EMILIA ROMAGNA: UNA REGIONE INVENTATA - Emélia Rumagna: na regioun inventeda

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 14 жов 2024
  • Emilia Romagna: un invenzione dello Stato Italiano.

КОМЕНТАРІ • 49

  • @YousTubo
    @YousTubo 6 місяців тому +1

    Grande 👍🏼

  • @picusbellicus9764
    @picusbellicus9764 2 роки тому +5

    Da marchigiano che ama profondamente l'Emilia (o meglio, Lombardia), non posso che trovarmi d'accordo con tutto ciò enunciato nel video.
    Spero un giorno di potermi trasferire in questa terra meravigliosa, e ho intenzione di impararne la lingua, anche se ormai non viene quasi più parlata, figuriamoci insegnata.
    Canale meraviglioso, continua così!

    • @parleremilian6879
      @parleremilian6879  2 роки тому +9

      Devo essere sincero, le parti d'italia salve (culturalmente e paesaggisticamente) sono quelle che non sono state toccate dall'industrializzazione, che ha distrutto non solo la nostra cultura, ma anche l'ecosistema e il patrimonio paesaggistico/artistico.
      Per esempio, il centro storico di Modena è certamente meraviglioso. La piazza di Carpi è qualcosa di divino. Ma nel suo insieme la provincia di Modena è un'interminabile distesa di cemento che si espande sempre di più in nome dello "sviluppo economico": un vero e proprio stupro del territorio.
      La cosidetta "piantata emiliana" che fino agli anni '50-'60 dominava il paesaggio rurale rappresentava una vera e propria foresta reticolata di magnifiche farnie secolari olmi, aceri e carpini, una magnifica simbiosi tra uomo e natura. Ma con la modernizzazione agricola questa foresta padana reticolata che ha permesso alle specie autoctone di sopravvivere per secoli è stata completamente rasa al suolo, sostituita oggi da enormi campi desertici. Di conseguenza l'ecosistema è stato completamente distrutto. Non a caso le specie autoctone oggi stentano a crescere e sono rimpiazzate da specie invasive alloctone che degradano ulteriormente il territorio.
      Città come Sassuolo erano preziosi gioelli artistici incastonati in una splendida campagna che attirava miriadi di turisti tedeschi che calavano attraverso il Brennero per venire a fare il bagno nel Secchia, qualcosa di assolutamente inimmaginabile oggi. Questa cittadina è infatti una discarica industriale. Il suo centro storico è stato rovinato da orribili palazzi anni '60 e la cultura locale è stata completamente sostituita dall'immigrazione di massa.
      Questo caso particolare riassume in sintesi quello che oggi è la mia terra. E purtroppo, per essere realisti, devo ammettere che non esistono chance per rianimarla. Insegnare il dialetto a scuola per esempio non serve a niente in una terra in cui la popolazione autoctona è stata ridotta a minoranza etnica.
      Certo io tengo in vita la mia cultura (che per me è vita e qualcosa che fa bene allo spirito) non a caso la mia prima lingua è il gallo-italico, e mi fa sempre piacere visitare i magnifici castelli da Vignola a Montechiarrugolo, oltre che il centro storico di Reggio, Modena e Parma. Ma ho deciso di vivere la mia vita da un'altra parte del Nord Italia, dove la natura e la società sono ancora intatte (in pratica dove esiste ancora l'italia di sempre).

    • @enigman1931
      @enigman1931 Рік тому +1

      @@parleremilian6879 Bologna non ti piace?

    • @parleremilian6879
      @parleremilian6879  Рік тому +1

      ​@@enigman1931 Il centro storico di Bologna è un capolavoro, peccato che cultura di cui ne è il frutto è praticamente morta, così come la cultura che ha dato vita alle piramidi di Giza. La Bologna odierna ha infatti come Milano e molte altre città del Nord Italia abiurato le sue radici, e quello che ne è rimasto è relegato alla sfera folkloristica/turistica come il tortellino e la mortadella.
      Il concetto di Emilia è un concetto artificioso, frutto di un'invenzione ottocentesca. E se proprio vogliamo individuare un'area omogenea all'interno di questa regione inventata, allora Parma-Reggio-Modena sono un blocco culturale. Bologna e Ferrara sono realtà a se stanti di transizione, così come Piacenza, mentre la Romagna è l'altro blocco culturale.

