Toscanini e l'eredità di Puccini: TURANDOT

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  • Опубліковано 23 сер 2024

КОМЕНТАРІ • 83

  • @silvanoincerti9398
    @silvanoincerti9398 Місяць тому +1

    Complimenti e grazie ❤

  • @giacomopatti7423
    @giacomopatti7423 2 роки тому +17

    Fantastico , la narrazione sempre impeccabile , questo canale merita una presentazione in tutti i conservatori del mondo!!!

  • @marinozampar2215
    @marinozampar2215 2 роки тому +8

    Toscanini uomo di gran temperamento e genio musicale, se avrà deciso così, nel dirigere Turandot non si discute!
    Complimenti, sempre bellissimo questo canale.

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  2 роки тому +1

      Grazie Marino! Si, Toscanini fu un uomo davvero dal grande temperamento!

  • @stefanoferrari8781
    @stefanoferrari8781 2 роки тому +6

    I miei complimenti per il video, che denota competenza e sapienza nella ricerca delle fonti !!! Io, nel lontano 1976, a casa di Lauri Volpi, ho letto la lettera che Adami gli scrisse e nella quale dichiarava che la parte di Calaf era stata pensata dall'Autore per la sua voce... Purtroppo c'era stata, nel 1922, una serie di incomprensioni fra Toscanini e Lauri Volpi, esordiente alla Scala e, purtroppo, non fu possibile mettere in pratica l'idea originale del compositore: questa è la verità storica, udita con le mie orecchie !!! Sta di fatto che Fleta non fece altre recite di Turandot e a Lauri Volpi fu chiesto di portare questa primizia nelle Americhe e in giro per l'Europa !

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  2 роки тому

      Grazie! Credo che in realtà fossero piuttosto frequenti le liti tra cantanti e Toscanini.. e lui sempre molto secco e pungente sulle critiche. Peccato che quella prima non la fece Lauri-Volpi, perchè a mio modestissimo parere, sarebbe stato per Puccini, il cantante alla quale non avrebbe mai voluto rinunciare. Comunque Lauri Volpi gli rese gloria in molte altre occasioni! Grazie!

    • @stefanoferrari8781
      @stefanoferrari8781 2 роки тому +5

      @@Unosguardoalpassato Grazie a Lei ! e, se mi permette, aggiungo, a questo proposito, che, contrariamente a quello che tutti i melomani e i critici pensano, il compositore preferito di LauriVolpi fu proprio Puccini... Lui stesso mi disse che quando cantava Bohème, le lacrime erano vere, perché la vicenda gli ricordava le enormi difficoltà da lui patite in gioventù e quando cantava Turandot pensava gioiosamente all'enorme responsabilità di cantare le note scritte per lui !!!

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  2 роки тому +2

      Meraviglioso! Questa è proprio una testimonianza meravigliosa!

  • @elcivilista
    @elcivilista 2 роки тому +3

    Grazie Mille!!!

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  2 роки тому

      Felicissima che ti sia piaciuto!

    • @rinobrandolini8636
      @rinobrandolini8636 2 роки тому +3

      @@Unosguardoalpassato Diana, grazie dalle tue ricerche così scrupolose e precise si impara sempre cose nuove. Noi tuoi fans non ci resta che adorati con un grande abbraccio. Per me sei speciale.

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  2 роки тому

      Rino! I tuoi commenti mi riempiono sempre di gioia! Sono queste le cose più belle, che mi danno un grandissimo sprone a continuare. Grazie di cuore

  • @manlioerta7221
    @manlioerta7221 Рік тому +2

    Bravissima, intanto per aver detto " Turandot " e non "Turandò" come dicono molti : così la chiama Gozzi e Puccini avrebbe detto "Turandotte".In verità Alfano ebbe solo alcuni accordi e un artista non può "snaturare " sé stesso identificandosi con un altro . Bello il video , come sempre, per le immagini, per il commento e per la vastità delle informazioni. Grazie davvero.

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  Рік тому +2

      Sono molto felice che il video ti sia piaciuto. Verissimo ciò che hai scritto su Alfano, fu tanto discusso, ma in realtà l'opera non era la sua, non aveva tutto il materiale a disposizione... cosa doveva fare? Evocare lo spirito di Puccini per chiedergli come finirla? Purtroppo ci rimarrà sempre il dubbio di come Puccini l'avrebbe terminata, ma almeno disponiamo di una versione pregevolissima (in realtà più di una) per la quale poter godere della sua messinscena.

  • @lorenazanuttini9278
    @lorenazanuttini9278 2 роки тому +9

    Certo che risolvere il nodo cruciale del dramma: la trasformazione della principessa Turandot gelida e sanguinaria, in una donna innamorata, non fu cosa facile… probabilmente neanche per Puccini.
    Comunque grazie, molto interessante questo video.

