Sul sito del wwf si possono adottare un sacco di animali tipo panda, pappagalli pinguini, orsi polari ecc e si può scegliere se fare la donazione di €30 ricevendo il certificato o di 50 ricevendo anche un peluche dell'animale adottato super cute
Ciao Julie❤️ io sono una ragazza eco-vegan😅 e mi piacerebbe aggiungere delle dritte per i regali di Natale. - Per una persona vegana -uno dei regali più belli è la donazione di una somma qualunque ad un santuario per animali -evitare cose tipo “adotta un alveare” o “una mucca” perché non sono in linea con il pensiero antispecista -fare attenzione nel regalare i vestiti: i vegani non seguono i loro principi solo a tavola, ma in tutti gli ambiti della vita. Perciò, niente lana(a meno che non sia riciclata, ma dipende dalla sensibilità di ognuno), pelle, cuoio, seta, piumini ecc. - Alcuni brand di abbigliamento sostenibili sono two thirds, the optimistic apple, veganshoes, rifò lab … - Ultima cosa: se una persona è attenta all’ambiente e allo spreco, molto probabilmente preferirà che le si regalo un’ esperienza piuttosto che un oggetto. Spero di essere stata utile! Ciao❤️❤️❤️
Grazie mille per le idee! 💛 Posso chiederti una spiegazione sul punto antispecista? So il significato, ma essendo ancora abbastanza utopico come pensiero perché non andrebbe bene sostenere aziende che rispettano gli animali nel mentre? Lo chiedo per pura ignoranza Comunque decisamente meglio donare a un santuario o gattili e canili effettivamente!
@@Julie.demarr Figurati! È bene spiegarlo perché effettivamente non ho approfondito nella risposta precedente. Sempre più spesso si vedono promosse tipologie di allevamento basate sul benessere animale o l’adozione mirata ad una più etica produzione di derivati (miele, latte, uova, lana). Questo genere di iniziative è nato recentemente, sulla falsa riga di quello che è il green washing in ambito “ecologico”: l’associazione dell’allevamento alla produzione animale come pratica etica viene chiamata “bio violenza”, che comprende tutte le azioni che non cambiano la sostanziale dinamica delle cose, ma la tingono di un’apparenza più equa e sostenibile, suggerendo al consumatore che “può continuare i suoi acquisti di routine senza sentirsi in colpa, perché questo modo di produrre è completamente diverso da quello convenzionale”. Anche chi adotta un alveare, una mucca o altri animali continua a finanziare una realtà in cui gli animali vengono allevati (andando contro al loro diritto alla libertà), privati della lana, del latte, delle uova (che vengono per natura prodotti a fini che non sono il consumo umano, ma esclusivamente per la vita e la sopravvivenza dell’ animale stesso. Ad esempio: il latte viene prodotto solo ed esclusivamente per allattare un cucciolo, che viene invece ucciso per poter commercializzare il latte), usati come fonte di profitto e uccisi a fine ciclo produttivo (perché non è mai vantaggioso per un’attività sostenere un animale senza trarne nulla in cambio). Considerando che il veganismo non si basa per nulla sull’amore per gli animali, ma solamente sui valori di rispetto e di giustizia, questo genere di iniziative non sposa il pensiero antispecista (che è proprio quello che si oppone alla prassi per la quale si pretendono rispetto e giustizia verso altri esseri umani, gatti e cani ma non nei confronti di tutte le altre specie esistenti sul Pianeta). Alla luce di questo, è molto diverso adottare a distanza un animale in un santuario (ovvero coprire per un periodo di tempo tutte le spese necessarie al suo sostentamento) ed adottare invece un animale nell’ottica di perpetuare una forma di sfruttamento al fine di ottenere un prodotto in cambio. Spero di essere riuscita a la esprimere il concetto in maniera chiara🤞 Un abbraccio❤️
