ho fissato il punto di unione con l'agguato, primo passo verso scelte irrevocabili ora sta a me continuare, gli articoli di baston sul suo sito sono interessanti
Chiedo a tutti, quando avete domande, se potete inviarle a intentoit@gmail.com , è per una questione di dare ordine alle risposte, altrimenti molte le perdo di vista se sono distribuite tra facebook, mail e tutti i diversi video. Grazie per la collaborazione.
Ciao Marco, Oltre la libertà esiste l'amore. Sarebbe interessante approfondire, comprendere e integrare questo aspetto nel nagualismo. L'amore non è vero amore se non è veramente libero, eppure una persona che è totalmente libera di fare qualsiasi cosa, per amore certe cose nn le fa e basta, anche fino al punto da sembrare agli occhi altrui, e propri, il più schiavo e fesso di tutti, fino al punto anche di lasciarsi inchiodare al proprio punto d'unione, fino anche alla morte, dalle forze che governano il mondo, pur potendosi liberare in qualsiasi momento. Da questa tensione tra libertà e amore emerge la vera forma umana.
Mi ha colpito particolarmente il tuo uso del rasoio critico. Per me è un piacere ed un onore averti conosciuto perché la tua saggezza mi incoraggia e mi stimola a proseguire in questo nuovo percorso, guardando al tuo esempio.
Se noi impariamo a riconoscere i nostri spostamenti, impariamo a manovrarli, cominciamo a capire dove andare. Per questo ancora una volta l'agguato è fondamentale, perché l'agguato si basa sulla comprensione. Se noi ci addestriamo qui, alla manovrabilità del punto di unione, se diventa qualcosa che noi abbiamo assorbito nella totalità di noi stessi, se modifichiamo la modalità dell'attenzione, se questo ce lo ritroviamo ovunque noi andiamo siamo liberi. Ciò che rende liberi è la possibilità di muoversi o fermarsi quando noi lo decidiamo, è la possibilità di disobbedire alle forze che ci costringerebbero a subire il movimento del punto di unione
Ciao, cosa ne pensi del fatto di costruire uno o più punti di unione in diverse situazioni sociali ( non solo ) che siano ''sicuri'' e ''prevedibili'', studiarli, e creare una chiave di accesso personale ad essi. Così se il punto di unione si sposta in una posizione che personalmente reputo troppo pericolosa o che potrebbe sfuggirmi di mano, sia che il processo di allineamento sia avvenuto volontariamente o meno, almeno ho una chiave di accesso sicura e funzionale per tornare a uno stato percettivo conosciuto. Che ne pensi?
Ciao, se ho capito intendi dire di rendere molto stabili alcune posizione, scelte per la loro elevata efficienza energetica e legarne l'accesso a un modo personale di intenderlo, per poi usarle al momento del bisogno. Questo è in effetti ciò che fanno i cacciatori, anzi alla fine decidono di stabilirsi permanentemente in posizioni a più alta efficienza. Per quanto riguarda la possibilità di riportarsi velocemente su una posizione sicura in caso ci si trovi in situazioni rischiose, questo lo si può fare con l'addestramento e avendo ottenuto una buona manovrabilità del punto di unione.
tempo fa ho visto un video dove diceva che per gestire le emozioni bisogna avere un intento inflessibile cioè molta energia altrimenti il lavoro diventa cafetani svolazzanti perché c'è poca energia per assumersi la responsabilità del lavoroma questo intento inflessibile come si raggiunge? Io prima provo una cosa poi provo un'altra ma sono sempre a un biviomentre provo l'osservazione poi provo a non esprimere le emozioni negativeho fatto tante esperienze dove ho imbrigliato tanta energia e non so come uscirnescusami se ti scrivo sempre ma al momento non so più dove cercare
Purtroppo la lingua rilevata automaticamente da Google è "francese". Quindi i sottotitoli non possono essere compresi da chi non parla italiano. È possibile correggere manualmente l'impostazione della lingua per i sottotitoli? Grazie mille.
