L'antica centrale idroelettrica nello stabilimento elettrochimico abbandonato
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- Опубліковано 1 жов 2024
- La spettacolare esplorazione di oggi riguarda una vecchia fabbrica di carburo di inizio Novecento, sita nella valle del Nera, vicino a Papigno. Lo stabilimento è vastissimo, e per mancanza di tempo la nostra attenzione si è concentrata principalmente sull'antica centrale idroelettrica ed alcuni capannoni dove sono visibili dei macchinari dell'epoca ancora in buone condizioni di conservazione. Purtroppo gli ambienti della centrale sono molto degradati, ed in certi casi pericolosi per la possibile caduta di materiali dal tetto, in certi punti crollato e pericolante. Anche il pavimento presenta molte insidie, come buche e aperture dalle quali si può facilmente cadere nel vuoto.
Lo stabilimento è stato inaugurato nel 1901, e fu il principale impianto della Società
Italiana del Carburo di Calcio Acetilene e Altri Gas, costituita a Roma il 2 maggio 1896,
la quale concentrò in questo impianto la produzione di tale sostanza chimica dalla quale
si ricava il prezioso gas acetilene, utilizzato nel passato nel campo dell'illuminazione
pubblica e privata, e anche attualmente, per le saldature.
Nello stesso periodo venne attivata una grande centrale, nella quale fece convergere
tutte le concessioni idriche della società. Nel 1911 la Carburo inaugurò la seconda centrale di Papigno, una perla tecnologica e architettonica sotto molteplici aspetti. Innanzitutto la sala macchine fu ricavata scavando per molti metri la roccia, cosicché era seminterrata, allo scopo di aumentare il salto utile, circa 190 m, inoltre era dotata di due officine distinte, la Velino alimentata dalle acque dell'omonimo fiume e la Pennarossa in cui erano utilizzate quelle del Nera. Complessivamente le strutture avevano la caratteristica forma di una grande V, al vertice della quale fu realizzato un vero e proprio centro di controllo in grado di gestire le cabine di trasformazione e delle centrali di Collestatte, del vecchio impianto di Papigno "Ganz", di quella di Cervara e delle due sale adiacenti.
La sala Velino utilizzava due turbine Francis ad asse orizzontale fornite dalla Riva, della potenza di 7.000 kW ciascuna, sviluppata facendo uso di 5 m3/s per gruppo, mentre nella Pennarossa i due gruppi idroelettrici, da 7.000 kW, nella configurazione a quattro turbine Riva orizzontali accoppiate per ognuno, il salto utilizzato era di 37 m, con una portata di 27 m3/s. Come si nota, la potenza totale toccava i 28 MW ma negli anni successivi con l'installazione di altri turbo alternatori arrivò alla soglia dei 70 MW.
L’energia non utilizzata nei processi elettrochimici veniva venduta. Ma è molto interessante sapere che, attraverso i grandi forni elettrici dove avvenivano le reazioni chimiche per ottenere il carburo, veniva anche regolata la produzione elettrica delle 6 centrali idroelettriche della zona, le quali in caso di scarso assorbimento da parte di altre utenze, scaricavano l'energia in eccesso proprio nei potentissimi forni fabbrica. Alla produzione di carburo di calcio si aggiunse nel 1907 quella della calciocianamide, un fertilizzante utilizzato in agricoltura derivato con poca complessità dal carburo.
La domanda di carburo decrebbe negli anni successivi per la comparsa sul mercato di altre società concorrenti che furono in grado di praticare prezzi competitivi, con un aggravamento della già precaria situazione gestionale dello Stabilimento di Papigno. Nel 1930 la capacità produttiva aveva una consistenza di 100.000 t/anno di carburo e 85.000 t/anno di cianamide, compatibile con un buon indice di economia di scala. Con l’inizio delle operazioni belliche degli anni quaranta e l’entrata in guerra dell’Italia si palesarono forti difficoltà di rifornimento di carbone, la produzione fu radicalmente ridimensionata fino alla sospensione del 1944 indotta anche dai bombardamenti e dalle predazioni operate dalle truppe tedesche in ritirata.
