Tendas Francesco e i figli Claudio pino e Lucino anno lavorato li in miniera e la mamma era cuoca massa maria, oggi guardando,questi video Luciano mi racconta tutto e a riconosciuto delle persone
Bel servizio, loro lavoravano duro, non uno scherzo ..... la silicosi era una prerogativa dei nostri nonni. Certo, la società come la chiamano se ne approfittava alla grande, lasciando però un margine dove i minatori potevano svagarsi. Dice bene un minatore: molta fratellanza. Oggi si potrebbero recuperare le cose buone trasformando alcune di queste strutture in siti turistici integrati in itinerari da commercializzare in toto. Ma ci vorrebbe volontà e competenza. E nei nostri politici mancano tutti e due, non sono mai i migliori che sono in queste posizioni, ma spesso purtroppo i peggiori.
Mio padre (giovane minatore )ha abitato a Ingurtosu con mia madre e sono nati : mio fratello Salvatore e mia sorella Carmen Mio padre non ho mai fatto discorsi nostalgici anzi al contrario ha sempre detto che era una galera .Ha avuto un eredità :la silicosi
Immaginate che concetto innovativo poteva essere, così come altre, una sorta di società ideologica, una società al cuore di un polo industriale. Fare la stessa cosa ai giorni nostri con dei concetti durabili e ambientali sarebbe una chicca.
Vedere questo passato dei minatori sardi non può lasciare indifferenti. Avevano quasi niente da quella forma di paga e poi a fine mese...erano anche in passivo. Non solo, ma i 40 anni di essi erano i nostri 80 anni. Quando si dice...Preghendi a morri po s'arreposai.
Io ho vissuto dai sei anni a tredici a Montevecchio prima a scoria e poi a spianamento. Fino alla quinta elementare poi le medie a Guspini. Poi all,estero!
Un bellissimo documento di memoria storica sarda!
Tendas Francesco e i figli Claudio pino e Lucino anno lavorato li in miniera e la mamma era cuoca massa maria, oggi guardando,questi video Luciano mi racconta tutto e a riconosciuto delle persone
Bel servizio, loro lavoravano duro, non uno scherzo ..... la silicosi era una prerogativa dei nostri nonni. Certo, la società come la chiamano se ne approfittava alla grande, lasciando però un margine dove i minatori potevano svagarsi. Dice bene un minatore: molta fratellanza. Oggi si potrebbero recuperare le cose buone trasformando alcune di queste strutture in siti turistici integrati in itinerari da commercializzare in toto. Ma ci vorrebbe volontà e competenza. E nei nostri politici mancano tutti e due, non sono mai i migliori che sono in queste posizioni, ma spesso purtroppo i peggiori.
Purtroppo i peggiori...diciamo...PAPPARORIS.
Mio padre (giovane minatore )ha abitato a Ingurtosu con mia madre e sono nati : mio fratello Salvatore e mia sorella Carmen Mio padre non ho mai fatto discorsi nostalgici anzi al contrario ha sempre detto che era una galera .Ha avuto un eredità :la silicosi
Immaginate che concetto innovativo poteva essere, così come altre, una sorta di società ideologica, una società al cuore di un polo industriale. Fare la stessa cosa ai giorni nostri con dei concetti durabili e ambientali sarebbe una chicca.
"ti ho detto Arbus" 😂😂
Metta arbus ahaha
Ahahahahahaha
Vedere questo passato dei minatori sardi non può lasciare indifferenti. Avevano quasi niente da quella forma di paga e poi a fine mese...erano anche in passivo. Non solo, ma i 40 anni di essi erano i nostri 80 anni. Quando si dice...Preghendi a morri po s'arreposai.
Verissimo allora si era una famiglia 😔😪
Io ho vissuto dai sei anni a tredici a Montevecchio prima a scoria e poi a spianamento.
Fino alla quinta elementare poi le medie a Guspini.
Poi all,estero!
4 novembre 1920 mia madre nasceva ad Ingurtosu, quanti racconti...
Mio nonno nel 1929 :)
@@brunomarrocu3431 mio padre era il portiere della squadra di ingurtosu,
@@mariabaldino7674 MIO PADRE GIOCAVA NELLA SQUADRA DI CALCIO DI INGURTOSU
@@antonellaconcas4446 come sj chiamava tuo padre, scrivimi, ❤️
@@mariabaldino7674 SI CHIAMAVA CONCAS GIOVANNI 🥰🥰😚😚❤❤
12:55 sembra un paradiso ma in realtà è un grande laboratorio di schifezze industriali
Isidax vero da Belgio 😞😞😞😞
Praticamente un lavoro da schiavi,poverini,mi piange il cuore