«Questi meravigliosissimi sassi antichi»: Tiziano a Roma (1545-1546)

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  • Опубліковано 10 вер 2024
  • Tra l’autunno del 1545 e l’estate del 1546 Tiziano compì un viaggio a Roma, ospite del pontefice Paolo III e del suo potente nipote, il cardinale Alessandro Farnese, con l’aspettativa di ottenere un beneficio ecclesiastico per suo figlio Pomponio.
    A Roma i suoi entusiasmi furono tutti per l’arte classica, che ebbe il privilegio di vedere sotto la guida di Giorgio Vasari e di Sebastiano del Piombo. Nonostante la mancanza di documenti grafici relativi a questo soggiorno tra le rovine dei monumenti antichi e le collezioni d’arte, alcuni passi di lettere del cardinale Pietro Bembo, di Pietro Aretino e della biografia vasariana (1568) - che nel corso della conferenza verranno letti e commentati - sono in tal senso sufficientemente espliciti. Proprio nell’Urbe Tiziano creerà una delle pagine più alte di stile di tutta la sua carriera, il Ritratto di Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese di Capodimonte, e sul versante della pittura profana porterà a compimento la Danae, conservata nello stesso museo napoletano. È intorno a questo capolavoro che Vasari diede vita al suggestivo racconto dell’incontro con Michelangelo, tutto incentrato sull’acceso dibattito tra disegno e colore, forma e natura.
    Biografia
    Marsel Grosso è professore associato di Storia dell’arte moderna all’Università degli Studi di Padova. I suoi ambiti di ricerca riguardano la pittura veneta e la letteratura artistica del XVI secolo, in particolare di Tiziano, del quale ha ricostruito la fortuna critica nell’Italia spagnola, del rapporto di Vasari con la cultura figurativa veneziana, e di Tintoretto nel passaggio tra quarto e sesto decennio del Cinquecento, durante il quale si compie l’incontro del pittore con la letteratura contemporanea (Aretino, Doni, Sansovino).

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