdola e inconscia.
Non penso. O sei, o non sei evitante, non c'è una via di mezzo. Soffriamo tutti allo stesso modo. Mi ricordo benissimo il giorno in cui tutti i miei tratti di personalità (prevalentemente introversa), dopo un fortissimo periodo di stress, esplosero in disturbo. Me ne accorsi istantaneamente. Come il dottore disse in un video, è stata come una specie di "click".
Avevo scritto un papiro enorme ma penso di essere giunto alla conclusione che, odio profondamente il mondo e il sistema in cui ci troviamo, ciò che accade tutt'oggi nonostante anni ed anni di studio e storia, un sistema scolastico obsoleto che, nell'anno della maturità, reputa più importante giudicare se tu, studente italiano di 19 anni, ti ricordi a memoria Manzoni e formule matematiche che mai userai (a meno che, non siano argomenti strettamente correlati al tuo lavoro e che dunque sono di tuo interesse che sei più propenso a ricordare) piuttosto che la geografia, diritto, psicologia, attualità, marketing, finanza, comunicazione e qualsiasi altra materia che può realmente tornare SEMPRE utile nella vita di tutti i giorni. Tutto ciò non fa nascere in me la voglia di cambiare il mondo, no, vorrei solo vederlo bruciare con tutti dentro e pensare "Visto? Non importa quanto impegno ci metti, finché ci sarà chi sbaglia al posto tuo niente può cambiare, ti resta solo la consapevolezza di non essere la causa di tutto questo ma una conseguenza". Questo e molto altro mi hanno portato a scegliere di restare da solo, senza aver a che fare con nessuno, senza continuare la corsa del topo con qualche bambino che sarà costretto a passare tutto questo schifo per il puro desiderio egoistico di una scopata. Non penso che sia brutto vivere la vita in compagnia, facendo tutto ciò che si vuole noncuranti del prossimo, godersi tutto ciò che si può avere fino in fondo, però, non ritengo giusto che venga visto in modo sbagliato il contrario in quanto, tra le due, è la soluzione a molti problemi.
Ciao, ho sempre visto il mondo con i tuoi stessi occhi soprattutto negli ultimi anni, il che mi ha portato a tagliare ogni relazione tossica e priva di stimoli che avevo (è stato un bene). Mi sento di dirti che grazie a questo ho imparato a capire cosa voglio davvero e di conseguenza ho conosciuto persone con grandi valori. La fuori, seppur raramente, c'è qualcuno che riuscirebbe a capirti e ascoltarti davvero, a me è successo anche se non lo credevo possibile. Trovare una persona così credo possa essere una bellissima novità, te lo auguro, non smettere di crederci perché non solo tu odi il sistema e tutto ciò che accade, anche se questo ti fa sentire la solitudine più profonda. Io ho passato molto tempo in contatto con la natura, da solo, se non hai questa abitudine ti consiglio di farlo al più presto :D ciao e buona fortuna
Anche io ho una visione simile alla tua, nella mia esperienza di vita mi sono sempre trascinato ovunque, fin da bambino ho visto il mondo come ostile, sono sempre stato incompatibile con la società, dopo anni ho capito che la maggior parte delle persone si illudono, non vedono la realtà in maniera chiara. Mi spiego meglio; una persona che vede la realtà senza un filtro positivo finirà per non volerci avere a che fare, se tutti pensassero a fondo a ciò che è intorno a loro, tutta la cattiveria che esiste, il fatto che non scegliamo niente della nostra vita... tutti si metterebbero quel benedetto filtro positivo per accettare una realtà totalmente negativa. Ad un ragazzo viene chiesto di essere solare, propositivo, agire e agire, ma basta una piccola diversità, per farlo escludere da tutto...Le persone sono perfide, o sei come vogliono loro, o sei incompatibile. La mia esperienza con gli altri mi ha portato a questa visione, evidentemente ho perso la mia illusione positiva quando ho visto la cattiveria con i miei occhi, chi lo avrebbe mai detto, un tempo sognavo una vita idealizzata con una famigliola e un cane, ora nessun sogno, solo sopravvivenza in un ambiente dove non mi sento di appartenere.
@@edward5247 esatto, e questo non ha niente a che fare con sta cazzo di autostima che sembra bisogna aumentare per forza, sembra che i problemi di tutti siano sta cazzo di autostima bassa, c'è già troppa gente che si "sovrastima" a mio parere invece ed è proprio quella che rende questo mondo peggiore; questa è semplice constatazione dell'ambiente in cui ci tocca vivere, consapevolezza, ed il reagire di conseguenza.
@@papolinovic4997 Esatto... Uscire dall'evitamento? Mettiti sto cazzo di filtro positivo e vai, no? Fosse facile, forse per chi ha vissuto nel mondo fatato senza aver subito cattiverie ce la fa. L'autostima ce la puoi avere solo se vivi in un ambiente che te lo permette, e hai i connotati giusti e pochi difetti... Ce ne sarebbe da dire... Ma lasciamo perdere, dobbiamo sorridere no? :D
Pensiero profondo e rispettabile, è sicuramente frutto di molta auto analisi, magari tutti ragionassero così.... Pensa un po' che ho sentito con le mie orecchie di persone che hanno fatto figli solo perché "Sennò dopo che rimane" o "la vita senza un figlio non ha senso" "cosa campi a fare senza figli?". Trovo molto più umano e profondo il tuo commento piuttosto che queste becere affermazioni fatte ovviamente da italiani medi, il classico paesano pieno di luoghi comuni e stronzate nella testa
Il disturbo evitante non soffre di ipersensibilità penso sia più collegato allo schizoide che teme il giudizio degli altri. L’evitante pensa e si ritira socialmente perché trova gli altri insensibili, altrimenti il ritiro sociale non avrebbe senso quindi non li ricerca perché a suo modo li comprende e non li accusa. Sono persone , gli evitanti, che sono come gli altri solo con un’educazione più rígida forse ricorderà anche un po’ i nostri nonni o una cultura più del dopo guerra per fare un po’ di ironia. Comunque la volevo ringraziare perché i farmaci sono fondamentali, ma L’umiliazione e la paura del pregiudizio che come ho tradotto nella mia mente il suo clip video e recensione sul disturbo, non si cura con i farmaci è uno stato d’animo. La terapia psicología prima di ogni cosa e per disturbi che riguardano anche l’utilizzo dei farmaci, i suddetti In più la normalità è una media, di conseguenza in una situazione di rigidità dovuta all'atmosfera della guerra, era una situazione di addattamento sociale infatti la maggior parte dei sintomi sono sul tema società ( da come ho capito e spero di essere smentita). Alcune persone rimaste traumatizzate da questo evento lo hanno trasmesso ai figli e suppongo anche che ci sia una tendenza a risparmia economicamente parlando
Chi dice di "stare bene così" non capito un cavolo di ciò che sta parlando. E sinceramente non auguro loro di provare certe esperienze. Non lo sopporterebbero.
Si però a me non dispiace il mio disturbo evitante della personalità,mi piace anche la solitudine ,e non mi sento affatto inferiore agli altri. Quindi non so,non mi ci riconosco del tutto,solo in parte.
Scusate ma avete ascoltato il video ? 😳 avete capito da cosa origina il disturbo ? Da vergogna, inadeguatezza, ansia …qui c è una sofferenza a monte…state banalizzando ripetendo frasi tipo a me piace stare sola, meglio pochi amici, non sapete stare da soli e altro…
Il disturbo porta problemi nella sfera emotiva, situazioni di disagio, di dolore, problemi nelle relazioni , chi ne soffre non riesce ad aprirsi a condividere, si sente sempre fuori posto, non all’altezza. Queste persone soffrono finiscono per ripiegasti su stesse e con il tempo iniziano a provare ansia, attacchi di panico, depressione, mancanza di stimoli, il mondo diventa in bianco e nero …sempre meno emozioni … ….provate a chiedere anche i partner di queste persone come vivono la relazione ?
