IMPORTANTE: il progetto di documentari che state guardando è prodotto direttamente da me e si basa solo sulle mie forze, sia professionali che economiche. Il tema è complesso e articolato e se vi piace il modo in cui lo sto trattando vi chiedo un piccolo supporto. ISCRIVETEVI, COMMENTATE E CONDIVIDETE, per voi è gratuito ed immediato, per me è di fondamentale importanza. Per un sostegno più diretto, alla fine del video, ho indicato le modalità per effettuare piccole donazioni. Grazie a tutti ❤
Veramente interessante . Si sta entrando in un discorso che per il 99% delle persone non esiste . Il cibo è sudore , lavoro , visione , passione . Ottimo lavoro
@@carminepicca7197 grazie mille il progetto che ho pensato qui su UA-cam si basa proprio su questo assunto "per molti non esiste" anche per chi cerca soluzioni alternative all'industria. Distribuire conoscenza attraverso le esperienze più variegate è, secondo me, cruciale e indispensabile. ✌️❤️
Bonci mi ha sempre appassionato per la passione che mette in quello che fa, ma nonostante sia un personaggio molto presente nei media non avevo mai avuto il piacere di sentirlo parlare della filosofia agricola dietro il suo lavoro. Bravo tu a raccontare senza mettere il personaggio davanti alla filosofia e complimenti anche a lui. Agricoltura bene comune.
@@tulipaninelgiardino grazie mille è un lavoro lungo è difficile ma fondamentale per portare alla luce molte cose sul cibo e l'agricoltura che spesso ignoriamo o diamo per scontate. 🤗 Il vostro supporto per me è linfa vitale senza non potrei andare avanti ❤️
Complimenti Bonci!!! Non avrei mai pensato che saresti arrivato a pensarla così! Io penso che che se in Italia si valorizzassero tutti i prodotti di ogni regione e si producessero e produrli vuol dire pagarli un minimo per quanto valgono in Italia assieme al turismo estivo e invernale sarebbe come scoprire il petrolio e i turisti dovrebbero venire per acculturarmi e entrare con le pantofole. Io sono sardo e so cosa vuol dire prodotti lavorati a mano che siano carni o formaggi,e poi il pane di frumento ,spettacolare!!!
@@Elapersempre il tema dei prezzi è un argomento ampio e secondo me va guardato da più punti di vista. L'agricoltura di qualità, saggia e sostenibile ad esempio, ha un costo delle materie prime e del lavoro molto più alto. Chi come Gabriele si rifornisce soltanto di questo tipo di agricoltura non può fare altro che riportare quei prezzi, in scala sul prodotto finito. Non è sostenibile proporre cibo ad un prezzo basso perché se in apparenza sembra conveniente, dobbiamo essere consapevoli che per arrivare fino a noi qualcuno ci ha rimesso e di solito è l'anello più debole e fragile in termini di mercato. Il discorso va fatto a monte e parla di redistribuzione non di prezzi sempre secondo me ✌️. Come si fa a rendere accessibile a tutti un cibo di qualità in cui tutta la filiera è davvero sostenibile per l'ambiente, per gli agricoltori, i commercianti, i trasformatori e i consumatori? Food Policy 🤗
Dicono che sia più conveniente il cibo confezionato, più comodo, e che sia più facile replicare che fare ricerca sul proprio mestiere e non badare a etica e aspetto sociale…guadagni di più e ti sbatti meno, così puoi permetterti quello che sta di nuovo diventando roba da ricchi, il buon cibo.
@@Elapersempre è un commento ironico e provocatorio, parlo in accezione positiva delle abitudini deleterie moderne riguardo il cibo e i mestieri reali, che invece a o ci grazie a Dio preserva e valorizza.
Io penso che Bonci oltre ad essere un professionista incredibile sia anche un divulgatore fenomenale. Purtroppo non ha, forse un po’ anche per colpa sua, il riconoscimento che merita.
@@rgrbrn Gabriele è un grandissimo professionista e su questo non si discute😉. Dal mio punto di vista, come autore del documentario, ti posso dire invece che il riconoscimento, come lo intendi tu, già c'è stato. Il suo disegno oltre ad aver preso vita ampiamente è ormai entrato nella storia. La mia difficoltà più grande infatti è stata quella di scavalcare il personaggio, che tutti "conoscono", e tradurre il suo pensiero per costruire una narrazione fatta di agricoltura, territorio, persone, reti e condivisioni. Un pensiero proiettato verso il futuro e una vera sostenibilità. È sorprendente che un professionista così affermato esprima idee così consapevoli e con così tanta sensibilità sociale. Lo dimostra tutto quello che viene raccontato nella seconda parte del video quando si parla di terre pubbliche. ✌️
@ sono pienamente d’accordo con te. Con il termine riconoscimento non alludo al fatto che abbia bisogno di notorietà. Ma tutto il suo lavoro resta, magari è un bene, un po’ underground, quasi un po’ ribelle. Quando per me dovrebbe essere studiato all’università. Per assurdo potrebbe anche meritare una laurea onoris causa per la ricerca che ha fatto e che continua a fare. Il valore che dà alle persone e al lavoro che svolgono. Tutto questo per me fa parte di un essere umano unico.
