prima il rap voleva raccontare solo l hip hop e non il disagio giovanile? ecco perchè guardo uno in una stanza a londra e non hip hop tv. RACCONTO DEL NIENTE.. IO SONO ALLIBITO
Bel dibattito. Finalmente qualcuno che supporta la nuova scuola, che SPIEGA perchè la supporta. Mi è piaciuto poi il modo in cui Wad tratta il Rap come "mestiere" oltre che come passione, punto di vista di una critica assolutamente nuova in Italia. Sono un grande fan di The Man In Red e credo che ora abbia trovato il suo degno opposto. Se collaboraste (difficile :) ) verrebbero fuori grandi cose.
se dobbiamo dirla tutta...Schoenberg prima di portare la musica per davvero ad un "next level" inventando la dodecafonia e cambiando di fatto le regole del gioco aveva scritto uno dei migliori trattati sull'armonia musicale. con questo voglio dire che per innovare devi conoscere quello che stai innovando. se non conosci chi ha fatto grande la musica che ti arricchisce vuol dire che non hai passione per questa musica e ti sei trovato a farla per altre ragioni. E poi se per next level intendiamo che tutti fanno la stessa cosa, il più delle volte a cazzo o copiando una formula vincente (di altri) allora è questione di buon gusto e non di essere per forza conservatori.
Non avevo un opinione di quel soggetto Wad... ora me la sono fatta ed è pessima ! Grazie man in red... Avresti dovuto essere molto più severo Rispetto per il tuo lavoro!
Ciao a tutti, io volevo solamente un bel confronto, una bella discussione diciamo quindi mi ha fatto piacere parlare con Wad e questo piccolo dibattito penso possa ispirare tutta una serie di altre discussioni interessanti. Per il mio libro per esempio ho gia preso due appunti che sviluppero proprio grazie a questo confronto di pensieri diversi.
Caporosso alcuni anni fa sulla rivista Groove era un supersnob: articoli e recensioni piene di sarcasmo verso i rappers italici ( e io non amo il rap italiano..). Solo belle parole per artisti sconosciuti ai più... ora spinge le peggio cose. Grande coerenza di idee.
Michele WAD Caporosso peggio cose era per dire , ma mi riferisco a ghali, sphera ecc. io ho 43 anni e non ascolto questo rap ovviamente, ma mio figlio di 13 sì...mi fa strano solo vederti su hip hop TV e sentirti fare questi discorsi , mi ricordavo degli artisti di cui trattavi su Groove , che non erano esattamente quelli di cui ti occupi ora . A ognuno il suo comunque.
Come non è colpa tua ?! Hai stroncato la carriera di Barry Convex !!!😂 Comunque scherzi a parte , trattavi gruppi come Heliocentrics e gente tipo Immortal Techinque. Anche tanta roba non strettamente rap talmente underground che non le ricordo neanche .
Purtroppo non tutte le interviste reggono il confronto con i video in cui è lo stesso Man in red a parlare, in quanto non tutti riescono a toccare certi livelli di approfondimento e ragionamento su queste tematiche. Ci siamo abituati bene, è un po' come bere solitamente del buon vino in enoteca servito da un sommelier di fiducia e poi trovarsi ad una cena tra amici con il vino del supermercato, per quanto possa essere costata cara la bottiglia non sarà mai la stessa cosa. Un appunto sull'entusiasmo riguardante il successo di pubblico di questo periodo: i ragazzini oggi seguono alcuni artisti citati in questa intervista ma i loro predecessori erano presi bene allo stesso modo da gente come i Dari o i Finley, che oggi sono meteore. I bambini/ragazzini che oggi fanno fare certi numeri di streaming o visualizzazioni, sono spinti dalla voglia di stare al passo con la moda e quando passerà non gliene fregherà più nulla, è gente che si stufa e anche in fretta. Quindi rassegnamoci a seguire una musica di nicchia "invidiando" chi raggiunge la popolarità? Assolutamente no, però cerchiamo di puntare un po' più in alto sia a livello di tematiche nei testi che nella ricerca dei suoni, il treno della visibilità e dell'interesse del pubblico è finalmente arrivato ma ci stiamo salendo con testi non sempre profondi e sonorità abbastanza modaiole, è un peccato perché il talento nelle nuove generazioni c'è.
ciao ragazzi, beh si non ero d'accordo per niente ma il mio imbarazzo non era tanto perche non lo sopportavo, niente di questo, e' che volevo arrivare al dunque cercando di non essere offensivo. Io purtroppo quando parlo perdo un poco il senso del dialogo e sparo dei monologhi di ore, quindi ho cercato di contenermi il piu' posibile per garantirgli la parola. Grazie pel commento
Continuo a non capire cosa ci sia di male a fare l'office man per 8 ore al giorno,come se fosse una cosa da disprezzare!!Che poi le cose che m'interessano me le sono sempre comprate lo stesso,questa esasperazione della cultura del farcela=ostentare cash,puttane e puttanate per quanto mi riguarda ha un pò rotto i coglioni!
Due punti di vista estremamente interessanti, tantissimi spunti. Bella l'interpretazione di Wad sul contesto socio-economico italiano nello spiegare il cambiamento musicale degli ultimi anni. Allo stesso tempo trovo sia vero che questo non è hip hop e non promuove ribellione ma semplicemente sfruttamento del sistema per prendersi una fetta della torta, attitudine prettamente Club Dogo del resto (pur con liriche e musiche di tutt'altro livello). Differenza fondamentale fra voi due, secondo me, il fatto che uno abbia un'enorme conoscenza musicale e, nonostante il passato nell'ambiente, si interessi al fenomeno da esterno e, peraltro, dall'estero; mentre l'altro, Wad, ha vissuto tutto il cambiamento degli ultimi 20 anni dall'interno ed è ancora parte del movimento, ma non ha la stessa preparazione musicale e anche meno capacità critica, eccedendo a volte nel difendere una scena che, per alcuni aspetti, è grottesca e indifendibile. Grazie mille per la condivisione e l'ennesima chiacchierata piena di contenuti.
sono d'accordo..(scusate il ritardo)Wad non lo vivesse da dentro,probabilmente sarebbe anche PIÙ critico di Paolo vedendo la piega musicale e del messaggio educativo odierno.
UA-cam non è più libero da molti anni: fino a 7 anni fa chiunque youtuber poteva finire in tendenza, basta pensare a certi soggetti trash un Po strani come Matteo Montesi o Trucebaldazzi che semplicemente si svegliano la mattina e decidono di fare un video poi finivano per essere conosciuti dappertutto perché il loro tipo di trash autentico attirava.. oggi non è più così yt
Senza entrare in merito a cosa sia la cultura hip hop dal punto di vista "filosofico", perché l'hip hop dal punto di vista dei canoni musicali dovrebbe continuare ad essere uguale (o comunque a ispirarsi completamente) a cose già uscite? Le sonorità non possono cambiare, anche totalmente, se viene mantenuta una certa attitudine/rispetto verso chi c'è stato? Nella intervista di Egreen credo venga fuori questa cosa, secondo me giustissima. Lo stesso meccanismo di campionamento non può essere applicata a qualunque disco? Non penso che artisti come The Night Skinny o lo stesso Bassi Maestro campionino solo jazz, funk, soul o cerchino di riprodurre cose vicine ai generi sopracitati. Inoltre, perché le cose suonate non possono coesistere con il campionamento? La riproposizione in modo creativo aiuta, dal mio punto di vista, a rinnovarsi. In Italia ci sono tantissimi difetti nel panorama hip hop/rap, ma non vedo perché debbano oscurare o confondersi (addirittura precludendo) i pregi dello stesso
E' una pia illusione considerare Internet come uno spazio di democrazia assoluta, totalmente libero da influenze e unicamente nelle mani dei suoi utilizzatori finali. Il "vertice della piramide" ha cambiato natura: ora non è più rappresentato dai produttori artistici, ma dagli algoritmi di ranking alla base degli attuali motori di ricerca e social network (ossia quegli algoritmi che "decidono" l'ordine di presentazione di risposte/ brani/ video/ suggerimenti di amicizia). E il fatto che un algoritmo sia sviluppato da persone riconduce ad un "vertice della piramide" in carne ed ossa. Da una parte, gli algoritmi di ranking prevedono il tweaking di determinati parametri a richiesta: ad esempio, gli ad sponsorizzati permettono di avere maggiore esposizione a fronte del pagamento di una somma di danaro. Dall'altra, la natura stessa di questi algoritmi fa sì che più un nodo è collegato con altri nodi, più il numero di questi collegamenti continuerà ad aumentare nel tempo, favorendo il nodo iper-collegato rispetto ad altri. In parole povere, come dicevano i nostri nonni, pioverà sempre sul bagnato. Non sto quindi dicendo che gli utilizzatori finali siano completamente tagliati fuori da questi processi decisionali, ma attenzione a scambiare un grado di influenza superiore per potere assoluto.
Ciao si sotto un certo punto di vista puo' aver dato questa impressione, ma ci sono due punti che nel libro che sto scrivendo hanno portato gia ad una cinquantina di pagine con 27 note sulle referenze quindi diciamo qualche punto di divergenza interessante c'e' stato.
