- 821
- 335 532
kalabria tv
Italy
Приєднався 23 гру 2016
L'olivo bianco di Carmine Abate a Roma
L'ultimo libro dello scrittore calabrese presentato nella capitale
Переглядів: 51
Відео
Presentazione dell'Associazione Calabresi Capitolini
Переглядів 99Місяць тому
Teatro De Lollis a Roma ha tenuto a battesimo l'associazione
Consegna premio Hero Holguin
Переглядів 362 місяці тому
Iniziativa della Filitalia International del Chapter di Cuba
Cerimonia consegna premio Hero a Pippo Callipo
Переглядів 452 місяці тому
Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia organizzato dal chapter cittadino di Filitalia International
Mese della donna a Buenos Aires
Переглядів 616 місяців тому
Seconda parte della festa organizzata dall'associazione calabrese di Buenos Aires. Video Edgar Delfino
Mese della donna in Argentina
Переглядів 706 місяців тому
Prima parte della festa organizzata dall'associazione calabrese di Buenos Aires. Video Edgar Delfino
La Passione vivente a Vazzano
Переглядів 2076 місяців тому
Atto teatrale nella provincia di Vibo Valentia. Video di Micuccio Caloiero
Storia della medicina
Переглядів 487 місяців тому
Iniziativa del chapter di Vibo Valentia della Filitalia International con la presenza di funzionari del MINSAP di Cuba
Concerto di Sara Antonelli
Переглядів 287 місяців тому
Iniziativa del chapter di Roma1 Filitalia International
Farsa di Carnevale a Vazzano
Переглядів 368 місяців тому
Video realizzato nel centro della provincia di Vibo Valentia da Micuccio Caloiero
Sfilata Carnevale a Vazzano
Переглядів 538 місяців тому
Video realizzato nel centro della provincia di Vibo Valentia da Micuccio Caloiero
Fine anno in Argentina
Переглядів 769 місяців тому
Terza parte attività organizzata dall'associazione Calabrese di Buenos Aires. Video Edgar Delfino.
Festa di fine anno in Argentina
Переглядів 709 місяців тому
Seconda parte attività organizzata dall'associazione Calabrese di Buenos Aires. Video Edgar Delfino.
Festa di fine anno in Argentina
Переглядів 779 місяців тому
Prima parte attività organizzata dall'associazione Calabrese di Buenos Aires. Video Edgar Delfino.
Filitalia International intervista alla tv cubana
Переглядів 3110 місяців тому
Filitalia International intervista alla tv cubana
Apertura chapter Holguin Filitalia International
Переглядів 4210 місяців тому
Apertura chapter Holguin Filitalia International
Presentazione libro da Isca a Philadelphia
Переглядів 4410 місяців тому
Presentazione libro da Isca a Philadelphia
Settimana Calabrese in Argentina il mercatino
Переглядів 2711 місяців тому
Settimana Calabrese in Argentina il mercatino
Settimana calabrese in Argentina con il mercatino
Переглядів 9811 місяців тому
Settimana calabrese in Argentina con il mercatino
Settimana Calabrese e la giornata del vino
Переглядів 4411 місяців тому
Settimana Calabrese e la giornata del vino
Apertura del Congresso Iberoamericano
Переглядів 1511 місяців тому
Apertura del Congresso Iberoamericano
❤ SMichele ti protegga Claudia. Guarda quante bestie feroci, ti bramano ma non ti possono sfiorare. Sei un giglio tra le spine.
❤ SMichele ti protegga Claudia. Guarda quante bestie feroci, ti bramano ma non ti possono sfiorare. Sei un giglio tra le spine.
Careri (RC), vi abitano solo due famiglie di anziani.
Grazie per il paziente e interessante lavoro.
❤ bellissima....e non solo ...sincera....non la giudico...non è mica una criminale....alla fine ha fatto un film ... Quasi porno !!!E chi non l 'ha visto.!!!!Uccidere è peggio!!!
