cara Ilaria ti volevo dire che è molto importante quello che stai facendo..... in questo momento c'è una vera e propria rinascita dell'identità veneta e una grande voglia ( e necessità) di indipendenza quindi il tuo contributo è importantissimo a me è successa più o meno la stessa cosa, a casa mia se parlavo veneto mi arrivava una sberla in testa e mi dicevano che ero un boaro, quindi anch'io ho incominciato tardi....... poi non avendolo studiato a scuola quando lo scrivo faccio un sacco di errori......quindi grazie per il tuo corso seguirò sempre i tuoi video...............
@@iaiabi Anni fa un monaco polacco del Monte Rua mi disse che, provenendo dal Piemonte, quando ascoltò i veneti parlare disse a se stesso : " ma questa gente non parla! Canta!"
ma non vergognatevi!!! E' un accento stupendo e simpaticissimo! Va beh, io sono di parte, visto che da parte di mamma sono Veneto, però sono nato e cresciuto in un'altra regione e non lo parlo, ma quando sento i cugini con sta cadenza, mi fa sempre molto piacere
Ahahah, io il contrario, padre veneto, andavo la nelle vacanze, fino ai 5 anni, quando è mancato, cresciuta in Piemonte, dialetto piemontese odiato e mai capito, il veneto mi diverte e lo capisco, i misteri del DNA 😂, credo di avere anche l'indole del "so tutto mi" anche se per fortuna con l'età la cosa va scemando🤣🤣
@@aleinwonderland3457 non era fasso tutto mi? 😂 cmq pure io sono vicino a Torino, ma mi fa ridere anche il piemontese, un po' meno il tipico atteggiamento falso e cortese ;)
Nel italia meridionale ci stanno molti passi di origine albanese! Nonostante siano passati 500-600 ani dal loro arivo continuano a parlare la loro lingua che e molto simile al albanese di ogi: ed io personalmente ne vado fiero che loro siano riusciti a tenere e tramandare la loro lingua. E voi veneti dovreste essere orgoliosi della vostra lingua perché fa parte della vostra cultura, che e bellissima e unica.
cara Ilaria è un grande piacere guardare i tuoi video. Sono un atto d'amore verso le proprie radici e verso la nostra comunità. purtroppo ci sono ancora troppe persone, venetissime anche loro, ma che non amano nè la propria gente, nè la propria vera lingua. Ciao bea tosa ;-)
Beati voi giovani che in veneto avete una cadenza e il vostro dialetto è ancora parlato in città. Io vivo in piemonte e purtroppo x sentire il mio dialetto devo andare in paesini sperduti con la speranza di trovare qualche anziano. A torino poi se parli il dialetto ti guardano di storto come se fossi tu lo straniero che tristezza..
che peccato! ma nulla è perduto finché c'è qualcuno che lo parla. un recupero coinvolgendo proprio questi paesini potrebbe essere una bellissima iniziativa
Ilaria Brunelli io vivo in città con chi lo parlo? Solo in famiglia lo posso fare.. credo che un buon inizio potrebbe essere eliminare l'ora di religione nelle scuole che ormai con tanti stranieri non la segue nessuno ( da non credente credo sia poco utile xke ci sono luoghi dedicati x seguirla) e sostituirla con usanze e dialetto del luogo potrebbe essere anche un modo x meglio integrare i giovani che sono il futuro mantendo xo vive le tradizioni del paese che abitano e che neppure conoscono. Ovviamente è un mio pensiero
È il risultato di chi ha la puzza sotto al naso e per molti di noi, costretti magari da un rapporto lavorativo o magari per nostro 'pudore', per non sentirci giudicati, ci siamo piegati a questo. Io sono per parlare italiano e Veneto che per liberarsi della considerazione di volgarità, dovrebbe passare a 'LINGUA'. PER fare questo ci sono dei passi che andrebbero fatti.
Nadia 80 no nadia non direi puzza sotto il naso e' educazione e istruzione...da veneta che parla dialetto tutto il giorno con veneti, ti dico che mi vergogno quando sento i turisti chiedere informazioni e quasi tutti rispondono in veneto (almeno dalle mie parti) xche' non sanno mettere 2 parole assieme in italiano....io ci sto male quando sento bestemmiare e vedo atteggiamenti sguaiati da parte di veneti....un conto e' portare avanti la nostra cultura...un conto avere solo quella...sapessi le volte che sento commentare "che ignoranti"...ci sto davvero male ma in cuor mio ammetto che hanno ragione....un caro saluto.
I contenuti dei tuoi video sono sempre più interessanti, ti seguo attentamente. Mi piacerebbe comprendere meglio le differenze tra le varie cadenze venete...tra veronese, vicentino, veneziano e così via.
grazie Gian Maria! faremo dei video dedicati per le varianti venete...è affascinante comprendere ciò che rende il veneto riconoscibile come tale attraverso le differenze che ne caratterizzano le sfumature
eeh...ma anche ti te te sconde drio a musica...dai!TUTTI SE VERGOGNEMO DE PARLAR VENETO!....prova a immaginare andar al cinema...co l'IMAX e i occiaeti 3 D...te vardi EL PIANETA DEE SIMIE....e e SIMIE....E PARLA VENETO! :"CESARE! DAI MONA! 'NDEMO CHE SE ORA DE EL SPRISS CAN DELL'OSTIA!!"
con tutte le lingue che abbiamo in Italia regione per regione dovremmo insegnare cosa vuol dire parlare e identificarsi in una zona al mondo,i trogloditi sono quelli fuori dall'Italia,ogni regione è come ascoltare un grande compositore diverso,da lombardo comunque non ho mai nascosto il mio modo di parlare ne tanto meno intendo farlo e nessun'altro lo deve fare,il dialetto è una lingua da qualsiasi regione esso provenga è l'identità di un popolo
Brava davvero brava, sei riuscita a riassumere in pochi minuti i motivi per cui il veneto (nelle sue diverse declinazioni) si vergogna del proprio dialetto (o lingua). Siamo passati da lingua franca, cioè lingua di scambio compresa in tutto il mediterraneo per secoli e secoli a lingua parlata dai "contadini" e semianalfabeti dell'800 e 900 residenti in una regione ormai tra le più povere e depresse. Amo tutti i dialetti perché sono espressione genuina di una popolazione e, senza voler fare confronti, mai potrei vergognarmi di una lingua che ha alle spalle 800 e più anni di storia tra i più fulgidi e ricchi al mondo.
Mi piace moltissimo come spieghi, io sono nata a Mira ma sono cresciuta in Sardegna. Ora, non è che mi vergogno di parlare il Sardo. Ma devo ammettere che mi piacciono molto di più la lingua e l'accento Veneto, semplicemente perché sono più musicali. Ciao
Vivo da sempre in Lombardia, conosco il lombardo ma non l'ho mai parlato e non perché me ne vergogno. Parlare in dialetto avrebbe escluso metà della mia famiglia, che è toscana. Parlare in dialetto avrebbe escluso almeno metà dei miei compagni di classe, i cui genitori e nonni venivano da altre regioni d'Italia. E non mi riferisco solo a quelle del sud o del centro, ma anche, guarda un po', dal VENETO. Mai sentito della diaspora del Polesine? Alcuni miei compagni avevano inequivocabili cognomi che terminavano in -in ma io parlavo con loro italiano senza farmi problemi, il fatto di non poter parlare con loro in lombardo non mia ha mai fatto sentire di aver rinunciato ad un mio diritto o alla mia identità proprio no. Anzi ero felice di giocare con loro e sono contento se con questo gesto sono riuscito a non averli mai fatti sentire diversi o esclusi. Se Cracco nella sua cucina di Milano parla italiano è perché deve comunicare con i suoi collaboratori che provengono da ogni parte d'Italia e persino del mondo, per cui oltre all'italiano magari deve usare persino qualche parola d'inglese, guarda un po'. E non credo che nel farlo Cracco si sente sminuito nella sua identità di veneto, quando invece nella sua cucina propone ingredienti tipici del Veneto, magari anche sconosciuti, che fa di tutto per far conoscere al grande pubblico, magari creando introiti nelle piccole realtà che producono questi ingredienti. Semplicemente non ha complessi d'inferiorità che lo portano ad aggrapparsi a falsi orgogli, ma da veneto non ha paura di comunicare con il mondo che diventa sempre più grande invece che chiudersi in angoletto piccolo che vuole diventare ancora più piccolo piccolo piccolo...