Ho 20 anni,rispetto The Man in Red,mi sono visto quasi tutte le interviste e alcune più volte però noto che hai più di qualche lacuna sull'Hip Hop in generale,si nota da un sacco di cose,tra cui anche in un certo senso,il "linguaggio" con cui spieghi le tue convinzioni,ma la cosa che proprio mi ha colpito è quando (tipo nelle prima ora circa) hai detto una cosa tipo " Ma perché questi(riferito a Sfera Ebbasta probabilmente,o comunque ai nuovi) devono trasformare la passione in professione?",come se fosse una critica ,e infatti lo era, alle nuove generazioni e al nuovo tipo di rap che c'è in giro adesso... Lacune si,perché Maury B nel pezzo Genesi che è tipo del 93' o 97' non ricordo nell'ultima frase del pezzo dice proprio "Cammino per portare a termine la mia missione Trasformare la passione in professione!" Quindi come vedi,Man in Red,sono pensieri comuni,che abbiamo nel DNA,poi con che tipo di musica li vuoi esprimere dipendono sia dalla storia sociale del paese in cui vive e sopratutto dalle influenze musicali!Che non possono essere li stessi!! Prima di dare delle opinioni,ASCOLTATE I DISCHI! Bella,e grazie per i tuoi video
Ciao Mauretto, si, se devo essere onesto l'avevo notato anche io e difatti stavo pensando di mettere TMIR on hold per un certo periodo e possibilmente togliere alcuni video dal canale. In altre parole penso forse sia piu' corretto da parte mia concentrarmi sul soul sul funk e sulla disco, di cui penso di conoscere qualche cosa di piu', e lasciare l'hip hop ad esperti che sicuramente conoscono le discografie molto meglio di me. Questa convinzione, si e' maturata mentre scrivevo il libro l'anno scorso e li' mi sono reso conto che le mie conoscenze stanno decisamente in altri generi musicali. Difatti e' di qualche mese la decisione di non scrivere piu' un libro sull'hip hop ma uno studio generale sulla musica afroamericana dove si parla anche di hip hop (anche perche' il libro sta proprio venendo fuori cosi', diciamo spontaneamente). L'ultimo mio intervento con monologo infatti trattava soul funk e jazz e sto registrando in questi giorni la parte due dove parlo piu' che altro di questi generi e non molto di hip hop. Quindi a breve modifichero' anche il nome del canale in modo da dare una giusta lettura agli utenti di quello che e' il mio campo di ricerca. Ti ringrazio per il feedback onesto e spero possiamo fare due chiacchere molto presto :)
Io ringrazio te per i tuoi video e ti chiedo di non cancellare i vecchi video perché ormai sono Storia.Io sono disponibile di dire la mia in qualunque conversazione,intervista,chiacchiera ecc.. quello che vuoi e quando vuoi ;) Penso che potrebbe essere un "incontro generazionale" interessante! Bella
Ciao, capisco che vi piacciono i video ma se vedo che certe informazioni che ho dato sono incorrette o instinsecamente lacunose volevo chiedervi se, secondo voi, il video non debba essere rimosso.
ciao Paolo, ho notato che spesso fai accenni alla grime e alla drum'n'bass...mi piacerebbe un sacco un episodio dedicato a questi due generi, in qualche modo legati al rap e alla presenza di un mc...saluti e tanti auguri!
Me lo sono riguardato oggi ( se scorrete giu vedete i miei commenti vecchi) ,al min 1.22.00 circa Wad dice " i ragazzini probabilemente non sanno cos'è l'hip hop,evidentemente nessuno gliel ha saputo raccontare bene, qualcuno gli ha raccontato che è una cosa dove tu non puoi entrare" e poi the man in red risponde " questo andrebbe verificato" ( ho sintetizzato un po) Proprio ieri ho visto l'intervista a Chief,in cui dice che nei 90 alcuni della scena andarono da Sid di Aelle a schiaffeggiarlo perché (penso) lui non doveva raccontare in quella maniera un certo tipo di ambiente e poco dopo Aelle chiude,successivamente ci fu il caso delle caramelle lanciate sul palco dell ' Hip Hop village su Albertino... quindi morale della favola,è stato verificato quello che dice Wad :) cioè in Italia c'è sempre stata gente che ha detto " NO,TU IN QUESTA COSA NON PUOI ENTRARE" P.S non è che io sono il paladino di wad,quello che lo deve difendere ecc.. non mi interessa farlo,però c'è da dire che se io,che ho 20 anni,non vedo più tanto hip hop ma solo canzonette rap di sicuro non è colpa dei giovani,ma di chi c'era prima P.P.S scusa se sembro molto critico,ma visto che come dici tu all'inizio,anche il tuo programma lo è,i commenti che puoi trovare saranno anche loro molto critici :) :)
Ciao si certo ma ci mancherebbe, la critica della critica e' proprio quello che ci vuole. Dell'evento di Aelle io ho solo la testimonianza di Chief e alcune memorie della Paola Zukar. Non ho trovato molto altro materiale documentale in giro per cui mi astengo da qualsiasi commento e il mio 'questo andrebbe verificato' e' rivolto verso eventi sui quali devo saperne di piu' prima di ragionarci sopra. Quindi, in questo caso, mi astengo dal fare il collegamento che tu hai ipotizzato. Nel secondo caso invece ho spiegato molto bene l'evento di Albertino e ti invito a guardare altri episodi dove ho parlato proprio di questo fatto. Confermo che Albertino, a mio avviso, non era il soggetto in grado di rappresentare la cultura a quel momento. Chi si e' sentito disturbato da questa intromissione ha ritenuto di esprimere il suo dissenso nell' unico modo che poteva usare. Forse hai ragione sul fatto che potevano limitarsi a urlare ma e' anche vero che la cultura Hip-Hop viene dalla strada e basta leggersi un po di storia dell'adolescenza di GM Flash per rendersene conto. Per cio´che riguarda la mia esperienza personale, Io negli anni ottanta e novanta ho conosciuto diversi protagonisti della scena Hip-Hop, non sono mai stato bloccato da nessuna parte, mi sono fatto diversi party e nessuno mi ha mai chiesto che cosa ci fai qui. Viceversa a Milano ed a Firenze in discoteca di Sabato sera molti anni fa questa domanda mi fu posta in diverse occasioni. Onestamente non penso che gli elementi che tu porti per raggiungere la tua conclusione siano sufficienti ma condivido pero' la chiusura di alcuni specifici soggetti che con i loro atteggiamenti hanno bloccato e in alcuni casi anche impedito a diverse persone di introdursi nel loro ambiente. Bisogna quindi fare distinzioni e vedere come e dove questa chiusura e' stata applicata in maggior misura. Se poi vuoi fare una analisi obiettiva e portare avanti una critica dell'ambiente Hip-Hop devi anche valutare le esperienze positive di coloro che sono entrati in questa cultura senza passare per le traumatizzante esperienze di cui sopra.Grazie per il commento mi ha fornito una linea di discussione per il mio libro.
grandeee,non vedo l'ora che esca il tuo libro!Lo prenderò sicuramente! Comunque nella tua risposta a mio avviso non c'è niente di sbagliato,i miei 2 esempi sono molti limitativi e riguardano avvenimenti su cui si dovrebbe ancora "indagare". Nel discorso che fai dopo ovviamente un conto era andare in un centro sociale dove ,a meno che non avevi una pelliccia di giaguaro attorno al collo o una svastica tatuata, nessuno ti faceva problemi ( poi vabbè dipende da situa in situa) ,un conto era la tua esclusione in una discoteca a milano il sabato sera dove c'è e c'era un divieto per quelli vestiti "male",non alla moda o cose di questo tipo
cioè allora "straniero nella mia nazione" o "aspettando il sole" è un rap fine a se stesso, cioè autoreferenziale? oltre a questo sento il suo racconto molto confuso fuorviante dalla realtà. no buono quello che ha detto.
Sfera ebbasta non conosce i sangue misto non per ragioni anagrafiche ma perché non gliene frega un cazzo... Io ho un anno in meno di sfera (sono del 93) e SxM dei sangue misto lo conosco a memoria. È solo questione di essere veramente appassionati di hiphop. Se uno è appassionato vuole saperne sempre di più, punto.
Quello che non è ancora capito da tanti è che certe risposte sono soltanto risposte "mediatiche" e spesso non contengono alcuna verità . Cosa fa piu notizia e cosa provoca piu reazioni nell'ascoltatore tipo di rap in italia ,nel giornalista di settore e non ? il fatto che Sfera dica "wow i sanguemisto li ho ascoltati per anni che figata" o che dica" non ho idea di chi siano "? io ,e penso anche lui e chi gli sta dietro ,penso proprio sia la seconda :) C'è poco o niente di sincero e improvvisato in queste dichiarazioni di "rottura" che altri hanno fatto prima di lui ,anche Marra e Co. dichiaravano e dichiarano tuttora di non voler avere niente a che fare con questo tipo di hip hop ,e il sentimento è piu che reciproco ,nel senso che tutta la vecchia scuola ha sempre preso le distanze da questo tipo di personaggi e di rap ancora prima che loro stessi potessero distaccarsi con queste dichiarazioni che definirei farlocche
Se parli di trap non stai parlando di hip hop ,le due cose sono troppo distanti tra loro,in comune non hanno quasi nulla,wad ha ragione a dire che il contesto sociale di oggi è completamente diverso,e rispecchia la tot mancanza di cultura,di voglia di imparare,di sete di sapere,ricchezza di linguaggio,basta leggere un testo trap e gli hai letti tutti,scrittura basic e contenuti quasi a zero
l' hip hop e' stato un movimento potentissimo, ma nemmeno nei party si respira l' aria degli anni 90, e' cambiato il mondo, ora i freestyle non intrattengono, ma son gare di offesa, i bboy non ricercano di essere completi, ma di far scena, i writer fanno le bozze col pc e i produttori suonano i carion, perdipiu' non e' una cosa di nicchia,(tutto questo ha i suoi pro e i suoi contro), Il rap ha una forma di far arrivare il messaggio e la non necessita' di una buona capacita' vocale che da sempre hanno interessato il business, da milly vanilly a jovanotti, e' inevitabile che tutto si trasformi, pero' e' una pena che abbiano sputtanato l' hip hop
Wad parla dei giovani che ascoltano rap, ma la maggior parte di questi( e lo dico perché sono miei coetanei) lo fanno per moda, non si informano riguardo questa musica e le sue radici e non brillano per intelligenza, non capisco come possano crescere bene ed essere migliori di quelli cresciuti ascoltando Nek,Pausini e compagnia bella.
