Anche io la penso come Orietta, per me sarà sempre nel nostro cuore . Adesso è diventato un angelo custode che starà sempre con noi . Luigi ti vogliamo tanto bene.
L'onestà e un premio che il mondo della canzone nasconde l'omicidio, di i Tenco e omiicidio di Stato. Con pàrtecipi cantanti che col silenzio hanno avuto in cambio noto tieta
Che delitto!. Sotto tutti gli aspetti. Un mistero che Luigi Tenco ha portato con se'. Dopo vent'anni Dalida, sua compagna solo per quei pochi giorni del Festival di Sanremo del 1967, si suiciderà. Come se avesse voluto raggiungere il suo seppur breve ma immenso amore. Un altro mistero. Impossibile non credere che tra le due disgrazie non ci fosse un tragico collegamento. Anche lei ha portato qualche verità con sè. Per l'eternità. Chissà se è rimasto qualcuno che racchiude un segreto ancora chiuso dentro. E non gli pesa!.
Qualsiasi cosa si dica su Luigi Tenco ormai è tardiva, l'unica cosa che si dovrebbe dire è la verità su quello che è successo quella notte. Ma su questo nessuno parla purtroppo, intanto qualcuno è morto, altri dicono di aver rimosso tutto dalla.mente, perciò non si saprà mai la verità. Ciao Luigi resterai sempre nei nostri cuori ♡♡♡
Parole forti, e il fatto che siano state riferite dopo tanto tempo, fa pensare...ad una situazione molto delicata e brutta. E, per favore, lasciate stare Dalida. Credo abbia sofferto fin troppo. Del resto, il mondo è pieno di sciacalli, purtroppo.
Ma come ho letto, viene addirittura considerata una cantante di 4a categoria rispetto a qualche sua collega. Non credo, se avesse avuto una brutta voce non sarebbe durata con gli anni.
@il bacio dei baci sono contento per Orietta, che dopo cinquant'anni di onorata carriera, sia ancora qui a cantare. Perché ho notato, che ora viene trattata un po' meglio, ma fino a qualche anno fa' si permetteva chiunque, di sfotterla e prendere per il c... A cominciare da qualche sua/o collega, vedi la SIGNORA Marcella Bella...che la trattano come una demente...mi dica, se è una mia impressione.
Trent'anni di rimpianto. Per una giovane vita spezzata, per un astro nascente della canzone d'autore spentasi troppo presto, per il vuoto che è rimasta nella musica italiana. Tre decenni sono passati dalla morte di Luigi Tenco, avvenuta il 27 gennaio 1967 a Sanremo dopo l'esclusione dal Festival. In questa occasione abbiamo chiesto un ricordo al fratello Valentino, tenace "custode" della memoria del cantautore genovese. Valentino Tenco è un signore che sa essere severo e gentile al tempo stesso. Vive a Ruta di Camogli, nella splendida casa dove ha vissuto insieme a Luigi "e che ho comprato grazie a lui". È sposato con Graziella e ha due figli, Patrizia e Giuseppe. - Com'era Luigi da bambino? "Era un bambino particolare, intelligente, vivace, allegro. A tre anni sapeva leggere e scrivere senza che nessuno gliel'avesse insegnato. Ha sempre avuto una memoria prodigiosa, imparava qualsiasi cosa, era un matematico nato. Alle elementari si dilettava con le equazioni differenziali, poi ha imparato a meraviglia latino e greco". - Lei ha rappresentato per Luigi una figura paterna? "No. Ma io avevo dieci anni più di Luigi, e quando c'è così tanta differenza il più grande cerca di proteggere il più piccolo. Anche quando una persona non avrebbe bisogno di protezione, quando in realtà non la si capisce". - E lei non ha capito suo fratello? "No, non l'ho capito per niente, quando era in vita". - Forse perché Luigi aveva un carattere difficile? "No, assolutamente, non era una persona difficile. Aveva un carattere allegro, si divertiva con poco, quando veniva da me amava pescare e giocare a carte. Era di un'intelligenza fuori dal comune, era molto più maturo della sua età. Ma nonostante tutto era un ragazzo molto modesto. Pensi, non rilasciava autografi. A chi glielo chiedeva rispondeva: "Chi sono io per farti un autografo? Piuttosto dammi il tuo". - Lei ha ostacolato la passione di suo fratello per la musica? "Questo no. Luigi da piccolino è stato mandato a studiare musica. Ma io e mia madre avremmo preferito che prima finisse gli studi, che avesse, come si diceva, un pezzo di carta in mano". - Luigi ha dedicato a vostra madre "Vedrai vedrai". Che rapporto aveva con lei? "Ah, quella canzone. Per anni se ne è parlato come di una canzone d'amore. Ma io sapevo che era per la mamma. Ogni volta che tornava a casa lei gli diceva: "Quando la fai finita con quel mondo di buffoni", perché questo per lei era la