  • @irmaiannarilli4035
    @irmaiannarilli4035 Рік тому +1

    Mi sta appassionando tanto e la risentirò grazie di queste perle di cultura.musicale

  • @remomazzetti8757
    @remomazzetti8757 2 місяці тому +1

    A few additions to this discussion. 1. Alfano composed 3 different completions, not 2. The first was a pencil sketch for voices and piano (never orchestrated) which Toscanini rejected. 2. A piano/vocal score of the first orchestrated version (Alfano 1), was printed and published. It was 398 pages, and had the publication # 119772. Alfano 2 was not published until November 1926, was reduced to 384 pages, and given a new # 121329. 3. Alfano 1 was the only performing score available for the German premiere, and both Lotte Lehman and Ann Roselle recorded Alfano's first version of "Del Primo Pianto" with a few cuts. 4. Antonio Papanno has recorded the opera using Alfano 1 with Sondra Radvanovski. 5. Alfano made unnecessary changes and omissions to Puccini's sketches which is why Toscanini insisted on a new version. Some of Alfano 2 is much more faithful to Puccini's sketches, and some of Alfano's own music that was cut may be great Alfano, but sounds nothing like Puccini. 6. There are other completions that use sketches that Alfano ignored: an unperformed version by Janet Maguire, and a new version by Deborah Burton which is available on UA-cam with soloists and piano accompaniment. It's well worth hearing if not totally convincing. Finally, since Ricordi refuses to publish a facsimile of the sketches, I highly recommend an excellent analysis of the sketches and a comparison of the two Alfano scores, by musicologist Jurgen Maehder, published in 1984 in the English National Opera Guide # 27. It's the best and most comprehensive article I've read about this difficult topic. Alfano was a great composer, but by the 1920's, his style was far too different than Puccini's to write a stylistically convincing ending. In my opinion, Italo Montemezzi was the only Puccini contemporary who might have been a better choice for this impossible task.

    • @patrickbaton4779
      @patrickbaton4779 2 місяці тому

      Brilliant. Very complete and instructive. Many thanks.
      I hope the article you mentioned is available.
      Anyway, another strange error about the biography of Puccini: he died in Brussels the 29th november 1924, and not in Milano (my post above)

  • @ghisellini194
    @ghisellini194 7 місяців тому +2

    Complimenti!

  • @salvatoreluigicartanese6656
    @salvatoreluigicartanese6656 Рік тому +1

    Grazie mille per la lezione 🤝👍

  • @salvatoreprota458
    @salvatoreprota458 2 роки тому +3

    Questo video è una vetta tra i tanti finora proposti, tutti molto belli e ricchi. Inoltre la partecipazione con commenti cosi competenti suscita ancora più sete di sapere in chi, come me, non lo è. Quindi ancora grazie e continua così, verso altre vette! Ciao

  • @radiodivalive
    @radiodivalive 7 місяців тому +1

    FRANCO CORELLI e LAURI VOLPI. Grazie

  • @piergiorgiomei1361
    @piergiorgiomei1361 Рік тому

    Il fatto è che purtroppo il finale che noi conosciamo, probabilmente se Puccini fosse vissuto non so se l opera finisse così, vi è sull ultima pagina degli abbozzi del duetto quell' enigmatica frase : poi Tristano ...per la scelta del tenore vi è un accenno in una lettera: (Fleta) .. però tiene buena garganta, .... Grazie per la bella rievocazione sempre interessante

  • @mikeleiannotta9713
    @mikeleiannotta9713 Рік тому +1

    Bellissimo video! Essendo laureato in Musiclogia proprio sulla voce Puccini, se posso dire il mio modesto parere il finale di Alfano si avvicina molto allo stile di Puccini; quest'ultimo se ci pensiamo ad ogni ultimo atto di ua sua opera affida al o alla protagonista un tema che diventerà il leitmotiv finale (es. "Sono andati?" da La Bohéme - "E lucevan le stelle" dalla Tosca, o il "tema della morte" in Madama Buttefly che si ripresenta quasi sempre). Quindi credo che Alfano sia rimasto in qualche modo fedele per il finale nonostante il pochissimo tempo a sua disposzione, la pressione di Toscanini e Ricordi e il suo problema alla vista. Preferisco Alfano a Berio onestamente. Il finale di Alfano riprende il tema di "Nessun dorma" che non è più mistero ma è luce, anche se Turandot sul finale non rivelerà mai il nome del Principe Ignoto - cioè Calaf - ma dirà semplicemente "Il suo nome è amor", quindi un mistero svelato ma che riarrà all'insaputa di tutti un mistero. Questo è il mio modesto parere 😊

    • @cristinaturco3813
      @cristinaturco3813 Рік тому +1

      Non sono preparata ma adoro Turandot la ascolto e riascolto. è un assoluto capolavoro. Concordo su quanto detto da te, finale Alfano in linea. E detesto che ora molti registi non rappresentano un finale, sia di Alfano o Berio. Sembra di moda, ma non lo apprezzo, Puccini era un uomo "avanti" e avrebbe di certo preferito un finale ...

  • @janosvas8597
    @janosvas8597 4 місяці тому

    complimenti da Vienna

  • @ricardoesquivel8366
    @ricardoesquivel8366 Рік тому +1

    Me enamore de tu voz

  • @TitoManlioCerioli1373
    @TitoManlioCerioli1373 Рік тому +2

    Alfano fece un lavoro eccellente niente a che fare con l'orrore del nuono finale di Berio

  • @marcofasolato7158
    @marcofasolato7158 2 роки тому

    Grazie per i tuoi video, sempre estremamente chiari. In questo caso mi sarebbe piaciuto se avessi speso qualche parola sul finale di Turandot scritto da Luciano Berio, secondo me molto più bello di quello di Alfano.

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  2 роки тому

      Innanzi tutto grazie. Sono felicissima che i video siano graditi! Poi si, ci si può spendere più di una parola sul finale di Berio. Lo metto nella lista dei video da fare!

