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LIBRARSI
Sweden
Приєднався 7 сер 2021
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Io sono Claudio e qui si parla di libri, di scrittura, di lettura.
Ogni Sabato, alle 16 in punto, pubblicherò un nuovo video.
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Per contattarmi potete usare la mail
claudiamentevostro@gmail.com
Buona visione e buona lettura!
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BIG MATCH: LIBRI COMMERCIALI Vs LETTERATURA
#leggere #libroVs #letteratura
In questo video cerco di spiegare perché anche i libri più commerciali hanno preso dalla letteratura e come mai la letteratura non sia necessariamente una cosa palesa e polverosa, ma sia l'ingrediente segreto per riuscire a scrivere ottima letteratura d'evasione.
0:00 INTRO
2:28 LETTERATURA
13:39 EVASIONE
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*Undici delitti e qualche disgrazia*
amzn.eu/d/jdhsSID
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Відео
COLIN DEXTER - NIENTE VACANZE PER L'ISPETTORE MORSE
Переглядів 11716 годин тому
#colindexter #imorse #librigialli Niente vacanze per l'ispettore Morse, Service of all the dead in originale, è la quarta indagine con protagonisti l'ispettore Morse e il sergente Lewis. Questa volta, i due si trovano a indagare su un delitto avvenuto in una chiesa. Questa volta non vi dico davvero nulla della trama, perché è complessa come richiede ogni sano giallo classico anglosassone, ma mi...
UNBOX11NG DI LIBRI
Переглядів 13521 годину тому
#unboxing #libri #milazzo Di ritorno da Milazzo, eccomi qui con voi ad aprire i libri che mi sono arrivati mentre ero via. Ci sono un po' di sorprese e un po' di coincidenze questa volta. Buona visione! *I MIEI LIBRI* *Giallo in forma di Rosa EBOOK* www.amazon.it/dp/B0CVXV2V9V *Giallo in forma di Rosa COPERTINA FLESSIBILE* www.amazon.it/dp/9198695126 *Giallo in forma di Rosa COPERTINA RIGIDA* w...
UN LIBRO DI CUI NON RICORDO NULLA - CAPRO ESPIATORIO DI ROBERT FINNEGAN
Переглядів 14214 днів тому
#giallomondadori #recensionelibri #gialli Capro espiatorio è il primo romanzo scritto da Robert Finnegan ed è sicuramente un discreto racconto giallo, ma che non mi è rimasto particolarmente in testa dopo la lettura. Questa sarà infatti la recensione di un libro che non ricordo di aver letto, ma so perché l’ho comprato: per la presenza del racconto vincitore del concorso GialloLuna NeroNotte 20...
GRUPPI DI LETTURA: COSA NE PENSO
Переглядів 12714 днів тому
#gruppidilettura #leggereadaltavoce #letture Oggi vi porto qui una mia riflessione sui gruppi di lettura e la loro utilità, ma mi aspetto soprattutto che voi, che aderite ai gruppi di lettura, mi scriviate nei commenti cosa nel pensate. Nel video mi soffermo anche a parlare della lettura ad alta voce. *TIMELINE* 0:00 I GRUPPI DI LETTURA 5:44 LEGGERE AD ALTA VOCE *I MIEI LIBRI* *Giallo in forma ...
UN GIALLO CLASSICO CHE VI CONSIGLIO - IL CASO DEI CIOCCOLATINI AVVELENATI
Переглядів 24021 день тому
#giallo #recensionilibri #gialloclassico Oggi vi parlo de Il caso dei cioccolatini avvelenati, un giallo classico di alta qualità, che fa il paio con un altro caposaldo della letteratura di genere, ovvero Le tre bare di John Dickson Carr, per quanto riguarda il gusto di narrare la storia del giallo dentro un libro giallo. Non voglio dirvi altro, se non di comprarlo a scatola chiusa se siete ama...
