Il 9 luglio è stato inaugurato, nell’uliveto a monte dell’Ospedale del Cuore, il cantiere per la realizzazione di una nuova casa di accoglienza: la Casa di Aisha. La casa ospiterà i piccoli pazienti, con i loro familiari, prima dell’operazione e in fase post operatoria (oltre il 40% dei nostri pazienti pediatrici arrivano, infatti, da fuori regione e spesso dall’estero) e le mamme del nostro percorso nascita. Il Direttore Generale di Monasterio, Marco Torre, ha formalmente dato l’avvio ai lavori posando un basamento in legno con una piccola statua di Aisha (la scimmietta blu, mascotte dell’Ospedale del Cuore), alla presenza del Presidente della Regione Eugenio Giani.
Progettato dall’ingegnere Emanuele Donadel, l’edificio è pensato per consentire ai bambini e ai genitori uno spazio il più possibile familiare durante il delicato percorso da affrontare: immerso nel verde, luminoso e con ampi spazi comuni, “sospeso” tra i monti e la vista del mare, in un rapporto costante con la natura. La nuova casa di accoglienza è inoltre un modello di bioarchitettura: ecosostenibile, orientata al risparmio energetico, dotata di pannelli fotovoltaici e sistemi di raccolta dell’acqua meteorica. Garantito l’accesso a persone con disabilità.