Dario Moccia e il PROBLEMA del FUMETTO e dell'ANIMAZIONE in ITALIA

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  • Опубліковано 2 сер 2024
  • ☕ Dario Moccia ci racconta dei problemi del mercato dell'animazione e del fumetto in Italia.
    0:00 - Intro
    0:14 - I fumetti in Italia
    3:46 - Il miglior fumettista italiano
    4:13 - Fare soldi coi fumetti
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КОМЕНТАРІ • 170

  • @uomopasta7067
    @uomopasta7067 2 роки тому +55

    Ho mandato a destra e manca il mio fumetto. Me l'hanno fatta annusare per poi sbattermi in faccia tutte le porte senza darmi motivi. Mi sono dato all'autoproduzione. E' vero, non guadagnerò milioni, magari avrò quattro lettori, ma intanto ho lanciato il mio fumetto completamente gratis sul mio sito rendendolo disponibile a tutti. Sto cercando di farlo girare il più possibile. Il mio obiettivo? La gente si prenda bene, il resto arriva dopo.
    Mi sono arreso con gli editori in Italia, mi è passata la voglia.

    • @simonebenedetti97
      @simonebenedetti97 2 роки тому +9

      Fiero sostenitore del kick starter di gnafcac u.u
      Comunque ti consiglio di fare qualche tentativo pure in Francia appena puoi, potrebbe saltare fuori la sorpresa.

    • @uomopasta7067
      @uomopasta7067 2 роки тому +3

      @@simonebenedetti97 Grazie di cuore ❤️

    • @manu2913ST
      @manu2913ST 2 роки тому +6

      Come si chiama il sito? Mi piacerebbe leggerlo

    • @whiteshadow5535
      @whiteshadow5535 2 роки тому

      Nome del sito?

    • @uomopasta7067
      @uomopasta7067 2 роки тому

      @@whiteshadow5535 credo che non posso spammare il sito qui nei commenti. Comunque cerca uomopasta, nei miei video ho lasciato tutti i link!

  • @matteorusso4001
    @matteorusso4001 2 роки тому +351

    Come dimenticare quando ThePruld, animatore amatoriale italiano conosciuto anche all'estero, disse che per vivere doveva lavorare come cameriere perché non guadagnava abbastanza con la sua passione.

    • @AndreaChiarolini
      @AndreaChiarolini 2 роки тому +51

      Io sto ancora lodando il sole.

    • @matteorusso4001
      @matteorusso4001 2 роки тому +35

      @@AndreaChiarolini Mai smettere di lodare il sole.

    • @LeiliChloe
      @LeiliChloe 2 роки тому

      Loda il sole! Puttanah!!!

    • @matteorusso4001
      @matteorusso4001 2 роки тому +6

      @Adalux Triste ma vero, soprattutto perché gente come il citato ThePruld potrebbe fare molto di più con mezzi professionali.

    • @angelodichiara7909
      @angelodichiara7909 2 роки тому +10

      @Adalux Già, puoi ben dirlo! Gli italiani non capiranno mai come fare fruttare bene l'industria del cinema di animazione. L'unico modo per uscire da 'sta situazione è affidare l'intera industria dell'animazione agli stranieri. Come il Giappone o la Francia.

  • @paozan4855
    @paozan4855 2 роки тому +286

    Dario, per smuovere qualcosa potresti iniziare a parlare anche di fumetti italiani nella nerd cultura, tanto per saperne ne sai. Voi streamer/UA-camr di fumetti avete giocato un ruolo fondamentale negli ultimi 2 anni per la diffusione dei manga, provate a fare lo stesso per i fumetti italiani

    • @andrealardini8868
      @andrealardini8868 2 роки тому +33

      Bhe ha fatto la monografia su Dylan Dog, Rat Man è PK ha intervistato vari fumettisti italiani quindi qualcosa ha fatto

    • @dzemil6486
      @dzemil6486 2 роки тому +29

      @@andrealardini8868 sì, ma il boom è stato recente, di Ratman l’ha fatta 9 anni fa e Dylan Dog, 5

    • @paozan4855
      @paozan4855 2 роки тому +17

      @@andrealardini8868 parlo di Twitch. Su UA-cam era seguito specie nell'ultimo periodo da gente che di fumetto e animazione bene o male ne sapeva, su Twitch l'80% dei follower sono proprio i normie che lui prende per il culo. Ma non è una critica a Dario eh, è solo che sarebbe bello "sgrezzarli" così, visto che 3000 spettatori li farebbe anche in una live in cui scoreggia

    • @LoLLo203
      @LoLLo203 2 роки тому

      Perfettamente d’accordo

    • @colpogrosso_al_dragorosso
      @colpogrosso_al_dragorosso 2 роки тому +3

      sono abbastanza d'accordo, parlo anche da "nerd" che ormai di Giappone si è rotto il cazzo.
      per esempio io ho scoperto "something is killing the children", una storia che per alcuni versi puo ricordare un stranger things, formato da 3 albi, pubblicato in america poi adattato in italiano, devo ammettere che quando la storia era stata anche scritta (disegnata*) da un italiano sono stato molto orgoglioso.

  • @francisboio
    @francisboio 2 роки тому +104

    La cosa che mi fa arrabbiare però è che noi i talenti nostrani li abbiamo ma come ha detto Dario nessuno vuole investirci sopra. Sta mentalità tutta italiana del "Eh se ci sono i disegni vuol dire che è per bambini" e il fatto che ci gongoliamo con il monopolio USA (Disney che già da sola fa poco più di un terzo di roba, Paramount, Warner e compagnia) l'animazione italiana è stata sepolta viva.

    • @kimetsugod1133
      @kimetsugod1133 2 роки тому +12

      Non penso che la gente ritenga il fumetto italiano un prodotto per bambini, ma nel considerarlo un operato inutile.
      Infatti, i media, secondo il mio parere, sanno che il fumetto non è solo roba per i ragazzini, ma fanno finta di non farci caso, lasciandolo “morire” e farlo finire nel dimenticatoio.
      Ps: comunque, sì, gran parte della gente lo ritene un prodotto per bambini, ma la gente intelligente, come ho detto, è consapevole che non lo sia, solo che non ci investe sopra.( dato che non gli porterebbe alcun profitto.)

    • @francisboio
      @francisboio 2 роки тому +6

      @@kimetsugod1133 So che c'è gente intelligente che considera fumetti e animazioni effettivamente arte ma come hai detto te una gran parte no. Poi il problema del guadagno lo si può risolvere aumentando i finanziamenti perché così gli animatori/fumettisti sono più invogliati a creare e se fanno opere belle magari possono anche essere conosciuti internazionalmente, Netflix da fuori lo ha dimostrato finanziando per bene quelli che hanno fatto "Strappare Lungo i Bordi" una serie che ha fruttato tantissimo

    • @dagan8659
      @dagan8659 4 місяці тому

      Ma il fatto che lo ritengano per bambini non è importante. Non è che se anche pensano che sia per bambini allora non pensino che vada prodotto, prodotto per bambini non significa prodotto inutile, e nessuno pensa questo. Il problema è che loro proprio non lo ritengono importante, e pensano anche che si possa fare come viene, anzi pensano che sia fatto come viene.

  • @marcodalpaos7057
    @marcodalpaos7057 2 роки тому +76

    Ho cercato ‘film d’animazione italiani’ su wikipedia: un disastro totale da cui si erge solo quel capolavoro de ‘La gabbianella e il gatto’: aveva tracciato la strada da seguire già nel 1998, ma non l’abbiamo mai percorsa

    • @nomeutente4890
      @nomeutente4890 2 роки тому +18

      Alessandro Rak è un grande, è che di grande e che lavora c'è praticamente solo lui adesso credo ahah La Famosa Invasione Degli Orsi in Sicilia pure era bellissimo per un film d'animazione per bambini, è che era una produzione mezza francese, mezza italiana quindi un po' diverso.
      Sicuramente na tristezza immensa comunque il panorama del cinema d'animazione qua. Un peccato enorme.

