Mamma mia, sei incredibile, spieghi benissimo, sprigioni la passione e l'amore nelle parole e nei gesti verso le api, è davvero bellissimo il modo in cui ti poni verso l'apicoltura, verso le api, sono sicura che ti ringraziano tanto! Ti ringrazio anche io per condividere tutto questo e darci la possibilità di fare come fa tu! Grazie 💜🪐
Mi sono accorta che anche le mie Api ,non hanno varroa,anche io non le tratto se non ne hanno,non avrebbe senso! Anche io ho adottato quello dello zucchero a velo,è anche vero che sono a 1000 metri è ancora incontaminato! Mi piace anche il modo che hai di tenere le api in modo semplice,le api sono delle meraviglie ,bisogna averne cura!❤
Ciao, grazie per i tuoi video. Volevo chiederti se tra il tetto e la struttura della top bar ci può essere dello spazio perché la mia a differenza delle arnie classiche non è "ermetica" grazie Davide
Ciao Cristian e complimenti per il canale molto interessante!😊 Volevo chiederti come usi il timolo nelle arnie top bar.. Usi qualche prodotto a base di timolo o lo prepari tu?
Conosco personalmente la malattia dagli apiari dei nostri collaboratori che usano le arnie razionali.....nelle arnie top bar non l'abbiamo mai incontrata anche perché il ricambio continuo di cera e una vera e propria pulizia della colonia.
Scusa, perché i favi, ad esclusione del primo, dopo averli osservati non li rimetti nell 'arnia ma in posizione più avanzata? Il lavoro sarebbe più scorrevole e razionale
Ciao. Due domande. Se il metodo dello zucchero a velo funziona solo sulla varroa foretica, perché non trattare anche i favi con miele opercolato? Per evitare di adulterare il miele? Inoltre, il fatto di isolare la regina dipende dal fatto che é preferibile non sottoporla a trattamento oppire solo al rischio di perderla una volta posizionate le barre sulla mensola all'esterno? Se l'arnia avesse disposto di vassoio e rete sul fondo si sarebbe potuto saltare il passaggio di isolamento della regina e trattare anch'essa con zucchero a velo? Grazie
Scusa Cristian , ma é proprio zucchero a velo o si può fare anche con normale zucchero "frullato" ( so che non sono la stessa cosa, nello z. a velo mi pare ci sia amido o qualcosa di simile) . Inoltre, la varroa, muore nel trattamento o va eliminata in seguito? Grazie.
Ho iniziato un mese fa con una famiglia di api nella mia arnia cattedrale fai da te ho posizionato la gabbia con regina a dx e non a sx come disegno ....è sbagliato devo invertire la posizione?? Hanno già fatto 7 favi devo controllare la varroa con zucchero velo?
Ciao ti conviene aspettare la sciamatura o puoi farti dei pacchi d'ape. Purtroppo una volta che hanno covata difficilmente si possono spostare da una razionale.
Buongiorno amico apicoltore ,tupensa un po se un apicoltore professionista avrebbe 100 top bar come farebbe a smielare ?con cuale smielatore?inoltre ricorda che oggi lacido ossalico e lunico prodoto che non lascia residui nella cera e che non crea resistenza alla varroa
Molto interessante, sicuramente vorrei provare (in arnie top bar), ma i trattamenti non sono obbligatori? con tanto di schedario? è possibile scegliere liberamente di astenersi dai trattamenti senza ricorrere in sanzioni? Grazie mille e complimenti
@@f.o.9686 sono pienamente d'accordo SE si pratica un'apicoltura razionale dove le famiglie vengono stimolate fin dai primi giorni di marzo e la scrematura viene efficacemente contrastata. Dove si utilizzano fogli cerei (di dubbia salubrità) con celle prestampate tutte della solita misura. Nel caso in cui si applichi un'apicoltura naturale dove la provenienza delle api sia da sciamatura naturale. Non si faccia in nessuna maniera alimentazione stimolante e mai a base di sciroppo (solo miele), le arnie utilizzate lascino la libera creazione dei favi (top bar orizzontali o warrè)e la sciamatura non venga contrastata porterà sicuramente ad una bassa produzione di miele, ma è dimostrato da apicoltori ache "social" oltre a Christin che le famiglie si fortificano e sopravvivono senza trattamenti e le api sono rispettate quasi al 100%. Ovviamente va accettata una mortalità più alta, ma anche con i trattamenti i problemi non si eliminano. Concludo dicendo che non sono contrario all'agricoltura razionale altrimenti il miele sarebbe destinato a pochissime persone, ma pensare che le api abbiano per forza bisogno di noi per sopravvivere è utopistico e megalomane.