Ciao Ilaria! Prima di tutto un'osservazione: da veneto ti direi che il titolo della tua rubrica "Inpara co mi" presenta un errore, quel "inpara" scritto con la "n", che mi suona strano, che mi produce malessere, lo stesso che mi è causato da chi svilisce qualsiasi lingua o dialetto, accento o parlata. Qualsiasi lingua è nata prima di tutto come espressione orale, tanto che si può parlare senza necessariamente sapere leggere e scrivere (come del resto puoi suonare senza sapere il solfeggio). Ogni trascrizione di una lingua parlata sarà sempre inefficace e incompleta senza l'ausilio di quello che esce dalla bocca e passa per l'orecchio. La stessa cosa succede in musica, e da musicista che si interessa di repertori di tradizione orale ti posso assicurare che ogni trascrizione sarà sempre limitata rispetto a tutto quello che trasmette una fonte sonora. Bene, ora però ti chiedo in quale angolo di Veneto una qualsiasi persona dice "inpara" invece di "impara". Mi piacerebbe poterlo sentire... Dino Coltro, veronese, non riporta casi del genere, "np" invece di "mp" (scrive "imparare", "impirare", "impitaràre", "impreolàre"...) o forse non aveva abbastanza orecchio per cogliere la differenza? Anche in Antonio Cornoldi, polesano, non ho trovato casi di "np". Forse Ruzante lo scriveva così? Andrò a cercarmi le sue opere ... Goldoni? Giorgio Baffo? ... Tu probabilmente ne sai di più, aspetto tue indicazioni... Tempo fa un amico francese mi spiegò alcuni trucchi per migliorare la mia pronuncia della sua lingua: per dire questo metti il suono nel naso, per dire quest'altro prova a mettere le labbra come un mezzo sorriso, ecc... Ora, se provi a dire "inparare" invece di "imparare" e fai caso a come il tuo apparato fonatorio si comporta nell'uno e nell'altro caso, ti accorgerai della differenza... Nella mia famiglia vicentina/veronese non ho mai sentito dire "inparare" invece di "imparare". Forse altrove? Riguardo il tema del tuo video, la vergogna dei veneti di parlare il veneto, sono d'accordo con te che la televisione ha dato il suo contributo ma fai un'analisi frettolosa e poco approfondita. Prova a fare un'analisi della società nella nostra regione. Prova a cercare come i veneti di campagna si sentivano rispetto ai veneti borghesi di città e come questi vedevano quelli di campagna, ad esempio...Oppure i veneti ricchi come vedevano i contadini poveri e ignoranti...Oppure perché a Noventa Vicentina i cognomi si pronunciano Trevisàn, Padovàn, Olivàn, Benettòn...e a Vicenza invece Trèvisan, Pàdovan, Olivan (con l'accento sulla O), Bènetton...?... Ma chiediti anche perché il Veneto è diventata una delle regioni più ricche d'Italia, e perché ha consumato e inquinato il suo territorio coltivabile (l'indipendenza alimentare sarebbe impossibile ora), deturpato parte del suo paesaggio e tutto questo invece senza vergogna.
Mi sembra che all'inizio del tuo video "Seitar, rente e altre parole...", se dovessi trascrivere quello che sento, dici "impara" e non "inpara" con la N velare, per cui mi chiedo perché dovrei usare "np" invece di "mp". Non mi hai detto in quale angolo di Veneto si usa, attendo tua indicazione... Ci sono sicuramente problemi più grossi in Veneto, inquinamento, consumo di superficie coltivabile, corruzione (il governatore Galan, per esempio) e ora il fallimento delle banche venete (tra l'altro il tutto perpetrato da veneti verso altri veneti), per stare qui a disquisire della lingua veneta...tuttavia mi è difficile sorvolare su questioni linguistiche quando vengono legate a concetti quali nazione, indipendenza, identità. Negli anni '80 ho fatto vari viaggi in Bretagna rimanendo colpito da come i bretoni stavano salvando la loro lingua tanto da aver creato delle scuole dove veniva insegnato. Il mio sguardo era molto superficiale e andando poi nel profondo e grazie al contatto con persone non legate a ideologie indipendentiste/separatiste ho scoperto che la realtà era molto diversa. Se sai il francese ti consiglio di leggere: - fr.wikipedia.org/wiki/Controverses_sur_le_breton - www.brezhonegbrovear.bzh/blog/2016/12/08/le-probleme-des-neo-locuteurs-dans-la-revitalisation-dune-langue-lexemple-du-breton-steve-hewitt/ - www.brezhonegbrovear.bzh/blog/2017/02/28/voulons-nous-sauver-le-breton/ - le-grib.com/wp-content/uploads/2016/05/2016-devoir-et-n%C3%A9cessit%C3%A9.pdf - fr.wikipedia.org/wiki/Orthographe_du_breton Non aggiungo commenti a questi articoli, spero che tu abbia modo di leggerli. Camille, famosa cantante francese, qualche giorno fa ha detto: " L'identité est forte quand elle admet qu'elle est multiple", l'identità è forte quando ammette che è molteplice. C'è da riflettere, no? Ciao!
In Veneto, nelle parole come CANPO o CANBIO, la N ha la medesima pronuncia velare che ha in CAN (non *CAM). In parole come INPARA la N ha la medesima pronuncia velare che ha in IN (non *IM). E' una caratteristica presente in tutto il Veneto ed è così radicata che non è un caso che le maestre di italiano siano costrette ad insegnare agli alunni la regola esplicita "davanti a P e B si scrive M: MP, MB": il fatto che si debba insegnare esplicitamente a scrivere M è segno che, intuitivamente, la gente non percepisce una M. Se il suono utilizzato fosse effettivamente quello di una M non servirebbero regole imparate a memoria. A riprova di quanto sia radicata, l'uso NP e NB in veneto è riportato nei dizionari di Durante&Basso e di Cavallin e il Manuale di Grafia Veneta Unitaria (1993, 2003) della Regione Veneto coordinato e diretto da M. Cortelazzo che a pag. 37 conferma che l'uso veneto di scrivere NP ed NB si riscontra «già nei documenti più antichi (anbro 'ambra', entranbi 'entrambi', 'conplir' compiere, inprestiti 'prestiti')
Ti ho indicato degli articoli sulla situazione odierna della lingua bretone proprio perché lassù qualcuno già nei primi anni '40 del 900 aveva pensato ad una grafia unitaria creando così una cosa che qualcuno chiama "neo-bretone" ma che i "bretonnants", cioè quelli che in famiglia hanno sempre parlato bretone e che il francese l'hanno imparato a scuola, non riconoscono. In più se prima c'erano vari modi per dire una stessa cosa adesso ce n'è uno solo. Si può dire che è stato un successo? Di sicuro c'è della buona fede in chi vuole salvare una lingua... ma quando c'è invece dietro un'idea di nazione dove per il bisogno di identità si deve omologare la lingua si incorre nello stesso rapporto italiano/lingue minoritarie. E guarda che la bandiera dell'identità in passato è servita a reprimere chi parlava in maniera diversa, ché sfuggiva al controllo... e qui la buona fede non c'è più. Il Manuale che tu citi a me sembra un mostro e se vuole essere un esempio di unitarietà le opere di Cortelazzo, padovano, e di Durante, guarda caso padovano anche lui, lo contraddicono. Se il primo scrive NP e NB, il secondo scrive MP e MB (ad esempio vedi il suo Libro dele parolasse, 1973)...ma forse Durante negli anni '70 era ancora traumatizzato dalla maestra di italiano, poi gli è passato e ha trovato l'unitarietà...cosa che Dino Coltro non ha trovato (che sia solo un caso che non abbia fatto parte della Commissione regionale per la grafia veneta unitaria?) Se ti interessa la lingua veneta butta via il Manuale, dizionari e ti fai un bel viaggio, comune per comune, frazione per frazione, casa per casa, andando anche oltre i confini amministrativi, parla con tutti, registra raccogli e poi confronterai quello che tu hai trovato con quello che altri hanno raccolto, e poi vedrai... C'era un signore, bretone, che negli anni '40 si è messo a girare per la Bretagna (con moglie e figli) raccogliendo il patrimonio orale dei contadini della sua terra senza nessuno scopo se non quello di raccogliere il più possibile, senza nessuna tesi preconcetta. Ha trovato un tesoro e ci sono ancora i suoi libri e soprattutto i suoi figli a testimoniarlo. Gli indipendentisti bretoni non si sono interessati a lui... perché avrebbe frantumato le loro tesi.
per passare da una lingua orale a una scritta si passa naturalmente per una unificazione della grafia e lo fanno tutti prima o dopo (es. catalano recentemente, ma anche l'inglese che oggi conosciamo e parliamo. per non parlare dell'italiano che è stato "creato a tavolino") ora, INPARA che tanto ti "infastidisce", non è sbagliato. ti suona semplicemente strano perché sei cresciuto nella scuola italiana, dove appunto hanno dovuto INSEGNARTI la regola di mettere la M davanti a B e P, da quanto "non ovvio" è (e io me lo ricordo ancora quel giorno alle elementari :) ) la lingua (proprio l'organo che abbiamo in bocca) che non è indipendentista o unionista e che non ha pregiudizi come noi, si mette semplicemente nella posizione più comoda, in questo caso, sul palato. ps: il "viaggio" lo ha fatto mio fratello, linguista, che ha riportato in un manuale la fotografia attuale della grammatica veneta e delle sue varianti, dove troverai la bellezza di una lingua che ha le sue regole e anche le sue magnifiche sfumature. www.leolibri.it/content/manual-gramatica%C5%82e-del-v%C3%A8neto-e-%C5%82e-so-varianti
grazie mille -professoressa brunelli, io sono brasiliano nipoti di italiani del veneto, io parlo un po, di italiano ma ho troppo sbaglio nella scritta della lingua italiana, io mi ricordo di alcune parole dei miei nonni in veneto, loro parlavano parole come queste suito, poareto, tazi, fasoi, grostolli, che mi piace tanto mangiares, scusami tanti sbaglio in italiano e piú una volata grazie mille per insegnare la lingua veneta.
Io sono un puro veneto e, ne sono orgogliosissimo. Pero', per motivi di comunicazione, con persone non Venete, essendo stato un imprenditore e per necessita' ho dovuto esprimermi nella lingua Italiana che ho imparato a scuola, con il tempo ho perso la dialettica veneta. I miei figli e nipoti non conoscono una parola Veneta, perfettamente l'Italiano e l'Inglese. Uno dei miei figli ha rapporti di lavoro con la Cina, e deve parlare in Inglese altrimenti ( sarebbe una mezza calzetta). Morale: la parlata Veneta e' bellissima, le persone ignoranti non mi interessano, pero' bisogna adeguarsi ai tempi.I miei piu' sinceri complimenti Ilaria, La seguo molto, quando posso. La informo che sono un Belumat, sono d'accordo all' 85%, per il resto se ne puo' discutere con tranquillita', davanti ad un bel bicchiere di vino, ah dimenticavo , sono astemio e non fumo , mi dispiace.