  • @rodolfobonelli5246
    @rodolfobonelli5246 2 роки тому +1

    Ho molto apprezzato il video e anche i preziosi interventi che hanno contribuito ad arricchire ulteriormente la narrazione della nascita di questo capolavoro del grande Puccini. Non ho trovato però alcun commento o riferimento al finale alternativo composto da Luciano Berio. (forse mi sono perso qualcosa) Non che questo mi piaccia particolarmente, ma sarebbe interessante sapere come e quando è stato concepito. L'ho ascoltato qualche anno fa dalla Scala diretto dal Mo. Chailly che l'ha preferito al finale di Alfano, con motivazioni che ho trovato difficile condividere.

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  2 роки тому

      Possiamo certamente approfondire anche quest’aspetto. Il video era dedicato principalmente al “fardello” lasciato da Puccini a Toscanini, ma come sempre, un piccolo approfondimento ne apre 100 altri.

  • @patrickbaton4779
    @patrickbaton4779 2 місяці тому

    Ciao. Piacevole riassunto della facenda di Turandot.
    Ma... una parte della storia raccontata non è vera...
    Non è al ritorno da Brussele ( dove Puccini andò a farsi curare e operare del cancro alla gola) del compositore vivo che se ne andò Toscanini , ma...all'incontro della sua bara!
    Puccini morì a Brussele il 29 novembre 1924. Un primo funerale ebbe luogo a Brussele, il 1 dicembre ( alla Chiesa Sainte Marie di Schaerbeeck). Dopodiché la bara di Puccini fu trasferita a Milano. Il secondo funerale di Puccini si svolse al Duomo di Milano, il 3 dicembre. Toscanini ci ha diretto il Requiem dell'atto III della sua opera Edgar.
    E, finalmente ( dopo essere rimasto due anni nella sepoltura della famiglia Toscanini al Cimitero Monumentale di Milano, Puccini fu trasferito ( speriamo definitivamente...) a Torre del Lago, e sepolto in una cappella nella propria casa. Fu il terzo funerale di Puccini.
    Résumé : il Maestro è morto in Belgio, e non in Italia.

  • @Badlands71
    @Badlands71 9 місяців тому +1

    Alfano: il suo Cyrano, specie l’ultimo atto è bellissimo. Secondo me quando chiami un compositore a completare un opera metterá sempre qualcosa di suo e non ci vedo nulla di male, senza contare che il finale originale di Alfano è decisamente migliore di quello tagliuzzato da Toscanini.

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  9 місяців тому

      Si si, condivido. A me il finale di Alfano non spiace affatto, anche se ovviamente co chiederemo sempre come sarebbe stato il finale di Puccini!

  • @antoniomureu5643
    @antoniomureu5643 Рік тому +1

    entrambi di sangue toscano,chiaro il punzecchiarsi,saludos

  • @domenicostaffolani-nz2zn
    @domenicostaffolani-nz2zn 10 місяців тому +1

    Chi si avvicina all'opera ascoltando Puccini, abbandona l'impresa. Chi lo fa con Verdi, specie se con la trilogia popolare, magari Rigoletto, allora, quasi di certo, continuerà nella passione. Quando sentirà il bisogno di crescere, allora sarà pronto per Puccini. Come disse in una intervista il tenore Gianni Raimondi : "Verdi si canta con il cervello, Puccini si canta con il cuore!" Io , che non sono nessuno, oso dire:"Verdi ha scritto l'opera del 2000, Puccini, l'opera per sempre!"

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  10 місяців тому +1

      Sicuramente Gianni Raimondi aveva davvero ben inteso i due compositori! Verdi modernissimo, soprattutto Otello, Falstaff… ma Puccini davvero proiettato al futuro! ..con tanto cuore!