    • @wsm2545
      @wsm2545 11 місяців тому +1

      ​@@parleremilian6879 io sono stato in varie città emiliane, pur non essendolo, essendo veneto: la mia preferita è sicuramente Cento, ma sono stato anche a Ferrara, Mantova, Modena, Comacchio e Mirandola. Togliendo Mantova, ho notato una certa differenza archiettonica: tanti mattoni a vista, una archiettura quasi "popolare" che non c'è, ad esempio, in Lombardia, men che meno da noi. È solo una mia impressione o è davvero così? Vedo una certa "peculiarità" solo nell'Emilia, o almeno in quel poco che ho visitato. Sałudi!

    • @vitolavezzi2526
      @vitolavezzi2526 5 місяців тому

      @@parleremilian6879 Considerazioni largamente condivisibili; purtroppo dagli anni '60 la nostra campagna è stata prima sacrificata dal consumo di suolo per strade/capannoni/centri commerciali/infrastrutture/palazzoni ecc.; in particolare è stata "spianata" dalla meccanizzazione spinta dei lavori agricoli e dalla estensione delle colture foraggere finalizzate alla produzione lattiera disciplinata dal Consorzio del Parmigiano-Reggiano: per abbassare i costi si doveva moltiplicare la velocità dei macchinari in campo: la bellissima "piantata" - fiore all'occhiello del ns. paesaggio agricolo - rallentava le lavorazioni e fu eliminata, insieme - nella Bassa Parmense almeno - alla totalità delle viti di Lambrusco "Maestri", pregiata varietà locale; siamo arrivati così alle immense spianate attuali, senza siepi, bordure di alto fusto (noci, querce, pioppi cipressini ecc.): non si dice, ma questo - oltre a distruggere la biodiversità faunistico/floristica - ha prodotto una radicalizzazione del clima locale che la situazione precedente valeva a mitigare (vento/sole attenuati, umidità del terreno protetta). Non dimentichiamo però le condizioni di vita della ns. Bassa fino a 150 anni fa : le estese risaie causavano la malaria endemica; nelle città non andava meglio : un operaio della Pirelli con una giornata di lavoro - oltre 10 ore... - riusciva a malapena a comprare il solo pane per 4 persone : le ragioni "ecologiche" si difendono volentieri con la pancia piena... .

  • @Westmar
    @Westmar 2 роки тому +5

    Ci mancano molto i nostri "fratelli emiliani" e chi dice che non abbiamo affinità o è un pazzo o è malizioso. Se vogliamo prendere unicamente in considerazione il fattore linguistico basta farsi un giro a Casalmaggiore, nel pavese e nel basso mantovano, così per rimanere MOOOOLTO superficiali. Un saluto dalla Bassa, son contento di aver trovato questo canale

    • @albertogambino5795
      @albertogambino5795 2 роки тому +3

      Io sono della provincia di Novara, lago d'Orta. Come ho scritto sopra, sono lampanti le affinità del mio dialetto con quello utilizzato dall'autore del video. Interessante notare come le nostre varianti del lombardo in quella che è la cosiddetta Lombardia Savoiarda, come veniva chiamata, abbiano molte più similitudini con le varianti emiliane che non con la lingua piemontese, a noi contigua (se non con le varianti più orientali di transizione). La quale ci è pressoché incomprensibile. Questo è indicativo.