@@GiuliaGhi ciao scusa stavo guardando adesso il video e ho letto il tuo commento e vorrei capire un passaggio. Alcuni derivati animali é vero che nascono per l'animale in sé come le uova e/o il latte, ma per la lana o la seta é differente e ti parlo da persona che di biologia animale ne ha studiata anche troppa e che quindi cerca di capire il vostro pensiero contrario a ciò. L'animale che produce lana ( pecora, lama, alpaca ecc...) O i bachi da seta li producono indiscriminatamente da noi e anzi per un baco da seta alla fine quel batuffolo non é più nulla, cosí come anzi forse di più o se è la lana. Gli animali da lana devono essere tosati questo perché altrimenti ciò che comporta loro é la morte, perché l'infeltrimento della lana rischia di mettere in pericolo lo stesso rallentandolo dalla fuga, rischiando che si impigli e rimanga incastrando morendo di fame, sete, stenti o anche peggio. Sono materiali che non uccidono l'animale anzi lo aiutano. Forse il giusto sarebbe gestire l'allevamento nei modi corretti e naturali. Chiarisco che sono contraria alla piuma d'oca prelevata anche con dolore estremo dell'animale, ma qui é diverso il lama dopo l'inverno apprezza di essere alleggerito per poter gestire al meglio la sua sudorazione che é diversa in estate con la lana
@@DarkstarsMalfoy9525 Ciao! Sebbene la tua obiezione sulla naturalità della produzione di seta e lana sia assolutamente corretta, i problemi sorgono con l’intervento dell’uomo, che non gestisce tale produzione in modo etico, nel rispetto dell’animale e della sua vita. - La seta La seta viene prodotta dal baco che, dopo essersi nutrito delle foglie di gelso, comincia a produrre un filo continuo (la bava) dentro al quale si avvolge per incontrare la metamorfosi in crisalide e, successivamente, in farfalla. A questo punto, in natura la farfalla bucherebbe il bozzolo e ne uscirebbe per continuare la sua vita e riprodursi. Nella produzione della seta ad uso umano si vuole evitare che il bozzolo venga rotto e per questo motivo la pratica comune prevede che i bozzoli, con i bachi in metamorfosi al loro interno, vengano stufati ad alta temperatura. In conclusione, sebbene la seta sia una sostanza naturalmente secreta dal baco, ciò che le persone vegane accusano è il processo, che porta alla morte dell’animale. - La lana Anche la lana, come giustamente detto da te, viene prodotta dalle pecore e deve essere periodicamente rimossa per garantire la vita dell’animale stesso. La prima considerazione che mi viene da fare è che una crescita così smodata del vello è stata accuratamente selezionata nella storia genetica della specie dall’uomo stesso, che ha reso questo animale indissolubilmente legato dal suo intervento. A parte questo, le cose che vengono accusate sono le pratiche violente che gravitano attorno agli allevamenti di pecore (parlo di queste perché sono gli animali ancora più diffusamente sfruttati per la lana). Innanzitutto è importante sapere che la tosatura non avviene, nella grande maggior parte dei casi, in modo accurato e delicato, ma gli animali vengono immobilizzati con la forza, picchiati e feriti (anche gravemente) dai rasoi. Inoltre, come tutti gli animali sfruttati per i loro prodotti, anche le pecore vengono mandate al mattatoio alla fine del loro ciclo produttivo. Infine, in Australia e Nuova Zelanda (Paesi che esportano circa il 90% della lana mondiale) è diffusa e legale la pratica del “mulesing”, che trasgredisce qualunque rispetto ed eticità. Spero di essere stata utile😊 Inoltre, lascio di seguito la definizione di mulesing presa dal sito www.coloridilana.it “Il Mulesing è una pratica utilizzata negli allevamenti che consiste nello scuoiamento della pelle della zona anale e perianale di animali vivi bloccando l’animale con delle barre di metallo e tagliando lembi di carne viva dall'area perianale, inclusa la coda, lasciando così la carne viva e sanguinante. In questo modo si evita che la pecora sporchi il suo vello con gli escrementi o che le mosche depositino le loro uova tra la lana. Il tutto si svolge senza alcun tipo di anestetico e con l’uso di cesoie da giardinaggio, sebbene esistano dei metodi di controllo ben più miti.”