Soffrono perché
non riescono mai a raggiungere una vera intimità ….addirittura fate accostamenti con le persone che chiedono come state solo per giudicare o farne diventare argomento di discussione al bar davanti ad una tazza di caffè 😩
Ma che c’entra la solitudine ?
Va bene stare da soli e sicuramente piacevole ma sentirsi soli è diverso.
Secondo me non soffrite di questo disturbo o comunque in maniera davvero leggera.
Boh 🤷♀️
Infatti ho notato anch'io che i commenti parlano di tutt'altro
Sono semplicemente schizoidi, molto più numerosi. Chi soffre di ansia sociale è fin troppo empatico
Semplicemente troppe persone confondono l'introversione con le fobie sociali e alcuni disturbi di personalità. Bisogna studiare prima di parlare di cose che non si sanno.
Mi è piaciuto molto il tuo commento invece. Denota studio e/o esperienza personale diretta
Io sono amichevole solo per cortesia verso i baristi, colleghi di lavoro e negozianti. Quando arrivo a casa, mi chiudo in me stesso, nei miei libri e evito tutte le persone. Non mi piacciono le amicizie profonde, perché ho paura di prendere delusioni.
Da quello che dici non sembri corrispondere alla personalità evitante. Forse ne hai solamente dei tratti
@@Elena-ke9ypa volte cerchiamo di mascherare anche questi disturbi , facendo la bella faccia con gli estranei... A costo di un grande sforzo...
Sapendo che qualcosa non andava in me ho fatto la psicoterapia per 6 mesi ma non mi ha aiutata più di tanto. Ho iniziato a studiare psicologia e ho provato molta ansia durante la preparazione degli esami di psicologia dinamica e clínica perché mi ritrovavo principalmente nel disturbo evitante della personalità. Rimando sempre la possibilità di conoscere altre persone perché mi sento bene con me stessa anche da sola ma so che non potrò accomodarmi così per sempre.
Cercano vita nello spazio ma già la mente è un Universo 😮 grazie Dottore 🌹
Grazie per la condivisione! non conoscevo questo disturbo e mi ci vedo molto.. sono molto introversa e riservata. Amo la solitudine e vivere nel mio mondo ma a volte credo che questa cosa di me sia un po esagerata...poiche a lavoro evito il contatto con i colleghi per esempio e mi viene una forte ansia se incrocio uno di loro.. non sopporto e trovo veramente irritante chi mi rivolge la parola a lavoro...ovviamente sono molto sensibile e non mostro la mia irritabilità e rispondo cortesemente ma dentro di me mi innervosisco..
nella vita in generale ho pochissimi amici con cui riesco a parlare liberamente , senza ansia..e come hai detto nel nel video si riesce a parlare con una persona che si conosce bene e fidata..cosi succede a me. Riesco ad aprirmi solo con persone che conosco da anni e con la quale non avverto tensioni..si perche quando parlo con una persona immagino, attraverso il suo modo ed espressioni facciali, cosa sta pensando di me e tendo a stare spesso sulle difensive...pensi che soffra di questo disturbo?
ho fatto qualche seduta dallo psicologo (vivo in Germania, quindi in tedesco) ma si limitava ad ascoltare senza dire nulla..e dopo due sedute mi sono stufata e ho mollato tutto
Non so risponderti senza conoscerti direttamente…. prova con una valutazione online in lingua italiana….. un saluto! 🪐💫
hai fatto bene a mollare lo psicologo muto, cioè il paziente paga dovrebbero un minimo sforzarsi di comunicare qualcosa, altrimenti uno si sente pure come se stesse parlando al muro, cambia psicologo, scegline uno con voglia di lavorare!! Buona fortuna e buona vita!!💫💫
Ti capisco benissimo
Molte volte dei genitori deficienti e particolarmente ignoranti neppure si rendono conto dei danni che fanno.
I miei genitori praticamente
Eccomi. Probabilmente sono un mix tra l'evitante e l'ansioso. Difficilmente esistono confini netti in queste cose. Non si tratta di compartimenti stagni, e il piú delle volte possiamo anche fluttuare tra uno stile e l'altro a seconda del momento, lo stato di vita, il contingente insomma. Ma ci terrei a precisare che é un inferno per chi ne é affetto. Spesso ho letto commenti di odio, disprezzo, emarginazione ecc (non qui sia chiaro, in altri video simili). Siamo persone, persone che soffrono tremendamente, vediamo tutte le nostre relazioni andare in malora prima o poi, per via di un nostro autosabotaggio del quale non siamo completamente consapevoli. E intanto gli anni passano. I tuoi amici si sistemano, si "realizzano" e tu rimani in un'impasse, un limbo dal quale non esci. A causa di ció si fa sentire anche quella pressione del tempo che avanza, che probabilmente rischi di restare solo. Inutile dire che come se non bastasse a peggiorare il quadro, emerge anche la depressione, chiusura in sé.
Mi fa piacere che ha citato anche la depressione e per come io la vivo e la vedo, secondo il mio modestissimo punto di vista, ancora troppi medici la trattano come una causa a se stante, quando invece é un sintomo, un grido dal profondo per qualcos'altro che é rotto altrove.
Ciao, io non ho questo disturbo però molto recentemente mi è capitato che una persona molto cara a me, che si è sempre dimostrata disponibile dolce e sensibile nei miei confronti (credo di esserle piaciuto), abbia voluto chiudere i rapporto quasi dal nulla ed abbia incominciato ed evitarmi e addirittura volermi anche sabotare in certi casi, così ho a malincuore deciso di chiudere i rapporti. Chiedo a voi se questo potrebbe essere un comportamento associabile ad una persona con questo tipi di disturbo. Chiedo a voi che magari potete darmi una mano, grazie in anticipo
@@carloalbertoscaravaggi8037 Difficile da dire. Al giorno d'oggi i rapporti sono molto "usa e getta", ci possono essere mille ragioni al suo coportamento. La cosa migliore é parlarne e chiedere delucidazioni, senza ovviamente stalkerarla, o apparire invadenti/bisognosi. Lascerei alla persona un certo periodo di tempo di distacco, e fra un po´ mi farei vivo chiedendo il perché di questo improvviso allontanamento, almeno per capire se é dipeso da parte nostra, al fine di darci la possibilitá di non commettere in futuro quell'errore. Peró giá questo comportamento dovrebbe far aprire gli occhi. Una persona che ti coinvolge sentimentalmente, e poi si dilegua improvvisamente, senza darti una motivazione valida, senza un dialogo aperto e sincero come si farebbe tra adulti, mostra giá una bandiera rossa grande come una casa.
A volte le persone non hanno il coraggio di dirti che non ti vogliono più vedere. E credo ci sia sempre qualche motivo, anche valido. Ma anche guardare a quei motivi non fa piacere. Circa la cortesia e la vicinanza, a volte uno sela autoimpone finché non ne può più, specie per chi viene usato per sfogarsi, per confidarsi etc. E poi sparisce. La migliore cosa cmq è lasciare tutti liberi. Nulla toglie chiedere spiegazioni, se il caso lo permette e davvero si crede di non meritare quel trattamento e di essere sempre stati attenti agli umori e sentimenti di chi avevamo davanti. Che poi l allontanamenti sia fatto da un evitante non credo cambia molto, se non che è ancora più difficile che abbia esternato quel che davvero sentiva. Naturalmente il tuo caso potrebbe essere del tutto diverso, parlo solo di quel che ho visto io.,@@carloalbertoscaravaggi8037
Questo disturbo rovina completamente la vita... Grazie mille, dottore...
