Chiaramente la visione di Don Draper è la visione cinica, deprimente e alcolizzata di un uomo (come spiega in modo meraviglioso la serie) che vive sull'orlo del precipizio. Il fatto che si sbagli è chiaro già nel momento in cui rimane senza parole di fronte alla risposta della donna, che già dal primo incontro capisce chi ha di fronte.
Don fa il cinico ed ostenta indifferenza per i sentimenti e per l'amore, ma sappiamo che non è così. Non sarà un padre di famiglia integerrimo, non sarà un marito fedele, ma è probabilmente il personaggio più umano di tutta la serie. Paradossalmente, proprio lui, così riservato sul passato che ha segnato la sua infanzia e la sua maturazione di uomo, è la più genuina fra le maschere di Madison Street. Mad Men è davvero la serie definitiva...
Sì è vero è umano ma non come intendono loro...umano nel senso di imperfetto e riflessivo.Un grande karisma. Eppure certe donne non vogliono capire.Secondo certe donne per essere umano devi essere l'idiota che porta i cioccolatini a San Valentino.Non capiranno mai un tubo della vita...scoperto perché i famosi cioccolatini hanno scatola a forma di tubo
@@f.m.fromitaly6898 Io ho notato che in Mad Men, cose come maschilismo, razzismo e omofobia, pur presenti, sono molto più sfumati rispetto a una serie come I Soprano. Cosa che non mi aspettavo.
Non si sposa perché non si è mai innamorata. Una volta l'ho usato come slogan per le calze. Ah per amore lei intende quel fulmine che ti spacca il cuore, che non ti fa mangiare né lavorare, che ti porta di corsa a sposarti e a fare figli? Il motivo per cui non l'ha provato è che non esiste. Vede quel tipo di amore è stato inventato da quelli come me, per vendere calze. La verità è che nasci solo e muori solo e il mondo ti sommerge di regole per farti dimenticare, ma io non dimentico. Vivo senza guardare il domani. Perché il domani non c'è.
L' uomo è nato x raccontarsi e raccontare favole, del resto se nn si sogna si va poco lontano. Meglio sognare e seminare, qualcosa prima o poi si raccoglie. La solitudine se nn se n'è consapevole , può renderci ancora più tristi. L' uomo è nato x mettersi in connessione con tutto ciò che lo circonda onde evitare l' incontro di stadii depressivi e nocivi al ns stato fisico- mentale. Senza confronto e condivisione, nn potrà mai risalire. Ciò che ci rende infelici sono le nostre illusioni, le nostre menzogne e nn le delusioni , poiché queste, diventeranno la ns corazza , x proseguire a vivere al meglio. Attraverso l' esperienza anche degli errori e la volontà di guarigione, tutto si puo' migliorare. Quello che conta è lo specchio del ns pensiero, il coraggio, la fiducia in noi stessi. Credere, credere, credere....Possiamo cadere, 10, 20,30,.... volte, ciò che conta è il volerci rialzare ogni volta x darci una nuova possibilità. L'errore più grande che commette l uomo è darsi un tempo, una sola ragione di vita , e quindi definirci come una rata in scadenza, una sola possibilità.. Gli uomini diventano vecchi, quando smettono di credere nel loro potenziale e nelle loro possibilità. La società stessa induce gli uomini con le sue istituzioni a credere che siano vecchi, e nn riconoscerne il frutto della loro maturità , esperienza e saggezza. Quello che conta oltre il ns pensiero , è la ns energia e la ns gioia.
non solo l'amore, ma la "felicità" stessa è così...e non sono solo e non tanto le regole sociali a farci dimenticare la verità, ma siamo noi stessi a non volerla guardare in faccia: noi cerchiamo distrazioni e il mondo ce le fornisce, talvolta (anzi per lo più) facendosi pagare profumatamente per farlo. Quando smettiamo di cercare quella "felicità" ci troviamo di fronte a noi stessi, ai nostri limiti, i nostri automatismi, al nostro passato che non possiamo cambiare, ma i più eviteranno di confrontarsi con questo per tutta la vita, e se anche ci si imbattono volgeranno subito lo sguardo dall'altra parte, ma questa verità non se andrà mai via, ci terrà dietro fino alla morte, perchè in fondo è proprio la nostra vera consapevolezza della nostra morte ciò da cui le nostre illusioni ci "proteggono"