Non l'ho mai capito così chiaramente, è il perche' e' che sono stato seduto un'ora lasciando andare pensieri sensazioni ecc. E dopo aver fatto un 'esercizio Feldenkrais. Ora faccio Subud.
ciao , per raggiungere la vigilanza per anticipare gli effetti del movimento del punto di unione basta solo la contemplazione ? ho preso il libro da un paio di settimane e sto contemplando ,noto degli effetti specialmente sul dialogo interno ,però non ancora riesco ad agire sul movimento del punto di unione in situazioni sociali ,in parole povere mi manca il tempismo per variare e finisco intrappolato nelle solite reazioni ,anzi a volte mi sembra che siano le altre persone a far muovere il mio punto di unione verso una posizione da loro stabilita
Ciao , in effetti non basta la contemplazione, quella ti dà il giusto cambio di stato, però poi ciò che fa davvero la differenza è l'agguato, i fondamenti dell'agguato e la follia controllata, tutto in sincrono, in relazione stretta con l'intento. Più avanti nel libro vedrai che questo si chiarirà parecchio.
marco in un tuo video dici di non concentrarsi sugli effetti delle posizioni del sogno ma distogliere e quindi io ho notato che così ho fatto all'inizio della mia pratica poi per la paura di perdere tutta l'energia mi sono bloccato e ho iniziato a preoccuparmi delle cose mi rispecchio in quello che dici l'ossessioni delle posizioni del sogno per quanto riguarda la manovrabilità dell'intento li è un po' dura riprendere per ora mi sto concentrando solo sul distogliere l'attenzione dall'effetto perchè per muovere il punto di unione occorrono mille comandi interni rispetto ad un'azione, ad un pensiero eccetera ma questo richiede un po' di pazienza grazie
Ciao. No, la contemplazione non basta. In realtà la cosa più importante e che ha gli effetti più marcati sulla manovrabilità del punto di unione è l'agguato in tutte le sue forme. Infatti tu, giustamente parli di tempismo e questo è uno degli attributi dell'agguato.
Ciao Marco, "diventare liberi: la possibilità di disobbedire alle forze che ci costringono a subire il movimento del punto di unione". Potresti definire più specificamente "le forze"? Grazie
Ci sono molti aspetti del mondo che hanno effetto sulla stabilità o meno del nostro punto di unione. Persino i luoghi in cui ci troviamo modificano il nostro assetto. Però ci sono due cose principali: il suggeritore e l'intento. Per quanto riguarda quest'ultimo la questione è molto particolare e centrale, ma in sintesi si tratta di non essere più schiavi dell'intento e stabilire invece una relazione con esso.
Non è una domanda da poco. Riuscire a farlo richiede anni di impegno, cioè equivale ad acquisire la base della manovrabilità del punto di unione, per cui non riesco certo a darti una risposta esaustiva qui in poche righe. In linea di principio però il "segreto" sta nell'imparare a fermarsi, a fermare la ripetizione di se stessi, facendolo ogni volta che possiamo, fino ad annullare gli effetti della forma umana.
ti faccio un'altra domanda più semplice credo le cose che facevo prima io le vedo nei miei e nelle altre persone come se mi hanno trasmesso i loro comportamenti solo che dovrei invertire la rotta cioè prendermi le cose buone ma non so come fare
Ciao Marco, ho una domanda per te o meglio per l'intento. Una volta che si ha raggiunto una certa padronanza sul movimento del punto d'unione e quindi sulla manovrabilità del nostro stato di coscienza e di percezione, oltre ad assumersi la responsabilità per questo potere esiste un modo per allinearsi al nostro scopo o meglio al proprio ruolo come guerrieri? grazie
La coerenza con lo scopo del guerriero dovrebbe andare di pari passo con l'acquisizione della manovrabilità del punto di unione. In realtà però non c'è niente che garantisce l'appartenenza agli scopi dei guerrieri fin dall'inizio. E' qualcosa che avviene se sono poste molto bene le basi e quindi si pongono al centro la relazione astratta con l'intento e il riflesso che questa relazione ha nella nostra vita pratica.