Il problema è che Wad non ha tutti i torti: ghali e sfera non fanno hip hop, non hanno messaggi rivoluzionari da proporre. Quindi? Queste cose non esistono nella società reale, non esiste più un messaggio forte alternativo al mainstream. Pretendere che due ventenni, che si divertono con il rap (la trap) e tramite la loro musica puntano a migliorare la loro vita, si carichino sulle spalle questo problema è sbagliato, e allo stesso tempo arroccarsi sulle definizioni e sullo snobismo è conservatore.
Mi sono trovato d'accordo con entrambi: la visione dei giovani di Wad é secondo me esatta (il discorso di farcela in un mondo che non offre nulla etc. ...). Ovviamente non dovrebbe essere questa la risposta, e l' HipHop potrebbe esserne una.
esatto, senti la cosa come la sento io, anche io ho l'impressione che qui si assiste al contatto tra due persone provenienti da due universi diversi, ma che, come essere umani, possono scambiarsi idee, anche se talvolta questo puo essere un po confrontazionale. Io amo queste discussioni e vorrei farne di oiu se trovassi le persone che ne hanno la voglia ed il tempo.
Ho seguito tutta la puntata, parto dal presupposto che l’ospite di questa volta non lo conoscevo per poi capire che e’ il conduttore di hip hop tv, costui detiene un ruolo fondamentale per la divulgazione della musica di origine hip hop in Italia. Trovo che questa volta Paolo abbia un po’ mancato il punto della situazione confrontandosi in maniera dispersiva col personaggio, trattandolo come se entrambi avessero dei punti fondamentali in comune, cosa che a me non è’ sembrata, infatti mi e’ sembrato più’ un rincorrersi di concetti disordinati alla ricerca di un possibile punto in comune che non è’ mai arrivato se non in maniera superficiale e formale. E’ evidente che il già il concetto di”musica” dei due personaggi e’ completamente diverso, figurarsi poi lo sviluppo del discorso sul music buisness e l’industria relativa, dove l’ospite insiste nel rimarcare il fatto che la musica rap di oggi sia finalmente riuscita a creare nella scena italiana un buisness vero e proprio, come se questo fosse l’unico punto di arrivo, di affermazione e di prestigio tale da far passare in secondo piano il vero valore artistico e musicale del prodotto proposto dagli artisti stessi. In questa intervista Paolo secondo me non ha insistito abbastanza confrontandosi con L ospite riguardo all’aspetto qualitativo della musica in questione: misura dei valori dei testi, delle strumentali, dei flow e soprattutto spessore culturale degli artisti. E’ ovvio che il gusto musicale e’ soggettivo ma, e’ anche ovvio che esiste in ogni arte una “Regola d’arte” dalla quale in nessun caso si può’ prescindere se si vuole fare una critica oggettiva. Non importa il periodo storico nel quale la musica viene prodotta, essa dovrà’ sempre avere a che fare con ciò che è’ stato prima e ciò che verrà’ . Questo lo deve fare per poter esistere in quanto forma d’arte ed espressione dell’essere umano che la crea e della società’ che lo influenza. Quindi e’ inutile che vengano fatti discorsi sulla qualità’ musicale esclusivamente riferita al suo riscontro sul mercato che è’ ovvio anch’esso può’ essere influenzato e pilotato dai media come del resto gli artisti e i conduttori di trasmissioni pseudo liberal musicali. L’hip hop di oggi ha evidentemente preso un’altra direzione rispetto a quella passata, a mio avviso si può’ anche smettere di chiamare hip hop, cosicché’ i nuovi artisti possano essere liberi da condizionamenti di genere e liberi di creare nuovi stili e nuove culture, come sempre e’ stato nella storia della musica. Paolo scusami ma questa intervista non mi ha proprio illuminato come fanno di solito le tue puntate ma, al contrario, mi ha lasciato un tot di amaro in bocca. D’altro canto però’ ho capito qualcosa in più’ sulla mentalità dell’industria musicale italiana, per la quale l’ospite, anche se un esponente di minore importanza, ne riflette in pieno l’essenza. Ciao e grazie
Il mio rispetto per la tua persona va oltre alla tua knowledge e alle tesi (con critiche annesse) che porti avanti. Riuscire a parlare per 2 ore e mezzo con un personaggio del genere fa di te una persona molto intelligente. (scusa se ho l'ardire di dirtelo anche se non ti conosco, e probabilmente non sono nessuno per giudicarti in qualsiasi modo). Questo personaggio tramite la sua professione, si colloca nel mezzo della mediazione di contenuti, e ha il coraggio di dire "sono soltanto un divulgatore" come se il suo compito fosse privo di responsabilità all'interno del bacino culturale italiano e non.
i Dogo nel 2003 hanno rivoluzionato il rap italiano e non ci piove, assieme anche a gente come Inoki, o Bassi. Prima il rap aveva dei canoni molto più old school o classici prendi esa, gatekeepaz, sangue misto, colle, kaos, la famiglia...con Joe Cassano e Inoki e poi coi Dogo al 100% l'approccio al rap è cambiato
Perdonatemi ma non ce l ho fatta a vederlo tutto. E mi dispiace perché wad che di solito mi irrita, qui era interessante.. Ma a sto giro le domande erano sfiancanti contortr e dicevano il nulla, hanno distrutto prima me, figuriamoci chi doveva rispondere....
Caporosso. Alla tua età ancora che parli di "invidia" nei confronti di sti fenomeni da baraccone? Ma sei serio? Io ho 32 anni, ascolto hh da una vita e ho provato a fare rap da quando ne ho 16. Sai chi invidio? Chi alla mia età ha una famiglia, un lavoro decente e due spicci in più per andare a sentirsi un concerto senza dover aver paranoie. Due ore e mezza di non argomentazioni. Hai solo che confermato il mio pensiero su di te e la mentalità di quelli come te e del circo mediatico che fomentate. qui il fatto real o non real non c'entra nulla, basta usare il cervello per rendersi conto che ha parlato di aria fritta. NG
Michele WAD .. ma dove vivi scusa? Si nota che vivi la cosa "da tifoso", ho sentito una marea di assurdità che possono provenire solamente da una persona che non è veramente dentro alla cosa, cioè, ci sono dinamiche che purtroppo pare che ti sfuggano .. mi spiace dirti così, ma è la verità, non capisco se sei molto ingenuo o molto furbo, ma credo la seconda. Altra cosa .. ogni tanto esce la spocchia che è in te, datti na calmata và, io non sarò nessuno, ma tu mi fai compagnia :) ! PEACE
Ma certamente caro, non sono mica un segreto, son cose che sanno tutti coloro che praticano .. innanzi tutto, credo che tu abbia una visione della cosa abbastanza distaccata, credo che tanti di quelli che hanno vissuto l'epoca pre internet, oltre che per le ovvietà, si siano innamorati di un certo stile perchè se lo sono sudato e faccio rifeimento anche agli aspetti piu semplici come comprare un disco, che non trovavi "su internet" e quindi se lo volevi dovevi alzare il culetto, ammesso che ne conoscessi l'esistenza, quì si accende la scintilla della curiosità e dell'interesse, della ricerca a scopo di conoscienza personale. Questo già ha scremato gran parte della gente, imponendo uno studio veramente approfondito della storia, fare il rap, come si suol dire, non è un obbligo, c'è chi naturalmente comprende i movimenti, chi ha già dalla sua un modo di vedere, interpretare e rispondere agli stimoli esterni e chi se lo impone .. lo studio è un passo che avviene naturalmente , senza obblighi, se non ne senti il bisogno forse non sei così interessato, quindi meglio che cambi mestiere (non mi riferisco a te, ma in generale). Ora, per rispondere alla tua domanda ho dovuto fare questa prefazione. Il discorso "dinamiche" si crea nel momento in cui c'è chi da una parte fa sta roba per esigenza e chi dall'altra ci fiuta il business. Io ho visto con i miei occhi gente della quale non farò il nome, partire non centrando un cazzo con l'hiphop e con il rap e diventare famoso .. non sapendo e non volendo sapere piu di quello che gli sarebbe servito per guadagnare soldi, a te sembra un discorso congruente con la cultura dell'hiphop? A me no, quindi quì nessuno è invidioso dei pagliacci che ci sono in giro, nessuno santifica i "padri fondatori", ma il distinguo ci dev'essere senza camuffare un business man per un rapper e senza diffondere messaggi fuorvianti, infatti attualmente "è fico essere un rapper", ma il 99% di quelli che lo credono non sono capaci di vivere e capire le situazioni che sono la normalità per tutti coloro che credono in questa