musica, e lui rispondeva: "Vedrai, vedrai". Luigi e la mamma avevano un bellissimo rapporto. Lei era una donna dolcissima, affettuosa, ci prendeva in braccio anche da grandi. A un certo punto lei si ammalò, questo influì molto anche su Luigi. Pensi, quando era militare chiese il permesso di accompagnare nostra madre in Svizzera, dove doveva essere operata. Il suo ufficiale glielo negò. Lui rimase sconvolto". - Chi erano i veri amici di Luigi? "Era amico di tutti, quanto gli altri fossero amici suoi è da vedersi". - Qualche cantautore si è mai fatto vivo con lei in questi anni? "Ho avuto solo contatti occasionali. L'unico che mi ha commosso è stato De Andrè. Anni fa ricevette un premio musicale, e volle consegnarlo a me, che ero in platea, in memoria di mio fratello. Luigi nel '62, quando interpretò il film di Luciano Salce "La cuccagna", aveva inserito nella colonna sonora "La ballata dell'eroe", firmata da Fabrizio che allora era ancora sconosciuto. Del resto, al funerale di Luigi, a Ricaldone, sa chi c'era di musicisti? De Andrè e Michele". - Perché suo fratello si presentò al Festival? "I motivi esatti non li so, li posso immaginare. Luigi era sempre stato molto critico verso il Festival, diceva che quello era un mondo di gente poco colta. Credo che Dalida abbia insistito molto per avere Luigi al suo fianco a Sanremo. E poi a mio fratello interessava molto parlare ai giovani attraverso le canzoni. "Ciao amore", che presentò a Sanremo, era una canzone sociale. Ricordo un particolare: prima del Festival io riuscii a convincerlo ad andare da un sarto affinché si facesse un bel vestito. Lui non teneva per niente a queste cose e disse: "Vado a cantare una canzone che rispecchia il mondo dei campi vestito così?"". - Che cosa ricorda di più di tutto quello che è venuto dopo il suicidio di suo fratello? "All'inizio non mi sono reso conto di niente. Non ho capito che non erano state fatte indagini. Prima mi hanno detto che per 48 ore non potevo toccare mio fratello, poi che potevo andare via subito, e io ho ringraziato! Solo dopo ho capito... chissà quali pressioni ci sono state per portare avanti il Festival, per concludere tutta la vicenda in fretta. Ho letto ora che il dottor Molinari, allora funzionario di polizia a Sanremo, avrebbe salvato il Festival del '59. Avrebbe fatto meglio a fare le indagini, per togliere ogni dubbio". - Ci sono molti particolari oscuri. "Sì. Sulla rivoltella non è stato fatto l'esame del guanto di paraffina per sapere se aveva sparato o no. La rivoltella mi è stata mandata per posta un mese dopo, in un bel pacchetto giallo con scritto "Suicidio". Era perfettamente pulita. Una cosa strana E quando ho visto la pistola ho capito come era arrivata a Sanremo". - Come? "La pistola era in una scatola dove c'erano alcuni nastri da registrare. Mia madre non lo sapeva e ha infilato questa scatola nella valigia che Luigi ha portato a Sanremo, per via dei nastri". - Un terribile scherzo del destino. "Sì. Quando ho scoperto la verità mi sono ben guardato dal dirlo a mia madre. Non l'ha mai saputo. Ma ora lei non c'è più. È morta 10 anni dopo Luigi". - Lei crede al suicidio di suo fratello? "Non lo escludo. Ognuno di noi può attraversare un momento particolare. Luigi era timido, per salire sul palco ha certo dovuto prendere dei calmanti. Credo inoltre che qualcuno l'abbia fatto bere e non c'è niente di peggio che mescolare alcool e calmanti. Ma Luigi era la persona più distante possibile dal suicidio. Io una idea ce l'ho, ma non gliela dico. Perché non la posso provare. Ma è veramente interessante per voi parlare sempre del suicidio? Io preferirei parlare di quello che ci ha lasciato Luigi, di lui come persona". - Parliamone. "Luigi era innanzitutto una persona onesta, limpida, che diceva sempre ciò che pensava. Aveva un talento musicale enorme, era coltissimo, ma non si vantava mai, le canzoni spesso le regalava, all'inizio della carriera usava degli pseudonimi. Sapeva guardare con distacco il mondo di cui faceva parte e anche se stesso. Era sempre in anticipo sui tempi. Era antimilitarista, antirazzista, e cantava questi temi quando nessuno in Italia lo faceva, in brani come "Cara maestra" o "Il disertore", ispirata a Vian. Le sue canzoni le ascoltano i giovanissimi. Sa cosa mi colpisce? Fra le persone che mi scrivono, e sono molte, ci sono tanti ragazzi di quindici, sedici anni. Dimostrano di avere capito l'essenza della personalità di Luigi attraverso le sue canzoni".