  • @lucianocrivello886
    @lucianocrivello886 2 роки тому +2

    Mi dispiace dover correggere la parte finale, ma è necessario. Speravo che la cosa venisse ben documentata fino in fondo, ma purtroppo ancora molti ritengono che Toscanini avesse diretto solo la prima rappresentazione incompleta di Turandot.
    In realtà il fatto che la prima rappresentazione sarebbe stata eseguita fino alla processione dopo la morte di Liu, era già noto da diversi giorni in quanto anticipato dal Corriere della Sera, che scrisse che era stato desiderio di Puccini - avendo previsto di non riuscire a completare l'opera - che qualcuno a quel punto si presentasse al pubblico spiegando i motivi dell'interruzione dell'opera. La vera sorpresa, alla prima rappresentazione è che quel qualcuno fu proprio Toscanini. Il quale sussurrò appena l'ultima frase citata nel video per cui non la capì quasi nessuno.
    Panizza eseguì successive esecuzioni dell'opera (8, 11, 13, 15 e 18 maggio) a partire dalla quarta rappresentazione, in quanto le rappresentazioni del 27 e del 29 aprile, con il finale di Alfano (dopo i tagli di Toscanini), vennero dirette ancora da Toscanini (il tutto documentato dal Corriere della Sera nei giorni successivi alle due repliche).
    Il fatto che Toscanini non avesse continuato a dirigere l'opera nel 1926, come non diresse il già annunciato Tristano e Isotta (per il quale non vennero fatte neanche le prove) e Le Rossignol di Stravinsky, che Toscanini aveva già provato (anzi la partitura gli era stata rubata proprio durante le prove, ma poi rintracciata e restituita), ma che alla fine venne richiesto allo stesso Stravinsky di eseguirne le rappresentazioni, venne imputato (sempre dai giornali italiani) ad una progressiva stanchezza (e conseguente necessità di immediato riposo) di Toscanini, dovuto alle fatiche della messa in scena di Turandot. Ma, ultimamente è emerso un articolo dell'Evening Star del 9 maggio 1926, dove -riportando pure le motivazioni date dai giornali italiani relative alla stanchezza, con pure un comunicato della Direzione della Scala che Toscanini era costretto a prendersi un periodo di riposo a causa di motivi di salute - riportava che Toscanini, in realtà, si era ritirato dalle sue mansioni di direttore della Scala a causa della costante interferenza dei fascisti di Milano e l'insistenza sempre da parte del locale governo fascista di "dimettere diversi membri della compagnia dell'opera, a causa del loro antifascismo, rimpiazzandoli con buoni fascisti ma (per Toscanini) cattivi artisti.
    Toscanini dovette ritornare sulle sue decisioni, perchè, dopo la stagione di Busseto, eseguì le nove sinfonie di Beethoven (ottobre 1926), sia a Milano che a Torino, riprendendo l'esecuzione delle opere alla Scala ancora per tre stagioni, con il culmine del tour della Scala a Vienna e Berlino nel 1929. Ma già dal 1926 aveva cominciato a dirigere la Filarmonica di New York.
    Piccola nota personale. Dato il tipico comportamento di Toscanini che usava cancellare tutto ciò che non lo soddisfaceva per una determinata rappresentazione (vedi cancellazione alla prova generale di Norma alla Scala nel 1899,per cui fu denominato Barbablu, e così via fino alla più recente Etoile du Nord di Meyerbeer nel 1950, Toscanini tagliò buona parte del finale di Alfano, fino a dare al tutto una forma che in qualche modo deve averlo soddisfatto, altrimenti avrebbe diretto l'opera solo fino al punto dove Puccini aveva smesso di comporre.

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  2 роки тому +1

      Lei si sta riferendo alla biografia di Toscanini di Harvey Sachs. In realtà ho avuto modo di verificare gli Atti del Convegno su Toscanini, dove questo fatto non è dato per certo. Infatti ho lasciato aperto un “se”, non una certezza sul fatto che ne abbia dirette altre. Si trova tutto su wikipedia nella versione inglese, ma tendo a fidarmi relativamente di wikipedia.
      Grazie per l’appunto preciso che apre nuovi spunti di ricerca e riflessione!

    • @lucianocrivello886
      @lucianocrivello886 2 роки тому

      @@Unosguardoalpassato Buongiorno, non mi sto riferendo alla biografia di Harvey Sachs. Se lei è in possesso del poderoso volume del suddetto biografo, potrà notare che nei ringraziamenti è pure presente il mio nome. In effetti alcune delle informazioni contenute nel volume sono state fornite dal sottoscritto, a partire dal nome della nave - Perseo - sulla quale si era imbarcato Toscanini per il Brasile nel 1886. Anche la notizia sul Titanic è stata da me segnalata ed inoltre, cosa più importante, gran parte della cronologia dei concerti è scaturita dal mio lavoro di diversi anni.
      Io stesso, a livello privato personale ho fatto una cronologia di Toscanini di oltre 10.000 pagine nella quale per ogni cosa diretta dal direttore, sono presenti i programmi di sala, i cartelloni e gli articoli di giornali dell'epoca (oltre ad una miniera di immagini). Per il periodo (1886) di San Paolo e di Rio de Janeiro, sono presenti tutti i cartelloni per ogni opera rappresentata e per tutte le rappresentazioni.
      Può trovare le immagini della mia cronologia al seguente link:
      ua-cam.com/video/tlmvrWzg1vk/v-deo.html
      Come, può trovare concerti rarissimi su youtube, da me preparati con l'ausilio di immagini storiche sull'attività di Toscanini, compresa la ricostruzione del concerto del 21 novembre 1920 (concerto a Fiume). Tutti questi video possono essere trovati semplicemente scrivendo il mio nome e cognome nella ricerca. Tra l'altro ne ho fatto uno che ha superato le 1500 visualizzazioni sul completamento da me effettuato dell'esecuzione della settima di Bruckner.
      Per quanto riguarda la Turandot, il fatto delle tre rappresentazioni dirette da Toscanini è "certo", senza alcun "se", a parte il fatto che tali dati possono anche essere rinvenuti nel libro di Marinelli Roscioni "le otto stagioni di Toscanini alla Scala" (Quaderni dell'I.R.TE.M.). Ecco

