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Angelo d'Orsi
Italy
Приєднався 1 тра 2020
Questo canale ospita gli interventi del prof. Angelo d'Orsi, registrati in varie circostanze, e quelli espressamente realizzati per il canale, sotto la denominazione di "Lectio brevis", su vari argomenti di storia (politica, delle idee, culturale, sociale...) ciascuno della durata di 15 minuti.
Gramsci dal Biennio Rosso ai Quaderni dal Carcere
Scuola interdisciplinare cosmopolita
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"FOLLIE DI GUERRA", n. 1 (24/05/2023)
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"Follie di guerra": una piccola iniziativa contro le bugie, le omissioni, i rovesciamenti della verità a cui stiamo assistendo impotenti, talvolta complici, talaltra semplicemente colpevoli di silenzio.
Via Rasella, fascismo e antifascismo, Angelo d'Orsi
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Revisione, Revisionismo, Rovescismo, una matassa da dipanare, Angelo d'Orsi
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Fondazione C.r.Tortona: 30 marzo 2023, incontro con Angelo d'Orsi sul tema "Revisione, Revisionismo, Rovescismo: una matassa da dipanare".
Totalitarismo: del buon e del cattivo uso di una discutibile categoria, Angelo d’Orsi
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Lunedì 6 febbraio 2023 Università degli Studi di Trieste Aula Baciocchi Via Elisa Baciocchi 4 Trieste Presentazione del Corso Ennio Francavilla (insegnante, ricercatore IRSREC) Sull'insegnamento della storia nella scuola fascista e in altri contesti scolastici nazionali degli ultimi anni Gianluca Gabrielli (insegnante e storico, redattore di "Novecento.org") Totalitarismo: del buon e del cattiv...
Gramsci: fascismo e antifascismo, ieri e oggi.
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Lunedì 30 gennaio 2023 Sala Consiliare III Municipio Piazza Sempione 15, Roma Relatori: Angelo d'Orsi, Guido Liguori e Raul Mordenti. Coordina: Francesca Chiarotto. Interventi musicali: Rossella Montanari e Lidia Dottore
Dalla Marcia su Roma al governo Meloni
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“Storia e Politica”: un dialogo tra Angelo d'Orsi e Alessandro Barbero
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Giovedì 16 settembre al Cinema Teatro Ambrosio (Torino) il Candidato Sindaco Angelo d’Orsi ha dialogato con Alessandro Barbero sul tema “Storia e Politica”. Il dibattito è stato coordinato da Ettore Boffano, giornalista. La storia nasce come ricostruzione e riflessione sul potere. Tra la storia e la politica si stabilisce subito un nesso forte, al punto che v’è chi ha definito la storia la poli...
La Comune di Parigi (1871)
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La Comune di Parigi durò settantuno giorni, dal 18 marzo al 28 maggio 1871. Fu il più bell’esperimento politico della storia contemporanea: finì malissimo, dopo aver illuminato cuori e menti di coloro che lo conducevano e avere acceso scintille di speranza in coloro che lo seguivano a distanza. Si trattò sicuramente del più grande avvenimento rivoluzionario della seconda metà del XIX secolo, o ...
"Lettere dal carcere": un capolavoro letterario, umano e filosofico.
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Viva la guerra! La seduzione bellica tra '800 e '900
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Gramsci, il "Virgilio" di Pasolini.
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La narrazione intorno alle foibe. Un'ambigua verità di stato
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«Il Principe» di Niccolò Machiavelli
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Due o tre cose che so di Gramsci. Gramsci: l'eterno ritorno.
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«Stato e rivoluzione» di V. I. Lenin
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Costui non si è mai visto ora naturalmente tutti contro il governo.
Come sempre i padroni finanziano i fascisti per combattere il movimento operaio, sono pronti a farlo ancora oggi se gli sfruttati osano alzare la testa
Ricordate il sistema di rieducazione nel film "Arancia meccanica ", di Kubrick, dove il protagonista era obbligato a vedere filmati di violenza con gli occhi tenuti aperti da una macchinetta. Questo intervento del prof. D'Orsi dovrebbe essere proiettato con le stesse modalità a tutti coloro che si sono bevuti la storiella dei serbi cattivi
Lenin il mito, da uomo diventato un mito, era troppp un genio create il socialismo non e robba da poco
Grazie Professore, purtroppo il 24 febbraio 2022 ci siamo ricascati, la prostituzione intellettuale dilaga ancora oggi 12 gennaio 2025, c'è un aggressore e un aggredito è una funzione unidirezionale, vale solo quando proviene da oriente.