In Italia c' e' sempre stata la passione per lo scoop e quella di cercare scheletri nell 'armadio degli altri. Penso che una persona intelligente come Tenco non potesse suicidarsi solo perche' si e' sentito incompreso dalla giuria del festival ...
Ci sono stati cantanti che prima di aver successo hanno avuto delle delusioni lungi da loro a suicidarsi anzi dalla sconfitta si sono impegnati di piu'.nel1967 a san remo c'era anche Mino reitano eliminato poi e' uscito alla grande .
Ecco, un altro caso nel mondo della canzone di presa per il c... Quello che ha dovuto subire, il povero Mino Reitano. L'ultima sua partecipazione a Sanremo, è stato attaccato perché si era rifatto i denti...ogni cosa, era valida per sfotterlo...
Davvero incredibile che la canzone di Reitano sia arrivata così in basso. Quell'anno ci furono canzoni che ebbero molto successo fuori festival, tra cui L'immensità e Cuore matto... Per me L'immensità fu la canzone più bella per testo e musica quell'anno a Sanremo ok con la voce di Don Backy ma la preferisco con le voci di Dorelli e di Mino Reitano.
hello 'anbeta83'. i am a big fan of orietta berti but unfortunitely i don't understand a word of it. i'am just looking at her and admiring her beauty. by chance you do write in english, and if you do, could you please explain to me what is she talking about? your time is mostly appreciated.
She is talking about Luigi Tenco´s suicide: in his final note he declared he can not live in a world where Orietta Berti´s song is awarded. Orietta Berti´s says she can not believe that note was written by Tenco. Indeed many think that Tenco was murdered.
Soprattutto La Rivoluzione,almeno per la qualità,ma guarda caso si glissa.E certo che c'è una ragione.Anzi,guarda caso,molto probabilmente, è proprio questa la chiave di tutto
@@MrKarlsea la canzone " la rivoluzione", era citata lo stesso nel fatidico biglietto, però chissà perché non è stata incriminata come " IO TU E LE ROSE" di Orietta Berti.
@@cristianodesana7076 Purtroppo la ragione si può più che presumere,anche se si è fatto il possibile e l'impossibile per cancellarla o camuffarla.Enormi interessi discografici di fondo,che certamente hanno assassinato moralmente Tenco,anche se non materialmente.Seguendo ATTENTAMENTE,l'intera vicenda,il maledetto puzzle si ricostruisce,eccome!IL ripescato Pettenati incideva per la Fonit Cetra della Rai,e Bersani se ne usci'sbattendo la porta dalla commissione giudicatrice presieduta da Zatterin,che poi come ebbe modo di dire con la sua viva voce,da allora non rimise più piede al Festival.E questi sono FATTI,e non fantasie più o meno di comodo
@@MrKarlsea io che sono un po' appassionato del festival, la classifica finale di quel Sanremo la canzone di Gianni pettenati, si classificò all'ultimo posto...in effetti. Era un brano che non è che meritasse di arrivare in finale, ci saranno state di sicuro canzoni più belle escluse...ma come risaputo, gli errori di esclusione x canzoni che poi, hanno avuto successo in seguito a Sanremo è cosa risaputa.
