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Grazie a te Lorena bella, è un discorso difficile ma spero di aver detto l'essenziale. Tu come donna lo condividi?

Come non condividere questa "lettura" poetica, elegante e vera!

Grazie a te Renato pe rla tua costante presenza.

Grazie a lei per le sue bellissime osservazioni, di un vero amante del cinema. Marcello e Ettore avevano la passione delle scarpe, è vero, Federico assai meno. De Sica mette una precisa battuta in proposito in Matrimonio all'italiana. Mastroianni andava davvero in Inghilterra ad acquistare un certo modello realizzato a mano da un artigiano. Lei dirà, cosa c'entra? Provi a rifletterci. Marcello per Scola era la creatura di Fellini, delicata, preziosa, da amare e trattare con cura, perché di fatto Marcello era l'alter ego di Federico, basta guardare Ginger e Fred, ti prende una stretta al cuore. L'inquilino di garbo amato da Sofia Loren in Una giornata particolare era la quintessenza di Ettore, la proiezione. Sono osservazioni leggere, che mi salgono spontaneamente alle labbra grazie al suo gentile e acuto messaggio. Grazie

@@gianfrancoangelucci754 grazie dott. Angelucci per questi ricordi simpatici, gustosi ed emozionanti. Un caro saluto

Caro Angelo, le sue parole sono benedizioni, o non lo dico per me, ma per tutti coloro che la leggeranno e che potranno comprendere che lei ed io non siamo dei marziani ma creature di questa Terra che credono, infallibilmente, alla forza della poesia. Dovunque, ma nel nostro caso nel cinema di un autore che ha rivoluzionato la Settima Arte. Quando lei descrive un pubblico che indugia alla fine della proiezione per riuscire a decantare, vorrei dire distillare in un liquore prezioso, le troppe sensazioni assimilate, racconta la ragione stessa e profonda del mio lavoro, della mia opera di diffusione dell'opera di un artista immenso eppure colpevolmente trascurato da un'Italia smemorata e assente. Le sono grato non sa quanto di questo suo messaggio che riesce a corroborare ogni mia intenzione. Mi ha regalato una serata da fuochi d'artificio.

​@@gianfrancoangelucci9340 Grazie a lei Maestro Angelucci, che a sua volta fa tesoro delle riflessioni dei suoi alunni e di persone semplici popolari come me. E questo suo elogio mi fa compagnia, mi incoraggia, nell'attuale deserto di solitudine culturale che sta vivendo il paese dell'Umanesimo e del Rinascimento. ___ Adesso, devo aggiungere, dopo averle risposto, sto provando una contentezza e gioia data dalla "familiarità dell'Amore Divino." ...Come se ne accorse "Rut" che vedova restò vicino Naomi, la madre di suo marito dipartito.

Caro Gianni, grazie per le sue parole gentili e confortanti. Fellini non superò la diciotto anni a visita militare al Distretto di Forlì perché sottopeso e per insufficienza toracica. Così fu scartato. A Rimini era soprannominato Gandhi per la sua magrezza. Richiò invece il richiamo nel 1943 e anche per questo con Giulietta affrettarono le nozze sposandosi quasi sotto le bombe alleata il 30 ottobre. In quel periodo cercava di esporsi troppo, rimanendo il più possibile al riparo della mura dell'appartamento della zia Giulia, in via Lutezia, che ospitava la coppia. L'accostamento che lei fa con Alberto Sordi non soltanto è legittimo ma illuminante, dal momento che in quella prima fase dell'avventura professionale erano amici inseparabili, e i racconti dell'uno e dell'altro, sull'affetto reciproco, sono davvero commoventi.