    • @wsm2545
      @wsm2545 11 місяців тому

      Presumo che tu venga dalla bassa cremonese o dal mantovano, quindi nel basso cremonese si parla un dialetto di stampo emiliano, non lombardo, intuisco

    • @albertoboccali7437
      @albertoboccali7437 4 місяці тому

      Il dialetto che sento qui lo trovo più vicino alle zone tue limitrofi, dove i confini possono sporcare (in senso buono ovviamente) la parlata. Noi a Bologna abbiamo un occhio più orientato alla Romagna di cui non capisco la chiusura verso l'Emilia. Comunque, come è notorio a tutti, basta spostarsi di poche decine di km e si espatria in un altro tessuto dialettale.
      Buon campanilismo a tutti

  • @zorbamartialis1256
    @zorbamartialis1256 4 місяці тому

    La Lunigiana, Massa e Carrara possono essere considerate Lombardia cispadana (dunque Emilia) o Liguria?

  • @felicezenzero8441
    @felicezenzero8441 Місяць тому +1

    La via emilia unisce tutte le citta da rimini fino a piaceza a due passi dal piemonte ed è una srada romana molto antica

  • @oscarmedina9669
    @oscarmedina9669 7 місяців тому +1

    Quale variante del Emiliano parli?

  • @umbygamb5667
    @umbygamb5667 10 місяців тому +1

    Bel video ma concordo poco sul confine fissato a Modena e non a est di Bologna… credo che vada preso in considerazione più il confine linguistico che è il fiume Sillaro rispetto a quello storico che non rispecchia a mio parere la vera divisione tra Emilia e Romagna o Lombardia e Romagna…

  • @albertogambino5795
    @albertogambino5795 2 роки тому

    Una curiosità: come vanno classificate le aree del Ferrarese e del Bolognese? Una propaggine della Romagna, "Emilia" orientale o che altro? Considerato che la Lombardia storica si interrompa nel Modenese.

    • @parleremilian6879
      @parleremilian6879  2 роки тому +4

      Ferrara è una realtà a sé stante. Rappresenta l'area di confine per eccellenza, essendo l'anello di congiunzione tra Veneto, Romagna e Lombardia.
      La città di Bologna rappresenta la congiunzione linguistica e culturale tra Lombardia e Romagna. E il vero confine tra Lombardia e Romagna anche se da molti viene fatto coincidere con il Panaro (per via dei coinfini fissati dal Regno Longobardo di Rotari) in realtà da un punto di vista culturale rappresenta il Reno, essendo al contrario del Panaro un vero e proprio confine culturale o un vero e proprio spartiacque linguistico. Infatti il dialetto bolognese occidentale possiede tutte le caratteristiche del reggiano-modenese, e ciò sottolinea il forte legame culturale con la Lombardia, e non a caso l'area in cui viene tradizionalemente prodotto il parmigiano comprende anche tutta la provincia bolognese occidentale fino al Reno.

    • @albertogambino5795
      @albertogambino5795 2 роки тому +1

      @@parleremilian6879 grazie.

  • @bisacciayo189
    @bisacciayo189 Рік тому

    Che fine ha fatto la versione più corta del video?

  • @filippodaidone738
    @filippodaidone738 2 роки тому +6

    Ma questo video fallisce nel considerare molte cose nel concetto di Lombardia. La definizione di Lombardia dipende dal periodo storico la Lombardia andava dal Friuli alla Calabria del Nord nel decimo secolo. Il tema bizantino della Lombardia è in Calabria. Il termine Lombardia ha poi per secoli indicato il nord Italia. La lega Lombarda era composta da Lombardi, Emiliani, Piemontesi, Veneti e non c'erano liguri solo perché Genova dominava tutta la Liguria. la prima volta in cui il termine Lombardia è stato usato in riferimento specifico alla regione moderna è il 1815 con il regno lombardo-veneto perché agli austriaci serviva qualcosa che non dicesse Italia né ducato di Milano. Ed allora comunque non comprendeva la provincia di Mantova che era una cosa a se. La Lombardia attuale prima veniva chiamata ducato di Milano tranne l'oltre Adda che veniva considerato veneto. Reggio di Lombardia è perché è Reggio dell'Italia del Nord
    L'Emilia era vista divisa in se stessa Modena e Parma erano considerate regioni a loro stanti con Bologna e Ferrara raggruppate con la Romagna nella cosiddetta regione delle Legazioni.