cultura, perchè non è cool caro mio (mi riferisco allo studiare, a passarti tutto il tempo libero in studio, a scrivere, buttare via e riscrivere fino a che non si centra l'obbiettivo, a farsi sbattimenti allucinanti per suonare e magari scoprire che hai un pubblico di 20 persone, che la maggior parte delle volte devfi suonare gratis, che spedi praticamente tutto per costruirti il tuo set up dello studio etc ..) Questa cultura attualmente è vissuta come una moda, punto, non è nulla di piu che una moda che la maggior parte delle persone vive e conosce in maniera superficiale, ma meglio così .. Io conosco tantissima gente carismatica e brillante che, dovesse ipoteticamente essere paragonata in maniera oggettiva a "uno di quelli fichi", sarebbe 2 spanne sopra e ricordiamoci che chi non si fa i soldi con la musica è costretto a lavorare almeno 8 ore al giorno, probabilmente facendo una cosa che non centra un cazzo con l'arte, ma riuscendo comunque a spaccare tantissimo, per questo tanto di cappello a Salmo. Alla gente come me, non ci passa nessuno perchè non siamo uniformati, non siamo presentabili, non produciamo ciò che invece ora è in voga per una questione di moda e marketing, non diciamo ciò che la gente vuole sentirsi dire, anzi, ci danno degli invidiosi quando sono loro che s'appropriano di nomi e cose che non li riguardano veramente, ma gli fanno comodo, fa comodo essere confuso con un rapper .. beh, il rap è sempre stato affascinante, ma ha una storia bella lunga e questi la sfruttano per quello che gli serve e basta. Io non ce l'ho con la Trap, ma con gli stronzi, chiaro? C'è gente che conosco da prima di essere famosa e mi sta anche simpatica, nonostante faccia roba che non mi riguarda, quindi l'invidia lasciamola dove sta :) .. Io non mi stupisco mica sai, sta cosa è nata così e morirà così .. almeno quì, io non credo che Kaos potrà mai essere ascoltato in radio o essere sponsorizzato pesantemente poichè va contro tutto questo sistema sul quale altri hanno capito di poter mangiare svendendosi una fetta di culo. C'è un foltissimo "sottobosco" di gente che stra spacca e fortunatamente porta avanti questa cultura, se non lo sai è perchè non ci sei, semplice ;) . Potevo essere molto piu stringato, ma ho voluto spiegarmi bene per non essere frainteso. Se è vero che sei cresciuto vedendo e conoscendo tutto ciò che hai menzionato, potresti essere un pò piu accorto su quello che dici .. pace.
ho fatto un pò di fatica a leggermi tutto il tuo discorso, non perché non avessi voglia ma perché è talmente generico e superficiale che alla fine non si capisce nemmeno qual è la tua opinione. si capisce solo che vorresti punzecchiare me, a random. boh. In America molti dei rapper fondatori come li chiami tu sono legati al concetto di "If it don't make dollars, it don't make sense". Qua se uno ci fa un pò di business ci spaventiamo. Non capisco. Non lo capirò mai. Non mi interessa nemmeno più capirlo. Non c'entrano nemmeno più i soldi alla fine. Perché tra l'altro uno con la tua mentalità e i tuoi discorsi generici, se volesse fare i soldi con la musica, non credo li saprebbe fare.
Beh .. solitamente io sono abituato ad argomentarli i discorsi .. forse c'è qualcuno che fa fatica e sintetizza. Io non punzecchio proprio nessuno, tu hai fatto un'intervista? Tu hai risposto a delle domande dando il tuo punto di vista? Ok, posso permettermi di dire la mia essendo che questa cosa è pubblica? Che discorso particolare vorresti fare? Se imparassi a leggere, capiresti molto bene che io non ce l'ho con i soldi o con chi fa i soldi, ce l'ho con i messaggi sbagliati che vengono dati. Di quello che succede in America, non me ne frega nulla per il semplice motivo che io vivo in Italia e noi viviamo e siamo figli di una storia completamente diversa, se prendi spunto dagli americani, dovresti farlo per tutti gli aspetti, non solo per quello che ti fa comodo. Io ho condiviso il palco con Crazy Drayz e dj Rondevu, con gli Onix, con Buss Driver e altri, nessuno ha mai avuto la spocchia che ha certa gente quì, Crazy dopo il live si è seduto a terra nel parcheggio con noi a brasare e a chiaccherare .. Quì ti sbagli, io voglio fare la musica e se mi pagassero per fare quello che voglio, sarei felicissimo, ma come dovrebbe essere, non che faccio qualche cosa perchè allora mi pagano .. In ogni caso basta guardarsi attorno e la realtà salta subito all'occhio. Bye
che tu abbia dei problemi col mondo circostante è chiaro, non capisco cosa vuoi da me. cosa mi vuoi spiegare. quali sono queste dinamiche che non conosco. non so. mi dispiace che non so leggere.
Paolo ti sta insultando e dice che anche il giovane deve rispettare il nostalgico. Non gli va bene un cazzo ma chi lo paga. Ragiona come uno di prima media Finirai a fare un mio operaio
Al 59simo minuti Michele Wad Caporosso -che dei due è quello stupido,giusto per evitare gli equivoci- nega che la pubblicità e la promozione musicale influiscano sui successi effettivi degli ''artisti'' che a lui -ma poi ,ahimè,a un sacco di altra gente- piacciono. varie analoghe scenette pseudo-comiche sono disseminate qua e la in tutta l'intervista ; in conclusione vorrei annoterei che quando quel bifolco parla io provo imbarazzo per lui..
che brutto trasformare l'arte in una pseudo religione. Che vergogna nel vostro anticonformismo verso la novità siete tutti dei cloni tutti uguali tutti convinti che nell'hiphop esista una sola attitudine essere fare dire e come dire le cose in modo tutto uguale. Ecco perchè ormai non sopporto più coloro che ostentano a fare questo tipo di musica nella stessa maniera all' infinito. Si guarda al futuro imparando le basi dal passato e non il contrario rimanendo sempre lì. (ovvio non parlo della dark polo gang). Non esisterà mai evoluzione senza un minimo di cambiamento. Se per voi è peggio beh siamo figli del nostro tempo e la musica lo stesso. Poi per me uno che parla di una società di merda che sia sul boombap o sulla trap beh mi dispiace ragà per me fa RAP.
Hip hop is dead Rapresent i ragazzini non hanno un cazzo di bagaglio musicale gli interessano i modelli falsi per poter comprare un cellulare da 1000€ E magari una Lamborghini. Fedez spacca? Ma che cazzo dici io ascoltavo gli Who a 15 anni. Ti regalerò un dente d oro. Tu che lavoro fai? Ma che religione sei un ateo praticante
Ma chi cazzo ti credi di essere spaccone tu non ami l hip hp.quanti anni hai ? Sei banale e ignorante io non conosco sxm. Bestemmia. potete usare internet i social. Babbioni
Splendido confronto, visioni opposte, adoro.
sto aspettando la puntata con i Public Enemy
Livelli filosofici e di dialogo diversi. Uno cerca il confronto per comprendere, l'altro si difende da nessun attacco.
l'altro è solo ego...
Il primo Wad, il secondo Man in Red vero?
prima il rap voleva raccontare solo l hip hop e non il disagio giovanile? ecco perchè guardo uno in una stanza a londra e non hip hop tv. RACCONTO DEL NIENTE.. IO SONO ALLIBITO
Torno ad ascoltarmi Yared, buon Ghali a lui..
Bel dibattito. Finalmente qualcuno che supporta la nuova scuola, che SPIEGA perchè la supporta. Mi è piaciuto poi il modo in cui Wad tratta il Rap come "mestiere" oltre che come passione, punto di vista di una critica assolutamente nuova in Italia. Sono un grande fan di The Man In Red e credo che ora abbia trovato il suo degno opposto. Se collaboraste (difficile :) ) verrebbero fuori grandi cose.
Paolo si sente che è quasi scocciato e non vuole sentirne
grandissimi come al solito ...ottimo confronto...
54.30 qui può chiudersi il discorso.
Accidenti mi ero perso una perla. Grazie
se dobbiamo dirla tutta...Schoenberg prima di portare la musica per davvero ad un "next level" inventando la dodecafonia e cambiando di fatto le regole del gioco aveva scritto uno dei migliori trattati sull'armonia musicale. con questo voglio dire che per innovare devi conoscere quello che stai innovando. se non conosci chi ha fatto grande la musica che ti arricchisce vuol dire che non hai passione per questa musica e ti sei trovato a farla per altre ragioni. E poi se per next level intendiamo che tutti fanno la stessa cosa, il più delle volte a cazzo o copiando una formula vincente (di altri) allora è questione di buon gusto e non di essere per forza conservatori.
Non avevo un opinione di quel soggetto Wad... ora me la sono fatta ed è pessima !
Grazie man in red...