@@gianfrancoangelucci754 E' veramente fantastica, dr. Angelucci la presenza delle sue narrazioni. I suoi ricordi sono una miniera d'oro. Fellini ispira una inspiegabile curiosità, è come in parte scavare dentro se stessi e nello stesso tempo, avendo la possibilità di osservarlo nei filmati, ispira un profondo sentimento fraterno e di fanciullesca simpatia. La capacità di rappresentare la banalità e il mistero che accomuna tutti quanti. Grazie Questa settimana a Fano in occasione dei 100 anni di Mastroianni, sono stati proiettati in piazza due film diretti da Ettore Scola tra cui "una giornata particolare". Mastroianni è favolosamente "trasmissivo", regala la naturalezza del sentimento, la capacità, l'incertezza così come la sentiamo. Era presente la figlia Silvia di Scola che ci ha raccontato il legame fra Mastroianni e il Padre. Ettore Scola mi pare molto diverso da Fellini, eppure Scola e Mastroianni nutrivano un fraterno legame, tanto che si scambiavano vestiti, scarpe ecc. 😁. Allora ho iniziato a chiedermi come Mastroianni potesse vivere l'amicizie con due registi così diversi. Così, mi pareva naturale raccontarlo. Buona Domenica

@@gianfrancoangelucci754 E' straordinario, poter osservare dall'inizio alla fine la vita di persone che con il loro lavoro, motivazione - che nasce chissà da dove, hanno creato qualcosa che ha emozionato, unito e cambiato tante persone di posti così diversi e lontani nello stesso modo. E allora sorridi e ti avvolge una simpatia, un'affetto verso questo Federico che magari con i suoi modi di fare non se lo meritava nemmeno è malgrado questo sorridi. L'alta settimana a Fano, anche in ricordo dei 100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni, è stato allestito un bel cinematografo in centro. Qualche serrata di film, fra cui il bellissimo "una giornata particolare" diretto Ettore Scola. Era presente la figli Silvia di Scola che ci ha raccontato l'amicizia speciale che c'era fra Mastroianni e Scola, tanto che si scambiavano abiti, scarpe, non di rado acquistavano gli stessi vestiti ecc. ecc.. Allora mi sono chiesto come potesse essere l'amicizia tra Fellini e Mastroianni, in che modo fosse diversa rispetto a quella con Scola. Fellini e Scola ci raccontavano lavoravano in modo completamente diverso e penso fossero due persone molto diverse. Vedendo qualche filmato, pare quasi che Fellini in pubblico sia imbarazzato dalla presenza di Mastroianni, tanto che spesso si rivolge a lui in "malomodo". E così, niente volevo solo riferire questa cosa. Grazie tante dott. Angelucci per i suoi ricordi coì puntuali che soddisfano e placano la curiosità.

@@gianfrancoangelucci754 E' straordinario, poter osservare dall'inizio alla fine la vita di persone che con il loro lavoro, motivazione - che nasce chissà da dove, hanno creato qualcosa che ha emozionato, unito e cambiato tante persone di posti così diversi e lontani nello stesso modo. E allora sorridi e ti avvolge una simpatia, un'affetto verso questo Federico che magari con i suoi modi di fare non se lo meritava nemmeno è malgrado questo sorridi. L'alta settimana a Fano, anche in ricordo dei 100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni, è stato allestito un bel cinematografo in centro. Qualche serrata di film, fra cui il bellissimo "una giornata particolare" diretto Ettore Scola. Era presente la figli Silvia di Scola che ci ha raccontato l'amicizia speciale che c'era fra Mastroianni e Scola, tanto che si scambiavano abiti, scarpe, non di rado acquistavano gli stessi vestiti ecc. ecc.. Allora mi sono chiesto come potesse essere l'amicizia tra Fellini e Mastroianni, in che modo fosse diversa rispetto a quella con Scola. Fellini e Scola ci raccontavano lavoravano in modo completamente diverso e penso fossero due persone molto diverse. Vedendo qualche filmato, pare quasi che Fellini in pubblico sia imbarazzato dalla presenza di Mastroianni, tanto che spesso si rivolge a lui in "malomodo". E così, niente volevo solo riferire questa cosa. Grazie tante dott. Angelucci per i suoi ricordi coì puntuali che soddisfano e placano la curiosità.

Grazie Lorena sempre la prima a rincuorarmi di rosa e di blu.

Ecco il cuorici rosso di Lorena, ora posso stare tranquillo. Grazie poetessa.

UN apprezzamento che mi rende fiero,

Grazie Fabrizio per la toccante testimonianza

Provare cosa, Gianni?