    • @lucianocrivello886
      @lucianocrivello886 2 роки тому +1

      @@Unosguardoalpassato Ecco l'articolo del Corriere della Sera, relativo alla seconda rappresentazione, col finale di Alfano):
      Corriere della Sera, 28 aprile 1926
      La seconda di “Turandot” alla Scala nella edizione integrale.
      Turandot di Puccini, coll’aggiunta del duetto e del breve quadro finale lasciati incompiuti dal Maestro, ha visto confermato ieri, alla seconda rappresentazione, il pieno successo riportato domenica. I punti più commoventi, in cui il sentimento lirico di Puccini trovò campo per espressioni di grande delicatezza, non hanno mancato nemmeno stavolta di penetrare e scuotere l’emotività del pubblico. Ma anche la parte più grandiosa di Turandot, quella cioè in cui agli apparati scenici si accoppia una musica tutta calore e sapore esotico, è stata apprezzata secondo la sua intrinseca importanza. Perché, se raramente Puccini, prima di Turandot, aveva tentato quadri scenici di simile complessità, in quelli del secondo atto della nuova opera egli profuse tanto la sua dottrina di colorista ed il suo ingegno di musicista e di orchestratore da creare pagine elaborate di effetto nuovo e possente.
      In quanto alla chiusa dell’opera, ieri eseguita per la prima volta, è noto che parecchi elementi musicali di essa erano già stati dettati in abbozzo da Puccini. Ne venne persino pubblicata recentemente una parte in facsimile, dalla quale risulta che l’attacco del duetto finale, il delicato brano di Calaf “mio fiore mattutino ti respiro” sopra uno sfondo di coro interno, l’aria di Turandot, nei suoi due temi principali, gli squilli che preludiano al cambiamento di scena e l’amplificazione ritmica in quattro movimenti del motivo “ma il mio mistero è chiuso in me” erano già stati tratteggiati da Puccini come spunti melodici, insieme ai disegni d’accompagnamento e loro armonie. Occorreva però sviluppare e collegare; valersi anche di altre indicazioni e materiali contenuti esattamente in trentasei fogli portati seco a Bruxelles dal Maestro con la speranza di dare, durante la convalescenza, l’ultima mano al lavoro già abbozzato. A questo delicatissimo ufficio di integrazione e coordinamento provvide Franco Alfano; sicché l’azione concepita dai librettisti ed accettata da puccini, poté, alla rappresentazione di ieri, giungere al suo completo svolgimento. Alla morte di Liù, pagina di dolcissima ispirazione musicale ma soltanto episodica nello sviluppo drammatico, seguì l’essenziale frammento in cui la personalità di Turandot, soggiogata dall’esempio di Liù e dall’amore generoso di Calaf, si manifesta improvvisamente in pieno. E seguì ancora, chiusa necessaria ai motivi fiabeschi del dramma, il finale quadro pomposo, ove Turandot scioglie definitivamente l’enigma della sua anima pronunciando non più una sentenza di morte, ma una di dedizione completa a Calaf, all’amore. Tanto il duetto quanto il quadro - cui serve di perorazione la frase dell’aria del tenore, che ripresa pomposamente dal coro manifesta un certo squilibrio fra il suo tenue lirismo e la magniloquenza della nuova veste di suoni - hanno dato compimento allo spettacolo e persuaso circa la necessità della loro presenza nel dramma. L’esito caloroso può recare soddisfazione anche al maestro Alfano che non indarno si è affaticato affinché Turandot non rimanesse priva dell’indispensabile epilogo.
      Tanto la Raisa quanto il tenore Fleta, mettendo alla prova le due vigorose voci, sono riusciti ottimi elementi esecutivi anche in questo duetto, come lo erano stati ancora in tutta l’opera. La Raisa, anzi, nella scena degli enigmi, raggiunse ieri una ammirevole potenza drammatica, sfoggiando interi i bellissimi mezzi vocali.
      L’esecuzione, sempre precisa, colorita e vibrante sotto la direzione del maestro Toscanini ha ricevuto, come alla prima sera, efficacissimo contributo dagli altri interpreti: la Zamboni, il baritono Rimini, il basso Walter, ed i signori Nessi, Venturini e Dominici.
      Il pubblico magnifico che assiteva allo spettacolo ha voluto applaudire vivamente, con cinque chiamate dopo ogni atto, gli artisti e Toscanini alla ribalta.
      Tutti i giornali dedicano ampi resoconti alla prima rappresentazione di Turandot, rilevando sopra tutto l’eccellenza dell’esecuzione, elogiando l’orchestra che “sotto la guida di Toscanini, la cui mano è miracolosa, suonò alla perfezione” lodando i cori ed i cantanti, specialmente la Raisa ed il Fleta, i quali offrirono un’interpretazione scenica e vocale meravigliosa.
      Il critico musicale Paolo Stefan, che assisteva alla première telegrafa al giornale Stunde giudizi entusiastici su Toscanini e sul teatro alla Scala di cui il primo è animatore impareggiabile. Quanto a Turandot il critico scrive che Puccini ha detto con essa la sua ultima parola componendo la musica più raffinata di tutta la sua produzione.
      “In quest’opera - scrive lo Stefan - che è come il dono di commiato del grande Maestro, l’arte pucciniana va da Strauss e Stravinsky, attraverso Mahler e Schoemberg” La première di Turandot è stata un avvenimento artistico mondiale.
      Il critico musicale della Neue freie Presse, Leopoldo Schmidt, in un breve telegramma al suo giornale, scrive: “Turandot è un’opera interessante e vitale. Essa non è senza difetti, ma Puccini vi si mostra sotto una nuova luce. Turandot sorpassa per molti aspetti le altre creazioni del Maestro”.