Non è vero la vita te la salva
@@introxxx8952 anche, dipende dai punti di vista
@@introxxx8952 Non è vero, la rovina.
No ti indica solo un modo diverso per affrontare le cose a modo tuo e non quello che ti impone la società e il sistema.
Il mio analista si è rifiutato di darmi una diagnosi, ma tra tutte le malattie che hai elencato, forse è questa quella che per il momento si avvicina di più a come ero 5 anni fa. Adesso sto molto meglio, anche se le strategie che ho imparato non eliminano del tutto lo stress causato dallo stare a contatto con le persone. Mi stanco tantissimo.
Stare con gli altri dovrebbe essere un piacere....Se ti stanca, forse dovresti starci meno a contatto e fare qualcosa che ti infonda calma e benessere
@@francaazzara663 purtroppo il lavoro non è un opzione
Anche io mi stanco tantissimo anche se sono molto migliorata...
come mai ora stai meglio? cosa hai fatto per cambiare?
Verto che ti senti stanco
Ti prendono energia questi VAMPIRI ENERGETICI.Attenzione alle persone che si frequentano .
Interessantissimo, come tutti i contenuti di questo canale! Inoltre hai una capacità comunicativa avvolgente e capace di tenere sempre alta l'attenzione, nonostante la complessità di alcuni temi.
Grazie, è un bellissimo complimento…. 🌈🍀⭐️
Io ho il sospetto di soffrire di disturbo evitante di personalità ma in un articolo ho letto che è possibile svilupparlo quando si vive in contesti familiari molto protettivi e poi fuori di casa si frequentano ambienti degradanti e umilianti. Io mi ritrovo perfettamente nelle sue parole, perché io ho molta voglia di avere degli amici, un lavoro, una ragazza insomma una vita normale e regolare ma proprio non sono all'altezza, vedo tutti i miei coetanei su un altro livello
Fossero tutti come lei professore, non mi stancherei mai di ascoltarla, grazie ✋
Buongiorno dottore!
Come forse le avevo scritto in un commento sotto un altro video, io sono nello spettro autistico e ho il DEP in comorbilità. Devo dire che nelle relazioni d'amicizia me la cavo piuttosto bene, grazie alla sensibilità che ho potuto sviluppare avendo quei disturbi, mi trovo ad essere presente e onesta: qualità che sono state riconosciute e ricompensate e che mi hanno aperto le porte a diverse situazioni sociali. Naturalmente in situazioni sociali soprattutto formali mi agito ma non sono mai così brutte come penso.
Chi l'avrebbe mai detto che sarei stata invitata ad un raduno di milanisti😀
Ciao Arianna, bellissima testimonianza la tua! Grazie per averla condivisa qui con noi…. alla prossima! ⭐️
A me è stato diagnosticato... Rovina della vita.
Bel video come sempre 🎉
anche a me..ma una forma di ansia intensa non mi consente di uscire...prima dovrei cercare di ''capire la mia ansia'', poi potrò anche affrontare il problema della personalita' evitante. Tu hai qualche sintomo 'invalidante'?
@@perasperaadastra324che 🤡🤡🤡😂🤡
@@paolagirardi6899 a quanto pare si...ne hai parecchi (sintomi invalidanti)...mi spiace
Grazie dottore. Io sono convinta di soffrire da questo disturbo da molto tempo.per motivi economici non posso farmi seguire privatamente e sono quindi seguita dal CSM nel quale mi hanno solo imbottita di farmaci. Grazie di questo video,oltre ad antidepressivo e litio non vado avanti senza le benzodiazepine.
Capisco come ci si sente, io e da 3 anni che sono seguito dal csm del territorio e sono veramente stufo dei farmaci, psicoterapia prossima allo 0 solo farmaci, faccio una fatica immensa ad andare a lavorare nelle condizioni mentali in cui sono ma cosa devo farci..... Se un giorno potrò permettermi una psicoterapia tutta mia guai a chi ci mette becco
Purtroppo è un grande problema sociale
Tutti hanno diritto di stare meglio non dolo chi ha i soldi
Ciao a tutti racconto la mia esperienza. Ho riscontrato quest'anno a 31 anni di avere avuto per tutta la vita un disturbo di personalità evitante. Non ho mai avuto relazioni sentimentali perché mi sentivo inadeguato, non pronto e avevo sempre paura del giudizio degli altri. Sto ancora cercando le cause del trauma che non mi porta ad avere desiderio o voglia di relazionarmi ma sicuramente alla base c'è stato del bullismo, una tendenza all'isolamento già nei primi anni delle medie, una casa famigliare isolata in mezzo alla campagna. Sto cominciando a soffrire ora di questa mia condizione perché sento che la mia vita si sta appiattendo sempre di più e vista anche l'età vorrei cambiare e riprendere in mano la mia vita.
Lei è un faro nell’ombra, complimenti davvero.
Super Grazie!!!! ⭐️
Guardando il video ho creduto che stesse parlando di me ... negli anni ho sviluppato questo disturbo, piano piano lentamente ... volevo evitare di soffrire instaurando relazioni sociali, visto il mio passato, e piano piano mi sono ritrovato da solo, davvero solo ... stando da solo mi sono attaccato ai social e ad internet pensando fosse un buon surrogato della socialità, senza però la possibile eventualità di soffrire ... chiaramente ho sbagliato di brutto ... quando stai solo per tanto tempo perdi la voglia di fare qualsiasi cosa, lentamente .... il disturbo evitante può portare oltre la depressione, anche a situazioni irreversibili ... oggi sto rinascendo e sono consapevole che è meglio la possibilità di soffrire per le relazioni sociali piuttosto che stare sempre da soli ...
Quanti anni hai? Se posso chiederti
Buongiorno dottore, non so se io soffro di questo disturbo ma è da tutta la vita che mi sento inadeguata;fuori posto;non all’altezza degli altri; esclusa; mi sembra di non essere interessante per gli altri; ignorata. Non mi sottraggo del tutto alle relazioni e oltretutto faccio un lavoro che mi porta per forza a dovermi relazionare con gli altri ma ogni giorno è una sofferenza, mi rimprovero continuamente per i miei limiti e le mie goffaggini! Soffro d’ansia che si ripercuote anche nell’ abilità di comunicazione. Per esempio mentre parlo non mi vengono alcuni vocaboli anche semplici, non riesco a formulare frasi correttamente! Mi vergogno perché ho paura che gli altri pensino che io sia ignorante.
Sono estremamente sensibile e mi ferisce profondamente qualsiasi parola, sguardo o indifferenza subisca! Sono molto stanca di sentirmi sempre così e di dover sempre dimostrare qualcosa agli altri, di essere sempre alla ricerca dell’approvazione altrui. Anch’io penso sempre di ritirarmi in solitudine per non dovermi più confrontare con le persone e smettere di soffrire!
Ciao! Grazie per la tua testimonianza….. ⭐️ scusa la banalità della mia domanda: hai mai pensato di approfondire tutto questo con un professionista? 🤔
@@ValerioRosso Si ci ho pensato tante volte ma è come se avessi un blocco anche per rivolgermi ad un professionista e ho paura che mi prescrivano farmaci. Grazie per avermi risposto dottore
Mi ritrovo moltissimo nella tua descrizione. Io sono anche stato licenziato da un lavoro che amavo per colpa di una cosa burocratica di cui nessuno mi aveva parlato. È stato un trauma e adesso non riesco nemmeno più a trovare un lavoro per il terrore che mi mandino via di nuovo. In famiglia non mi aiuta nessuno, perché per loro i problemi psicologici non esistono. Avevo trovato il coraggio di parlare con il mio medico di base avanzando il sospetto di essere Asperger o comunque di avere qualche problema sociale e la sua dura risposta mi ha scoraggiato ancora di più. Mi disse: "Lei non è Asperger". Come se per capirlo bastasse un'occhiata!