@@f.o.9686 non sono d'accordo su molti punti. 1 nell'apicoltura warrè 8 favi è la quantità media che si toglie per la torchiatura del miele ogni anno a famiglia. 2 le api in natura esistono eccome anche se non sono tante come un tempo, conosco due famiglie naturali una in un albero e una in un muro che sono lì da 4 anni la prima e un'eternità l'altra. 3 è scientificamente provato che le api hanno difficoltà digerite lo sciroppo e che non offre lo stesso nutrimento del miele (affermare che il miele è uguale allo zucchero mi sembra un'assurdità). Poi il biologico in apicoltura secondo me è una barzelletta. Io sono un romantico sicuramente apparteniamo a due diverse scuole di pensiero ma la rispetto molto.
@@f.o.9686 conosco le tecniche razionali perché anche io prima ho studiato e praticato quelle. Nelle arnie naturali non c'è separazione tra covata e miele con escludiregina. Il processo è naturale perché le api costruiscono dall'alto verso il basso immagazzinando in alto il miele è in basso la covata sempre più fino a che dal primo al secondo e poi al terzo modulo la covata scenderà per fare spazio alle scorte.
@@f.o.9686 con l'escludiregina non è più apicoltura naturale al 100%...poi non ho mai detto che inverno su un modulo. Ho solo risposto al fatto che lei ha detto che io torchio i favi da miele, cosa errata nelle warrè...comunque vivo veramente in Toscana
Ho cominciato la mia avventura apistica i primi di maggio con 3 famiglie 🐝 in casse D.B Sapevo già che con lo zucchero a velo si abbatte la varroa .... Ma a cosa serve togliere le scorte e spostare la regina ? La varroa sta su “tuutte” le api che si muovono dentro tutta la cassa .... A parer mio 😅
La regina si sposta per evitare di perderla o farla cadere per terra. In realtà la concentrazione di varroa è più alta sulle api che hanno il compito di curare la covata (usa le api come mezzo di trasporto) perché è l'unico modo per infestare le celle di covata.
Siamo MOLTO seri. Non lo diciamo solo noi con l'esperienza, ma anche studi scientifici. Cito, ad esempio: "Quando le api vengono estratte dall'alveare e comparse di zucchero a velo in modo abbondante e omogeneo (come nel test dello zucchero a velo) si provoca il distacco di più del 90 % dei parassiti dalle api (...) tale efficacia si riferisce alle varroe foretiche" (ndr come indichiamo nel video) Tratto da: Sostanze polverulenti - Capitolo Patologie degli adulti e della covata. Alberto Contessi Se il nostro metodo va contro ogni insegnamento ricevuto ai corsi, mi dispiace. In realtà: il controllo, la selezione naturale, l'uso della misura naturale delle celle, il favo naturale, il tenere le api non solo per quintali di miele ma come benessere animale sono concetti che da noi purtroppo nessuno insegna. Non possiamo dire lo stesso degli altri paesi dove tantissimi apicoltori hanno smesso di fare trattamenti ovviamente lavorando a favore degli animali e non contro. Inoltre quest'anno sono stati riuniti i migliori apicoltori di Europa che non usano trattamenti di nessun genere, ma mettono in pratica i concetti sopra menzionati. Per conoscere i partecipanti e il loro modo di fare apicoltura può visitare: www.treatmentfree-beekeeping.com/en/report-bee-conference/ Del resto noi continueremo su questa strada: adottare metodi alternativi, controlli seri prima dei trattamenti e dando tanta libertà alla colonia.
@@apicolturatopbar nessuno ha contestato il vostro modo di condurre le colonie... ho contestato il fatto che lo zucchero a velo faccia cadere il 90% della varroa... se fosse vero basterebbero 5 trattamenti ogni 4 giorni per riaolvere il problema.. ma non funziona... non date informazioni sbagliate...
Ripeto, stiamo parlando varroa foretica. Se, per esempio, lei affianca un blocco di covata (quindi alla fine dei 21 giorni avremmo solo varroa foretica) e poi fa 2 trattamenti ogni 4 giorni si ritroverà uno sciame pulito come se usassimo l'acido osalico. Il nostro metodo è un metodo provato ed efficace; se lei ha nuovi studi e metodi li può condividere con noi, o ancora meglio se vuole può essere nostra ospite così da vedere dal vivo. Buona serata.