Ciao! deduco che tu sia una persona piuttosto introspettiva per essere arrivato a tale conclusione. È un commento così profondo che richiederebbe parecchio tempo per essere approfondito pienamente. In linea di massima sarei incuriosito a sapere quali sono le situazioni/esperienze che ti hanno portato a questa consapevolezza. Sei riuscito a isolare le distrazioni e trovare te stesso? Se sì, quale approccio hai utilizzato? Sono una persona molto curiosa e mi piace interagire con il prossimo, se ci sono determinati aspetti che sono troppo personali puoi bypassare ovviamente
@@tfrzlp34 Ciao. Non ho trovato me stesso nel senso che sono arrivato ad una sorta di "completezza" interiore che mi protegge dalla sofferenza. Ho "solo" capito un po' meglio alcune questioni chiave che tornano sempre a tormentarmi l'anima e da cui si tende a fuggire. Stare più lucidamente in compagnia di quei problemi, senza fuggirli con diverse "strategie", è l'unica cosa che ho imparato a fare un po' meglio. Ad esempio accettare che la "felicità", come stato permanente o prevalente, è impossibile proprio per come siamo fatti come esseri umani, o capire che la contraddizione tra la consapevolezza della nostra mortalità e il fatto che siamo "progettati" evolutivamente per desiderare a tutti i costi di continuare a vivere è uno dei temi chiave della condizione umana, e che è irrisolvibile, mi rendono in qualche modo più "protetto" dall'ansia di non essere capace di risolvere qualcosa che invece dovrei a tutti costi risolvere, e non mi ci fa perdere tempo. La mia vita non è affatto "risolta", e per standard convenzionali della nostra società non è nulla di che, anzi sarebbe considerata da molti un "fallimento", tuttavia ho sempre avuto l'idea che è essenziale, nel nostro percorso, trovare la via per vivere senza essere governati dalla paura, in particolare dalla paura del giudizio degli altri, che ci porta a tradire noi stessi per associarci a dei "poteri" esterni che possano (falsamente) tutelarci da quel giudizio. Si dovrebbe diventare degli "artisti" della propria esistenza, e credo che alla fine non sia una via solipsistica, anche se lo sembra dall'esterno. Certamente ci sono degli aspetti strettamente personali da affrontare (pensa all'influenza che la nostra specifica infanzia ha avuto su di noi, o il ruolo della nostra specifica cultura) ma credo che alla fine si vada a sbattere, per così dire, in problemi comuni a tutti gli esseri umani. Anche per questo credo che la riflessione sulla morte sia davvero importante. L'esperienza mi è derivata dal fatto di vivere, di soffrire, sovente in modo "ripetuto" per le stesse cose, preso da automatismi che poi ho capito di dover comprendere; gli approcci che ho seguito derivano da diverse letture e confronti, ma sempre guidato da domande che erano mie personali e a cui sentivo di voler liberamente cercare una risposta. Le distrazioni sono ancora un problema, sono ancora un uomo che "fugge" molto da se stesso, che ha sprecato tanto tanto tempo che non tornerà indietro. Mi sono capitati anche di recente , quindi dopo aver scritto quel commento iniziale, momenti di disperazione, quindi capisci che la mia esistenza non è "risolta", ma credo che una vita non possa mai essere risolta davvero, restiamo "sistemi aperti", e caratterizzati da fondamentali contraddizioni esistenziali che non possono essere - appunto - risolte. Credo che possiamo imparare a conviverci, a fuggire sempre meno, a "distillare" sempre meglio quello che ci serve dal mondo e da noi stessi per diventare persone più virtuose. Ma questa virtù, io penso, se è autentica deve venire davvero da noi stessi e basta, non deve basarsi sull'adesione a modelli esterni, perché se no si ricascherebbe nella trappola dell'affidamento a poteri esterni perchè motivati dalla paura. Io questa virtù, praticata quotidianamente, non sono ancora riuscito a svilupparla (quindi non mi sento un esempio, e ho poco da insegnare agli altri), ho solo capito un po' meglio che certe strade sono vicoli ciechi. Aggiungo che ho 40 anni, e credimi se ti dico che non ho idea di quale sia il modo "giusto" di vivere, so solo che migliorare è possibile, e che non importa quanto ci si possa sentire a terra, perduti, falliti, e inutili: rialzarsi è sempre possibile, ma non per essere persone "di successo", ma per essere interiormente liberi. Ah poi ti dico anche che c'è sempre, sempre, da qualche parte qualcuno che ti può capire, anche quando si è convinti di essere irrimediabilmente soli. Un caro saluto! PS suppongo (ma questo lo scrivo più a me stesso) che questo mio commento lo rileggerò fra anni, 5, 10...chissà che impressione mi farà allora?