@@GiuliaGhi grazie immaginavo fossero le pratiche umane il problema e meno il materiale in sé. Credo fermamente che spesso siamo noi esseri umani il problema. C'è anche da dire che essendo 7 miliardi ( in aumento) la terra non riuscirebbe a saziarci tutti comunque se non si effettuano agricoltura intensiva o altro. Anche adottando la teoria vegana perché produzioni in massa di cereali, soia ( che ricordiamo é nata da modifiche genetiche umane in natura non esisteva) e molti altri causerebbe altri danni. Forse il giusto sarebbe reimparare non solo a mangiare ma anche la quantità di cibo
Ciao Giuli, bellissime idee 😍 Io consiglio anche donazioni ad associazioni che sostengono la ricerca scientifica. Sono perfetti sia come regali sostenibili (perché spesso puoi comprare gadget utili: agende, matite, dolciumi ecc.) sia per chi magari conosce qualcuno o soffre in prima persona per qualche patologia. Io faccio la volontaria per AIL - Associazione italiana leucemie da anni. È una realtà meravigliosa che dà un sostegno concreto a chi ne ha bisogno. Per altro fa anche bomboniere e simili per eventi speciali, quindi super consigliata per più ricorrenze 😍 Un'altra idea carina per persone più consapevoli è regalare libri usati: dai nuova vita a un libricino e spendi anche di meno per un bellissimo regalo 😍
L'almond cow è la prima volta che lo sento, ed è già la mia cosa preferita. Ah e vorrei aggiungere: se volete fare un regalo a una persona socialmente impegnata apprezzerà sicuramente un regalo da una piattaforma diversa da Amazon, soprattutto per i regali green come shampoo/balsamo solido, cannucce e cose riutilizzabili in generale. Non sempre è possibile, ma se potete aiutate le piccole realtà 🥰
Condivido in pieno, ormai pensiamo di non riuscire a fare a meno di Amazon, se riflettiamo anche solo un minuto comprendiamo quanto sia semplice trovare ciò che cerchiamo in altri modi, scopriamo nuove realtà e contribuiamo ad altre economie
Già segnata la matita piantina e il cuoci cereali/legumi! La mia migliore amica è vegetariana ed è la mia migliore amica da 20 anni, inizio a essere carente in idee regalo! Per natale ho già risolto, ma quei due articoli li userò per febbraio che compie gli anni! Grazie giulietta!
Per quanto riguarda i libri consiglio "In viaggio per Veganville" di Tobias Leenaert, un saggio che propone una visione del veganesimo più inclusiva e lungimirante ✨
Ciao Julie, per i prodotti ecosostenibili/zero waste consiglio qualsiasi cosa di "friendlyshop"! Il negozio fisico è a Padova, ma hanno lo shop online e i prodotti sono veramente ottimi e molto validi. :)
Mi hai creato un bisogno... Il robino per fare il latte. Ho pure appena comprato la macchina del pane e quella per fare tofu e yogurt... Sto mese vado in bancarotta 😱😂 Scherzi a parte, bellissimo video, grazie 🙃
Tra le donazioni "per il sociale" aggiungo quelle per le case rifugio per le donne o per la comunità LGBTQ+, molto probabilmente se ne possono trovare in ogni città per quanto piccola
Come libri a tema femminismo consiglio "Il mostruoso femminile" di Jude Sady Doyle e "Campo di battaglia" di Carolina Capria, oltre ai "classiconi" sul tema come gli scritti di de Beauvoir, Woolf, Ngozi Adichie, Plath, Atwood...