Buongiorno, Purtroppo in apicoltura sono tante le convinzioni che non si potranno mai superare. Lo "zucchero a velo non fa cadere la varroa" è un'affermazione molto forte tenendo conto che viene usato sia come metodo di controllo (e ci sono milioni di video che fanno vedere come cade, quindi è impossibile dire che è impossibile. Su un alveare ben popolato, con un'infestazione media è difficile non far cadere la varroa) che come metodo più impegnativo come il nostro per pulire le api. "L'acido ossalico non ammazza le api" Siamo sicuri? Il formico è efficace? Vero, ma non senza effetti collaterali pesanti. Altamente corrosivo, tanto da corrodere il metallo. Allora io le chiedo: perché mai usa la maschera per l'ossalico e i guanti per il formico se sono PRODOTTI così NATURALI da non creare danni alle api? In natura si trovano, come l'ossalico nel miele, ma non in quantità usate in apicoltura. Lei si protegge da questi agenti perché la pelle brucia e i polmoni soffrono se si fa un aerosol di acido osalico, allora perché non dovrebbe proteggere anche le sue api da queste sostanze? Se eliminano la covata, se abbiamo perdita di fecondità della regina, minor longevità delle api, saranno segni di sofferenza per i trattamenti? Timolo, strisce, SELEZIONE NATURALE sono come la corazzata Potëmkin? Le ricordo che se produce tanto miele è perché qualcuno ha fatto una selezione sulle colonie e sulle regine per la produzione e se la varroa cerca di nascondersi più velocemente nella cella è perché attraverso i trattamenti abbiamo selezionato i ceppi più aggressivi, invece di selezionare le api più resistenti. Potremmo andare avanti all'infinito e sicuramente mi darà una risposta a tutto, ma che crea un discorso infinito. Di affermazioni forti ne ho sentite tante, soprattutto da apicoltori esperti, che affermano (dico le migliori) che le api in natura costruiscono dal basso verso l'alto e, ancora più forte, che non producono cera o diventano fucaiole se non si usa il foglio cereo; però non tutte le convinzioni personali sono vere. Purtroppo questo tipo di arnia va contro ogni convinzione e insegnamento ricevuto fin'ora. Ritornando al blocco di covata possiamo dire che la varroa entra anche forse prima della schiusa delle uova nella cella, ma a questo punto nessuno salverà la colonia perché anche l'ossalico, che agisce solo sulla varroa foretica, sarebbe inefficace perché alla deposizione delle uova la varroa sarebbe già al sicuro. E se il 5% di varroa come dicono tanti apicoltori basta a far collassare un alveare allora il margine è troppo stretto per essere controllato. Per ora (togliendo i casi eccezionali) la covata non diventa attrattiva se non dopo il 6 giorno grazie al feromone che libera, e questo ce lo dimostra il fatto che in presenza di SOLE uova la varroa è ancora foretica. Esistono studi che smontano altri studi all'infinito. Il NATURALE non potrà mai essere eseguito come test in laboratorio. Mi piacerebbe incontrarci, abbiamo tempo ancora tutto settembre così forse riusciremo sia noi che voi a imparare qualcosa di nuovo; vi aspetto...
Mamma mia, sei incredibile, spieghi benissimo, sprigioni la passione e l'amore nelle parole e nei gesti verso le api, è davvero bellissimo il modo in cui ti poni verso l'apicoltura, verso le api, sono sicura che ti ringraziano tanto! Ti ringrazio anche io per condividere tutto questo e darci la possibilità di fare come fa tu! Grazie 💜🪐
Grazie Agatha, grazie veramente di cuore per queste belle parole. Sono qui per voi!
grazie mille dei tuoi video
Mi sono accorta che anche le mie Api ,non hanno varroa,anche io non le tratto se non ne hanno,non avrebbe senso! Anche io ho adottato quello dello zucchero a velo,è anche vero che sono a 1000 metri è ancora incontaminato!
Mi piace anche il modo che hai di tenere le api in modo semplice,le api sono delle meraviglie ,bisogna averne cura!❤
Bravissimo👏👏👏 mi piace tantissimo come spieghi sei chiaro e non sei spocchioso complimenti👍
Grazie per questo prezioso video
Ciao, grazie per i tuoi video. Volevo chiederti se tra il tetto e la struttura della top bar ci può essere dello spazio perché la mia a differenza delle arnie classiche non è "ermetica" grazie Davide
Ciao, lo spazio serve sempre. Serve, specialmente in estate quando fa troppo caldo.
