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Coda Divolpe
Приєднався 30 січ 2013
PERSONE NORMALE
Il corto è stato realizzato solo con un cellulare e un programmino video maker, un innocuo scherzo tra amici, per divertirsi. Molte situazioni fanno, infatti, riferimento a persone e situazioni che non sono leggibili dall’esterno. Ma oltre al lato puramente faceto, il corto affronta alcuni temi interessanti.
Per “aprire il dibattito” famigerato, uno è quello dell’importanza del “giusto” linguaggio (e di quanto esso incida nella comunicazione sociale), vedasi la difficoltà di comunicazione espressa nelle continue incomprensioni e nell’uso di più lingue talvolta incomprensibili.
Poi ci sono più tematiche su separazione e contrasti: le crepe generazionali, con il rapporto tra i boomer e i giovani che se ne fanno beffe, mentre a loro volta gli adulti (sulla base anche di stereotipi come, ad esempio l’importanza della lingua inglese) cercano di condizionare le scelte delle nuove generazioni - vedasi la scena finale; ma anche le crepe culturali e di scelta di valori.
Tra gli stessi adulti c’è scissione: tra ‘mumie” e “persone normale”, tra chi ha preferito farsi chiudere fuori dal mondo dell’apparire, nella zona sconnessa, e chi nel “Sistema” ci vive, acriticamente e amoralmente e, inconsapevole di quanto ha perso (vedasi la lingua dimentica).
Lo Scambio - quel baratto tra conoscenza (i vari documenti descritti in etichetta sui pacchi portati da “Elio Fiero”) e oggetti che fornisce il Sistema, Scambio che permette alle mumie di vivere fuori da Esso, non è che il quotidiano compromesso di chi cerca di “essere” in un mondo in cui il principio è “avere”.
Come note di regia, avrete notato che alcune scene sono girate con taglio verticale.
Nella scena iniziale, quella nel bar, è stata una scelta obbligata perché è stata tutta improvvisata: abbiamo girato senza permesso e senza prendere nemmeno un caffè. Così la ripresa “stretta” ha evitato di immortalare anche il contesto, con le facce dei clienti e del proprietario.
Nelle varie scene all’interno della zona sconnessa, a differenza di quelle girate fuori, tra le “persone normale”, il taglio verticale è stato, invece, voluto e in più, nelle scene riprese in soggettiva (quelle fatte dagli stessi scherzosi ragazzi), si è peggiorata la definizione e la vivacità dei colori del video, perché fosse più simile al risultato di una ripresa da cellulari piuttosto datati.
SONO VOLUTI TUTTI GLI ERRORI ORTOGRAFICI E LINGUISTICI NEI DIALOGHI.
Per la ninna nanna nei titoli di coda, home made, l’accompagnamento musicale è giunto in extremis, ma, naturalmente, proprio allora imperava la raucedine e così lo sforzo per “cantare” è stato davvero grande. Inoltre la base mancava di uno degli accordi, per cui all’ultimo, si è adattato il motivo a ciò che era disponibile. Non si trattava di un’opera di Vangelis, ma la versione originale era meno ripetitiva.
Visto che le parole si sentono poco, fornisco qui il testo:
AUSPICIUS LULLABY
(Ops Ops he’s right Hobbes)
Oh Bebi lontana ogna micizzia
che se non e più assai redditizzia.
I monei, le affare, così tua saluta
più sempre che avrà la paracaduta!
Dont uorry, mai bebi, farendo torti:
Terra a servita a quelli più forti!
Ops Ops he’s right Hobbes
Ops Ops he’s right Hobbes
Di tua potenza qual’e la misura?
Va conta cavalli di atovettura.
Bank box ripiena e la sicura
de la salvezza di ogna creatura.
Spendiosi fascion, piscine, pelliccie,
mai bebi, in mondo così tu gioisce.
Ops Ops he’s right Hobbes
Ops Ops he’s right Hobbes
Per averere uovunque rispetto,
con chi che vince staci albraccetto.