Avresti dovuto essere molto più severo
Rispetto per il tuo lavoro!
qual è il problema?
il problema ,tutto tuo per altro ,è che non capisci qual'è il problema
That Guy esattamente
ok, commenti a capocchia
Ciao a tutti, io volevo solamente un bel confronto, una bella discussione diciamo quindi mi ha fatto piacere parlare con Wad e questo piccolo dibattito penso possa ispirare tutta una serie di altre discussioni interessanti. Per il mio libro per esempio ho gia preso due appunti che sviluppero proprio grazie a questo confronto di pensieri diversi.
Caporosso alcuni anni fa sulla rivista Groove era un supersnob: articoli e recensioni piene di sarcasmo verso i rappers italici ( e io non amo il rap italiano..). Solo belle parole per artisti sconosciuti ai più...
ora spinge le peggio cose. Grande coerenza di idee.
quali sarebbe le peggio cose?
Michele WAD Caporosso
peggio cose era per dire , ma mi riferisco a ghali, sphera ecc.
io ho 43 anni e non ascolto questo rap ovviamente, ma mio figlio di 13 sì...mi fa strano solo vederti su hip hop TV e sentirti fare questi discorsi , mi ricordavo degli artisti di cui trattavi su Groove , che non erano esattamente quelli di cui ti occupi ora . A ognuno il suo comunque.
ok. se quegli artisti sono scomparsi però non è certo colpa mia.
Come non è colpa tua ?! Hai stroncato la carriera di Barry Convex !!!😂
Comunque scherzi a parte , trattavi gruppi come Heliocentrics e gente tipo Immortal Techinque. Anche tanta roba non strettamente rap talmente underground che non le ricordo neanche .
continuo a farlo ovviamente, a casa mia ;)
Purtroppo non tutte le interviste reggono il confronto con i video in cui è lo stesso Man in red a parlare, in quanto non tutti riescono a toccare certi livelli di approfondimento e ragionamento su queste tematiche. Ci siamo abituati bene, è un po' come bere solitamente del buon vino in enoteca servito da un sommelier di fiducia e poi trovarsi ad una cena tra amici con il vino del supermercato, per quanto possa essere costata cara la bottiglia non sarà mai la stessa cosa.
Un appunto sull'entusiasmo riguardante il successo di pubblico di questo periodo: i ragazzini oggi seguono alcuni artisti citati in questa intervista ma i loro predecessori erano presi bene allo stesso modo da gente come i Dari o i Finley, che oggi sono meteore. I bambini/ragazzini che oggi fanno fare certi numeri di streaming o visualizzazioni, sono spinti dalla voglia di stare al passo con la moda e quando passerà non gliene fregherà più nulla, è gente che si stufa e anche in fretta. Quindi rassegnamoci a seguire una musica di nicchia "invidiando" chi raggiunge la popolarità? Assolutamente no, però cerchiamo di puntare un po' più in alto sia a livello di tematiche nei testi che nella ricerca dei suoni, il treno della visibilità e dell'interesse del pubblico è finalmente arrivato ma ci stiamo salendo con testi non sempre profondi e sonorità abbastanza modaiole, è un peccato perché il talento nelle nuove generazioni c'è.
Marco Bertotti ottima analisi
Un dibattito interessantissimo. Grazie davvero.
comunque si vede lontano un miglio che i due non si sopportano 😅
si nota alla grande!!
ciao ragazzi, beh si non ero d'accordo per niente ma il mio imbarazzo non era tanto perche non lo sopportavo, niente di questo, e' che volevo arrivare al dunque cercando di non essere offensivo. Io purtroppo quando parlo perdo un poco il senso del dialogo e sparo dei monologhi di ore, quindi ho cercato di contenermi il piu' posibile per garantirgli la parola. Grazie pel commento
Continuo a non capire cosa ci sia di male a fare l'office man per 8 ore al giorno,come se fosse una cosa da disprezzare!!Che poi le cose che m'interessano me le sono sempre comprate lo stesso,questa esasperazione della cultura del farcela=ostentare cash,puttane e puttanate per quanto mi riguarda ha un pò rotto i coglioni!
Due punti di vista estremamente interessanti, tantissimi spunti.
Bella l'interpretazione di Wad sul contesto socio-economico italiano nello spiegare il cambiamento musicale degli ultimi anni.
Allo stesso tempo trovo sia vero che questo non è hip hop e non promuove ribellione ma semplicemente sfruttamento del sistema per prendersi una fetta della torta, attitudine prettamente Club Dogo del resto (pur con liriche e musiche di tutt'altro livello).
Differenza fondamentale fra voi due, secondo me, il fatto che uno abbia un'enorme conoscenza musicale e, nonostante il passato nell'ambiente, si interessi al fenomeno da esterno e, peraltro, dall'estero; mentre l'altro, Wad, ha vissuto tutto il cambiamento degli ultimi 20 anni dall'interno ed è ancora parte del movimento, ma non ha la stessa preparazione musicale e anche meno capacità critica, eccedendo a volte nel difendere una scena che, per alcuni aspetti, è grottesca e indifendibile.
Grazie mille per la condivisione e l'ennesima chiacchierata piena di contenuti.
sono d'accordo..(scusate il ritardo)Wad non lo vivesse da dentro,probabilmente sarebbe anche PIÙ critico di Paolo vedendo la piega musicale e del messaggio educativo odierno.
Sarebbe figo farle in live queste cose
ciao, ci sto pensando, mi serve pero un laptop mac perche il macpro ormai lo uso solo per le prod.,
"benvenuti nel 2016. purtroppo viviamo in quest'epoca". mi sa che tra i due il più anziano è proprio wad. reazionario rassegnato.
UA-cam non è più libero da molti anni: fino a 7 anni fa chiunque youtuber poteva finire in tendenza, basta pensare a certi soggetti trash un Po strani come Matteo Montesi o Trucebaldazzi che semplicemente si svegliano la mattina e decidono di fare un video poi finivano per essere conosciuti dappertutto perché il loro tipo di trash autentico attirava.. oggi non è più così yt
Senza entrare in merito a cosa sia la cultura hip hop dal punto di vista "filosofico", perché l'hip hop dal punto di vista dei canoni musicali dovrebbe continuare ad essere uguale (o comunque a ispirarsi completamente) a cose già uscite? Le sonorità non possono cambiare, anche totalmente, se viene mantenuta una certa attitudine/rispetto verso chi c'è stato? Nella intervista di Egreen credo venga fuori questa cosa, secondo me giustissima. Lo stesso meccanismo di campionamento non può essere applicata a qualunque disco? Non penso che artisti come The Night Skinny o lo stesso Bassi Maestro campionino solo jazz, funk, soul o cerchino di riprodurre cose vicine ai generi sopracitati. Inoltre, perché le cose suonate non possono coesistere con il campionamento? La riproposizione in modo creativo aiuta, dal mio punto di vista, a rinnovarsi. In Italia ci sono tantissimi difetti nel panorama hip hop/rap, ma non vedo perché debbano oscurare o confondersi (addirittura precludendo) i pregi dello stesso
Paolo ma cosa ha detto?
E' una pia illusione considerare Internet come uno spazio di democrazia assoluta, totalmente libero da influenze e unicamente nelle mani dei suoi utilizzatori finali.
Il "vertice della piramide" ha cambiato natura: ora non è più rappresentato dai produttori artistici, ma dagli algoritmi di ranking alla base degli attuali motori di ricerca e social network (ossia quegli algoritmi che "decidono" l'ordine di presentazione di risposte/ brani/ video/ suggerimenti di amicizia). E il fatto che un algoritmo sia sviluppato da persone riconduce ad un "vertice della piramide" in carne ed ossa.
Da una parte, gli algoritmi di ranking prevedono il tweaking di determinati parametri a richiesta: ad esempio, gli ad sponsorizzati permettono di avere maggiore esposizione a fronte del pagamento di una somma di danaro.
Dall'altra, la natura stessa di questi algoritmi fa sì che più un nodo è collegato con altri nodi, più il numero di questi collegamenti continuerà ad aumentare nel tempo, favorendo il nodo iper-collegato rispetto ad altri. In parole povere, come dicevano i nostri nonni, pioverà sempre sul bagnato.
Non sto quindi dicendo che gli utilizzatori finali siano completamente tagliati fuori da questi processi decisionali, ma attenzione a scambiare un grado di influenza superiore per potere assoluto.
2 ore e mezza a contraddirvi sullo stesso motivo :D Red portaci Kaos!
Ciao si sotto un certo punto di vista puo' aver dato questa impressione, ma ci sono due punti che nel libro che sto scrivendo hanno portato gia ad una cinquantina di pagine con 27 note sulle referenze quindi diciamo qualche punto di divergenza interessante c'e' stato.
bella wad
Ho 20 anni,rispetto The Man in Red,mi sono visto quasi tutte le interviste e alcune più volte però noto che hai più di qualche lacuna sull'Hip Hop in generale,si nota da un sacco di cose,tra cui anche in un certo senso,il "linguaggio" con cui spieghi le tue convinzioni,ma la cosa che proprio mi ha colpito è quando (tipo nelle prima ora circa) hai detto una cosa tipo " Ma perché questi(riferito a Sfera Ebbasta probabilmente,o comunque ai nuovi) devono trasformare la passione in professione?",come se fosse una critica ,e infatti lo era, alle nuove generazioni e al nuovo tipo di rap che c'è in giro adesso...
Lacune si,perché Maury B nel pezzo Genesi che è tipo del 93' o 97' non ricordo nell'ultima frase del pezzo dice proprio
"Cammino per portare a termine la mia missione
Trasformare la passione in professione!"