Per i libri sul clima consiglio Regeneration: Ending The Climate Crisis In One Generation. Credo non sia stato tradotto ma affronta la crisi climatica dedicando ogni capitolo ad un aspetto diverso (mare, foresta, ecc…). È più un manuale che un libro da leggere dall’inizio alla fine. Sul femminismo ahimé mi sento di sconsigliare invece quello di Carlotta Vagnoli, perché l’ho trovato più una raccolta random di tweet sarcastici sull’argomento che un saggio informativo. Se la persona è già interessata alla tematica non trarrà nulla di nuovo da quel libro. Per le cover consiglio Woodcessories (c’è anche su Amazon, ma hanno un sito ben fornito), che fa cover vegane è biodegradabili eccezionali e a buon prezzo - piantano pure un albero per ogni acquisto. Per la pulizia di casa e lavatrice consiglio invece Everdrop ☺️
Per qualcuno che magari si sta approcciando al veganesimo dal punto di vista dell'alimentazione (ma anche per gli onnovori curiosi) ci sono i libri di ricette, come Cucina Botanica o ElefanteVeg
Un libro che consiglio tanto è "Se niente importa perché mangiamo gli animali" di Foer. Stupendo!
Sul sito del wwf si possono adottare un sacco di animali tipo panda, pappagalli pinguini, orsi polari ecc e si può scegliere se fare la donazione di €30 ricevendo il certificato o di 50 ricevendo anche un peluche dell'animale adottato super cute
Ciao Julie❤️ io sono una ragazza eco-vegan😅 e mi piacerebbe aggiungere delle dritte per i regali di Natale.
- Per una persona vegana
-uno dei regali più belli è la donazione di una somma qualunque ad un santuario per animali
-evitare cose tipo “adotta un alveare” o “una mucca” perché non sono in linea con il pensiero antispecista
-fare attenzione nel regalare i vestiti: i vegani non seguono i loro principi solo a tavola, ma in tutti gli ambiti della vita.
Perciò, niente lana(a meno che non sia riciclata, ma dipende dalla sensibilità di ognuno), pelle, cuoio, seta, piumini ecc.
- Alcuni brand di abbigliamento sostenibili sono two thirds, the optimistic apple, veganshoes, rifò lab …
- Ultima cosa: se una persona è attenta all’ambiente e allo spreco, molto probabilmente preferirà che le si regalo un’ esperienza piuttosto che un oggetto.
Spero di essere stata utile!
Ciao❤️❤️❤️
Grazie mille per le idee! 💛
Posso chiederti una spiegazione sul punto antispecista? So il significato, ma essendo ancora abbastanza utopico come pensiero perché non andrebbe bene sostenere aziende che rispettano gli animali nel mentre? Lo chiedo per pura ignoranza
Comunque decisamente meglio donare a un santuario o gattili e canili effettivamente!
@@Julie.demarr Figurati! È bene spiegarlo perché effettivamente non ho approfondito nella risposta precedente.
Sempre più spesso si vedono promosse tipologie di allevamento basate sul benessere animale o l’adozione mirata ad una più etica produzione di derivati (miele, latte, uova, lana).
Questo genere di iniziative è nato recentemente, sulla falsa riga di quello che è il green washing in ambito “ecologico”: l’associazione dell’allevamento alla produzione animale come pratica etica viene chiamata “bio violenza”, che comprende tutte le azioni che non cambiano la sostanziale dinamica delle cose, ma la tingono di un’apparenza più equa e sostenibile, suggerendo al consumatore che “può continuare i suoi acquisti di routine senza sentirsi in colpa, perché questo modo di produrre è completamente diverso da quello convenzionale”.
Anche chi adotta un alveare, una mucca o altri animali continua a finanziare una realtà in cui gli animali vengono allevati (andando contro al loro diritto alla libertà), privati della lana, del latte, delle uova (che vengono per natura prodotti a fini che non sono il consumo umano, ma esclusivamente per la vita e la sopravvivenza dell’ animale stesso. Ad esempio: il latte viene prodotto solo ed esclusivamente per allattare un cucciolo, che viene invece ucciso per poter commercializzare il latte), usati come fonte di profitto e uccisi a fine ciclo produttivo (perché non è mai vantaggioso per un’attività sostenere un animale senza trarne nulla in cambio).