Anche molti friulani si vergognano di parlare friulano :( io a mio foglio gli sto insegnando il friulano, poi l'italiano lo imparerà all'asilo o a scuola come ho fatto io.
Parlo in dialetto da sempre..e ne vado fiera.Ho notato da tempo che i ragazzi dai 25/30 anni in giù anche nei piccoli paesi parlano l'italiano tra di loro..non e' di per sé una cosa negativa.Basta che tengano vivo anche il dialetto,che fa parte di noi veneti.Le tradizioni sono importanti.
Io sono brasiliano, però i miei nonni sono venuti di Belluno. Mi piacerebbe tantissimo imparare sto dialetto. Loro parlavano a casa giocando la carta quando io ero piccolo.
Perché vergognarsi del dialetto più bello d'Italia?? Vorrei essere io in grado di parlarlo.... Mi mette un'allegria fuori dai confini. Ho una zia che ha sposato un Veneto e quando vengono a trovarci (😢😢😢 un par de volte l'anno 😢😢😢) sono la persona più felice dell'anno e quando se ne vanno (😢😢😢) vorrei andarmene con loro per sempre.. Sono i parenti a cui sono più legato. E non è fuori dal caso che io mi trasferisca li (spero.... con tutto il cuore)
Sono autotrasportatore...e quando sono in giro sfoggio senza pietà il mio accento V E N E T O...e quanto che me godo...ai sorrisini sarcastici rispondo sempre...." eeee cossa vuto...xò Veneto purosangue " ahah... Brava, bel video...
Michele Albanese non farne di tutta un'erba un fascio, non tutti noi veneti siamo così (fidati, ci sono nato e ci vivo)! Detto ciò se vuoi continuare a credere a certi pregiudizi è un tuo problema, io vivo comunque bene lo stesso
negli anni sessanta del secolo scorso venivamo ripresi dai genitori veneti e non, dei nostri compagni di scuola per i "terribili vocaboli in veneto" che ci uscivano di bocca e se disgraziatamente uno di questi finiva in un componimento a scuola, diventava una bocciatura alle elementari. Quando ci portavano a trovare parenti, scendevamo dall'automobile e davanti a braccia aperte e sorrisi, facevamo figure da stranieri che non capivano. Ho capito diventando grande che non eravamo ben visti dagli altri italiani, forse per delle colpe che non sapevamo espiare per redimerci, tornare ad essere la X regio, oppure non opporci a "libertè, egalitè. fraternitè" arrivata quì sulla punta delle baionette; depredati, disprezzati e ceduti in cambio di altro. Per fortuna sono in grado di capire ancora l'ironia sottile, tagliente e irrispettosa verso il sopruso che c'è nostra parlata. Soddisfazione che ai miei figli è negata.
Spesso il dialetto viene associato all'ignoranza e alla grettezza, ricordo a scuola chi aveva un forte accento dialettale, seppur parlando italiano, veniva spesso bollato come 'boaro' o 'meiero'
Son capitato qui per caso. Non sono veneto, non ho nonni, cugini, prozii e nemmeno gatti o cani di origine veneta. Tuttavia sono stato in Veneto (e anche in Trentino, Lombardia e Val d'Aosta) più volte, mi ci sono trovato bene e ho anche degli amici, soprattutto a Verona e Venezia. Trovo che la sonorità degli accenti veneti sia molto piacevole e persino contagiosa. Nonostante ciò mi pare che la questione della "lingua" veneta e del "parlare veneto" sia l'equivalente del discutere del sesso degli angeli per i cattolici. Una cosa che va bene per i politici e per coloro che passano il tempo parlando e polemizzando, spesso al fine di catalizzare il consenso. Una polemica di campanile insensata come i conflitti fra le tifoserie calcistiche. Ognuno (come singola persona, non come esponente di una regione) è quello che dentro di sé sente di essere. Ognuno parla come gli pare, per educazione, per attitudine, cultura, ambiente sociale, ecc.. Parlare in veneto o meno non fa trasformare in veneto un anconetano o in anconetano un veneto. E non fa nemmeno diventare onesta una persona disonesta o viceversa. L'orgoglio dell'identità a me non interessa. L'unica identità che conosco è la mia. Io sono di Roma (per nascita) e avrei ampio motivo di portare con me un orgoglio di identità territoriale che forse non ha pari nel mondo. Eppure non me ne importa niente. Attorno a me, a Roma, ho sempre trovato sia cose belle e che cose brutte, persone meravigliose e criminali detestabili, bipedi intelligenti e stupidi, odiosi arrivisti e persone amorevoli, politici e persone normali. Ognuno di loro era una semplicemente una "persona" e nessuno di loro era "Roma". Allo stesso modo io, per primo, non sono Roma e Roma non è me. Il dialetto romano mi appare volgare e fastidioso e francamente non me ne importa un accidente se si tratta di un dialetto, una lingua, uno slang, un idioma, un codice o altro. La mia dignità e la mia identità non dipendono dal linguaggio che adotto quando parlo o scrivo. Se mai, mi sforzo per quanto nelle mie capacità, di scrivere correttamente dal punto di vista grammaticale e di farmi capire con chiarezza. Se per farlo devo parlare con il linguaggio dei segni, lo faccio senza tante storie. Lo faccio perché quello che conta non sono "IO", non è la mia "Identità" al centro. Non sono così egocentrico da voler tutelare il mio linguaggio. Andassero "a quel paese" il mio linguaggio, il veneto, il fiorentino e pure il supero e l'hittita. Se qualcuno è così attaccato alle parole che usa, ci può mettere i fiocchetti e appenderle all'albero di Natale assieme alle lucette colorate. Ma se si tratta di un bastardo, resterà comunque un bastardo anche se parla veneto.
Grazie per questo lungo commento argomentato. L'identità è una cosa fondamentale in un individuo e condiziona il modo in cui lui si relaziona con il resto del mondo. Con i genitori, con la comunità, con le altre etnie, culture...la nostra identità rappresenta la nostra essenza e ci aiuta a relazionarci con gli altri. La lingua fa parte, assieme a cultura, storia, usanze..dell'identità che appartiene a una persona. Non è quindi un tema secondario o di semplice polemica politica ma costituisce la possibilità di esercitare, insegnare, coltivare, utilizzare in contesti differenti da quello familiare/informale un ingrediente fondamentale come la lingua del territorio in cui si vive (oltre a tutte le lingue che vale la pena comunque imparare per esperienza, cultura personale etc) .
@@iaiabi Ahaha, certo! Solo che l'identità non è la lingua o almeno non in modo propritario. Ma l'essere un buon padre o una buona madre, l'essere laborioso o pigro, colto o ignorante e via dicendo. Comunque ti ringrazio percheé la tua risposta è intelligente e pacata, molto misurata ... e mostra il carattere di una persona che sa usare o ignorare gli argomenti. Se verrai qualche volta in Umbria, ad Amelia (ormai non vivo più a Roma e non la rimpiango) e se avrai qualche minuto da perdere, mi farà davvero piacere conoscerti di persona e offrirti un cappuccino ... ehm ... ops ... no, meglio qualcosa di alcolico, dato che sei veneta!!! 😀
La cosa che mi fa molto ridere è vedere persone venete che insinuano che i veneti siano una popolazione ignorante ed arretrata. Volevo sapere, cosa c'entra tutto ciò con il dialetto Veneto? Io sono veneta e parlo italiano, inglese, tedesco, cinese e ovviamente il dialetto, quest'ultimo non mi ha tolto la possibilità di imparare altre lingue. In più volevo capire come fate a generalizzare così tanto, certamente ci sono persone ignoranti come ce ne sono in tutte le altre regioni, il commento migliore "che godono del male altrui", volevo ricordare che la cattiveria non si può considerare esclusiva di tutti i veneti, le persone cattive ci sono ovunque.
Paola Carli io ho lavorato in veneto 1 anno e posso dire con certezza che la maggior parte dei veneti é pura merda... ignoranti, tristi e molto poco amichevoli
andrè supertramp dipende molto da che zona hai frequentato, io per quel che ho viaggiato ho trovato persone di merda ovunque, io in Veneto ci vivo e sono circondata da persone gentili ed amichevoli. Sicuramente anche qui ho incontrato gente ignorante ma non solo qui.
non sono veneto ma per lavoro lo frequento tantissimo e onestamente non ho notato particolarmente la tendenza a nascondere l'accento, anzi, mi si chiede spesso se lo capisco, proprio perche' vogliono potersi esprimere liberamente. i piu' veraci in assoluto credo siano i vicentini seguiti da trevigianii e rodigini, un po di fighettismo l'ho avvertito solo a verona citta' e in parte a padova.
Parlo regolarmente italiano per educazione ma il fatto di essere riconosciuto come veneto ovvero come popolo civilissimo mi inorgoglisce , all'imprenditore che ha ripreso il ragazzo avrei sputato in faccia
Io sono un Veneto che fa fatica a parlare il dialetto, alle superiori ero il migliore in italiano proprio perché tutta la mia classe parlava in boaro con accenti mescolati da ogni paese.. Il vero dialetto veneziano è difficile da parlare correttamente senza una scuola che lo insegni, il primo ostacolo al parlare un dialetto corretto è proprio la scuola che non prevede nemmeno corsi esterni su quest'attivita
se fai tanta fatica, forse è perché non sei cresciuto in un ambiente di parlanti veneti. Io non ho mai potuto parlare in veneto da bambino (divieto ideologico: siamo italiani, non parlare quella roba), ma tutti gli adulti con cui sono cresciuto parlavano solo veneto, a partire dai nonni (che avevo in casa) e poi i vicini, il prete, le maestre dell'asilo. E quando ho deciso finalmente di parlarlo col mio compagno, veneto pure lui, a trenta e passa anni, ho fatto pochissima fatica, giusto rompere un po' l'abitudine. Insegnarlo a scuola non serve a granchè, è come insegnare l'inglese o il francese o l'arabo o il cinese... non ti possono fare madrelingua a scuola. La tristezza di perdere una lingua è quando i madrelingua decidono di privare i loro bambini di quell'idioma.