Ciao Cristian, ad un certo punto accenni all'uso del timolo, in caso di forte infestazione. Come va usato?
Ciao Cristian e complimenti per il canale molto interessante!😊 Volevo chiederti come usi il timolo nelle arnie top bar.. Usi qualche prodotto a base di timolo o lo prepari tu?
@@nicholasgallucci252 si utilizza come olio essenziale spruzzato o nell’alimentazione.
@@apicolturatopbar Grazie mille!
Conosco personalmente la malattia dagli apiari dei nostri collaboratori che usano le arnie razionali.....nelle arnie top bar non l'abbiamo mai incontrata anche perché il ricambio continuo di cera e una vera e propria pulizia della colonia.
Interessante! Un'informazione, come usate il timolo?
Buongiorno, ma il sistema dello zucchero a velo si può adottare anche sulle arnie tradizionali?
Grazie
Scusa, perché i favi, ad esclusione del primo, dopo averli osservati non li rimetti nell 'arnia ma in posizione più avanzata? Il lavoro sarebbe più scorrevole e razionale
Che bravo
Ciao. Due domande. Se il metodo dello zucchero a velo funziona solo sulla varroa foretica, perché non trattare anche i favi con miele opercolato? Per evitare di adulterare il miele?
Inoltre, il fatto di isolare la regina dipende dal fatto che é preferibile non sottoporla a trattamento oppire solo al rischio di perderla una volta posizionate le barre sulla mensola all'esterno? Se l'arnia avesse disposto di vassoio e rete sul fondo si sarebbe potuto saltare il passaggio di isolamento della regina e trattare anch'essa con zucchero a velo?
Grazie
Ciao, lo zucchero si usa solo sui favi di covata. La regina si sposta per non perderla. Bee Happy!
Scusa Cristian , ma é proprio zucchero a velo o si può fare anche con normale zucchero "frullato" ( so che non sono la stessa cosa, nello z. a velo mi pare ci sia amido o qualcosa di simile) . Inoltre, la varroa, muore nel trattamento o va eliminata in seguito? Grazie.
Ciao lo zucchero a velo è semplice. La varroa si elimina in un secondo momento perché dopo lo zucchero è ancora viva.
Ho iniziato un mese fa con una famiglia di api nella mia arnia cattedrale fai da te ho posizionato la gabbia con regina a dx e non a sx come disegno ....è sbagliato devo invertire la posizione?? Hanno già fatto 7 favi devo controllare la varroa con zucchero velo?
Ciao Claudio, sicuramente un controllo mensile devi farlo.
Ho una 10 di arnie cubo come posso fare x trasferirle nelle top bar, è possibile o devo aspettare le sciamature?
Grazie x le risposte
Ciao ti conviene aspettare la sciamatura o puoi farti dei pacchi d'ape. Purtroppo una volta che hanno covata difficilmente si possono spostare da una razionale.
perché spostare la regina?? per l'esperimento? oppure si deve sempre spostare?? c'è un motivo e quale??
Si sposta la regina per evitare di perderla quando si mette lo zucchero a velo
Muy interesante video amigo, un saludo desde España, me suscribo a tu canal.
Una domanda per favore se mi puoi rispondere, in questo periodo si può fare con zucchero a velo grazie
Si, puoi farlo tranquillamente. Se puoi sfrutta la sciamatura.
Bee happy
Buongiorno amico apicoltore ,tupensa un po se un apicoltore professionista avrebbe 100 top bar come farebbe a smielare ?con cuale smielatore?inoltre ricorda che oggi lacido ossalico e lunico prodoto che non lascia residui nella cera e che non crea resistenza alla varroa
Ciao e complimenti, avrei qualcosa da chiederti in pvt, hai un numero whatsapp ?
Buongiorno può scriverci a: info@apicolturatopbar.com. Buona giornata!
Molto interessante, sicuramente vorrei provare (in arnie top bar), ma i trattamenti non sono obbligatori? con tanto di schedario? è possibile scegliere liberamente di astenersi dai trattamenti senza ricorrere in sanzioni?
Grazie mille e complimenti
@@f.o.9686 sono pienamente d'accordo SE si pratica un'apicoltura razionale dove le famiglie vengono stimolate fin dai primi giorni di marzo e la scrematura viene efficacemente contrastata. Dove si utilizzano fogli cerei (di dubbia salubrità) con celle prestampate tutte della solita misura.