Ciao, se possibile spiegarlo, come hai imparato a convivere lucidamente con quelle problematiche di cui parli? È già da tempo che penso che la felicità sia momentanea e causata da vari fattori, dura un attimo ed è già finita, come la vita. Ciò a cui si dovrebbe ambire, secondo me, è una certa pace interiore/serenità che ci faccia vivere con più leggerezza. È vero che siamo progettati per riprodurci e questo si manifesta con l'innamoramento, che dal punto di vista evoluzionistico porta la coppia a cercare di procreare, qua potrei dire altro ma andrei fuori tema, per ora evito. L'essere umano è molto conformista di base, e spesso accade che si accontenti di determinati schemi sociali senza scavare più a fondo e chiedere se questi siano effettivamente funzionali per la sua esistenza. Creare una propria isola interiore che ci protegge dalle influenze negative altrui è il primo passo da fare per capire che determinati fallimenti, come dici te, magari non lo sono effettivamente. Quale sarebbe la correlazione presunta tra il diventare artisti della propria vita e il solipsismo? Le cose potrebbero coincidere, ma per quel che vedo io, sono dell'idea che coloro che vogliono fare un percorso interiore siano più solidali verso il prossimo. Non è una legge universale, anzi, molte persone che vogliono aiutare il prossimo in realtà lo fanno perché non hanno il coraggio di guardare dentro sé stessi. Ci sono diverse sfumature quindi. Sono d'accordo che l'infanzia e l'ambiente dove cresciamo, insieme al contesto famigliare, iniziano a plasmare ciò che diventeremo, se questi tre pilastri portanti sono stabili i problemi arriveranno comunque, ma sarà più semplice affrontarli perché una base già l'abbiamo ottenuta, in caso opposto avremo dei traumi irrisolti, e finché rimarranno tali non ci permetteranno di crescere. Esperienza di morte? L'ho provata, qua andrei sul personale e qualora potesse essere di tuo interesse sviluppare la conversazione potrei parlarne meglio. Posso solo dirti che quando pensi di avere una data di scadenza sulla tua vita, inizi a vedere le cose con più serenità e impari ad apprezzare ciò che sei e ciò che hai. Nota bene, non è come mettere la testa sotto la sabbia, cercando distrazioni, semplicemente vedi le cose da una nuova prospettiva. Ti sei fatto molte domande personali, qualcuna ogni tanto me la faccio anch'io, non capita spesso perché ho un approccio introspettivo particolare, devo ancora definirlo. Mi interesserebbe saperne di più riguardo alle domande che ti sei posto tu e le risposte che hai trovato, anche del percorso che c'è stato nel mentre. Idem per le letture. Fuggire da sé stessi, può essere utile, secondo me la virtù sta nel mezzo. Bisognerebbe alternare crescita e distrazioni anche perché se ci si sofferma solo su una delle due non si vive realmente la vita che fa per noi. Io penso che una vita non possa essere risolta perché è ciclica la presenza di nuovi problemi, altrimenti non sarebbe vita, ma altro. Hai parlato di altre cose ma sono questioni personali, di conseguenza mi viene difficile, se non proprio impossibile, capire di cosa parli e quello che c'è dietro. Qualora tu volessi e l'idea possa farti piacere, sarei interessato a saperne di più sulla tua vita. Ovviamente il tutto sarebbe in totale anonimato e riservatezza da parte mia, chiaramente questo è strettamente personale e non mi aspetto che tu risponda di sì, dato che spesso ricevo dei no in queste situazioni, è regolare. Ti faccio un'altra domanda per rimanere in tema al video: cosa ne pensi dell'amore? Qual è il suo significato e valore per te? P.s. magari lo rileggerai anche tra un anno e avrai sbloccato qualche nuova chiave di lettura. Io scambio spesso opinioni con persone mi danno l'idea di avere una certa "profondità". Il perché tutto ciò? Mi interessa entrare in empatia con le altre persone e questi scambi rappresentano per me degli arricchimenti, che mi aiutano a sbloccare nuove parti di me che prima non conoscevo e che forse mai sarei riuscito a trovare senza determinate conversazioni. Un caro saluto a te!
Davvero sciocco e semplicistico pensare che il fatto che lei lo spiazzi significhi che l'Amore esista. Hanno invece ragione entrambi: e se lui ne ha per ovvi motivi (l'Amore non è "tutta la vita" ma è passione, scintilla, irrazionalità...e la vita purtroppo non può essere costantemente così), LEI ne ha altrettanta di ragione nel fargli capire che è fuori posto in un mondo di gente che l'Amore non ha capito quello che è. "E' il mondo degli altri", dice... è un mondo migliore perchè inconsapevole?
Credo tu abbia sopravvalutato lei. Se la tesi di lei fosse questa starebbe a pennello.E' indubbio che un uomo concreto sia a disagio nel mondo delle persone che fantasticano sull'amore.Anzi è terribile perché ha l'impressione di vivere in un Luna Park di bambini ubriachi. Ma,oltre a ciò,lei si illudeva che lui stesse recitando e quindi di poterlo spiazzare. Purtroppo il mondo è pieno di donne del genere (detto da me che sono donna). Quando l'uomo non soddisfa i loro capricci da sognatrici si fingono superiori. Ed in cambio hanno ciò che si meritano. Cioè mariti infedeli che si sposano x comodità e figli esauriti. E se ciò non viene fuori è solo perché sono bravi a nasconderlo.Così che la donna muoia serena,convinta di aver vissuto nel Paese dei Balocchi. Ciò che lui dice è null'altro che il pensiero di noti filosofi sia antichi che moderni. Ma su questi filosofi non scatenano polemiche.Forse perché scrivere un libro di filosofia non è difficile come sopportare la tavolata con la tipa di turno
Quando Don dice "Non sono sicuro di aver capito" sta in realtà pensando "Ecco un'oca che non capisce come sono,neanche se glielo spiego,tanto vale offrirle di nuovo da bere" Poi mi pare siano stati insieme,ma erano relazioni contraddittorie e difficili.Quindi l'epilogo della coppia nulla toglie alla tesi che lui propone qui. Dite che l'amore esiste perché c'è gente che "impazzisce d'amore".Ma follia e amore sono cose diverse.Percio' esistono i manicomi e le psicoterapie riabilitative dopo le relazioni fallite.Psicoterapie ben pubblicizzate e ben pagate. Se dopo spiegazioni così semplici volete comunque illudervi di "possedere l'illuminazione di questo fulmine" è grave. Ma forse non è questione di sentimenti.Ma di intelligenza.D'altraparte neanche l'intelligenza (così come l'amore) la trovano tutti...Il finale della serie è riprova di tutto.Don era in fondo ciò che era stato per sé stesso.Il riferimento al celebre spot pubblicitario dell'ultimo episodio è agghiacciante.Riguarda noi tutti.Una grande lezione! Perché con l'ironia del collegamento tra Don e quello spot riferisce all'economia mondiale. Ma chi ancora non capisce questa scena non avrà capito neanche il finale. Esame di coscienza!!!