UNBOXING 10 - LIBRI E GELSOMINI
Переглядів 18621 день тому
#unboxing #libri #polillo Decimo Unboxing su questo canale, questa volta tanti gialli della Polillo, qualche saggio sul noir e sul giallo e un libro in svedese di cui vi parlerò. Tra le chiacchiere di oggi, il racconto che mi ha fatto un paziente che vende libri usati e un po' di informazioni su un libro che ho in ballo per un importante premio letterario. *I MIEI LIBRI* *Giallo in forma di Ros...
IL POLIZIESCO SVEDESE PRIMA DI HENNING MANKELL
Переглядів 16028 днів тому
#giallo #libri #recensione Primo capitolo del "decalogo" di Martin Beck e della squadra di polizia di Stoccolma creata e raccontata dalla coppia di autori svedesi portata in Italia da Andrea Camilleri. Il primo caso di Martin Beck è ambientato nella regione della Svezia che conosco meglio, perché ci vivo da 11 anni. Inutile dirvi che è un romanzo consigliato. La Timeline 0:00 INTRO 0:48 IL POLI...
UNBOXING 9 ANDATO MALE
Переглядів 199Місяць тому
#unboxing #libri #wrapup Nono arrivo di libri comprati on line da aprire con voi. Tanto Sellerio, tanto Polillo, qualche sorpresa in un unboxing andato male (per me, ma spero bene per voi). *I MIEI LIBRI* *Giallo in forma di Rosa EBOOK* www.amazon.it/dp/B0CVXV2V9V *Giallo in forma di Rosa COPERTINA FLESSIBILE* www.amazon.it/dp/9198695126 *Giallo in forma di Rosa COPERTINA RIGIDA* www.amazon.it/...
GIORGIO CAPRONI - PERCHÉ RESTARE
Переглядів 27Місяць тому
#poesia #caproni #letture GIORGIO CAPRONI - PERCHÉ RESTARE Chi sia stato il primo, non è certo. Lo seguì un secondo. Un terzo. Poi, uno dopo l’altro, tutti han preso la stessa via. Ora non c’è più nessuno. La mia casa è la sola abitata. Son vecchio Che cosa mi trattengo a fare, quassù, dove tra breve forse nemmeno ci sarò più io a farmi compagnia? Meglio - lo so - è ch’io bada prima che me ne v...
IL DELITTO NELLA CAMERA CHIUSA AL SUO MASSIMO
Переглядів 270Місяць тому
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COSTANTINOS KAFAVIS - ITACA #poesia #letture #kafavis
Переглядів 67Місяць тому
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DÜRRENMATT TINGE IL MITO DI GIALLO: LA MORTE DELLA PIZIA
Переглядів 299Місяць тому
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INTELLIGENZA ARTIFICIALE E SCRITTURA NEL 2024
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MYSTFEST 2024: VI RACCONTO IL GRAN GIALLO CITTÀ DI CATTOLICA
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CONCORSI LETTERARI: CONSIGLI E TUTORIAL
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STORIA DEL GIALLO MONDADORI - ERRATA CORRIGE DEI CAPITOLI 1-6
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STORIA DEL GIALLO MONDADORI - 6 - LE COPERTINE
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STORIA DEL GIALLO MONDADORI - 5 - LE ALTRE COLLANE
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STORIA DEL GIALLO MONDADORI - 4 - DAGLI ANNI 80 A OGGI
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STORIA DEL GIALLO MONDADORI - 3 - L'ERA TEDESCHI
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STORIA DEL GIALLO MONDADORI - 2 - I LIBRI GIALLI
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STORIA DEL GIALLO MONDADORI - 1 - LA PREISTORIA
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BULGAKOV. IL MAESTRO E MARGHERITA - CAPITOLO 2 - PONZIO PILATO
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STORIA DEL GIALLO MONDADORI - 0 - DENTRO AI GIALLI MONDADORI
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MARCO MALVALDI - IL CAPODANNO DEL CINGHIALE [VIDEOBOOK]
Переглядів 1493 місяці тому
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Grande Claudio, ottimo video!!! Proprio ieri e stamani riflettevo sulle idee di Masscult e Midcult di Dwight McDonald e Apocalittici e Integrati di Umberto Eco, con riferimento proprio all'argomento di queste tue riflessioni. In estrema e riduttiva sintesi, McDonald divide la letteratura in tre fasce, diciamo così, aulica riserva agli "eletti" colti, di fascia media e bassa o di massa. Il giudizio della fascia intermedia, che viene rivalutata, invece, da Eco, è negativa, perché, secondo il critico letterario americano, gli scrittori di fascia media si renderebbero colpevoli di mascherare prodotti di fascia bassa con una veste aulica. Io credo che il panorama letterario attuale sia molto più variegato di