Xe proprio cussi... voria saver chi ga inixia sto uso de far apparir i veneti come a ultima roda del caro..de sicuro a nostra gentiessa nel esprimerse a ne ha frega'.. Ciaooooo e complimenti per il tuo progetto !!! 😘😘
Ma varda un po' chi che go catà, so contenta de averte scoperta! Me ciamo Cristina, vivo in Svissera da 22 ani e me incasso quando e me coetanee venete che abita in Veneto ghe parla italiano a so fioi parché cussì i sarà pi bravi a scoea, ma ndè in mona vaeà! El dialetto veneto na volta scomparso xe scomparso, continuo a faghe a romanzina e le me risponde: "Sta tranquia, che i o capisse, seto!" Eora me incasso ancora de pi. Capirlo no vuol dire parlarlo e tramandarlo... Mi me piase talmente i dialetti che da quando che so rivà qua e gheo 22 anni, go imparà 2 diversi dialetti dea Svizzera italiana e tuttora parlo fluentemente queo dea zona dove che abito. Quando che però parlo italiano e i me domanda se sono veneta, fasso un gran sorriso e digo de sì. Iscritta!
Chissà perché la parlata veneta in generale.. e non solo anche il dialetto bresciano o bergamasco in TV.. Non si sentono mai... Io da bresciano che sono ovviamente vado fierissimo della mia città ed anche dei suoi dialetti e tradizioni!!... Brava Ilaria!!!
Sentimi bene ilaria brunelli. Ti ho gia scritto un giorno che avrei desiderato essere una bandierina e...un altro messaggio ancora piu bello e tu mi hai ringraziato. Ti va di conoscere un uomo che ama l arte che non ha suono?oppure era solo il tuo staff a rispondere... ciao
Per passione studio la storia antica e lo "sviluppo" delle lingue anche se in realtà è una "regressione" siccome te si na bea tosa :) ti faccio questo esempio per definire l'attrazione: la lingua inglese ha una frase I love you che è usata in vari modi e situazione in Italiano abbiamo il Ti amo o ti voglio bene, mentre esempio i Greci usavano più parole Agape l'amore puro, Phileo il voler bene, il Teleo piacere di condividere il tempo con qualcuno, Eros e Tanos (passione e perversione) lasciarsi dominare ed essere dominati che nulla hanno a che fare con l'amore e il voler bene.. più le lingue si "svillupano" meno termini specifici hanno dunque si usa l amore in situazioni dove l amore non c'è.. forse è questo anche senza forse il motivo della "regressione" delle persone il non conoscere né chiamare le cose per ciò che sono che ne pensi? :)
Grazie, che bel commento ricco di informazioni. Le parole raccontano mondi. Io credo che l'appiattimento verso l'inglese aiuti la velocità ma non la ricchezza e la completezza della comunicazione. Del resto, purtroppo, è l'epoca di Kronos e non di kairos
Te si forte Ilaria e condivido tanti fati che te disi.. ma mi son veneto e son contenro de eserlo.. ma parlo el veronese, el trevisan se el parla in trevisan mi non lo capisso mia Ilaria.. non par dir che le meio o pezo dei altri posti del veneto, ma le tanto diverso, un vicentin da asiago che parla in vicentin stretto, mi no lo capisso mia ben
Mi son de Belun ma go imparà el dialeto vicentino parchè sto a vicensa da 20 anni par lavoro. E parlo Veneto dapartuto. E siccome giro el mondo sempre par lavoro parlando el dialeto cato veneti dapartuto. Semo i mejo. Son fiero de esare Veneto. De cossa gonti da vergognarme? Ansi...e Oliviero toscani che in Veneto ha fato i schei fotografando i mori che el vada a remengo, Dio #@#@#
ci mancava pure questa!! a voi veneti vien da vergognarvi a parlare in dialetto? ma quando...? al netto che c'è da domandarsi quale veneto? dato che padova non capisce vicenza e vicenza non capisce malo e malo non capisce schio e schio non capisce verona ...
Colleghi e colleghe mi dicono" Sei arcaico e volgare parlando in dialetto. Risposta: Nel rimembrar fiero le mie origini parlo in diaeto pa rispeto de e tradision. San Marco
Ilaria! Quando Veneto diventa um paese mi faro la cidadania veneta. Qua parla un brasiliano descendente veneto di sangue mantovano i trentino. Mantova treviso i to adige
Io non mi vergogno della mia parlata veneta anzi ne sono orgoglioso e sono orgoglioso di essere Veneto. E se a qualcuno non va ben el poe nare in figa de so mare.
vojo portar ƚa me testimoniansa che mi parlo veneto anca co ƚa xente visin a ƚi veneti e che ga ƚa stesa raixa: ƚi trentini. e se capimo. de ƚe volte parlo veneto anca co ƚi sudtirloesi. ma co chi preferise parlar taƚian, parchè poareti ƚi ghe ƚo ga ficà anca a ƚori, parlo taƚian par no farghe dixajo. el Doxe dixeva a ƚi baili de ƚa nostra repiovega: anca al sultan parleghe venexian.
Ripensandoci è alquanto offensivo: la gallina "padovana" si comporta da pessima madre perché dimentica il proprio ultimogenito; inoltre non aiuta Calimero a cercare la mamma.
chi si vergogna del propio dialetto e radici e' un co...ione....l'importante che quando si parla con uno di un'altra regione non si inseriscano troppi termini dialettali altrimenti non ci si capisce...il discorso.diventa frammentato per chi ascolta....
mi quando parlo co'n foresto, parlo talian ( l'educaziòn no ga confini)...ma "marco" e fò capir da'n do che vegno...
cara Ilaria
ti volevo dire che è molto importante quello che stai facendo.....
in questo momento c'è una vera e propria rinascita dell'identità veneta e una grande voglia ( e necessità) di indipendenza
quindi il tuo contributo è importantissimo
a me è successa più o meno la stessa cosa, a casa mia se parlavo veneto mi arrivava una sberla in testa e mi dicevano che ero un boaro, quindi anch'io ho incominciato tardi.......
poi non avendolo studiato a scuola quando lo scrivo faccio un sacco di errori......quindi grazie per il tuo corso
seguirò sempre i tuoi video...............
grazie checobeppe :P
Noooooooooo...il veneto è bellissimo, andatene fieri!!! E' una lingua armoniosa, bella..altro che vergognarsene, è amore!!!
smack!!!!
@@iaiabi Anni fa un monaco polacco del Monte Rua mi disse che, provenendo dal Piemonte, quando ascoltò i veneti parlare disse a se stesso : " ma questa gente non parla! Canta!"
@@fabriziobuso9631 che bello!!! ❤️
Sardo con nonna Veneta orgoglioso che nel mio sangue circola un po di sangue Veneto...amo sentire mia nonna che mi parla in Veneto
Grassie Mauro. Te vojo ben.
Ottimo video! un piccolo appunto, regola la musica un po' più bassa che fasso fadiga a capire cosa che te dixi ;)
te ghe raxon!!
ma non vergognatevi!!! E' un accento stupendo e simpaticissimo!
Va beh, io sono di parte, visto che da parte di mamma sono Veneto, però sono nato e cresciuto in un'altra regione e non lo parlo, ma quando sento i cugini con sta cadenza, mi fa sempre molto piacere
grazieeeee!!!
Ahahah, io il contrario, padre veneto, andavo la nelle vacanze, fino ai 5 anni, quando è mancato, cresciuta in Piemonte, dialetto piemontese odiato e mai capito, il veneto mi diverte e lo capisco, i misteri del DNA 😂, credo di avere anche l'indole del "so tutto mi" anche se per fortuna con l'età la cosa va scemando🤣🤣
@@aleinwonderland3457 non era fasso tutto mi? 😂 cmq pure io sono vicino a Torino, ma mi fa ridere anche il piemontese, un po' meno il tipico atteggiamento falso e cortese ;)
Nel italia meridionale ci stanno molti passi di origine albanese! Nonostante siano passati 500-600 ani dal loro arivo continuano a parlare la loro lingua che e molto simile al albanese di ogi: ed io personalmente ne vado fiero che loro siano riusciti a tenere e tramandare la loro lingua. E voi veneti dovreste essere orgoliosi della vostra lingua perché fa parte della vostra cultura, che e bellissima e unica.
Alda Merini poetessa. E che poetessa. Una grandee!!!
Mai vergogna de essere Veneto anzi me vanto de eserlo😎
Ciao Ilaria, io vivo in Austria, conosco diversi Veneti e Furlani e CON LORO PARLO SOLO IL VENETO!!!!!!!!
ORGOGLIOSO DI ESSERE VENETO!!!!!
cara Ilaria è un grande piacere guardare i tuoi video. Sono un atto d'amore verso le proprie radici e verso la nostra comunità. purtroppo ci sono ancora troppe persone, venetissime anche loro, ma che non amano nè la propria gente, nè la propria vera lingua. Ciao bea tosa ;-)
Un messaggio bellissimo.
Grazie Alessandro!