La ripresa produttiva del 1945 si dovette confrontare con una crescente crisi del mercato del carburo e della cianamide, che ebbe uno dei suoi momenti di picco negli anni Sessanta. La espropriazione del settore elettrico a seguito della promulgazione della legge sulla nazionalizzazione dell’energia elettrica del 6 dicembre 1962 inferse un altro colpo decisivo, tanto che nel 1964 lo stabilimento fu soccorso dalla grande e magnanima mano dello Stato, attraverso l’acquisizione da parte della Terni Industrie Chimiche, già del gruppo FINSIDER. Nel 1967 si ebbe il passaggio ad un altro ente “di soccorso”, l’ENI.
Nonostante l’enorme bisogno di fertilizzanti chimici ad uso delle nostre risaie e nonostante un prezzo di vendita ancora piuttosto concorrenziale, lo stato scelse di favorire l’omologo settore chimico francese togliendo di mezzo il nostro quantomeno scomodo competitore e nel 1973 fu decisa la chiusura Stabilimento Elettrochimico di Papigno, che cessò definitivamente la sua attività.
www.archeologi...
Bello! Ho lavorato per 37 anni e mezzo su impianti di produzione idroelettrica. All' inizio della mia "carriera", gli operatori conoscevano un minimo di elettrotecnica e sono contento di avere contribuito con le mie conoscenze alla crescita e protezione di qualche impianto. (Sono un elettronico con la passione per l'elettrotecnica). Vedere turbine RIVA, PIGNONE, TIBB mi fa venire un po' il magone. (Sono in pensione). Comunque gran bei filmati, bravi! Continuate così.. ciao, Fabrizio.
Gli impianti sono stati rinnovati, e la maggior parte degli alternatori sono stati riavvolti da Asea Brown Boveri.
Nei nostri impianti, le turbine sono principalmente De Pretto-Escher Wyss e Riva. Come trasformatori, STEM, VERBANO, TIRONI. I vecchi relè di protezione erano della Muratori.
Avete corso troppi rischi, io l’ho vista nel 1988 ed era già pericolante. La centrale di Papigno aveva la stessa presa e lo stesso scarico della centrale di Galleto, da un punto di vista idraulico erano lo stesso impianto; con la chiusura dello stabilimento la centrale funzionò finché non si completó il raddoppio di Galleto nella sezione chiamata di Monte Sant’Angelo che da allora turbina la stessa acqua del Velino, venne spostato anche il gruppo Pennarossa, le opere idrauliche di scarico sia del Velino che del Pennarossa sono ancora presenti e in esercizio nel vecchio stabilimento ed è per questo che avevate spostamenti d’aria.
grazie per la precisazione...tutto molto interessante
Complimenti, video sempre più professionali, appassionati e ricchi di notizie. Anche la musica di sottofondo fa il suo effetto! Non posso far altro che sperare in una crescita esponenziale del vostro canale, sarebbe meritatissima. Saluti da Lecce
Grazie mille per l'apprezzamento, speriamo anche noi di trovare del pubblico ulteriore che apprezza il tipo di filmati che realizziamo ;-)
bella esplorazione,mi piace come riprendi i particolari di isolatori ceramici,rubinetti,materiale elettrico e leve varie ,mandi furlan
Un bellissimo sito!Io che sono elettrotecnico cerco di immaginare le centrali in servizio e la sottostazione con le terne in arrivo e tutte le apparecchiature sotto tensione ⚡😎...gli interruttori MT (quelli col volantino) sembrano del tipo "a grande volume d'olio" poi soppiantati perché pericolosi per scoppi da archi elettrici,fanno paura solo a vederli 😅
I compressori non potevano che essere della pignone qui di Firenze. Bel video davvero bravi!!
Grazie per aver apprezzato 😉👍
Video eccezionale, ricco di passione e particolari. Video che ci devono fare riflettere su come la politica non faccia niente per preservare l'industria italiana. Bellissimo osservare che erano tutte macchine italiane.