    • @paozan4855
      @paozan4855 2 роки тому +11

      Ma non è vero, ci sono almeno 20/25 film d'animazione italiani validi. Gli altri di d'alò innanzitutto, ma poi non conosci bozzetto? Sono maestri dell'animazione rispettati ovunque. E ce ne sono anche tanti altri

    • @ilmartellodestro3682
      @ilmartellodestro3682 2 роки тому +7

      La gabbianella e il gatto l'ho rivisto pochi giorni fa, mi ha fatto quasi piangere rivedere quel film dopo anni sapendo quanto significa per l'animazione nostrana, uno dei rari casi in Italia di un film d'animazione di buona qualità e amato dal pubblico. Un miracolo che credo non è mai stato replicato...e sono passati quasi 25 anni

    • @andrea_5085
      @andrea_5085 Рік тому +2

      Huntik era tanta roba

  • @nicolocavallo8250
    @nicolocavallo8250 2 роки тому +83

    Discorso purtroppo applicabile anche ad altri medium. Nella musica se non insegni a scuola o in istituti privati la possibilità di vivere facendo solo il musicista sono veramente pochissime. Che schifo

  • @evild.warf333
    @evild.warf333 2 роки тому +59

    Il mio sogni futuri distrutti in 12 minuti

    • @giovannivisvovisco7562
      @giovannivisvovisco7562 2 роки тому +1

      @@nenno4776 perché?

    • @paozan4855
      @paozan4855 2 роки тому +1

      @@nenno4776 calmati

    • @artico16
      @artico16 2 роки тому +2

      ma anche duare i primi 2 minuti

    • @Dr_Hax
      @Dr_Hax 2 роки тому +6

      intanto prova a fare qualcosa anche solo come hobby, se non c'è interesse non potrà mai ripartire nulla

    • @The_Italian_Kane
      @The_Italian_Kane 5 місяців тому +1

      L'Italia non è mondo, puoi sempre cercarti un pubblico all'estero

  • @mrsclio4752
    @mrsclio4752 Рік тому +13

    In Italia abbiamo la Bonelli editore, che secondo me nel degrado artistico e culturale di questo Paese è una delle poche cose che si salvano: roba come "Tex" o "Dylan Dog" è incredibile

    • @berardinogiordano226
      @berardinogiordano226 Рік тому +1

      Da sempre , pur con i suoi capitomboli rimane un polo importante...... speriamo per il BCU , e che esca un nuovo fenomeno editoriale , ci spero.

  • @MC-fe3qc
    @MC-fe3qc 2 роки тому +10

    Sono gli stessi discorsi che potrebbero adattarsi a tutti gli ambiti lavorativi, culturali, artistici e sportivi in Italia. È così per TUTTO. L'Italia è un paese morto. Si è tirato a campare finché c'era ancora qualcosa, poi finita anche l'acqua stagnante si è grattato il fango rimasto sul fondo, e adesso anche il fondo si è seccato tipo deserto.

  • @coliter
    @coliter 2 роки тому +34

    Manca concorrenza, manca il ricambio degli autori, mancano le idee, manca il coraggio di rischiare e di creare una scuola, un filone da poter cavalcare. Manca comunione d'intenti. Mancano editori con passione ma anche consapevolezza e conoscenza di quello che fanno. Manca tutto quello che trovi nei manga. Ma la cosa tremenda è che è un discorso traslabile a ogni settore culturale, nessuno escluso (forse la lettereatura?). Ci sono tante bellissime eccezioni, autori talentuosi che vendono pure bene (Mainetti nel cinema, Zerocalcare, Leo Ortolani nel fumetto, Bilotta è uno sceneggiatore formidabile, eccetera) ma non creano un filone, rimangono casi isolati. Uno vorrebbe essere ottimista, ma è veramente difficile. Magari la concorrenza dei manga farà perdere ancora lettori e farà svegliare gli (due o tre in verità) editori italiani... speriamo.

    • @giannifois8948
      @giannifois8948 Рік тому

      Più che altro gli editori vogliono i soldi, non le buone idee. Altro motivo per cui i libri degli influencer (che non hanno scritto loro, anche se continuano disperatamente a provare a convincerci) vengono accettati dalle case editrici, perché vendono

  • @mattoppenheimer690
    @mattoppenheimer690 2 роки тому +16

    lavoro nel mondo del fumetto dal 2019, quindi posso dire di essere un esordiente. Il mondo del fumetto in Italia è ridicolo secondo me, l’editoria paga una fame (togliendo un paio di eccezioni) oppure ti danno royalities che date le vendite in italia equivale a essere sottopagati. Io lavoro in america prevalentemente e per una tavola ad inchiostro parliamo di 150 dollari, in italia pur di fare una pubblicazione ho dovuto lavorare a 30 euro a pagina (la media di lavoro per una pagina è di 10-12 ore). Sono tornato in america
    ps. fumettista italiano più completo è Matteo Scalera o Andreucci per me

  • @sebastianoantonicelli4342
    @sebastianoantonicelli4342 2 роки тому +36

    Non c'è offerta perché non c'è mercato.
    Non c'è mercato perché non c'è offerta.
    Uscire da questo loop è complicatissimo, dire che è la mentalità di chi produce/finanzia è troppo semplificativo.

    • @marcotalia5784
      @marcotalia5784 2 роки тому +3

      Infatti penso che gli editori italiani di oggi (vedi la Bao) facciano il loro lavoro con una incredibile passione, paragonabile a quella dei loro autori. Il problema, o la colpa se mi consenti il termine, è degli editori delle scorse generazioni, che si sono fossilizzati sul loro prodotto e non hanno avuto il coraggio o la voglia di puntare su nuove idee e nuovi autori. Quando poi si sono accorti del loro errore é stato troppo tardi, la vena dei lettori di fumetti italiani si è gradualmente esaurita senza possibilità di ricambio generazionale. Peccato…

  • @NoxilNobody
    @NoxilNobody 2 роки тому +17

    Da quando sto studiando per diventare fumettista, mi sono sempre più reso conto di quanto, almeno nella mia città, il reparto manga è sempre super affollato, quasi sempre da adolescenti che per carità ci sta, ma comunque
    In una fumetteria (di marca andiamoci così) è da qualche tempo per esempio che hanno ampliato a dismisura il catalogo manga, tra collection, light novel, riedizioni, volumi speciali e altro, gadget inclusi, hanno un catalogo vastissimo sui prodotti giapponesi
    I reparti dedicati ad altro sono nettamente di meno, del tipo che in una stanza l’80% è manga il resto è tutto il rimanente, non vendono quasi più spillati di nessun genere, di supereroistico o americano tendono a vendere solo le testate più importanti mentre le serie extra marvel/dc quasi non ci sono più, di fumetto italiano hanno quasi esclusivamente prodotti bonelli, francese praticamente nulla
    Se a questo aggiungiamoci anche che da noi in Italia l’informazione attorno al fumetto non giapponese è solo legata al mondo per bambini/cinecomics purtroppo non mi sorprende che da noi non prenda piede

  • @loscatolonediryoma1236
    @loscatolonediryoma1236 2 роки тому +38

    Aggiungo anche che la RAI, come anche la Mediaset, non sanno che il cartone possa essere una cosa per adulti o semplicemente per tutti. Basta farsi un giro sui loro servizi di streaming e vedrete cartoni per adolescenti accorpati a quelli per bambini pre-scolari, che poi, riguardo a quest'ultimi, perché non fare qualcosa di piacevole per tutti? Eh? Cioè, una cosa che non cringia il fratello maggiore quando lo guarda insieme alla sua sorellina.