marco ho letto questo articolo interessante www.sciamanesimo-tolteco.it/la-disponibilita-dellintento/ infatti sto richiamando con l'intento la parola fumo per ricreare questa percezione per anni sono stato vittima del fumo passivo ma senza saperlo la usavo sta cosa per poter accedere all'intento ora ovviamente ho perso tanto ma non sarò fesso da fumare se devo ammalarmi tanto che pratico l'esperimento dei sassolini oppure posso solo percepire attraverso l'intento ricreare la percezione del fumo
e curioso vedere come il discorso sta nel "ricordare" a se stessi di compiere tutto il non giudizio, il silenzio interiore (contemplazione) l'agguato, la follia controllata, la ricapitolazione, il non fare queste tecniche non vanno pensate vanno fatte ricordandoti di farle se no diventano strumento dell'ego la prima cosa da fare è entrare in uno stato di non giudizio
te lo dico perchè fino ad ora ero confuso nonostante le pratiche appena ho usato uno strumento che ho letto su un pdf "vedere e sentire le emanazioni di energia" che è difficile da spiegare a parole ma a farlo e più facile basta questo e ti allinei alla volontà del se e poi tutto diventa...
Formidabile bellezza dell'Essere.. Grazie
C'è né fossero tipi e tipe come tè, maestro
ho fissato il punto di unione con l'agguato, primo passo verso scelte irrevocabili ora sta a me continuare, gli articoli di baston sul suo sito sono interessanti
questo video fa arrivare intuizioni...meraviglioso...
Chiedo a tutti, quando avete domande, se potete inviarle a intentoit@gmail.com , è per una questione di dare ordine alle risposte, altrimenti molte le perdo di vista se sono distribuite tra facebook, mail e tutti i diversi video. Grazie per la collaborazione.
Ciao Marco,
Oltre la libertà esiste l'amore. Sarebbe interessante approfondire, comprendere e integrare questo aspetto nel nagualismo.
L'amore non è vero amore se non è veramente libero, eppure una persona che è totalmente libera di fare qualsiasi cosa, per amore certe cose nn le fa e basta, anche fino al punto da sembrare agli occhi altrui, e propri, il più schiavo e fesso di tutti, fino al punto anche di lasciarsi inchiodare al proprio punto d'unione, fino anche alla morte, dalle forze che governano il mondo, pur potendosi liberare in qualsiasi momento.
Da questa tensione tra libertà e amore emerge la vera forma umana.
La chiave è il ricordo di noi come viaggiatori dell'infinito, non come consumatori delle posizioni del punto di unione.
Mi ha colpito particolarmente il tuo uso del rasoio critico. Per me è un piacere ed un onore averti conosciuto perché la tua saggezza mi incoraggia e mi stimola a proseguire in questo nuovo percorso, guardando al tuo esempio.
Se noi impariamo a riconoscere i nostri spostamenti, impariamo a manovrarli, cominciamo a capire dove andare. Per questo ancora una volta l'agguato è fondamentale, perché l'agguato si basa sulla comprensione. Se noi ci addestriamo qui, alla manovrabilità del punto di unione, se diventa qualcosa che noi abbiamo assorbito nella totalità di noi stessi, se modifichiamo la modalità dell'attenzione, se questo ce lo ritroviamo ovunque noi andiamo siamo liberi. Ciò che rende liberi è la possibilità di muoversi o fermarsi quando noi lo decidiamo, è la possibilità di disobbedire alle forze che ci costringerebbero a subire il movimento del punto di unione
Ciao, cosa ne pensi del fatto di costruire uno o più punti di unione in diverse situazioni sociali ( non solo ) che siano ''sicuri'' e ''prevedibili'', studiarli, e creare una chiave di accesso personale ad essi. Così se il punto di unione si sposta in una posizione che personalmente reputo troppo pericolosa o che potrebbe sfuggirmi di mano,
sia che il processo di allineamento sia avvenuto volontariamente o meno, almeno ho una chiave di accesso sicura e funzionale per tornare a uno stato percettivo conosciuto. Che ne pensi?