Bravo Andrea e bravi i tuoi collaboratori, dobbiamo ringraziare il vostro lavoro poiché non esistono altri documentari inerenti a questo patrimonio perduto...
Impressionante........Macchinari assurdi....chissa quanti e quali ingenieri hanno ptogettato il tutto
Mi accodo ai moltissimi commenti di puro e reale apprezzamento... Video ormai di gran livello, sempre precisi, ben montati e di ottima qualità! 😊
Grazie per la condivisione, e... Avanti sempre! 😉💪🏻😎
Grazie carissimo Seb, sempre troppo buono!
👋🏻😃 completi per il favoloso video istruttivo. Dovrebbe essere preservato come museo per quei ragazxi che studiamo elettromeccanica, elettrotecnica e simili. Una domanda: ma non c'erano alloggi per il personale?... Saluti🤙🏻🖖🏻✌🏻😉
Grazie, confermo che c'erano degli alloggi, nelle palazzine storiche in pietra, ma per motivi di tempo e anche per le pessime condizioni degli edifici non ci siamo soffermati su quelle parti.
Ancora si possono immaginare gli operai lavorando full time, l' Italia che tutti sognavano...Grande Video !
Che impianto stupendo
Fa fare uno studio di fattibilità per realizzare due centrali idroelettriche
Meraviglioso, grazie! E insieme così triste vedere, capire quanta enorme capacità e quindi potenzialità venga oggi sprecata, buttata come un rifiuto... Grazie per le bellissime riprese e per la grande competenza! Scopro un mondo intero!
L'industria italiana che produceva,sempre belli e istruttivi i vostri video complimenti.
Video sempre molto ben fatti e istruttivi perché corredati da spiegazioni e foto dell'epoca che permettono di capire e immaginare il funzionamento di queste strutture nei loro anni di gloria...Bravi ragazzi!!! ✌🏻 un altro bel lavoro 👋🏻👋🏻👋🏻
Grazie, cerchiamo di fare del nostro meglio cercando materiale storico sui luoghi visitati per offrire sempre dei filmati piacevoli e completi.
GRAZIE come sempre !
belle le riprese, ma mi piacciono ancor di più le spiegazioni tecniche !!
Grazie!
Ma è ridotta tipo un go-down....basta una scorreggia in un locale e viene giù tutto in sequenza...scusate ma delle acciaierie terni che è rimasto attualmente? Mi sa che è una domanda retorica...
Complimenti x il video, Anne qui in Sardegna ci sono molti siti minerari abbandonati a se stessi, magari se venite vi ci portiamo!😉
Servizio molto interessante. Vi informo che una parte dei vecchi stabilimenti sono stati utilizzati per ricostruire alcune scene del campo di concentramento nel film "La vita è bella" di Roberto Benigni. In uno dei cortili si riconosce la location dell'arrivo del carro armato in una delle ultime sequenze del film.
Cacchio che struttura complessa!! Enorme. Quanto lavoro per costruirla. Ora con i prefabbricati in quattro e quatrotto fanno una ditta. Un po' vi invidio
Bravi ragazzi, Complimenti per i video molto interessanti e, cosa non da poco, spiegati anche in modo professionale, continuate così!! Ciao..👍👋
Grazie, troppo buono! 😃 Cerchiamo di fare del nostro meglio per offrire qualcosa di diverso.
Thank you so much for your videos. It's very interesting to see old hydroelectric power plant. I love this !
Invece di investire i soldi per salvare compagnie aeree, il governo dovrebbe investire soldi per ristrutturare questi posti che potrebbero venire comodi sia per il turismo che per la didattica.... che peccato
E' un vero peccato lasciare andare in rovina antichi edifici industriali di un certo pregio, potevano essere destinati a tanti altri utilizzi.
@@LostStructures concordo pienamente
Nn solo..in alcune centrali potremmo avere quella energia di cui ci sarebbe bisogno..ora!!
Video fantastico e luogo incredibile uno dei più belli che ho visto su YT!!!!
Grazie per la condivisione!!
Iscritto!!