Il suo discorso top, me so guadagna punti con l sua deduzione "quasi azzeccata" , ma quando lui dice : non ne son tanto sicuro solo dal tono di voce é chiero che lei non lo capirà mai
Mi sembra tutt'altro di ciò che dite voi. La frase di lei "non mi sono mai innamorata" sembra una scusa o meglio una bugia per testare lui. Lei si è innamorata prima o comunque lo desidera.Forse vuol fare anche intuire a lui "Potresti essere tu quello giusto"...e lui onesto tira fuori il "discorso sul senso della vita" per farle intendere "Cara non aspettarti troppo da me"...per fortuna che a sentir lei "lui viveva nel mondo degli altri"! Ma dai che lui se li girava tutti come marionette,dalla prima all'ultima puntata😅 Beata speranza di lei
ascoltate bene questo doppiatore. poi ascoltate benedict cumberbatch che interpreta sherlock holmes nella serie della bbc. poi ditemi se era meglio questo doppiatore qua anzichè quello di leo di caprio, che per quanto sia bravo ha una voce da ragazzino che non sta proprio bene a sherlock. thumbs up!
Il Re delle Bufale (l'amore) Sono un artista metafisico E' l'Amore, in antitesi all'amore per il prossimo (al sistema guida umano), causa della perdita della felicità della fanciullezza (Genesi 2.7/8), della libertà, del senso e dell'avventura della vita, ovvero della morte della vita in spirito (Genesi 2.17), e a riflesso delle psicopatologie, delle nevrosi di massa, del 70% in più delle patologie organiche e dell'indebolimento del sistema immunitario.
la questione posta dal personaggio è chiara .... ma se uno non crede che esista l'amore perché parlarne ...?... per di più ad una donna che poco prima s'è ... umilmente ... aperta con Te, confidando che si sposerebbe sì .. ma solo per amore ? ... il tipo maschile incarnato dal personaggio ha sfidato il destino ... ed ha perso !
Forse ne parla perché un uomo educato e dotato di bocca risponde alle domande che una donna gli pone.Tutto qua. Anche troppo gentile.Al posto suo me ne sarei andato.Lui ha espresso una opinione per consigliarla e lei (incapace di accettare una visione altrui) ha reagito criticandolo sul personale
Non è vero ❤❤❤ per me ogni giorno è il tango ....capita Mi piace Madmen guardo l ambientazione scenografica soltanto e mi da panico e poi VEDIAMO guardo
Generalmente è una visione molto superficiale e in un certo senso pure falsa; tuttavia ha il merito di evitare i soliti clichè sull'"amore" retorico, sdolcinato e zuccheroso; clichè che sono altrettanto falsi e superficiali come la visione di questo personaggio, anche se in maniera contraria.
Una delle piu' belle serie televisive degli ultimi 20 anni!!!! Semplicemente fantastica!!!!
Bellissimo. Ha ragione. Non esiste un cazzo.
Nasciamo soli e moriamo soli. Grande don, LA REALTA.
Sta solo convincendo se stesso di non aver mai sofferto. Sta praticando la sua arte. Fingere che la vita sia come la pubblicità
Chiaramente la visione di Don Draper è la visione cinica, deprimente e alcolizzata di un uomo (come spiega in modo meraviglioso la serie) che vive sull'orlo del precipizio. Il fatto che si sbagli è chiaro già nel momento in cui rimane senza parole di fronte alla risposta della donna, che già dal primo incontro capisce chi ha di fronte.
Don draper ha ragione, l’amore che tutti conosciamo è stato inventato dalla televisione.
Donald Draper: il personaggio migliore di tutta la serie.
Peggy Olson!
Don fa il cinico ed ostenta indifferenza per i sentimenti e per l'amore, ma sappiamo che non è così. Non sarà un padre di famiglia integerrimo, non sarà un marito fedele, ma è probabilmente il personaggio più umano di tutta la serie. Paradossalmente, proprio lui, così riservato sul passato che ha segnato la sua infanzia e la sua maturazione di uomo, è la più genuina fra le maschere di Madison Street. Mad Men è davvero la serie definitiva...
Ma com'è finita la serie?
