Credits:
COIL - The Dreamer Is Still Asleep
(Official Remastered Audio)
ua-cam.com/video/umjlrkyOpDk/v-deo.htmlsi=eDEeOVKR7Pnzc6td
Full lyrics:
Hush; may I ask you all for silence?
The dreamer is still asleep
May the goddess keep us from single vision
And you to sleep
The dreamer is still asleep
The dreamer is still asleep
He's inventing landscapes in their magnetic field
Working out a means of escape
We'll cut across the crop circles
The seer says no
Not much time left for these escape attempts
Look at it this way
In ten years' time
Who'll care? Who'll even remember?
One dies like that, deep within it
Almost inside it
It's there for a reason
I'll give you my old address
And take that little book
To tear and cut the paper
The beginning is also the end
Time defines it, time defines it
It will end
Like close friendship
Nothing could be further
We forget the space between people and things
Is empty
We forget, and don't notice the loss
Crossing into venerable degeneration
It's that radiant pollution
The god with the silver hands surveys this vast contamination
The dreamer is still dreaming
The dreamer is still dreaming
In the heart of your heart
Your eye remains
Is that hurt you? Is that blister you call loveless?
Your whole life is a cold slow shock
Your whole life is a cold slow shock
Take all your time
Track the shabby shadow down
Through hissy mists of history
The dreamer is still dreaming
The dreamer is still dreaming
Hush; may I ask you all for silence?
Will he wake in time to catch the sunset?
Hush; may I ask you all for silent?
May I ask you all for silent?
La scena si apre con una strada asfaltata che si snoda lungo una pianura tranquilla, costeggiata da un fiume sereno che scorre lentamente. La telecamera è in prima persona, come se fosse gli occhi del guidatore. Il suono del motore dell'auto è presente, ma non troppo forte, mentre il paesaggio naturale appare calmo e silenzioso. Il cielo è limpido, ma c'è una sensazione di disorientamento nella luce che sembra sfumare in modo strano.
L'auto inizia a accelerare
Improvvisamente, la macchina inizia ad accelerare senza preavviso. La strada diventa più tortuosa, con curve strette che si alternano a velocità sempre più elevate. La visuale del guidatore diventa distorta, come se fosse impossibile prevedere la direzione che prenderà l'auto. La velocità aumenta, ma la scena è stranamente silenziosa, senza il rumore tipico di un'auto che corre a gran velocità.
Il controllo sfugge
A un certo punto, l'auto sembra scappare via dal controllo del guidatore. La macchina continua a correre senza che il guidatore possa fermarla o deviarla. La telecamera si sposta, mostrando che il guidatore, pur essendo nella macchina, non sta più manovrando. È come se fosse un passeggero, ma al contempo controllore. La macchina diventa una sorta di automa telecomandato, dove lui tiene un telecomando invisibile e non riesce a vedere dove sta andando. La sensazione di isolamento aumenta: il guidatore è intrappolato nel proprio corpo, ma non può interagire con la macchina.
La confusione aumenta
La scena cambia repentinamente, diventando sempre più distorta. Le curve della strada si allungano e diventano sempre più rapide. Il paesaggio fuori dal finestrino è ormai sfocato e incessante, con il fiume che scorre accanto che sembra deformarsi e dissolversi. Il guidatore è prigioniero della propria visione, incapace di intervenire mentre la macchina corre, inseguendo se stessa. Le immagini esterne diventano più distorte, come se il mondo stesso stesse diventando più lontano e irraggiungibile.
L'angoscia cresce
Ogni curva che l'auto affronta sembra sempre più difficile. Il guidatore non riesce a vedere la strada, ma sente l'ansia crescente di non sapere se la macchina sta per schiantarsi o se riuscirà a prendere la curva successiva. La telecamera si concentra sul suo volto immobile, che riflette una paura crescente. Il suo respiro è affannoso, ma la macchina continua a correre, come se fosse indipendente dalla sua mente.
L'auto si avvicina a un pericolo
La macchina si avvicina rapidamente a un precipizio o a una zona pericolosa, ma il guidatore non può fare nulla. La scena è sempre più tensiva e claustrofobica, con il rumore del motore che aumenta in intensità, ma sempre più lontano, come se provenisse da un altro mondo. La vista del fiume accanto alla strada diventa sempre più minacciosa, le sue acque sembrano mormorare in modo inquietante, mentre il guidatore è paralizzato dalla paura e dall'incapacità di reagire.
Conclusione e sensazione di perdita di controllo
La scena finale mostra l'auto che sfreccia fuori controllo, ma la telecamera non è più in grado di focalizzarsi sulla strada o sul guidatore. La visione si fa nera o si distorce ulteriormente, e l'auto sembra scomparire nell'oscurità, lasciando solo un'eco della sua corsa. L'angoscia del guidatore rimane sospesa, come se l'intera esperienza fosse un incubo senza fine, dove la speranza di recuperare il controllo è ormai svanita.