Più che altro la vecchia pizza al taglio romana "si è autodistrutta". Posti come Gianfornaio, stratosferico quando era ancora nella piazza di Ponte Milvio, non ti vende più il prodotto di un tempo. Resiste, e più che bene, il forno di Campo de Fiori. Ma effettivamente non vedo tanti altri che hanno mantenuto la vecchia tradizione
La pizza Romana si è autodistrutta da sola perché da anni lavorano sempre e solo con farine industriali e topping di basso livello. Lo stesso Forno Roscioli con il quale sono praticamente cresciuto è rimasto ancorato alle stesse farine industriali di sempre. Ora la differenza come è giusto che sia la fa chi lavora farine e ingredienti naturali trattando aziende etiche con animali sani e al pascolo e ortaggi naturali. Vedi Bonci,Farinè,Pizza Nader e Roberto Liberati per la carne. Tutto qui…..
@@MrTylerDurden1 in parte è vero al momento, ma l'agro romano da un grandissimo apporto e ci sono tantissimi progetti agricoli, su terre pubbliche e non, da scoprire e supportare. In fondo poi nel discorso della Food Policy c'è proprio questo e l'importante è concentrare l'attenzione sulle piccole realtà che operano in maniera saggia e rigenerativa ma che faticano a trovare spazio per crescere.
Con tutto il rispetto che ho per te,hai fatto un errore! Forse perché non conosci bene la storia,mi spiego,hai detto che i greci chiamavano barbari i popoli che non utilizzavano l olio d oliva,questo e un errore grandisdimo! I Popoli barbari erai popoli che gli avevano preceduti che parlavano una lingua diversa ma a cui a loro probabilmente avevano insegnato tanto. I popoli Barbari il cui nome deriverebbe da barbaricini non erano altro che gli Shardana. I Shekeles, inTursha, i Wasasha,i Licu, i Dauni che vennero chiamati come Popoli del mare,ovvero non erano altro che gli antichi popoli italici che conquistarolo tutto il mediterraneo! Sconfiggendo gli Ittitti e andando a patti con gli Egizi. I popoli italici erano gia molto avanzati e conoscevano benissimo l agricoltura e l allevamento come la lavorazione dei metalli. Nella penisola italiana gia mille anni prima dei greci si conosceva l olio d oliva,il vino, la lavorazione di tanti tipi di pane,i formaggi e a quanto pare anche la birra. Nei siti sardi sono state trovati i piu antichi sistemi di vinificazione mille anni prima dei greci,o i molti bronzi sardi sono raffigurati con dei grossi pani. Quindi bisogna capire ora che a quanto dicono alcuni storici che quei popoli barbari cui si riferivano i greci non erano altro che i popoli italici che conoscevano tutto prima di loro,altro che burro! O forse conoscevano gia prima di loro anche il burro,sara cosi! I popoli del mare hanno sconvolto la storia e non erano altro che i popoli italici! Saluti Bonci!
IMPORTANTE: il progetto di documentari che state guardando è prodotto direttamente da me e si basa solo sulle mie forze, sia professionali che economiche. Il tema è complesso e articolato e se vi piace il modo in cui lo sto trattando vi chiedo un piccolo supporto. ISCRIVETEVI, COMMENTATE E CONDIVIDETE, per voi è gratuito ed immediato, per me è di fondamentale importanza. Per un sostegno più diretto, alla fine del video, ho indicato le modalità per effettuare piccole donazioni. Grazie a tutti ❤
Ciao ! Grazie per questa documentazione, è molto preziosa.
A quando risalgono le riprese?
Grazie
@christianiennaco7306 grazie mille il documentario è stato girato tra settembre e ottobre 2024 👍
Veramente interessante .
Si sta entrando in un discorso che per il 99% delle persone non esiste .
Il cibo è sudore , lavoro , visione , passione .