La verità è che nessuno conosce davvero la verità
@@ReBananaha ragione lorisrossi, dai troppa importanza a quello che pensano gli altri di te.. fregatene di cosa pensano, rimani concentrato su di te, sulle tue cose, su quello che vuoi fare, che ti piace fare.. se incontri qualcuno che ti tratta male o con il quale non vai d'accordo, gira i tacchi, è semplicemente la persona sbagliata o che non fa per te, non pensare che sei sbagliato tu. Vai avanti per la tua strada e non ti fare abbattere da dei deficienti, purtroppo ce ne sono tanti in giro, non ti fare convincere dai loro giudizi su di te, solo tu conosci il tuo vero valore
senza offesa ma molto probabilmente lil 99% della gente sta commentando qui sotto non ha effettivamente questo disturbo. non e' che ce l'ha solo chi "e' stato deluso dalla gente e ora preferisce stare con delle persone di cui si fida" quella si chiama maturita.
È quello che mi è stato diagnosticato. So esserci in modo totale quando riesco, poi devo sparire perché l'ansia mi mangia.
Io direi così. Il disturbo d ansia sociale può portare all evitamento. Ma non tutti coloro che soffrono di ansia sociale evitano tutte le situazioni. Alcuni continuano a viverle nonostante l ansia sociale. Invece l evitante è un evitatore cronico che evita la sua ansia e le situazioni che la generano in modo sistematico. In questo modo si crea una linea di confort che segue ogni giorno evitando tutto e tutti coloro che gli provocano ansia.
Buonasera...ottima analisi...quello che mi piacerebbe sapere è se un evitante può mostrare atteggiamenti aggressivi e violenti, soprattutto se affetto da altri disturbi. Credo sia molto invalidante come disturbo, perché a fare delle continue "non scelte" in quanto il paziente ha solo le opzioni "quello che sarebbe meglio per me, ma che mi fa stare male", "quello che sarebbe peggio per me, ma che devo scegliere per forza"...situazione penosa...mi fa una certa tristezza leggere di persone che dicono di preferire la solitudine. Questa è l' Italia di ignoranti, foraggiati dagli imbonitori da social che fanno passare la depressione e il narcisismo per tratti caratteriali, sentimenti o emozioni. L' evitante non sceglie mai di stare solo, non è mai felice di stare solo...la sua è l' unica scelta che può compiere.
Video molto interessante .io ho perso occasioni lavorative e ho perso l'occasione di coltivare la mia passione: la danza ..purtroppo derivato da genitori che mi hanno sempre dato giudizi e critiche negative ..
finalmente ho chiaro il mio disturbo, grazie !
Buonasera dottore , io vengo erroneamente giudicata un' asociale in quanto non amo molto la compagnia della gente , mi ritengo uno spirito libero , ho una famiglia e una vita piena di interessi , leggo , dipingo, faccio jogging in riva al mare , sto bene economicamente e sono padrona del mio tempo, faccio shopping , amo il karaoke, andare in pizzeria , palestra ecc...il tutto con la mia famiglia , non amo intrusioni estranee nella mia vita perche' temo possano stravolgere le mie abitudini , rubarmi tempo impedendomi di fare cio' che desidero ! Non ho mai sentito il bisogno di avere amici , di appartenere a un gruppo , sono appagata ,mi piace anche viaggiare ma in compagnia dei miei figli ! Perche' una persona che sta benissimo con se stessa viene vista come " strana" ? C' e' qualcosa di anomalo in me ? Io credo invece che sia la societa' ad essere falsa , ciascuno ha la propria maschera , fanno parte di gruppi e poi si ritrovano a dover sottostare alle direttive del leader del gruppo per farsi accettare , ma la soddisfazione di poter fare quel che cavolo si vuole nella propria vita nn ha prezzo !
Asociale? Perché non ami perderti nel gossip, negli acquisti compulsivi, nelle tifoserie, negli eccessi di vanità... ? Hai sicuramente tanto da dare, come anche tutto il diritto di pensare alla tua famiglia, ci mancherebbe! Pensa comunque anche a canalizzare molta energia verso chi può farne buon uso anche fuori dalla famiglia, anche perché non sarà mai statica. Evolverà. Così come molte persone che oggi non stimi, potranno migliorare, altre potranno arrivare, e le novità non sono sempre riduttive. Saprai avere senza paura nuovi stimoli e nuovi entusiasmi.
Desiderio di avere relazioni sociali... Gli altri cercheranno sempre di avere ragione quando parlano, di decidere cosa fare e dove andare, si offendono per ogni boiata (o fanno finta, chissà...), ti costringono a bere (non sai come ci si diverte, te lo dicono loro), ti dicono come devi vestire, cosa devi comperare (telefonini, computer, orologi,...), come devi migliorare il tuo aspetto (dimagrire, fare palestra, abbronzarsi,...), che auto si deve avere, per non parlare delle idee politiche (spiegoni interminabili dove è meglio non dire mai niente perché ad ogni obiezione il discorso si allunga a dismisura), se sono maschi faranno di tutto per farsi vedere dalle femmine, se sono femmine dai maschi (prodigandosi in ridicole pose e smorfie da selfie)... Già si devono sopportare i colleghi di lavoro, che ti scaricano ogni colpa e si fanno belli coi capi. Ma davvero non vi perdete proprio niente, anzi guadagnate un sacco di tempo per voi stessi e per le vostre passioni a stare da soli. La vita è una sola e sprecarla così mi sembra davvero insensato.
Si può pensare anche di aiutarle le persone invece di credere che gli altri siano il nemico
Può anche essere così, però sono le altre persone a farti sopportare tutta la m***a che c'è intorno
Discorso troppo assolutistico... Generalizzi troppo, non tutti sono così
Si, anche a me sembra un po generalizzato. Più che altro, mi sembra solo un metodo per dire come gli altri non sono e non potranno essere alla sua altezza. A dir la verità penso che siano proprio quelle persone che sembrano sprecar tempo quelle più felici, sembra solo invidia. Se qualcuno vuole contestare ben venga che mi piacerebbe avere altri punti di vista
Proprio così, alla fine chi ha sviluppato una certa indipendenza è proprio a causa di questi comportamenti..
Quello che veniva considerato un pregio personale individuale anche se non sempre, ma oggi più che mai viene considerata una debolezza un difetto e addirittura malattia della psiche. In tanto una qualsiasi persona prima o poi verrà sempre giudicata, proprio perché in quanto persona. Devo dire la verità, io non ho mai provato simpatia per un'altro essere umano non so il perché. Infatti tra me e gli altri non c'è mai stata una simpatia sincera. Ora gli altri rappresentano solo una minaccia forse esagero però è così, certo questo non so dove mi porterà, ma il fatto è che sono abituato alla solitudine e a essere senza affetti a parte l'unico mio genitore che mi è più o meno vicino ed è quando non ci sarà più che diventerà molto dura, ma questa è la vita purtroppo !
Il disturbo di personalità, per essere definito tale, DEVE determinare disagio o menomazione in chi lo manifesta, pertanto le persone che affermano di stare bene da sole non soffrono del disturbo evitante di personalità (cluster C).
Cari signori e signore volete sapere l'amara verità ? Non perché io ho la verità in tasca ci mancherebbe altro : non prendetemi per un presuntuoso e superbo, infatti non sono proprio nessuno ! Però, quello che sto per dire in realtà è molto semplice e dovrebbero vederla tutti così. L'amara verità che intendo io, e che al giorno d'oggi non c'è più vero senso di umanità perché mancando l'umiltà di conseguenza viene a mancare l'umanità e l'ascolto reciproco. Oggi il vero amico o amica delle persone viene pagato o pagata e indovinate chi è, o chi sono ? Proprio gli psicologi. Adesso se un soggetto, un essere umano, insomma una persona che è per esempio troppo sensibile viene presa subito come persona che ha delle fragilità e quindi dei problemi seri. Non viene più valorizzato come una virtù, come una vera ricchezza, ma invece come un qualcosa di esagerato, di sbagliato da cambiare e modificare t
io sono evitante perché il 99% delle persone che ho conosciuto nella vita sono state false e cattive. Ho fatto così tante esperienze negative che ho capito che le persone non portano a nulla di buono.