    • @lucianocrivello886
      @lucianocrivello886 2 роки тому

      @@Unosguardoalpassato Ecco cosa scriveva il New York Times del 26 aprile 1926:
      .......Toscanini desired that at the first performance heard tonight the opera should end at a point where the composer left it . The effect was naturally one of anti-climax, but the work has been finished by Franco Alfano and it was given with his ending at full rehearsal on Friday and will be so given in subsequent performances.
      Ecco altri due articoli del Corriere della Sera, che confermano che l'interruzione alla prima era già stata preventivata dall'autore stesso:
      Corriere della Sera, 24 aprile 1926
      Alla Vigilia di Turandot
      Come si chiuderà l’opera la prima sera.
      La prova generale di Turandot si è svolta ieri sera, e vi hanno presenziato, con alcune delle più notevoli personalità del mondo teatrale e artistico, i critici musicali e gli inviati dei principali giornali italiani e dell’estero. Altri saranno presenti per la prima rappresentazione, la cui attesa uguaglia quella dei più memorabili avvenimenti lirici.
      Domani sera Turandot sarà rappresentata fino al punto in cui Giacomo Puccini la scrisse e la strumentò; cioè fino alla morte di Liù, alla fine del primo quadro dell’ultimo atto. Poche settimane prima di morire il Maestro, dopo aver fatto sentire l’opera ad Arturo Toscanini, esclamò: “Se non riuscirò a condurla a termine, a questo punto verrà qualcuno alla ribalta e dirà: “L’autore ha musicato fin qui, poi è morto”. Arturo Toscanini ha raccolto con commozione queste meste parole, che il Maestro ripeté poi altre volte e, con la pronta adesione della famiglia di Giacomo Puccini e degli editori, volle che, la sera della prima rappresentazione, l’opera apparisse come l’autore la lasciò, con l’angoscia di non poterla finire. Dove cadde la mano dell’artista, l’opera si fermerà, e si farà il silenzio dove la morte troncò il lavoro e le speranze.
      Nelle rappresentazioni successive, Turandot verrà data nella sua integrità, col duetto tra Calaf e la principessa e coll’ultimo rapidissimo quadro. Di queste due scene Puccini lasciò larghi frammenti, ma non compiuti, che furono coordinati e collegati, come è noto, dal maestro Franco Alfano.
      La rappresentazione di domani sera incomincerà alle 21 precise.
      Corriere della Sera, 25 aprile 1926
      La prima di “Turandot” alla Scala.
      L’annunciata prima rappresentazione di Turandot alla Scala va acquistando, a poche ore dall’avvenimento, importanza e significato sempre più profondi, che si traducono nella ricerca affannosa degli ultimi posti e nell’annuncio della presenza delle più spiccate personalità del mondo dell’arte, del teatro, del giornalismo italiano ed estero.
      Il Presidente del Consiglio, che a Giacomo Puccini era legato da affettuosa amicizia ha espresso il desiderio di presenziare a questa serata che ha un particolare significato di reverente omaggio alla memoria del grande scomparso. Già l’on. Mussolini aveva avuto occasione di esprimere il suo sentimento di ammirazione e di compianto per Giacomo Puccini, disponendo personalmente che fossero sollecitate le pratiche per l’inumazione nella casa di Torre del Lago, prontamente accedendo al desiderio dei familiari e degli amici. La presenza del Capo del Governo, questa sera, in un’atmosfera di raccolta commozione, conferisce all’avvenimento un più alto valore di solenne austerità. Ciò tanto più che, come fu detto, l’opera si chiuderà dopo il poetico sacrificio di Liù, quasi alla fine dell’ultimo atto, ossia nel punto sino al quale era arrivato con la partitura completa il maestro. Questo per la sera della prima rappresentazione, mentre per le seguenti anche l’epilogo sarà eseguito. (come è noto Mussolini dovette rinunciare)
      Ed ecco l'episodio narrato per la prima di Turandot dal Corriere della Sera del 27 aprile 1926:
      Il pubblico è preso da commozione e il corteo che si allontana nell’alba col peso leggero della vittima si dissolve. Un ultimo singhiozzo della musica, un lamento lieve … Poi, più nulla. Silenzio. Il corteo è scomparso, sulla scena Calaf e la Principessa Turandot si immobilizzano in un atteggiamento di dolore, l’orchestra tace.
      E allora si vede Toscanini volgersi al pubblico: rimane un momento indeciso come se non potesse vincere la commozione che lo stringe, poi, a voce soffocata, dice le parole che furono comandate dal Maestro morente al pensiero della sua opera non completamente finita: “Qui Toscanini dirà …. “ E Toscanini dice:
      - Qui finisce l’opera lasciata incompiuta dal Maestro per la sua morte.
      Il pubblico ha un attimo di indecisione. Sapeva che la prima rappresentazione si sarebbe interrotta qui, ma di colpo la scena eccezionale, e l’aver voluto Toscanini compiere personalmente il rito, lo sconvolgono. Poi lentamente il sipario si chiude. Toscanini scende e scompare, e allora un grido si leva nel silenzio della sala:
      - Viva Puccini!
      Tutti in piedi, allora. E il grido è ripetuto, e cinque volte gli interpreti sono chiamati alla ribalta. E Toscanini è acclamato nel nome del Maestro che è morto, ed è ritornato a noi. A. F.

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  2 роки тому

      Bellissimo! Grazie mille, così tutti potranno leggere l’articolo. Lo metto subito in evidenza, così da essere in cima. Grazie!

  • @80Mrmirko
    @80Mrmirko Місяць тому +1

    Il volume di fondo è troppo alto quando vi è una narrazione

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  Місяць тому +1

      È vero. Nei video più vecchi c’è questo problema. In quelli dell’ultimo anno sono riuscita a calibrare meglio!

