Відео

grazie ❤

Non c'è nulla da spiegare, da noi qualcuno è finito all'ospedale con le ossa rotte per un folletto ... e altre cose. Non potete conoscere tutto... Ad esempio la vita come ha avuto origine? se in un Black Hole il tempo equivale a 0 e il tempo viene supercompresso in Tesseratti quantici di non spazio.. . Eppure esistiamo. Non sapete proprio un bel nulla

Incontro alto forse un po" troppo..peccato non si sia parlato anche delle famose lettere che scrisse alla famiglia dalla "prigionia" russa testimonianza assoluta di umanita' immensa nella disumanita' in cui fu condannato fino alla morte per fucilazione...simbolo della liberta' e resistenza del pensiero e della fede nell'inferno dell'annientamento dell'uomo

Filiniiiiii! In che ufficio lavora?

Ottimo video! A quando un video sulla vita e le opere di Giamblico? Bravi

cosa c'entra il sistro in questo culto?

Eccezionale! Grazie 🤩

Per tanto tempo mi sono chiesta perche erano amessi soltanto gli uomini ad essere inniziati in questo culto misterico.... poi ho capito che le donne entrano in contratto diretto con LA DIVINITA... ma il percorso e piu o meno uguale !

O SOLE MIO 💋

💫🌞💞

King of afghanistan

Complimenti a Radici nel Mondo!

Grazie per questo profondo contributo di sapienza... Abbracci dalla Colombia

molto interessante l'esoterismo del culto mitraico apollonico del kristòs induista del krishna, molto bene!

Si puô dire che quando si dà l'ostia e il sacerdote o chi dà l'ostia e beve il vino nella messa e per gli evangelici che usano il pane e il vino o succo d'uva stanno effettuando il culto mitraico

Non posso che condividere e diffondere..

Straordinaria conferenza e straordinari interventi..grandissima Benedetta

Un canale veramente valido, mi piace il modo di come si affrontano i temi, nuovo iscritto e super like 👍