@@cristianodesana7076 Come quella di Tenco,appunto,anche se andrei molto cauto nel parlare di errori,interessi,forse è piùappropriato...ma tant'è. Buona giornata
@@corradospaviero4133 le biografie degli studiosi sono quasi sempre dei polpettoni intrisi di complottismo fumoso e senza alcuna prova,mi sai spiegare come mai in 50 anni nessuno di loro è mai riuscito a fornire prove certe sul suo presunto omicidio? Senza prove certe le loro sono solo chiacchiere da bar.
E invece quella di Gianni pettenati,. LA RIVOLUZIONE era un fiore fior di canzone quella. L'altro brano citato con, IO TU E LE ROSE. Quella sì che era una c...ta, di canzone!!!
@@MrKarlsea e io di fatti, il commento che ho fatto intendevo dire quello...che la canzone, di pettenati...la rivoluzione era una cagata di pezzo...invece, quella di Orietta la finale era meritata...
@@cristianodesana7076 Hai fatto bene a precisare,allora ci troviamo assolutamente d'accordo.Vorrei anche aggiungere che al ripescaggio della più che mediocre canzonetta,potrebbe aver influito il fatto che il suo interprete,incideva per la Cetra,guarda caso, casa discografica di appartenenza della Rai.E anche questo,spiegherebbe tante cose,seppure in una mente tragicamente alterata
ma era naturale che Tenco non sia stato turbato e sembrasse del tutto tranquillo nei confronti di Orietta Berti, lui era straconvinto che la banalissima canzone "Io , tu e le rose" non sarebbe mai arrivata in finale, infatti non ho capito neanche io com'è potuta arrivarci...non che fosse bella "Ciao, amore, ciao", per carità, tra l'altro Tenco l'ha cantata malissimo
@@esterdicaro1769 allora si nota che lei non ha orecchie musicali, prima lei ammette che lui l'ha cantata cosi aposta e poi dice che ha "cantato BENISSIMO", ma come si fa? era una vera fetecchia, stonatissimo !!
@@esterdicaro1769 Non l'avrebbe potuta cantare bene in ogni caso.Era fortemente alterato,quella sera,cosa che si dimentica spesso e volentieri,di evidenziare
Le parole della Berti sono semplici, naturali, accorate. Specialmente quando parla dei sogni....
Grande Orietta.
Una persona onesta.
Orietta SEI molto onesta non fai parte.Dei camaleonti sei tuoi colleghi.
Anche io la penso come Orietta, per me sarà sempre nel nostro cuore . Adesso è diventato un angelo custode che starà sempre con noi . Luigi ti vogliamo tanto bene.
Grande Orietta che persona stupenda
Orietta è una persona vera e sincera ♥️
SEI lunica onesta nel mondo marcio della.canzone
L'onestà e un premio che il mondo della canzone nasconde l'omicidio, di i Tenco e omiicidio di Stato. Con pàrtecipi cantanti che col silenzio hanno avuto in cambio noto tieta
Che delitto!. Sotto tutti gli aspetti. Un mistero che Luigi Tenco ha portato con se'. Dopo vent'anni Dalida, sua compagna solo per quei pochi giorni del Festival di Sanremo del 1967, si suiciderà. Come se avesse voluto raggiungere il suo seppur breve ma immenso amore. Un altro mistero. Impossibile non credere che tra le due disgrazie non ci fosse un tragico collegamento. Anche lei ha portato qualche verità con sè. Per l'eternità. Chissà se è rimasto qualcuno che racchiude un segreto ancora chiuso dentro. E non gli pesa!.
orlando il fratello di dalida, e nicola di bari
@@dalidafrance-italie2914 Perché e in che termini Orlando e Nicola Di Bari??
SEI onesta come Mia I commenti di Lucio dalla sono disattivati ha portato il segreto di fatima nella tomba. Grazie orietta onesta verso Luigi tenco.
Un grande artista, scomparso misteriosamente
Orietta è una brava donna. Si capisce bene da questa intervista
Orietta Berti,
Que grande eres!!!
Orietta è sincera....è una persona onesta e vera!
