ho avuto lo stesso problema una ventina di anni fa ; un capannone industriale costruito 50 anni fa posto in una zona che all'epoca era artigianale. Il comune ha rilasciato una concessione edilizia in un terreno a fianco, mentre avrebbe dovuto prevedere una zona cuscinetto . Una volta ottenuta l'abitabilità, i vicini hanno iniziato una guerra al rumore che è andata avanti anni , e alla fine non ho nemmeno capito come è finita!!! in ogni caso la tollerabilità al rumore è variabile a seconda del tipo di zona ( residenziale, artigianale o produttiva ) , dal tipo di attività, dalla frequenza con cui il rumore viene generato oltre che alla sua intensità. Resta il fatto che nessuno se la prende con i camion che vanno a raccogliere il vetro alle 5 di mattina, o con il treno che passa , o con le automobili in strada. Insomma, è un problema che è nato negli ultimi anni, e che per i nuovi insediamenti produttivi è sicuramente stato risolto con la creazione delle aree industriali. Ma per i vecchi laboratori è un dilemma , non vorrei essere nei panni del giudice
Domanda : Ma il panificio è stato isolato acusticamente verso l'esterno ? Hai consultato un esperto ? Hai messo delle telecamere a norma dentro e fuori il panificio (contro lo spaccio di droga). Partiamo dalle cose apparentemente semplici. Rilevare il rumore. Le misure di rumore vanno effettuate da un buon tecnico che effettui una registrazione grafica degli eventi e possibilmente anche una registrazione audio delle misure non presidiate, dalle quali poi partire con le analisi del caso (riascolto compreso), ovvero determinare se ci sono i superi della normale tollerabilità e la tipologia e caratterizzazione acustica del disturbo. Le misure vanno fatte dove ha il maggiore disturbo. Per risolvere in "buone maniere" il suo problema direi che è ancora più difficile perche dipende tantissimo dalla collaborazione vera che può avere da coloro che producono i disturbi. Per poter dare delle indicazioni basilari bisognerebbe fare un sopralluogo ed individuare sia le sorgenti ed il loro utilizzo e verificare se fosse possibile effettuare una adeguata insonorizzazione ai locali dai quali parte il disturbo oppure procedere ad isolare dalle vibrazioni con degli opportuni antivibranti i macchinari presenti. La trasmissione per via solida è sicuramente la più difficile da ridurre o isolare e può essere tutto e niente, dalla trasmissione del rumore attraverso la canna fumaria ai vincoli legati ai macchinari presenti, alla tipologia dei soffitti.
ho avuto lo stesso problema una ventina di anni fa ; un capannone industriale costruito 50 anni fa posto in una zona che all'epoca era artigianale. Il comune ha rilasciato una concessione edilizia in un terreno a fianco, mentre avrebbe dovuto prevedere una zona cuscinetto . Una volta ottenuta l'abitabilità, i vicini hanno iniziato una guerra al rumore che è andata avanti anni , e alla fine non ho nemmeno capito come è finita!!! in ogni caso la tollerabilità al rumore è variabile a seconda del tipo di zona ( residenziale, artigianale o produttiva ) , dal tipo di attività, dalla frequenza con cui il rumore viene generato oltre che alla sua intensità. Resta il fatto che nessuno se la prende con i camion che vanno a raccogliere il vetro alle 5 di mattina, o con il treno che passa , o con le automobili in strada. Insomma, è un problema che è nato negli ultimi anni, e che per i nuovi insediamenti produttivi è sicuramente stato risolto con la creazione delle aree industriali. Ma per i vecchi laboratori è un dilemma , non vorrei essere nei panni del giudice
Neanche nei panni della signora...
@@gabrickmocmaker vero, in questi casi qualsiasi "panno " è scomodo
Il limite di 3 decibel mi sembra ridicolo. Anche chi parla innalza più di 3 decibel il rumore
Domanda : Ma il panificio è stato isolato acusticamente verso l'esterno ?
Hai consultato un esperto ?
Hai messo delle telecamere a norma dentro e fuori il panificio (contro lo spaccio di droga).
Partiamo dalle cose apparentemente semplici. Rilevare il rumore. Le misure di rumore vanno effettuate da un buon tecnico che effettui una registrazione grafica degli eventi e possibilmente anche una registrazione audio delle misure non presidiate, dalle quali poi partire con le analisi del caso (riascolto compreso), ovvero determinare se ci sono i superi della normale tollerabilità e la tipologia e caratterizzazione acustica del disturbo. Le misure vanno fatte dove ha il maggiore disturbo. Per risolvere in "buone maniere" il suo problema direi che è ancora più difficile perche dipende tantissimo dalla collaborazione vera che può avere da coloro che producono i disturbi. Per poter dare delle indicazioni basilari bisognerebbe fare un sopralluogo ed individuare sia le sorgenti ed il loro utilizzo e verificare se fosse possibile effettuare una adeguata insonorizzazione ai locali dai quali parte il disturbo oppure procedere ad isolare dalle vibrazioni con degli opportuni antivibranti i macchinari presenti. La trasmissione per via solida è sicuramente la più difficile da ridurre o isolare e può essere tutto e niente, dalla trasmissione del rumore attraverso la canna fumaria ai vincoli legati ai macchinari presenti, alla tipologia dei soffitti.
Bisogna vedere gli atti in procura...
Pare che abbia isolato a livello acustico ma non bastò
E si... Per pochi decibel...