Studia, mai diar: t’imparan le scuole
come brogliar e averere raggione.
Sogni, slip, sogni, sogni successo:
più melio fregare che essere fesso!
Ops Ops he’s right Hobbes
Ops Ops he’s right Hobbes
Per “aprire il dibattito” famigerato, uno è quello dell’importanza del “giusto” linguaggio (e di quanto esso incida nella comunicazione sociale), vedasi la difficoltà di comunicazione espressa nelle continue incomprensioni e nell’uso di più lingue talvolta incomprensibili.
Poi ci sono più tematiche su separazione e contrasti: le crepe generazionali, con il rapporto tra i boomer e i giovani che se ne fanno beffe, mentre a loro volta gli adulti (sulla base anche di stereotipi come, ad esempio l’importanza della lingua inglese) cercano di condizionare le scelte delle nuove generazioni - vedasi la scena finale; ma anche le crepe culturali e di scelta di valori.
Tra gli stessi adulti c’è scissione: tra ‘mumie” e “persone normale”, tra chi ha preferito farsi chiudere fuori dal mondo dell’apparire, nella zona sconnessa, e chi nel “Sistema” ci vive, acriticamente e amoralmente e, inconsapevole di quanto ha perso (vedasi la lingua dimentica).
Lo Scambio - quel baratto tra conoscenza (i vari documenti descritti in etichetta sui pacchi portati da “Elio Fiero”) e oggetti che fornisce il Sistema, Scambio che permette alle mumie di vivere fuori da Esso, non è che il quotidiano compromesso di chi cerca di “essere” in un mondo in cui il principio è “avere”.
Come note di regia, avrete notato che alcune scene sono girate con taglio verticale.
Nella scena iniziale, quella nel bar, è stata una scelta obbligata perché è stata tutta improvvisata: abbiamo girato senza permesso e senza prendere nemmeno un caffè. Così la ripresa “stretta” ha evitato di immortalare anche il contesto, con le facce dei clienti e del proprietario.
Nelle varie scene all’interno della zona sconnessa, a differenza di quelle girate fuori, tra le “persone normale”, il taglio verticale è stato, invece, voluto e in più, nelle scene riprese in soggettiva (quelle fatte dagli stessi scherzosi ragazzi), si è peggiorata la definizione e la vivacità dei colori del video, perché fosse più simile al risultato di una ripresa da cellulari piuttosto datati.
SONO VOLUTI TUTTI GLI ERRORI ORTOGRAFICI E LINGUISTICI NEI DIALOGHI.
Per la ninna nanna nei titoli di coda, home made, l’accompagnamento musicale è giunto in extremis, ma, naturalmente, proprio allora imperava la raucedine e così lo sforzo per “cantare” è stato davvero grande. Inoltre la base mancava di uno degli accordi, per cui all’ultimo, si è adattato il motivo a ciò che era disponibile. Non si trattava di un’opera di Vangelis, ma la versione originale era meno ripetitiva.
Visto che le parole si sentono poco, fornisco qui il testo:
AUSPICIUS LULLABY
(Ops Ops he’s right Hobbes)
Oh Bebi lontana ogna micizzia
che se non e più assai redditizzia.
I monei, le affare, così tua saluta
più sempre che avrà la paracaduta!
Dont uorry, mai bebi, farendo torti:
Terra a servita a quelli più forti!
Ops Ops he’s right Hobbes
Ops Ops he’s right Hobbes
Di tua potenza qual’e la misura?
Va conta cavalli di atovettura.
Bank box ripiena e la sicura
de la salvezza di ogna creatura.
Spendiosi fascion, piscine, pelliccie,
mai bebi, in mondo così tu gioisce.
Ops Ops he’s right Hobbes
Ops Ops he’s right Hobbes
Per averere uovunque rispetto,
con chi che vince staci albraccetto.
Studia, mai diar: t’imparan le scuole
come brogliar e averere raggione.
Sogni, slip, sogni, sogni successo:
più melio fregare che essere fesso!
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