Accademia dei Georgofili, 27 maggio 1993

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  • Опубліковано 20 січ 2025

КОМЕНТАРІ • 4

  • @raffaellogiannini2680
    @raffaellogiannini2680 4 роки тому +17

    Alle ore 2,00 del 27 maggio 1993, ero presente con mia figlia Francesca. Attonito, stralunato ed immobile apprendevo con sempre più incredula coscienza le dimensioni del disastro. Ho intravisto e seguito da lontano, con gli occhi ed il cuore, la corsa di un vigile del fuoco con stretto al petto un fagottino bianco, poi il suono lacerante di una sirena di autoambulanza.
    Alcuni nomi degli autori e le motivazioni si sono conosciuti molti anni dopo. Dove è collocato il limite della malvagità? E’ persistente, diffusa e compenetrata da rappresentare tratto distintivo della razza umana. In che modo possiamo trovare pace in noi stessi e verso gli altri quando il male è così esteso e devastante?
    Il ricordo della strage di via dei Georgofili è un dovere: memoria per gli innocenti deceduti, momento di riflessione per la ricerca costante di rettitudine.
    Raffaello Giannini.

    • @giulioruglioni5270
      @giulioruglioni5270 2 роки тому

      Purtroppo questa strage è stata frutto di una mentalità (mafiosa) importata dall'esterno e sconosciuta, almeno fino ad allora, ad una città come Firenze, culla della civiltà e della cultura mondiale che niente aveva a che vedere con picciotti, lupare, bombe e pizzini. Almeno restassero a casa loro queste bestie...

    • @problemitecnicitv9620
      @problemitecnicitv9620 2 роки тому +1

      Brividi il tuo racconto! 😳 Grazie.

    • @rosariopadovano5556
      @rosariopadovano5556 Рік тому +1

      mancano pochi giorni ai 30 anni, Messina Denaro deve spiegare