così. Certamente c'è una letteratura "di consumo" dedicato alla massa e, di contro, senza dubbio c'è una certa parte dell'ambiente letterario, autoreferenziale e barricato nelle proprie torri d'avorio che stenta a seguire le veloci trasformazioni del mondo moderno. La fascia media è, invece, secondo me quella più ricca di opportunità e in continuo fermento, sia per noi scrittori che per i lettori. Pensiamo ai social, al fenomeno Tik Tok, al boom del romance, all'AI. Lo scambio e l'arricchimento non è mai unidirezionale, essendo la letteratura in senso lato figlia dei suoi tempi e la società influenzata da media (social, TV, cinema, teatro, carta stampata) e letteratura. In questo interscambio sono senza dubbio maggiormente coinvolti fascia bassa e media, costituzionalmente e inevitabilmente più strettamente connesse con la linfa vitale della società... e il discorso potrebbe certamente continuare. Un caro saluto
Sposo totalmente il tuo punto di vista e quello di Eco. McDonald lo dovrei proprio leggere. Tra l'altro, il fatto che storicamente la letteratura fosse solo alta, era in gran parte legato all'accesso allo studio e alla cultura in senso stretto, al costo dei materiali (pubblicare un libro costava un occhio, quindi possederli era una cosa da ricchi) e a fare cultura o letteratura erano le élite. Oggi, con la massificazione dello studio e il maggiore accesso alla cultura (in senso lato), è possibile per un numero infinitamente più grande di persone confrontarsi con l'idea di scrivere e pubblicare qualcosa. A parte tutto questo poi, credo che sia sintomatico il fatto che Eco e Barbero si siano cimentati con una forma di romanzo popolare come il gialli (Eco col Nome della rosa e Barbero con Brick for stone). Oggi usare un veicolo popolare, un contenitore che è il genere, è un vantaggio per chiunque faccia arte, nel senso che si può fare un trattato di letteratura e filosofia medievale infilandolo dentro un giallo (Il nome della rosa). E sono d'accordissimo con te quando dici che scambio e arricchimento sono bidirezionali. L'autoreferenzialità di un certo mondo culturale, chiuso nella propria torre d'avorio, è da sempre un male e di questo un certo gruppo di intellettuali si sono resi conto da tempo, e hanno fatto il loro per cercare di scardinare questo malcostume, come i vari Piero Angela o lo stesso Barbero, divenuti divulgatori. Le figure illuminate sono purtroppo poche, e ancora si fa fatica in certi ambienti ad accettare - per dire - che un fumetto sia arte o letteratura. Insomma, è un discorso lungo, ma sono del tutto d'accordo col tuo punto di vista! Grazie per questo tuo bel commento. Ora cercherò il testo di McDonald perché mi ha incuriosito :-)
Affermazioni sconclusionate, banalità, e Stephen King in copertina che fa sempre clickbait
Hai mai pensato al fatto che il nome di Norman Bates in Psyco è in realtà un gioco di parole? Bates e Baits sono omofoni, quindi lui è in realtà un’esca, che serve ad attirare vittime nel suo motel. Tu sei un'esca (di solito un verme, ma si può usare anche la pastura). King è lì perché è l'autore commerciale per eccellenza. Hemingway perché è letterario e leggibilissimo al tempo stesso. 😘
È un discorso molto interessante che meriterebbe più tempo per essere approfondito. Secondo me solo il tempo può stabilire cosa diventerá letteratura: Raymond Chandler veniva considerato un autore di genere, di letteratura di consumo, e solo più avanti è stato rivalutato. Lo stesso è accaduto per i b movie da te citati: Mario Bava, Lucio Fulci, Umberto Lenzi e registi simili sono stati riscoperti e rivalutati, anche dalla critica italiana, solo dagi anni 90 in poi, quando Tarantino e Burton li citarono come influenze fondamentali delle loro opere. Horror oggi considerati capolavori (L'esorcista, Shining, la cosa) quando uscirono furono in parte stroncati dalla critica. Col tempo poi sono stati rivalutati dalla critica cinematografica come capolavori. Può darsi quindi che romanzi oggi considerati di mero intrattenimento ed evasione (in senso dispregiativo), fra anni verranno rivalutati. P.s: Micheal Bay ha studiato in una Accdemia di cinema, ha avuto come insegnante una delle più importanti storiche del cinema in America, ha sempre citato fra le sue influenze West side Story e Salvate il soldato Ryan, quindi dubito che non sappia nulla di cinema.