Greetings from New Zealand
Un sito più bello dell'altro. Complimenti. Dall'accento, siete giuliani/friulani?
è un peccato vedere l'eccellenza italiana discriminata ed in abbandono in questa maniera, l'Italia potrebbe essere quasi indipendente dall'acquistare energia dagli altri paesi se solo rimettessero in funzione le centrali idroelettriche abbandonate, purtroppo i giochi politici non lo permettono!
Hai detto la parola magica..gioki politici e collusioni da parte di una europa tirannica! Nn avremmo bisogno ne'di elettricita'ne di altro se avessimo riattivato tutto cio'! Miserabili politucoli e industriali senza cervello!!🤬👎😱🤘🤦🏼♂️🙏🖕🤬
Indipendente con l'idroelettrico? No, guarda, non è così, mi dispiace.
@@taobaibai7647 guarda ke io mi riferivo nn solo all'idro elettrico ..ma anke al NUCLEARE!!
@@robuteolittles1959 non rispondevo al tuo commento infatti:)
purtroppo no, solo l'idroelettrico (la cui potenza volendo si potrebbe raddoppiare) non basterebbe per coprire la nostra richiesta di energia elettrica.
Esplorazione e fabbricati straordinari.
spettacolo......stavolta e' stato rischioso...quelle solette con acqua che scorre sotto da 120 anni, meno male che hanno retto, locali con altezze tali che se cade anche solo un sassolino puo' fare danni...comunque bravi e complimenti per le foto d'epoca e le spiegazioni tecniche
Filmati e riprese sempre interessanti al top. Grazie per la condivisione 👍
Grazie!
Ottima esplorazione anche questa.👍
Veramente impressionante.
Complimenti per le nozioni tecniche.
un posto incredibile....fantastico!!!
Bellissimo video e anche tantissime importanti informazioni che, anche dopo che mi ero documentato prima di visitarla per ben due volte, non ero riuscito a trovare.
Complimenti, video, esplorazione e descrizione eccezionale!
Grazie, fin troppo buono! 😉
Vi ho scoperto da poco ma già vi adoro! 🧡
Salve a tutti e complimenti per le vostre esplorazioni di carattere tecnico e non solo. Questo fu il periodo d'oro per l'industria italiana e come avete detto le nostre soluzioni ingegneristiche erano meta di sopralluoghi tecnici da parte di altre nazioni, allora facevamo invidia, poi la politica entrò dappertutto e siamo arrivati ad oggi che non abbiamo più una realtà industriale e di conseguenza facciamo pietà, ma i nostri governi hanno un arma segreta : IL BONUS" con quello stiamo risolvendo tutti i nostri problemi. Povera Italia, poveri noi. Comunque ragazzi scusate lo sfogo , siete fantastici, continuate così ! Grazie di esserci.
Grazie mille per il commento e per l'apprezzamento dei nostri video!
Avrà inquinato....
troppo figa sta roba !!! un bel reportage.
Io quando vedo macchinari d'epoca buttati così .....mi sale la malinconia pensare che era pieno di persone...mah !
E' sempre molto triste, ma fa parte dell'evoluzione di un paese, ma in casi come questo viene da pensare ad una involuzione.
Un bel video. Peccato tutto quel abbandono, come purtroppo succede in Italia da sempre.
Con il vostro lavoro non solo fate conoscere dei siti storici interessanti ma date anche nozioni di chimica e fisica stimolando la ricerca e l'approfondimento di come si producevano molte sostanze e materiali usati un tempo nell'industria italiana. Complimenti.
Grazie, cerchiamo di fare del nostro meglio per rendere i video piacevoli e istruttivi, per quanto possibile.
Bel video! Stra interessante!!!
Davvero sorprendente, tante memorie storiche che si stanno sgretolando... è un peccato non vederle valorizzate/conservate.
Che posti ragazzi! Da brividi! E pazzesco come l'uomo abbia lavorato duramente in quei anni li in posti dove arrivano quasi solo le aquile pazzesco....... Bel video.