Qualsiasi cosa si dica su Luigi Tenco ormai è tardiva, l'unica cosa che si dovrebbe dire è la verità su quello che è successo quella notte. Ma su questo nessuno parla purtroppo, intanto qualcuno è morto, altri dicono di aver rimosso tutto dalla.mente, perciò non si saprà mai la verità. Ciao Luigi resterai sempre nei nostri cuori ♡♡♡
Grossi interessi commerciali alla base di tutto,e discografici,per essere,più chiari
.
E. Quello. Che. Penso. Io. Pensano. Anche. Gli altri
Parole forti, e il fatto che siano state riferite dopo tanto tempo, fa pensare...ad una situazione molto delicata e brutta. E, per favore, lasciate stare Dalida. Credo abbia sofferto fin troppo. Del resto, il mondo è pieno di sciacalli, purtroppo.
che cattiverie!!! orietta è una donna semplice modesta , ed è molto intonata!!! cosa volere di più?
Ma come ho letto, viene addirittura considerata una cantante di 4a categoria rispetto a qualche sua collega. Non credo, se avesse avuto una brutta voce non sarebbe durata con gli anni.
@il bacio dei baci sono contento per Orietta, che dopo cinquant'anni di onorata carriera, sia ancora qui a cantare. Perché ho notato, che ora viene trattata un po' meglio, ma fino a qualche anno fa' si permetteva chiunque, di sfotterla e prendere per il c... A cominciare da qualche sua/o collega, vedi la SIGNORA Marcella Bella...che la trattano come una demente...mi dica, se è una mia impressione.
Ridere Little toni
orietta berti......the great beauty of italy.
Orietta e Luigi sono due dei miei cantanti preferiti. La tragedia di Tenco ha come scenario discografici e giurie varie.
Si è vero sono anche miei
Ciao Ester.
@@oraziograsso6505 ciao e buona giornata ☺️
È lampante che la firma ha una grafia totalmente diversa dal testo.
Trent'anni di rimpianto. Per una giovane vita spezzata, per un astro nascente della canzone d'autore spentasi troppo presto, per il vuoto che è rimasta nella musica italiana. Tre decenni sono passati dalla morte di Luigi Tenco, avvenuta il 27 gennaio 1967 a Sanremo dopo l'esclusione dal Festival. In questa occasione abbiamo chiesto un ricordo al fratello Valentino, tenace "custode" della memoria del cantautore genovese. Valentino Tenco è un signore che sa essere severo e gentile al tempo stesso. Vive a Ruta di Camogli, nella splendida casa dove ha vissuto insieme a Luigi "e che ho comprato grazie a lui". È sposato con Graziella e ha due figli, Patrizia e Giuseppe.
- Com'era Luigi da bambino?
"Era un bambino particolare, intelligente, vivace, allegro. A tre anni sapeva leggere e scrivere senza che nessuno gliel'avesse insegnato. Ha sempre avuto una memoria prodigiosa, imparava qualsiasi cosa, era un matematico nato. Alle elementari si dilettava con le equazioni differenziali, poi ha imparato a meraviglia latino e greco".
- Lei ha rappresentato per Luigi una figura paterna?
"No. Ma io avevo dieci anni più di Luigi, e quando c'è così tanta differenza il più grande cerca di proteggere il più piccolo. Anche quando una persona non avrebbe bisogno di protezione, quando in realtà non la si capisce".
- E lei non ha capito suo fratello?
"No, non l'ho capito per niente, quando era in vita".
- Forse perché Luigi aveva un carattere difficile?
"No, assolutamente, non era una persona difficile. Aveva un carattere allegro, si divertiva con poco, quando veniva da me amava pescare e giocare a carte. Era di un'intelligenza fuori dal comune, era molto più maturo della sua età. Ma nonostante tutto era un ragazzo molto modesto. Pensi, non rilasciava autografi. A chi glielo chiedeva rispondeva: "Chi sono io per farti un autografo? Piuttosto dammi il tuo".
- Lei ha ostacolato la passione di suo fratello per la musica?
"Questo no. Luigi da piccolino è stato mandato a studiare musica. Ma io e mia madre avremmo preferito che prima finisse gli studi, che avesse, come si diceva, un pezzo di carta in mano".
- Luigi ha dedicato a vostra madre "Vedrai vedrai". Che rapporto aveva con lei?