Sì è vero è umano ma non come intendono loro...umano nel senso di imperfetto e riflessivo.Un grande karisma. Eppure certe donne non vogliono capire.Secondo certe donne per essere umano devi essere l'idiota che porta i cioccolatini a San Valentino.Non capiranno mai un tubo della vita...scoperto perché i famosi cioccolatini hanno scatola a forma di tubo
@@f.m.fromitaly6898 Io ho notato che in Mad Men, cose come maschilismo, razzismo e omofobia, pur presenti, sono molto più sfumati rispetto a una serie come I Soprano.
Cosa che non mi aspettavo.
@@niko6705 Che sono meno evidenti.
Non si sposa perché non si è mai innamorata. Una volta l'ho usato come slogan per le calze. Ah per amore lei intende quel fulmine che ti spacca il cuore, che non ti fa mangiare né lavorare, che ti porta di corsa a sposarti e a fare figli? Il motivo per cui non l'ha provato è che non esiste. Vede quel tipo di amore è stato inventato da quelli come me, per vendere calze. La verità è che nasci solo e muori solo e il mondo ti sommerge di regole per farti dimenticare, ma io non dimentico. Vivo senza guardare il domani. Perché il domani non c'è.
L' uomo è nato x raccontarsi e raccontare favole, del resto se nn si sogna si va poco lontano.
Meglio sognare e seminare, qualcosa prima o poi si raccoglie.
La solitudine se nn se n'è consapevole , può renderci ancora più tristi.
L' uomo è nato x mettersi in connessione con tutto ciò che lo circonda onde evitare l' incontro di stadii depressivi e nocivi al ns stato fisico- mentale.
Senza confronto e condivisione, nn potrà mai risalire.
Ciò che ci rende infelici sono le nostre illusioni, le nostre menzogne e nn le delusioni , poiché queste, diventeranno la ns corazza , x proseguire a vivere al meglio.
Attraverso l' esperienza anche degli errori e la volontà di guarigione, tutto si puo' migliorare.
Quello che conta è lo specchio del ns pensiero, il coraggio, la fiducia in noi stessi.
Credere, credere, credere....Possiamo
cadere, 10, 20,30,.... volte,
ciò che conta è il volerci rialzare ogni volta x darci una nuova possibilità.
L'errore più grande che commette l uomo è darsi un tempo, una sola ragione di vita , e quindi definirci come una rata in scadenza, una sola possibilità..
Gli uomini diventano vecchi, quando smettono di credere nel loro potenziale e nelle loro possibilità.
La società stessa induce gli uomini con le sue istituzioni a credere che siano vecchi, e nn riconoscerne il frutto della loro maturità , esperienza e saggezza.
Quello che conta oltre il ns pensiero , è la ns energia e la ns gioia.
Un capolavoro.
quel fulmine che ti spacca il cuore......non esistE?CHE TRISTEZZA PENSARLA COSI'
Questa scena è impressionante se ricollegata a quella in cui Don (spoiler) scopre che lei è morta e madre di due figli.
Hai ragione!
non solo l'amore, ma la "felicità" stessa è così...e non sono solo e non tanto le regole sociali a farci dimenticare la verità, ma siamo noi stessi a non volerla guardare in faccia: noi cerchiamo distrazioni e il mondo ce le fornisce, talvolta (anzi per lo più) facendosi pagare profumatamente per farlo. Quando smettiamo di cercare quella "felicità" ci troviamo di fronte a noi stessi, ai nostri limiti, i nostri automatismi, al nostro passato che non possiamo cambiare, ma i più eviteranno di confrontarsi con questo per tutta la vita, e se anche ci si imbattono volgeranno subito lo sguardo dall'altra parte, ma questa verità non se andrà mai via, ci terrà dietro fino alla morte, perchè in fondo è proprio la nostra vera consapevolezza della nostra morte ciò da cui le nostre illusioni ci "proteggono"
Questa riflessione è davvero illuminante, mi farebbe piacere approfondire, qualora tu sia interessato.
@@tfrzlp34 Ciao. Cosa vuoi sapere?
Ciao! deduco che tu sia una persona piuttosto introspettiva per essere arrivato a tale conclusione. È un commento così profondo che richiederebbe parecchio tempo per essere approfondito pienamente.
In linea di massima sarei incuriosito a sapere quali sono le situazioni/esperienze che ti hanno portato a questa consapevolezza.
Sei riuscito a isolare le distrazioni e trovare te stesso? Se sì, quale approccio hai utilizzato?