Quindi come vedi,Man in Red,sono pensieri comuni,che abbiamo nel DNA,poi con che tipo di musica li vuoi esprimere dipendono sia dalla storia sociale del paese in cui vive e sopratutto dalle influenze musicali!Che non possono essere li stessi!!
Prima di dare delle opinioni,ASCOLTATE I DISCHI! Bella,e grazie per i tuoi video
Ciao Mauretto, si, se devo essere onesto l'avevo notato anche io e difatti stavo pensando di mettere TMIR on hold per un certo periodo e possibilmente togliere alcuni video dal canale. In altre parole penso forse sia piu' corretto da parte mia concentrarmi sul soul sul funk e sulla disco, di cui penso di conoscere qualche cosa di piu', e lasciare l'hip hop ad esperti che sicuramente conoscono le discografie molto meglio di me.
Questa convinzione, si e' maturata mentre scrivevo il libro l'anno scorso e li' mi sono reso conto che le mie conoscenze stanno decisamente in altri generi musicali. Difatti e' di qualche mese la decisione di non scrivere piu' un libro sull'hip hop ma uno studio generale sulla musica afroamericana dove si parla anche di hip hop (anche perche' il libro sta proprio venendo fuori cosi', diciamo spontaneamente).
L'ultimo mio intervento con monologo infatti trattava soul funk e jazz e sto registrando in questi giorni la parte due dove parlo piu' che altro di questi generi e non molto di hip hop. Quindi a breve modifichero' anche il nome del canale in modo da dare una giusta lettura agli utenti di quello che e' il mio campo di ricerca.
Ti ringrazio per il feedback onesto e spero possiamo fare due chiacchere molto presto :)
Io ringrazio te per i tuoi video e ti chiedo di non cancellare i vecchi video perché ormai sono Storia.Io sono disponibile di dire la mia in qualunque conversazione,intervista,chiacchiera ecc.. quello che vuoi e quando vuoi ;) Penso che potrebbe essere un "incontro generazionale" interessante! Bella
Ti ho scritto
please! non cancellare niente!
Ciao, capisco che vi piacciono i video ma se vedo che certe informazioni che ho dato sono incorrette o instinsecamente lacunose volevo chiedervi se, secondo voi, il video non debba essere rimosso.
ciao Paolo, ho notato che spesso fai accenni alla grime e alla drum'n'bass...mi piacerebbe un sacco un episodio dedicato a questi due generi, in qualche modo legati al rap e alla presenza di un mc...saluti e tanti auguri!
guarda, si hai ragione, cis to ancora lavorando e' un po un lavoraccio perche ho una infinita' di musica e di documenti
Me lo sono riguardato oggi ( se scorrete giu vedete i miei commenti vecchi) ,al min 1.22.00 circa Wad dice " i ragazzini probabilemente non sanno cos'è l'hip hop,evidentemente nessuno gliel ha saputo raccontare bene, qualcuno gli ha raccontato che è una cosa dove tu non puoi entrare" e poi the man in red risponde " questo andrebbe verificato" ( ho sintetizzato un po)
Proprio ieri ho visto l'intervista a Chief,in cui dice che nei 90 alcuni della scena andarono da Sid di Aelle a schiaffeggiarlo perché (penso) lui non doveva raccontare in quella maniera un certo tipo di ambiente e poco dopo Aelle chiude,successivamente ci fu il caso delle caramelle lanciate sul palco dell ' Hip Hop village su Albertino... quindi morale della favola,è stato verificato quello che dice Wad :) cioè in Italia c'è sempre stata gente che ha detto " NO,TU IN QUESTA COSA NON PUOI ENTRARE"
P.S non è che io sono il paladino di wad,quello che lo deve difendere ecc.. non mi interessa farlo,però c'è da dire che se io,che ho 20 anni,non vedo più tanto hip hop ma solo canzonette rap di sicuro non è colpa dei giovani,ma di chi c'era prima
P.P.S scusa se sembro molto critico,ma visto che come dici tu all'inizio,anche il tuo programma lo è,i commenti che puoi trovare saranno anche loro molto critici :) :)
Ciao si certo ma ci mancherebbe, la critica della critica e' proprio quello che ci vuole. Dell'evento di Aelle io ho solo la testimonianza di Chief e alcune memorie della Paola Zukar. Non ho trovato molto altro materiale documentale in giro per cui mi astengo da qualsiasi commento e il mio 'questo andrebbe verificato' e' rivolto verso eventi sui quali devo saperne di piu' prima di ragionarci sopra. Quindi, in questo caso, mi astengo dal fare il collegamento che tu hai ipotizzato.
Nel secondo caso invece ho spiegato molto bene l'evento di Albertino e ti invito a guardare altri episodi dove ho parlato proprio di questo fatto. Confermo che Albertino, a mio avviso, non era il soggetto in grado di rappresentare la cultura a quel momento. Chi si e' sentito disturbato da questa intromissione ha ritenuto di esprimere il suo dissenso nell' unico modo che poteva usare. Forse hai ragione sul fatto che potevano limitarsi a urlare ma e' anche vero che la cultura Hip-Hop viene dalla strada e basta leggersi un po di storia dell'adolescenza di GM Flash per rendersene conto.
Per cio´che riguarda la mia esperienza personale, Io negli anni ottanta e novanta ho conosciuto diversi protagonisti della scena Hip-Hop, non sono mai stato bloccato da nessuna parte, mi sono fatto diversi party e nessuno mi ha mai chiesto che cosa ci fai qui. Viceversa a Milano ed a Firenze in discoteca di Sabato sera molti anni fa questa domanda mi fu posta in diverse occasioni. Onestamente non penso che gli elementi che tu porti per raggiungere la tua conclusione siano sufficienti ma condivido pero' la chiusura di alcuni specifici soggetti che con i loro atteggiamenti hanno bloccato e in alcuni casi anche impedito a diverse persone di introdursi nel loro ambiente. Bisogna quindi fare distinzioni e vedere come e dove questa chiusura e' stata applicata in maggior misura. Se poi vuoi fare una analisi obiettiva e portare avanti una critica dell'ambiente Hip-Hop devi anche valutare le esperienze positive di coloro che sono entrati in questa cultura senza passare per le traumatizzante esperienze di cui sopra.Grazie per il commento mi ha fornito una linea di discussione per il mio libro.
grandeee,non vedo l'ora che esca il tuo libro!Lo prenderò sicuramente! Comunque nella tua risposta a mio avviso non c'è niente di sbagliato,i miei 2 esempi sono molti limitativi e riguardano avvenimenti su cui si dovrebbe ancora "indagare".
Nel discorso che fai dopo ovviamente un conto era andare in un centro sociale dove ,a meno che non avevi una pelliccia di giaguaro attorno al collo o una svastica tatuata, nessuno ti faceva problemi ( poi vabbè dipende da situa in situa) ,un conto era la tua esclusione in una discoteca a milano il sabato sera dove c'è e c'era un divieto per quelli vestiti "male",non alla moda o cose di questo tipo
cioè allora "straniero nella mia nazione" o "aspettando il sole" è un rap fine a se stesso, cioè autoreferenziale? oltre a questo sento il suo racconto molto confuso fuorviante dalla realtà. no buono quello che ha detto.
non commento mai....e forse in questo caso bisognerebbe commentare con un "no comment".
Sfera ebbasta non conosce i sangue misto non per ragioni anagrafiche ma perché non gliene frega un cazzo... Io ho un anno in meno di sfera (sono del 93) e SxM dei sangue misto lo conosco a memoria. È solo questione di essere veramente appassionati di hiphop. Se uno è appassionato vuole saperne sempre di più, punto.
Quello che non è ancora capito da tanti è che certe risposte sono soltanto risposte "mediatiche" e spesso non contengono alcuna verità . Cosa fa piu notizia e cosa provoca piu reazioni nell'ascoltatore tipo di rap in italia ,nel giornalista di settore e non ? il fatto che Sfera dica "wow i sanguemisto li ho ascoltati per anni che figata" o che dica" non ho idea di chi siano "? io ,e penso anche lui e chi gli sta dietro ,penso proprio sia la seconda :)
C'è poco o niente di sincero e improvvisato in queste dichiarazioni di "rottura" che altri hanno fatto prima di lui ,anche Marra e Co. dichiaravano e dichiarano tuttora di non voler avere niente a che fare con questo tipo di hip hop ,e il sentimento è piu che reciproco ,nel senso che tutta la vecchia scuola ha sempre preso le distanze da questo tipo di personaggi e di rap ancora prima che loro stessi potessero distaccarsi con queste dichiarazioni che definirei farlocche
( ed è comunque vero il fatto che non gli freghi nulla ,su questo non c'è dubbio ) bella per te invece ! up !
That Guy Infatti Sfera Ebbasta li conosce bene. In un vecchio pezzo con Capo Plaza cita Neffa.
È un "giochetto" dire di non conoscerli.
Sei come un rocchettaro che ascolta gli europe. Vatti a sentire cosa han fatto gli Who e i Nirvana
l'unica rivoluzione è stata la rete!