In realtà lo stabilimento si trova lungo la strada provinciale Valnerina ed adiacente al centro abitato, a pochi chilometri da Terni. Per fare queste riprese credo che siano entrati da un entrata secondaria, l'entrata principale si trova proprio sulla strada che porta al paese di Papigno.
Al minuto 24:32 sul capannone grigio trionfa la scritta:
L'Italia è un Repubblica Democratica fondata sul lavoro....!!!!
Meraviglioso, questo posto sarebbe da musealizzare
Troppo tardi, ormai è semidistrutto.
salve, sto vedendo i vostri video all'incontrario, comunque sono tutti meravigliosi perchè ti fanno scoprire realtà lavorative per noi non di mestiere sconosciute. bravi
Complimenti.
Vi ho scoperti per le esplorazioni militari ma anche sul civile siete molto bravi.
Ci sono i forni elettrici per la produzione del carburo? Non li ho visti.
No non ci sono più, probabilmente è la prima cosa che hanno eliminato perché saranno stati pieni di amianto.
State facendo un ottimo lavoro, commenti stringati, sobri e competenti. Bravi!
Grazie mille per l'apprezzamento!
Che bella esplorazione. Complimenti
Da rivedere...
Bravissimo ottime descrizioni sintetiche precise e semplici da capire e posti visitati sempre interessanti e ricchi di storia.
Grazie per i'apprezzamento, è il miglior compenso per l'impegno applicato ai nostri video ;-)
Bentornati ragazzi finalmente, devo dire che si sentiva la vostra mancanza con le vostre belle esplorazioni, e anche questa è una di quelle, complimenti. Una struttura bella e complessa nello stesso tempo, in pratica una città in miniatura, un prodotto di quando questo nostro paese era veramente all'avanguardia per certe strutture e mezzi, poi è stato svenduto al miglior offerente...al ribasso...politiche scellerate dei nostri politici infami. Comunque ci avete fatto fare un bel viaggio in una struttura storica, molto bello e interessante, e dei ritrovamenti di materiali all'avanguardia per quell'epoca, e ancora più di uno rimasto diciamo se si può dire integro nonostante gli anni e l'abbandono, prodotti della Pignone di Firenze, divenuta poi Nuovo Pignone dell'Eni, Riva di Milano, della CGE sempre di Milano divenuta poi General Electric, il meglio dell'epoca. Vi faccio una domanda tecnica e forse stupida, ma quella struttura produceva anche energia elettrica non solo per la fabbrica credo anche per la regione intesa anche per i paesi limitrofi...se si, è stata sostituita con qualche altra struttura simile che produce energia, ho visto che li vicino ci sono anche le cascate delle marmore, oppure è morta li così? Grazie un saluto e a presto, e di nuovo complimenti.
Grazie del bel commento. La centrale, anche se oltre a soddisfare le esigenze interne della fabbrica produceva energia da immettere in rete, credo sia stata dismessa per obsolescenza, e per la sopravvenuta chiusura dello stabilimento (già dal 1973). A pochi metri di distanza comunque c'è la centrale del Galleto (che si vede nella cartina del video), operativa dagli anni '20 (e tuttora in esercizio), molto più potente, e credo per questo motivo abbia ereditato le funzioni della Velino/Pennarossa.
@@LostStructures grazie ragazzi per la risposta esaustiva... 💪😉 Siete grandi...
semplicemente straordinario....fortunatamente ci siete voi a documentarci questi posti
Grazie, cerchiamo di fare il possibile 😉
Ottimo lavoro ragazzi, bellissimo video, e ottima spiegazione storica. 👍👍👍
Grazie per il commento! 😉
Tra i posti piu' fighi che ho visto, strabella la musica di sottofondo al video e le riprese, bello in ogni parte dai piani alti ai sotterranei, bravissimi
Grazie! In effetti è un posto assolutamente da vedere, molto particolare e in grado di trasmettere emozioni profonde.
Complimenti, sia per la scelta del sito, per le riprese, e per la documentata spiegazione
Mille grazie, sito senza dubbio interessante ma ormai in condizioni molto degradate purtroppo.
