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Il motivo per cui bisogna mettere un puffer di adeguate dimensioni è proprio per evitare che rimanga legna non bruciata nella caldaia, la legna deve bruciare completamente ed il calore prodotto lo andiamo a stoccare all'interno del puffer per poi utilizzarlo quando ne avremo bisogno. Se la legna rimane dentro la caldaia in assenza di ventilazione non è che si spegne del tutto, ma continua a bruciare lentamente, producendo condense acide che sporcano e deteriorano la caldaia stessa.

@@Ecofiamma grazie ottima risposta. Alcuni mi dicono che per una massima flessibilità la caldaia la tengono sempre piena ma forse non considerano le problematiche che tu hai sottolineato

Non funziona come una stufa normale ma più come una fucina da fabbro. La caldaia non brucia completamente tutta la legna della precedente carica, ma lascia un po' di carbonella. Il sistema di aspirazione fumi fa passare la fiamma della carta/cartone attraverso la carbonella, facendola diventare brace ardente, che poi incendia la legna. Nelle normali stufe non hai un tiraggio invertito e forzato, quindi per incendiare una brace hai bisogno di un accendifuoco chimico o di piccoli legnetti....

​@@carlomartello1143 ho appena preso una caldaia ETA e mi trovo da dio. Però ho problemi nell'accensione e spesso non riesco a farla partire. Nelle istruzioni del manuale d'uso mi dice che prima di accenderla devo tirare via la carbonella grossa residua e lasciare solo uno strato di cenere di 30 centimetri. Forse ho interpretato male io le istruzioni? Quindi per avere un accensione più efficace mi conviene tirare via la cenere più sottile e lasciare la carbonella più grossa?

Buongiorno, noi lavoriamo in provincia di Cuneo, si deve rivolgere ad un installatore della sua zona. Cordiali saluti

pasqualichio ct

É evidente che tu conosci bene il tuo impianto e lo riesci a gestire con precisione, tuttavia io, che possiedo una Eta da 4 anni e conosco altri proprietari ed utilizzatori, sconsiglio di usare la tua procedura. Tanto per cominciare la percentuale della carica del puffer non stabilisce quando accendere la caldaia. É la caldaia stessa ad elaborare i dati di: temperatura ambiente, temperatura esterna, valore temperatura ambiente impostato, temperatura acqua nel puffer rilevata su diversi livelli e temperatura acqua che circola nell'impianto. Quando elaborando tutti questi dati, la caldaia stabilisce che serve calore si accende una spia luminosa sul termostato. Questa spia non si accende ad una percentuale di carica del puffer stabilità, ma può variare anche di parecchio. Se ad esempio fuori siamo a 2/3 gradi e io in casa ho 23 gradi con 2 persone che fanno la doccia e lavano i piatti, la spia si accende anche al 60% di carica 😏. Infine va considerato che un puffer caricato all'80% fa lavorare l'impianto bene come uno caricato al 100%; invece un puffer caricato per sbaglio al 120% spreca calore, fa lavorare male l'impianto e rischia di danneggiarlo.

Buonasera, è impossibile dare una risposta reale alla sua richiesta. E' necessario che un termotecnico esamini il suo impianto e le faccia il conteggio dei kw necessari. Per il dimensionamento del puffer bisogna calcolare all'incirca 60 Lt. x kW. Quindi se ad esempio fosse necessaria una caldaia da 50 kW, servirebbe un puffer da 3000 Lt. Le auguro una buona serata

Buona sera ma xché nessuno risponde alla domanda specifica,spero che qualcuno risponda grazie.

@@liberatocardarelli4986 non rispondono perché non é semplice stabilire con precisione un prezzo. Non è come comprare una normale stufa, portarla a casa, collegare lo scarico fumi e accenderla... Ci vuole un tecnico per installarla e prima qualcuno deve valutare come installarla e realizzare l'impianto adatto. Ovviamente ogni tecnico ha un rapporto diverso con il costruttore, scontistiche diverse e diversi accordi...

Per una metratura di 110 mq consiglierei sicuramente il modello SH 20, l'importante comunque è dimensionare bene il volume dell'accumulo. Cordiali saluti.

ECOFIAMMA - Caldaie, Stufe & Caminetti la ringrazio...