Grazie per il bel video, continuerò a ragionarci su. Per ora ti direi, dipende da quello che fai, esistono lavori dove integrarti completamente in quello che fai ti porta al burnout. O a forti rinuncie. L’esempio del personaggio di Verdone , non è tanto lontano dalla realtà. Come medico, nonostante mi piaccia il lavoro come anestesista, è un lavoro stressante, impegnativo, con orari rigidi e turni nel fine settimana, ecc . Se sono da solo, posso non volere altro. Nel momento in cui hai una persona accanto, e poi se si hanno dei figli, quella che ti sembrava la tua “vocazione”, diventa “un’amante” esigente che ti toglie il tempo e le energie che vorresti dedicare alla tua famiglia. Quindi poi si scende dal gradino vocazione, per farlo diventare ”solo” Job e cercare un compromesso tra vita privata e professionale. Poi il lavoro come medico ospedaliero direi che è un lavoro per single, oppure per le famiglie di 50 anni fa, dove il marito lavora e la moglie si prende cura dei figli. Magari la nostra generazione riuscirà a cambiare le cose… nel frattempo, da medico, cerco proprio questa separazione e di non portarmi troppo spesso il lavoro a casa. A presto!
Ciao, spero di non dilungarmi troppo nel commento. Quando lavoravo in Italia, se andava di lusso, uscivo alle 18. Ora in Francia, dal lunedì al giovedì finisco alle 16.30 (sempre iniziando alle 9), e il venerdì alle 16. A prescindere che sono molto più produttivo (il giorno dopo non sono sfinito), ho riniziato a fare arti marziali, a leggere, e mi sto anche facendo i corsi interni di Airbus. Poi la puoi chiamare evasione, si può fare tutta la retorica di questo mondo, ma grazie a ciò sto mangiando meglio (ho più tempo per cucinare) e allenandomi sono in piena forma, rispetto a prima, oltre alla mia salute mentale. Guadagno anche molto di più. Quella frase poi che se non sei imprenditore nel 2030 sei irrilevante, sinceramente mi ha fatto un po' sorridere. Noi ingegneri in Airbus, almeno nel mio dipartimento, lavoriamo a centinaia di aerei in riparazione. Davvero tutti gli ingegneri, meccanici ecc saranno irrilevanti al fine di mettere un aereo in sicurezza? Sinceramente non capisco.
cercavo esattamente questo tipo di esperienze. Ho portato una testimonianza "estrema" e in mezzo ci sono mille sfumature diverse. Non voglio fare retorica ma l'obiettivo del canale è trattare il tema dell'intenzionalità e non vivere secondo preconcetti. Siamo arrivati in un momento storico in cui la ricerca dello stile di vita non è più solo la priorità e molti cercano stimoli diversi dal lavoro. Non tutti ricercano la vocazione ma nel lungo termine avere un lavoro allineato alla propria missione e valori di vita è sempre più importante rispetto ai soldi e prestigio. La domanda del work life balance che non ha più senso è ovviamente forte ma è finalizzata a un'altra domanda. Ciò che ricerco dal lavoro è allineato alle mie intenzioni?
Grazie per il bel video, continuerò a ragionarci su. Per ora ti direi, dipende da quello che fai, esistono lavori dove integrarti completamente in quello che fai ti porta al burnout. O a forti rinuncie. L’esempio del personaggio di Verdone , non è tanto lontano dalla realtà. Come medico, nonostante mi piaccia il lavoro come anestesista, è un lavoro stressante, impegnativo, con orari rigidi e turni nel fine settimana, ecc . Se sono da solo, posso non volere altro. Nel momento in cui hai una persona accanto, e poi se si hanno dei figli, quella che ti sembrava la tua “vocazione”, diventa “un’amante” esigente che ti toglie il tempo e le energie che vorresti dedicare alla tua famiglia. Quindi poi si scende dal gradino vocazione, per farlo diventare ”solo” Job e cercare un compromesso tra vita privata e professionale. Poi il lavoro come medico ospedaliero direi che è un lavoro per single, oppure per le famiglie di 50 anni fa, dove il marito lavora e la moglie si prende cura dei figli. Magari la nostra generazione riuscirà a cambiare le cose… nel frattempo, da medico, cerco proprio questa separazione e di non portarmi troppo spesso il lavoro a casa. A presto!
Ciao, spero di non dilungarmi troppo nel commento. Quando lavoravo in Italia, se andava di lusso, uscivo alle 18. Ora in Francia, dal lunedì al giovedì finisco alle 16.30 (sempre iniziando alle 9), e il venerdì alle 16. A prescindere che sono molto più produttivo (il giorno dopo non sono sfinito), ho riniziato a fare arti marziali, a leggere, e mi sto anche facendo i corsi interni di Airbus. Poi la puoi chiamare evasione, si può fare tutta la retorica di questo mondo, ma grazie a ciò sto mangiando meglio (ho più tempo per cucinare) e allenandomi sono in piena forma, rispetto a prima, oltre alla mia salute mentale. Guadagno anche molto di più. Quella frase poi che se non sei imprenditore nel 2030 sei irrilevante, sinceramente mi ha fatto un po' sorridere. Noi ingegneri in Airbus, almeno nel mio dipartimento, lavoriamo a centinaia di aerei in riparazione. Davvero tutti gli ingegneri, meccanici ecc saranno irrilevanti al fine di mettere un aereo in sicurezza? Sinceramente non capisco.
cercavo esattamente questo tipo di esperienze. Ho portato una testimonianza "estrema" e in mezzo ci sono mille sfumature diverse. Non voglio fare retorica ma l'obiettivo del canale è trattare il tema dell'intenzionalità e non vivere secondo preconcetti.
Siamo arrivati in un momento storico in cui la ricerca dello stile di vita non è più solo la priorità e molti cercano stimoli diversi dal lavoro.
Non tutti ricercano la vocazione ma nel lungo termine avere un lavoro allineato alla propria missione e valori di vita è sempre più importante rispetto ai soldi e prestigio.
La domanda del work life balance che non ha più senso è ovviamente forte ma è finalizzata a un'altra domanda. Ciò che ricerco dal lavoro è allineato alle mie intenzioni?
C'è un po' di video in questa retorica
Tu come la vedi?