Braccato dai giochi di potere,ma quelle poche righe assurde razziste le ha scritte Calvino?...e per magia prese il posto "dell amico"Cesare Pavese all einaudi
Grazie professore, un eroe di questi tempi
Angelo d'Orsi, ma c'è qualcuno in casa tua che può consigliare il tuo aspetto fisico. Quell taglio femminile che porti, vedi di cambiarlo con un parrucchiere che ti consigli in base agli anni che porti come maschio.
Sono Brasiliano e abito in Italia a un po' di tempo. No parlo molto bene le lingue e capisco po'. Ma capito che la luta è di tutti grazie per l'attenzione, e mi dispiace.
Complimenti, una lezione breve ma ricca di informazioni e di spunti di riflessione ben espressi,
INTUKULOAMAMMETAEMMERDA❤
LA🎉SUPERKAZZOLA🎉BREMATURATA🎉CON🎉SCAPPELLAMENTO🎉SEMPRE🎉A🎉DESTRA🎉TU🎉MARE🎉GREGA🎉
Capite che un salario medio uguale per tutti è utopia. Un cambio di paradigma insostenibile sul piano pratico nell'economia reale, a meno che non si voglia parlare di economia finanziaria e monetaria, e allora mi spiego la direzione intrapresa a livello globale. A questo punto, però, non mi spiego la parcellizzazione, la precarizzazione, la perdita di lavoro e di diritti del lavoratore. In pratica, per eterogenesi dei fini, l'uguaglianza aumenta la disuguaglianza.
A bovolone ghe pieno de merda con telecomunicazioni linee elettriche e Wi-Fi ad opera del tim dei fenomeni dell hard disk scoreggia e dei ganzi geo vodafone goccia che s apre a corona doc pubblicita '. Il potere sta nelle mani di chi ha il maggior numero di dati che muovono il mercato ora sfruttandolo ora promuovendolo ora occultandolo ora sopprimendolo, come con le persone E' mafia Susanna Quirinali
certi video servono a scaldare il cuore. temo a nient'altro. a quanti giovani arriverà un video come questo? e a cosa servirà? sono in grado i giovani di provare moti di ribellione al turbocapitalismo che li ha privati di ogni autonomia di pensiero e di azione?
Grande Tommaso❤
Grazie prof. D'Orsi. Quanta verità e speranza disattese nelle parole di Gramsci "gli operai devono leggere"... Oggi gli "operai" sono lobotomizzati da cellulari e tv e si avvelenano l'anima con la propaganda del regime economico.
Giovanni Ansaldo viene calunniato bellamente. Il suo fascismo, preceduto da un antifascismo raicale, pur di primo piano, non durò nemmeno 10 anni, fino al '43, non '45. Dopo la guerra fu democristiano, direttore del Mattino di Napoli. Quando Mussolini chiese ai prof. universitari di giurare fedeltà al fascismo,nessuno deii pochissimi che non lo fecero, meno dell'!%, era comunista. Il comunistissimo Concetto Marchesi, rettore a Padova, giurò su ordine del partito, per non sguarnire l'univerità dei pochi comnisti che sgretamente aveva. L'aministia di Togliatti era anche per i suoi, poche chiacchiere.
I Protocolli sono un falso russo, non francese. L'attentatore di Zola fu assolto perchè mentalmente turbato, poche storie. Morirà 2 anni dopo. Nessuna ambiguità o complottismo.
Non solo la Cernigoi, stesso trattamento è stato riservato, da Vespa, alla Kersevan.
« La sua disperazione non era vanità del vivere ma di non poter raggiungere quell’interezza di vita che desiderava. » È questa un’osservazione penetrante e feconda, che aiuta a capire non solo la psicologia della persona Pavese ma pure la sua opera letteraria. Infatti I suoi personaggi principali, narratori, sono come osservatori accorati ma non veramente partecipi della vicenda in cui figurano. Anzi sono troppo consapevoli da potervi partecipare effettivamente. L’esigenza di lucidità li trattiene dal buttarsi nella mischia. La loro parte potrebbe dirsi affine a quella del coro nella tragedia antica. Infatti la poetica di Pavese è segnata dal senso di tragedia e di fatalità, e pure dal peso del mito, inteso come principio fondatore insuperabile ed invincibile, anch’esso fatale e tragico, onde senz’altro il fascino di Pavese per la cultura greca antica. Perfino il titolo del suo per così dire diario « Il Mestiere di Vivere », che gioca sulla doppia accezione di « mestiere », professione e necessità, si richiama al mito di Sisifo, solitario e non sperante sospingitore del proprio macigno. Ma tale sospensione comporta il costo enorme, vitale, di questo dilemma insuperabile : partecipare rinnegando la propria integrità o astenersi rinunciando al proprio compimento. E qui si palesa il significato di una delle ultime annotazioni di Pavese : « Ci si uccide perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, nulla ». Veramente l’amore, sanamente sentito qual è da Pavese, aiuta anzi spinge e quasi obbliga a partecipare al mondo ed a immergervisi. Nel caso di Pavese ciò dovette risultare in una specie di double bind, di doppia, contraria e tragica ingiunzione che non gli lasció scampo. Intanto, molte grazie al Professor d’Orsi per la sua esposizione illuminante, di eccezionale pedagogia e umanità.
