Relazione medico-paziente: i vantaggi di un rapporto di fiducia
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- Опубліковано 8 вер 2024
- La fiducia è uno degli elementi più importanti all'interno della relazione medico-paziente. Un rapporto di fiducia è in grado di generare vantaggi significativi che incidono positivamente anche sul decorso della patologia. Grazie alla fiducia instaurata, infatti, è molto più facile che il paziente esegua le prescrizioni del medico, spesso favorendo così la risoluzione o il miglioramento della problematica.
L'apertura della classe medica verso l'apprendimento di maggiori competenze relazionali è dunque ciò che potrebbe fare la differenza, non solo nella vita dei pazienti, ma anche in quella dei medici stessi.
Ecco allora i miei 4 suggerimenti per i medici all'ascolto:
1:39 1) Coltiva la curiosità: prenderti cura dei tuoi pazienti significa anzitutto cercare di relazionarti con loro con un atteggiamento non giudicante e senza dar nulla per scontato.
2:55 2) Inizia la visita ponendo semplici domande: piccoli quesiti sulla vita del tuo paziente lo faranno sentire accolto e compreso, e permetteranno a te di inferire più dettagli sulla sua patologia.
5:12 3) Ottieni fiducia: promuovere la costruzione di un rapporto di fiducia significa aumentare le probabilità che il paziente esegua le tue indicazioni e giustifichi, in futuro, un tuo eventuale errore.
6:54 4) Individua le competenze da ottimizzare: nozioni di psicologia, formazione continua e responsabilità nel dare l'esempio sono la base per svolgere al meglio la professione di medico.
Caro dottore, spingerti oltre le competenze tecniche ti procurerà un grande vantaggio competitivo nel mercato del lavoro; ma soprattutto, ti farà scoprire quanto puoi impattare in modo significativo sulla vita delle persone.
LINK UTILI:
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#medici #pazienti #fiducia
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"Il video di oggi, caro dottore, è per te. Non ho nulla da ridire sulla competenza tecnica dei medici italiani, che mi sembra eccellente, eppure so che non si può fare di tutta l’erba un fascio. La riflessione di oggi ruota attorno a una parola: curiosità.
1) Curiosità è la parola d’ordine che dovrebbe governare la relazione medico-paziente. Curiosità ha in grembo la parola cura, ed essere curiosi significa proprio prendersi cura. Alcuni medici forse si sentono un po’ onnipotenti; altri hanno perso il contatto con quella motivazione che li aveva condotti ad iniziare la professione. Vediamo allora come riportare curiosità all’interno della vostra professione.
2) “Buongiorno come vanno le cose?”: esordire con questa frase e sorridere rimanendo in ascolto è molto utile. Da come parla il paziente tu puoi inferire un sacco di informazioni sulla sua patologia. Se quello parla e tu stai zitto può succedere qualche cosa di magico: si sente ascoltato. Bastano delle piccole domande per farci sentire degli esseri umani: come si chiama? Dove vive? Quanti anni ha? Che lavoro svolge? Se mi sento ascoltato, io sento che tu ti prendi effettivamente cura di me e si inizia ad instaurare un rapporto di fiducia.
Perché la fiducia è così importante?
3) Se io mi fido di te perché tu mi hai dato l'impressione di essere interessato a me come essere umano, di tenere alla mia salute, se inizio ad avere la percezione che mi fai delle domande per capire veramente come aiutarmi a guarire a prescindere dal cash, allora io inizio a fidarmi di te. Così, quando mi dai delle indicazioni è molto più facile che obbedirò.
Se mi sembri uno stronzo, invece, non faccio quello che tu mi dici. E questo è un male per me, perché io paziente, povero, confuso, con mille dubbi nella mia vita, vado a confondere il fatto che tu ti atteggi come uno stronzo, con il fatto che tu non conosci la tua materia, e non è vero.
Se riusciamo a costruire una relazione basata sulla fiducia è molto più facile che io non venga a farti causa in seguito a un tuo errore, o che tenda molto più facilmente a giustificarti; perché non vedo più in te una fredda macchina clinica, ma vedo un essere umano come me.
4) Da dove ripartire: le leve sulle quali bisognerebbe agire per migliorare la situazione sono un sacco, queste secondo me sono le principali.