Sei peggio della melma fognaria. Speriamo che lo sai, sei davvero la schiuma altro che heineken
Tua mamma sa fare di meglio
-Il convento di san Fantino E’ certo che la Laura e l’Ecclesia Sancti Fantini preesistevano alla venuta dei Normanni; mentre al tempo normanno continuava a funzionare solamente la «chiesa di San Fantino», annessa all’edificio della Laura. Chiesa che era elencata nel “Diploma del Conte Ruggero Squillace 1096”, col quale fu istituita la sede e quindi la diocesi Episcopale di Squillace con il ritorno al rito latino: «… Ecclesie Squillacensis Parrochia haec este: … qui sunt in territorio eiusdem Ecclesie, et per antichissima, et Greca eiusdem Sedis privilegia: Squillacium, ubi Sedes est Episcopalis … et Ecclesia Sancti Fantini … cum suis divisis, et vineis, quas plantaverunt Agricole … Concedo eciam ei villanos estraneos ad recipiendum, et ad habendum in territorio eiusdem Ecclesie … Item concedo illis Presbiteros Grecos cum filiis et filiabus corum, sicuti sunt scripti in privilegio eorum …»(foto allegata l’Ecclesia S. Fantino nella mappa della diocesi di Squillace del Diploma del conte Ruggero II, indicata dalla freccia, a. 1096). Nello spazio antistante la Chiesa si svolgeva un “Mercato franco”, poi, dal ‘400 fiera, «de tempo antico , de quo non extat (o exstat = non resta o rimane) memoria», come si legge nei «Capitula» concessi da «Federici de Aragonia Principis & postea Regi» alla città di Squillace. Pertanto, essendo citata nel diploma di Ruggero solo la “Ecclesia Sancti Fantini”, la Laura e la relativa chiesa erano state fondate e abitate e quindi presenti già prima dell’arrivo dei Normanni e già nel periodo bizantino, quindi nel sec. IX, e vantavano “antichissimi privilegi greco-bizantini”, come si evidenziava nel Diploma del Conte Ruggero . La Laura-convento e la chiesa erano dedicate a San Fantino Seniore, il Vecchio, “il Cavallaro” o “il Taumaturgo”. L’attività della Laura-convento cessò sicuramente con l’avvento e il dominio arabo di Squillace nel 904. Cessata la vita della Laura, la chiesa, “Ecclesia Sancti Fantini” , con altare dedicato a San Fantino, continuò a funzionare sotto la disciplina e la guida del vescovo locale e continuò a conservare un’importanza rilevante nel territorio anche nel periodo Normanno (e poi solo in modo saltuario nella ricorrenza della fiera) da mantenere nello spazio antistante il «Mercato franco», ancora al tempo di “re Ferdinando I”, già presente «de tempo antico» e «lo quale se fa poco de fore de la dicta Cita di Squillace» , poi «fiera di Saffantino» o «fiera di luglio […] fuori dalle mura», che si svolgeva nella 1ª domenica di luglio e per la durata di 16 giorni, «quale e franco otto iurni n’anti & otto iurni po’», «in lo quale Mercato siano Franchi tutti Citadini, & homini della Cita de Squillace & ancho Terre …» , con un numero notevole di avventori, e data in fitto a notabili del luogo e in specifico fino al 1480 ai «Segnori della fiera» fratelli Pepe e poi dal 1492 e con altro atto del 1549 e per tutto il ‘500 e parte del ‘600 agli Zaccone (si veda di seguito “le Fiere”)con «molendino» annesso. Fiera che, per la sua tradizione, resisteva ancora nel tempo nonostante la brevissima distanza da Squillace, dove si tenevano già due fiere e una appena dopo un mese, a «mezzo agosto» (si veda di seguito “le Fiere”), ed efficiente fino al periodo del Marchesato dei de Gregorio (1755-1806). Negli atti notarili del ‘600 si ricordava ancora la «Cappella di S. Fantino», citata in molti atti notarili e fra essi in un atto del 1671 dove figurava con un censo di grana 8, ospitata nella chiesetta dell’edificio con due portali, di cui uno successivamente murato, con cornici in muratura, terminanti con un timpano triangolare e con ai lati della facciata due torrette campanare con tetto primordiale. Era di proprietà di H. de Hermogida di Squillace, che fittava il frantoio annesso per duc.ti 200. Nel 1755 diventò proprietà di Leopoldo de Gregorio. L’edificio restò danneggiato dal terremoto del 1783. Fu restaurato, mantenendo la struttura architettonica originaria, da Antonio Costa, discendente di Agazio Costa assegnatario nel 1691 dell’Un.tà di Squillace, che ne era diventato proprietario, come risultava nel nuovo catasto del 1784. Il Costa ripristinò gli edifici col frantoio e restaurò la