    • @parleremilian6879
      @parleremilian6879  2 роки тому +9

      Il concetto di Emilia fino al 1861 non esisteva. Nessun modenese o parmigiano si sarebbe mai chiamato "emiliano", ma si sarebbe definito lombardo. Emilia era un antica suddivisione amministrativa augustea di cui erano consapevoli gli studiosi, ma non aveva alcuna valenza culturale.
      Una cosa simile riguarda il concetto di italianità. Gli intellettuali, imbevuti di cultura classica e del mito di Roma, si sarebbero definiti italiani anche nel rinascimento, ma tra la massa della popolazione nessuno si sarebbe mai definito italiano prima del 1861. Mancava completamente una tale coscienza etnica. Al contrario tutti i parlanti germanici nell'Europa continentale si sono sempre autodefiniti "Deutsch" anche prima che la Germania esistesse come entità politica.
      La Lombardia, così come la Romagna, era una regione culturale che non aveva nulla a che fare con confini politici. Il ducato di Mantova, di Modena-Reggio, o di Parma-Piacenza erano stati indipendente, ma gli abitanti si sono sempre definiti Lombardi. E qui si sta parlando dell'epoca moderna, non del medioevo quando tutto il Nord Italia veniva approssimativamente chiamato Lombardia.

    • @atlantis4516
      @atlantis4516 Рік тому

      A Ferrara non si parla così, anzi oserei dire che la parlata di questo video è non del tutto comprensibile. Una docente ferrarese in un video su UA-cam disse che la nostra parlata è stata frettolosamente inserita nelle Gallo-italiche, mentre in realtà sia di derivazione al 100% latina. Insediamenti gallici non ce ne sono mai stati se non piccoli insediamenti non duraturi.

    • @leonardodavoli8772
      @leonardodavoli8772 Рік тому +1

      C'è da considerare tuttavia che nel medioevo e nell'età moderna i popolani (e, in qualche misura, anche i signori terrieri e i nobili), nella grande maggioranza dei casi, si identificava con la propria provenienza molecolare: N'Arzàn l'era n'arzàn, on mùdneis l'era on mùdneis, on carpèsan l'era on carpèsan, ecc. ecc.
      Al tempo era difficile che un paesano dicesse (che fosse lombardo, emiliano, piemontese orientale, ecc) "me sun lumbàrd"; avrebbero piuttosto detto "sun mòdneis", "sùn ed mòdna", "mi sun milanes" "mi sun de milan"
      Le identità strettamente localizzate erano la norma nel medioevo e nella prima età moderna, in cui il livello di "cultura" e di conoscenza geo-culturale dei ceti popolari era relativamente bassa.
      Dopo, con la formazione identitaria regionale, nel corso del 1800 e 1900, la gente ha iniziato ad aggiungere, oltre che l'identità provinciale, l'identità regionale.
      "Lombardo", era un appellativo che si davano i colti, che conoscevano i territori della regione storica "lombardia" e ne conoscevano il significato. E soprattutto, era un termine che veniva utilizzato dagli italiani peninsulari e dagli europei continentali per definire noi nord italiani in maniera generale.
      Dante, per esempio, chiamava le lingue padane lingue "lombarde".
      Ergo, pressapoco tutte le identità macro-regionali che abbiamo al giorno d'oggi sono create artificialmente, non solo quella degli emiliani.
      @@parleremilian6879