- La psicologia: potrebbe veramente aiutarvi a curare al meglio i poveri pazienti, aiutarli a vivere meglio delle malattie anche difficili.
- Dare l’esempio alle nuove leve: se io cresco con un modello di medico di riferimento bravo tecnicamente ma freddissimo con i pazienti, è molto più facile che lavorerò per arrivare a essere come lui.
- La formazione su queste tematiche. Dottori, chiamate uno psicologo che venga a farvi un piccolo aggiornamento su come si costruisce una relazione proficua con le persone.
Io credo che i medici attenti a queste tematiche avranno un enorme vantaggio competitivo nel mercato perché è questo ciò di cui oggi c’è bisogno: umanità."
- Per migliorare la relazione con i tuoi pazienti, scrivici a: info@lucamazzucchelli.com
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Sono un'insegnante e questo video mi ha molto interessata; costruire una relazione empatica è fondamentale non solo in ambito medico ma anche tra docente e studente. Grazie
verissimo. Grazie a te per il feedback :-)
Caro Luca, sono un giovane cardiologo. Hai perfettamente ragione e ti ringrazio di avere toccato l'argomento. È terribilmente complesso mantenere quel sacro fuoco di umanità nell'organizzazione sanitaria moderna. La logica aimè è quella tecno-capitalistica-aziendale aggravata da una burocrazia snervante e fondata sulla medicina difensiva. L'umanità e l'empatia diventano persino uno svantaggio se prevale la logica della prestazione rapida. Siamo una categoria la cui umanità è in scacco da tutte le direzioni. Ci vuole poco, hai ragione, ma quando hai un paziente ogni 10-15 minuti non hai neanche il tempo di guardarlo in faccia. È un disastro che viene pagato con una prevalenza di burnout spaventosa per la nostra categoria (ragione che mi ha spinto a seguirti su UA-cam) e con una fuga verso il privato e le medicine alternative. Teniamo duro comunque! Grazie del tuo sostegno, i tuoi video sono sempre preziosi!
Da quasi laureata, comprendo bene quello che affermi e ti ringrazio per aver portato l'attenzione sulle criticità che ci impediscono di farlo. Personalmente sto puntanto a fare il medico di base proprio per aver la possibilità di gestirmi gli orari e dedicare più tempo ai pazienti, magari non diventando massimalista. Quando sono in reparto sento proprio tantissimo stress a causa della fretta che regna sovrana (e se lo sento io che sono studente, immagino quanto sia forte per i medici). Tante volte ho sentito la necessità di fermarmi a parlare con alcuni pazienti anziani che avevano così tanto bisogno di una chiacchierata, ma sono stata subito ripresa perché dovevamo continuare il giro visite. Senso che l'ospedale mi impedirebbe di costruire dei rapporti umani sinceri e importanti.
Mi piacerebbe avere il tuo parere: ci sono reparti ospedalieri dove è possibile instaurare un rapporto autentico di fiducia? Sto cercando delle alternative, ma sono un po' persa. Le opzioni che mi vengono in mente sono endocrinologia per il fatto che sono principalmente visite ambulatoriale, reumatologia perché vedi sempre gli stessi e fisiatria perché la riabilitazione è un processo molto lento. Mi piacerebbe avere una tua opinione.
@@roberta9293 Sicuramente il tipo di specializzazione praticata ha una enorme influenza sullo stile di vita e per quasi tutti i rami della medicina la vita in ospedale è dura, seppur con le dovute eccezioni... Come già hai pensato, scegli un ramo che ti permetta di vivere quanto più possibile in modo conforme alle tue qualità e alla tua natura. Scegli sulla base di chi sei e su ciò che ti interessa realmente. Non ragionare su ciò che è considerato opportuno o più prestigioso. Pensi che la medicina di base faccia per te? Benissimo! Solo nel frattempo non rimanere teorica: frequenta i reparti che stai prendendo in considerazione. Spesso la pratica clinica è estremamente diversa da quello che ti aspetteresti. Raccogli più informazioni possibili e non fare della tua scelta una astrazione.
hai ragione: il sistema non aiuta. Il vostro è un lavoro delicato e difficile, non vi invidio e vi sono vicino.