    • @andreaciccarello
      @andreaciccarello 2 роки тому +6

      Il problema della Rai è che a seconda di chi ci metti a capo le strategie possono essere molto differenti. Sembra assurdo, ma qualche anno fa abbiamo avuto anime per adolescenti come AOT su Rai 4 proprio perché c’era gente che ci credeva. Mediaset di canto suo ha Italia 2 che gestisce a cazz si cane come al solito, ne azzecca una (Fireforce) per poi buttare al macero tutto facendo la gara a chi si becca lo share più basso

    • @fffff702
      @fffff702 Рік тому +3

      Penso che Mediaset dovrebbe affidarsi a delle persone più esperte in questi temi.
      Perché se continuiamo a mischiare "i teen Titans go" con "Dragon ball" non si ottiene nulla di buono

  • @Rokeet_
    @Rokeet_ 2 роки тому +105

    Questo succede perché in Italia non esiste più la cultura, o almeno non ci curiamo più di essa, ci limitiamo a vivacchiare sull'eredità che ci hanno lasciato quelli che vivevano qui prima di noi, ma non ci preoccupiamo minimamente di proseguire quel lascito e magari creare qualcosa di nuovo da esso in modo da mantenere viva quella suddetta eredità culturale che tanto sventoliamo patriotticamente ogniqualvolta si parli del nostro paese,ma forse questo è uno dei sintomi della morte dell'occidente che si sta palesando negli ultimi decenni.

    • @nkemnoraulmanfredini7286
      @nkemnoraulmanfredini7286 2 роки тому +10

      Qua in Italia siamo sempre in dietro. Musicalmente, cinematograficamente, a livello di fumetti da i fumetti su i supereroi ai fumetti che raccontano fatti veramente accaduti, a livello di animazioni etc.....

    • @ilydrawsandedits
      @ilydrawsandedits 2 роки тому +2

      Appunto, prendiamo esempio le Winx, prima negli anni 2004-2009 una serie originale, con personaggi ben caratterizzati, e adesso è diventata letteralmente una schifezza! Da partire dal character design schifosi, personaggi piatti e banali, con solo scopo commerciale per vedere le bambole e poi i villan completamente piatti!
      Tutto questo solo per dare pasto ad un pubblico mainstream e banale, e per solo scopo commerciale, tipo che nei film per animazione vengono a far doppiare Tik tokers e Infuencers, solo per soldi!
      Ora mai siamo passati da La Dolce Vita a Natale in Quarantena, Cinepanettoni di pessimo gusto e i Me contro Te!

    • @clarissa20106
      @clarissa20106 Рік тому +3

      @@giudicedredd9195 eeh questo problema in Italia riguarda praticamente tutti i campi artistici.
      Puntualmente escono i soliti detrattori, che spesso sono personaggi "influenti".
      Per me è sbagliato. Un prodotto si può anche criticare, ma questi non vogliono fare critiche costruttive, vogliono solo affossare gli artisti.
      Quanto volte devo leggere tra le righe:"noi italiani non siamo capaci...non siamo come gli altri, facciamo schifo a fare questo e quello".
      Questo tipo di ragionamenti fanno malissimo al nostro paese, secondo me.

  • @dakard1
    @dakard1 2 роки тому +11

    la base del problema è che non si è in grado di creare industria da quel poco di buono che c'è, perchè se poi fai quello incominci a creare sempre di più, il livello si alza, la qualità aumenta e soprattutto si perfeziona nel cercare di incontrare il gusto del pubblico, gli "influencer", come leggo dei commenti, non possono fare nulla su larga scala da soli, devono essere degli strumenti utilizzati da gente che sa fare industria

  • @Kirby635
    @Kirby635 2 роки тому +23

    Dario direttore della RAI prossimamente...

  • @mimi5769
    @mimi5769 2 роки тому +27

    Quanto sarebbe bello vedere animazioni italiane moderne di qualità

    • @k4yo_tam
      @k4yo_tam Рік тому +1

      Coff coff * movimenti production*

  • @exres4374
    @exres4374 2 роки тому +8

    Onestamente io ho 18 anni e mi mancano un botto i fumetti erotici-comici degli anni 70

  • @gangsterdelbosco
    @gangsterdelbosco 2 роки тому +15

    L'unica opera di animazione italiana trasmessa in prima serata con un target più verso gli adulti è Adrian che è stata un flop totale, onestamente non credo che si possa giungere a far pensare a rai di iniziare a produrre film o corti per adulti dopo che mediaset ha fatto così schifo

    • @tcvadomix
      @tcvadomix Рік тому +2

      In quel caso lì, mi chiedo perché la Mediaset non abbia comunque provato a farla uscire in home video / streaming, visto il gran numero di youtuber e commentatori che ne parlavano e per certi aspetti la trovavano pure originale. D'accordo che i diritti dell'opera sono del Clan Celentano, che gestisce le sue produzioni con logiche dubbie, ma sarebbe stato qualche soldo guadagnato.

  • @near2899
    @near2899 2 роки тому +8

    C'è da dire che Dario con l'influenza che ha e con la conoscenza smisurata in materia potrebbe (e dovrebbe) dedicare più spazio nei suoi canali per pubblicizzare i prodotti nostrani. Pure scoraggiando riuscirebbe a far vendere di più di quanto si venda ora, figuriamoci con un azione mirata atta a istruire il suo vasto pubblico...

  • @naicrom3788
    @naicrom3788 2 роки тому +11

    Mi sembra che però qualcosa in Italia si stia muovendo riguardo all’industria del fumetto, ad esempio la piattaforma Jundo sta cercando di far conoscere artisti italiani emergenti che scrivono storie molto originali ,di qualità e con stili molto vari, si spera che Jundo riesca con questi fumetti ad avvicinare più pubblico che sembra fossilizzato sempre sulle stesse storie, ma vestite in modo diverso.

    • @marcotalia5784
      @marcotalia5784 2 роки тому +3

      Mi chiedo quanto Jundo paghi gli autori, secondo me poco o nulla. Il vero sforzo o scommessa la stanno facendo loro, gli autori. Jundo ci ha messo la piattaforma e pochissimo marketing fatto un po’ alla buona. Comunque lodevolissima iniziativa.

    • @naicrom3788
      @naicrom3788 2 роки тому +1

      @@marcotalia5784 nel app c’è scritto che tutti i soldi di chi acquista i fumetti vanno agli autori, togliendo i costi di produzione e spedizione. Riguardo agli autori di cui non hanno fatto un volume cartaceo come dici tu probabilmente non vengono pagati molto, ma dobbiamo considerare che comunque Jundo sta ancora crescendo e speriamo che successivamente gli autori verranno pagati meglio.

  • @filippovernivich126
    @filippovernivich126 2 роки тому +6

    Dylan dog, Natan never, questi per me sono capolavori

  • @gi8rgi8
    @gi8rgi8 2 роки тому +10

    Bisognerebbe veramente ripartire dalle base in questo paese. Ora sono in vacanza in Francia. Nei negozi di fumetti si trova pochissima roba americana e quasi solo produzione locale/belga. Pochissimo di italiano, quasi zero. Produciamo solo cose per il mercato locale, anche a livello musicale e cinematografico. Non so perché ma i nostri produttori vogliono fare SOLO roba per il mercato locale, che non fa guadagnare un cazzo e non crea o valorizza un settore. Il cinema secondo me è il peggio, va avanti solo con sovvenzioni della regione Lazio e ciò che esce dalla palude è fatto solo da 5 registi al massimo. Basta a fare i lombrichi.

    • @pionieresvizzero2224
      @pionieresvizzero2224 6 місяців тому

      i fumetti francesi-belga per me sono i migliori al giorno d'oggi.