cappella, che mantenne il titolo originario di “Cappella di San Fantino”, titolando l’altare alla Madonna del Carmelo e realizzando degli affreschi sull’altare e sulla volta (si vedano foto di seguito), di cui oggi rimane visibile poco o nulla, sicuramente per onorare la memoria del suo antenato Iacopo Costa che, nel 1646 insieme a Francesco Orlando, Francesco Maria Zaccone, Domenico Straneri, Agrilio Lapiana, aveva eretto una cappella sotto il titolo di B.ma Vergine del Carmine nella chiesa di Santa Caterina di Borgia (località vicino Saffantino), allora chiesa Matrice . La fiera, la Cappella e il «molendino» restarono attive per tutto il periodo del marchesato dei de Gregorio e fino all’eversione della feudalità (1806). Da questo momento non si hanno più notizie né della Cappella né della fiera, si sa solamente che il fondo dopo il Costa appartenne, con attivo ancora il «molendino», alla famiglia Assanti. Agli inizi del ‘900 il fondo diventò proprietà della marchesa Maria Enrichetta Scoppa, dalla quale fu venduto alla famiglia Veraldi e da questi ad altri proprietari borgesi. L’edificio esistente nei decenni successivi fu abbattuto in parte e fu «usato» come deposito rurale e per ricovero anche di bestiame. Attualmente resta visibilmente danneggiato e distrutto pure l’altare. Si presenta con un impianto rettangolare con corte interna, cui si accede tramite un portale rettangolare molto semplice, una volta sormontato da uno stemma su pietra, forse della famiglia Assanti, probabilmente trafugato. Sui lati del portale si trovano due edifici, forse adibiti a deposito. Sul lato destro si trova un ambiente una volta adibito a frantoio, che conserva i resti delle macine e delle presse. Tutte le aperture hanno stipiti e architravi in mattoni e molte di esse presentano archivolti a sesto scemo. La muratura ha dei ricorsi in cotto . La chiesetta, con due porte d’ingresso di cui una murata, di una sola navata, ha un altare addossato sul fondo con sopra il tabernacolo e in una nicchia un dipinto della Madonna del Carmelo con corona d’oro con in braccio Gesù Bambino con la corona in testa, che con la mano destra accarezza il mento della Madonna, avvolta nel manto azzurro con una stella sulla spalla destra e dalla cui mano sinistra pende uno scapolare (sullo “scapolare” si veda il contesto), segnato da una croce, e con ai piedi le anime del Purgatorio, sormontato sullo sfondo da un altro dipinto su cui resta visibile solo un vaso infiorato, probabilmente con una immagine centrale di Dio, e sul lato sinistro visibile un angelo (simile al dipinto del Santuario di Papasidero e al dipinto della chiesa di Borgo di Cardile e del Santuario di Taureana di Palmi). In una nicchia sul muro destro è disegnata una croce con un blu intenso centrale e con i bordi giallo-ocra la cui fattura richiama l’origine bizantina dei monaci che l’abitarono in origine, l’unico dipinto rimasto dalla fondazione della Laura-convento, con terminazioni trilobe (che simboleggiano la Trinità) proprie della tradizione bizantina, mentre sulla volta resta visibile solamente una parte di una cornice centrale con un verde sul lato sinistro, affresco aggiunto probabilmente successivamente. I dipinti presenti risalgono agli inizi del ‘900 quando il fondo diventò proprietà della marchesa Maria Enrichetta Scoppa. Oggi la struttura è completamente in degrado. Si veda il mio libro BORGIA, ed. Youcanprint.
La calabria un posto in cui vivo..dove nella sostanza tutti ci hanno messo piede, c.....o...ma concretamente nessuno è rimasto...eccetto le solite quattro anime che ci rimangono e sopravvivono... Poveri noi...senza una vera civiltà...e sottoposti e succubi di una civiltà anglo americana che non ci appartiene proprio e che ci deprime in ogni settore...
Complimenti per il video io sono Clelia e abbito a Campo Calabro ❤
Quanto amore il Signo ti ha messo nel cuore. Quanto amore hai per tutti.il Signore .😅 ti ricompensi il centuplo
Prima ancora abitavano persone provenienti dal pianeta papalla.
grazie per l'accurato stringato lavoro di sintesi delle storie della Terra e illustri figli di Calabria .(26/5/24) joseph.
Che meraviglia
Ce ne fossero di donne così!!!! Adesso Claudia cara sei veramente la sensualità allo stato puro.Dio ti abbia in gloria
Ancora ... Carlo Diano e Leone Relaci?
... e Pasquale Galluppi?
