Myriam Catellani, da 53 anni volontaria in Mato Grosso.

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  • Опубліковано 10 січ 2024
  • Myriam Catellani non è una donna comune; eppure, quando la si incontra, ci incanta con la sua normalità. Nessuna traccia di autocelebrazione, eppure ne avrebbe mille motivi, né di compiacimento per il suo eccezionale operato. Solo una pacata ricostruzione della sua esistenza tutta dedita a mettere in pratica i dettami del Vangelo. Nel suo racconto di vita vissuta ci sono chiarimenti sulle sue varie iniziative e ne elenca altre solo se sollecitata, ma se si mettono tutte in fila, ci si rende conto che non bastano 24 ore al giorno per realizzarle tutte. Ma lei si schermisce e afferma candidamente che con la buona volontà e l'aiuto di Dio tutto è possibile. Sa di non aver mai detto a chi le chiedeva aiuto, "Non ho tempo", perché ripete che il tempo si trova sempre se si vuole donare se stessi agli altri e non solo saltuariamente. La storia della sua vita lo dimostra.
    Myriam è romagnola, di Noceto, ma ha vissuto poco in quel piccolo mondo provinciale, dato che fin da piccola è stata affascinata da racconti di terre lontane. Ha avuto una mamma affettuosa che le ha regalato tutto quell'amore che lei poi ha offerto agli altri, ripetendole che nessuno è così povero da non poter donare qualcosa di sé al prossimo. In poche parole, le ha insegnato ad essere missionaria e lei ha trasmesso gli insegnamenti del Vangelo non solo con le parole o con donazioni materiali, ma con l'offerta della sua stessa vita.
    Venuta a contatto con un gruppo, appartenente all'Operazione Mato Grosso che lavorava per raccogliere denaro da mandare a Poxoreo in Brasile e che stava organizzando la partenza per Paraiso do Leste, sempre in Brasile, con la 4°spedizione dell'OMG, Miriam non si è lasciata sfuggire l'occasione ed è partita con loro. Avrebbe scoperto ben presto di aver trovato la sua seconda casa dove vive attualmente. Fino al 2016, ha avuto sostegno e conforto in Padre Pedro, il sacerdote salesiano che ora riposa a Campo Grande; dopo la sua morte, Myriam non si è certo persa d'animo e ha continuato a seguire le tante iniziative che aveva già attuato, come supporto alla povera popolazione locale; da anni, ormai, si era immersa con tutta se stessa in quella realtà, sposando un brasiliano e mettendo al mondo 4 figli che le hanno regalato 15 nipoti. Vivono tutti altrove, nelle città, perché il luogo in cui lei opera ha una scuola statale che, però, non consente la prosecuzione degli studi e nella quale Myriam ha lavorato a lungo come maestra elementare e anche oggi è attiva in iniziative collaterali, come Estate Ragazzi che offre ai bimbi meno fortunati una settimana da sogno e per la cui realizzazione, ogni anno, Miriam viene affiancata da una figlia che la raggiunge proprio per aiutarla. Oltre alla scuola, Myriam ha progettato anche un centro sanitario e una chiesa attiva nella catechesi. Tutto ciò ha origine da un'associazione, da lei fondata, il "Centro Social Claudio Zebelloni¨ a ricordo di un giovane volontario, prima vittima dell'OGM, morto in un incidente mentre guidava un trattore, durante la costruzione della scuola di Paraiso do Leste, nel 1969. Il centro riunisce tutti i cittadini locali che hanno offerto e offrono costantemente il loro contributo per la gestione e lo sviluppo delle attività connesse alla comunità. Per merito di una donazione di 80 ettari di terreno, Myriam ha realizzato anche un piccolo allevamento di animali che forniscono carne e latte per le necessità locali più urgenti e messo a coltura verdure e cereali, dato che la cittadina più vicina dista parecchi chilometri ed è collegata da una strada sterrata che impone ore di auto per raggiungerla. Miriam è anche orgogliosa del nuovo abbeveratoio che ha permesso di dissetare il bestiame dopo anni di siccità.
    In questi 53 anni, questa coraggiosa missionaria ha trascorso anche periodi in solitudine, dove ha dovuto gestire tutto da sola, ma anche altri più felici, perché affiancata da volontari che come lei hanno fatto scelte radicali in nome della solidarietà umana. Attualmente, sta cercando di aiutare una comunità di indios che faticano molto ad integrarsi nelle cittadine limitrofe; vivono di un artigianato che consente loro di realizzare prodotti, utilizzando sementi, ma di scarso valore commerciale; senza aiuto, non riuscirebbero a sfamarsi. Myriam ha ereditato questo progetto (il FUNAI) da una sua collega insegnante ed esso rappresenta la sua ultima iniziativa. Per finanziarla è venuta in Italia e si sta spendendo per raccogliere fondi, che non bastano mai. Dopo un mese di permanenza, tornerà nella sua seconda patria dove ha lasciato questo suo grande e poetico cuore. Se si ha la fortuna di incontrarla, ci si arricchisce interiormente e ci si sente in colpa, nella consapevolezza di aver imparato una lezione di vita indimenticabile, unica nel suo genere.
    Maggiori informazioni:
    Associazione OASI OMG di TORINO
    Via Gorizia, 116
    10137 Torino
    Tel. 011356000
    oasi.torino@libero.it

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