Відео

🤦🏻‍♂️

😊💪🏻

💪🏻 Grazie a te 🙏🏻

Ha visto il video? È esattamente la tecnica che contrappongo nel video.

Ognuno respira in un certo modo tendenzialmente in base a due fattori. 1) Lo stato in cui il sistema nervoso si trova. 2) Come il sistema nervoso "interpreta" tutte le stimolazioni derivanti dalla respirazione stessa. Quindi non è una questione di respirare come si vuole o come uno si trova meglio, se l'obiettivo è ottimizzare la respirazione (in senso lato o specificamente per il mal di schiena).

@filipposaggin per il mal di schiena che respirazione e consigliata??

Quella che indico nel video può essere un’ipotesi da provare. Non significa che sia l’unica e che va bene per tutti. Come sempre dipende dalla causa per cui hai mal di schiena.

@@filipposaggin interessante

Grazie. Come sempre dipende da persona a persona e dal resto degli esercizi. Ciò detto, è possibile iniziare con 3 respirazioni e poi aumentare fino a 10. Per quanto riguarda le serie, direi che un massimo di 3 è più che sufficiente.

Buongiorno, se proprio non è possibile eseguire la retroversione (nemmeno in stazione eretta per intenderci), personalmente credo che il lavoro da fare sia differente e non concentrarsi sullo psoas. In tal caso ho girato un altro video dove mostro una possibile progressione per imparare/allenare la retroversione. Se invece la posizione di affondo rende difficoltosa la retroversione, è possibile avvicinare le gambe tra loro oppure spostare il bacino (baricentro) per facilitarla prima di spingere avanti il corpo e la coscia in estensione.

Grazie a te 😊🙏🏻

Buongiorno Patty. Capisco la frustrazione dal lato del paziente/cliente che non essendo esperto dell’argomento può sentirsi spiazzato e immobilizzato dalla varietà di scelte plausibili (magari anche contrastanti). Come sottolineo sempre, le soluzioni possono andare bene in alcuni casi e male in altri. Ecco perché, lato paziente/cliente, è fondamentale darsi del tempo per raccogliere informazioni sia teoriche (per contestualizzare la soluzione applicata alla propria condizione/problema) che poi pratiche/pragmatiche (valutare i risultati di una soluzione sulla propria pelle). Lo dico con spassionata sincerità: è fondamentale essere informati come pazienti/clienti per prendere una decisione consapevole e responsabile sulle terapie/attività che si vogliono intraprendere. Concludo soffermandomi sulla sua frase “la medicina dovrebbe essere una e non un’opinione”. Anche qui capisco da dove deriva la sua frustrazione e l’affermazione stessa. È stato recentemente fatto credere questo, ma in realtà la medicina è un’arte in continua evoluzione (ed è piuttosto complesso per un professionista conoscere tutto lo scibile della materia) e quindi NON assoluta per definizione. È nata infatti come “arte medica”. È un’arte per svariate ragioni, due in particolare: - perché si applicano delle tecniche o strumenti tecnologici basati su processi fisiologici che attualmente si conoscono e su capacità ingegneristiche/pratiche attuali. - perché il corpo umano è un organismo molto complesso di cui ancora non si conosce tutto (infatti si continuano a scoprire nuove “cose” di anno in anno, grazie alla ricerca scientifica). Queste nuove scoperte possono così portare a rivoluzioni di tecniche, terapie e tecnologie oppure semplicemente a possibili variazioni per situazioni specifiche. Quindi tornando alla medicina (arte medica), ciò che si fa è valutare la persona che si ha di fronte con gli strumenti che un professionista conosce e ha a disposizione in quel momento, identificare il problema principale (se il professionista lo conosce) che può causare la situazione attuale e applicare delle soluzioni (che il professionista conosce) che cerchino di risolverlo e quindi che possono portare ad un cambiamento l’organismo. Ecco perché nella prima parte del mio commento mi sono soffermato sull’importanza dell’essere proattivi come pazienti/clienti, perché è fondamentale prendersi la responsabilità di scegliere per sé stessi un professionista che si pensi possa fare al proprio caso. E purtroppo, è faticoso lo so, non c’è scorciatoia per farlo, se non informarsi teoricamente e praticamente (e poi alla fine, possibilmente, utilizzare anche l’intuito per una spinta extra nella giusta direzione).