"Ah, quella canzone. Per anni se ne è parlato come di una canzone d'amore. Ma io sapevo che era per la mamma. Ogni volta che tornava a casa lei gli diceva: "Quando la fai finita con quel mondo di buffoni", perché questo per lei era la musica, e lui rispondeva: "Vedrai, vedrai". Luigi e la mamma avevano un bellissimo rapporto. Lei era una donna dolcissima, affettuosa, ci prendeva in braccio anche da grandi. A un certo punto lei si ammalò, questo influì molto anche su Luigi. Pensi, quando era militare chiese il permesso di accompagnare nostra madre in Svizzera, dove doveva essere operata. Il suo ufficiale glielo negò. Lui rimase sconvolto".
- Chi erano i veri amici di Luigi?
"Era amico di tutti, quanto gli altri fossero amici suoi è da vedersi".
- Qualche cantautore si è mai fatto vivo con lei in questi anni?
"Ho avuto solo contatti occasionali. L'unico che mi ha commosso è stato De Andrè. Anni fa ricevette un premio musicale, e volle consegnarlo a me, che ero in platea, in memoria di mio fratello. Luigi nel '62, quando interpretò il film di Luciano Salce "La cuccagna", aveva inserito nella colonna sonora "La ballata dell'eroe", firmata da Fabrizio che allora era ancora sconosciuto. Del resto, al funerale di Luigi, a Ricaldone, sa chi c'era di musicisti? De Andrè e Michele".
- Perché suo fratello si presentò al Festival?
"I motivi esatti non li so, li posso immaginare. Luigi era sempre stato molto critico verso il Festival, diceva che quello era un mondo di gente poco colta. Credo che Dalida abbia insistito molto per avere Luigi al suo fianco a Sanremo. E poi a mio fratello interessava molto parlare ai giovani attraverso le canzoni. "Ciao amore", che presentò a Sanremo, era una canzone sociale. Ricordo un particolare: prima del Festival io riuscii a convincerlo ad andare da un sarto affinché si facesse un bel vestito. Lui non teneva per niente a queste cose e disse: "Vado a cantare una canzone che rispecchia il mondo dei campi vestito così?"".
- Che cosa ricorda di più di tutto quello che è venuto dopo il suicidio di suo fratello?
"All'inizio non mi sono reso conto di niente. Non ho capito che non erano state fatte indagini. Prima mi hanno detto che per 48 ore non potevo toccare mio fratello, poi che potevo andare via subito, e io ho ringraziato! Solo dopo ho capito... chissà quali pressioni ci sono state per portare avanti il Festival, per concludere tutta la vicenda in fretta. Ho letto ora che il dottor Molinari, allora funzionario di polizia a Sanremo, avrebbe salvato il Festival del '59. Avrebbe fatto meglio a fare le indagini, per togliere ogni dubbio".
- Ci sono molti particolari oscuri.
"Sì. Sulla rivoltella non è stato fatto l'esame del guanto di paraffina per sapere se aveva sparato o no. La rivoltella mi è stata mandata per posta un mese dopo, in un bel pacchetto giallo con scritto "Suicidio". Era perfettamente pulita. Una cosa strana E quando ho visto la pistola ho capito come era arrivata a Sanremo".
- Come?
"La pistola era in una scatola dove c'erano alcuni nastri da registrare. Mia madre non lo sapeva e ha infilato questa scatola nella valigia che Luigi ha portato a Sanremo, per via dei nastri".
- Un terribile scherzo del destino.
"Sì. Quando ho scoperto la verità mi sono ben guardato dal dirlo a mia madre. Non l'ha mai saputo. Ma ora lei non c'è più. È morta 10 anni dopo Luigi".
- Lei crede al suicidio di suo fratello?
"Non lo escludo. Ognuno di noi può attraversare un momento particolare. Luigi era timido, per salire sul palco ha certo dovuto prendere dei calmanti. Credo inoltre che qualcuno l'abbia fatto bere e non c'è niente di peggio che mescolare alcool e calmanti. Ma Luigi era la persona più distante possibile dal suicidio. Io una idea ce l'ho, ma non gliela dico. Perché non la posso provare. Ma è veramente interessante per voi parlare sempre del suicidio? Io preferirei parlare di quello che ci ha lasciato Luigi, di lui come persona".
- Parliamone.