A Alludendo, al minuto 20:25, alla teoria ( relatività generale) che Einstein aveva elaborato e pubblicato nel 1916 e che Florenskij studiò ed approfondì, ho usato il termine "relativismo" volendo riferirmi alla visione del mondo che animava tale ricerca e che esitò nell'attuale teoria fisica della gravitazione. Nel cercare di semplificare, però, mi sono reso conto di aver potuto ingenerare una confusione, sia sul pensiero di Einstein che - ed in modo ancor più evidente - sul pensiero di Florenskij, tale da far intendere esattamente l'opposto di ciò che era nelle intenzioni del primo e, soprattutto, ciò che era la visione del mondo del secondo . Bisogna pertanto chiarire che la Teoria della Relatività è totalmente altro con quanto si intende comunemente con il termine "relativismo" e che la relatività postulata dalla Fisica di Einstein va verso una visione assoluta, che, d'altronde, sarebbe stato impossibile - come fa Florenskij ed io ho ricordato - accostare alla Matematica di Cantor. Giusto qualche citazione chiarificatrice in proposito: “ [...] la relatività non è affatto una teoria del relativo, ma piuttosto dell’assoluto. Infatti la relativizzazione dello spazio e del tempo […] da cui essa ha preso il nome fu solo il prezzo che si dovette pagare per giungere ad una ben più fondamentale unificazione [ ed era ciò che come si è detto era il cuore della ricerca scientifica e, ancor prima, filosofica - nel senso originario del termine, al quale continuamente la riconduce il "pensatore" russo - di Florenskij ] , dimostrando l’invarianza (cioè, appunto, l’assolutezza) delle leggi di natura per tutti i fenomeni e per tutti i sistemi di riferimento” (Paolo Musso, La scienza e l’idea di ragione. Scienza, filosofia e religione da Galileo ai buchi neri e oltre, Mimesis, Varese, 2001, p. 263). “ [...] Alla base di tutte le sue [ di Einstein] teorie, e anche della relatività, c’era una ricerca di invarianti, di certezze, di assoluti. Soggiacente alle leggi dell’universo, secondo Einstein, c’era una realtà armoniosa [ che è la medesima Armonia che Reghini, da Pitagorico quale era, vedeva nella ricomposizione dello spazio pitagorico fondato su una visione dodecaedrica e in rotazione e alla quale fanno riferimento gli Angeli dai molti occhi dell'Iconografia ortodossa ] , e lo scopo della scienza era scoprirla [...] Einstein si sarebbe scandalizzato - e più tardi lo fu - della sovrapposizione di relatività e relativismo. Come si è detto, aveva pensato di chiamare la sua creazione teoria dell’ ‘invarianza’, poiché le leggi fisiche dello spaziotempo unificato, secondo la sua teoria, erano appunto invarianti piuttosto che relative. Inoltre non era un relativista [...] ( W. Isaacson, in Einstein. La sua vita, il suo universo, Mondadori, Milano, 2008, p. 9 e 270) . Anzi, secondo Isaiah Berlin, il relativismo “[...] era l’opposto di ciò che pensava Einstein [...] ”. Spero, con questa breve nota, di aver rimediato alla confusione che potrei aver ingenerato e che, adottando il termine più appropriato di Relatività sarebbe comunque rimasta possibile, per chi non l'ha approfondita, mentre usando il termine di "invarianza" avrei comunque dovuto giustificarlo, perché è proprio l'esistenza della relatività spazio-tempo a permetterne l'unificazione, mentre assolutizzando questo, cioè lo spazio-tempo ordinario, si ottiene l'effetto opposto di rendere impossibile l'unificazione della complessità del mondo ed è quanto dice chiaramente, in tutte le sue opere, Florenskij : l'assunzione di questo spazio tempo come assoluto - ed è quanto viene fatto con la prospettiva, abolendo la prospettiva rovesciata nell'Arte pittorica, ad esempio - paralizza l'intelletto contemplativo e, nel caso dell'Arte, l'osservatore. La Televisione, ad esempio, molto spesso induce, proprio per come è concepita, la medesima paralisi, prosciugando, come dice Roberto De Simone, le nostre riserve oniriche e l'immaginazione creatrice, che è quella che ci conduce alle realtà noetiche. La possibilità di cogliere la complessità in sintesi che integrino il reale è affermata categoricamente dalla dottrina tradizionale relativa alla Conoscenza, alla Gnosi e tale possibilità dell' infinito in atto è presente in Cantor, ma è anche il significato rigoroso dei Numeri Pitagorici e dell'operatore matematico dell' Integrale, debitamente trasposto, come spiega magistralmente René Guénon, di cui oggi commemoriamo la morte, ne I Principi del Calcolo Infinitesimale.

A chiarimento di quanto detto dal minuto 19:10, Florenskij, nell'affrontare lo sviluppo della sua Teodicea, adotta - nel cercarne il fondamento - una prospettiva che è tipicamente romano-ortodossa ( impropriamente detta bizantina): scrive infatti San Fozio: " [...] l'enigma della Teologia viene affrontato nella struttura stessa dell'uomo [...] " ed è per questo motivo che il sacerdote russo affronta il problema dell'identità. Scrive in proposito Evdokimov: " [...] Padre Florenskij dimostra lucidamente la sterilità del principio logico di identità e analizza la nozione fondamentale di consustanzialità e di somiglianza [...] ", ed è per questo che il principio di identità, nella sua sterilità, alimenta la "natura comune", cioè la sterilità della filauthìa, il cattivo amore di sé, altrimenti detto "ego", mentre nella consustanzialità, l'individuo risorge nella specificità della sua personalità ed, infatti, ancora Evdokimov scrive: " [...] Tra l'Essere trinitario ed il nulla, afferma Florenskij, non vi è altro principio dell'esistenza che il principio trinitario, ed è per questo che il pensiero umano ricevendo la rivelazione si crocifigge, per rinascere nell'unica luce trisolare della Verità, la quale è radicalmente trascendente ad ogni concetto filosofico [...] " (P.E. L'Ortodossia, Bologna, 2010, pagg. 48 e 192).