Quindi non credo proprio che si tratti di evitare. E' più che altro voglia di non sentire cretinate. Ma non bisogna generalizzare mai. Aprirsi, anche a pochi eletti, aiuta molto a non cadere all'indietro, in un mondo dove sei costretto ad accettare lo scarto per forza, pena la paura dell'emarginazione. Vai con fiducia da coloro che ritieni capaci e degni di te, vedrai che non sono pochi. A costo di cambiare contesto, ambiente, quartiere... Auguri!
@@gpf5204 difficile trovarle
ti capisco bene
Non tutte, è soltanto che ci vuole pazienza e procurarsi n buon lanternino . Tutto quá 😉
Giá ,solo cretinate da bar👌
Si può originare in seguito ad atti di derisione da parte dei coetanei?
Ciao Valerio, gran bel video, non conoscevo il disturbo, l'hai spiegato benissimo 🌟🌈
Aiuti moltissime persone ♥️
Grazie.
Ottimo approfondimento, ti seguo con grande interesse 👍
Sono felice di esserti stato utile! Alla prossima! 🌈🍀⭐️
Anche io penso di avere da sempre questo disturbo adesso sono migliorato in molte cose ma fatico comunque ad avere amici e ad entrare in intimità con le persone…
Io purtroppo ne soffro, insieme a stati d’ansia che sono sfociati in attacchi di panico; le benzodiazepine aiutano ma purtroppo hanno effetti collaterali che paradossalmente ti isolano ancora di più! Solo attraverso un percorso psicologico (bisogna essere fortunati a trovare la persona empaticamente giusta) si riesce finalmente a maturare e liberarci da quelle catene fatte di dubbi e insicurezza che ci impediscono di FIORIRE.
@@cecilia8585 benissimo! Posso dirti che sono rinato. Più energia fisica e mentale. Però non improvvisare da sola! Coraggio
@@cecilia8585 non ti preoccupare quella torna. Io ero arrivato ad assumere tre compresse al giorno. Purtroppo diventano l’abitudine, prova a ridurre da 100 a 90 durante la giornata, poi tra un mese 80 e così via.
lo tengo a bada da sempre, con una certa fatica. Sono molto aperta e a tratti dirompente, tutto perché facendo "l'ariete" infrango in qualche modo la paura, quando però qualcosa va storto, nel senso che non riesco a contestualizzare con il ragionamento una mancata considerazione nei miei confronti,entro in una crisi profonda in cui non mi sento accettata, mi sento esclusa. L'isolamento dovuto ai lock down e la mia spiccata autonomia poi mi hanno portata a isolarmi di più, perdendo l'allenamento nel fronteggiare certe situazioni spiacevoli.
Buongiorno, esiste qualche consiglio per relazionarsi con queste persone? Immagino sia necessaria tanta pazienza, come comportarsi quando si chiudono in se stessi? Come cercare di costruire un rapporto di fiducia. Grazie.
@Valeriorosso Salve dottore io sono molto apatico e con ossessioni, mi curano al Csm con escitalopram da due anni e prendo alprazolam al bisogno, mi sento sempre indifferente e distaccato. Sarà la terapia giusta? Grazie
Ma non vuol dire che nella vita dobbiamo essere tutti uguali e ,allo stesso tempo , pensare che gli altri siano migliori di noi e quindi dobbiamo imitare i loro modi di fare anche se sbagliati . Ma in che mondo viviamo ?
Ho letto i vari commenti ...
Io vorrei più persone vicino ""la famiglia numerosa( che tra l'altro ho avuto 4 sorelle ma come se fossi fogli unico "
Il mio problema è che non trovo un medico con un millesimale di amore che Lei trasuda!
Come mi ero accorto più volte gli antidepressivi mi danno veramente noia !!!
Grande dott.
Lei è proprio bravo
Grazie, sei troppo gentile…. ⭐️
Video molto utile ed esplicativo.
Credo di essere affetto da questo disturbo
Mi ritrovo completamente nei sintomi da lei descritti. Volevo chiederle solo quando può insorgere tale disturbo, perché personalmente sono sempre stata così, mi chiedevo quindi se è possibile che possa insorgere anche nell'infanzia, grazie.
A me è stato diagnosticato un disturbo evitante di personalità dall'infanzia
Salve professore, mi potrebbe riassumere in breve la differenza tra DBP e DEP? Grazie mille
Io non mi sento inetta e non ho paura del giudizio. Ho capito di essere ipersensibile e soffro moltissimo nel costatare l'ignoranza e la cattiveria della gente. Pertanto frequento pochissime persone con le quali ho un dialogo costruttivo e questo mi basta. Nel frattempo coltivo la mia spiritualità. Ho un disturbo?
Il disturbo ce l'ha la gente che non riesce a stare sola e si circonda di persone a tutti i costi
Non sei tu a avere un disturbo; sono quelli che offendono e giudicano senza limiti a essere psicologicamente fragili, superficiali e ignoranti.
Se a te va bene così, non hai nessun disturbo...Forse hai trovato una tua personale strategia per convivere con questo tuo modo di essere
La diagnosi la fanno le equipe di psichiatri e psicologi, comunque si può migliorare
Ignoranza non significa cattiveria mettiamo in chiaro alcune cose
Aggiungerei tra le paure del fallimento e umiliazione anche un’altra cosa…la paura di essere tradito nella fiducia, la paura di essere deluso dagli altri e di conseguenza evitare qualsiasi circostanza più intima
È complicato vivere
Pure troppo
La mia psicologa mi aveva detto che ho la personalità evitante 😬 infatti sono cambiata moltissimo dopo un anno
Grazie per averlo condiviso! Un saluto e buon weekend! 🌈🍀⭐️
Io ho attenuato moltissimo queste mie difficoltà dovute a questo disturbo. Secondo lei è normale? almeno per il momento ho fatto progressi che fino a 10 anni fa ma anche fino a 2 anni fa non avrei mai pensato possibile di riuscire a fare neanche avrei mai immaginato di che fossero possibili. È 10 anni che mimpegno per attenuare tale problematica. Ho fatto notevoli progressi. Soprattutto ultimamente. Finché son sereno me la godo. Ma secondo lei è possibile guarirne?
Anche io penso di star guarendo. Secondo me, se si interviene in giovane età, è possibile. Alla fine sono semplicemente tratti della personalità, non disturbi gravi come le psicosi.