Sono una persona molto curiosa e mi piace interagire con il prossimo, se ci sono determinati aspetti che sono troppo personali puoi bypassare ovviamente
@@tfrzlp34 Ciao. Non ho trovato me stesso nel senso che sono arrivato ad una sorta di "completezza" interiore che mi protegge dalla sofferenza. Ho "solo" capito un po' meglio alcune questioni chiave che tornano sempre a tormentarmi l'anima e da cui si tende a fuggire. Stare più lucidamente in compagnia di quei problemi, senza fuggirli con diverse "strategie", è l'unica cosa che ho imparato a fare un po' meglio. Ad esempio accettare che la "felicità", come stato permanente o prevalente, è impossibile proprio per come siamo fatti come esseri umani, o capire che la contraddizione tra la consapevolezza della nostra mortalità e il fatto che siamo "progettati" evolutivamente per desiderare a tutti i costi di continuare a vivere è uno dei temi chiave della condizione umana, e che è irrisolvibile, mi rendono in qualche modo più "protetto" dall'ansia di non essere capace di risolvere qualcosa che invece dovrei a tutti costi risolvere, e non mi ci fa perdere tempo. La mia vita non è affatto "risolta", e per standard convenzionali della nostra società non è nulla di che, anzi sarebbe considerata da molti un "fallimento", tuttavia ho sempre avuto l'idea che è essenziale, nel nostro percorso, trovare la via per vivere senza essere governati dalla paura, in particolare dalla paura del giudizio degli altri, che ci porta a tradire noi stessi per associarci a dei "poteri" esterni che possano (falsamente) tutelarci da quel giudizio. Si dovrebbe diventare degli "artisti" della propria esistenza, e credo che alla fine non sia una via solipsistica, anche se lo sembra dall'esterno. Certamente ci sono degli aspetti strettamente personali da affrontare (pensa all'influenza che la nostra specifica infanzia ha avuto su di noi, o il ruolo della nostra specifica cultura) ma credo che alla fine si vada a sbattere, per così dire, in problemi comuni a tutti gli esseri umani. Anche per questo credo che la riflessione sulla morte sia davvero importante. L'esperienza mi è derivata dal fatto di vivere, di soffrire, sovente in modo "ripetuto" per le stesse cose, preso da automatismi che poi ho capito di dover comprendere; gli approcci che ho seguito derivano da diverse letture e confronti, ma sempre guidato da domande che erano mie personali e a cui sentivo di voler liberamente cercare una risposta. Le distrazioni sono ancora un problema, sono ancora un uomo che "fugge" molto da se stesso, che ha sprecato tanto tanto tempo che non tornerà indietro. Mi sono capitati anche di recente , quindi dopo aver scritto quel commento iniziale, momenti di disperazione, quindi capisci che la mia esistenza non è "risolta", ma credo che una vita non possa mai essere risolta davvero, restiamo "sistemi aperti", e caratterizzati da fondamentali contraddizioni esistenziali che non possono essere - appunto - risolte. Credo che possiamo imparare a conviverci, a fuggire sempre meno, a "distillare" sempre meglio quello che ci serve dal mondo e da noi stessi per diventare persone più virtuose. Ma questa virtù, io penso, se è autentica deve venire davvero da noi stessi e basta, non deve basarsi sull'adesione a modelli esterni, perché se no si ricascherebbe nella trappola dell'affidamento a poteri esterni perchè motivati dalla paura. Io questa virtù, praticata quotidianamente, non sono ancora riuscito a svilupparla (quindi non mi sento un esempio, e ho poco da insegnare agli altri), ho solo capito un po' meglio che certe strade sono vicoli ciechi. Aggiungo che ho 40 anni, e credimi se ti dico che non ho idea di quale sia il modo "giusto" di vivere, so solo che migliorare è possibile, e che non importa quanto ci si possa sentire a terra, perduti, falliti, e inutili: rialzarsi è sempre possibile, ma non per essere persone "di successo", ma per essere interiormente liberi. Ah poi ti dico anche che c'è sempre, sempre, da qualche parte qualcuno che ti può capire, anche quando si è convinti di essere irrimediabilmente soli. Un caro saluto!
PS suppongo (ma questo lo scrivo più a me stesso) che questo mio commento lo rileggerò fra anni, 5, 10...chissà che impressione mi farà allora?
Ciao, se possibile spiegarlo, come hai imparato a convivere lucidamente con quelle problematiche di cui parli?
È già da tempo che penso che la felicità sia momentanea e causata da vari fattori, dura un attimo ed è già finita, come la vita. Ciò a cui si dovrebbe ambire, secondo me, è una certa pace interiore/serenità che ci faccia vivere con più leggerezza. È vero che siamo progettati per riprodurci e questo si manifesta con l'innamoramento, che dal punto di vista evoluzionistico porta la coppia a cercare di procreare, qua potrei dire altro ma andrei fuori tema, per ora evito. L'essere umano è molto conformista di base, e spesso accade che si accontenti di determinati schemi sociali senza scavare più a fondo e chiedere se questi siano effettivamente funzionali per la sua esistenza. Creare una propria isola interiore che ci protegge dalle influenze negative altrui è il primo passo da fare per capire che determinati fallimenti, come dici te, magari non lo sono effettivamente.
