Una bellissima novella che fa parte della raccolta La giara e mi suscita ricordi di giovinezza, di quando Pirandello lo divoravo... Se non sbaglio, questa fu rielaborata anche per il teatro, ma non la vidi mai. Il Signor Toti è un uomo fuori dal coro, per certi versi rivoluzionario per i tempi. I suoi valori, quelli a cui è legato davvero, non sono tanto spendibili e difendibili socialmente, perché sono “fuori regola" per quella società che non può accettarli. A lui nulla importa, se non la famiglia... È un menage a trois quello con cui si sviluppa la vicenda, impregata di sfumature affettive, egocentriche e anticonformiste . . Ma in fondo Toti vuole il bene di quella familia che tanto ci terrebbe a comporre, la moglie, Giacomino e il bambino....del resto lui vorrebbe essere chiamato nonno, non papà... Non mette in conto però che Giacomino, più conformista di lui, nonostante la relazione con la moglie, si fidanza...trova ridicolo che il Prof vada da lui col bambino, invece per me è un momento bellissimo della narrativa, non disdegno neppure il ricatto finale, poiché egli è in buona fede, tanto ha fatto per fare andare le cose così, ma non ha messo in conto che ciò che per lui non è ridicolo, né sciocco, né oltraggioso, per Giacomino è qualcosa di incomprensibile e inaccettabile. Nonostante il suo egocentrismo Toti, mi risulta un uomo di buoni sentimenti e in buona fede, ahimè...Egli si tormenta, a tutto ha pensato perché di tutto si è reso conto, ma a volte non basta per avere il riscatto di una vita. Bellissima la tua lettura! Grazie, buona sera! Letizia Sassi.
Io credo che pirandello in questa novella abbia voluto mettere in risalto la coercizione del professore sugli altri, spacciandola per bontà! Infatti quando il suo piano va a rotoli per il rifiuto del ragazzo di continuare la relazione con la moglie del professore, lo stesso minaccia a sua volta di creare uno scandalo con la fidanzata di giacomino. Insomma anche nella bontà c’è molto egoismo e sopraffazione dell’altro!
Grazie
Sempre unica.
Una bellissima novella che fa parte della raccolta La giara e mi suscita ricordi di giovinezza, di quando Pirandello lo divoravo...
Se non sbaglio, questa fu rielaborata anche per il teatro, ma non la vidi mai.
Il Signor Toti è un uomo fuori dal coro, per certi versi rivoluzionario per i tempi.
I suoi valori, quelli a cui è legato davvero, non sono tanto spendibili e difendibili socialmente, perché sono “fuori regola" per quella società che non può accettarli.
A lui nulla importa, se non la famiglia...
È un menage a trois quello con cui si sviluppa la vicenda, impregata di sfumature affettive, egocentriche e anticonformiste . .
Ma in fondo Toti vuole il bene di quella familia che tanto ci terrebbe a comporre, la moglie, Giacomino e il bambino....del resto lui vorrebbe essere chiamato nonno, non papà...
Non mette in conto però che Giacomino, più conformista di lui, nonostante la relazione con la moglie, si fidanza...trova ridicolo che il Prof vada da lui col bambino, invece per me è un momento bellissimo della narrativa, non disdegno neppure il ricatto finale, poiché egli è in buona fede, tanto ha fatto per fare andare le cose così, ma non ha messo in conto che ciò che per lui non è ridicolo, né sciocco, né oltraggioso, per Giacomino è qualcosa di incomprensibile e inaccettabile.
Nonostante il suo egocentrismo Toti, mi risulta un uomo di buoni sentimenti e in buona fede, ahimè...Egli si tormenta, a tutto ha pensato perché di tutto si è reso conto, ma a volte non basta per avere il riscatto di una vita.
Bellissima la tua lettura!
Grazie, buona sera!
Letizia Sassi.
Guarda la versione teatrale con Salvo Randone, veramente bella
Meraviglioso racconto 👍molto avanti rispetto ai tempi...🙏
Io credo che pirandello in questa novella abbia voluto mettere in risalto la coercizione del professore sugli altri, spacciandola per bontà! Infatti quando il suo piano va a rotoli per il rifiuto del ragazzo di continuare la relazione con la moglie del professore, lo stesso minaccia a sua volta di creare uno scandalo con la fidanzata di giacomino. Insomma anche nella bontà c’è molto egoismo e sopraffazione dell’altro!