C'è del vero in quello che scrivi, ma io penso che le cose stiano in modo leggermente diverso. Nel 1944 Chandler scrisse La semplice arte del delitto, e in quel testo c'è consapevolezza della propria arte e del proprio pensiero. Quello che "vedono" i critici conta pochissimo. Registi come Bava, Fulci e Lenzi nel loro ambiente erano conosciuti e osannati ben prima che lo facesse Tarantino. Voglio dire che una cosa sono i giudizi degli addetti ai lavoro, altra cosa sono le voci dei critici. Che certe cose siano arte o letteratura o cinema (tutti con la maiuscola) si può capire anche nel loro tempo. D'altra parte, rivalutare è una cosa molto pericolosa: oggi si rivalutano i cinepanettoni. Sicuramente, alcune opere e alcuni artisti vengono storicizzati e contestualizzati dopo molto tempo dalla loro comparsa, questo è innegabile, ma voglio dire che in certi casi le cose sono lampanti, con buona pace di chi non le vede. Shining (e gli altri) è da sempre un capolavoro, mentre la critica è spesso miope :-)
@@Librarsi Oggi noi possiamo affermare, a posteriori, che film come Blade Runner, La cosa, Shining sono dei capolavori, ma all'epoca in cui uscirono furono degli insuccessi di pubblico e di critica. Solo dopo c'è stata una rivalutazione sia da parte del pubblico (anche questo talvolta è miope) sia da parte della critica la quale, pur con tutti i suoi limiti, alla fine è l'unica capace di analizzare scientificamente un'opera cinematografica, anche a posteriori se necessario. Quindi secondo me la rivalutazione non è pericolosa, semplicemente richiede metodo e un cospicuo bagaglio di studi alle proprie spalle. Io faccio sempre questo esempio : se tornassi indietro nel tempo nel 1982, all'uscita di Blade Runner, come potrei spiegare ad un critico professionista che Blade Runner è un capolavoro e non una ciofeca senza senso? Probabilmente non ci riuscirei. Inoltre, non necessariamente una rivalutazione comporta ridefinire un film come capolavoro (bisognerebbe poi stabilire cosa si intende per capolavoro). I cinepanettoni possono essere rivalutati, o meglio rianalizzati, senza che questo comporti porli sullo stesso piano di Quarto Potere. Semplicemente, come diceva anche Eco, bisogna affrontare l'argomento con serietà e metodo, come d'altronde lo stesso Eco ha fatto con la cultura popolare. Io non ci vedo nulla di pericoloso in questo, anzi è un processo molto stimolante. Ovviamente questo discorso vale anche per la letteratura. Infine, c'è un altro aspetto da considerare: i testi accademici/scolastici, sia per la letteratura che per il cinema, non sono scritti dal pubblico, ma dagli studiosi di quelle materie: alle medie, sui testi di narrativa, ho studiato anche la narrativa di genere e ho letto e analizzato brani tratti da Poe, Conan Doyle, Agatha Christie, Stanley Ellin, Bradbury e simili. Per cui, all'epoca, avrei potuto pensare che la Christie fosse una delle più importanti autrici del Novecento, e forse può darsi che qualche critico la pensi così. Tutto ciò che si può fare è mantenere la mente aperta alle nuove interpretazioni. P.S: quando Burton nel 1999 venne a Roma per promuovere un suo film, gli chiesero quale regista lo avesse influenzato, e quando lui citò Mario Bava la critica fece scena muta perché non aveva la più pallida di chi fosse Bava.