Quale sarebbe la correlazione presunta tra il diventare artisti della propria vita e il solipsismo? Le cose potrebbero coincidere, ma per quel che vedo io, sono dell'idea che coloro che vogliono fare un percorso interiore siano più solidali verso il prossimo. Non è una legge universale, anzi, molte persone che vogliono aiutare il prossimo in realtà lo fanno perché non hanno il coraggio di guardare dentro sé stessi. Ci sono diverse sfumature quindi. Sono d'accordo che l'infanzia e l'ambiente dove cresciamo, insieme al contesto famigliare, iniziano a plasmare ciò che diventeremo, se questi tre pilastri portanti sono stabili i problemi arriveranno comunque, ma sarà più semplice affrontarli perché una base già l'abbiamo ottenuta, in caso opposto avremo dei traumi irrisolti, e finché rimarranno tali non ci permetteranno di crescere. Esperienza di morte? L'ho provata, qua andrei sul personale e qualora potesse essere di tuo interesse sviluppare la conversazione potrei parlarne meglio. Posso solo dirti che quando pensi di avere una data di scadenza sulla tua vita, inizi a vedere le cose con più serenità e impari ad apprezzare ciò che sei e ciò che hai. Nota bene, non è come mettere la testa sotto la sabbia, cercando distrazioni, semplicemente vedi le cose da una nuova prospettiva.
Ti sei fatto molte domande personali, qualcuna ogni tanto me la faccio anch'io, non capita spesso perché ho un approccio introspettivo particolare, devo ancora definirlo.
Mi interesserebbe saperne di più riguardo alle domande che ti sei posto tu e le risposte che hai trovato, anche del percorso che c'è stato nel mentre. Idem per le letture. Fuggire da sé stessi, può essere utile, secondo me la virtù sta nel mezzo. Bisognerebbe alternare crescita e distrazioni anche perché se ci si sofferma solo su una delle due non si vive realmente la vita che fa per noi. Io penso che una vita non possa essere risolta perché è ciclica la presenza di nuovi problemi, altrimenti non sarebbe vita, ma altro.
Hai parlato di altre cose ma sono questioni personali, di conseguenza mi viene difficile, se non proprio impossibile, capire di cosa parli e quello che c'è dietro. Qualora tu volessi e l'idea possa farti piacere, sarei interessato a saperne di più sulla tua vita. Ovviamente il tutto sarebbe in totale anonimato e riservatezza da parte mia, chiaramente questo è strettamente personale e non mi aspetto che tu risponda di sì, dato che spesso ricevo dei no in queste situazioni, è regolare.
Ti faccio un'altra domanda per rimanere in tema al video: cosa ne pensi dell'amore? Qual è il suo significato e valore per te?
P.s. magari lo rileggerai anche tra un anno e avrai sbloccato qualche nuova chiave di lettura. Io scambio spesso opinioni con persone mi danno l'idea di avere una certa "profondità". Il perché tutto ciò? Mi interessa entrare in empatia con le altre persone e questi scambi rappresentano per me degli arricchimenti, che mi aiutano a sbloccare nuove parti di me che prima non conoscevo e che forse mai sarei riuscito a trovare senza determinate conversazioni.
Un caro saluto a te!
Davvero sciocco e semplicistico pensare che il fatto che lei lo spiazzi significhi che l'Amore esista. Hanno invece ragione entrambi: e se lui ne ha per ovvi motivi (l'Amore non è "tutta la vita" ma è passione, scintilla, irrazionalità...e la vita purtroppo non può essere costantemente così), LEI ne ha altrettanta di ragione nel fargli capire che è fuori posto in un mondo di gente che l'Amore non ha capito quello che è. "E' il mondo degli altri", dice... è un mondo migliore perchè inconsapevole?
Credo tu abbia sopravvalutato lei. Se la tesi di lei fosse questa starebbe a pennello.E' indubbio che un uomo concreto sia a disagio nel mondo delle persone che fantasticano sull'amore.Anzi è terribile perché ha l'impressione di vivere in un Luna Park di bambini ubriachi. Ma,oltre a ciò,lei si illudeva che lui stesse recitando e quindi di poterlo spiazzare. Purtroppo il mondo è pieno di donne del genere (detto da me che sono donna). Quando l'uomo non soddisfa i loro capricci da sognatrici si fingono superiori. Ed in cambio hanno ciò che si meritano. Cioè mariti infedeli che si sposano x comodità e figli esauriti. E se ciò non viene fuori è solo perché sono bravi a nasconderlo.Così che la donna muoia serena,convinta di aver vissuto nel Paese dei Balocchi. Ciò che lui dice è null'altro che il pensiero di noti filosofi sia antichi che moderni. Ma su questi filosofi non scatenano polemiche.Forse perché scrivere un libro di filosofia non è difficile come sopportare la tavolata con la tipa di turno
Quando Don dice "Non sono sicuro di aver capito" sta in realtà pensando "Ecco un'oca che non capisce come sono,neanche se glielo spiego,tanto vale offrirle di nuovo da bere" Poi mi pare siano stati insieme,ma erano relazioni contraddittorie e difficili.Quindi l'epilogo della coppia nulla toglie alla tesi che lui propone qui. Dite che l'amore esiste perché c'è gente che "impazzisce d'amore".Ma follia e amore sono cose diverse.Percio' esistono i manicomi e le psicoterapie riabilitative dopo le relazioni fallite.Psicoterapie ben pubblicizzate e ben pagate. Se dopo spiegazioni così semplici volete comunque illudervi di "possedere l'illuminazione di questo fulmine" è grave. Ma forse non è questione di sentimenti.Ma di intelligenza.D'altraparte neanche l'intelligenza (così come l'amore) la trovano tutti...Il finale della serie è riprova di tutto.Don era in fondo ciò che era stato per sé stesso.Il riferimento al celebre spot pubblicitario dell'ultimo episodio è agghiacciante.Riguarda noi tutti.Una grande lezione! Perché con l'ironia del collegamento tra Don e quello spot riferisce all'economia mondiale. Ma chi ancora non capisce questa scena non avrà capito neanche il finale. Esame di coscienza!!!