  • @paolopiccardo7054
    @paolopiccardo7054 Рік тому +1

    David Belasco tra Gatti Casazza e Toscanini

  • @afulgoni
    @afulgoni 2 роки тому +1

    Peccato solo che nelle varie messe in scena il nome di Franco Alfano non è mai citato o se lo è... è citato molto raramente!

  • @LaraGiulia
    @LaraGiulia 2 роки тому +1

    Toscanini ha fatto benissimo.a rispettare Puccini. Secondo me era meglio lasciare l'opera così incompiuta.

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  2 роки тому

      Lasciarla incompiuta avrebbe portato forse ad eseguirla meno. Più che altro potevano dare ad Alfano la partitura completa di Turandot, in modo da poterla completare con più continuità di stile… inoltre non è l’unica versione esistente.

  • @lido2008ve
    @lido2008ve Рік тому +1

    Ho sempre ritenuto, che la manomissione del finale di Alfano, ancor oggi in uso, voluta da Toscanini con la complicità di Ricordi, sia stato un atto di rilevante villania nei confronti di un compositore che, con estremo scrupolo ed onestà intellettuale, aveva adempiuto all’ingrato “servizio” di completare il finale di uno dei capolavori più completi del maestro Puccini, "servizio" che altri famosi compositori rifiutarono o non furono colpevolmente interpellati.
    Alfano fu fin troppo remissivo ad accettare un simile sopruso, egli, contrariamente a Toscanini, era probabilmente una persona troppo garbata, tanto da sopportare lo strapotere degli allora “padroni” della Scala.
    A mio avviso questo imbarazzante episodio che scalfisce la professionalità di un artista come il maestro Alfano, non fa certo onore a chi l’ha compiuto, tanto più che la sua "concezione" del finale, rende più compiuta tutta la “chiusura” dell’atto essendo esso molto più coeso e musicalmente più elegante del finale voluto da Toscanini.
    Tuttavia, ora Toscanini (del quale, per chiarezza, non metto in dubbio l’indiscussa grandezza di artista, ma solo il lato personale) non c’è più, credo dunque sia tempo, invece di sperimentare improbabili nuovi finali, di ridare il posto che gli spetta al lavoro del maestro Franco Alfano, affinché sia finalmente rivalutato nella sua integralità e inserito nel posto che gli compete.

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  Рік тому +1

      Sono assolutamente concorde. Ricordi e Toscanini avrebbero dovuto essere grati ad Alfano per il lavoro eseguito e soprattutto dargli tutto il materiale di Puccini per poter completare l’opera, cosa che a quanto pare non fecero. Niente può giustificare l’atto di Toscanini. L’avesse annunciato prima e avvisato Alfano di voler fare un’edizione della sola parte di Puccini, sarebbe stato diverso. Ma fargli fare tutto quel lavoro per poi ometterlo, fu davvero ingrato

    • @lido2008ve
      @lido2008ve Рік тому +1

      @@Unosguardoalpassato 👍

    • @lucianocrivello886
      @lucianocrivello886 11 місяців тому

      @@Unosguardoalpassato Veramente spiacente di dover intervenire ancora una volta. Ma probabilmente non si è ben focalizzato chi fosse Toscanini a quell'epoca (ed anche dopo). Toscanini aveva sempre avuto una musicalità, ina istintività ed una intuitività che gli facevano capire il corso naturale di ogni musica (da qui i molti interventi sui vari spartiti anche di compositori famosi). Vedere al riguardo la Manon Lescaut alla Scala del 1923 e la commovente lettera di Puccini, nella quale il compositore scriveva al direttore che egli l'aveva diretta non come il composiore stesso l'aveva riportata sullo spartito, ma come l'aveva pensata nel momento compositivo e non era riuscita a riportarla in quel modo sullo spartito. Mahler, a quanto pare riuscì in questa impresa nell'opera incompiuta di Weber "I tre Pintos", nella quale è praticamente impossibile capire qual'è la musica di Mahler e quale quella di Weber, talmente fu la capacità di calarsi nello spirito del compositore da parte del Mahler. A quanto pare l'intento di Toscanini con Alfano era orientato ad ottenere un analogo risultato, ma, come ben dimostrano le versioni complete di Alfano e di Berio,le stesse non riescono ad essere convincenti, ma fanno sentire una specie di senso di vuoto rispetto all'identità della musica di Puccini. Invece la forma di come è sempre stata conosciuta ed eseguita la Turandot fino ad una ventina di anni fa, non ha mai dato fastidio a nessuno ed era andata sempre benissimo così. Ma nei tempi attuali si vuole modificare sempre tutto e soprattutto si vuole criticare Toscanini in tutti i modi. Se l'opera non fosse andata bene così, nella versione finale, voluta od imposta da Toscanini, la Scala, Ricordi, eccetera, dopo il 1929 (quando Toscanini se ne andò via definitivamente) avrebbero potuto ritornare subito al finale di Alfano, invece così non fu. In ogni caso la decima di Beethoven non l'ascolta nessuno. Nessuno ascolta il finale aggiunto dell'Incompiuta di Schubert. Tutti fino ad una ventina di anni fa hanno ascoltato la Turandot in modo naturale perché sembrava perfetta così. Cioé Toscanini non voleva creare aaberrazioni con la differenza di stile fra la musica di Alfano e quella di Puccini. Convengo che se avessero dato subito la partitura completa ad Alfano, forse tale compositore si sarebbe limitato a prendere parti della musica antecedente al finale, per utilizzarla per il completamento. Infine sembra che Puccini, nel loro ultimo incontro, avesse illustrato a Toscanini le proprie intenzioni al riguardo del finale dell'opera. Semplicemente Toscanini non le ritrovò nel finale composto da Alfano. Quello che si vuole fare oggi con i vari pretesi completamenti all'opera Turandot di Puccini è quello che fanno gran parte dei registi moderni con tutte le opere, cioè infischiandosene delle indicazioni del libretto e della