Buongiorno Cristina, no purtroppo non esistono esercizi generici per la scoliosi, poiché ognuno ha una deformazione differente dall'altro. Quindi sebbene due persone possono avere la diagnosi di scoliosi, in realtà i piani di intervento per migliorarla possono essere totalmente diversi. Per cui andrebbe valutato nel dettaglio quali esercizi fare a seconda delle rotazioni e asimmetrie che tu presenti. Non solo, prima ancora, andrebbe valutato cosa porta il tuo corpo ad assumere un atteggiamento scoliotico, così poi da intervenire con attività utili praticamente a te (e non in teoria).

@@filipposaggin Buongiorno e grazie mille per la risposta esaustiva e la professionalità Cordiali saluti Buona giornata

Buongiorno, la risposta è dipende come sempre dall'origine del problema. Ovvero cosa le provoca lo stato ansioso. In generale, nessuna tecnica di respirazione credo sia una soluzione definitiva per gli stati ansiosi poiché solitamente dipendono da altro. Poi che questa possa aiutare a gestire un momento di ansia è da valutare, provando ad applicare la tecnica in quella situazione. Questa nello specifico serve per attivare maggiormente il sistema parasimpatico, che per natura porta a un rilassamento del corpo, ma non è detto che sia efficace in assoluto per tutti.

Ciao, puoi provare e vedere se ti può aiutare. Trattenere l'apnea per qualche secondo dopo l'espirazione aiuta a attivare il sistema parasimpatico che tende a calmare e rilassare il corpo.

Grazie per il tuo commento 😉

Grazie 🙏🏻

💪🏻

Il beneficio (o meno) può avvenire in base alla situazione individuale. Sono felice giovi alla tua cervicale 😊

Grazie a te 🙏🏻 spero troverai utili i contenuti del mio canale 😊

@@filipposaggin sicuramente,grazie.

Buongiorno, grazie per la domanda molto intelligente. Prima di rispondere, è bene che sottolinei che ogni caso è a sé stante e necessita di un approccio personalizzato che tenga in considerazione tutti gli elementi possibili. Questo è fondamentale perché a volte la stessa sintomatologia nasconde in realtà origini differenti e quindi necessita di approcci diversi. Ciò detto, ti lascio con una riflessione generale. Perché può essere fondamentale la retroversione del bacino, specialmente se tendi ad avere una colonna con curvatura ridotta? Perché la retroversione è legata al movimento di nutazione del sacro. La nutazione è la rotazione in avanti del sacro quando le ossa iliache ruotano indietro (retroversione). Questa combinazione permette di creare una lordosi lombare poiché essendo il sacro ruotato in avanti, la lombare deve estendersi per bilanciare il carico corporeo (baricentro). Ciò permette di porre le basi meccaniche corrette per l'allineamento vertebrale sul piano sagittale (curvature a S). È sufficiente la nutazione del sacro per ottenere le curvature corrette? No, ma è un buon punto di partenza. Spero di essere stato chiaro riguardo la meccanica che collega retroversione, nutazione ed estensione lombare. Ovviamente come dicevo in principio è fondamentale considerare le caratteristiche individuali della persona (come potrebbero essere i traumi ripetuti di cui mi parlava). Se ha altre domande, mi scriva pure.

Grazie a te 😊

Buongiorno Barbara, purtroppo è difficile dare indicazioni personalizzate di qualunque tipo attraverso un commento sui social. Ogni suggerimento deve essere specifico per un obiettivo preciso. Per aumentare la probabilità di successo di una soluzione è bene fare un'analisi approfondita della situazione individuale di una persona. Ciò detto quello che ti posso dire è di provare ad abbracciare diverse idee sulla respirazione e poi applicandole, valutare qual è quella più efficace per il tuo caso. In bocca al lupo.

Ciao Angelo, grazie per la domanda. Se camminare peggiora il tuo dolore (o durante o post camminata o in entrambe le situazioni) è preferibile per il momento ridurre la quantità di camminata che fai. In ogni caso è bene che tu vada a lavorare sul perché hai dolore durante la camminata, per fare in modo che tu possa fare questo movimento naturale senza problemi. Ne ho parlato in un video specifico, te lo lascio qui se vuoi guardarlo ua-cam.com/video/fxaqCiw_pd0/v-deo.html

Ciao, grazie per la domanda. Non esiste un modo ideale per dormire in termini assoluti. In questo video presento alcune alternative alle classiche posizioni. Le alternative sono basate sulle asimmetrie più diffuse e "classiche" del corpo umano, a cui pochi professionisti prestano attenzione. Ciò non significa che siano le posizioni ideali per te, ma potrebbero esserlo. Puoi provare le posizioni, magari quelle sul fianco (o destro o sinistro a seconda di quale dei due nervi ti dà problemi), e vedere se qualcuna ti dà sollievo. In ogni caso ricorda che, il problema di base da risolvere risiede nella domanda: "cosa ti provoca infiammazione del nervo sciatico?" Da lì potrai trovare una soluzione idonea per lavorare alla radice. In bocca al lupo!