Non so come giudicarvi: incoscienti: o intrepidi! In entrambi i casi suppongo sia troppo rischioso per poterci fare solo un video, spero che sappiate essere prudenti! Un impianto industriale abbandonato, nasconde molteplici insidie: tecnologico; strutturali: biologici potreste incontrare roditori; vespe; calabroni; serpenti! Oltre che strutture pericolanti! E arrugginite che potrebbero cedere in ogni momento, vi piace correre rischi per la vostra curiosità? Ma tenete conto che questi luoghi non sono stati messi in sicurezza, in modo da impedirne l'accesso a curiosi e intrusi, i proprietari potrebbero essere chiamati a rispondere di eventuali danni vi dovessero capitare! Dunque agite con attenzione per voi e indossate dispositivi di protezione individuali simil a quelli richiesti nei luoghi di lavoro simili per la vostra sicurezza e per e per coloro che sono ancora "giuridicamente responsabili" di questi siti! Mi auguro che questi siti siano stati bonificati da sostanze pericolose e/o tossiche! Povera Italia: Questi sono posti sarebbero da demolire e restituire alla natura! A meno che non si decida di farne siti museali; In entrambi i casi occorrono investimenti! Che con l'aria che tira non credo che qualcuno vi abbia già Pensato! Probabilmente si potrebbe imporre ai proprietari che hanno lasciati abbandonati questi siti di provvedere! A eliminare queste aree di pericolo e di degrado! Si potrebbe procedere a uno smontaggio selettivo delle apparecchiature ancora presenti in loco, per poter procedere al riciclo e recupero di tutti materiali che hanno ancora un valore si mercato: rame; alluminio; acciaio, quest'ultimo; Sia in manufatti sia estratto dalle strutture in cemento armato demolite! Insomma si demolisce e si
I recuperano le materie prime più pregiate!
Grazie per i consigli, in effetti non si possono ignorare i rischi di alcuni tipi di esplorazioni, ma decenni di esperienza in questa attività ed altri tipi di esplorazioni sotterranee ipogee ci hanno sicuramente insegnato ad affrontare le varie situazioni evitando di subire infortuni. In ogni caso, il rischio zero non esiste in nessun luogo, nemmeno in casa. Qualsiasi attività che si pratichi implica dei rischi, si tratta solo di esserne consapevoli ed affrontarli in modo corretto.
@@LostStructures Ecco anche se non si tratta di ipogeo, sarebbe meglio aver indosato l'imbracatura anticaduta; l'elmetto; i guanti da lavoro è pererchè nol a mascherina ffp2 superiore per proteggersi da polveri!im molti fabbricati industriali nei locali tecnici si usava applivcare pannelli di amianto sulle pareti e a volyte anche le contosoffittatureavevano lannelli il cui strato superficiale esposto era appunto un foglio di amianto! Lo so per esperienxza diretta avendo lanvotrato dagli anni'80 in Enel e di sale apparati e sale GE ne ho visitati parecchifino agli anni '70 non era acora riconoscuto il rischi asbestosi e si realizzavano pareti e tettoie in Amianto ritenendolo un ottimo matreriale e lo ritrovabvi dove neanche te lo aspettavi! specie per la sua proprietà dio resistenza al fuoco! noltre nelle centrali termoelettricjhe ersa il principale componente per isolare termicamrente gli impianti; credo cchr la fonderia come attività a elevato rischio incebdio non faccia eccezione!
@@piodambrosio1427 hai perfettamente ragione, purtroppo non sempre si riesce a prevedere le situazioni di esplorazione, e per risparmiare peso/ingombro, non si dispone sempre di tutti i DPI necessari.
Non c'è peggior sordo di chi non sente
complimenti anche per la scelta della colonna sonora! Continuate così!
Posto incredibile poi voi siete bravissimi nella descrizione
Facciamo il possibile, grazie! :-D
Grazie...bellissima esplorazione. Anche perche’ ci avete fatto vedere capolavori tecnologici dell’epoca come le turbine Riva, motori elettrici/generatori di Tecnomasio Italiano Brown Boveri, altri macchinari Pignone. La fantastica storia di un’eccellenza industriale italiana nata nella seconda metà del 19^ secolo e di cui resta ben poco purtroppo. Bisognerebbe portare tutto in un museo della scienza e della tecnica. Bravissimi 👏👏👏
Grazie mille per aver apprezzato il nostro lavoro!