Grazie Professore, non le nascondo che ad un certo punto della sua lectio brevis mi sono anche commosso. La figura di Rosa Luxemburg meriterebbe di esser maggiormente studiata e ricordata ma, evidentemente, continua a suscitare molta paura anche oggi.
Un grande cilentano trapiantato a Torino, di grande umanità e preparazione .rara AVIS.
Grazie Professore
Chissà perché nasconde il fatto che furono gli stessi comunisti ad abbandonarlo...
Un' opera, da tenere , leggere, studiare, in tutte le biblioteche personali. Grazie.
Non mi sembra sia tanto "falso" alla luce degli ultimi eventi...
Di fronte all'arroganza e ai deliri supponenti della sinistra, oggi come allora urge una profonda e severa operazione chirurgica...
Ottimo !
👏
Grazie👏
ua-cam.com/video/u7kgZZAJlt4/v-deo.html Gentile professor Orsi a parte che la questione delle Foibe non sorge da "Porta a Porta" come ingenuamente ed ironicamente vuole fare passare lei.. Mi consenta Lei impropriamente dice che la storia non è una Doxa ma una Epistemé (citando indirettamente anche Platone nel VI Libro della Repubblica) Ma non è così I fatti storici, con acribia, diventano rilevanti ed emergono a seconda del parere dello storico che li ricerca e li vuole trovare e li narra in un determinando quadro Come diceva Pirandello "Un fatto è un sacco vuoto" In questo senso, per Pansa i delitti che i partigiani fecero contro i fascisti di Salò sono così rilevanti da non meritare di essere provati ovvero di avere le note mentre per Lei gli eccidi delle Foibe sono una chiacchera da Talk Show che sorge e dovrebbe esaurirsi li..
e lei sarebbe uno storico? a me sembra semplicemente un millantatore che sfrutta accaduti storici per sputare veleno su chi la pensa diversamente da lei,e per dimostrare tutta la sua bassezza.
Si Il Grande Gramsci e' cagionevole e ahimè quelle faccia con faccia di bronzo : il mostro che si alleò con l'altro mostro tedesco, non doveva finire in un carcere che praticamente lo fecero cadete gravemente ammalato a tal punto di accorciarle la vita....
Spazzatura
LA CLASSE OPERAIA MANDA AVANTI UN PAESE NON GLI STUDENTI
Stalin non è un insulto, è un complimento
Adoro la verve del professore. Sempre un piacere ascoltarlo
Oggi dovrebbero essere ammessi a votare soltanto coloro che siano ferrati scolasticamente (beninteso frutto essi di una sostanziale riforma scolastica): ciò non toglie niente alle "masse", visto che la cultura è per definizione "agorà" anche nel chiuso delle aule, quindi libera e aperta a tutti...
Futuristi = Pagliacci
D'Orsi hai detto altre corbellerie al programma condotto da Porro. Gli zingari dovrebbero essere integrati? Ma se sono, proprio, loro a non volersi integrare. I comuni hanno assegnato le case popolare ai rom, hanno obbligato i loro bambini ad andare a scuola (ma il più delle volte preferiscono non andarci oppure i genitori li mandano a rubare sui mezzi pubblici oppure a chiedere l'elemosina) eppure nonostante tutto rimangono delinquenti. Quindi di che parli??? Voi di sinistra continuate, inspiegabilmente, ad odiare la Patria ed i connazionali difendendo la delinquenza, ed il marciume, che proviene dall'estero. Ma che problemi avete?? Frustrazioni, infelicità, scontentezze che imputate alla Patria in cui siete nati, all'Occidente, allo Stato, al Capitalismo??? Ripigliati figlio caro. E tu insegneresti? Andiamo bene!
Carissimi,,,, questa non è sinistra,,, questa è la cugina della destra,,,,, anzi la pseudo-sinistra lavorato per far avere il governo alla signora Meloni,,, --- se ci fosse la sinistra non ci sarebbe la signora Meloni al governo,,,,
Se noi non andavamo a invadere la Jugoslavia non succedeva niente.
Sicuramente una sindrome maniaco-depressiva mai identificata e mai curata. Fosse vissuto anche solamente 25 anni più tardi, con un bravo psichiatra e le cure che si resero disponibili più avanti, forse la sua storia sarebbe stata diversa.