In un paese dove il trenta per cento di persone è analfabeta funzionale, in cui l'auditel premia la spazzatura, come stupirsi che si ripudi la letteratura di valore...
Triste verità
❤🤜🤛🥔🧄💎
❤️
Da poco comprata la versione del Giallo mondadori
Se non sbaglio è quella tradotta da Boncompagni. Prima o poi la leggerò anche io.
@Librarsi No, di Emilia Benghi. Tra l'altro esiste anche la versione pubblicata dalla Longanesi nel 1987.
@ sto cercando di recuperarle tutte… un paio della Longanesi le ho anche io 😃
L'ho letto anni fa in maniera distratta, lo devo rileggere in maniera analitica come fai tu 👍
Io leggo così per esigenze di scrittura. Non esiste un modo giusto di leggere un libro. Ciascuno di noi ha il proprio, e va benissimo così 😃👍🏻
Di questo scrittore non sapevo nulla. E mi pare che in italiano ci sia molto poco da leggere.
Ha scritto sei romanzi, uno solo ho trovato pubblicato dalla Polillo. Non mi aspetto grandi cose, ma un po’ mi incuriosisce
Ma riesci a fare un video, uno solo, senza dire inesattezze?
No. Le metto apposta 😁 Così mi prendo un commento tuo per ogni video 😘❤️
Condivido, bravo!!
Grazie! 😃
Quando hai letto il brano "il capodanno del cinghiale", all'inizio l'accento sardo era disturbante poi, a dir la verità, non mi è dispiaciuto anzi. Ho fatto la prova di condividere il video con un amico senza dirgli nulla tranne che era un racconto divertente. L'amico ha avuto la stessa mia impressione e si è divertito. Forse il racconto si prestava a quel tipo di lettura quindi, il mio micro esperimento di lettura di gruppo, è stato positivo.
Credo che sia impossibile trovare un italiano in cui non si riconosca l’accento regionale 😃 Mi fa piacere che vi sia piaciuto ❤️
Ciao, secondo me, quando si legge a voce alta le persone che "dovrebbero" ascoltare perdono l'attenzione e pensano ai fatti propri. Anche nelle presentazioni la sconsigliano.
Ecco, questa è una cosa a cui non avevo pensato, ma è verissima! Se non si sa catturare l’attenzione, la lettura a voce alta annoia e distrae. E quasi nessuno sa leggere bene a voce alta
Ho recuperato il tuo racconto in edicola, tra un po' finisco il periodo romanzi storici e mi ributto sui giallo recuperando la tua storia e anche i video canale. Spero che un giorno pubblicherai ancora con la Mondadori 🙏
Grazie! ❤️ Il racconto si legge in una ventina di minuti 😊 Vorrei partecipare al Tedeschi per il 2026, ma da qui a vincerlo è tutta un'altra cosa. e molto molto in salita 😂 Ma se non si prova... Quando avrai letto Geli, fammi sapere cosa ne pensi!
Sto preparando un video sull'estate indiana e nelle mie ricerche mi sono imbattuto in questo video e devo complimentarmi con te, è un video meraviglioso e mi permetto di condividerlo sotto al mio video. Ancora complimenti e grazie.
Ma grazie! Mi fa piacere davvero quello che mi hai scritto. Buon lavoro! ❤️
Grazie per avermelo fatto conoscere, bel racconto, ben scritto, spassoso e ingegnoso.
Vero? Sono contento che ti sia piaciuto! 😃
26:50 Andarmi ad ascoltare canzoni che non conosco che trovo citate nei libri lo faccio anch'io. Leggendo "Niente orchidee per Miss Blandish", per esempio, ad un certo punto c'è lo spogliarello di Anna Borg al Paradise Club e l'orchestra suona "Can't help lovin' that man". Ebbene, (e scommetto che l'hai fatto anche tu), mi sono ascoltato quella canzone mentre leggevo, così mi sono goduto meglio la lettura! 😀
Grande! Sì che l'ho fatto anche io! 😂
Sono io che ti ho parlato di Edward Bunker😃 bellissimo Cane mangia cane
Me lo segno :-)
Francis Iles è lo pseudonimo di Anthony Berkeley
Ecco perché mi suonava! 😁 Oggi arriva il video sui cioccolatini avvelenati!