@@gianfrancoangelucci754 Non so. Un'idea ingenua, trovare uno spazio dedicato a Fellini all'interno di quanto mi sembra stiano concretizzando nella casa di Sordi. Un museo del Cinema Italiano. Certo che se Fellini avesse pensato quello che ha fatto Sordi, per la casa in via Margutta sarebbe stata una cosa stupenda. Un museo Fellini in Via Margutta!

@@giannigerboni5158 Già, invece il giorno successivo alla morte di Giulietta, i mobili dell'appartamento era già sparsi in Via Margutta, ghermiti dagli antiquari della strada, e il Comune di Roma se n'è ampiamente disinteressato.

@@gianfrancoangelucci754 mi viene in mente qualche azione Cinematografica di Sordi. Si certo non è un ironia per niente rispettosa, ma è quello che succede quasi sempre. L'ammirazione, il sentimento anche nei confronti di un gigante come Federico Fellini vengono superati dalla realtà fisica terrena. Forse Fellini non ha avuto tempo di "organizzare", di mettere mano alle carte e pensare a quello che sarebbe rimasto dopo, quando si sarebbe "trasferito" in quiete perpetua al monumentale Civico di Rimini. Adesso mi sembra ci sia un ristorante negli ambienti di vita più maturi di Fellini e Giulietta in via Margutta, nemmeno un epigrafe a ricordare che in quegli ambienti la fantasia Felliniana generava meraviglie.

Sarà un'immersione nel film più intimo della coppia Fellini-Masina

@@gianfrancoangelucci754 non posso pensarci neppure lontanamente, giudicare Giulietta degli Spiriti. Sarà che io ancora nel 1965 non ero forse nemmeno nei pensieri dei miei genitori... mi ha colpito molto la posizione di Giulietta perseguitata e forse salvata dalla voce della coscienza (ma Giorgio di coscienza niente?). Sicuramente non sarò il solo, io l'ho trovato sfacciatamente maschilista, quasi disgustoso. Milena dolcissima angelica è attraente

I tuoi complimenti sono autentici come il tuo cuore

Primo all'appello, sei un supporter impagabile. Grazie a te.

È un discorso lungo e non semplice da banalizzare, ma se vogliamo provarci riguarda il nostro rapporto con l’inconscio. Non bisogna ostacolare il flusso creativo che abita dentro ogni essere sulla Terra, altrimenti il magma si ingorga dentro di noi e marcisce, diventa pericolosamente tossico. Il flusso creativo, comunque esso si manifesti, sia pure negli aspetti all’apparenza più mostruosi, si trasforma in energia preziosa se siamo capaci di dargli espressione, se riusciamo a indirizzarlo verso la costruzione artistica. Tutto il cinema di Fellini contiene questo tema cruciale in sottofondo: la difesa della libertà dell’essere umano, della sua autenticità. Non bisogna inibire, reprimere le pulsioni che, se non vengono fatte vivere, se vengono costrette nel fondo della ‘stiva’ finiscono per decomporsi, imputridire, puzzare; come appunto il rinoceronte recluso nella pancia della nave. Il nostro impegno è tradurne l’immensa energia in espressione (arte), trasformarla in nutrimento: il latte del rinoceronte è molto buono, ci confida il giornalista alla fine del film. Il latte della femmina del rinoceronte si rivela a sorpresa un alimento prelibato se la ‘bestia’ viene accolta all’aria aperta, sulla tolda della nave, visibile e ammirata da tutti. Infatti al momento del naufragio, la troviamo imbarcata addirittura nella scialuppa di salvataggio del narratore che insieme a lei la scampa, riuscendo a raggiunge il porto di Ancona. La trovata narrativa è anche inevitabilmente rappresentazione simbolica. Tenga presente caro amico Gianni, che tutto ciò, certamente in maniera più chiara, potrà trovarlo scritto nei miei libri, specialmente nel mio GLOSSARIO FELLINIANO. Non smetto mai di illustrare la poetica di Fellini in tutti i suoi anfratti, e di insistere sull’immenso dono di libertà e consapevolezza che il Maestro ci ha lasciato con la sua opera. Sono film da vedere e rivedere per poterne cogliere a pieno la bellezza e l’importanza per la crescita del nostro Paese. Magari partendo, come lei suggerisce, dall’amicizia con Alberto Sordi, perché no.

