Bentornata! Bel video, molto importante ben al di là del solo aspetto tecnico: ormai è molto comune sentir condannare opere quando l'autore non ha altra intenzione che la finzione artistica/letteraria. Davvero è così comune per gli scrittori confondere le due cose?
Giusto, spesso uno scrittore viene condannato per giudizi che esprime il suo narratore. Per quel che riguarda la domanda, capita che gli scrittori non conoscano la differenza; ma ti dirò di più, il video è nato perché ho visto un editor confondere i due concetti 😂
Bentornata. è un tema interresante con un quesito che potrebbe essere ovvio, ma non l'ho è. Approfitto per chiedere: Io Marco (nato negli ’50) in veste di scrittore scrivo un racconto ambientato nel 1918. Faccio raccontare a un “personaggio narratore” (che si chiama anche lui Marco) la vita lavorativa all’interno di un giornale. Lui dialoga con altri personaggi, in maggior parte giornalisti, raccontando le notizie (sia come potevano essere nate attraverso i relativi articoli, sia come venivano commentate nei giorni seguenti), notizie veramente uscite in quell’anno nel giornale. Ovviamente il “Marco narratore” nel racconto ricorda anche episodi ed articoli precedenti al 1918. Questo non sarà l'unico personaggio narrante, io (Marco scrittore), di tanto in tanto, mi occuperò di spiegare e integrare le notizie, anche facendo riferimento ad anni successivi al 1918. Domanda: la cosa così strutturata può funzionare o potrebbe creare confusione?
La questione è la seguente: il tuo "io, Marco scrittore" non esiste in questa veste all'interno del romanzo, anche il "io, Marco scrittore" all'interno del romanzo è un personaggio-narratore. Avrai due narratori anziché uno. Uno dei due narratori lo fai coincidere con te stesso (per il pubblico), ma rimane all'interno dell'opera un personaggio-narratore. Spero di essermi spiegata. Per quel che riguarda il: "può funzionare?", sì, può funzionare se nell'opera è chiaro il passaggio e la distinzione tra i vari narratori. Se invece non riesci a padroneggiarlo bene, il rischio di creare confusione diventa alto, ma questo si può stabilire solo leggendo il testo :)
Grazie mille brava🎉
Sei tornata!
Ho avuto qualche problema personale nell'ultimo anno, ma sono tornata. Grazie per aver aspettato ❤️
Bentornata!
Bel video, molto importante ben al di là del solo aspetto tecnico: ormai è molto comune sentir condannare opere quando l'autore non ha altra intenzione che la finzione artistica/letteraria.
Davvero è così comune per gli scrittori confondere le due cose?
Giusto, spesso uno scrittore viene condannato per giudizi che esprime il suo narratore. Per quel che riguarda la domanda, capita che gli scrittori non conoscano la differenza; ma ti dirò di più, il video è nato perché ho visto un editor confondere i due concetti 😂
@@ambrarondinelli ...Azz. 🥶
Grazie, molto interessante 👍
Grazie a te di aver guardato :)
Bentornata. è un tema interresante con un quesito che potrebbe essere ovvio, ma non l'ho è.
Approfitto per chiedere:
Io Marco (nato negli ’50) in veste di scrittore scrivo un racconto ambientato nel 1918. Faccio raccontare a un “personaggio narratore” (che si chiama anche lui Marco) la vita lavorativa all’interno di un giornale. Lui dialoga con altri personaggi, in maggior parte giornalisti, raccontando le notizie (sia come potevano essere nate attraverso i relativi articoli, sia come venivano commentate nei giorni seguenti), notizie veramente uscite in quell’anno nel giornale. Ovviamente il “Marco narratore” nel racconto ricorda anche episodi ed articoli precedenti al 1918. Questo non sarà l'unico personaggio narrante, io (Marco scrittore), di tanto in tanto, mi occuperò di spiegare e integrare le notizie, anche facendo riferimento ad anni successivi al 1918.
Domanda: la cosa così strutturata può funzionare o potrebbe creare confusione?
La questione è la seguente: il tuo "io, Marco scrittore" non esiste in questa veste all'interno del romanzo, anche il "io, Marco scrittore" all'interno del romanzo è un personaggio-narratore. Avrai due narratori anziché uno. Uno dei due narratori lo fai coincidere con te stesso (per il pubblico), ma rimane all'interno dell'opera un personaggio-narratore. Spero di essermi spiegata. Per quel che riguarda il: "può funzionare?", sì, può funzionare se nell'opera è chiaro il passaggio e la distinzione tra i vari narratori. Se invece non riesci a padroneggiarlo bene, il rischio di creare confusione diventa alto, ma questo si può stabilire solo leggendo il testo :)