  • @ismaele3981
    @ismaele3981 2 роки тому +5

    Prendo in esempio la mia fumetteria di fiducia, che frequento da circa 15 anni. Ha un reparto esteso e ben articolato di manga, con di fronte uno scaffale coi DVD di film e serie animate giapponesi. Più un secondo scaffale, sempre di manga (per lo più completi o pezzi vecchi, difficili da reperire). Il reparto Bonelli è incassato sul retro di una colonna, con pile di dylan dog e tex (tra gli altri), una disposizione che invoglia poco il ragazzino di turno a spulciare questi prodotti.
    Ma questa è una situazione dovuta anche agli spazi disponibili...quindi veniamo ad una casa grossa come Bonelli.
    La Bonelli ha avuto all'attivo decine di personaggi e testate, ma se andate a vedere chi continua a vendere ne troverete un gruppo di 4-5, ovvero, dopo Tex, quelli nati fra anni 70 ed 80 e, in buona misura, acquistati con chi è cresciuto con tali personaggi (Martyn Mistere, Nathan Never, Zagor, ecc).
    Ora, non dirò che c'è una saturazione di fumetti giapponesi o comunque non italiani, perché in mezzo al marasma di prodotti, vi sono quelli validi, ed è anche logico che l'acquirente debba spendere i suoi soldi come meglio crede...però manca per gli editori italiani più anziani, la capacità di proporsi alle nuove generazioni.
    I suoi personaggi storici hanno ormai detto tutto e continuano a vendere unicamente per l'affetto dei "vecchietti", anche a fronte di declini più o meno palesi, vedi il buon Dylan "old boy" Dog, che arranca stancamente con nuovi nemici e inseguimenti al gadget tecnologico da parte di Groucho.
    È un declino simile a quanto visto per i simpson, nati negli anni 80-90 come parodia della famiglia media americana ed evolutisi poi in una trita serie di gag sempre più tristi.

    • @joebalgas1854
      @joebalgas1854 2 роки тому +2

      Tex è un monolite che va avanti da 70 anni, dove le storie hanno circa 6-7 canovacci, e dove a seconda dello sceneggiatore il carattere dei personaggi cambia, vogliamo parlare del piattume quando subentrò Nizzi a tutte le storie sceneggiate, dove praticamente Tex si trasformò in un detective pavido? Io non posso pensare di seguire una non-storia di 70 anni con i personaggi che proprio cambiano secondo chi scrive l'uscita del mese, è una cosa che alla lunga porta noia a tutti, che è quello che stava accadendo anche a DylanDog prima che chiamassero in soccorso Recchioni. E sono tutte così alla Bonelli, non sono "storie" ma idee che vengono spremute, non è più arte ma introito. Zagor idem e così tutte finchè vendono, quando non vendono più si chiudono e ciao alla storia. Questo modo di pensare andava bene nel secolo scorso forse, adesso non ha più senso, sono diventate della soap opera senza più pathos: che emozione puoi avere sapendo che saranno sempre feriti con la solita ferita di striscio non invalidante, che nessuno dei personaggi morirà, che tutto o quasi rimane uguale? Nessuna.
      I manga vengono scritti dallo stesso autore, sa come sono i personaggi, cosa pensano e come reagiscono, e c'è un inizio e una fine, con uno sviluppo della trama e dei personaggi che non sono mai gli stessi rispetto a come son partiti.

    • @ismaele3981
      @ismaele3981 2 роки тому

      @@joebalgas1854 mi trovi concorde, purtroppo è difficile che si smuova qualcosa: forse l'unico progetto che abbia potenziale è la serie animata su dragonero, ma a giudicare dal teaser rilasciato ancora nel 2020, non si prospetta incoraggiante

  • @filipporanieri8428
    @filipporanieri8428 2 роки тому +6

    Mirka Andolfo salvatrice nazionale

  • @AxelKrieger.
    @AxelKrieger. 2 роки тому +13

    Mi fa male ammettere che in questo la francia ci supera di 10000000000 spanne

    • @MC-fe3qc
      @MC-fe3qc 2 роки тому +3

      Ho visto tavole di fumetto nei musei francesi della prima guerra mondiale...

  • @Abson7
    @Abson7 2 роки тому +9

    L animazione in Italia = ogni tanto un cartone animato su Gesù della rai

  • @princekopa9142
    @princekopa9142 2 роки тому +8

    Diciamo che autori di un certo calibro ci sono ancora in Italia.
    Basti pensare a Mirka Andolfo, che ha iniziato il suo percorso con le Witch per poi sfruttare il web e ottenere quel successo commerciale che è stato Sacro e Profano, poi arrivata alla Marvel e alla DC, accompagnata poi da opere come "contro natura", "mercy" e ora "sweet paprika", tutte opere che sono prodotte da Panini e distribuite anche all'estero.
    Il problema è che appunto Mirka è una di quelle che alla fine c'è l'ha fatta, per così dire, una delle "poche" che effettivamente è riuscita a farsi notare nel mondo del fumetto italiano. E c'è anche da dire che in Italia, nonostante il suo stile, c'è ancora una certa diffidenza nello stile di Mirka in questo paese che, per alcuni, è "eccessivo" oppure "troppo adulto". Il problema, come ha detto Dario, è che c'è in Italia un certo problema con la cultura fumettistica, ancora relegata ad un concetto "fanciullesco" e poco convinta a "sperimentare".
    Infatti ironicamente la Andolfo fa più successo in America o in Francia che in Italia.

    • @ilmondosecondokappax64
      @ilmondosecondokappax64 2 роки тому +3

      Mi voglio collegare al "una delle poche", credo sia il problema maggiore, il lavoro di fumettista sta diventando a tratti elitario (non in termini di soldi ma di possibilità), molti possibili fumettisti non pubblicheranno mai un fumetto, invece in altre zone del mondo, ogni anno si notano nuovi autori, disegnatori, eccetera (un buon numero sia negli Stati Uniti che in Giappone), da noi invece ciò accade in maniera nettamente inferiore.

    • @princekopa9142
      @princekopa9142 2 роки тому +2

      @@ilmondosecondokappax64 Infatti basta anche farsi un giro su Instagram per notare che ci sono molti illustratori e Fumettisti italiani, ai più sconosciuti, che stanno ottenendo fortune con collaborazioni all'estero anziché in Italia.
      Un esempio lampante è Diego Fichera, Illustratore e fumettista siciliano, che secondo me ha anche un buon tratto e che sembra stia riuscendo ad avere successo con una collaborazione in America con due famosi artisti del settore, mentre qui in Italia è ancora considerato un' "emergente".
      Il problema è appunto questo: Noi i talenti ne abbiamo, ma appunto non sappiamo valorizzarli o li "discriminiamo" perché hanno uno stile troppo "adulto".

    • @ilmondosecondokappax64
      @ilmondosecondokappax64 2 роки тому

      @@princekopa9142 eh già, e tutto questo porta a un numero non soddisfacente di nuove storie ogni anno, oltre che a una varietà minore. Si dovrebbe pubblicare molto ma molto di più, poi ovvio non saranno tutti capolavori, ma non sempre il capolavoro ha successo, quindi.