Considerando che il veganismo non si basa per nulla sull’amore per gli animali, ma solamente sui valori di rispetto e di giustizia, questo genere di iniziative non sposa il pensiero antispecista (che è proprio quello che si oppone alla prassi per la quale si pretendono rispetto e giustizia verso altri esseri umani, gatti e cani ma non nei confronti di tutte le altre specie esistenti sul Pianeta).
Alla luce di questo, è molto diverso adottare a distanza un animale in un santuario (ovvero coprire per un periodo di tempo tutte le spese necessarie al suo sostentamento) ed adottare invece un animale nell’ottica di perpetuare una forma di sfruttamento al fine di ottenere un prodotto in cambio.
Spero di essere riuscita a la esprimere il concetto in maniera chiara🤞
Un abbraccio❤️
@@GiuliaGhi ciao scusa stavo guardando adesso il video e ho letto il tuo commento e vorrei capire un passaggio. Alcuni derivati animali é vero che nascono per l'animale in sé come le uova e/o il latte, ma per la lana o la seta é differente e ti parlo da persona che di biologia animale ne ha studiata anche troppa e che quindi cerca di capire il vostro pensiero contrario a ciò. L'animale che produce lana ( pecora, lama, alpaca ecc...) O i bachi da seta li producono indiscriminatamente da noi e anzi per un baco da seta alla fine quel batuffolo non é più nulla, cosí come anzi forse di più o se è la lana. Gli animali da lana devono essere tosati questo perché altrimenti ciò che comporta loro é la morte, perché l'infeltrimento della lana rischia di mettere in pericolo lo stesso rallentandolo dalla fuga, rischiando che si impigli e rimanga incastrando morendo di fame, sete, stenti o anche peggio. Sono materiali che non uccidono l'animale anzi lo aiutano. Forse il giusto sarebbe gestire l'allevamento nei modi corretti e naturali. Chiarisco che sono contraria alla piuma d'oca prelevata anche con dolore estremo dell'animale, ma qui é diverso il lama dopo l'inverno apprezza di essere alleggerito per poter gestire al meglio la sua sudorazione che é diversa in estate con la lana
@@DarkstarsMalfoy9525 Ciao!
Sebbene la tua obiezione sulla naturalità della produzione di seta e lana sia assolutamente corretta, i problemi sorgono con l’intervento dell’uomo, che non gestisce tale produzione in modo etico, nel rispetto dell’animale e della sua vita.
- La seta
La seta viene prodotta dal baco che, dopo essersi nutrito delle foglie di gelso, comincia a produrre un filo continuo (la bava) dentro al quale si avvolge per incontrare la metamorfosi in crisalide e, successivamente, in farfalla.
A questo punto, in natura la farfalla bucherebbe il bozzolo e ne uscirebbe per continuare la sua vita e riprodursi.
Nella produzione della seta ad uso umano si vuole evitare che il bozzolo venga rotto e per questo motivo la pratica comune prevede che i bozzoli, con i bachi in metamorfosi al loro interno, vengano stufati ad alta temperatura.
In conclusione, sebbene la seta sia una sostanza naturalmente secreta dal baco, ciò che le persone vegane accusano è il processo, che porta alla morte dell’animale.
- La lana
Anche la lana, come giustamente detto da te, viene prodotta dalle pecore e deve essere periodicamente rimossa per garantire la vita dell’animale stesso.
La prima considerazione che mi viene da fare è che una crescita così smodata del vello è stata accuratamente selezionata nella storia genetica della specie dall’uomo stesso, che ha reso questo animale indissolubilmente legato dal suo intervento.
A parte questo, le cose che vengono accusate sono le pratiche violente che gravitano attorno agli allevamenti di pecore (parlo di queste perché sono gli animali ancora più diffusamente sfruttati per la lana).