Mi permetto di fare osservare o di chiedere conferme perché mi pare che il nome Italia dei greci in principio definiva non l'intera Calabria ,ma mi pare la parte meridionale , cioè dall' istmo Squillace,lamezia più o meno fino al mare..mi pare ,se non ricordo male di aver letto questa informazione da Pausania o da strabone ! Infine mi chiedo se il bel nome Calabria e in particolare calabrese non abbia intrinsico un tono un po' dispregiativo. .mi pare di aver letto qualcosa in questo senso su un fascicolo di 'studi Urbinati '. ...non ricordo l'articolista.. forse ma ho dubbi Franceschi Temistocle..studioso della lingua greca....ma non sono sicuro!
Gezuar pashket grekorthodhokse bizantine ,,,arbereshet ,,greqia ,orthodhokset ne albani ,serbi ,etj ,,,,kristos anesti ,krishti u ngjall ,,,,kyrie eleison ,,,amin ,,,,,,🌹
Arberesh, Orthodox Byzantine, Morea (Peloponeses). Dukemi!
Questo"documentario" non ha nulla di storico, nel senso che non c'è alcuna narrazione di vicende storiche accadute in Calabria nel corso dei secoli.
E di Marco Aurelio Severino di Tarsia che fu medico all'ospedale degli incurabili a Napoli, non si parla
Perfetto nel racconto bel video è andata proprio cosi .
Portate avanti... La memoria
Ma che meravigliaaa❤❤❤
Sono di Corigliano Calabro Cs mi manca
Abito in piemonte Origini Calabria Cosentino qui zona verbania vco Desolazione😢
GRAN MARCIA SINFONICA, BRAVI AL CONTROCANTO DAVIDE E RAFFAELE
Io sono nata in argentina ma mio padre era di avellino e mia mamma era di campobasso ma mio padre mi porto in italia al eta di dodici anni vi giuro ho soferto tantissimo e ancora oggi ho nostalgia
English subtitle please
boa tarde aqui do Brasil gostaria de saber sobre Bruno de caria meu avô nasceu em vallelonga veio para o Brasil em 1909
VIVA ITALIA Y CUBA EXELENTES VIDEOS ,,HOLGUIN ES BELLO,,DESDE SIEMPRE EXISTE LA PRESENCIA ITHALIANA EN CUBA
FILITALIA INTERNACIOCIONAL Capítulo Holguín. Yo amo a Italia.
La lingua albanese e augale , come Italiano e come Inglese ,
Prima di Greci c'erano pizatin i origini ilirike , dopo sempre shqipria e oggi e Albania ,
Albanezi ,,Kalabria ,,,ku esht Xhamia !?
ik o .ari
Xhama ka kudo numri shums i xhami 't o idjot me çizme, u bëm si këmt e dhis thomi na toskët, ...e shqiperis, jo në tosk'anë të italis që e mson gjith bota nëpër shkolla e themeloi Garibaldi arb " ësh i italis,o alabak - zhabulan - sahanlpirs...
O injorant Arbëreshët janë Katolik e Arvanitët ortodoks e jo mysliman
Orthodox Byzantine
@@tonyintrevado8960 nuk janë ortodoks por Katolikë , injorant . I festuan pasket para 2 javësh
Si dice anche che iafeth figlio di Noè dopo il diluvio emigrò in calabria
Cmq...lui un grande uomo...era meglio morire a Waterloo...con un ultima carica....se ammazzato di botte..
Ma non ha senso....fate una festa ad un uomo che avete ammazzato di botte in piazza e poi consegnato alle autorità...fatevi un esame ...è un controsenso....
Ma finitela!
Δεν μοιάζουν με,αλβανους
Ciao grande maestro Michele Placido❤
Quanta bellezza e grandiosita'
No non è vero , albanesi non sono auguli. Pot tempo di di guerra , matoli esimo anno detto non è vero , Greci , loro sono origina ilirike shqiptare , di Albania
C'è parola italiana sono auguli comeitaliana
Greka no somiglia niente
Bravo
Lingua italiana i sumilia italiana
Ovunque ❤
Murat è stato fucilato a PIZZO OGGI IN PROVINCIA DI VIBO VALENTINA GIÀ MONTELEONE dove si trova questo pizzo calabro perché cambiare nome pizzo si chiama solo PIZZO
❤Il grande Maresciallo, il grande Re, l'uomo dalle sfere di titanio.
Dietro l’altare ci sono delle importantissime targhe marmoree, antichissime, per vederle bisogna girare attorno all’altare , perché stupidamente o volutamente vengono celate e rese invisibili ai visitatori .
ITALIA !!