Non farci caso, da un pezzo la geografia è una materia che ha perso dignità; soprattutto per quelli di Repubblica che già mal sopportano l'idea che l'Italia abbia ancora dei confini.
Si, certo, libera. Ma libera da chi? Libera dal fascismo? Senz'altro. Peccato però che ad un padrone ne è subentrato un altro che da quasi ottant'anni ci tiene alla briglia e non ci molla. Perciò, prima di parlare di libertà, faresti bene a pensarci. Quanto alla democrazia poi... Sei proprio sicuro che viviamo in un paese così democratico? Qualcuno ti ha mai chiesto se volevi entrare nella UE o se volevi rinunciare alla Lira in favore dell'Euro? A me non risulta.
Bisognerebbe continuare col racconto fino al 49 circa. Dopo il 45 non è più successo niente. Omicidi, stragi, vigliaccate varie non vengono più conteggiate???
pescara non viene liberata il 1 gennaio 1944 bensì il 10 giugno. Daltronde essendo dietro la linea gustav, come avrebbero fatto? Anche la collocazione geografica è sbagliata, non è nel nord abruzzo ma al centro; dai repubblica, una cosa dovevate fare.
Spiegata molto bene, l'unica pecca è che vengono citati solo gli eccidi tedeschi e non quelli alleati che furono addirittura superiori a quelli compiuti dai tedeschi. La verità purtroppo fu che gli Italiani in una situazione di scompiglio politico le prese da entrambi gli schieramenti in quantità esorbitanti.
@@brunocostantini9854 Il problema è chi vede la conclusione di quella guerra come un giorno di festa. È VOSTRA la contraddizione. C'è chi, infatti, coerentemente, non ci vede nulla da festeggiare.
@@epbrothers887 no, la contraddizione è semmai tutta vostra, poiché ancora piangete per l'esito nefasto della guerra fascista di aggressione, quando proprio la Resistenza ha salvato l'Italia da una sottomissione completa, come invece accadde alla Germania, addirittura separata in quattro differenti zone di occupazione. Se fosse dipeso solo dal tuo ducetto megalomane e vigliacco, l'Italia, a guerra finita, sarebbe letteralmente stata fatta a pezzi dai vincitori...'patriota' dei miei stivali.
@@claudiocarpentieri2714 Mah, guarda, io NON sono fascista, e sono il primo a riconoscere il regime come principale responsabile di ciò che è accaduto. Detto questo, una guerra perduta rimane una guerra perduta. A prescindere dalle responsabilità. Non si può mistificare totalmente la Storia e far finta di niente, perché tanto non la si dà a bere a nessuno. Una guerra perduta non diventa una guerra vinta solo perché, quando le cose cominciano a mettersi male, si corre tra le braccia del nemico e si dice di essere dalla sua parte. Addirittura, facendo professione di antifascismo dopo 20 anni di consenso al regime. Perché sennò, oltre all'indipendenza, si perde anche la dignità. Tanto poi, quando si è trattato di decidere veramente, hanno avuto tutti bene in chiaro chi fossero i vincitori e chi i vinti. Magari poteva andarci un po' peggio, come dici tu, ma in sede di trattati di pace siamo stati trattati assolutamente da sconfitti. Come era giusto che fosse. Tant'è vero che quando De Gasperi tentò di contrattare sull'Istria mettendo avanti la storia della Resistenza, le sue parole caddero nel vuoto. Non sarebbe stato più dignitoso, invece di umiliarsi, dire: "Prendiamo atto della sconfitta, ci rimettiamo alle vostre volontà"? Se non altro, oggi percepiremmo quel 25 aprile come deve essere percepito, cioè l'anniversario di una sconfitta. Il passaggio da una situazione di sovranità nazionale a una di subordinazione politica, militare, economica, culturale. Anche perché un popolo che ha coscienza della propria sconfitta potrà magari, un giorno, riprendere nuovamente le armi e lottare per la propria indipendenza. Uno che crede di aver vinto, no. E magari, con il Piemonte occupato dai francesi e, che so, il Triveneto sloveno, il 25 aprile non ci sarebbe gente in piazza a festeggiare. Per me, al massimo, quel giorno può rappresentare un "sollievo", un "poteva andarci peggio", come dici tu. Ma mai una festa. E i partigiani li ringrazio per questo. Ma non per avere liberato l'Italia. Che, soprattutto per colpa del regime, è schiava dal 1943, dalla resa incondizionata che ha posto fine alla nostra guerra. Guerra combattuta interamente al fianco dell'Asse e della Germania nazista. Il resto sono chiacchiere.
@@claudiocarpentieri2714 Postilla: essere patrioti significa RICONOSCERE la condizione di sconfitta e di sottomissione, e lottare per rovesciarla. Non certo far finta di aver vinto. E non c'entra nulla l'essere fascisti o antifascisti: è un fatto oggettivo, non ideologico.
Chiarissimo con tutte le informazioni necessarie
Com'è possibile non ricordare l'eccidio di Sant'Anna di Stazzema del 12 agosto 1944?!?! Furono uccise 560 persone.
è stato molto chiaro in 3minuti , grazie mille!
l'indicazione di Trieste sulla cartina è sbagliata. l'avete messa al posto di Venezia.
Non farci caso, da un pezzo la geografia è una materia che ha perso dignità; soprattutto per quelli di Repubblica che già mal sopportano l'idea che l'Italia abbia ancora dei confini.