Piccola curiostà su Fredric Brown: cercandolo su Amazon ho scoperto che qualcuno (Lawrence Block) ha anche scritto un libro dal titolo "Il Ladro che Leggeva Fredric Brown": Dalla sinossi sembra una lettura leggera, ma lo segnalo tanto per dire che il nostro Fred evidentemente ha lasciato un segno di sé.
PS: avevo scritto il commento sopra mentre ero a metà del video: in ... alla balena per la Gelsominaia!
Grandissimo! Ho trovato un po' di suoi vecchi libri su eBay, ma i prezzi sono troppo alti. Dovrò proprio parlarne come si deve anche qui su Librarsi prima o poi.
grazie! (Sperando che non caghi) 😂
@@Librarsi Eh, speriamo! 🤣🤣🤣🤣 Vabbè, nel caso dicono che porti bene 🤣🤣
@ sì sì! 😃💪🏻
Non era Spencer Tracy, era Rod Steiger
Spencer Tracy era in "Indovina chi viene a cena"
Sì! Come ha detto Santo poco sotto, mi sono confuso con Indovina chi viene a cena.
Esatto. Ho foto confezione per questo 😂
49:47 Ciao! Sto leggendo Benedizione perché me l'ha dato una mia amica dicendomi che è meraviglioso. Arrivata a pag 93 ho cercato recensioni negative perché volevo capire il motivo dell'entusiasmo verso questo scrittore. Anche a me sembra una scrittura sciatta e elementare. Per farla brevissima manca completamente di respiro, il racconto è piatto e banale e il paragone con Carver mi è venuto naturale a proposito del "minimalismo" letterario.
Sono contento di sapere che non sono l’unico a cui questo libro non è piaciuto 😃
E quanto alla feroce critica della burocrazia eccetera... beh, io ero una cittadina italiana, e su quella paginetta iniziale risi assai, ma la trovai appunto una paginetta di bella scrittura e niente più: in Italia era normalissimo che le cose andassero in quel modo, e nei varietà radiofonici e televisivi e nei fil dell'epoca situazioni del genere erano normalissime e quasi obbligatorie 😁
Sì, però vanno fatti i distinguo tra Paesi diversi. A parte tutto: ci sarà sempre un valido motivo per criticare “Il Sistema”, sia che funzioni, sia che non funzioni 😂
Io li ho conosciuti proprio dall'edizione Garzanti - che era un pochino sforbiciata togliendo molti tratti tipici della quotidianità svedese. Li ho adorati e leggendoli mi sono innamorata della Svezia, che rispetto alla provincialissima Italia degli anni 70 mi sembrava l'Eldorado, vuoi per l'organizzazione sociale vuoi per la larghezza di vedute. Tanto li ho amati che ho comprato i tre che non sono stati tradotti in italiano adattandomi a leggerli in inglese - un bello sforzo, per me. L'edizione Sellerio è completa, con tutto lo sfondo politico e tutti i dettagli. Ritradurli è stata un'opera meritoria, ma anche se all'epoca vendettero abbastanza, sospetto che nessuno li abbia messi sull'altarino come me.