Se parli di trap non stai parlando di hip hop ,le due cose sono troppo distanti tra loro,in comune non hanno quasi nulla,wad ha ragione a dire che il contesto sociale di oggi è completamente diverso,e rispecchia la tot mancanza di cultura,di voglia di imparare,di sete di sapere,ricchezza di linguaggio,basta leggere un testo trap e gli hai letti tutti,scrittura basic e contenuti quasi a zero
Su gen gennaro gègè sono morto. XD
(Soft)
Soffro a non poter intervenire !
ti capisco, magari in futuro organizzero' delle live con ospiti che ritengono di aver qualcosa di interessante da dire, Grazie per il commento
Notare la faccia di Paolo è il gesto a 1:13:31
LOL
l' hip hop e' stato un movimento potentissimo, ma nemmeno nei party si respira l' aria degli anni 90, e' cambiato il mondo, ora i freestyle non intrattengono, ma son gare di offesa, i bboy non ricercano di essere completi, ma di far scena, i writer fanno le bozze col pc e i produttori suonano i carion, perdipiu' non e' una cosa di nicchia,(tutto questo ha i suoi pro e i suoi contro), Il rap ha una forma di far arrivare il messaggio e la non necessita' di una buona capacita' vocale che da sempre hanno interessato il business, da milly vanilly a jovanotti, e' inevitabile che tutto si trasformi, pero' e' una pena che abbiano sputtanato l' hip hop
bel commento.
come molte altre culture musicali pure
Wad parla dei giovani che ascoltano rap, ma la maggior parte di questi( e lo dico perché sono miei coetanei) lo fanno per moda, non si informano riguardo questa musica e le sue radici e non brillano per intelligenza, non capisco come possano crescere bene ed essere migliori di quelli cresciuti ascoltando Nek,Pausini e compagnia bella.
Il problema è che Wad non ha tutti i torti: ghali e sfera non fanno hip hop, non hanno messaggi rivoluzionari da proporre. Quindi? Queste cose non esistono nella società reale, non esiste più un messaggio forte alternativo al mainstream. Pretendere che due ventenni, che si divertono con il rap (la trap) e tramite la loro musica puntano a migliorare la loro vita, si carichino sulle spalle questo problema è sbagliato, e allo stesso tempo arroccarsi sulle definizioni e sullo snobismo è conservatore.
Man sarebbe bella una chiacchierata con inoki. Sei sempre il numero 1!!
Mi sono trovato d'accordo con entrambi: la visione dei giovani di Wad é secondo me esatta (il discorso di farcela in un mondo che non offre nulla etc. ...). Ovviamente non dovrebbe essere questa la risposta, e l' HipHop potrebbe esserne una.
esatto, senti la cosa come la sento io, anche io ho l'impressione che qui si assiste al contatto tra due persone provenienti da due universi diversi, ma che, come essere umani, possono scambiarsi idee, anche se talvolta questo puo essere un po confrontazionale. Io amo queste discussioni e vorrei farne di oiu se trovassi le persone che ne hanno la voglia ed il tempo.
Ho seguito tutta la puntata, parto dal presupposto che l’ospite di questa volta non lo conoscevo per poi capire che e’ il conduttore di hip hop tv, costui detiene un ruolo fondamentale per la divulgazione della musica di origine hip hop in Italia. Trovo che questa volta Paolo abbia un po’ mancato il punto della situazione confrontandosi in maniera dispersiva col personaggio, trattandolo come se entrambi avessero dei punti fondamentali in comune, cosa che a me non è’ sembrata, infatti mi e’ sembrato più’ un rincorrersi di concetti disordinati alla ricerca di un possibile punto in comune che non è’ mai arrivato se non in maniera superficiale e formale. E’ evidente che il già il concetto di”musica” dei due personaggi e’ completamente diverso, figurarsi poi lo sviluppo del discorso sul music buisness e l’industria relativa, dove l’ospite insiste nel rimarcare il fatto che la musica rap di oggi sia finalmente riuscita a creare nella scena italiana un buisness vero e proprio, come se questo fosse l’unico punto di arrivo, di affermazione e di prestigio tale da far passare in secondo piano il vero valore artistico e musicale del prodotto proposto dagli artisti stessi. In questa intervista Paolo secondo me non ha insistito abbastanza confrontandosi con L ospite riguardo all’aspetto qualitativo della musica in questione: misura dei valori dei testi, delle strumentali, dei flow e soprattutto spessore culturale degli artisti. E’ ovvio che il gusto musicale e’ soggettivo ma, e’ anche ovvio che esiste in ogni arte una “Regola d’arte” dalla quale in nessun caso si può’ prescindere se si vuole fare una critica oggettiva. Non importa il periodo storico nel quale la musica viene prodotta, essa dovrà’ sempre avere a che fare con ciò che è’ stato prima e ciò che verrà’ . Questo lo deve fare per poter esistere in quanto forma d’arte ed espressione dell’essere umano che la crea e della società’ che lo influenza. Quindi e’ inutile che vengano fatti discorsi sulla qualità’ musicale esclusivamente riferita al suo riscontro sul mercato che è’ ovvio anch’esso può’ essere influenzato e pilotato dai media come del resto gli artisti e i conduttori di trasmissioni pseudo liberal musicali. L’hip hop di oggi ha evidentemente preso un’altra direzione rispetto a quella passata, a mio avviso si può’ anche smettere di chiamare hip hop, cosicché’ i nuovi artisti possano essere liberi da condizionamenti di genere e liberi di creare nuovi stili e nuove culture, come sempre e’ stato nella storia della musica.
Paolo scusami ma questa intervista non mi ha proprio illuminato come fanno di solito le tue puntate ma, al contrario, mi ha lasciato un tot di amaro in bocca. D’altro canto però’ ho capito qualcosa in più’ sulla mentalità dell’industria musicale italiana, per la quale l’ospite, anche se un esponente di minore importanza, ne riflette in pieno l’essenza.
Ciao e grazie
Concordo in pieno con Wad!
number 1! ;-)
allora è vero che i coglioni vanno sempre in coppia... risposte da puro mezzo uomo plasmato dal mercato
Il mio rispetto per la tua persona va oltre alla tua knowledge e alle tesi (con critiche annesse) che porti avanti. Riuscire a parlare per 2 ore e mezzo con un personaggio del genere fa di te una persona molto intelligente. (scusa se ho l'ardire di dirtelo anche se non ti conosco, e probabilmente non sono nessuno per giudicarti in qualsiasi modo).
Questo personaggio tramite la sua professione, si colloca nel mezzo della mediazione di contenuti, e ha il coraggio di dire "sono soltanto un divulgatore" come se il suo compito fosse privo di responsabilità all'interno del bacino culturale italiano e non.
2:08
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Grazie, devo dire che in questi due anni ho usato i tuoi link diverse volte, mi hai dat un'idea, dovrei farlo io piu spesso coi miei video,
Risultato finale: la trap con il rap non centra un cazzo
si? sicuro? al 100%? ok va bene
ps si scrive "c'entra"
minuto 25,30 messo all'angolo, non sa piú cosa dire....
Con i club dogo il rap è diventato di strada???? Paolo ma perché dice ste scemenze?
i Dogo nel 2003 hanno rivoluzionato il rap italiano e non ci piove, assieme anche a gente come Inoki, o Bassi. Prima il rap aveva dei canoni molto più old school o classici prendi esa, gatekeepaz, sangue misto, colle, kaos, la famiglia...con Joe Cassano e Inoki e poi coi Dogo al 100% l'approccio al rap è cambiato
Dalle Happy Color a Sferaebbasta il passo è brevissimo
Perdonatemi ma non ce l ho fatta a vederlo tutto. E mi dispiace perché wad che di solito mi irrita, qui era interessante.. Ma a sto giro le domande erano sfiancanti contortr e dicevano il nulla, hanno distrutto prima me, figuriamoci chi doveva rispondere....
hell of fame ahsuahuahuashuasuhuhsahusahusauhhu
Sono amante del rap ma ti assicuro non sono per niente frustrato
Puntatona da paura questa. Quanta carne sulla brace.
Caporosso. Alla tua età ancora che parli di "invidia" nei confronti di sti fenomeni da baraccone? Ma sei serio? Io ho 32 anni, ascolto hh da una vita e ho provato a fare rap da quando ne ho 16. Sai chi invidio? Chi alla mia età ha una famiglia, un lavoro decente e due spicci in più per andare a sentirsi un concerto senza dover aver paranoie. Due ore e mezza di non argomentazioni. Hai solo che confermato il mio pensiero su di te e la mentalità di quelli come te e del circo mediatico che fomentate. qui il fatto real o non real non c'entra nulla, basta usare il cervello per rendersi conto che ha parlato di aria fritta.
NG
Michele WAD .. ma dove vivi scusa?
Si nota che vivi la cosa "da tifoso", ho sentito una marea di assurdità che possono provenire solamente da una persona che non è veramente dentro alla cosa, cioè, ci sono dinamiche che purtroppo pare che ti sfuggano .. mi spiace dirti così, ma è la verità, non capisco se sei molto ingenuo o molto furbo, ma credo la seconda.
Altra cosa .. ogni tanto esce la spocchia che è in te, datti na calmata và, io non sarò nessuno, ma tu mi fai compagnia :) !
PEACE
100X100RAW racconta queste dinamiche di cui parli...