@@gianfrancoangelucci754 già, è proprio questo che mi stimola a cercare nei Film, nelle interviste, nei suoi reali o meno immaginari argomenti che espone nelle interviste: "la difesa della libertà dell’essere umano, della sua autenticità". Un'autenticità mutevole e disorientata, nell'universo Felliniano instancabile nella ricerca, immaginazione e creazione, una ricerca che vuole oltrepassare "paurosamente" il mondo fisico, con il violoncellista che ci parla dall'aldilà. Grazie ancora. Mi affiderò anche ai suoi testi. Ma devo confessarle che lei, quando racconta, ha una grandissima capacità di trasmettere emotività, almeno per me.

@@gianfrancoangelucci754 Certamente gli aspetti che generano interesse e rispettosa stima nei confronti di Fellini riguardano "la difesa della libertà dell’essere umano, della sua autenticità", sono quelli che riesco a comprendere ☺. L'affetto che si genera nei confronti di Fellini è qualcosa di poco definito, per la ragione che Fellini non lo è. Quando parla di se e del suo "lavoro" sembra non trovare mai un punto d'arrivo. Le sue storie quando si racconta, magari ogni volta diverse ed altre volte uguali ed inventate, ci lasciano sempre li su quell'altura dove osservi e immagini allo stesso tempo, qualcosa che sfugge alla comprensione, ed ognuno nel proprio desiderio di trovare un punto d'arrivo ci mette qualcosa di suo. Devo confessarle Angelucci che leggerla è si interessante ma ascoltarla e tutta un'altra cosa: a me (e non credo solo a me) trasmette tanta stupenda e favolosa emotività! ☺👍

Le sono grato per il suo apprezzamento, per me importantissimo.

Grazie, lusinghiero.

Grazie Lorena, le tue parole accoglienti mi sono preziose.

Pensa che fortuna abbiamo avuto. Grazie.

Un cuore grande come come te, grazie Gigi.

A lei Gloria

Li stai passando in rassegna? Una hit.

Ne sono lusingato, grazie

E un complimento così sincero ancora di più.

A lei, che è così gentile

Grazie Cereda, è una bella testimonianza, forse i due autori del libro, due giovani veramente seri del Centro Sperimentale, avrebbero piacere di parlare con lei. Grazie per il suo messaggio.

@@gianfrancoangelucci754 volentieri ,possono contattarmi !

La sua emozione mi si trasmette salutare. Grazie a lei.

Affermato da un palato fine e da uno spiritaccio toscano, mi suscita un effetto euforizzante.

Sei sempre la prima, grazie.

Grazie a te Giuseppe per l'apprezzamento.

Magari le ispirerà qualche idea per le sue fotografie. Bene.

Insieme al cuore blu ho meritato un girasole?

Per te Amarcord è casa tua, musica per le tue orecchie.

Evidentemente sì, non mi pare sconveniente: che altro fanno le inserzioni pubblicitarie all'interno della messa in onda di un film? Spesso trasmesso con intervalli esasperanti che allungano la durata del film fino a sfigurarlo, rendendolo infruibile? Leggendo un libro, a chi farebbe piacere essere interrotto ogni dieci pagine da qualcuno che ti strappasse il volume dalle mani per infliggerti annunci commerciali di pura demenzialità? Ma a distanza di tempo abbiamo capito quale fosse la strategia, spoistare l'intero palinsesto televisivo sulle piattaforme a pagamento: e se vuoi vedere un film 'civilmente' te lo devi 'comprare' abboanandoti, e oltre l'abbonamento pagando spesso un balzello a parte. Lo scandalo è che questa politica anticulturale sia stata adottata pienamente da tutti i canali RAI, un ente di pubblico servizio sostenuto con le nostre tasse, addizionate perdipiù con un balzello alla bolletta della luce. Una contraddizione senza senso, eppure perfettamente accettata dai nostri politici, destra centro e sinistra senza distinzione. Siamo sudditi e non contiamo più nulla. Federico ce ne aveva avvertito in tutti i modi. Che sia lode a lui.