Viva la nuova Italia finalmente libera e democratica!!! 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹
Libera e democratica? Ahahah,fa schifo, è un letamaio, è una stato alla frutta
Si, certo, libera. Ma libera da chi? Libera dal fascismo? Senz'altro. Peccato però che ad un padrone ne è subentrato un altro che da quasi ottant'anni ci tiene alla briglia e non ci molla. Perciò, prima di parlare di libertà, faresti bene a pensarci. Quanto alla democrazia poi... Sei proprio sicuro che viviamo in un paese così democratico? Qualcuno ti ha mai chiesto se volevi entrare nella UE o se volevi rinunciare alla Lira in favore dell'Euro? A me non risulta.
"democrazia" americana
@@iljoker4697 ok pagliaccio
Bisognerebbe continuare col racconto fino al 49 circa. Dopo il 45 non è più successo niente. Omicidi, stragi, vigliaccate varie non vengono più conteggiate???
pescara non viene liberata il 1 gennaio 1944 bensì il 10 giugno. Daltronde essendo dietro la linea gustav, come avrebbero fatto? Anche la collocazione geografica è sbagliata, non è nel nord abruzzo ma al centro; dai repubblica, una cosa dovevate fare.
Ormai c'è la festa dell'occupazione ora.
Spiegata molto bene, l'unica pecca è che vengono citati solo gli eccidi tedeschi e non quelli alleati che furono addirittura superiori a quelli compiuti dai tedeschi. La verità purtroppo fu che gli Italiani in una situazione di scompiglio politico le prese da entrambi gli schieramenti in quantità esorbitanti.
Bevi de meno, eh...
@@claudiocarpentieri2714 Invece di dire stronzate prova a smentire, stronzo!
perché non ci illumini tu su questi eccidi?
Sono curioso di sapere dove e come gli eccidi angloamericani
I sardi non sono mai stati conquistati...nonostante tutto
FINALMENTE UN RAGIONAMENTO ONESTO E VERITIERO
Lucky Luciano Yankee Comprare Tutto ItaGlia
Buonasera l'Istria deve essere liberata dall'Italia
Ecciuuuuuuuu
Ma quale liberazione
Lo é
@@mariocanfora9117 un passo di potere
libera🤣🤣🤣
per permettere ai cretini come te di scrivere
l'Italia Libera e UNITA certo senza Istria ovviamente
Avendo perso una guerra da noi dichiarata cosa pretendevi? concessioni territoriali?😅
@@brunocostantini9854 Il problema è chi vede la conclusione di quella guerra come un giorno di festa. È VOSTRA la contraddizione.
C'è chi, infatti, coerentemente, non ci vede nulla da festeggiare.
@@epbrothers887 no, la contraddizione è semmai tutta vostra, poiché ancora piangete per l'esito nefasto della guerra fascista di aggressione, quando proprio la Resistenza ha salvato l'Italia da una sottomissione completa, come invece accadde alla Germania, addirittura separata in quattro differenti zone di occupazione.
Se fosse dipeso solo dal tuo ducetto megalomane e vigliacco, l'Italia, a guerra finita, sarebbe letteralmente stata fatta a pezzi dai vincitori...'patriota' dei miei stivali.
@@claudiocarpentieri2714 Mah, guarda, io NON sono fascista, e sono il primo a riconoscere il regime come principale responsabile di ciò che è accaduto.
Detto questo, una guerra perduta rimane una guerra perduta. A prescindere dalle responsabilità.
Non si può mistificare totalmente la Storia e far finta di niente, perché tanto non la si dà a bere a nessuno.
Una guerra perduta non diventa una guerra vinta solo perché, quando le cose cominciano a mettersi male, si corre tra le braccia del nemico e si dice di essere dalla sua parte. Addirittura, facendo professione di antifascismo dopo 20 anni di consenso al regime. Perché sennò, oltre all'indipendenza, si perde anche la dignità.
Tanto poi, quando si è trattato di decidere veramente, hanno avuto tutti bene in chiaro chi fossero i vincitori e chi i vinti.
Magari poteva andarci un po' peggio, come dici tu, ma in sede di trattati di pace siamo stati trattati assolutamente da sconfitti.
Come era giusto che fosse.
Tant'è vero che quando De Gasperi tentò di contrattare sull'Istria mettendo avanti la storia della Resistenza, le sue parole caddero nel vuoto. Non sarebbe stato più dignitoso, invece di umiliarsi, dire: "Prendiamo atto della sconfitta, ci rimettiamo alle vostre volontà"?
Se non altro, oggi percepiremmo quel 25 aprile come deve essere percepito, cioè l'anniversario di una sconfitta. Il passaggio da una situazione di sovranità nazionale a una di subordinazione politica, militare, economica, culturale.
Anche perché un popolo che ha coscienza della propria sconfitta potrà magari, un giorno, riprendere nuovamente le armi e lottare per la propria indipendenza.
Uno che crede di aver vinto, no.
E magari, con il Piemonte occupato dai francesi e, che so, il Triveneto sloveno, il 25 aprile non ci sarebbe gente in piazza a festeggiare.
Per me, al massimo, quel giorno può rappresentare un "sollievo", un "poteva andarci peggio", come dici tu. Ma mai una festa. E i partigiani li ringrazio per questo. Ma non per avere liberato l'Italia.
Che, soprattutto per colpa del regime, è schiava dal 1943, dalla resa incondizionata che ha posto fine alla nostra guerra. Guerra combattuta interamente al fianco dell'Asse e della Germania nazista.
Il resto sono chiacchiere.
@@claudiocarpentieri2714 Postilla: essere patrioti significa RICONOSCERE la condizione di sconfitta e di sottomissione, e lottare per rovesciarla.
Non certo far finta di aver vinto.
E non c'entra nulla l'essere fascisti o antifascisti: è un fatto oggettivo, non ideologico.
E in tutto questo il contributo partigiano militarmente vale il 0,01 😂