Beati voi giovani che in veneto avete una cadenza e il vostro dialetto è ancora parlato in città. Io vivo in piemonte e purtroppo x sentire il mio dialetto devo andare in paesini sperduti con la speranza di trovare qualche anziano. A torino poi se parli il dialetto ti guardano di storto come se fossi tu lo straniero che tristezza..
che peccato! ma nulla è perduto finché c'è qualcuno che lo parla. un recupero coinvolgendo proprio questi paesini potrebbe essere una bellissima iniziativa
Ilaria Brunelli io vivo in città con chi lo parlo? Solo in famiglia lo posso fare.. credo che un buon inizio potrebbe essere eliminare l'ora di religione nelle scuole che ormai con tanti stranieri non la segue nessuno ( da non credente credo sia poco utile xke ci sono luoghi dedicati x seguirla) e sostituirla con usanze e dialetto del luogo potrebbe essere anche un modo x meglio integrare i giovani che sono il futuro mantendo xo vive le tradizioni del paese che abitano e che neppure conoscono. Ovviamente è un mio pensiero
farafra sumeria strano xche' io da veneta ho passato qualche giorno a torino e ho imparato cerea madamin..ninin cit e piciu
È il risultato di chi ha la puzza sotto al naso e per molti di noi, costretti magari da un rapporto lavorativo o magari per nostro 'pudore', per non sentirci giudicati, ci siamo piegati a questo. Io sono per parlare italiano e Veneto che per liberarsi della considerazione di volgarità, dovrebbe passare a 'LINGUA'. PER fare questo ci sono dei passi che andrebbero fatti.
Nadia 80 no nadia non direi puzza sotto il naso e' educazione e istruzione...da veneta che parla dialetto tutto il giorno con veneti, ti dico che mi vergogno quando sento i turisti chiedere informazioni e quasi tutti rispondono in veneto (almeno dalle mie parti) xche' non sanno mettere 2 parole assieme in italiano....io ci sto male quando sento bestemmiare e vedo atteggiamenti sguaiati da parte di veneti....un conto e' portare avanti la nostra cultura...un conto avere solo quella...sapessi le volte che sento commentare "che ignoranti"...ci sto davvero male ma in cuor mio ammetto che hanno ragione....un caro saluto.
I contenuti dei tuoi video sono sempre più interessanti, ti seguo attentamente. Mi piacerebbe comprendere meglio le differenze tra le varie cadenze venete...tra veronese, vicentino, veneziano e così via.
grazie Gian Maria! faremo dei video dedicati per le varianti venete...è affascinante comprendere ciò che rende il veneto riconoscibile come tale attraverso le differenze che ne caratterizzano le sfumature
eeh...ma anche ti te te sconde drio a musica...dai!TUTTI SE VERGOGNEMO DE PARLAR VENETO!....prova a immaginare andar al cinema...co l'IMAX e i occiaeti 3 D...te vardi EL PIANETA DEE SIMIE....e e SIMIE....E PARLA VENETO! :"CESARE! DAI MONA! 'NDEMO CHE SE ORA DE EL SPRISS CAN DELL'OSTIA!!"
Bravissima Ilaria!!!
Ciao! Ho scoperto che conosci Alessandro :) la prossima volta che vieni su ci vediamo! :)))
Sicuro!!
con tutte le lingue che abbiamo in Italia regione per regione dovremmo insegnare cosa vuol dire parlare e identificarsi in una zona al mondo,i trogloditi sono quelli fuori dall'Italia,ogni regione è come ascoltare un grande compositore diverso,da lombardo comunque non ho mai nascosto il mio modo di parlare ne tanto meno intendo farlo e nessun'altro lo deve fare,il dialetto è una lingua da qualsiasi regione esso provenga è l'identità di un popolo
sempre in gamba! complimenti :-)
Brava davvero brava, sei riuscita a riassumere in pochi minuti i motivi per cui il veneto (nelle sue diverse declinazioni) si vergogna del proprio dialetto (o lingua).
Siamo passati da lingua franca, cioè lingua di scambio compresa in tutto il mediterraneo per secoli e secoli a lingua parlata dai "contadini" e semianalfabeti dell'800 e 900 residenti in una regione ormai tra le più povere e depresse.
Amo tutti i dialetti perché sono espressione genuina di una popolazione e, senza voler fare confronti, mai potrei vergognarmi di una lingua che ha alle spalle 800 e più anni di storia tra i più fulgidi e ricchi al mondo.
Quel che amo del Veneto, ancor più che della sua lingua, è nel carattere della sua popolazione.
Relaxation Grassie
I Veneti : brava gente.
Lavoratori e gente di cuore. E belli fra l'altro !
Piemontese con nonno veneto e vorrei tanto parlare come lui... ma non son capace 😭
Voi siete fortunati🌿
sei una primavera per gli occhi, una sinfonia per le orecchie e quando non ti smalti le unghie rasenti la perfezione estetica.
dentro fora soto e sora de parlar veneto xe l'ora...
orgoglio veneto presente nel corpo e nella mente w casa mia !!!!!
Mi piace moltissimo come spieghi, io sono nata a Mira ma sono cresciuta in Sardegna. Ora, non è che mi vergogno di parlare il Sardo. Ma devo ammettere che mi piacciono molto di più la lingua e l'accento Veneto, semplicemente perché sono più musicali. Ciao
grazie cinzia :) :)))
Cinzia Gabin q
Vivo da sempre in Lombardia, conosco il lombardo ma non l'ho mai parlato e non perché me ne vergogno. Parlare in dialetto avrebbe escluso metà della mia famiglia, che è toscana. Parlare in dialetto avrebbe escluso almeno metà dei miei compagni di classe, i cui genitori e nonni venivano da altre regioni d'Italia. E non mi riferisco solo a quelle del sud o del centro, ma anche, guarda un po', dal VENETO. Mai sentito della diaspora del Polesine? Alcuni miei compagni avevano inequivocabili cognomi che terminavano in -in ma io parlavo con loro italiano senza farmi problemi, il fatto di non poter parlare con loro in lombardo non mia ha mai fatto sentire di aver rinunciato ad un mio diritto o alla mia identità proprio no. Anzi ero felice di giocare con loro e sono contento se con questo gesto sono riuscito a non averli mai fatti sentire diversi o esclusi. Se Cracco nella sua cucina di Milano parla italiano è perché deve comunicare con i suoi collaboratori che provengono da ogni parte d'Italia e persino del mondo, per cui oltre all'italiano magari deve usare persino qualche parola d'inglese, guarda un po'. E non credo che nel farlo Cracco si sente sminuito nella sua identità di veneto, quando invece nella sua cucina propone ingredienti tipici del Veneto, magari anche sconosciuti, che fa di tutto per far conoscere al grande pubblico, magari creando introiti nelle piccole realtà che producono questi ingredienti. Semplicemente non ha complessi d'inferiorità che lo portano ad aggrapparsi a falsi orgogli, ma da veneto non ha paura di comunicare con il mondo che diventa sempre più grande invece che chiudersi in angoletto piccolo che vuole diventare ancora più piccolo piccolo piccolo...
Ciao Ilaria!
Prima di tutto un'osservazione: da veneto ti direi che il titolo della tua rubrica "Inpara co mi" presenta un errore, quel "inpara" scritto con la "n", che mi suona strano, che mi produce malessere, lo stesso che mi è causato da chi svilisce qualsiasi lingua o dialetto, accento o parlata.
Qualsiasi lingua è nata prima di tutto come espressione orale, tanto che si può parlare senza necessariamente sapere leggere e scrivere (come del resto puoi suonare senza sapere il solfeggio). Ogni trascrizione di una lingua parlata sarà sempre inefficace e incompleta senza l'ausilio di quello che esce dalla bocca e passa per l'orecchio. La stessa cosa succede in musica, e da musicista che si interessa di repertori di tradizione orale ti posso assicurare che ogni trascrizione sarà sempre limitata rispetto a tutto quello che trasmette una fonte sonora. Bene, ora però ti chiedo in quale angolo di Veneto una qualsiasi persona dice "inpara" invece di "impara". Mi piacerebbe poterlo sentire...
Dino Coltro, veronese, non riporta casi del genere, "np" invece di "mp" (scrive "imparare", "impirare", "impitaràre", "impreolàre"...) o forse non aveva abbastanza orecchio per cogliere la differenza?
Anche in Antonio Cornoldi, polesano, non ho trovato casi di "np".
Forse Ruzante lo scriveva così? Andrò a cercarmi le sue opere ... Goldoni? Giorgio Baffo? ...
Tu probabilmente ne sai di più, aspetto tue indicazioni...
Tempo fa un amico francese mi spiegò alcuni trucchi per migliorare la mia pronuncia della sua lingua: per dire questo metti il suono nel naso, per dire quest'altro prova a mettere le labbra come un mezzo sorriso, ecc... Ora, se provi a dire "inparare" invece di "imparare" e fai caso a come il tuo apparato fonatorio si comporta nell'uno e nell'altro caso, ti accorgerai della differenza...
Nella mia famiglia vicentina/veronese non ho mai sentito dire "inparare" invece di "imparare". Forse altrove?
Riguardo il tema del tuo video, la vergogna dei veneti di parlare il veneto, sono d'accordo con te che la televisione ha dato il suo contributo ma fai un'analisi frettolosa e poco approfondita. Prova a fare un'analisi della società nella nostra regione. Prova a cercare come i veneti di campagna si sentivano rispetto ai veneti borghesi di città e come questi vedevano quelli di campagna, ad esempio...Oppure i veneti ricchi come vedevano i contadini poveri e ignoranti...Oppure perché a Noventa Vicentina i cognomi si pronunciano Trevisàn, Padovàn, Olivàn, Benettòn...e a Vicenza invece Trèvisan, Pàdovan, Olivan (con l'accento sulla O), Bènetton...?...