Ottimo lavoro
@@carminepicca7197 grazie mille il progetto che ho pensato qui su UA-cam si basa proprio su questo assunto "per molti non esiste" anche per chi cerca soluzioni alternative all'industria. Distribuire conoscenza attraverso le esperienze più variegate è, secondo me, cruciale e indispensabile. ✌️❤️
Da agricoltori, grazie per aver trasmesso questi bellissimi messaggi❤
@@lafescennina grazie mille il sostegno di tutti voi è la migliore benzina per questo progetto ✌️
Bonci mi ha sempre appassionato per la passione che mette in quello che fa, ma nonostante sia un personaggio molto presente nei media non avevo mai avuto il piacere di sentirlo parlare della filosofia agricola dietro il suo lavoro. Bravo tu a raccontare senza mettere il personaggio davanti alla filosofia e complimenti anche a lui. Agricoltura bene comune.
@@floydmcrell Grazie Floyd e ben tornato su questi schermi 🤗❤️
We must to fight for our lands and our Natural agricultura!⚖️🌍💚
🤗🇮🇹🍕🥇
@@miriampopa5436 fight and bite 😀
Serie di video molto interessante. Piano piano me li guardo tutti, bravo!
@@tulipaninelgiardino grazie mille è un lavoro lungo è difficile ma fondamentale per portare alla luce molte cose sul cibo e l'agricoltura che spesso ignoriamo o diamo per scontate. 🤗 Il vostro supporto per me è linfa vitale senza non potrei andare avanti ❤️
Che bello ed interessante salute e pace da Treviso Veneto Italia 🇮🇹🎶
Estremamente interessante ed affascinante, Bonci resta un riferimento per talento e visione
Complimenti per il video
@@leonardo.bianchin grazie mille 👍
Grazie!! Interessante!!!!!!
Ciao Pierpaolo, bello il titolo del video e bella la parte del pane e dell'azienda Coraggio. 🤩💚
@@elenacasiraghi7809 grazie ✌️
Complimenti Bonci!!!
Non avrei mai pensato che saresti arrivato a pensarla così!
Io penso che che se in Italia si valorizzassero tutti i prodotti di ogni regione e si producessero e produrli vuol dire pagarli un minimo per quanto valgono in Italia assieme al turismo estivo e invernale sarebbe come scoprire il petrolio e i turisti dovrebbero venire per acculturarmi e entrare con le pantofole. Io sono sardo e so cosa vuol dire prodotti lavorati a mano che siano carni o formaggi,e poi il pane di frumento ,spettacolare!!!
Bravissimo
Fantastico!!!!!
@@lauramariaperciaccante9269 Grazie 🙏
La Bellezza E La Professionalità Di Bonci. 😉
Che grande Bonci
PENSIERO. 🙏❤️
Grazie.
Grazie mille 🙏
Peccato che i prezzi per questi prodotti non possono permetterseli tutti. Però il discorso che porta avanti Gabriele bonci è più che valido ❤❤
@@Elapersempre il tema dei prezzi è un argomento ampio e secondo me va guardato da più punti di vista. L'agricoltura di qualità, saggia e sostenibile ad esempio, ha un costo delle materie prime e del lavoro molto più alto. Chi come Gabriele si rifornisce soltanto di questo tipo di agricoltura non può fare altro che riportare quei prezzi, in scala sul prodotto finito. Non è sostenibile proporre cibo ad un prezzo basso perché se in apparenza sembra conveniente, dobbiamo essere consapevoli che per arrivare fino a noi qualcuno ci ha rimesso e di solito è l'anello più debole e fragile in termini di mercato. Il discorso va fatto a monte e parla di redistribuzione non di prezzi sempre secondo me ✌️. Come si fa a rendere accessibile a tutti un cibo di qualità in cui tutta la filiera è davvero sostenibile per l'ambiente, per gli agricoltori, i commercianti, i trasformatori e i consumatori? Food Policy 🤗
Dicono che sia più conveniente il cibo confezionato, più comodo, e che sia più facile replicare che fare ricerca sul proprio mestiere e non badare a etica e aspetto sociale…guadagni di più e ti sbatti meno, così puoi permetterti quello che sta di nuovo diventando roba da ricchi, il buon cibo.
@giannimagni5380 io non ho mica capito quello che hai scritto
@@Elapersempre è un commento ironico e provocatorio, parlo in accezione positiva delle abitudini deleterie moderne riguardo il cibo e i mestieri reali, che invece a o ci grazie a Dio preserva e valorizza.
@@PierpaoloRellaCreativeStudiohai perfettamente ragione
Avanti anni luce...