Innanzitutto è importante sapere che la tosatura non avviene, nella grande maggior parte dei casi, in modo accurato e delicato, ma gli animali vengono immobilizzati con la forza, picchiati e feriti (anche gravemente) dai rasoi.
Inoltre, come tutti gli animali sfruttati per i loro prodotti, anche le pecore vengono mandate al mattatoio alla fine del loro ciclo produttivo.
Infine, in Australia e Nuova Zelanda (Paesi che esportano circa il 90% della lana mondiale) è diffusa e legale la pratica del “mulesing”, che trasgredisce qualunque rispetto ed eticità.
Spero di essere stata utile😊
Inoltre, lascio di seguito la definizione di mulesing presa dal sito www.coloridilana.it
“Il Mulesing è una pratica utilizzata negli allevamenti che consiste nello scuoiamento della pelle della zona anale e perianale di animali vivi bloccando l’animale con delle barre di metallo e tagliando lembi di carne viva dall'area perianale, inclusa la coda, lasciando così la carne viva e sanguinante.
In questo modo si evita che la pecora sporchi il suo vello con gli escrementi o che le mosche depositino le loro uova tra la lana.
Il tutto si svolge senza alcun tipo di anestetico e con l’uso di cesoie da giardinaggio, sebbene esistano dei metodi di controllo ben più miti.”
@@GiuliaGhi grazie immaginavo fossero le pratiche umane il problema e meno il materiale in sé. Credo fermamente che spesso siamo noi esseri umani il problema. C'è anche da dire che essendo 7 miliardi ( in aumento) la terra non riuscirebbe a saziarci tutti comunque se non si effettuano agricoltura intensiva o altro. Anche adottando la teoria vegana perché produzioni in massa di cereali, soia ( che ricordiamo é nata da modifiche genetiche umane in natura non esisteva) e molti altri causerebbe altri danni. Forse il giusto sarebbe reimparare non solo a mangiare ma anche la quantità di cibo
Questa serie è fatta bene, è originale e piena di elementi ed idee inedite. Davvero complimenti!
Per quanto riguarda l'abbigliamento, consiglio di dare un occhio ai vestiti "Rifò" : una linea di capi prodotti con fibre rigenerate (e rigenerabili)!
Ciao Giuli, bellissime idee 😍 Io consiglio anche donazioni ad associazioni che sostengono la ricerca scientifica. Sono perfetti sia come regali sostenibili (perché spesso puoi comprare gadget utili: agende, matite, dolciumi ecc.) sia per chi magari conosce qualcuno o soffre in prima persona per qualche patologia. Io faccio la volontaria per AIL - Associazione italiana leucemie da anni. È una realtà meravigliosa che dà un sostegno concreto a chi ne ha bisogno. Per altro fa anche bomboniere e simili per eventi speciali, quindi super consigliata per più ricorrenze 😍 Un'altra idea carina per persone più consapevoli è regalare libri usati: dai nuova vita a un libricino e spendi anche di meno per un bellissimo regalo 😍
Assolutamente! Grazie per aver condiviso la tua e anzi se ne conosci altre aggiungile pure perché è un regalo bellissimo 💛
L'almond cow è la prima volta che lo sento, ed è già la mia cosa preferita.
Ah e vorrei aggiungere: se volete fare un regalo a una persona socialmente impegnata apprezzerà sicuramente un regalo da una piattaforma diversa da Amazon, soprattutto per i regali green come shampoo/balsamo solido, cannucce e cose riutilizzabili in generale. Non sempre è possibile, ma se potete aiutate le piccole realtà 🥰
Condivido in pieno, ormai pensiamo di non riuscire a fare a meno di Amazon, se riflettiamo anche solo un minuto comprendiamo quanto sia semplice trovare ciò che cerchiamo in altri modi, scopriamo nuove realtà e contribuiamo ad altre economie
Già segnata la matita piantina e il cuoci cereali/legumi! La mia migliore amica è vegetariana ed è la mia migliore amica da 20 anni, inizio a essere carente in idee regalo! Per natale ho già risolto, ma quei due articoli li userò per febbraio che compie gli anni! Grazie giulietta!