    • @eziomariaferdeghini2283
      @eziomariaferdeghini2283 11 місяців тому

      Concordo con quanto scritto da Luciano Crivello. Aggiungo che dal racconto fatto, molto ben fatto, manca proprio il dettaglio dei tagli. Quando fu effettuato? Viene detto che Panizza esegui il finale di Alfano, ma non si capisce se fosse quello integrale o quello tagliato. Toscanini secondo alcuni autori sembra abbia diretto anche la "seconda" e forse la "terza" , questa volta con il finale. Ma non è chiaro quale

  • @Il_toscano_genoano
    @Il_toscano_genoano 10 місяців тому +1

    Beh, toscanini avrebbe perlomeno potuto scusarsi con alfano, o durante l'interruzione stessa, o, sempre pubblicamente, dopo. No? 🤔

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  10 місяців тому +1

      Non era nel suo carattere. Poi cosa si dissero “privatamente” non possiamo saperlo. Comunque, errore mio, nelle recite successive Toscanini eseguì il finale di Alfano.

    • @Il_toscano_genoano
      @Il_toscano_genoano 10 місяців тому +1

      @@Unosguardoalpassato ah... lo eseguì! Grazie (PS: hai una domanda vitale sotto lo scambio di commenti nostri di ieri)

  • @gaddovarzi6980
    @gaddovarzi6980 3 місяці тому +1

    Comunque a me personalmente il finale composto da Alfano è sempre piaciuto. Uno dei più trascinanti dell'intero repertorio. Che poi "non fosse di Puccini" mi sembra abbastanza ovvio, visto che evidentemente solo Puccini avrebbe potuto scrivere il finale "vero". Ma Toscanini se doveva umiliare qualcuno non faceva certo i complimenti, basta pensare alla volgarità e alla maleducazione testimoniata dalle registrazioni delle sue prove con la NBC.
    In ogni caso probabilmente si affermerà l'uso di eseguire Turandot senza finale, o di farne un altro, magari il finale di Berio ...quello sì uno scherzo di cattivo gusto.

  • @carlodilauro3209
    @carlodilauro3209 2 місяці тому

    Pienamente d'accordo con Toscanini, ma esprimere la "conversione sentimentale" di Turandot non era cosa semplice. E' più credibile che la principessa, una volta conosciuto il "mistero ignorato", abbia trovato che la cosa non le dispiaceva, cambiando opinione. Ma come esprimerlo in chiave poetica?

  • @VDF13258
    @VDF13258 Рік тому +1

    Toscanini mutilò il finale di Alfano, togliendogli, a mio parere, la sua coerenza. Ascoltando il lavoro per intero, come è stato possibile solo da pochi anni, si scoprono tante preziosità. Tagliarlo è stato, secondo me, uno dei frutti della sconfinata presunzione di Toscanini (datemi pure del bestemmiatore).

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  Рік тому

      Non so se sia stato per onorare Puccini, ma sicuramente fu un gesto orribile nei confronti di Alfano… che dire.. Toscanini, nel bene e nel male, era alquanto intransigente.

  • @nazzari44
    @nazzari44 Рік тому +1

    C'è un particolare controveroso, o, forse, che non capisco: leggendo qua e là, pare che Puccini partì per Bruxelles vivo ma lo riportarono morto proprio perché morì là il 29 novembre 1924. Nella narrazione di questo filmato, sento che ritornò dal Belgio vivo e che Toscanini andò ad accoglierlo alla stazione di Milano. A meno che Puccini in un primo momento non era andato per una visita, poi ritornato e poi ripartito per l'intervento alla gola e quindi morì........

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  Рік тому +1

      Puccini andò a Bruxelles per farsi curare, dapprima per sottoporsi a radioterapia ed infine per un intervento. Fece più viaggi verso Bruxelles, dov’erano specialisti del generale “K”, ovvero del cancro.

    • @nazzari44
      @nazzari44 Рік тому +1

      @@Unosguardoalpassato Grazie per questa delucidazione

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  Рік тому +1

      Prego! È un piacere

  • @user-co5eo3ow8b
    @user-co5eo3ow8b 4 місяці тому

    Turandot finisce con la morte di liu toscanini e andato a tentoni

    • @Unosguardoalpassato
      @Unosguardoalpassato  4 місяці тому +1

      È andato a tentoni come chiunque altro, solo Puccini avrebbe potuto completare la sua opera. Però trovo giusto che si sia cercato di darle un finale, che può piacere o meno, ma almeno dà un senso compiuto alla vicenda.

  • @user-co5eo3ow8b
    @user-co5eo3ow8b 4 місяці тому +1

    Altro errore di toscani quello di non scegliere lauri volpi