  • @spotlessaxe015toon8
    @spotlessaxe015toon8 2 роки тому +8

    Dario nuovo ministro della cultura vi prego

  • @kimetsugod1133
    @kimetsugod1133 2 роки тому +19

    Dario, parliamoci seriamente: anche se i fumetti italiani acquisissero maggiore notorietà in Italia, chi mai li comprerebbe?
    Anche io spero che nel nostro Paese la cultura del fumetto si espanda e raggiunga quella degli altri posti, ma, ad esempio, in America, dove è “nata” “la cultura del fumetto ( come la intendiamo noi), leggono perlopiù manga.
    Comunque, quello che voglia dire, non è che in Italia non si debbano scrivere o disegnare fumetti, ma che al momento gran parte delle persone siano ossessionate dal Giappone e dagli anime.
    Pensiamo a tutti quei novellini che chiamano le loro opere “manga”, seppur non le pubblichino nel Sol Levante. Infatti, il mangaka è colui che pubblica un manga in Giappone, e non da qualche altra parte che non sia il posto originario, e non un fumettista alle prime armi che creda di fare manga, aggiungendo un po’ di fan service o un protagonista iper stereotipato( seppur questo problema attanagli anche gli altri mangaka.).
    Infine, per me, sì dovrebbe prima puntare sui prodotti animati, per poi spostarsi in ambito fumettistico. ( dato che gli italiani tendano a piacere più i prodotto animati che quelli fumettistici, quando si parla parla di editoria del fumetto.)
    Basti pensare alla seria su Zerocalcare, che è stata vista per lo più da gente che non conosceva molto le sue opere cartacee.

    • @NoxilNobody
      @NoxilNobody 2 роки тому +6

      Infatti mi lascia perplesso quando sento di autori occidentali che dicono di aver pubblicato un manga, come se bastasse scriverlo con il loro verso di lettura per renderlo tale

    • @mattiagerardocelzo2687
      @mattiagerardocelzo2687 2 роки тому +8

      La cultura del fumetto in Italia c'è ( hugo pratt, guido crepax, Attilio micheluzzi, claudio nizzi, magnus, max bunker, Vittorio giardino, guido Buzzelli, la casa editrice Sergio bonelli, ecc...) solo che oggi il fumetto italiano non è più considerato qui in Italia

    • @mattiagerardocelzo2687
      @mattiagerardocelzo2687 2 роки тому

      @Leor credo perché oggi i manga sono i prodotti nel campo fumettistico più venduti e allora molti fumettisti italiani per attirare di più il pubblico "diventano" dei mangaka italiani

    • @mattiagerardocelzo2687
      @mattiagerardocelzo2687 2 роки тому

      @Leor non ho mica detto il contrario, ho solo detto il motivo per cui molti fumettisti italiani fanno manga e si fanno chiamare mangaka, se non si era capito chiedo scusa

    • @mattiagerardocelzo2687
      @mattiagerardocelzo2687 2 роки тому

      @Leor ok, comunque anch'io penso che la maggior parte dei mangaka italiani scimmiotano quelli giapponesi

  • @TheRiujinjakka
    @TheRiujinjakka 2 роки тому +3

    Se mi volessi avvicinare a questo settore da dove dovrei partire anche per imparare, prima di investire? grazie

  • @Joe-fd3ow
    @Joe-fd3ow 2 роки тому +3

    C'è un pó di video in questo underground

  • @Roy96milan
    @Roy96milan 2 роки тому +2

    Sono curioso di vedere la serie animata di prossima produzione di RAI e Sergio bonelli editore riguardante dragonero adventures, spero possa crescere e allevare tanti nuovi giovani lettori...anche perché la serie di dragonero la trovo davvero fresca ed accattivante da leggere davvero da chiunque.. inoltre sono curioso anche dei film di dampyr e delle serie su julia e Dylan dog, speriamo possano portare un nuovo interesse sul fumetto italiano popolare, anche se la mia e' più una speranza che altro

  • @federicop.8315
    @federicop.8315 2 роки тому +7

    Tutto giusto ma sul fronte fumetto italiano bisognerebbe pure chiedersi, da lettori, che facciamo per invertire la rotta, a parte vedere tutto nero? Poco o nulla.
    Io leggo molti manga, tantissimi, così come tutto il resto e penso dopo 30 anni di letture di tutti i tipi di poterne parlare con cognizione. E ritengo appunto che una larga fascia di lettori legga solo produzioni giapponesi per partito preso, anche quando si tratta di cose palesemente mediocri. Succedeva prima, succede a maggior ragione oggi che il settore va bene. Tuttavia di cose ottime e anche mainstream, quindi non necessariamente di nicchia o d'autore, ce ne sono parecchie pure da noi. Ma vanno lette o quantomeno prese in considerazione dal grande pubblico.
    Parlo per esempio di quel che ha fatto Saldapress con diverse opere italiane o americane ma disegnate da autori italiani. O di Leviathan Labs. Oppure, ancora, di Bugs Comics con Samuel Stern e che a breve lancerà una nuova serie fantasy. In quanti hanno letto o comprato anche un solo numero di Samuel Stern qui? E quanti proveranno la nuova serie fantasy? E con Gianmarco Fumasoli qualcuno tra gli streamer/youtuber con visualizzazioni più alte, a parte i vari Lucadeejay, 8bit, Audaci ecc., ha provato mai a parlare per farlo conoscere alle proprie fanbase?
    Parliamo di Bonelli... La casa editrice milanese ha lanciato ultimamente diverse serie da libreria: 10 ottobre, il Confine, La Divina Congrega e Nero tanto per citare i più recenti. In quanti hanno letto Nero o il Confine, da cui peraltro trarranno una serie tv? E Zagor/Flash? E i numeri 0 di Dylan Dog/Batman e Nathan Never/Justice League? Cioè, parliamo di personaggi iconici italiani che vengono affiancati a quelli DC. Una roba non da poco.
    Capitolo Tex. Come Topolino viene usato sempre per rappresentare il Fumetto Italiano ed etichettare chi li legge (per vecchi/per bambini). E invece Tex pur mantenendo le caratteristiche che da sempre lo contraddistinguono, è tra le testate più vivaci e variegate che ci siano al momento in Italia. Non c'è solo la serie regolare, che tra l'altro in questo momento è in edicola con il primo numero di 7 di una nuova saga la tinte horror che vede il ritorno di Mefisto. Ma c'è Tex Willer, ovvero le avventure del giovane Tex (fuorilegge) che ha sceneggiature molto meno imbrigliate rispetto alla serie principale e anche molto avvincenti (tra l'altro con una continuità di fondo). E poi ci sono i cartonati alla francese che sono, spesso, una gioia per gli occhi. Chi ha letto o sfogliato qui Tex La Frustata, tanto per dirne uno?
    E come i cartonati alla francese di Tex ci sono quelli di Dragonero e Senzanima. Quest'ultima è una serie molto adulta dedicata al giovane Ian Aranil (prima che diventasse Dragonero). Un fantasy, dicevo, molto violento e per un pubblico adulto, che farebbe felici molti appassionati di Berserk. Ma va comprato per capirne il valore. E sempre di Drogonero lo stesso discorso vale per la serie regolare che ha una continuità orizzontale. Anche lì i disegni straordinari e gli autori di prim'ordine. Faccio il nome di un artista emergente: Lorenzo Nuti, un fenomeno. Andate a cercare le sue tavole.
    Altro caso: Dylan Dog. In quanti sanno che il Color Fest presenta storie a colori anche molto sperimentali sia da un punto di vista narrativo che, soprattutto, visivo? Basti pensare al Color Fest realizzato da Officina Infernale, o al numero 36 di De Feo e Rincione su Mister Punch. O, ancora, al 37 di Cajelli e Lauria.
    Ripeto, tutto giusto, ma iniziamo anche a rivalutare ciò che abbiamo o a sostenerlo un pò di più invece di vedere tutto nero sul fronte italiano e come oro tutto quello che viene dall'oriente.
    Stesso discorso per il fior fiore di artisti italiani che lavorano anche per le major americane o in Francia. Lavorano all'estero per le ristrettezze del mercato interno ma quanti li conoscono davvero? E quanti comprano anche magari le loro produzioni italiane? Mirka Andolfo, Elena Casagrande, Emanuela Lupacchino, Sara Pichelli, Cavenago, Simone Bianchi, Gabriele dell'Otto, Simone Di Meo, Di Giandomenico, Werter Dell'Edera, Camuncoli, Checchetto, Sorrentino, Camagni, Caselli, Valerio Schiti ecc. Stiamo parlando di gente che non ha nulla da invidiare ai maestri giapponesi. Gente che tutto il mondo ci invidia.
    A questi poi si aggiungono autori italiani che lavorano qui per diverse casi editrici e che vanno solo scoperti o letti, almeno una volta. Solo per citarne qualcuno, Bilotta, Boselli, Recchioni, Palloni, Rincione, Cuello, Radice e Turconi, Ruju, Mari, Bevilacqua, Fior, Fabio Celoni, Camboni, Alberti, Ambrosini, Max Dall'Oglio e tantissimi, tantissimi altri cui si aggiungono, ovviamente i più noti Gipi e Zerocalcare. Si tratta di scrittori e artisti di primo livello ma per una grossa fetta di pubblico, non esistono nemmeno lontanamente. Per pregiudizi e limitatezza delle proprie letture.
    Sul l'animazione la situazione è grave, questo è palese e ormai penso sia pure tardi provare a fare qualcosa. Il gap anche tecnologico oltre che culturale è immenso. Però invece sul fronte cinematografico ci vedo dei segnali che però non vengono colti, forse, come dovrebbero. Un caso che dovrebbe diventare aignificativo in tal senso è il film di Dampyr su cui Bonelli ha investito tanti milioni di euro. In quanti qui lo vedranno quando uscirà? E quanti hanno letto mai qualcosa di Dampyr? E quanti compreranno i prossimi 4 numeri che ne narrano le origini proprio per avvicinare i lettori al film di prossima uscita?
    Quel che dico, e lo ripeto, è che effettivamente c'è un problema nel settore in Italia ma anche i lettori devono essere chiamati a fare la propria parte e ad allargare i propri orizzonti senza pregiudizi. Perché se mancano i lettori (e i divulgatori in rete visto che su altri canali non si può contare), le case editrici italiane saranno sempre poche o non oseranno mai provare a fare qualcosa di diverso, a variare di più l'offerta e a rivolgersi ad altri target.