Caro Davide, la tua è un'analisi necessaria, intessuta con onestà come di consueto. Non devi sentirti dilaniato - mi permetto in amicizia queste esortazioni non richieste - tra Berlusconi e Fellini, l'amore per l'arte e la genialità di Federico non oscurerà nel tuo cuore l'ammirazione che, da imprenditore, tu nutri nei confonti di un self-made-man che si è impadronito dell'Italia solleticandone le peggiori inclinazioni, ma anche sovvertendo un equilibrio che forse la stava soffocando nell'abbraccio quasi secolare e 'virtuoso' solo a parole, di una sinistra esausta e affarista. Sono due aspetti diversi, e una contrapposizione reale, tra il pragmatismo capitalistico e l'idealismo dell'arte senza il quale non ci sarebbe creatività. Fellini è il grembo, e ogni giorno me ne accorgo meglio e di più, ha generarto non solo capolavori immortali ma con essi anche la nostra coscienza del vivere, il nostro sguardo sulla realtà, la nostra visione del processo creativo non inferiore alla teoria dei Quanti, donandoci un baluardo di libertà e consapevolezza di tale dimensione che nessun altro artista del Novecento è riuscito a tanto. Il resto, come insisto spesso nel dire, è sociologia, oggi c'è tra dieci anni chissà. Fellini rimarrà finché ci sarà l'umanità su questo mondo così a rischio. L'amore che gli porti non si inquinerà per qualche valzer malandrino con lo spirito imprenditoriale di un personaggio spregiudicato ma a suo modo anche innovativo, se il termine può ancora avere un senso. Voglio aggiungere che mi ha fatto piacere ricevere questo tuo messaggio, è un segno di vitalità e di affetto. Grazie.

Grazie Renato, è sempre confortante sapere che si sono orecchie sensibili ben disposte a condividere le nostre testimonianze.

Sì, hai ragione, sono un po' le beffe della comunicazione di massa che rimpasta gli argomenri in una sorta di calderone postmoderno dove non si distinguono più posizioni e valori. Ma non c'è molto da fare, è anche un po' il gioco del tempo che passando distorce fatalmente le prospettive, o le appiattisce o le annulla. E siamo soltanto a pochi decenni di distanza dagli avvenimenti, con sentimenti ancora palpitanti nel ricordo delle persone. Tra un secolo la materia sarà nei libri di storia deprivata di ogni emozione. Per questo mi ostino a tener vivo il ricordo di Fellini attraverso la testimonianza personale, anche andando a parlare o scrivendo dei suoi film, delle sue opere, illudendomi che possa almeno rimanere una traccia concreta con cui confrontarsi.

@@gianfrancoangelucci754 Le posso assicurare che il ricordo di Fellini e dei suoi lavori resterà sempre vivo nella mia memoria, così come ricorderò sempre di lei e delle sue bellissime iniziative. Incontrarla a Napoli al cinema Modernissimo è stato per me e per tanti miei compagni dell'accademia di belle arti un grandissimo onore. Grazie per il lavoro che sta facendo ❤️

@@Alex-lq1hq

@@Alex-lq1hq Il seminario di Napoli è restato incancellabile anche dalla mia memoria, ma questo è soprattutto merito vostro, suo, delle sue parole che gocciano come nettare e ambrosia, nutrimento prezioso per il lavoro del mio cervello. Grazie.

Cuore rosso questa volta, appassionato.

Detto da un'artista come te, è un commento che mi esalta. Grazie Wilma, luce di sole per te.

Di cuore ricambio, felice dello scambio

Grazie Cuore Blu

Gigi, ti è uscuito dal cuore, ed è arrivato al mio cuore prima ancora di leggerlo. Ti sono grato per l'approvazione.

Super amica

Complimenti esaltanti venendo dal più profondo psicanalista che abbiamo in Italia.

Se vuoi dire che il video aiuta a respirarla non posso che gongolare. Grazie.

Parole come le sue mi incoraggiano in questa missione un po' folle.