Ma chiediti anche perché il Veneto è diventata una delle regioni più ricche d'Italia, e perché ha consumato e inquinato il suo territorio coltivabile (l'indipendenza alimentare sarebbe impossibile ora), deturpato parte del suo paesaggio e tutto questo invece senza vergogna.
mi farei un po' meno problemi per la N di inparare (sempre che tu stia pronunciando con la N velare e non con quella dentale)
Mi sembra che all'inizio del tuo video "Seitar, rente e altre parole...", se dovessi trascrivere quello che sento, dici "impara" e non "inpara" con la N velare, per cui mi chiedo perché dovrei usare "np" invece di "mp". Non mi hai detto in quale angolo di Veneto si usa, attendo tua indicazione...
Ci sono sicuramente problemi più grossi in Veneto, inquinamento, consumo di superficie coltivabile, corruzione (il governatore Galan, per esempio) e ora il fallimento delle banche venete (tra l'altro il tutto perpetrato da veneti verso altri veneti), per stare qui a disquisire della lingua veneta...tuttavia mi è difficile sorvolare su questioni linguistiche quando vengono legate a concetti quali nazione, indipendenza, identità.
Negli anni '80 ho fatto vari viaggi in Bretagna rimanendo colpito da come i bretoni stavano salvando la loro lingua tanto da aver creato delle scuole dove veniva insegnato. Il mio sguardo era molto superficiale e andando poi nel profondo e grazie al contatto con persone non legate a ideologie indipendentiste/separatiste ho scoperto che la realtà era molto diversa.
Se sai il francese ti consiglio di leggere:
- fr.wikipedia.org/wiki/Controverses_sur_le_breton
- www.brezhonegbrovear.bzh/blog/2016/12/08/le-probleme-des-neo-locuteurs-dans-la-revitalisation-dune-langue-lexemple-du-breton-steve-hewitt/
- www.brezhonegbrovear.bzh/blog/2017/02/28/voulons-nous-sauver-le-breton/
- le-grib.com/wp-content/uploads/2016/05/2016-devoir-et-n%C3%A9cessit%C3%A9.pdf
- fr.wikipedia.org/wiki/Orthographe_du_breton
Non aggiungo commenti a questi articoli, spero che tu abbia modo di leggerli.
Camille, famosa cantante francese, qualche giorno fa ha detto: " L'identité est forte quand elle admet qu'elle est multiple", l'identità è forte quando ammette che è molteplice. C'è da riflettere, no?
Ciao!
In Veneto, nelle parole come CANPO o CANBIO, la N ha la medesima pronuncia velare che ha in CAN (non *CAM).
In parole come INPARA la N ha la medesima pronuncia velare che ha in IN (non *IM).
E' una caratteristica presente in tutto il Veneto ed è così radicata che non è un caso che le maestre di italiano siano costrette ad insegnare agli alunni la regola esplicita "davanti a P e B si scrive M: MP, MB": il fatto che si debba insegnare esplicitamente a scrivere M è segno che, intuitivamente, la gente non percepisce una M. Se il suono utilizzato fosse effettivamente quello di una M non servirebbero regole imparate a memoria.
A riprova di quanto sia radicata, l'uso NP e NB in veneto è riportato nei dizionari di Durante&Basso e di Cavallin e il Manuale di Grafia Veneta Unitaria (1993, 2003) della Regione Veneto coordinato e diretto da M. Cortelazzo che a pag. 37 conferma che l'uso veneto di scrivere NP ed NB si riscontra «già nei documenti più antichi (anbro 'ambra', entranbi 'entrambi', 'conplir' compiere, inprestiti 'prestiti')
Ti ho indicato degli articoli sulla situazione odierna della lingua bretone proprio perché lassù qualcuno già nei primi anni '40 del 900 aveva pensato ad una grafia unitaria creando così una cosa che qualcuno chiama "neo-bretone" ma che i "bretonnants", cioè quelli che in famiglia hanno sempre parlato bretone e che il francese l'hanno imparato a scuola, non riconoscono. In più se prima c'erano vari modi per dire una stessa cosa adesso ce n'è uno solo. Si può dire che è stato un successo?
Di sicuro c'è della buona fede in chi vuole salvare una lingua... ma quando c'è invece dietro un'idea di nazione dove per il bisogno di identità si deve omologare la lingua si incorre nello stesso rapporto italiano/lingue minoritarie. E guarda che la bandiera dell'identità in passato è servita a reprimere chi parlava in maniera diversa, ché sfuggiva al controllo... e qui la buona fede non c'è più.
Il Manuale che tu citi a me sembra un mostro e se vuole essere un esempio di unitarietà le opere di Cortelazzo, padovano, e di Durante, guarda caso padovano anche lui, lo contraddicono. Se il primo scrive NP e NB, il secondo scrive MP e MB (ad esempio vedi il suo Libro dele parolasse, 1973)...ma forse Durante negli anni '70 era ancora traumatizzato dalla maestra di italiano, poi gli è passato e ha trovato l'unitarietà...cosa che Dino Coltro non ha trovato (che sia solo un caso che non abbia fatto parte della Commissione regionale per la grafia veneta unitaria?)
Se ti interessa la lingua veneta butta via il Manuale, dizionari e ti fai un bel viaggio, comune per comune, frazione per frazione, casa per casa, andando anche oltre i confini amministrativi, parla con tutti, registra raccogli e poi confronterai quello che tu hai trovato con quello che altri hanno raccolto, e poi vedrai...
C'era un signore, bretone, che negli anni '40 si è messo a girare per la Bretagna (con moglie e figli) raccogliendo il patrimonio orale dei contadini della sua terra senza nessuno scopo se non quello di raccogliere il più possibile, senza nessuna tesi preconcetta. Ha trovato un tesoro e ci sono ancora i suoi libri
e soprattutto i suoi figli a testimoniarlo. Gli indipendentisti bretoni non si sono interessati a lui... perché avrebbe frantumato le loro tesi.
per passare da una lingua orale a una scritta si passa naturalmente per una unificazione della grafia e lo fanno tutti prima o dopo (es. catalano recentemente, ma anche l'inglese che oggi conosciamo e parliamo. per non parlare dell'italiano che è stato "creato a tavolino")
ora, INPARA che tanto ti "infastidisce", non è sbagliato.
ti suona semplicemente strano perché sei cresciuto nella scuola italiana, dove appunto hanno dovuto INSEGNARTI la regola di mettere la M davanti a B e P, da quanto "non ovvio" è (e io me lo ricordo ancora quel giorno alle elementari :) )
la lingua (proprio l'organo che abbiamo in bocca) che non è indipendentista o unionista e che non ha pregiudizi come noi, si mette semplicemente nella posizione più comoda, in questo caso, sul palato.
ps: il "viaggio" lo ha fatto mio fratello, linguista, che ha riportato in un manuale la fotografia attuale della grammatica veneta e delle sue varianti, dove troverai la bellezza di una lingua che ha le sue regole e anche le sue magnifiche sfumature.
www.leolibri.it/content/manual-gramatica%C5%82e-del-v%C3%A8neto-e-%C5%82e-so-varianti
Ho deciso quest estate vengo a trovarti per una lezione di veneto...baci baci baci
grazie mille -professoressa brunelli, io sono brasiliano nipoti di italiani del veneto, io parlo un po, di italiano ma ho troppo sbaglio nella scritta della lingua italiana, io mi ricordo di alcune parole dei miei nonni in veneto, loro parlavano parole come queste suito, poareto, tazi, fasoi, grostolli, che mi piace tanto mangiares, scusami tanti sbaglio in italiano e piú una volata grazie mille per insegnare la lingua veneta.
Io sono un puro veneto e, ne sono orgogliosissimo. Pero', per motivi di comunicazione, con persone non Venete, essendo stato un imprenditore e per necessita' ho dovuto esprimermi nella lingua Italiana che ho imparato a scuola, con il tempo ho perso la dialettica veneta. I miei figli e nipoti non conoscono una parola Veneta, perfettamente l'Italiano e l'Inglese. Uno dei miei figli ha rapporti di lavoro con la Cina, e deve parlare in Inglese altrimenti ( sarebbe una mezza calzetta). Morale: la parlata Veneta e' bellissima, le persone ignoranti non mi interessano, pero' bisogna adeguarsi ai tempi.I miei piu' sinceri complimenti Ilaria, La seguo molto, quando posso. La informo che sono un Belumat, sono d'accordo all' 85%, per il resto se ne puo' discutere con tranquillita', davanti ad un bel bicchiere di vino, ah dimenticavo , sono astemio e non fumo , mi dispiace.
Anche molti friulani si vergognano di parlare friulano :( io a mio foglio gli sto insegnando il friulano, poi l'italiano lo imparerà all'asilo o a scuola come ho fatto io.
scusa ilaria... ma questa musica non si puo' sentire, volume troppo alto e ritmo assilante.
FIERA DI ESSERE VENETO...GO LA LINGUA MIGLIORE DEL MONDO😍
I dialetti sono tutti belli dal siciliano al friulano passando per il campano,il marchigiano e il Ligure e via dicendo
Sono veronese trapiantata in un'altra regione da molti anni, ma io e i miei familiari parliamo solo e unicamente in veneto!
Parlo in dialetto da sempre..e ne vado fiera.Ho notato da tempo che i ragazzi dai 25/30 anni in giù anche nei piccoli paesi parlano l'italiano tra di loro..non e' di per sé una cosa negativa.Basta che tengano vivo anche il dialetto,che fa parte di noi veneti.Le tradizioni sono importanti.
Perché è così bello!!!!
Ah dimenticavo! Questo video è fatto proprio coi piedi!!!