    • @joebalgas1854
      @joebalgas1854 2 роки тому +1

      Sono un vecchio lettore della Bonelli, vuoi sapere per me quel è il grosso problema delle serie Bonelli? Sono scritte da autori diversi.
      Partiamo da Tex: tutto vero quello che dici tu, ma Tex è un monolite che va avanti da 70 anni, dove le storie hanno circa 6-7 canovacci, e dove a seconda dello sceneggiatore il carattere dei personaggi cambia, vogliamo parlare del piattume quando subentrò Nizzi a tutte le storie sceneggiate, dove praticamente Tex si trasformò in un detective pavido? Io non posso pensare di seguire una non-storia di 70 anni con i personaggi che proprio cambiano secondo chi scrive l'uscita del mese, è una cosa che alla lunga porta noia a tutti, che è quello che stava accadendo anche a DylanDog prima che chiamassero in soccorso Recchioni. E sono tutte così alla Bonelli, non sono "storie" ma idee che vengono spremute, non è più arte ma introito. Zagor idem e così tutte finchè vendono, quando non vendono più si chiudono e ciao alla storia. Questo modo di pensare andava bene nel secolo scorso forse, adesso non ha più senso, sono diventate della soap opera senza più pathos: che emozione puoi avere sapendo che saranno sempre feriti con la solita ferita di striscio non invalidante, che nessuno dei personaggi morirà, che tutto o quasi rimane uguale? Nessuna.
      I manga vengono scritti dallo stesso autore, sa come sono i personaggi, cosa pensano e come reagiscono, e c'è un inizio e una fine, con uno sviluppo della trama e dei personaggi, che non sono mai gli stessi rispetto a come son partiti.

    • @N.a.r.i
      @N.a.r.i 2 роки тому +2

      Non è MAI colpa del pubblico.
      Non fate questo errore provinciale. Se la gente non arriva ad un prodotto pensato per loro è perché non vengono utilizzati i canali giusti, il prodotto non funziona come dovrebbe oppure si fa poca o nulla pubblicità.
      Mai, mai, MAI dare la colpa ai lettori. Abbiamo fatto questo errore per mezzo secolo, è ora di migliorare e passare avanti.
      Quindi, voi lettori. Giusto interrogarsi sulle proprie abitudini, ma sappiate che non è colpa vostra. Se cercate qualcosa e il mercato non riesce a darvelo, è colpa del mercato che non fa giuste analisi delle vostre preferenze, dei vostri gusti, del vostro linguaggio narrativo.
      Se il cinema avesse fatto questo ragionamento oggi, nel 2022, sarebbe morto e sepolto.

  • @MayuriK_it
    @MayuriK_it 2 роки тому +3

    Giusto discorso. Io spero che Dario nel suo piccolo possa pensare di produrre qualche opera: di soldi né tira parecchi su con Twitch e sicuramente la sua fama lo aiuterebbe a trovare finanziatori.
    Fossi in lui lo farei

  • @alessagiambifilm
    @alessagiambifilm 2 роки тому +2

    Come si chiama il manga con la copertina gialla che ha in mano dario a 10:10

  • @egon1247
    @egon1247 2 роки тому +2

    più top e tier list sui fumetti italiani quindi.

  • @ubiquit4s
    @ubiquit4s 2 роки тому +3

    Molto incoraggiante

  • @RATS_
    @RATS_ Рік тому +1

    Questa cosa succede anche con il cinema non di animazione purtroppo. Il cinema è un'arte per figli ricchi. I fondi ministeriali sono inutili perché non possono essere utilizzati immediatamente, sono dei rimborsi che puoi ottenere già se hai in mano la metà del budget necessario alla produzione. Peccato che questa cosa giova solamente alle vecchie produzioni attive almeno da vent'anni.

  • @ilmartire999
    @ilmartire999 2 роки тому +5

    Oh finalmente un influencer che dice che i discorsi da bar sono veri

  • @degu5414
    @degu5414 2 роки тому +2

    Si dovrebbe parlare più spesso di questo problema, far emergere il malcontento e spingere perché si faccia seriamente impresa sull'intrattenimento, non serve a niente parlarne una volta e basta. La maggior parte dei giovani che vogliono fare fumetto, cinema, animazione, teatro non lo sanno che cosa li aspetta non sono informati. Se lo fossero forse qualcosa cambierebbe ma neanche nei corsi specializzati se ne parla. Dovremmo provare a fare qualcosa finché siamo giovani, almeno per quei poveri stronzi che verranno dopo di noi

  • @g.alexdidio3422
    @g.alexdidio3422 2 роки тому +1

    Credo sia uno dei discorsi più riassuntivi e veritieri che abbia mai sentito sul fumetto italiano, sono completamente d'accordo. Sul fatto della varietà, anche li è vero: quello che si trova in giro sono o i classici titoli di Bonelli o titoli autobiografici di autori, che comunque non sono male come fumetti ma sempre per il solito motivo, ovvero che non si sperimenta. Poi c'è chi sperimenta ma li o si rimane nell'underground e si vende poco, o direttamente non si viene neanche finanziati. Per finire Dario mi ha anche messo curiosità sul suo fumettista preferito e vorrei esplorarlo un po', ma non ho capito come si chiama

    • @polipod2074
      @polipod2074 2 роки тому +1

      Il fumettista preferito di Dario Moccia si chiama Gipi, pseudonimo di Gianni Pacinotti

  • @whiteshadow5535
    @whiteshadow5535 2 роки тому +1

    Di quando è la live?