Ciao, se ho capito intendi dire di rendere molto stabili alcune posizione, scelte per la loro elevata efficienza energetica e legarne l'accesso a un modo personale di intenderlo, per poi usarle al momento del bisogno. Questo è in effetti ciò che fanno i cacciatori, anzi alla fine decidono di stabilirsi permanentemente in posizioni a più alta efficienza. Per quanto riguarda la possibilità di riportarsi velocemente su una posizione sicura in caso ci si trovi in situazioni rischiose, questo lo si può fare con l'addestramento e avendo ottenuto una buona manovrabilità del punto di unione.
Grazie 🙏🏻
Limpido ♾️🌞
tempo fa ho visto un video dove diceva che per gestire le emozioni bisogna avere un intento inflessibile cioè molta energia altrimenti il lavoro diventa cafetani svolazzanti perché c'è poca energia per assumersi la responsabilità del lavoroma questo intento inflessibile come si raggiunge? Io prima provo una cosa poi provo un'altra ma sono sempre a un biviomentre provo l'osservazione poi provo a non esprimere le emozioni negativeho fatto tante esperienze dove ho imbrigliato tanta energia e non so come uscirnescusami se ti scrivo sempre ma al momento non so più dove cercare
tac.. si ci sei alla grande
Purtroppo la lingua rilevata automaticamente da Google è "francese". Quindi i sottotitoli non possono essere compresi da chi non parla italiano. È possibile correggere manualmente l'impostazione della lingua per i sottotitoli? Grazie mille.
Non l'ho mai capito così chiaramente, è il perche' e' che sono stato seduto un'ora lasciando andare pensieri sensazioni ecc. E dopo aver fatto un 'esercizio Feldenkrais. Ora faccio Subud.
Sembra difficile ma non è facile
ciao , per raggiungere la vigilanza per anticipare gli effetti del movimento del punto di unione basta solo la contemplazione ?
ho preso il libro da un paio di settimane e sto contemplando ,noto degli effetti specialmente sul dialogo interno ,però non ancora riesco ad agire sul movimento del punto di unione in situazioni sociali ,in parole povere mi manca il tempismo per variare e finisco intrappolato nelle solite reazioni ,anzi a volte mi sembra che siano le altre persone a far muovere il mio punto di unione verso una posizione da loro stabilita
Ciao , in effetti non basta la contemplazione, quella ti dà il giusto cambio di stato, però poi ciò che fa davvero la differenza è l'agguato, i fondamenti dell'agguato e la follia controllata, tutto in sincrono, in relazione stretta con l'intento. Più avanti nel libro vedrai che questo si chiarirà parecchio.
marco in un tuo video dici di non concentrarsi sugli effetti delle posizioni del sogno ma distogliere
e quindi io ho notato che così ho fatto all'inizio della mia pratica poi per la paura di perdere tutta l'energia mi sono bloccato e ho iniziato a preoccuparmi delle cose
mi rispecchio in quello che dici l'ossessioni delle posizioni del sogno
per quanto riguarda la manovrabilità dell'intento li è un po' dura riprendere per ora mi sto concentrando solo sul distogliere l'attenzione dall'effetto
perchè per muovere il punto di unione occorrono mille comandi interni rispetto ad un'azione, ad un pensiero eccetera
ma questo richiede un po' di pazienza
grazie
Ciao. No, la contemplazione non basta. In realtà la cosa più importante e che ha gli effetti più marcati sulla manovrabilità del punto di unione è l'agguato in tutte le sue forme. Infatti tu, giustamente parli di tempismo e questo è uno degli attributi dell'agguato.