@@psicologomilano grazie davvero Luca, ti stimo enormemente e con il tuo lavoro stai aiutando moltissime persone, di certo anche me e tanti altri medici! In bocca al lupo per tutto.. Ad maiora!
Grande Luca non hai idea di quanto abbia apprezzato quello che hai detto!!! Speriamo qualche medico ascolti quanto hai detto e sia così intelligente e "aperto" da comprenderlo e metterlo in pratica veramente!! Grazie per tutto quello che ci dai!
grazie mille
Gentilissimo Luca, Ne farò tesoro di queste profonde lezioni per quanto riguarda la mia professione di Educatore. Veramente mi hai scosso dentro: C'è sempre tanto da imparare!
Lei è fantastico e ha descritto senza ipocrisia un bisogno della società di oggi, specialmente nel settore medico. Quello che mi agghiaccia è il quesito di chi saranno i medici di domani, se consideriamo gli studenti di oggi😱(non tutti per fortuna), della loro voglia di imparare e di non accontentarsi del 6, del loro senso della legalità, della loro etica e soprattutto della loro umanità. Penso alle statistiche e alle notizie dei telegiornali che spesso sono veramente tristi e preoccupanti. Non voglio neanche pensare a quanti studenti facciano uso di droghe... Per non parlare del fatto che molti non hanno un buon rapporto neanche in famiglia, figuriamoci con i loro futuri pazienti 🙈 che vedono magari solo come fonte di guadagno 🤑🤑🤑 In giro c'è troppo opportunismo... come si fa ad avere fiducia😭
Secondo me nelle famiglie e nelle scuole si potrebbe fare qualcosa di più per la società e la sua umanizzazione.
Grazie dei suoi video, a me piacciono tanto.
Da quasi laureata a Modena possoo dirti che di corsi di psicologia praticamente non ne abbiamo fatti, ma nell'ambito della medicona generale e in vari corsi sparsi abbiamo più volte approfondito questi argomenti con sincero interesse.
Ciao Luca, purtroppo mi sono ritrovata spesso in situazioni come quella da te descritta ed avendo 2 bambini ancora peggio quando a trattarti con freddezza e a volte (davvero!) maleducazione sono i medici pediatri. Come dici tu se ti trovi davanti uno stronzo da adulto, per quanto possa infastidirti, passi oltre, da bambino no!
Negli anni mi è capitato però anche di trovare dei veri e propri angeli, x esempio nelle infermiere di reparti "difficili" come la terapia intensiva neonatale... Alcune professioni sono una vocazione, richiedono capacità empatiche che non si apprendono secondo me sui libri o in corsi di aggiornamento.
Grazie x i tuoi video, sempre spunto di riflessione
sono d'accordo che questo ci debba essere Luca e che sia alla fine un discorso del tipo "i win, you win", essere freddi e distaccati a volte penso che possa essere una sorta di armatura che il medico si costruisce, ma importante è che non per questo debba esserne pregiudicato il servizio che viene dato alla comunità
E allora da futuro medico vorrei chiederti un consiglio su un libro da leggere sull'argomento. Ho bisogno di approfondire questi argomenti e sento che voglio farlo. Se hai qualcosa da consigliarmi io sarei felicissima di seguire la tua guida!
partirei da quello di roberta milanese. l'ho intervistata qui sul suo volume: ua-cam.com/video/oOAOzCLE1lU/v-deo.html
Ciao Roberta, ho letto il tuo commento e mi permetto di proporti il documentario che ho creato sulla relazione e comunicazione tra medico e paziente, a seguito di una mia esperienza personale nei panni di paziente.
Con la collaborazione di vari tuoi futuri colleghi, una psicoterapeuta, un neurofisiologo, persone con una malattia e formatori in comunicazione sanitaria abbiamo descritto le numerose sfumature presenti in questa delicata relazione.
Ti lascio di seguito il trailer, così puoi farti un'idea: ua-cam.com/video/xMGgh06Wwoc/v-deo.html
E il sito in cui puoi trovare il documentario: www.quelqualcosainpiù.com
Ciao,
e buon tutto ☺️
Che dire 4 euro l'anno massimo meritati 👍
4€/anno cosa?
per quanto mi riguarda nessuna fiducia nei medici. assolutamente mai.