@@afraerika In ogni caso a mio parere non sono cose semplici nel senso che comunque son belli tosti. Sì possono attenuare forse anche guarire. Ho sentito molte persone per messaggio che sono guarite da questo disturbo. Però a me sembra strano, forse intendevano dire che hanno attenuato talmente tanto il loro disturbo da sentirsi guariti. In ogni caso sono robe toste o almeno per me lo sono state, ci ho messo 10 anni per attenuare moltissime delle mie difficoltà e non so se riuscirò a continuare così. Spero in bene. Poi sicuramente come dici tu se ci si lavora sodo in giovane età su questo disturbo si può attenuare più facilmente. Ci sono più possibilità. Poi forse potrebbe anche dipendere che qualsiasi disturbo non solo quello evitante. Sì presenta diversamente in ogni persona. C'è chi ha più determinate caratteristiche di uno stesso disturbo e chi altre di quello stesso disturbo, c'è chi c'è la più intenso e chi meno intenso. La cosa migliore è lavorare su sé stessi a mio parere per vedere fino a che punto ci si può migliorare e attenuare le proprie difficoltà. Perché solo se proviamo ad attenuare le nostre difficoltà possiamo capire fino a che punto possiamo attenuarle. Proprio perché nessun disturbo si presenta allo stesso modo in ogni persona. Con l'aiuto giusto e con l'impegno giusto si può fare molto se preso in tempo questo è sicuro. Anche su altri disturbi so che si possono attenuare, non è solo quello evitante. In ogni caso grazie di ciò che hai scritto mi ha fatto piacere leggerlo:-)
Soffro di disturbo evitante di personalità eppure quando vado al lavoro mi sento a mio agio e parlo spesso e volentieri, quando (quelle poche volte) esco per fare qualche cena o serata con amici scherzo spesso e mi riesce di far divertire anche gli altri stando tranquillamente a mio agio come se non avessi nessun problema.
Sembra quasi un paradosso in questi termini eppure....
Curioso ,no dottore?
Sei nella mia stessa situazione. A me è stata diagnosticata la personalità evitante ma con i pochi amici che ho cerco sempre di essere solare e divertente per paura di perderli o di risultare noioso…
Anch'io evitante. Tendenzialmente questa nostra caratteristica emerge con piú veemenza in contesti sociali dove é coinvolta maggiormente la sfera intima, ergo le relazioni amorose. Laddove siamo piú vulnerabili. Siamo gli eterni indecisi, quelli che non fanno mai il passo decisivo. Abbiamo bisogno di relazioni, ma quando queste cominciano a diventare troppo serie, ci sentiamo con le spalle al muro, e abbiamo bisogno di scappare. Ma poi quando l'altro si allontana, ecco che emerge la paura di perderlo, e lo rincorriamo. Diciamocelo, siamo l'incongruenza fatta persona. Nelle dinamiche di amicizia almeno per me, questo non accade. L'amico é un uscio sempre aperto dove posso ed entrare a piacimento.
Non mi è mai stato diagnosticato ho fatto anche dei test proiettivi ed è uscito altro eppure io mi ritrovo moltissimo, io però al contrario trovo rifugio nell' amore e nella sensualità, piuttosto che delle relazioni amicali ho proprio l' ansia di instaurare amicizie per paura di rimanerne ferita, anche quando lavoravo avevo forte ansia, ansia di sbagliare, inadeguatezza, idem per gli esami universitari ogni esame è stato come camminare sui vetri a piedi nudi, anche se è emerso altro anni fa ho il sospetto in realtà di esserne affetta, da bimba vedevo poco i miei e venivo umiliata dalla maestra di pianoforte e i compagni per il sovrappeso, questo mi ha portato a chiudermi ed è vera anche la storia dell' ambiente protettivo di casa.
Sto bene da sola tutto il male che mi hanno fatta devo stare pure con gli altri
Io starei bene anche da schizoide starei ma qualcuno devo per forza frequentare. Ho provato a spiegare ma non mi hanno capito
Salve Dottore le volevo chiedere un informazione. Il disturbo di personalità evitante può portare anche a completa mancanza motivazionale e deterioramento dei significati personali? Grazie mille, chiedo per un amico...😅
La personalità evitante nella relazione potrebbe, secondo lei, attuare comportamenti opposti in ambito sociale/lavorativo? Mi spiego: una donna evitante col partner potrebbe invece essere molto espansiva in altri contesti?
Buona sera dottor Valerio,
Come è possibile che in ogni suo video trovo riscontro in una mia patologia?🤔
Inizio a preoccuparmi.......😊😊
È il famoso effetto “Enciclopedia Medica”….. mi raccomando: non suggestionarti!!!! 😊⭐️
A volte con il disturbo evitante si evita anche l’ignoranza delle persone
👏👏👏👏👏questo è il commento TOP di questo video!!👍👍👍
@@francaazzara663 grazie
Se l'uomo avesse evitato di andare a caccia per la pericolosità della natura, si sarebbe estinto.
@@dree666
Infatti esiste una cosa chiamata selezione naturale.
bro ma davvero? non ne ho mica scritto la definizione, grazie per avermi illuminato@@Phed98
Tutto coincidi con la mie tante personalità 👍👍
Cosa pensa della categoria PAS persone altamente sensibili, studiata dalla psicologa Aaron? È una bufala o è inseribile in qualche modo nella nosografia scientifica?
Mi riconosco al 100%🙏 grazie
È un disturbo evitante anche quello che porta la persona ad isolarsi nella convinzione di essere superiore agli altri? Grazie
Penso di no...Penso sia un pò diverso...Lui ha detto una serie di caratteristiche ben precise. I motivi del ritiro sociale possono essere svariati e in base a questi la diagnosi del disturbo cambia
NO. Chi ha il dep NON si sente superiore agli altri, anzi, il contrario.
Grazie per il video divulgativo! Una domanda sui sintomi clinici: è possibile che un disturbo evitante di personalità dia manifestazioni di rabbia e collera nei pazienti che ne soffrono? Rabbia spesso non giustificata dall’evento “scatenante”, spesso sproporzionata e soprattutto scaricata su persone vicine (figli, mogli e mariti, madri)?
Grazie per l’eventuale risposta
Vorrei saperlo anche io
Vorrei saperlo anch'io
Da persona evitante ti rispondo in modo affermativo. Sí la rabbia, la collera esplosiva spesso si rifá ad eventi passati, magari dei quali non siamo piú consapevoli, sepolti dal passare del tempo. Perché l'evitamento purtroppo riguarda la nostra vita a 360°. Immagina le tante frasi non dette per il quieto vivere, le azioni non fatte per paura di... ecc ecc. Alla fine arriva lo scotto da pagare. Tu magari ci passi sopra, ma il tuo cervello ingoia queste occasioni di espressivitá mancate, e prima o poi basta quella goccia a far traboccare il vaso che uno esplode. Ahimé se la rifá spesso su chi lo circonda.
Da ex evitante: No. Se provi rabbia e collera, ci sono altre motivazioni. Leggi il manuale diagnostico: nessun accenno a sfoghi di rabbia.
Ciao valerio! Quale è la canzone che metti di sottofondo?
Credo che questo, insieme al video della depressione mascherata, sia il video che meglio descrive i miei tratti di personalità "negativi".
Salve Dottore, come sempre ottimo video! Molto interessante! Colgo l'occasione per chiederle se il disturbo evitante di personalità può manifestarsi in concomitanza di un altro disturbo, quale il disturbo schizoaffettivo e se può manifestarsi a fasi alterne durante la vita di un paziente schizoaffettivo.
Ciao, e grazie per la domanda. Potenzialmente si, è possibile, anche se si tratterebbe di una comorbidità piuttosto particolare che io, a memoria, non ho mai incontrato….. un caro saluto! 🌈🍀⭐️
@@ValerioRosso Capisco, grazie per la risposta Dottore e per il lavoro di divulgazione che svolge qui sul tubo.
Salve dottore, volevo chiedere un'informazione.. È possibile che questo disturbo possa riscontrarsi anche nei soggetti con disturbi psichiatrici di personalità, quali Borderline, Narcisisti e anche in tutti gli altri? Ti ringrazio in anticipo.. Mi sarebbe molto utile quest'informazione, per i miei studi sui disturbi della personalità e psicologia, non ho ancora trovato nessuna informazione a riguardo e mi piacerebbe saperne qualcosa in più.. Grazie mille per gli interessantissimi video che pubblichi, io in prima persona sono un soggetto Borderline e sto studiando anche crescita personale.. Buona serata dottore.. 🙏🏻🤗🤗
Buongiorno dottore, io sto frequentando una donna evitante da cinque mesi e sono già incappato in una allontanamento,
adesso sto cercando di lasciarle i suoi spazi, dopo due settimane di no Contact mi ha scritto e poi ci siamo telefonati 30 minuti ora di nuovo una settimana di no contact che però le ho chiesto io è dura anche perché io sono ansioso.
vorrei chiedere consigli a lei o a qualcuno degli altri utenti
Adoro avere il disturbo evitante
L'evitante affronta solo situazioni di cui è certo non avere problemi, si lega ad una persona in modo superficiale, in modo da non soffrire in caso di scontro, e la perdita stessa della relazione non lo ferirà, poichè non necessaria.
