Відео

no ci sta Ligabue

@@nero-zy1yp ndo lo vedi Ligabue?

@@matteoghilardi1754come non vedi? insieme a Matteo Renzi! No c'è uno che gli somiglia ma Liga aveva 12 anni nel '72 quindi.....

Sicuro???

SI RIFACEVANO ALLE SCHITARRATE da chiesa...o le schitarrate vengono da jesahel?

Chiaramente è una canzone su Gesù: "Jesahel" ha la stessa radice di "Jesus".

è di Gesù che si parla, ;-D

Parla dell'inquinamento, del cemento che sostituisce la natura e del dolore causato dall'alienazione della vita urbanizzata(il dolore nominato più volte) "Mille volti come sabbia nel deserto, mille voci come onde in mare aperto, terza strada sta sfiorando i grattaceli, quinta strada sta volando verso il sole" Riferito alle folle di gente, il caos della metropoli, l'urbanizzazione intensiva "Liberati dalle cemento e dalle luci" abbasganza esplicito. Con gesù non c'entra. Questa non è mai stata una canzonetta da motivetto fine a se stesso,era musica con la A maiuscola.

Il segreto del successo di Jesahel sta proprio li "parlo di questa versione originale del 72 fatta dal vivo a Sanremo", un brano formato da frasi semplici ma al tempo stesso con una loro profondità concettuale, che accompagnano un ritornello formato da una sola parola "Jesahel". Che in Aramaico significa "la Luce che viene da occidente". Provare a cercare un significato univoco in Jesahel a mio avviso è superfluo, si rischia di non trovarlo o meglio ascoltandola ognuno può trovare il proprio significato. Non è una ballata, ma più un brano corale tipico della filosofia hippie di quegli anni. La disarmante semplicità del testo, che però nella sua semplicità è formato da frasi cariche di emozioni, ognuna vera per conto suo ma non necessariamente legata al verso successivo, a sentirle ci si emoziona senza comprendere appieno il perché "che poi dopo tutto sarebbe anche folle provare a razionalizzare un'emozione, la si vive e basta". Cmq frasi semplici, un arrangiamento semplicissimo...fatto solo di chitarre, percussioni, flauto, voci corali e battiti di mani, su una parola sola a fare da ritornello, ridondante quasi all'infinito...Jesahel...quasi fosse una sorta di mantra. Nella sua semplice complessità questa versione del 72 è un piccolo capolavoro che ancora emoziona a distanza di 50 anni, anche se all'apparenza può sembrare non avere un senso. Ma ripeto, più come brano musicale, io personalmente Jesahel l'ho sempre ascoltato e vissuto come un mantra del movimento hippie, il suo compito e quello di superare le barriere della lingua ed emozionare anche senza comprendere il testo e con Jesahel ci sono riusciti, perché è stata ascoltata e cantata in tutto il mondo.