Nel caso in cui si applichi un'apicoltura naturale dove la provenienza delle api sia da sciamatura naturale. Non si faccia in nessuna maniera alimentazione stimolante e mai a base di sciroppo (solo miele), le arnie utilizzate lascino la libera creazione dei favi (top bar orizzontali o warrè)e la sciamatura non venga contrastata porterà sicuramente ad una bassa produzione di miele, ma è dimostrato da apicoltori ache "social" oltre a Christin che le famiglie si fortificano e sopravvivono senza trattamenti e le api sono rispettate quasi al 100%.
Ovviamente va accettata una mortalità più alta, ma anche con i trattamenti i problemi non si eliminano.
Concludo dicendo che non sono contrario all'agricoltura razionale altrimenti il miele sarebbe destinato a pochissime persone, ma pensare che le api abbiano per forza bisogno di noi per sopravvivere è utopistico e megalomane.
@@f.o.9686 non sono d'accordo su molti punti.
1 nell'apicoltura warrè 8 favi è la quantità media che si toglie per la torchiatura del miele ogni anno a famiglia.
2 le api in natura esistono eccome anche se non sono tante come un tempo, conosco due famiglie naturali una in un albero e una in un muro che sono lì da 4 anni la prima e un'eternità l'altra.
3 è scientificamente provato che le api hanno difficoltà digerite lo sciroppo e che non offre lo stesso nutrimento del miele (affermare che il miele è uguale allo zucchero mi sembra un'assurdità).
Poi il biologico in apicoltura secondo me è una barzelletta. Io sono un romantico sicuramente apparteniamo a due diverse scuole di pensiero ma la rispetto molto.
@@f.o.9686 conosco le tecniche razionali perché anche io prima ho studiato e praticato quelle. Nelle arnie naturali non c'è separazione tra covata e miele con escludiregina. Il processo è naturale perché le api costruiscono dall'alto verso il basso immagazzinando in alto il miele è in basso la covata sempre più fino a che dal primo al secondo e poi al terzo modulo la covata scenderà per fare spazio alle scorte.
@@f.o.9686 con l'escludiregina non è più apicoltura naturale al 100%...poi non ho mai detto che inverno su un modulo. Ho solo risposto al fatto che lei ha detto che io torchio i favi da miele, cosa errata nelle warrè...comunque vivo veramente in Toscana
@@f.o.9686 allora lo farò presente all'università più vicina
Ma deve essere zucchero a velo o zucchero normale, piuttosto grossolano. Grazie Cristian.
In realtà deve essere zucchero a velo fatto in casa.
Ho cominciato la mia avventura apistica i primi di maggio con 3 famiglie 🐝 in casse D.B
Sapevo già che con lo zucchero a velo si abbatte la varroa ....
Ma a cosa serve togliere le scorte e spostare la regina ?
La varroa sta su “tuutte” le api che si muovono dentro tutta la cassa ....
A parer mio 😅
La regina si sposta per evitare di perderla o farla cadere per terra.
In realtà la concentrazione di varroa è più alta sulle api che hanno il compito di curare la covata (usa le api come mezzo di trasporto) perché è l'unico modo per infestare le celle di covata.
11:39 è una regina molto... "svicia" :)))
E con la peste come vi comportate?ne avete mai avuta?
Si può combattere con alte temperature se non sbaglio !
Ai professoroni che non credono dico: provate!
Tra il 70 e 90 % con lo zucchero???.. ma nn e vero su.... siamo seri
Siamo MOLTO seri.
Non lo diciamo solo noi con l'esperienza, ma anche studi scientifici.
Cito, ad esempio:
"Quando le api vengono estratte dall'alveare e comparse di zucchero a velo in modo abbondante e omogeneo (come nel test dello zucchero a velo) si provoca il distacco di più del 90 % dei parassiti dalle api (...) tale efficacia si riferisce alle varroe foretiche" (ndr come indichiamo nel video)
Tratto da: Sostanze polverulenti -
Capitolo Patologie degli adulti e della covata.
Alberto Contessi
Se il nostro metodo va contro ogni insegnamento ricevuto ai corsi, mi dispiace.
In realtà: il controllo, la selezione naturale, l'uso della misura naturale delle celle, il favo naturale, il tenere le api non solo per quintali di miele ma come benessere animale sono concetti che da noi purtroppo nessuno insegna. Non possiamo dire lo stesso degli altri paesi dove tantissimi apicoltori hanno smesso di fare trattamenti ovviamente lavorando a favore degli animali e non contro.
Inoltre quest'anno sono stati riuniti i migliori apicoltori di Europa che non usano trattamenti di nessun genere, ma mettono in pratica i concetti sopra menzionati.