Grazie prof. D'Orsi, eccellente Maestro. LA DINFORMAZIONE 8Oennale CANCELLA LA STORIA, MELONE È IL RISULTATO
D'Orsi...ringrazia il Cielo che c'è il CAPITALISMO in Occidente. Ne parli male ma se mangi, TUTTI I GIORNI, lo devi, proprio, all'Economia di Mercato.
Scusi ma allora la conquista del pane non la dobbiamo a Dio , ma al capitalismo se non ho capito male .
Lunedì, ANCORA UNA VOLTA, nella trasmissione: "Quarta Repubblica", D'Orsi ha detto baggianate. Ha detto, ad una giornalista, di studiare, quando lui è il PRIMO ad avere un'istruzione molto discutibile. D'altra parte il "professore" è andato all'Università a cavallo tra il 1968 ed i primi anni '70 e quindi in un periodo in cui gli studenti anziché concentrarsi nello studio preferivano scaldare le sedie facendo occupazioni e collettivi politici. Poi ha criticato l'Occidente citando Asor Rosa, come se fosse un guru, quando era un rigurgito di comunismo. Ha parlato di Marxismo che è la favoletta, per antonomasia, in cui non crede più nessuno. D'Orsi...figlio caro...siamo nel 2024. Tu, invece, sei rimasti al '68 ed ai patetici anni '70. D'Orsi parla di un nuovo possibile comunismo, quando è un'ideologia fallita che ha prodotto solo danni. Non esiste un nuovo, e diverso, comunismo ma uno solo che è stato, GRAZIE AL CIELO, archiviato dalla storia.
Facile fare i fascisti nella repubblica.
Presentazione molto piacevole da ascoltare perché attenta agli aspetti umani ed esposta con umanità. Grazie
Grazie professore
In Italia, oggi, ben poco si conosce del cosiddetto Biennio Rosso, ossia il periodo storico compreso tra il 1919 e il 1920 in cui si scatenò, per la prima volta su scala nazionale, una violenta stagione di tensioni politiche e sociali a causa dei comunisti. Ci furono violenze generate dalla crisi economica cui fu costretta l’Italia dopo la conclusione del conflitto mondiale e dall’incapacità del Governo di dare risposte concrete sul piano della politica interna ed internazionale. Questo periodo rivoluzionario, scandito da sommosse, insurrezioni locali, linciaggi, boicottaggi, prevaricazioni, offese ai valori nazionali e alla religione, condito di morti e feriti, di stragi di Stato è stato, GUARDA CASO, cancellato dai libri di scuola. Questo per non dare nessuna giustificazione alla successiva reazione fascista che stroncò ogni mira rivoluzionaria bolscevica in Italia. La reazione fascista venne accettata da molti come naturale conseguenza e rimedio alle violenze rosse che avevano sconvolto per due anni l’intera Nazione. Bastino le parole di Alcide De Gasperi, sul cui profilo politico non occorre indugiare: "ll fascismo fu sugli inizi un impeto di reazione all’internazionalismo comunista che negava la libertà della Nazione […]". Tra il 1919 e il 1920 l’Italia venne percorsa da una spirale di violenza politica come mai si era registrata nella sua storia, violenza fomentata da un PSI massimalista che, sebbene vincitore delle elezioni del Novembre ’19, si trovò impossibilitato a governare la Nazione, come a scatenare la tanto annunciata rivoluzione bolscevica. In questo caos di violenze generalizzate e conseguenti repressioni di Stato si verificarono degli episodi agghiaccianti. Un esempio sono gli stupri di Ottobiano del 13 Maggio 1920. Erano mesi che la violenza massimalista sfogava il suo odio contro la religione in attacchi diretti al clero e ai fedeli. Nelle Parrocchie si viveva un clima di terrore e le stesse processioni, fatte oggetto di oscene e volgari invettive dai socialisti ufficiali ed anarchici vari, se non assaltate a colpi di pietra e bastoni, erano praticamente scomparse dai luoghi pubblici. Il tutto in un crescendo, che avrebbe dovuto portare all’instaurazione della dittatura del proletariato, dove non ci sarebbe stato più posto per la religione “oppio dei popoli” e per i suoi ministri… “fare come in Russia”.La conflittualità permanente vedeva due grandi protagonisti in lotta: i sovversivi da un lato e le forze dell’ordine dell’altro. I fascisti, minoritari e senza un seguito apprezzabile, osservavano gli eventi, cercando di ritagliarsi una più che problematica agibilità politica in un mondo che sembrava scivolare drammaticamente, quanto velocemente, nel baratro della rivoluzione bolscevica. Il 2 Maggio 1920, ad esempio, a S. Agata (Firenze), i sovversivi avevano invaso una chiesa durante una festa religiosa e negli incidenti che ne seguirono erano stati feriti alcuni esponenti del PPI: “Venivano esplosi colpi anche contro il Sacramento".