Come sai gli zappatori scavano sempre Giusto per ravvivare la discussione Sarò breve e quindi impreciso e incompleto. Il controcanto di Favaretto starebbe proprio in un collaboratore di Basaglia. Non meno importante è la tesi di Jervis espressa nel testo Contro il Relativismo. 2005. Condurre tutto a relazioni rischia di non poter discriminare e neppure decidere. Anche sul termine relativismo esistono almeno due versioni. In una tutto è uguale - l'eguale dignità che appunto impedisce di decidere - ma se tutto è uguale quella relazione è veramente relativistica? Ovvero com'è che produrrebbe ibridazioni e contaminazioni? Non assomiglia a quella notte di Hegel in cui tutte le vacche son nere? L'altra è invece la versione di Simmel. Lettore di Einstein. Il relativismo sociologico è il rapporto tra oggetti morbidi - o più o meno rigidi- che si plasmano a vicenda: Einstein li definisce molluscolari. Quindi e per certo in un incontro tra lo psicoterapeuta e un soggetto che soffra di una qualsiasi psicosi l'oggetto morbido, quello che si lascia plasmare chi è? Vale anche negli ambiti culturali. Chi è disposto a farsi plasmare dall'altro?
Grazie Anna Rita Prandini e Gerardo Favaretto per questo bellissimo contenuto. Invito tutti a guardare anche la prima parte della discussione (link in descrizione).
Il dottor Favaretto sarà live su LO Agora’ il giovedì alle 21 ogni seconda settimana del mese. Ci rivediamo il 9 gennaio sera
Come sai gli zappatori scavano sempre
Giusto per ravvivare la discussione
Sarò breve e quindi impreciso e incompleto.
Il controcanto di Favaretto starebbe proprio in un collaboratore di Basaglia.
Non meno importante è la tesi di Jervis espressa nel testo Contro il Relativismo. 2005.
Condurre tutto a relazioni rischia di non poter discriminare e neppure decidere.
Anche sul termine relativismo esistono almeno due versioni.
In una tutto è uguale - l'eguale dignità che appunto impedisce di decidere - ma se tutto è uguale quella relazione è veramente relativistica? Ovvero com'è che produrrebbe ibridazioni e contaminazioni? Non assomiglia a quella notte di Hegel in cui tutte le vacche son nere?
L'altra è invece la versione di Simmel. Lettore di Einstein. Il relativismo sociologico è il rapporto tra oggetti morbidi - o più o meno rigidi- che si plasmano a vicenda: Einstein li definisce molluscolari.
Quindi e per certo in un incontro tra lo psicoterapeuta e un soggetto che soffra di una qualsiasi psicosi l'oggetto morbido, quello che si lascia plasmare chi è? Vale anche negli ambiti culturali. Chi è disposto a farsi plasmare dall'altro?
vi aggiungo immediatamente alla mia playlist di salute mentale, questo è un contenuto divulgativo altamente informativo, grazie
Grazie Liberi Oltre
Grazie Anna Rita Prandini e Gerardo Favaretto per questo bellissimo contenuto. Invito tutti a guardare anche la prima parte della discussione (link in descrizione).
Grazie!
Buonasera a tutti
Mio commento tattico 👍
commento tattico
+1
Grazie Liberi Oltre