Io sono brasiliano, però i miei nonni sono venuti di Belluno. Mi piacerebbe tantissimo imparare sto dialetto. Loro parlavano a casa giocando la carta quando io ero piccolo.
Mi son da Belun, se te ol te insegne mi!!
Perché vergognarsi del dialetto più bello d'Italia?? Vorrei essere io in grado di parlarlo....
Mi mette un'allegria fuori dai confini.
Ho una zia che ha sposato un Veneto e quando vengono a trovarci (😢😢😢 un par de volte l'anno 😢😢😢) sono la persona più felice dell'anno e quando se ne vanno (😢😢😢) vorrei andarmene con loro per sempre.. Sono i parenti a cui sono più legato.
E non è fuori dal caso che io mi trasferisca li (spero.... con tutto il cuore)
Michele Albanese sentiamo da dove vieni tu
ziocaro il Véneto é una merda .. la gente é fredda chiusa e antipatica da morí.. ci ho vissuto.. sono persone tristi
andrè supertramp è un tuo problema, rimani nella tua ignoranza da barbone fallito
@@TheAfkg André Super trampoline
Mejo se no te ne voi ben. Sta'
casa tua.
Sono autotrasportatore...e quando sono in giro sfoggio senza pietà il mio accento V E N E T O...e quanto che me godo...ai sorrisini sarcastici rispondo sempre...." eeee cossa vuto...xò Veneto purosangue " ahah...
Brava, bel video...
Mi son veneta de soca e son orgogliosa,come ogni persona è orgogliosa del proprio dialetto e della sua terra ,e lo parlo sempre nn seve americanarse
Io VOGLIO avere l 'accento venetoooooooo
Michele Albanese perché vai giù ad offese??? Sei stato traumatizzato da piccolo da qualcuno?
Michele Albanese non farne di tutta un'erba un fascio, non tutti noi veneti siamo così (fidati, ci sono nato e ci vivo)! Detto ciò se vuoi continuare a credere a certi pregiudizi è un tuo problema, io vivo comunque bene lo stesso
negli anni sessanta del secolo scorso venivamo ripresi dai genitori veneti e non, dei nostri compagni di scuola per i "terribili vocaboli in veneto" che ci uscivano di bocca e se disgraziatamente uno di questi finiva in un componimento a scuola, diventava una bocciatura alle elementari. Quando ci portavano a trovare parenti, scendevamo dall'automobile e davanti a braccia aperte e sorrisi, facevamo figure da stranieri che non capivano. Ho capito diventando grande che non eravamo ben visti dagli altri italiani, forse per delle colpe che non sapevamo espiare per redimerci, tornare ad essere la X regio, oppure non opporci a "libertè, egalitè. fraternitè" arrivata quì sulla punta delle baionette; depredati, disprezzati e ceduti in cambio di altro. Per fortuna sono in grado di capire ancora l'ironia sottile, tagliente e irrispettosa verso il sopruso che c'è nostra parlata. Soddisfazione che ai miei figli è negata.
A me piace un sacco il dialetto veneto, da pugliese
Spesso il dialetto viene associato all'ignoranza e alla grettezza, ricordo a scuola chi aveva un forte accento dialettale, seppur parlando italiano, veniva spesso bollato come 'boaro' o 'meiero'
verissimo, anche oggi (è capitato anche a me)
Son capitato qui per caso. Non sono veneto, non ho nonni, cugini, prozii e nemmeno gatti o cani di origine veneta. Tuttavia sono stato in Veneto (e anche in Trentino, Lombardia e Val d'Aosta) più volte, mi ci sono trovato bene e ho anche degli amici, soprattutto a Verona e Venezia.
Trovo che la sonorità degli accenti veneti sia molto piacevole e persino contagiosa.
Nonostante ciò mi pare che la questione della "lingua" veneta e del "parlare veneto" sia l'equivalente del discutere del sesso degli angeli per i cattolici. Una cosa che va bene per i politici e per coloro che passano il tempo parlando e polemizzando, spesso al fine di catalizzare il consenso. Una polemica di campanile insensata come i conflitti fra le tifoserie calcistiche.
Ognuno (come singola persona, non come esponente di una regione) è quello che dentro di sé sente di essere. Ognuno parla come gli pare, per educazione, per attitudine, cultura, ambiente sociale, ecc.. Parlare in veneto o meno non fa trasformare in veneto un anconetano o in anconetano un veneto. E non fa nemmeno diventare onesta una persona disonesta o viceversa.
L'orgoglio dell'identità a me non interessa. L'unica identità che conosco è la mia.
Io sono di Roma (per nascita) e avrei ampio motivo di portare con me un orgoglio di identità territoriale che forse non ha pari nel mondo. Eppure non me ne importa niente. Attorno a me, a Roma, ho sempre trovato sia cose belle e che cose brutte, persone meravigliose e criminali detestabili, bipedi intelligenti e stupidi, odiosi arrivisti e persone amorevoli, politici e persone normali. Ognuno di loro era una semplicemente una "persona" e nessuno di loro era "Roma".
Allo stesso modo io, per primo, non sono Roma e Roma non è me. Il dialetto romano mi appare volgare e fastidioso e francamente non me ne importa un accidente se si tratta di un dialetto, una lingua, uno slang, un idioma, un codice o altro. La mia dignità e la mia identità non dipendono dal linguaggio che adotto quando parlo o scrivo. Se mai, mi sforzo per quanto nelle mie capacità, di scrivere correttamente dal punto di vista grammaticale e di farmi capire con chiarezza. Se per farlo devo parlare con il linguaggio dei segni, lo faccio senza tante storie.
Lo faccio perché quello che conta non sono "IO", non è la mia "Identità" al centro. Non sono così egocentrico da voler tutelare il mio linguaggio. Andassero "a quel paese" il mio linguaggio, il veneto, il fiorentino e pure il supero e l'hittita.
Se qualcuno è così attaccato alle parole che usa, ci può mettere i fiocchetti e appenderle all'albero di Natale assieme alle lucette colorate. Ma se si tratta di un bastardo, resterà comunque un bastardo anche se parla veneto.
Grazie per questo lungo commento argomentato.
L'identità è una cosa fondamentale in un individuo e condiziona il modo in cui lui si relaziona con il resto del mondo. Con i genitori, con la comunità, con le altre etnie, culture...la nostra identità rappresenta la nostra essenza e ci aiuta a relazionarci con gli altri.
La lingua fa parte, assieme a cultura, storia, usanze..dell'identità che appartiene a una persona.
Non è quindi un tema secondario o di semplice polemica politica ma costituisce la possibilità di esercitare, insegnare, coltivare, utilizzare in contesti differenti da quello familiare/informale un ingrediente fondamentale come la lingua del territorio in cui si vive (oltre a tutte le lingue che vale la pena comunque imparare per esperienza, cultura personale etc) .
@@iaiabi Ahaha, certo! Solo che l'identità non è la lingua o almeno non in modo propritario. Ma l'essere un buon padre o una buona madre, l'essere laborioso o pigro, colto o ignorante e via dicendo.
Comunque ti ringrazio percheé la tua risposta è intelligente e pacata, molto misurata ... e mostra il carattere di una persona che sa usare o ignorare gli argomenti.
Se verrai qualche volta in Umbria, ad Amelia (ormai non vivo più a Roma e non la rimpiango) e se avrai qualche minuto da perdere, mi farà davvero piacere conoscerti di persona e offrirti un cappuccino ... ehm ... ops ... no, meglio qualcosa di alcolico, dato che sei veneta!!!
😀
La cosa che mi fa molto ridere è vedere persone venete che insinuano che i veneti siano una popolazione ignorante ed arretrata. Volevo sapere, cosa c'entra tutto ciò con il dialetto Veneto? Io sono veneta e parlo italiano, inglese, tedesco, cinese e ovviamente il dialetto, quest'ultimo non mi ha tolto la possibilità di imparare altre lingue. In più volevo capire come fate a generalizzare così tanto, certamente ci sono persone ignoranti come ce ne sono in tutte le altre regioni, il commento migliore "che godono del male altrui", volevo ricordare che la cattiveria non si può considerare esclusiva di tutti i veneti, le persone cattive ci sono ovunque.
Paola Carli io ho lavorato in veneto 1 anno e posso dire con certezza che la maggior parte dei veneti é pura merda... ignoranti, tristi e molto poco amichevoli
andrè supertramp dipende molto da che zona hai frequentato, io per quel che ho viaggiato ho trovato persone di merda ovunque, io in Veneto ci vivo e sono circondata da persone gentili ed amichevoli. Sicuramente anche qui ho incontrato gente ignorante ma non solo qui.
Paola Carli sono stato a Verona e Rovigo.. era davvero triste
andrè supertramp beh io rimango dell'idea che le persone ignoranti non si concentrino solo in Veneto, ma si trovino ovunque
non sono veneto ma per lavoro lo frequento tantissimo e onestamente non ho notato particolarmente la tendenza a nascondere l'accento, anzi, mi si chiede spesso se lo capisco, proprio perche' vogliono potersi esprimere liberamente. i piu' veraci in assoluto credo siano i vicentini seguiti da trevigianii e rodigini, un po di fighettismo l'ho avvertito solo a verona citta' e in parte a padova.
brava..continua cusi' che i veneti ga' bisogno de jente come de ti....
