Il Cardinale in visita a San Lazzaro di Savena
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- Опубліковано 10 січ 2025
- 12PORTE - 19 dicembre 2024: La Zona pastorale di San Lazzaro ha ricevuto la visita pastorale del Cardinale Zuppi. Un territorio a est del comune di Bologna, legato a doppia mandata nella sua storia alla città capoluogo, ma con una vitalità e una forte identità comunitaria.
Il santo che da il nome alla città e alla zona è il povero Lazzaro: l’unico personaggio di una parabola raccontata da Gesù di cui il vangelo tramandi il nome, tanto da far pensare a lui come ad un personaggio reale, protettore dei poveri e degli ammalati. Il Lazzaretto qui fondato nel XII secolo è all’origine del nome e dell’agglomerato urbano.
Le guerre del ‘900 lasciarono una traccia profonda nella città - medaglia d’argento al merito civile - per gli esempi di altruismo quando diede ospitalità a numerosi sfollati da Bologna e dai territori di montagna e durante i bombardamenti del ’43. Dagli anni ’70 San Lazzaro conosce un grande sviluppo urbanistico, fino a superare i 30mila abitanti. L’8% della popolazione ha origine straniera, soprattutto di provenienza Europea: Romania, Moldova, Ucraina e Albania le principali provenienze.
Nel capoluogo sono presenti due parrocchie: San Lazzaro e san Francesco d’Assisi, guidate rispettivamente da don Stefano Savoia - che è anche moderatore di Zona e parroco di Idice - e don Giovanni Benassi. Don Paolo Tasini è parroco a Colunga e San Luca Evangelista. Don Ruggero Nuvoli alla Croara. Don Matteo Prosperini è parroco al Farneto e a Botteghino di Zocca (in comune di Pianoro). Per la pastorale giovanile è in forze il presbitero di più recente ordinazione, don Giacomo Campanella. Collaborano don Giorgio della Gasperina, Mons. Antonio Allori.
Numerosi sono nella zona pastorale i ministri istituiti che l’Arcivescovo ha incontrato con le loro famiglie. Lettori e accoliti tengono viva nelle comunità la priorità data all’evangelizzazione, ai sacramenti e alla carità. Le famiglie hanno avuto con il Cardinale un momento di dialogo e hanno potuto confrontarsi con lui sulle molte sfide quotidiane della vita di coppia e con i figli.
Per il mondo del lavoro e dell’artigianato, molto significativa la visita a Conserve Italia nel cui auditorium l’Arcivescovo ha incontrato i lavoratori.
Villa Arcobaleno è un centro diurno per persone anziane e non autosufficienti, privo di barriere architettoniche dove le persone più fragili vengono accolte in sostegno alle loro famiglie.
Il forte senso di partecipazione civica è testimoniato dalla presenza del Centro Malpensa, sede di numerose attività sociali e culturali, nato negli anni ’60 proprio dal desiderio di dare un volto comunitario alla città di San Lazzaro, con attenzione ad anziani, disabili e con la proposta di momenti di socializzazione e promozione culturale. Il Centro culturale Annalena Tonelli alla Mura di San Carlo promuove il volontariato nel territorio, partendo dal principio fondamentale dell’accoglienza per tutti, indipendentemente dalle idee politiche, dal credo religioso, dal ceto e dalle condizioni economiche.
Gli operatori e i volontari della Caritas hanno dato vita ad un incontro dal carattere anche interreligioso: la presenza degli immigrati apre la comunità locale a interrogarsi sulla situazione mondiale, sulle ingiustizie e sui conflitti in corso, che hanno ricadute concrete sul tessuto sociale.
L’incontro con le autorità cittadine di San Lazzaro e con il sindaco Marilena Pillati, ha avuto luogo presso l’Emporio Amalio, dove le persone che si trovano in situazione di fragilità economica e lavorativa, trovano beni di consumo acquisibili con i punti assegnati dai servizi sociali, in base alle necessità.
Nel territorio della Zona è presente anche la città dei ragazzi, centro propulsore dell’Opera fondata dal beato Olinto Marella. Nella Chiesa del Villaggio l’Arcivescovo ha presieduto una delle celebrazioni eucaristiche e ha incontrato gli ospiti e gli operatori.
La Val di Zena ha dedicato un momento particolare all’incontro con le famiglie che sono state duramente colpite dalle alluvioni dei mesi scorsi.
La ricca realtà giovanile del territorio ha incontrato l’Arcivescovo in momenti diversi: il catechismo dell’iniziazione cristiana, le associazioni scout, i gruppi parrocchiali, i giovani e gli animatori dell’oratorio. L’Arcivescovo ha avuto un incontro con gli studenti degli istituti Mattei e Majorana: una occasione di dialogo insieme ai docenti sulla responsabilità di ciascuno nell’uso del linguaggio nel mondo digitale.