Io penso che Bonci oltre ad essere un professionista incredibile sia anche un divulgatore fenomenale. Purtroppo non ha, forse un po’ anche per colpa sua, il riconoscimento che merita.
@@rgrbrn Gabriele è un grandissimo professionista e su questo non si discute😉. Dal mio punto di vista, come autore del documentario, ti posso dire invece che il riconoscimento, come lo intendi tu, già c'è stato. Il suo disegno oltre ad aver preso vita ampiamente è ormai entrato nella storia. La mia difficoltà più grande infatti è stata quella di scavalcare il personaggio, che tutti "conoscono", e tradurre il suo pensiero per costruire una narrazione fatta di agricoltura, territorio, persone, reti e condivisioni. Un pensiero proiettato verso il futuro e una vera sostenibilità. È sorprendente che un professionista così affermato esprima idee così consapevoli e con così tanta sensibilità sociale. Lo dimostra tutto quello che viene raccontato nella seconda parte del video quando si parla di terre pubbliche. ✌️
@ sono pienamente d’accordo con te. Con il termine riconoscimento non alludo al fatto che abbia bisogno di notorietà. Ma tutto il suo lavoro resta, magari è un bene, un po’ underground, quasi un po’ ribelle. Quando per me dovrebbe essere studiato all’università. Per assurdo potrebbe anche meritare una laurea onoris causa per la ricerca che ha fatto e che continua a fare. Il valore che dà alle persone e al lavoro che svolgono. Tutto questo per me fa parte di un essere umano unico.
ha rivoluzionato la pizza al taglio, ma ha distrutto la pizza al taglio romana che oggi, praticamente, non esiste più!!!
Più che altro la vecchia pizza al taglio romana "si è autodistrutta". Posti come Gianfornaio, stratosferico quando era ancora nella piazza di Ponte Milvio, non ti vende più il prodotto di un tempo. Resiste, e più che bene, il forno di Campo de Fiori. Ma effettivamente non vedo tanti altri che hanno mantenuto la vecchia tradizione
La pizza Romana si è autodistrutta da sola perché da anni lavorano sempre e solo con farine industriali e topping di basso livello.
Lo stesso Forno Roscioli con il quale sono praticamente cresciuto è rimasto ancorato alle stesse farine industriali di sempre.
Ora la differenza come è giusto che sia la fa chi lavora farine e ingredienti naturali trattando aziende etiche con animali sani e al pascolo e ortaggi naturali.
Vedi Bonci,Farinè,Pizza Nader e Roberto Liberati per la carne.
Tutto qui…..
non c'ho capito niente.
Piu che altro la regione Lazio sfama Roma città..
@@MrTylerDurden1 in parte è vero al momento, ma l'agro romano da un grandissimo apporto e ci sono tantissimi progetti agricoli, su terre pubbliche e non, da scoprire e supportare. In fondo poi nel discorso della Food Policy c'è proprio questo e l'importante è concentrare l'attenzione sulle piccole realtà che operano in maniera saggia e rigenerativa ma che faticano a trovare spazio per crescere.
Con tutto il rispetto che ho per te,hai fatto un errore! Forse perché non conosci bene la storia,mi spiego,hai detto che i greci chiamavano barbari i popoli che non utilizzavano l olio d oliva,questo e un errore grandisdimo! I Popoli barbari erai popoli che gli avevano preceduti che parlavano una lingua diversa ma a cui a loro probabilmente avevano insegnato tanto. I popoli Barbari il cui nome deriverebbe da barbaricini non erano altro che gli Shardana. I Shekeles, inTursha, i Wasasha,i Licu, i Dauni che vennero chiamati come Popoli del mare,ovvero non erano altro che gli antichi popoli italici che conquistarolo tutto il mediterraneo! Sconfiggendo gli Ittitti e andando a patti con gli Egizi.
I popoli italici erano gia molto avanzati e conoscevano benissimo l agricoltura e l allevamento come la lavorazione dei metalli. Nella penisola italiana gia mille anni prima dei greci si conosceva l olio d oliva,il vino, la lavorazione di tanti tipi di pane,i formaggi e a quanto pare anche la birra. Nei siti sardi sono state trovati i piu antichi sistemi di vinificazione mille anni prima dei greci,o i molti bronzi sardi sono raffigurati con dei grossi pani.
Quindi bisogna capire ora che a quanto dicono alcuni storici che quei popoli barbari cui si riferivano i greci non erano altro che i popoli italici che conoscevano tutto prima di loro,altro che burro! O forse conoscevano gia prima di loro anche il burro,sara cosi!
I popoli del mare hanno sconvolto la storia e non erano altro che i popoli italici! Saluti Bonci!