In pratica l'evitante cade sempre in piedi 😅
Apparentemente.
ma cosa cambia tra il disturbo ed essere solamente una persona evitante? sono la stessa cosa?
In che senso costrutto psicoanalitico?
Presente 🙋♂️
La stimo dott.
Grazie! ⭐️
L' emdr può aiutare?
È possibile che questo disturbo si possa associare ad una ciclotimia?
La penso come te.. meglio risolvere con la psicoterapia.. ma come funziona veramente il disturbo evitante di personalità?
❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Come comportarsi se è presente fobia sociale?
Il problema ce lo avete voi che non siete capaci di stare da soli
In pratica tutti gli "errori di programmazione" che ho subito dai 6 ai 18 anni sono qui elencati! Risultato: dipendenza, sociopatia, carriera lavorativa problematica e discontinua malgrado una intelligenza razionale ed indagatrice. Anni sprecati a rimuovere blocchi per i quali sarebbe bastata corretta psicoterapia.
Mi ritrovo molto in quello che dici sai.. 27 anni e mai lavorato se non a tratti. Psicoterapia vera e propria mai fatta, più un "supporto psicologico"
@@alessiauwu1336 penso seriamente che ancor oggi chiedere aiuto per risolvere questi problemi richieda coraggio, perché la società è portata a giudicare "deboli" coloro che hanno coscienza del proprio disagio. E una volta che ti attaccano l'etichetta "ha dei problemi" ti ritrovi a combattere pure l'isolamento oltre che risolvere i tuoi traumi. Son finito a lavorare a 60km da casa, dove non mi conosceva nessuno per questo tipo di ostracismo, ma alla fine mi ha rafforzato ed ora che sono in pensione guardo a quei tempi con orgoglio, ho costruito alla fine!
@@giuseppedanieli7878davvero complimenti!!! Sono contento per te che finalmente ti godi la pensione in tranquillità dopo tanta sofferenza e mi dai speranza anche a me per il futuro un abbraccio🙏🙏❤❤
@@20spartacus81 Un po' di fortuna e una buona salute sono l'augurio migliore che possa fare, alla fine non c'è bisogno d'altro!
sociopatìa??
Tutti i disagi che lei ha elencato e della quale io soffro da anni sono davvero sfibranti ,e limitanti dott😔
Salve Dottore, volevo chiederle se una persona affetta da disturbo narcisistico di tipo covert possa anche essere affetta da disturbo evitante di personalità. Come i tratti delle due personalità disfunzionali succitate possono coesistere in uno stesso individuo?
Ciao :) io personalmente mi ritrovo nel tuo commento. Ho avuto ed ho tuttora, a volte, atteggiamenti da narcisista covert (che è quello che, secondo me, fa tanta tanta fatica a relazionarsi con gli altri, perché è quel tipo di narcisista più fragile e insicuro, talmente insicuro che, difatti, viene definito covert…nel senso che le sue caratteristiche narcisistiche agiscono ma pur sempre nell’ombra…nel silenzio di una relazione in cui non riesce ad imporsi platealmente ma solo di soppiatto, in modo subdolo, silenzioso…’passivo aggressivo’). E secondo me il narcisista covert presenta spesso e volentieri, quindi, tratti evitanti…infatti, credo io, il narcisista covert evitante, si ritroverà spesso in relazioni che non ha neppure cercato lui ma, ha avuto la fortuna di ‘vedersi servite su un piatto d’argento’ (perché incapace, in quanto evitante, di provarci lui stesso a proporsi) in cui andrà però, poi, a mostrare la sua natura.
Ho cominciato a cambiare (grazie ad una professionista che mi ha aiutato in primis a dare dei nomi alle mie problematiche) e a migliorare quando ho preso consapevolezza di tutto questo…comportamenti poco empatici che talvolta potevano far male, senza minimamente accorgersene! E non si cambia mai definitivamente…credo che, come qualsiasi percorso terapico, di miglioramento e di cambiamento, questi disturbi di personalità siano bestie sempre lì pronte ad attaccarti…l’importante è, almeno per me, ricordarsi ogni singola mattina di quanto si è fatto e che, vuoi o non vuoi, dovrai allenarti giorno per giorno a riconoscere i momenti in cui quelle bestie proveranno a riattaccarti. È faticoso ma si arriverà, spero, un giorno, a riconoscerle e ad accettarle perché ormai sai cosa fare quando esse arrivano.
@@pietropinto8532anche io mi ci ritrovo nel tuo commento e mi sono ritrovato nelle tue parole al 100% è incredibile!!! Mi hai aiutato più tu con questo commento che le decine di sedute di psicoterapia fatte in passato. Cerco sempre di cambiare e modificarmi Però è molto difficile anche se ci sto provando ti ringrazio🙏🙏❤❤
Disturbo evitante nei confronti degli stupidi e basta,senza girargi intorno...
Credo di avere una forma da esasperazione. Le altre persone mi rompono i... Per cui le evito😁
Uno tra i miei... Purtroppo tra i più limitanti nella mia vita
Scusa posso chiederti se sei anche borderline?
Diversi di noi credo possiamo ritrovarci nei sintomi di cui ha parlato, ma come possiamo distinguere i vari casi? Qual è quella "cosa" che fa accendere la lampadina ad un professionista come lei? Magari potrebbero essere utili degli scenari/esempio.
Il disturbo evitante evita OGNI tipo di contatto sociale, perché è convinto di venire umiliato/ridicolizzato. Vive con estremo terrore ogni tipo di interazione con le persone. Non so se può variare da persona a persona l intensità (non penso), ma i sintomi sono questi. Un esempio potrebbe essere: a una cena, l evitante non dice una parola, la vive come un vero e proprio inferno.
@@sjjsfjsj7953 Tutto giusto quello che hai scritto. Bravo/a. Posso solo aggiungere che l'evitante, molto probabilmente, non ci andrebbe nemmeno a quella cena..
@@Nic-xr8sd esattamente
Sinceramente mi sento molto bene evitando le persone, certe persone, ma non sono fobica, se devo socializzo e sopporto altri umani. In ogni caso ho delle care amiche da anni e anni, poche ma perfette per me, e la mia famiglia che adoro. Sicuramente non ho interesse a perdere tempo con gente sciocca o superficiale, pettegole che sparlano del mondo o che per noia mi rompono le scatole dalla mattina alla sera coi loro lamenti e i loro casini. Io da sola sto benissimo, mentre sto male quando sento di perdere tempo prezioso insieme a umani con cui non riesco ad avere feeling. Sarà un disturbo? Per gli altri forse, io sto bene come sono!
In questo caso non è un disturbo perchè tu stai bene così. Si ritiene disturbo quando esso impedisce il normale svolgimento di vita quotidiana... un paziente con personalità evitante il ritiro non lo vive bene, perchè non è una scelta ma una "imposizione" della sua grave ansia. Io credo di soffrirne ed è tremendo non riuscire ad allacciare rapporti pur volendo. Il blocco avviene in maniera subdola e inconscia.
Disturbo di personalità evitante ha vari gradi di sofferenza? Non so se mi sono spiegata bene....