Grazie mille

Grazie del commento, anche se fuori luogo per il contesto del video.

@@filipposaggin +il pensiero diventa consapevole

Ciao, nessuna controindicazione. Puoi svolgerlo serenamente indipendentemente se sei uomo o donna.

@@filipposaggin Grazie. Molto efficace 🙏🏼

💪🏻😊

Buongiorno Claudia, grazie per il feedback 😊 Fammi sapere come va con questi esercizi. Buona giornata! P.S. Ricordati che se qualche esercizio non ti dà i risultati sperati, probabilmente ti serve qualcos'altro in questo momento. In bocca al lupo!

Buongiorno Elisa, grazie per il tuo feedback! Sono contento che stai già ottenendo dei benefici 😊 Ho anche visto che hai fatto richiesta per il programma Super-Analisi del Mal di Schiena, quindi ci sentiamo presto! Buona giornata!

Buongiorno, grazie per la domanda. Come sempre la tecnica di respirazione è contestuale all'obiettivo che si vuole raggiungere. In ogni caso a parte la posizione, la tecnica che presento nel video dello psoas e la prima che presento in questo video è molto simile e sfrutta a grandi linee gli stessi principi. Ovvero: espirazione massima e tenuta di qualche secondo in massima espirazione. Se invece si riferisce alla seconda tecnica di questo video allora sì, sono due tipologie diverse, poiché hanno finalità diverse. Mi dica se ho risposto ai suoi dubbi o se ne sono sorti degli altri. Buona giornata!

@@filipposaggin io ho irrigidimento dello psoas(del quale fatto non si è ancora capita la causa scatenante) soprattutto al mattino da circa 9 mesi quali delle due tecniche circa la respirazione mi consiglia di eseguire

@@damosedafa124 Buonasera, non saprei nel dettaglio quale delle due tecniche potrebbe fare meglio al suo caso, proprio perché non ho avuto modo di analizzare individualmente la sua situazione. I sintomi, come uno psoas rigido, possono essere dovuti a svariate problematiche. Alcune anche opposte e di conseguenza anche le soluzioni possono essere completamente diverse. L'unico suggerimento che le posso dare è quello di provare ad applicare una o entrambe le tecniche e valutare da lei i risultati, per una deduzione approssimativa. Se invece vuole il mio supporto professionale, può fare richiesta per il mio programma gratuito di Super-Analisi del Mal di Schiena. Qui trova la pagina dedicata con tutti i dettagli filipposaggin.com/start

@@filipposaggin grazie lei è gentilissimo, proverò.

Aggiungo che sono sovrappeso leggermente e ho avuto un periodo lungo di sedentarietà, penso che questo non essere più in forma e molto sedentario mi abbia bloccato la mia mobilità toracica con una tensione cronica

Buongiorno Simone, la respirazione non è l'unica cosa da guardare per migliorare la mobilità della gabbia toracica. Ti basta pensare che le coste nascono dalle vertebre dorsali e quindi la posizione di queste ultime ne influenza la meccanica. Oltre a questo, i muscoli che controllano la posizione delle coste sono attaccati anche ad altre ossa (lombare e bacino in basso e cervicale, scapola e omero in alto). Poi possiamo considerare gli organi (gonfiore intestinale, grasso viscerale, ecc.) e la gestione della pressione intra-addominale. Infine appunto anche l'aspetto emotivo/psicologico che influenza il corpo in toto (e viceversa). Capisci che è complicato che un esercizio possa essere la panacea. In ogni caso se vuoi essere aiutato da noi, il modo per farlo è fare richiesta per la mia Super-Analisi del Mal di Schiena, dove ti valuterò personalmente in modo gratuito per capire qual è la tua situazione e di conseguenza se è possibile lavorare insieme per farti raggiungere i risultati che cerchi. Ti lascio qui il link per fare richiesta e nel giro di 24 ore verrai ricontattato. filipposaggin.com/start Buona giornata!