Ma certamente caro, non sono mica un segreto, son cose che sanno tutti coloro che praticano .. innanzi tutto, credo che tu abbia una visione della cosa abbastanza distaccata, credo che tanti di quelli che hanno vissuto l'epoca pre internet, oltre che per le ovvietà, si siano innamorati di un certo stile perchè se lo sono sudato e faccio rifeimento anche agli aspetti piu semplici come comprare un disco, che non trovavi "su internet" e quindi se lo volevi dovevi alzare il culetto, ammesso che ne conoscessi l'esistenza, quì si accende la scintilla della curiosità e dell'interesse, della ricerca a scopo di conoscienza personale.
Questo già ha scremato gran parte della gente, imponendo uno studio veramente approfondito della storia, fare il rap, come si suol dire, non è un obbligo, c'è chi naturalmente comprende i movimenti, chi ha già dalla sua un modo di vedere, interpretare e rispondere agli stimoli esterni e chi se lo impone .. lo studio è un passo che avviene naturalmente , senza obblighi, se non ne senti il bisogno forse non sei così interessato, quindi meglio che cambi mestiere (non mi riferisco a te, ma in generale).
Ora, per rispondere alla tua domanda ho dovuto fare questa prefazione.
Il discorso "dinamiche" si crea nel momento in cui c'è chi da una parte fa sta roba per esigenza e chi dall'altra ci fiuta il business.
Io ho visto con i miei occhi gente della quale non farò il nome, partire non centrando un cazzo con l'hiphop e con il rap e diventare famoso .. non sapendo e non volendo sapere piu di quello che gli sarebbe servito per guadagnare soldi, a te sembra un discorso congruente con la cultura dell'hiphop? A me no, quindi quì nessuno è invidioso dei pagliacci che ci sono in giro, nessuno santifica i "padri fondatori", ma il distinguo ci dev'essere senza camuffare un business man per un rapper e senza diffondere messaggi fuorvianti, infatti attualmente "è fico essere un rapper", ma il 99% di quelli che lo credono non sono capaci di vivere e capire le situazioni che sono la normalità per tutti coloro che credono in questa cultura, perchè non è cool caro mio (mi riferisco allo studiare, a passarti tutto il tempo libero in studio, a scrivere, buttare via e riscrivere fino a che non si centra l'obbiettivo, a farsi sbattimenti allucinanti per suonare e magari scoprire che hai un pubblico di 20 persone, che la maggior parte delle volte devfi suonare gratis, che spedi praticamente tutto per costruirti il tuo set up dello studio etc ..)
Questa cultura attualmente è vissuta come una moda, punto, non è nulla di piu che una moda che la maggior parte delle persone vive e conosce in maniera superficiale, ma meglio così ..
Io conosco tantissima gente carismatica e brillante che, dovesse ipoteticamente essere paragonata in maniera oggettiva a "uno di quelli fichi", sarebbe 2 spanne sopra e ricordiamoci che chi non si fa i soldi con la musica è costretto a lavorare almeno 8 ore al giorno, probabilmente facendo una cosa che non centra un cazzo con l'arte, ma riuscendo comunque a spaccare tantissimo, per questo tanto di cappello a Salmo.
Alla gente come me, non ci passa nessuno perchè non siamo uniformati, non siamo presentabili, non produciamo ciò che invece ora è in voga per una questione di moda e marketing, non diciamo ciò che la gente vuole sentirsi dire, anzi, ci danno degli invidiosi quando sono loro che s'appropriano di nomi e cose che non li riguardano veramente, ma gli fanno comodo, fa comodo essere confuso con un rapper .. beh, il rap è sempre stato affascinante, ma ha una storia bella lunga e questi la sfruttano per quello che gli serve e basta.
Io non ce l'ho con la Trap, ma con gli stronzi, chiaro? C'è gente che conosco da prima di essere famosa e mi sta anche simpatica, nonostante faccia roba che non mi riguarda, quindi l'invidia lasciamola dove sta :) ..
Io non mi stupisco mica sai, sta cosa è nata così e morirà così .. almeno quì, io non credo che Kaos potrà mai essere ascoltato in radio o essere sponsorizzato pesantemente poichè va contro tutto questo sistema sul quale altri hanno capito di poter mangiare svendendosi una fetta di culo.
C'è un foltissimo "sottobosco" di gente che stra spacca e fortunatamente porta avanti questa cultura, se non lo sai è perchè non ci sei, semplice ;) .
Potevo essere molto piu stringato, ma ho voluto spiegarmi bene per non essere frainteso.
Se è vero che sei cresciuto vedendo e conoscendo tutto ciò che hai menzionato, potresti essere un pò piu accorto su quello che dici .. pace.
ho fatto un pò di fatica a leggermi tutto il tuo discorso, non perché non avessi voglia ma perché è talmente generico e superficiale che alla fine non si capisce nemmeno qual è la tua opinione. si capisce solo che vorresti punzecchiare me, a random.
boh.
In America molti dei rapper fondatori come li chiami tu sono legati al concetto di "If it don't make dollars, it don't make sense".
Qua se uno ci fa un pò di business ci spaventiamo.
Non capisco.
Non lo capirò mai.
Non mi interessa nemmeno più capirlo.
Non c'entrano nemmeno più i soldi alla fine.
Perché tra l'altro uno con la tua mentalità e i tuoi discorsi generici, se volesse fare i soldi con la musica, non credo li saprebbe fare.
Beh .. solitamente io sono abituato ad argomentarli i discorsi .. forse c'è qualcuno che fa fatica e sintetizza.
Io non punzecchio proprio nessuno, tu hai fatto un'intervista?
Tu hai risposto a delle domande dando il tuo punto di vista?
Ok, posso permettermi di dire la mia essendo che questa cosa è pubblica?
Che discorso particolare vorresti fare?
Se imparassi a leggere, capiresti molto bene che io non ce l'ho con i soldi o con chi fa i soldi, ce l'ho con i messaggi sbagliati che vengono dati.
Di quello che succede in America, non me ne frega nulla per il semplice motivo che io vivo in Italia e noi viviamo e siamo figli di una storia completamente diversa, se prendi spunto dagli americani, dovresti farlo per tutti gli aspetti, non solo per quello che ti fa comodo.
Io ho condiviso il palco con Crazy Drayz e dj Rondevu, con gli Onix, con Buss Driver e altri, nessuno ha mai avuto la spocchia che ha certa gente quì, Crazy dopo il live si è seduto a terra nel parcheggio con noi a brasare e a chiaccherare ..
Quì ti sbagli, io voglio fare la musica e se mi pagassero per fare quello che voglio, sarei felicissimo, ma come dovrebbe essere, non che faccio qualche cosa perchè allora mi pagano ..
In ogni caso basta guardarsi attorno e la realtà salta subito all'occhio.
Bye
che tu abbia dei problemi col mondo circostante è chiaro, non capisco cosa vuoi da me. cosa mi vuoi spiegare. quali sono queste dinamiche che non conosco. non so. mi dispiace che non so leggere.
Paolo ti sta insultando e dice che anche il giovane deve rispettare il nostalgico. Non gli va bene un cazzo ma chi lo paga. Ragiona come uno di prima media
Finirai a fare un mio operaio
Fatichi a vedere salmo hip hop?? .................
...e non ha tutti i torti.con tutto il rispetto.
non si sbaglia x nulla.
non credo Salmo si reputi Hiphop
Al 59simo minuti Michele Wad Caporosso -che dei due è quello stupido,giusto per evitare gli equivoci- nega che la pubblicità e la promozione musicale influiscano sui successi effettivi degli ''artisti'' che a lui -ma poi ,ahimè,a un sacco di altra gente- piacciono.
varie analoghe scenette pseudo-comiche sono disseminate qua e la in tutta l'intervista ; in conclusione vorrei annoterei che quando quel bifolco parla io provo imbarazzo per lui..
Quando dice ''lo capisci?'' ripetutamente ci sarebbe da dargli due schiaffi
che brutto trasformare l'arte in una pseudo religione. Che vergogna nel vostro anticonformismo verso la novità siete tutti dei cloni tutti uguali tutti convinti che nell'hiphop esista una sola attitudine essere fare dire e come dire le cose in modo tutto uguale. Ecco perchè ormai non sopporto più coloro che ostentano a fare questo tipo di musica nella stessa maniera all' infinito. Si guarda al futuro imparando le basi dal passato e non il contrario rimanendo sempre lì. (ovvio non parlo della dark polo gang).
Non esisterà mai evoluzione senza un minimo di cambiamento. Se per voi è peggio beh siamo figli del nostro tempo e la musica lo stesso.
Poi per me uno che parla di una società di merda che sia sul boombap o sulla trap beh mi dispiace ragà per me fa RAP.
Wad forse non sa che 50 cent poi ha fallito miseramente ed è stato criticato da Eminem stesso...ignorante sto qua
Quando avrebbe fallito 50cent?? Evitiamo di cercare di darsi un tono sparando cazzate
Hip hop is dead Rapresent i ragazzini non hanno un cazzo di bagaglio musicale gli interessano i modelli falsi per poter comprare un cellulare da 1000€
E magari una Lamborghini. Fedez spacca? Ma che cazzo dici io ascoltavo gli Who a 15 anni. Ti regalerò un dente d oro. Tu che lavoro fai? Ma che religione sei un ateo praticante
Ma chi cazzo ti credi di essere spaccone tu non ami l hip hp.quanti anni hai ? Sei banale e ignorante io non conosco sxm. Bestemmia. potete usare internet i social. Babbioni
Miles Davis ha fatto il più grande errore con Michael Jackson
Invitate i colle adversus