  • @alessandrogaruti3909
    @alessandrogaruti3909 2 роки тому +5

    Non c'è niente da fare, i manga hanno il marketing migliore di tutti: gli anime

  • @MrTazzopazzo
    @MrTazzopazzo 2 роки тому +3

    È molto triste tutto questo.

  • @nico_m_d5070
    @nico_m_d5070 2 роки тому +1

    totalmente d'accordo

  • @ghera7876
    @ghera7876 2 роки тому +5

    Grande Lenny Freeboter

  • @edoo7048
    @edoo7048 2 роки тому

    Ma Dario cosa ne pensa di Golden Kamuy?

  • @Ztenam976
    @Ztenam976 2 роки тому +4

    Secondo me noi(e non solo noi) non abbiamo la mentalità adatta per fare fumetti o opere simili che stupiscano le grandi masse di giovani, come invece succede in altri paesi, come per esempio Giappone e Stati Uniti

    • @fffff702
      @fffff702 Рік тому +1

      Potremo provare a riportare in vita delle opere che hanno avuto successo ma bisognerebbe usare delle opere più moderne per attirare i giovani

    • @berardinogiordano226
      @berardinogiordano226 Рік тому

      Ma dai......Dylan e stato un caso editoriale sconvolgente , il fatto è che anche con un prodotto nuovo , il consumatore e snob , e sia mai lo prova , aggiungiamo le piccole negligenze compiute dagli editori , e fenomeni interconnessi.....et voilà ,. Comunque mi chiedo perché abbiamo un paese a forma di stivale , se a subire calci dove non batte il sole siamo noi , vedi Dampyr film recente della SBE , non esaltante ma un inizio , cone è stato accolto? Male , ecco cosa succede , Morbius incassa tanto , Dampyr di poco più in su dei costi guadagna , bho.

  • @AlaricoociralA
    @AlaricoociralA 2 роки тому +1

    Gipi, ma pure Manuele Fior oh. Dove lo mettiamo.

  • @jonathansidella4432
    @jonathansidella4432 2 роки тому +4

    Avrei da ridere sulla parte riguardante l'animazione, budget e botteghino. Il buon Dario parla di botteghini riguardanti film d'animazione italiani, arrivando addirittura a parlare di "milione", ma in realtà quando si parla d'animazione italiana, ci dovremmo riferire agli incassi con cifre riguardanti le centinaia di migliaia, infine dice anche "l'animazione va benino", ma non è vero, l'animazione italiana va sempre male, l'unica cosa che negli ultimi anni è andata realmente bene è la serie di zerocalcare, ma come ben sapete, parliamo di una serie, parliamo di zerocalcare (probabilmente il fumettista italiano più famoso), ed infine c'è la targa netflix, per cui non c'entra assolutamente nulla con ciò che è canonicamemte l'animazione italiana

    • @fffff702
      @fffff702 Рік тому

      Forse "Adrian" perché è targato Mediaset

  • @masterjunky863
    @masterjunky863 2 роки тому +5

    Forse voi influencer del fumetto potete cambiare le cose. Fate qualcosaaaaa!

  • @alunsage882
    @alunsage882 2 роки тому +3

    Chissà che il big project che Dario sta per annunciare non riguardi proprio qualcosa che smuova questa situazione di cacca a cui lui tiene tanto

    • @paozan4855
      @paozan4855 2 роки тому

      Il format post nerd cultura per il mercoledì?

    • @alunsage882
      @alunsage882 2 роки тому +3

      @@paozan4855 no secondo me vuole fare una casa di produzione animata (allargare la società con Simone Peano) oppure una casa editrice. Più volte ha detto che è il progetto più rischioso ed eccitante in cui si è cimentato, che riguarda l'ambito nerd e che ci andrà in pari se gli va tutto bene. Quindi queste sono le mie teorie

    • @tirannorex701
      @tirannorex701 2 роки тому +1

      @@alunsage882 contando il successo fatto con le carte della lore secondo me anche una cosa del genere fatta da Dario potrebbe funzionare

  • @piedic.4493
    @piedic.4493 Рік тому

    vedo ora, ma concordo su tutto,ho lavorato nel cinema di animazione,(character,storyboard,layout)ma è da un tot di anni che non faccio più niente al riguardo, non a caso,a tal proposito le mie ultime commissioni riguardavano studi di personaggi per film di (posso scriverlo?!) merda......la bambina e le rondinelle,San Francesco...per carità,standing ovation per film come il gatto e la gabbianella,ma una tantum.....poi?!? siamo secondo me "ancora" troppo legati al film d'autore,ma nella accezione peggiore del termine......e dove vogliamo andare...?!

  • @subcultjoint6566
    @subcultjoint6566 2 роки тому

    Guardate l'indie game Cookie Cutter per animazione-arte italiana di qualita'

  • @giacomoboscolo
    @giacomoboscolo 2 роки тому +1

    bello ©

  • @damianopastore2871
    @damianopastore2871 2 роки тому +2

    Ok l' amore per il Giappone ma il nuovo boom è dovuto al fatto che tanti comprano manga su manga senza leggerli ma solo per emulazione, ammassi di volumi da sfoggiare millantando conoscenze, sembra assurdo ma ora fa figo leggere manga, è un carro su cui tutti vogliono salire

  • @andrea_5085
    @andrea_5085 Рік тому

    Di Cartoni seri italiani l'unico che mi viene in mente era huntik

  • @uomoblatta7024
    @uomoblatta7024 2 роки тому

    Riassunto Video: WEI UAGLIO'

  • @slimcognito98
    @slimcognito98 2 роки тому +3

    Dada mi ha fatto venire un infarto porcoddio

  • @alexrinaldi5661
    @alexrinaldi5661 2 роки тому

    per fare un lavoro bisogna avere la copertura coi soldi se no chi cazzo lo fa, siamo realisti!

  • @breakingstroms3901
    @breakingstroms3901 Рік тому

    Ha ragione nel discorso dell'animazione in italia

  • @gianmarcogrieco4464
    @gianmarcogrieco4464 2 роки тому

    Parola del giorno: underground

  • @85delany
    @85delany 2 роки тому

    apri un patreon please

  • @kimetsugod1133
    @kimetsugod1133 2 роки тому +12

    Ragazzi, adesso mi odierete, ma, secondo il mio modestissimo parere, la colpa è anche delle case editrici, che raramente tendano ad evolversi e lasciare spazio ai giovani.( basti pensare alla Bonelli che continua ancora a pubblicare le stesse cose ancora oggi, mentre Zerocalcare è quello che serve al nostro Paese, per migliorare la nostra editoria.)

    • @marcotalia5784
      @marcotalia5784 2 роки тому +5

      La Sergio Bonelli dovrebbe lasciare spazio agli autori, avere fiducia in loro, senza incatenarli ad un personaggio già creato, la cui storia ormai è già stata raccontata in 2000 modi diversi. È un po’ come diceva Dario nel video, se in passato avessero reinvestito i guadagni su nuovi autori e nuove idee oggi ci troveremo in una situazione in qualche modo simile a quella del Giappone, invece di avere ancora Diabolik in edicola o al cinema. Ma ormai credo che ci sia poco da fare, ci siamo persi la generazione dei giovani lettori che difficilmente si avvicinerà al fumetto una volta cresciuta… peccato!

    • @ilmondosecondokappax64
      @ilmondosecondokappax64 2 роки тому +4

      Da dire che Bonelli negli ultimi anni sta migliorando sotto questa idea, ricordiamoci la sezione Audace con autori come Bevilacqua.