Parlo regolarmente italiano per educazione ma il fatto di essere riconosciuto come veneto ovvero come popolo civilissimo mi inorgoglisce , all'imprenditore che ha ripreso il ragazzo avrei sputato in faccia
Io sono un Veneto che fa fatica a parlare il dialetto, alle superiori ero il migliore in italiano proprio perché tutta la mia classe parlava in boaro con accenti mescolati da ogni paese.. Il vero dialetto veneziano è difficile da parlare correttamente senza una scuola che lo insegni, il primo ostacolo al parlare un dialetto corretto è proprio la scuola che non prevede nemmeno corsi esterni su quest'attivita
se fai tanta fatica, forse è perché non sei cresciuto in un ambiente di parlanti veneti. Io non ho mai potuto parlare in veneto da bambino (divieto ideologico: siamo italiani, non parlare quella roba), ma tutti gli adulti con cui sono cresciuto parlavano solo veneto, a partire dai nonni (che avevo in casa) e poi i vicini, il prete, le maestre dell'asilo. E quando ho deciso finalmente di parlarlo col mio compagno, veneto pure lui, a trenta e passa anni, ho fatto pochissima fatica, giusto rompere un po' l'abitudine. Insegnarlo a scuola non serve a granchè, è come insegnare l'inglese o il francese o l'arabo o il cinese... non ti possono fare madrelingua a scuola. La tristezza di perdere una lingua è quando i madrelingua decidono di privare i loro bambini di quell'idioma.
Video fatto coi piedi. L'intenzione è buona ma il risultato fa schifo. Non si capisce nulla, abbassalo sto volume!!!!!!
Xe proprio cussi... voria saver chi ga inixia sto uso de far apparir i veneti come a ultima roda del caro..de sicuro a nostra gentiessa nel esprimerse a ne ha frega'.. Ciaooooo e complimenti per il tuo progetto !!! 😘😘
be se te pensi che cuando che te senti parlar in sicilian te pensi suito a on mafioxo.... :(
Ma varda un po' chi che go catà, so contenta de averte scoperta! Me ciamo Cristina, vivo in Svissera da 22 ani e me incasso quando e me coetanee venete che abita in Veneto ghe parla italiano a so fioi parché cussì i sarà pi bravi a scoea, ma ndè in mona vaeà!
El dialetto veneto na volta scomparso xe scomparso, continuo a faghe a romanzina e le me risponde: "Sta tranquia, che i o capisse, seto!" Eora me incasso ancora de pi. Capirlo no vuol dire parlarlo e tramandarlo...
Mi me piase talmente i dialetti che da quando che so rivà qua e gheo 22 anni, go imparà 2 diversi dialetti dea Svizzera italiana e tuttora parlo fluentemente queo dea zona dove che abito. Quando che però parlo italiano e i me domanda se sono veneta, fasso un gran sorriso e digo de sì.
Iscritta!
continua così te si granda
grasie!! :)
Chissà perché la parlata veneta in generale.. e non solo anche il dialetto bresciano o bergamasco in TV.. Non si sentono mai... Io da bresciano che sono ovviamente vado fierissimo della mia città ed anche dei suoi dialetti e tradizioni!!... Brava Ilaria!!!
Dandò sito bela????
Sentimi bene ilaria brunelli.
Ti ho gia scritto un giorno
che avrei desiderato essere una bandierina e...un altro messaggio ancora piu bello e tu mi hai ringraziato.
Ti va di conoscere un uomo che ama l arte che non ha suono?oppure era solo il tuo staff a rispondere...
ciao
Brava!
Sono orgogliosa di essere veneta e de parlare El diaeto veneto....siamo simpaticissimi 🤩🎭
Simpatici come la morte.Uguale, uguale.
@@mariadeblasio8263 il Veneto è una potenza se non lo sai....informati...e mi ripeto, orgogliosa di essere VENETA 🤗
Ca......è VERISSIMO!
- Al veneto le bel, me piase le cotoete e al vin bon...ciao Ilaria...
IO NON MI VERGOGNO AFFATTO, ANZI NE SONO ORGOGLIOSO !!!!!!
Per passione studio la storia antica e lo "sviluppo" delle lingue anche se in realtà è una "regressione" siccome te si na bea tosa :) ti faccio questo esempio per definire l'attrazione: la lingua inglese ha una frase I love you che è usata in vari modi e situazione in Italiano abbiamo il Ti amo o ti voglio bene, mentre esempio i Greci usavano più parole Agape l'amore puro, Phileo il voler bene, il Teleo piacere di condividere il tempo con qualcuno, Eros e Tanos (passione e perversione) lasciarsi dominare ed essere dominati che nulla hanno a che fare con l'amore e il voler bene.. più le lingue si "svillupano" meno termini specifici hanno dunque si usa l amore in situazioni dove l amore non c'è.. forse è questo anche senza forse il motivo della "regressione" delle persone il non conoscere né chiamare le cose per ciò che sono che ne pensi? :)
Grazie, che bel commento ricco di informazioni. Le parole raccontano mondi. Io credo che l'appiattimento verso l'inglese aiuti la velocità ma non la ricchezza e la completezza della comunicazione. Del resto, purtroppo, è l'epoca di Kronos e non di kairos
Te si forte Ilaria e condivido tanti fati che te disi.. ma mi son veneto e son contenro de eserlo.. ma parlo el veronese, el trevisan se el parla in trevisan mi non lo capisso mia Ilaria.. non par dir che le meio o pezo dei altri posti del veneto, ma le tanto diverso, un vicentin da asiago che parla in vicentin stretto, mi no lo capisso mia ben
Mi son de Belun ma go imparà el dialeto vicentino parchè sto a vicensa da 20 anni par lavoro. E parlo Veneto dapartuto. E siccome giro el mondo sempre par lavoro parlando el dialeto cato veneti dapartuto. Semo i mejo. Son fiero de esare Veneto. De cossa gonti da vergognarme? Ansi...e Oliviero toscani che in Veneto ha fato i schei fotografando i mori che el vada a remengo, Dio #@#@#
Io sono Veneto di origine campana ma il Veneto lo parlo sempre . Ovvio parlo in italiano con chi non è veneto
Bello, ma musica troppo alta! Anche perché copre un po' le parole.
A mi el veneto me pianse tantissimo. E o parlo più che posso, parlo italian soeo quando no i me capisse.
Aspetto altri video .....
hai ragione, mi metto all'opera!!!
ci mancava pure questa!! a voi veneti vien da vergognarvi a parlare in dialetto? ma quando...? al netto che c'è da domandarsi quale veneto? dato che padova non capisce vicenza e vicenza non capisce malo e malo non capisce schio e schio non capisce verona ...
Mai avuto problemi a parlar Veneto. E nessun Veneto se ne vergogna che io sappia….se non qualche mona
Mi me vergogno de a me lingua.. A so pi che fiero tosiiiii
W El Veneto fioiii
Colleghi e colleghe mi dicono"
Sei arcaico e volgare parlando in dialetto.
Risposta:
Nel rimembrar fiero le mie origini parlo in diaeto pa rispeto de e tradision.
San Marco
Ilaria! Quando Veneto diventa um paese mi faro la cidadania veneta. Qua parla un brasiliano descendente veneto di sangue mantovano i trentino. Mantova treviso i to adige
Io non mi vergogno della mia parlata veneta anzi ne sono orgoglioso e sono orgoglioso di essere Veneto. E se a qualcuno non va ben el poe nare in figa de so mare.
Ma il veneto se stupendo anche se sono lombardo adoro il veneto
parlare a me lengua me fa sentire a casa... me fa star ben... veo dise uno che se sta tanto fora dal veneto par lavorar...
Mi saró el novo duxe de venexia
mi so orgoioso dea me lengua
vojo portar ƚa me testimoniansa che mi parlo veneto anca co ƚa xente visin a ƚi veneti e che ga ƚa stesa raixa: ƚi trentini.
e se capimo.
de ƚe volte parlo veneto anca co ƚi sudtirloesi. ma co chi preferise parlar taƚian, parchè poareti ƚi ghe ƚo ga ficà anca a ƚori, parlo taƚian par no farghe dixajo.
el Doxe dixeva a ƚi baili de ƚa nostra repiovega:
anca al sultan parleghe venexian.
c'era anche quest'altro carosello col personaggio veneto che non mi sembra offensivo: ua-cam.com/video/iVhv7TxUYDQ/v-deo.html
Ripensandoci è alquanto offensivo: la gallina "padovana" si comporta da pessima madre perché dimentica il proprio ultimogenito; inoltre non aiuta Calimero a cercare la mamma.
W el veneto el spriss e ea sopressa!!!
io sono fiero del mio accento
Mai gnanca pensa' de vergognarme. ..W I veneti
chi si vergogna del propio dialetto e radici e' un co...ione....l'importante che quando si parla con uno di un'altra regione non si inseriscano troppi termini dialettali altrimenti non ci si capisce...il discorso.diventa frammentato per chi ascolta....
ovviamente! si tratta di non mettere in difficoltà l'interlocutore :)
Mi so veneto
"Pulcherrimus et doctimissimus omnium sermo ( Venetus est )" e no ło go dito mì! Pa senpre serchemo de remetar in vida sta lenga toxi ! WSM
Il dialetto Veneto se bello come ti
Mi go visto che ghe ze zente, par ezempio, in Venesia, che, quando ti te ghe domanda qualche roba in veneto, la te risponde in talian!
Mi no son veneto ma me piase......
Non si vergognano affatto del loro dialetto anzi
Ma chi cazzo ha messo la musica più alta della voce... che video del cazzo, mi passa la voglia di vederlo
Bello il video ma abbassa la musica
I no mi avrigogni di parrà a lingua mia
el nico stato al mondo che nn e'el se mai sta ivadio,fin che rivaron lo Italiano,.serenissima ndemo Zaia portane fora
me morosa la se ungara e ciaciaremo solo en venit
Ilaria proprio anca no😊 ghe magnemo i risi in testa credidime😉
Risi volevo dir
Na Santa te si na Santa.
Ghe n'è che se vergogna de parlar in dialeto.... Mia solo in Veneto...