SI, la contemplazione non basta. Credo che l' importante sia, la " Consapevolezza nel Silenzio "
titolo libro. grazie
Ciao Marco, "diventare liberi: la possibilità di disobbedire alle forze che ci costringono a subire il movimento del punto di unione".
Potresti definire più specificamente "le forze"?
Grazie
Ci sono molti aspetti del mondo che hanno effetto sulla stabilità o meno del nostro punto di unione. Persino i luoghi in cui ci troviamo modificano il nostro assetto. Però ci sono due cose principali: il suggeritore e l'intento.
Per quanto riguarda quest'ultimo la questione è molto particolare e centrale, ma in sintesi si tratta di non essere più schiavi dell'intento e stabilire invece una relazione con esso.
marco baston - Grazie Marco della tua attenzione...
sto provando a fare manovre di punto di unioneperò non riesco a fissarlo cioè ad accrescere l'energiache devo fare?
Non è una domanda da poco. Riuscire a farlo richiede anni di impegno, cioè equivale ad acquisire la base della manovrabilità del punto di unione, per cui non riesco certo a darti una risposta esaustiva qui in poche righe.
In linea di principio però il "segreto" sta nell'imparare a fermarsi, a fermare la ripetizione di se stessi, facendolo ogni volta che possiamo, fino ad annullare gli effetti della forma umana.
ti faccio un'altra domanda più semplice credo
le cose che facevo prima io le vedo nei miei e nelle altre persone
come se mi hanno trasmesso i loro comportamenti solo che dovrei invertire la rotta cioè prendermi le cose buone ma non so come fare
Ciao Marco, ho una domanda per te o meglio per l'intento. Una volta che si ha raggiunto una certa padronanza sul movimento del punto d'unione e quindi sulla manovrabilità del nostro stato di coscienza e di percezione, oltre ad assumersi la responsabilità per questo potere esiste un modo per allinearsi al nostro scopo o meglio al proprio ruolo come guerrieri? grazie
La coerenza con lo scopo del guerriero dovrebbe andare di pari passo con l'acquisizione della manovrabilità del punto di unione. In realtà però non c'è niente che garantisce l'appartenenza agli scopi dei guerrieri fin dall'inizio. E' qualcosa che avviene se sono poste molto bene le basi e quindi si pongono al centro la relazione astratta con l'intento e il riflesso che questa relazione ha nella nostra vita pratica.
Si, bisogna astrarre il più possibile, diventare impersonali, come l'intento.
marco ho letto questo articolo interessante www.sciamanesimo-tolteco.it/la-disponibilita-dellintento/
infatti sto richiamando con l'intento la parola fumo per ricreare questa percezione
per anni sono stato vittima del fumo passivo ma senza saperlo la usavo sta cosa per poter accedere all'intento
ora ovviamente ho perso tanto ma non sarò fesso da fumare se devo ammalarmi tanto che pratico l'esperimento dei sassolini
oppure posso solo percepire attraverso l'intento ricreare la percezione del fumo
ottimo
e curioso vedere come il discorso sta nel "ricordare" a se stessi di compiere tutto
il non giudizio, il silenzio interiore (contemplazione) l'agguato, la follia controllata, la ricapitolazione, il non fare
queste tecniche non vanno pensate vanno fatte ricordandoti di farle se no diventano strumento dell'ego
la prima cosa da fare è entrare in uno stato di non giudizio
te lo dico perchè fino ad ora ero confuso nonostante le pratiche
appena ho usato uno strumento che ho letto su un pdf "vedere e sentire le emanazioni di energia" che è difficile da spiegare a parole ma a farlo e più facile basta questo e ti allinei alla volontà del se e poi tutto diventa...