Immaginati guardare questa serie doppiata... Che tristezza
Che dura questa!! woo grandissima!
Il suo discorso top, me so guadagna punti con l sua deduzione "quasi azzeccata" , ma quando lui dice : non ne son tanto sicuro solo dal tono di voce é chiero che lei non lo capirà mai
Esiste, ma è pressochè impossibile da trovare...
❤️
Compito di italiano con Vincenzo che tryharda. Tutti parlano e Federica piange. Viva le api
😇🤗♥️
Se fosse vero ciò che dice la letteratura non sarebbe piena di casi di uomini impazziti per amore.
Dagli antichi greci fino alla Russia dell'800.
BRAVO assolutamente d'accordo, la voce inglese di sherlock è da paura
Sigh!!
per me è la cipolla
mi spiace per i sognatori ma è la pura verità!!! prenderne coscienza è un atto liberatorio!!!
Fottutamente vero l'amore non esiste solo gli animali conoscono questo sentimento
"........................non ne sono molto sicuro"
"be' Don quella era una lunga pausa prima di rispondere."
Brava signorina, ben detto.
(Ma forse ha ragione Don 🙄)
Il sua frase sul amore ahaha XD è bellissimo poi vedere come la tipa lo spiazzi di brutto.
un telefilm così originale ma sul tubo ci sono pochissimi frame in italiano.. :-( come mai?
lei è fantastica!!!
bene ma se l'amore non esiste perché soffrire quando si perde un amore? ma magari avesse ragione lui.!
" nichilisti? Mi venga un colpo..."
Prima volta che vedo una scena da Mad Men doppiata in italiano. Troppo impostato il doppiaggio, sembra una telenovela anni '80.
fortuna che abbiamo dei doppiatori mostruosi altrimenti avresti anche vomitato :D
in tal caso, si chiama crescita
Mi sembra tutt'altro di ciò che dite voi. La frase di lei "non mi sono mai innamorata" sembra una scusa o meglio una bugia per testare lui. Lei si è innamorata prima o comunque lo desidera.Forse vuol fare anche intuire a lui "Potresti essere tu quello giusto"...e lui onesto tira fuori il "discorso sul senso della vita" per farle intendere "Cara non aspettarti troppo da me"...per fortuna che a sentir lei "lui viveva nel mondo degli altri"! Ma dai che lui se li girava tutti come marionette,dalla prima all'ultima puntata😅 Beata speranza di lei
ascoltate bene questo doppiatore. poi ascoltate benedict cumberbatch che interpreta sherlock holmes nella serie della bbc. poi ditemi se era meglio questo doppiatore qua anzichè quello di leo di caprio, che per quanto sia bravo ha una voce da ragazzino che non sta proprio bene a sherlock. thumbs up!
Il Re delle Bufale (l'amore)
Sono un artista metafisico
E' l'Amore, in antitesi all'amore per il prossimo (al sistema guida umano), causa della perdita della felicità della fanciullezza (Genesi 2.7/8), della libertà, del senso e dell'avventura della vita, ovvero della morte della vita in spirito (Genesi 2.17), e a riflesso delle psicopatologie, delle nevrosi di massa, del 70% in più delle patologie organiche e dell'indebolimento del sistema immunitario.
la questione posta dal personaggio è chiara .... ma se uno non crede che esista l'amore perché parlarne ...?... per di più ad una donna che poco prima s'è ... umilmente ... aperta con Te, confidando che si sposerebbe sì .. ma solo per amore ? ... il tipo maschile incarnato dal personaggio ha sfidato il destino ... ed ha perso !
Forse ne parla perché un uomo educato e dotato di bocca risponde alle domande che una donna gli pone.Tutto qua. Anche troppo gentile.Al posto suo me ne sarei andato.Lui ha espresso una opinione per consigliarla e lei (incapace di accettare una visione altrui) ha reagito criticandolo sul personale
Grande magooooo....comunque dialogo di una banalità agghiacciante ......ne vuole un altro? No una cioccolata calda
Non è vero ❤❤❤ per me ogni giorno è il tango ....capita Mi piace Madmen guardo l ambientazione scenografica soltanto e mi da panico e poi VEDIAMO guardo
Generalmente è una visione molto superficiale e in un certo senso pure falsa; tuttavia ha il merito di evitare i soliti clichè sull'"amore" retorico, sdolcinato e zuccheroso; clichè che sono altrettanto falsi e superficiali come la visione di questo personaggio, anche se in maniera contraria.