    • @vitolavezzi2526
      @vitolavezzi2526 5 місяців тому

      @@parleremilian6879 Concordo in toto: anche dopo il 1861 la coscienza della italianità penso fosse pressochè inesistente, perlomeno presso il popolo minuto; non dimentichiamo che i vari Referendum per esprimersi sull'annessione degli stati preunitari al Regno di Sardegna prevedevano una percentuale degli aventi diritto al voto irrisoria (votavano solo i cittadini maschi di censo, escludendo quindi la stragrande maggioranza della popolazione : alla faccia della "volontà popolare"...; consideriamo anche che allora ben oltre il 50% della popolazione era analfabeta). In ogni caso gli effetti economici della unificazione furono disastrosi, grazie anche al forte aumento della pressione fiscale (il famigerato "pareggio di Bilancio" cominciò a fare danni fin da allora), fino ad arrivare alle sommosse in reazione alla "Tassa sul macinato". Quanto alla creazione della regione Emilia-Romagna, fu una balzana idea del ministro C.Farini, nominato dal Re "dittatore" delle Province emiliane (non per niente...).

  • @docantox54
    @docantox54 Рік тому +2

    Sono di Modena città: via Valdrighi x l'esattezza. Concordo con il concetto di Lombardia x Modena. E ho sempre ritenuto che la diversità forte con Bologna, stia proprio nel fatto che Modena non ha mai fatto parte dello Stato Della Chiesa !

    • @enigman1931
      @enigman1931 Рік тому +1

      Bologna non ha mai avuto buoni rapporti con lo Stato Pontificio, al massimo ha subito influenze dalla Romagna ma verso la chiesa c'è sempre stata molta intolleranza

  • @albertogambino5795
    @albertogambino5795 2 роки тому +1

    Questo conferma l'assonanza lessicale e non con le varianti lombardo-occidentali. Io provengo dall'area del lago d'Orta, ovviamente lombardofona ma sotto amministrazione piemontese. Personalmente denoto molte più affinità con le varianti dialettali emiliane che non con la lingua piemontese, per lo meno nella sua variante occidentale.

  • @riccardobosi5956
    @riccardobosi5956 2 роки тому +3

    A l’è tût parfät. L’è maraviyus.

  • @cristinanesci4007
    @cristinanesci4007 Рік тому +1

    La Gallia cisalpina finiva a Sena gallica o meglio Senigallia. Da Pesaro a Milano la base etnica è comune come il dialetto. Cambia qualche accento ma la radice è comune. Poi la storia ed i campanili hanno caratterizzato ogni singola città guelfa o ghibellina.

    • @parleremilian6879
      @parleremilian6879  Рік тому

      In realtà la gallia cisalpina finiva sul rubicone e comprendeva anche tutta la toscana nord del fiume arno, essendo terra ligure (anche se purtroppo nel corso dei secoli è stata linguisticamente toscanizzata al di fuori che la lunigiana).
      Al contrario le marche settentrionali, nonostante risentino dell'influenza linguistica romagnola, specialmente nel Montefeltro e a Urbino (mancando barriere geografiche significative tra la pianura padana e le marche) da un punto di vista culturale sono l'area di transizione per eccellenza tra il mondo gallo-italico e quello centro-meridionale.

    • @cristinanesci4007
      @cristinanesci4007 Рік тому

      Carissimo, gli insubri i boi ed i senoni sono tutti Galli della Gallia cisalpina . Sena gallia fondata nel 389/383 A.C. . Solo per precisare.

  • @felicezenzero8441
    @felicezenzero8441 Місяць тому +1

    Ma quindi via emilia anche lei nel 1800? Hahsha ma fammi ridere ancora con qualche osservazione teorica

    • @parleremilian6879
      @parleremilian6879  Місяць тому

      La via emilia è una strada di origini romane, che è una cosa diversa da una regione storico-culturale come potrebbe essere il Veneto, la Toscana, o la Liguria. Ma in ogni caso il processo dissolutivo dell'Occidente è così progredito, la Rivoluzione è così avanzata, l'Europa così decristianizzata e quindi diretta al suicidio, che parlare di regioni storiche d'Europa fa quasi scappar da ridere.