Per conoscere i partecipanti e il loro modo di fare apicoltura può visitare:
www.treatmentfree-beekeeping.com/en/report-bee-conference/
Del resto noi continueremo su questa strada: adottare metodi alternativi, controlli seri prima dei trattamenti e dando tanta libertà alla colonia.
@@apicolturatopbar nessuno ha contestato il vostro modo di condurre le colonie... ho contestato il fatto che lo zucchero a velo faccia cadere il 90% della varroa... se fosse vero basterebbero 5 trattamenti ogni 4 giorni per riaolvere il problema.. ma non funziona... non date informazioni sbagliate...
Contessi ha scritto tante belle cose, ma quella e na cavolata...
Ripeto, stiamo parlando varroa foretica.
Se, per esempio, lei affianca un blocco di covata (quindi alla fine dei 21 giorni avremmo solo varroa foretica) e poi fa 2 trattamenti ogni 4 giorni si ritroverà uno sciame pulito come se usassimo l'acido osalico.
Il nostro metodo è un metodo provato ed efficace; se lei ha nuovi studi e metodi li può condividere con noi, o ancora meglio se vuole può essere nostra ospite così da vedere dal vivo.
Buona serata.
Buongiorno,
Purtroppo in apicoltura sono tante le convinzioni che non si potranno mai superare.
Lo "zucchero a velo non fa cadere la varroa" è un'affermazione molto forte tenendo conto che viene usato sia come metodo di controllo (e ci sono milioni di video che fanno vedere come cade, quindi è impossibile dire che è impossibile. Su un alveare ben popolato, con un'infestazione media è difficile non far cadere la varroa) che come metodo più impegnativo come il nostro per pulire le api.
"L'acido ossalico non ammazza le api"
Siamo sicuri?
Il formico è efficace? Vero, ma non senza effetti collaterali pesanti.
Altamente corrosivo, tanto da corrodere il metallo.
Allora io le chiedo: perché mai usa la maschera per l'ossalico e i guanti per il formico se sono PRODOTTI così NATURALI da non creare danni alle api?
In natura si trovano, come l'ossalico nel miele, ma non in quantità usate in apicoltura.
Lei si protegge da questi agenti perché la pelle brucia e i polmoni soffrono se si fa un aerosol di acido osalico, allora perché non dovrebbe proteggere anche le sue api da queste sostanze?
Se eliminano la covata, se abbiamo perdita di fecondità della regina, minor longevità delle api, saranno segni di sofferenza per i trattamenti?
Timolo, strisce, SELEZIONE NATURALE sono come la corazzata Potëmkin?
Le ricordo che se produce tanto miele è perché qualcuno ha fatto una selezione sulle colonie e sulle regine per la produzione e se la varroa cerca di nascondersi più velocemente nella cella è perché attraverso i trattamenti abbiamo selezionato i ceppi più aggressivi, invece di selezionare le api più resistenti.
Potremmo andare avanti all'infinito e sicuramente mi darà una risposta a tutto, ma che crea un discorso infinito.
Di affermazioni forti ne ho sentite tante, soprattutto da apicoltori esperti, che affermano (dico le migliori) che le api in natura costruiscono dal basso verso l'alto e, ancora più forte, che non producono cera o diventano fucaiole se non si usa il foglio cereo; però non tutte le convinzioni personali sono vere.
Purtroppo questo tipo di arnia va contro ogni convinzione e insegnamento ricevuto fin'ora.
Ritornando al blocco di covata possiamo dire che la varroa entra anche forse prima della schiusa delle uova nella cella, ma a questo punto nessuno salverà la colonia perché anche l'ossalico, che agisce solo sulla varroa foretica, sarebbe inefficace perché alla deposizione delle uova la varroa sarebbe già al sicuro. E se il 5% di varroa come dicono tanti apicoltori basta a far collassare un alveare allora il margine è troppo stretto per essere controllato.
Per ora (togliendo i casi eccezionali) la covata non diventa attrattiva se non dopo il 6 giorno grazie al feromone che libera, e questo ce lo dimostra il fatto che in presenza di SOLE uova la varroa è ancora foretica.
Esistono studi che smontano altri studi all'infinito.
Il NATURALE non potrà mai essere eseguito come test in laboratorio.
Mi piacerebbe incontrarci, abbiamo tempo ancora tutto settembre così forse riusciremo sia noi che voi a imparare qualcosa di nuovo; vi aspetto...
Sarebbe bello.... 🤔