"Luigi era innanzitutto una persona onesta, limpida, che diceva sempre ciò che pensava. Aveva un talento musicale enorme, era coltissimo, ma non si vantava mai, le canzoni spesso le regalava, all'inizio della carriera usava degli pseudonimi. Sapeva guardare con distacco il mondo di cui faceva parte e anche se stesso. Era sempre in anticipo sui tempi. Era antimilitarista, antirazzista, e cantava questi temi quando nessuno in Italia lo faceva, in brani come "Cara maestra" o "Il disertore", ispirata a Vian. Le sue canzoni le ascoltano i giovanissimi. Sa cosa mi colpisce? Fra le persone che mi scrivono, e sono molte, ci sono tanti ragazzi di quindici, sedici anni. Dimostrano di avere capito l'essenza della personalità di Luigi attraverso le sue canzoni".
Luigi è il tuo angelo custode
Ricordo di aver visto questa puntata di enigma del 2003 dedicata a Luigi Tenco. Purtroppo la stessa puntata è introvabile!
In Italia c' e' sempre stata la passione per lo scoop e quella di cercare scheletri nell 'armadio degli altri. Penso che una persona intelligente come Tenco non potesse suicidarsi solo perche' si e' sentito incompreso dalla giuria del festival ...
dear anbeta83, thank you so much for your reply, very kind of you. happy new year xxxxxx
Nn crederò mai che il motivo del suicidio, potesse essere xché la sua canzone nn va in finale. Se c'è stato il suicidio
Ci sono stati cantanti che prima di aver successo hanno avuto delle delusioni lungi da loro a suicidarsi anzi dalla sconfitta si sono impegnati di piu'.nel1967 a san remo c'era anche Mino reitano eliminato poi e' uscito alla grande .
È proprio vero
Ecco, un altro caso nel mondo della canzone di presa per il c... Quello che ha dovuto subire, il povero Mino Reitano. L'ultima sua partecipazione a Sanremo, è stato attaccato perché si era rifatto i denti...ogni cosa, era valida per sfotterlo...
Davvero incredibile che la canzone di Reitano sia arrivata così in basso. Quell'anno ci furono canzoni che ebbero molto successo fuori festival, tra cui L'immensità e Cuore matto... Per me L'immensità fu la canzone più bella per testo e musica quell'anno a Sanremo ok con la voce di Don Backy ma la preferisco con le voci di Dorelli e di Mino Reitano.
Tenco è andato in estasi per fragilità sua caratteriale il biglietto l' ha scritto il primo marito di Dalida' per coprirla poiché prima indiziata
da che programma è tratto??
vorrei vederlo tutto
Se il biglietto e vero o no bastava chiederlo a dalida a Donatella turri a mogol avrebbero riconosciuto la calligrafia di Luigi
No era troppo sgrammaticato per essere scritto da lui
"Si può morire per una canzonetta?" dichiarazioni di Orietta Berti
hello 'anbeta83'. i am a big fan of orietta berti but unfortunitely i don't understand a word of it. i'am just looking at her and admiring her beauty. by chance you do write in english, and if you do, could you please explain to me what is she talking about? your time is mostly appreciated.
She is talking about Luigi Tenco´s suicide: in his final note he declared he can not live in a world where Orietta Berti´s song is awarded. Orietta Berti´s says she can not believe that note was written by Tenco. Indeed many think that Tenco was murdered.
tenco e' stato assassinato
Moralmente certamente
Sono d'accordo con te
@@MrKarlseaper me anche fisicamente
@@esterdicaro1769 Sai quanti credono che il sole giri intorno alla terra,e ne sono convinti
Ci sono tantissime prove sulla omicidio
Comunque non c'era solo la canzone della Berti incriminata nel biglietto scritto, ma anche la rivoluzione di Gianni pettenati
Soprattutto La Rivoluzione,almeno per la qualità,ma guarda caso si glissa.E certo che c'è una ragione.Anzi,guarda caso,molto probabilmente, è proprio questa la chiave di tutto
@@MrKarlsea la canzone " la rivoluzione", era citata lo stesso nel fatidico biglietto, però chissà perché non è stata incriminata come " IO TU E LE ROSE" di Orietta Berti.