@@filipposaggin infatti sono sovrappeso, ma ho anche dolore nella parte sinistra del torace e anche sotto il braccio ,proprio sotto l ascella.

Ciao Ivan, certo che potrebbe esserti utile. Come sempre, l’efficacia dipende da qual è l’origine del tuo dolore. Prova ad applicare le tecniche mostrate nel video e fammi sapere come va! 😊💪🏻

Grazie a te 🙏🏻 spero ti sia utile 💪🏻

Buongiorno, certamente, essere uomo o donna non cambia l'utilità degli esercizi. L'efficacia dipende dall'effettiva necessità dei suddetti e la corretta tecnica di esecuzione.

💪🏻

Non demordere, le soluzioni ci sono. Prova l'esercizio e fammi sapere che tipo di risultati ti dà. Ricorda, qualunque esercizio (questo compreso) non è magico, se funziona è quello giusto per te in questo momento, se non funziona probabilmente ti serve qualche altro esercizio o accorgimenti diversi.

Si può migliorare! Se lavori sulla causa specifica il risultato è garantito!

@@filipposaggin grazie

Grazie a te 🙏🏻

🙏🏻 Sono felice ti sia utile 😊

🙏🏻

Sono contento per te! 😊

Buongiorno, non so se si ricorda, ma ci siamo già scambiati dei messaggi nei commenti di qualche altro video UA-cam. Ribadisco ciò che lo ho già detto: se fossi in lei mi farei vedere da un bravo specialista della sua zona (essendo il suo caso fuori dalla mia area di expertise). In bocca al lupo e buona giornata! 😊

Buongiorno Sergio, il problema che espongo è relativo alle asimmetrie più comuni del corpo umano, le quali possono trasformarsi in disfunzioni, se cronicamente non si riesce a uscire da quello "schema posturale" a piacimento. Per cui è la posizione della gabbia toracica che determina la facilità o la difficoltà con cui l'emi-diaframma (destro o sinistro) riesce a contrarsi o a rilassarsi completamente. Nella "sindrome" che spiego nel video, l'emi-diaframma sinistro è facilitato nel contrarsi completamente, ma è ostacolato nel rilassarsi completamente, il che mantiene le coste in rotazione esterna e impedisce loro di ruotare internamente. Ciò comporta (per causa o per conseguenza, a seconda di dove origina il problema della persona) la presenza di tutte le varie rotazioni di cui ho parlato anche in altri video, anche a seconda degli altri problemi posturali che possono esserci. Il contrario succede all'emi-diaframma destro: l'orientamento della gabbia toracica facilita il suo rilassamento e ostacola la contrazione massima. Per correttezza e completezza d'informazione, mi preme sottolineare che non è l'unico concetto che si applica al corpo umano e alle disfunzioni varie. Ci sono molti altri aspetti da considerare: uno di questi per esempio può essere la capacità del sistema nervoso di sopportare la compressione degli organi sottostanti dovuta proprio alla contrazione del diaframma. In questo video cerco solo di esporre un concetto del quale, in Italia, nessuno parla. Spero di aver risposto alla sua domanda, se così non fosse, rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Purtroppo è la triste realtà 😔

Siamo solo numeri c e poco da fare numeri per fare soldi

Ciao, come per qualunque richiesta personalizzata, la risposta è dipende. Il fatto che tu abbia ernia inguinale non esclude dalla valutazione la miriade di altre condizioni o situazioni fisiche concomitanti che hai (a prescindere che tu ne sia consapevole o meno). Ciò detto, ho avuto diversi clienti che avevano ernia inguinale e abbiamo svolto tranquillamente questo esercizio. Volendo entrare nella meccanica del primo esercizio, quello che va a fare è accorciare al massimo gli addominali (soprattutto obliqui interni) che tendono a spingere verso la colonna gli organi invece che verso l'esterno. Vuol dire che va bene anche per te? Non lo so, perché non ti ho valutato personalmente e dipende oltre che dal resto del tuo corpo, anche dal grado di "gravità" della tua ernia inguinale.