Per quanto riguarda i libri consiglio "In viaggio per Veganville" di Tobias Leenaert, un saggio che propone una visione del veganesimo più inclusiva e lungimirante ✨
Ciao Julie, per i prodotti ecosostenibili/zero waste consiglio qualsiasi cosa di "friendlyshop"! Il negozio fisico è a Padova, ma hanno lo shop online e i prodotti sono veramente ottimi e molto validi. :)
Mi hai creato un bisogno... Il robino per fare il latte. Ho pure appena comprato la macchina del pane e quella per fare tofu e yogurt... Sto mese vado in bancarotta 😱😂
Scherzi a parte, bellissimo video, grazie 🙃
le donazioni a un paradiso degli animali penso siano un regalo originale, ne aveva fatto un video Just Mick qualche tempo fa
Bellissimi doni. Alcuni come la matita piantina non li conoscevo. Per i libri consiglio Il tempo e l'acqua sul cambiamento climatico.
Noooo ora voglio troppo anche io l’almondandcow😍
Consigliettino vestiti: organic basic potrebbe piacere 😎
Potresti fare idee regali per animalisti? ❤️
Tra le donazioni "per il sociale" aggiungo quelle per le case rifugio per le donne o per la comunità LGBTQ+, molto probabilmente se ne possono trovare in ogni città per quanto piccola
Come libri a tema femminismo consiglio "Il mostruoso femminile" di Jude Sady Doyle e "Campo di battaglia" di Carolina Capria, oltre ai "classiconi" sul tema come gli scritti di de Beauvoir, Woolf, Ngozi Adichie, Plath, Atwood...
Regali davvero molto utili e belli . Purtroppo non mi si carica il link del prodotto per fare il latte vegetale 🥺
Anche io ho lo stesso problema :(
riguardo i libri consiglio « Se niente importa » di Jonathan Safran Foer 🌿
Per i libri sul clima consiglio Regeneration: Ending The Climate Crisis In One Generation. Credo non sia stato tradotto ma affronta la crisi climatica dedicando ogni capitolo ad un aspetto diverso (mare, foresta, ecc…). È più un manuale che un libro da leggere dall’inizio alla fine. Sul femminismo ahimé mi sento di sconsigliare invece quello di Carlotta Vagnoli, perché l’ho trovato più una raccolta random di tweet sarcastici sull’argomento che un saggio informativo. Se la persona è già interessata alla tematica non trarrà nulla di nuovo da quel libro. Per le cover consiglio Woodcessories (c’è anche su Amazon, ma hanno un sito ben fornito), che fa cover vegane è biodegradabili eccezionali e a buon prezzo - piantano pure un albero per ogni acquisto. Per la pulizia di casa e lavatrice consiglio invece Everdrop ☺️
Da ovs c'è una linea di vestiti ecosotenibili se non ricordo male
Per qualcuno che magari si sta approcciando al veganesimo dal punto di vista dell'alimentazione (ma anche per gli onnovori curiosi) ci sono i libri di ricette, come Cucina Botanica o ElefanteVeg
Mi sono innamorata dell'almond cow, ma non mi funziona il link in descrizione 🤔
Problema mio?
In teoria funziona, potrebbe essere un bug dell'infobox 🧐 prova da qui almondcow.co/a/rewards/r/7GSdzcuY
Dovrebbe apparirti il sito dell'almond cow con lo sconto da "ritirare"
@@Julie.demarr macché! Domani provo da PC, grazie! 😘
@@Julie.demarr visto questa tua risposta, anche questo link non si carica come a questa ragazza
Non credo a nessuna ...purtroppo la maggiore la tiene lo stato