Non penso. O sei, o non sei evitante, non c'è una via di mezzo. Soffriamo tutti allo stesso modo. Mi ricordo benissimo il giorno in cui tutti i miei tratti di personalità (prevalentemente introversa), dopo un fortissimo periodo di stress, esplosero in disturbo. Me ne accorsi istantaneamente. Come il dottore disse in un video, è stata come una specie di "click".
Avevo scritto un papiro enorme ma penso di essere giunto alla conclusione che, odio profondamente il mondo e il sistema in cui ci troviamo, ciò che accade tutt'oggi nonostante anni ed anni di studio e storia, un sistema scolastico obsoleto che, nell'anno della maturità, reputa più importante giudicare se tu, studente italiano di 19 anni, ti ricordi a memoria Manzoni e formule matematiche che mai userai (a meno che, non siano argomenti strettamente correlati al tuo lavoro e che dunque sono di tuo interesse che sei più propenso a ricordare) piuttosto che la geografia, diritto, psicologia, attualità, marketing, finanza, comunicazione e qualsiasi altra materia che può realmente tornare SEMPRE utile nella vita di tutti i giorni. Tutto ciò non fa nascere in me la voglia di cambiare il mondo, no, vorrei solo vederlo bruciare con tutti dentro e pensare "Visto? Non importa quanto impegno ci metti, finché ci sarà chi sbaglia al posto tuo niente può cambiare, ti resta solo la consapevolezza di non essere la causa di tutto questo ma una conseguenza". Questo e molto altro mi hanno portato a scegliere di restare da solo, senza aver a che fare con nessuno, senza continuare la corsa del topo con qualche bambino che sarà costretto a passare tutto questo schifo per il puro desiderio egoistico di una scopata. Non penso che sia brutto vivere la vita in compagnia, facendo tutto ciò che si vuole noncuranti del prossimo, godersi tutto ciò che si può avere fino in fondo, però, non ritengo giusto che venga visto in modo sbagliato il contrario in quanto, tra le due, è la soluzione a molti problemi.
Ciao, ho sempre visto il mondo con i tuoi stessi occhi soprattutto negli ultimi anni, il che mi ha portato a tagliare ogni relazione tossica e priva di stimoli che avevo (è stato un bene). Mi sento di dirti che grazie a questo ho imparato a capire cosa voglio davvero e di conseguenza ho conosciuto persone con grandi valori. La fuori, seppur raramente, c'è qualcuno che riuscirebbe a capirti e ascoltarti davvero, a me è successo anche se non lo credevo possibile. Trovare una persona così credo possa essere una bellissima novità, te lo auguro, non smettere di crederci perché non solo tu odi il sistema e tutto ciò che accade, anche se questo ti fa sentire la solitudine più profonda. Io ho passato molto tempo in contatto con la natura, da solo, se non hai questa abitudine ti consiglio di farlo al più presto :D ciao e buona fortuna
Anche io ho una visione simile alla tua, nella mia esperienza di vita mi sono sempre trascinato ovunque, fin da bambino ho visto il mondo come ostile, sono sempre stato incompatibile con la società, dopo anni ho capito che la maggior parte delle persone si illudono, non vedono la realtà in maniera chiara. Mi spiego meglio; una persona che vede la realtà senza un filtro positivo finirà per non volerci avere a che fare, se tutti pensassero a fondo a ciò che è intorno a loro, tutta la cattiveria che esiste, il fatto che non scegliamo niente della nostra vita... tutti si metterebbero quel benedetto filtro positivo per accettare una realtà totalmente negativa.
Ad un ragazzo viene chiesto di essere solare, propositivo, agire e agire, ma basta una piccola diversità, per farlo escludere da tutto...Le persone sono perfide, o sei come vogliono loro, o sei incompatibile. La mia esperienza con gli altri mi ha portato a questa visione, evidentemente ho perso la mia illusione positiva quando ho visto la cattiveria con i miei occhi, chi lo avrebbe mai detto, un tempo sognavo una vita idealizzata con una famigliola e un cane, ora nessun sogno, solo sopravvivenza in un ambiente dove non mi sento di appartenere.
@@edward5247 esatto, e questo non ha niente a che fare con sta cazzo di autostima che sembra bisogna aumentare per forza, sembra che i problemi di tutti siano sta cazzo di autostima bassa, c'è già troppa gente che si "sovrastima" a mio parere invece ed è proprio quella che rende questo mondo peggiore; questa è semplice constatazione dell'ambiente in cui ci tocca vivere, consapevolezza, ed il reagire di conseguenza.
@@papolinovic4997 Esatto... Uscire dall'evitamento? Mettiti sto cazzo di filtro positivo e vai, no? Fosse facile, forse per chi ha vissuto nel mondo fatato senza aver subito cattiverie ce la fa.
L'autostima ce la puoi avere solo se vivi in un ambiente che te lo permette, e hai i connotati giusti e pochi difetti...
Ce ne sarebbe da dire... Ma lasciamo perdere, dobbiamo sorridere no? :D
Pensiero profondo e rispettabile, è sicuramente frutto di molta auto analisi, magari tutti ragionassero così.... Pensa un po' che ho sentito con le mie orecchie di persone che hanno fatto figli solo perché "Sennò dopo che rimane" o "la vita senza un figlio non ha senso" "cosa campi a fare senza figli?".
Trovo molto più umano e profondo il tuo commento piuttosto che queste becere affermazioni fatte ovviamente da italiani medi, il classico paesano pieno di luoghi comuni e stronzate nella testa
Il disturbo evitante non soffre di ipersensibilità penso sia più collegato allo schizoide che teme il giudizio degli altri. L’evitante pensa e si ritira socialmente perché trova gli altri insensibili, altrimenti il ritiro sociale non avrebbe senso quindi non li ricerca perché a suo modo li comprende e non li accusa. Sono persone , gli evitanti, che sono come gli altri solo con un’educazione più rígida forse ricorderà anche un po’ i nostri nonni o una cultura più del dopo guerra per fare un po’ di ironia. Comunque la volevo ringraziare perché i farmaci sono fondamentali, ma L’umiliazione e la paura del pregiudizio che come ho tradotto nella mia mente il suo clip video e recensione sul disturbo, non si cura con i farmaci è uno stato d’animo. La terapia psicología prima di ogni cosa e per disturbi che riguardano anche l’utilizzo dei farmaci, i suddetti
In più la normalità è una media, di conseguenza in una situazione di rigidità dovuta all'atmosfera della guerra, era una situazione di addattamento sociale infatti la maggior parte dei sintomi sono sul tema società ( da come ho capito e spero di essere smentita). Alcune persone rimaste traumatizzate da questo evento lo hanno trasmesso ai figli e suppongo anche che ci sia una tendenza a risparmia economicamente parlando
Gli Hikikomori hanno tutti questo problema?
Tutti non penso, ma sono sulla strada giusta per poterlo sviluppare...
Non credo si tratti di disturbo evitante
Chi dice di "stare bene così" non capito un cavolo di ciò che sta parlando. E sinceramente non auguro loro di provare certe esperienze. Non lo sopporterebbero.
Il desiderio di avere una diagnosi 🎉quasi quasi uno di questi giorni la chiamo 😊
La paura di non piacere a nessuno cose???
Si però a me non dispiace il mio disturbo evitante della personalità,mi piace anche la solitudine ,e non mi sento affatto inferiore agli altri. Quindi non so,non mi ci riconosco del tutto,solo in parte.
A me in realtà i farmaci hanno fatto stare meglio...da quando prendo duloxetina, insieme alla psicoterapia, sono rinata
Disturbo? Il disturbo é di chi cerca gente per raccontarsi palle a vicenda
Mi ci riconosco al 100% 😔
Sola fino alla morte.
È uno psicologo o psichiatra?
Mi sembra. ..psichiatra. ..Non so se anche psicoterapeuta
entrambi