  • @mexicannerdcultura5945
    @mexicannerdcultura5945 2 роки тому +7

    Il fumetto in Italia ha sempre avuto una vita ed uno sviluppo particolare. Da una parte abbiamo la Bonelli e la panini (che rappresenta Disney ora) e dall’altra gli autori. Coloro che fanno i cosiddetti fumetti autoriali. I fumettisti che lavorano per i personaggi guadagno bene, non sempre, però. Un esempio è il grandissimo Renzo Calegari che ottenne sostentamenti grazie alla legge Bacchelli. Dall’altra parte troviamo gli autori. Prima, però tutti i fumettisti come Pratt, Bonvi, Micheluzzi, e simili lavoravano per riviste. Li potevi trovare su Eureka come sul cartonato Bonelli della famosa serie “Un uomo un avventura”. E tutte queste collane dove potevi trovare di tutto vendevano molto bene. Oggi, da una parte abbiamo un abbassamento culturale, con la gente che va dietro alle giapponesate o snobbano a priori i prodotti italiani, ma dall’altro lato chi prova a fare il fumettista si sente un autore. Non vuole fare gavetta, vuole il libro intero: il Graphic Novel! Pretendono di essere autori, senza partire dalle basi. Un tempo si andava a fare bottega, lavorando per due spiccioli, magari inchiostrando le tavole. Oggi di è persa quella umiltà.

  • @orestelapeste1894
    @orestelapeste1894 2 роки тому +2

    Ti prego, fa che parli di Manga Vibe
    Ti prego, fa che parli di Manga Vibe
    Ti prego, fa che parli di Manga Vibe
    Ti prego, fa che parli di Manga Vibe

  • @paolomedri6791
    @paolomedri6791 2 роки тому +10

    Ma anche il cinema italiano è morto

    • @zauberer1259
      @zauberer1259 2 роки тому +4

      Mmmh se intendi quello d'animazione ok, ma dove metti Garrone, sorrentino Mainetti ecc?

  • @damianc9820
    @damianc9820 2 роки тому +7

    In Italia va solo il calcio (che per carità nulla di male, ma anche meno dai, per una partita gente si prende a sberle,ridicoli). In ambito televisivo va avanti solo il trash e le cazzate tipo uomini e donne, roba spazzatura oltre ogni misura, e ovviamente le grandi opere cinematografiche di ruffini che quelle si che sono opere d’arte.
    Poi ci stupiamo se vengono spesi milioni per fare una serie tv come adrian, e non viene dato mezzo euro a gente capace semplicemente perché “non conosciuta” come l’egocentrico Celentano.

  • @simonemenghini8043
    @simonemenghini8043 2 роки тому +2

    Senza scherzare, qualcuno ha mai comprato Tex? O anche visto qualcuno comprarlo?

    • @zurenarrh6551
      @zurenarrh6551 2 роки тому +5

      Io lo compro da circa due anni e mezzo e, almeno dove vivo io, viene comprato anche da molti ragazzi

    • @mario05txtssend92
      @mario05txtssend92 2 роки тому

      io ho qualche volume

    • @mexicannerdcultura5945
      @mexicannerdcultura5945 2 роки тому +1

      Tex vende in un mese quanto tutti i manga in un anno.

    • @simonemenghini8043
      @simonemenghini8043 2 роки тому +1

      @@mexicannerdcultura5945 ho sentito tante volte questa cosa. Non é che non ci credo...ma chi é che lo compra? Ahahahha cioè credo la maggior parte delle persone non sanno neanche cosa sia

    • @simonemenghini8043
      @simonemenghini8043 2 роки тому

      @Leor vero vero. Però mi sembrava assurdo che non abbia mai visto nessuno parlarne o comprarne almeno uno. Però si é tutta percezione

  • @giuseppesabedistefano1210
    @giuseppesabedistefano1210 2 роки тому

    Io lavoro per gli americani, se chiedo qui o mi lasciano appeso mesi e mesi oppure gratis con eventuale 10 - 20 % sulle royalty (ovviamente se non c'hai mille mila follower manco ti guardano le tavole) che se vendi 2 copie guadagni 2 panini col prosciutto della Lidl, alla meglio sono una 20ina di euro per pagina completa, ink e color, che comunque significherebbe 200 euro se corri come un dannato al mese. Poi dici se non è meglio abbandonare la nave che affonda.

  • @lordboros5715
    @lordboros5715 2 роки тому

    Insomma…gli piace dire underground 😌

  • @AntonioZottoli
    @AntonioZottoli 2 роки тому

    Ho stampato almeno 4 piccoli volumi a fumetti autoprodotti, con i miei soldi, senza sponsor o altro, senza avere alcuna possibilità di poter condividere il mio lavoro, né tra le mie cerchie, né tanto meno su internet; ma piu che dire delle mie banali difficoltà, vorrei capire tu...di che stai parlando? No, perché se il tuo discorso è rivolto agli editori, ma loro cosa se ne fottono se hanno tutta una massa a cui la pappa piace e come, e più è omologata e meglio è; se invece è rivolto agli autori, cosa dovrebbero fare? Omologarsi a loro volta alle giappo-cineseríe?? La butto lì così tanto per me ormai questa (disciplina) è un vizio privato... Ciao e buon lavoro

  • @GAMETIMETVTM
    @GAMETIMETVTM 2 роки тому +6

    sapete perché non cè cultura? per colpa del Pubblico e di chi lo rappresenta... se chi rappresentasse il pubblico invece di far vedere che "è giusto inseguire la massa" e invece di premiare film\fumetti ecc fatti e studiati appositamente per ipnotizzare il pubblico senza nessun altro tipo di cosa dietro premiasse la creatività e la bellezza magari sarebbe meglio, anche su UA-cam è la stessa cosa, apri UA-cam e sembra che tutti fanno solo e soltanto gameplay come Favij o Lyon, non ti sembra che esista altro e sembra che devi fare per forza Minecraft per fare successo, poi ci sono casi come il mio che dimostrano il contrario e che dimostrano che un pò di creatività e di studio esistono, se non volete che faccio paragoni con me li farò con i Me contro te, additati da tutti ma nonostante sono additati da tutti sono tra i pochi ad avere un loro stile inconfondibile ed unico in Italia, se invece di additare il diverso lo si accettasse tanta gente si sentirebbe spronata a ricercare la creatività e troverebbe in tante cose la propria passione, il problema è che sin dalla scuola elementare ti viene insegnato che lavorare è = a SOLDI, non ti viene tramandato altro, a meno che non sia il professore stesso che è un gran professore è difficile trovare chi invece di fare questa equazione ti dice passione = lavoro, Lavoro = utilità, ed in fine la tua Utilità viene ripagata in soldi, se ti spiegassero questa cosa saremmo pieni stra colmi di arte perché si metterebbe la passione avanti al guadagno, questa cosa ti viene insegnata in paesi come il Giappone, ecc, in paesi come l'america non ti viene insegnato però quello che l'america fa è premiare l'arte e il progresso, paesi come il nostro invece non fanno altro che premiare il guadagno economico e non l'utilità vera di tante cose

  • @vantaisback2660
    @vantaisback2660 2 роки тому

    Il marketing e l'uccello di Dario Moccia sono le uniche cose importanti, il resto non ce ne importa una sega.

  • @yarideagostini5744
    @yarideagostini5744 2 роки тому

    In parole povere.
    Non è nella nostra cultura.
    Punto.

  • @angelodichiara7909
    @angelodichiara7909 2 роки тому +1

    Gli italiani non sanno fare cinema di animazione. Figuriamoci fare impresa su questo. L'unico modo di uscirne è affidare l'intera industria dell'animazione italiana agli stranieri. Magari al Giappone o alla Francia.

  • @JackSentinel
    @JackSentinel Рік тому

    DRAGONERO tanta roba, forse un dei fumetti italiani più interessanti e belli del momento, disegni per me molto più belli dei manga soliti .

  • @dddddd34216
    @dddddd34216 2 роки тому +1

    😉

  • @andrea_5085
    @andrea_5085 Рік тому

    Di Cartoni seri italiani l'unico che mi viene in mente era huntik