credo che questo monologo rappresenti una grande verità. Il suo vero significato non è quello che per essere autentici bisogna trasformarsi chirurgicamente, come molti pensano. Ma che per essere autentici bisogna sfidare i pregiudizi, le aspettative che gli altri hanno su di noi e a volte anche quelle che abbiamo su noi stessi. Per trovare il nostro vero io, bisogna rinunciare ad essere convenzionali e a voler essere amati per forza. E per far questo ci vuole tanto coraggio per sopportare cicatrici che sono molto peggiori di quelle di un intervento chirurgico. Ma è uno sforzo che vale la pena fare. Perché costa molto essere autentici e in questa cosa non bisogna essere tirchi. Brava Agrado e bravo Almodovar :-)
Uno dei più bei film dell'era contemporanea. Esattamente speculare alla poetica di Fellini: questi trasfigurava la realtà in sogno, o meglio amplificava ciò che di onirico, surreale, estremo, eccessivo si cela nella realtà, mentre Almodovar "normalizza" ciò che nella realtà la morale comune considera irreale, eccessivo, estremo e anormale. Geniale!
Una verità assoluta, questo monologo, questo film oltre ai brividi mi mette addosso un senso di entusiasmo per la vita come poche altre cose riescono a farlo.
questo è uno dei pezzi più belli della storia del cinema di tutto il mondo avrebbero dovuto darle l Oscar a interprete e doppiatrice un pezzo di bravura
Film che rievoca emozioni antiche, profonde e innegabili che fanno eco in ognuno di noi. Perché in tutti c'è un io a volte castrato che non riesce a venire fuori per esprimersi e sbocciare. Ognuno di noi ha il diritto ad essere sé stesso fino in fondo. Film di un'umana e sincera poesia a volte disarmante.
ha ragione, la maggior parte delle persone vive vite frustrate , accontentandosi per non osare,....rinunciando a sognare di essere qualcosa d'altro....
Peccato che nel rincorrere "l'idea che sogniamo di noi stessi" molti arrivino a degli estremi tali da rovinarsi la salute fisica o mentale. Il caso di Agrado? Prostituzione, interventi molto invasivi che potevano costarle la vita a causa delle anestesie totali. Nel caso di molti altri? Abuso di chirurgia estetica, disordini alimentari ecc.Non saremo mai soddisfatti se ricerchiamo l'autenticità in un "astratto", in qualcosa che magari è irraggiungibile e per questo per nulla autentico.
Molti transessuali assumono ormoni e ricorrono ad interventi estetici per trasformarsi in modo equilibrato e proporzionato,mentre altri si deformano e si sfigurano completamente per rincorrere un ideale che ai loro occhi sembra giusto.Anche nel caso di molte persone non transessuali,perchè farsi una quinta di seno al posto di una misura inferiore e più gestibile?Perchè iniettarsi litri di silicone nei glutei fino a sembrare grotteschi?Perchè fare lampade o schiarirsi con la candeggina rischiando
Ma il senso di questo monologo NJ on è fare un inno alla chirurgia estetica. Questo monologo è universale, basta cambiare soggetto e complemento oggetto. Non ci arrivi?
L'ho visto per la prima volta a 14 anni..mi toccò a tal punto da innamorarmi del cinema di Almodovar... l'ho appena rivisto e mi sono accorta di non essere affatto cambiata da allora...6 anni fa piangevo per Lola, per la sua autodistruzione, per il dolore da lei arrecato a due donne che forse in qualche modo aveva amato, e a quel figlio mai conosciuto e che nonostante tutto aveva sempre desideravo... Questo film mi ha cambiato la vita....
Quando vedo Lola piangere alla notizia della morte del figlio che non aveva mai conosciuto mi si torce lo stomaco dal dolore ed anche ora che lo scrivo, anni e anni e anni dopo averlo visto al cinema la prima volta, ho le lacrime agli occhi. Almodovar mi ha regalato uno sguardo più tenero e, forse, anche più disilluso delle cose che riguardano l’Amore ed i danni dell’Amore e per questo lo ringrazio.
"...perchè una persona è più vera, quanto più assomiglia all'idea che ha sognato di se stessa..."
credo che questo monologo rappresenti una grande verità. Il suo vero significato non è quello che per essere autentici bisogna trasformarsi chirurgicamente, come molti pensano. Ma che per essere autentici bisogna sfidare i pregiudizi, le aspettative che gli altri hanno su di noi e a volte anche quelle che abbiamo su noi stessi. Per trovare il nostro vero io, bisogna rinunciare ad essere convenzionali e a voler essere amati per forza. E per far questo ci vuole tanto coraggio per sopportare cicatrici che sono molto peggiori di quelle di un intervento chirurgico. Ma è uno sforzo che vale la pena fare. Perché costa molto essere autentici e in questa cosa non bisogna essere tirchi. Brava Agrado e bravo Almodovar :-)
Complimenti per le sue parole!