@@filipposaggin innanzi tutto ti ringrazio molto per la risposta :) .penso nn sia grave essendo forse all'inizio della patologia(riscontrata per dolore inguinale circa un mese fa..ma che magari è li da più tempo.. per ora sembra piccola.. roba di millimetri) . nn essendo molto propenso all'operazione sto cercando vie alternative. sul web.. alcuni consigliano respirazione ipopressiva(mi sembra si chiami così) altri respirazione tipo yoga(quindi forse diaframmatica. che magari è la stessa..sono un po ignorante ). tu da fisioterapista consiglieresti esercizi e respirazione per provare a risolvere..o di solito consigli la via chirurgica? p.s ho cpt. che nn si può parlare in generale..senza manco avermi visto..ma vorrei capire se per la "fisioterapia" c è una strada da poter provare.. o no. mi scuso per la confusione e ignoranza dei concetti. cmq. ripeto: ti ringrazio molto per la risposta sei stato gentile :)

Ciao, onestamente non ho esperienza specifica nella risoluzione di ernie inguinali e non ho approfondito l'argomento e le possibilità terapeutiche non invasive specifiche per aiutare a "guarirla". Come dicevo ho lavorato con persone che l'avevano, ma non con l'obiettivo specifico di risolvere quello. Ci tengo anche a precisare che sono soggetto a non dare consigli medici ai miei clienti, sulla base di cosa fare o meno in merito a dei trattamenti sanitari che potrebbero/vorrebbero o meno intraprendere. Questo perché, oltre al fatto che non sono una figura sanitaria (non sono fisioterapista o medico, giusto per chiarire), non fa proprio parte del mio essere come persona. Ci tengo invece a fornire informazioni, con le quali poi una persona può prendere delle decisioni autonome consapevoli. Quindi mi piace avere un rapporto paritetico con le persone con cui lavoro. Questo l'ho specificato perché mi piace essere chiaro e trasparente ed essendo su internet le cose potrebbero esserlo poco o venire fraintese. Tornando al tuo caso invece, visto l'interesse che hai nell'esplorare le terapie non chirurgiche, ciò che farei io è selezionare una o più figure professionali con esperienza in merito all'ernia inguinale (preferibilmente con un "track-record" o delle referenze evidenti e ben chiare) e poi decidere a quale di queste affidarmi per effettuare un percorso mirato. Spero di essere stato sufficientemente chiaro, se così non fosse, ti prego di scrivermi di nuovo per ulteriori chiarimenti 😊

@@filipposaggin sto cercando proprio un qualcuno,serio ed esperto, che proponga un percorso alternativo per provare a nn finire "sotto i ferri". ma gli unici che ho trovato(quà sul web) nn ci sono recensioni sufficenti a capire...e ancor meno una sicurezza che quello che dicono sia veritiero o no( molti cercano solo "visualizzazioni" o altri tipo un "medico" che ho trovato nn so se decanti possibili strade alternative per far si ke vai a pagargli una visita. per via diretta invece chiedendo a conoscenti (tutti dicono prima ti operi e meglio è) :( . cmq volevo ringraziarti ancora.. per il tempo che mi hai dedicato..grazie :)

Grazie a te 😊🙏🏻

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Buongiorno Mauro, è normale che ci siano persone che traggano beneficio dal nuoto per quanto riguarda il mal di schiena, altrimenti non sarebbe così diffuso questo mito. Ciò che cerco di spiegare nel video è che il nuoto NON è specifico per curare il mal di schiena per svariati motivi. È una questione "matematica". Mi segua un attimo in questo ragionamento. Per risolvere un problema, bisogna prima identificarlo e comprenderlo, poi si sceglie la soluzione, ovvero ciò che andrà a risolvere questo problema. Per il mal di schiena è lo stesso. C'è una radice da cui origina il problema, quindi l'obiettivo è identificarla e poi scegliere la soluzione che la risolve. Preferibilmente che lo faccia nel modo più veloce ed efficiente possibile. Ora se nel suo caso, il nuoto va a lavorare (totalmente o in grossa parte) sulla radice del suo problema, è chiaro che la "soluzione nuoto" le darà beneficio. Nel caso in cui non lo sia, come lo è per milioni di persone, non darà alcun beneficio o potenzialmente potrebbe creare altri problemi. Il mio video è una "denuncia" al fatto che in maniera indiscriminata il nuoto viene consigliato a tappeto a chiunque abbia mal di schiena. Il che è lapalissianamente un errore terapeutico. Come dire che lo stesso farmaco darà beneficio a tutti a prescindere dalla patologia che una persona ha, e sappiamo che non è questo il caso. Concludendo, sono contento per lei che il nuoto le abbia dato una nuova esperienza di vita e le abbia migliorato il dolore 😊