Sarebbe da rimodernarece RIATTIVARE TUTTO! Allora nn dipenderemmo da altri Stati x energia ecc ecc ...🤦🏼♂️🙏🤬👎😱
In tutti questi vostri video di centrali elettriche non ho mai visto blindosbarre. " rame "
Vicino c’erano gli studi della Rai, furono girate alcune scene del Pinocchio di Benigni li.
Ho scoperto ora il canale. Veramente ai massimi livelli e che posto fantastico grazie!
Vicinissimo le cascate delle Marmore c'è un impianto abbandonato idroelettrico enorme....
Spettacolo!!! Bel video come sempre.
Grazie!
Bellissimo sto video. Sempre più belli. Braviii
Ma grazie mille!
Quella era l'ITALIA industriale
Dove si trovano questi stabilimenti?
che video fantastico... amo i luoghi abbandonati che raccontano storie di vita! grande canale 💪😉
Grazie mille per questo bel commento! ;-)
@@LostStructures è un piacere seguirvi 💪
Fantastico... Complimenti come sempre. 👍
Mille grazie!
Bonificare e recuperare spazi per fare un bel parco
Bellissimo video!Bravi!
Grazie!
Posto incredibile!
Si veramente fantastico, anche se ormai in condizioni terribili.
Ma cosa ci è successo ?
A vedere questi mega complessi industriali desolatamente abbandonati, è una domanda che ci poniamo molto spesso pure noi.
@@LostStructures Brividi, il pensiero di ciò che eravamo, un patrimonio immenso di conoscenze ormai perso per sempre,ridotti ad una colonia di decerebrati consumatori.Video fantastico, colonna sonora con effetti azzeccati.
Bravissimi ragazzi!!
Bellissimo reportage, continuate così.
Il sound che accompagna il video è azzeccatissimo.
Che tristezza per un' Italia industriale di oltre un secolo fa con tecnologie costruttive di alto livello per l'epoca
Caspita che posto! Non oso pensare quando era tutto funzionante!!!!!
Siete i migliori in assoluto: esplorazioni meravigliose come immagini e luoghi, ma soprattutto di eccelsa qualità storico-didattica. Complimenti.
Come mai non hanno tenuto attiva la centrale idroelettrica?
Perchè era troppo vecchia, hanno attivato un'altra più recente li vicino.
@@LostStructures grazie!!
un'esplorazione del genere senza caschi protettivi però ...
In questo stabilimento diversi anni fa Benigni ha girato La Vita è Bella .Trasformando lo stabilimento in un lager tedesco.Ho riconosciuto nel cortile interno la location del film.
Se uno volesse venire con voi?
Guardo veramente con piacere questi reportage, una storia italiana tutta dimenticata.
Ottimo video, spigazioni eccellenti.
Grazie!
Bellissimo
Fantastico video ! Complimenti Location straordinarie !
wow
Il rame se lo sono fregato tutto...
Bellissimi video spieghi molto bene potevi fare il gionalista
Complimenti e grazie. Fantastico
Bel video, complimenti, molto professionale
Solo una parola: GRAZIE !! ^_^
Grazie a te per il commento! 😉
Video bellissimo e come sempre molto preparato 👍👍👍
Bellissimo video! Complimenti!
Grazie!
Bravi ragazzi ottimo lavoro 👍
Grazie per il commento!
magnifica visita, grazie.
Bellissimo video ragazzi grazie
Una struttura che non salveranno poiché i governi che si sono succeduti, dall'inizio del declino di questo complesso elettrochimico, altro non volevano.
Grazie per questo video, complimenti👍👍👍
Probabilmente alla luce delle norme sulla sicurezza attuali questi impianti non sono recuperabili in nessuna maniera...!
una sola parola... Grazie!