    • @felicezenzero8441
      @felicezenzero8441 Місяць тому

      @@parleremilian6879 però io credo che c'è rimasto qualcosa di romano in queste città sulla via Emilia non solo per esempio giusto il spqr sullo stemma della città Reggio Emilia ma anche nei cognomi delle persone è un po' gallica e un po' romana

  • @Guerillalilla
    @Guerillalilla Рік тому +1

    Davvero interessante questa prospettiva anti-coloniale. Inizialmente ero ingenuo a questo ragionamento perchè pensavo fosse una propaganda insubro-centrica. Ora che ci penso, la situazione è simile a quella dei catalani, che a causa del nazionalismo spagnolo la gente autoctona di Valencia e delle Baleari non si definisce catalana (seppur lo sia). Quindi immagino che l’unesco è stata arbitraria nel classificare ligure, piemontese, lombardo ed emiliano come lingue separate, mentre campano, lucano, pugliese e abruzzese come un unica lingua. Tuttavia mi sorgono dei dubbi: Un milanese stenta a capire il dialetto torinese quanto quello bresciano? Un lunigiano e un valtellinese se parlano in dialetto stretto riescono a capirsi? Grazie per l’attenzione

    • @parleremilian6879
      @parleremilian6879  Рік тому +1

      Per quando riguarda il cuore del Nord Italia (Lombardia-Emilia-Veneto-Trentino) i vocaboli sono praticamente identici. Il Piemontese e il Romagnolo sono strettamente legati a questo epicentro, ma hanno un lessico che li differenzia di più, mentre la Liguria è l'unica area che si distingue nettamente essendo tagliata fuori dalla pianura padana.
      Il torinese possiede una tale intrusione di francesismi. Ma a livello sintattico si conforma al lombardo inoltre possiede affinità impressionanti con il Reggiano o il Modenese, come Avèir (Avej in piemontese) Savèir (Savej in piemontese), Candèila, Piemuntèis,...
      È inoltre impressionante la somiglianza linguistica tra la Valtellina o la Lunigiana, nonostante siano localizzate in parti opposte del Nord Italia.
      Questo perchè Il sostrato di fondo è lo stesso.

    • @Guerillalilla
      @Guerillalilla Рік тому +1

      @@parleremilian6879 Per quanto riguarda la Liguria oltre all’isolamento immagino sia dovuto anche dal contatto culturale con i popoli del mediterraneo
      Quindi se non ho capito male, le lingue gallo-italiche sono tre (escludendo i dialetti di transizione), ovvero: Lombardo, Romagnolo e Veneto. Giusto?
      Inoltre vorrei domandarti:
      Quali fonti (apparte il Sizzi) affermano questo dividet-et-impera imposto da Roma?
      Anche in ristretti ambienti di sinistra (contando anche il web) viene contestato il termine “Emiliano”?
      Si sono pensati a nomi alternativi al Piemonte, all’Emilia (compresa la terra di transizione co la Romagna)?
      A presto

  • @fra76ify
    @fra76ify 2 роки тому +10

    Nelle città di Bologna e Modena si può tranquillamente decretare l'estinzione di bolognesi e modenesi doc...molto triste quanto aberrante!😡

    • @enigman1931
      @enigman1931 Рік тому +1

      Non sai quanto mi faccia stare male ma hai ragione, ogni volta che vado in centro a Bologna non sento uno che abbia l'accento Emiliano, sento tutti gli accenti fuorchè quelli Emiliani. Mentre a Milano i fuorisede magari tendono con il tempo ad avere le vocali della città meneghina (tipo la "e" aperta) qua a Bologna i fuorisede non tendono ad assorbire la nostra dizione. Ho notato che la stessa cosa succede a Torino. Il Bolognese non si sente neppure più in diversi comuni della bassa pianura, resistono ancora un pò nei paesini dell'Appennino, ma non so ancora per quanto.
      Stiamo perdendo la nostra identità...

    • @felicezenzero8441
      @felicezenzero8441 Місяць тому

      ​@@enigman1931ci credo vai in zona universitaria e stai fermi li prova a fare due passi in centro a Bologna mi sa che si sente eccome