Grazie a te 😊🙏🏻

Buongiorno, si può sempre fare qualcosa per migliorare il proprio corpo e la propria salute. La nostra capacità di autoguarigione è presente fino all'ultimo secondo della nostra vita. Basta semplicemente fare le cose giuste per ottimizzare questo processo di rinforzo del corpo e di ripristino delle sue funzioni naturali. Nello specifico se vuole sapere se è possibile lavorare insieme a me, l'unico modo per capirlo è richiedere informazioni per il programma gratuito "Super-Analisi del Mal di Schiena". In questo modo posso darle un aiuto professionale, iniziando ad analizzare il suo caso per capire se effettivamente è possibile fare qualcosa insieme. Le lascio qui sotto il link. Una volta sulla pagina, clicchi sul pulsante e compili il breve questionario per fare richiesta. Nel giro di 24 ore la ricontatteremo telefonicamente. filipposaggin.com/start Se ha altre domande sono a disposizione. Buona giornata!

Sei molto gentile 😊

Sei molto gentile

Mio marito è molto geloso Filippo mi puoi scrivere cosa devo fare ti ringrazierò per tutta la mia vita 😊

Buongiorno, mi dispiace, non posso aiutarla e penso che il mio lavoro personalizzato non faccia al caso suo. Se vuole, può continuare a seguire il canale e applicare in autonomia i contenuti che ritiene più idonei al suo caso e che crede possano darle più giovamento. Oppure, idealmente, visitare un professionista specializzato nei casi come il suo. Le auguro buona fortuna con il suo percorso di guarigione! 😊

Buongiorno, da come la descrive la sua situazione è complessa e nel dettaglio la sua domanda esula dal mio ramo di competenza specifico. Detto questo, posso darle una risposta il più semplice possibile che a grandi linee può aiutarla a capire meglio come funziona il sistema nervoso. Quando si vivono svariati traumi (fisici o psicologici) il sistema nervoso, a seconda della risposta che seleziona per sopravvivere all'evento, attraversa una fase di memorizzazione del trauma che coinvolge i recettori coinvolti. In pratica sviluppa una memoria collegata alle zone che erano attive durante l'esperienza traumatica. Il problema qual è? Solitamente l'evento traumatico, per definizione, provoca una risposta di dissociazione nel sistema nervoso, la quale viene registrata nel cervello. Ogni volta che questo ricordo viene rivissuto o ricordato o i recettori che erano coinvolti nel trauma vengono attivati, possono portare alla stessa risposta di dissociazione delle parti coinvolte e più in generale di tutto il corpo. Questa dissociazione può portare quindi a non sentire o non far funzionare bene le parti o il corpo in generale. Il quale può portare anche a una dissociazione delle emozioni che si possono sentire nel corpo. La domanda che potrebbe venirle ora è: "É possibile cambiare la risposta del corpo in merito al ricordo di un trauma?". La risposta è sì. Si può fare seguendo una sequenza specifica di attività che modificano in modo permanente la risposta preferenziale che avviene durante il ricordo dell'evento traumatico o dei recettori coinvolti. Spero di essere stato chiaro e di averle dato un punto di vista utile per lei. Se così non fosse, mi scriva i suoi dubbi o le sue domande e vedrò di risponderle. Buona giornata! 😊

Buona sera ho fatto una risonanza magnetica mi hanno trovato la lombo sacrale e in bacino spostato l'ortopedico mi ha riferito che è possibile che il pavimento pelvico è contratto è la causa potrebbe essere quella visto che c'è anche il pudendo la ringrazio molto della disponibilità Buona sera 😢

Buongiorno Carmela, è possibile che anche questo contribuisca alla sintomatologia da lei elencata. Come per qualunque altro elemento, la domanda che bisognerebbe porsi è: perché il pavimento pelvico è (eventualmente) contratto? È un elemento di causa della posizione del sacro o viceversa è un sintomo della posizione del sacro? È causato da una memoria immagazzinata nel sistema nervoso centrale? E molte altre domande... Ci sono molti aspetti che possono concorrere alla genesi dei più svariati sintomi. Ecco perché è fondamentale un'analisi approfondita della persona. Buona giornata a lei e buona fortuna!

Sei un fisioterapista molto colto nella tua materia grazie mille buona giornata ❤