@@cristianodesana7076 Purtroppo la ragione si può più che presumere,anche se si è fatto il possibile e l'impossibile per cancellarla o camuffarla.Enormi interessi discografici di fondo,che certamente hanno assassinato moralmente Tenco,anche se non materialmente.Seguendo ATTENTAMENTE,l'intera vicenda,il maledetto puzzle si ricostruisce,eccome!IL ripescato Pettenati incideva per la Fonit Cetra della Rai,e Bersani se ne usci'sbattendo la porta dalla commissione giudicatrice presieduta da Zatterin,che poi come ebbe modo di dire con la sua viva voce,da allora non rimise più piede al Festival.E questi sono FATTI,e non fantasie più o meno di comodo
@@MrKarlsea io che sono un po' appassionato del festival, la classifica finale di quel Sanremo la canzone di Gianni pettenati, si classificò all'ultimo posto...in effetti. Era un brano che non è che meritasse di arrivare in finale, ci saranno state di sicuro canzoni più belle escluse...ma come risaputo, gli errori di esclusione x canzoni che poi, hanno avuto successo in seguito a Sanremo è cosa risaputa.
@@cristianodesana7076 Come quella di Tenco,appunto,anche se andrei molto cauto nel parlare di errori,interessi,forse è piùappropriato...ma tant'è. Buona giornata
cane rognoso non capisce niente ed e' un gran villano
L USIGNOLO .
è incredibile e se davvero fosse stato ucciso come sostengono in tanti ? ???
Le biografie degli studiosi concordano...fu assassinato...
@@corradospaviero4133 le biografie degli studiosi sono quasi sempre dei polpettoni intrisi di complottismo fumoso e senza alcuna prova,mi sai spiegare come mai in 50 anni nessuno di loro è mai riuscito a fornire prove certe sul suo presunto omicidio? Senza prove certe le loro sono solo chiacchiere da bar.
Me lo chiedo anch'io
E' stato ucciso infatti...ne sono convinto!
Ci sono molti indizzi che più che pensare a un suicidio, fanno pensare a un omicidio. È che forse allora, poteva sembrare uno scandalo un caso così.
Io tu e le rose non meritava assolutamente!
E invece quella di Gianni pettenati,. LA RIVOLUZIONE era un fiore fior di canzone quella. L'altro brano citato con, IO TU E LE ROSE. Quella sì che era una c...ta, di canzone!!!
Non sono d'accordo
@@cristianodesana7076 Musicalmente la canzone della Berti è più che dignitosa.Quella di Pettenati,una cagata assoluta
@@MrKarlsea e io di fatti, il commento che ho fatto intendevo dire quello...che la canzone, di pettenati...la rivoluzione era una cagata di pezzo...invece, quella di Orietta la finale era meritata...
@@cristianodesana7076 Hai fatto bene a precisare,allora ci troviamo assolutamente d'accordo.Vorrei anche aggiungere che al ripescaggio della più che mediocre canzonetta,potrebbe aver influito il fatto che il suo interprete,incideva per la Cetra,guarda caso, casa discografica di appartenenza della Rai.E anche questo,spiegherebbe tante cose,seppure in una mente tragicamente alterata
Si tocca i naso...dicono che chi lo fa mente..
E tu cosa ti tocchi quando scrivi questi commenti idioti? Sicuramente il deretano
@@jacqueslescout5426 🤣🤣🤣
E se ti tocchi la figa,cosa vuol dire??
ma era naturale che Tenco non sia stato turbato e sembrasse del tutto tranquillo nei confronti di Orietta Berti, lui era straconvinto che la banalissima canzone "Io , tu e le rose" non sarebbe mai arrivata in finale, infatti non ho capito neanche io com'è potuta arrivarci...non che fosse bella "Ciao, amore, ciao", per carità, tra l'altro Tenco l'ha cantata malissimo
Non sono per niente d'accordo lui l'ha fatto apposta a cantarla così e l'ha cantata benissimo
@@esterdicaro1769 allora si nota che lei non ha orecchie musicali, prima lei ammette che lui l'ha cantata cosi aposta e poi dice che ha "cantato BENISSIMO", ma come si fa? era una vera fetecchia, stonatissimo !!
@@esterdicaro1769 Non l'avrebbe potuta cantare bene in ogni caso.Era fortemente alterato,quella sera,cosa che si dimentica spesso e volentieri,di evidenziare
@@giancarloargentaro9023 no tu non le hai
@@MrKarlsea stai zitto
Certo che la Berti non centrando nulla…è davvero stata presa in mezzo ad un dolore immenso pure per lei segnata