Una persona è tanto più autentica quanto più cerca di assomigliare a se stessa. Quanto adoro questa scena e l'attrice.
Brutale. Il doppiagio a l'italiano di questa scena è una opera magna. Magnífico. Saluti da l'espagna.
Bravissima anche la doppiatrice in italiano Veronica Pivetti
Uno dei più bei film dell'era contemporanea. Esattamente speculare alla poetica di Fellini: questi trasfigurava la realtà in sogno, o meglio amplificava ciò che di onirico, surreale, estremo, eccessivo si cela nella realtà, mentre Almodovar "normalizza" ciò che nella realtà la morale comune considera irreale, eccessivo, estremo e anormale. Geniale!
Penso sia il mio film cult♡
Una verità assoluta, questo monologo, questo film oltre ai brividi mi mette addosso un senso di entusiasmo per la vita come poche altre cose riescono a farlo.
questo è uno dei pezzi più belli della storia del cinema di tutto il mondo avrebbero dovuto darle l Oscar a interprete e doppiatrice un pezzo di bravura
Film che rievoca emozioni antiche, profonde e innegabili che fanno eco in ognuno di noi. Perché in tutti c'è un io a volte castrato che non riesce a venire fuori per esprimersi e sbocciare. Ognuno di noi ha il diritto ad essere sé stesso fino in fondo. Film di un'umana e sincera poesia a volte disarmante.
ha ragione, la maggior parte delle persone vive vite frustrate , accontentandosi per non osare,....rinunciando a sognare di essere qualcosa d'altro....
a me fa sempre venire i brividi... !!
Grandiosa!!!!!!
E bellissimo film, dopotutto Almodovar è una garanzia!
Grazie per averlo pubblicato! :)
Hai ragione..provo esattamente la stessa cosa
❤
opinabile il fatto che l' autenticità corrisponda all' idea che sogniamo per il nostro io (interno ed esterno)
una é piú autentica...
ho visto questo film in lingua originale e devo dire che nonostante apprezzi Veronica Pivetti come doppiatrice, non è adatta a questo personaggio...
la doppiatrice doveva essere eva robin's e poi hanno dato il ruolo alla pivetti. forse era meglio la robin's :D
Como Antonia, ninguna.
Peccato che nel rincorrere "l'idea che sogniamo di noi stessi" molti arrivino a degli estremi tali da rovinarsi la salute fisica o mentale. Il caso di Agrado? Prostituzione, interventi molto invasivi che potevano costarle la vita a causa delle anestesie totali. Nel caso di molti altri? Abuso di chirurgia estetica, disordini alimentari ecc.Non saremo mai soddisfatti se ricerchiamo l'autenticità in un "astratto", in qualcosa che magari è irraggiungibile e per questo per nulla autentico.
Molti transessuali assumono ormoni e ricorrono ad interventi estetici per trasformarsi in modo equilibrato e proporzionato,mentre altri si deformano e si sfigurano completamente per rincorrere un ideale che ai loro occhi sembra giusto.Anche nel caso di molte persone non transessuali,perchè farsi una quinta di seno al posto di una misura inferiore e più gestibile?Perchè iniettarsi litri di silicone nei glutei fino a sembrare grotteschi?Perchè fare lampade o schiarirsi con la candeggina rischiando
Eloisa Figun perché non sono e non saranno mai una questione tua, ma loro, sei libera di non capire, ma è doveroso accettare
Ma il senso di questo monologo NJ on è fare un inno alla chirurgia estetica. Questo monologo è universale, basta cambiare soggetto e complemento oggetto. Non ci arrivi?
L'ho visto per la prima volta a 14 anni..mi toccò a tal punto da innamorarmi del cinema di Almodovar... l'ho appena rivisto e mi sono accorta di non essere affatto cambiata da allora...6 anni fa piangevo per Lola, per la sua autodistruzione, per il dolore da lei arrecato a due donne che forse in qualche modo aveva amato, e a quel figlio mai conosciuto e che nonostante tutto aveva sempre desideravo... Questo film mi ha cambiato la vita....
Quando vedo Lola piangere alla notizia della morte del figlio che non aveva mai conosciuto mi si torce lo stomaco dal dolore ed anche ora che lo scrivo, anni e anni e anni dopo averlo visto al cinema la prima volta, ho le lacrime agli occhi.
Almodovar mi ha regalato uno sguardo più tenero e, forse, anche più disilluso delle cose che riguardano l’Amore ed i danni dell’Amore e per questo lo ringrazio.
Stessa lunghezza d'onda.. ;)