Sì, grazie anche a te per la precisazione. C’è tantissimo in questi romanzi, che hanno il merito soprattutto di far vedere la Svezia attraverso il modo di raccontare una storia e le persone che la animano. A metterli sull’ altarino siamo almeno in due 😃
Analisi interessante come sempre. Uno degli aspetti che più mi ha colpito, e che in generale, nel mondo dei polizieschi, mi ha sempre incuriosito, è l'aspetto del giudizio morale operato dall'investigatore: non avendo letto thriller all'americana (anche a me le corse contro il tempo per salvare la vittima del prossimo serial killer, maniaco e compagnia bella non attirano, preferisco di gran lunga gli esploratori della banalità del male) non posso esprimermi a riguardo; nel caso invece dei noir/polizieschi europei, soprattutto quelli mediterranei, non mi trovo così d'accordo con l'idea che vi sia una totale o parziale mancanza di giudizio nei confronti dei colpevoli. Essendo la maggior parte dei giallisti mediterranei di orientamento comunista/socialista o provenendo comunque da quell'ambiente politico e culturale (Montalban, Izzo, Camilleri, Manzini, Varesi, Colaprico, Vichi, Lucarelli, Macchiavelli, Carlotto), tale sospensione si applica solo nei confronti dei "poveracci" che si sono ritrovati loro malgrado invischiati in situazioni criminose, e non anche nei confronti dei benestanti/industriali/ricchi, visti invece come responsabili di tutti i mali del mondo, motivo per cui il noir/poliziesco sociale/mediterraneo mi risulta indigesto; inoltre, riguardo ai metodi "persuasivi" per estorcere informazioni (ossia la tortura), anche qui non posso parlare a proposito dei thriller americani o all'americana, mentre nel caso dei gialli europei mi sento ancora una volta di dissentire: già Duca Lamberti, in "Venere Privata", non esitava a ricorrere alle percosse per estorcere informazioni (tortura un fotografo sferrandogli un pugno al fegato e minacciandolo di dargliene ancora). Nell'ambito del noir sociale vi è poi l'idea (come già c'era in "Venere Privata" ,benché declinata diversamente) che il fine giustifica i mezzi, soprattutto quando si tratta di ristabilire la giustizia e/o la giustizia sociale, finendo col sconfinare quindi in comportamenti che oggi verrebbero definiti "fascistoidi": il commissario Soneri in "Ultime notizie di una fuga" non esista a violare il diritto alla privacy di alcuni sospettati intercettandone le conversazioni telefoniche di nascosto o il diritto alla proprietà privata compiendo una effrazione in un appartamento (anche se disabitato), oppure non esita a ricattare pur di ottenere delle informazioni, e nonostante questo per tutto il romanzo lui fa costantemente la morale ai presunti colpevoli ( io sono arrivato persino a tifare per loro ad un certo punto); Montalbano, nel "Giro di Boa", non esita nel prendere ripetutamente a schiaffi una persona coinvolta indirettamente in un traffico di bambini finendo col rompergli il naso ( e giudicandolo fondamentalmente una merda umana); Il commissario Bordelli, ne "La forza del destino", decide di farsi giustizia da solo eliminando i responsabili del delitto avvenuto nel romanzo precedente "Morte a Firenze" (colpevoli che ovviamente sono dei benestanti/ecclesiastici neofascisti). E altrettanto ovviamente giudicano moralmente i colpevoli. Proprio per questo se devo leggere un noir preferisco puntare su quei romanzi in cui il giudizio morale dell'autore è completamente sospeso, come nei romanzi romanzi di Simenon (almeno così mi pare non avendoli mai letti),nei noir di Patricia Highsmith o di James Ellroy. In ogni caso, grazie del video e del consiglio, Roseanna è già da un po' che mi attira, prima o poi mi dovrò decidere a leggerlo. P.S su Maigret: Pietr il Lettone si apre nell'ufficio del commissario ; anche Maigret giudica moralmente i colpevoli, anche se, non avendone letto tutti i romanzi, non posso sapere con quale frequenza. Da poco ho letto "Il caso Saint Fiacre" e lì Maigret giudica eccome il colpevole, tra l'altro lasciando che questo venga quasi ammazzato di botte dalla figlia della vittima (figlio tra l'altro non moralmente irreprensibile).
Ciò ho messo un po’ a risponderti perché non mi ero riascoltato. Non mi pare di aver detto che non esprimono un giudizio morale: ho detto che, pur condannando il gesto dell’omicidio e l’omicida, sentono il peso di dover arrestare una persona che, alla fine dei conti, non è poi così di resa da tutti noi. Il che non esclude ovviamente quello che dici tu e che è verissimo: Montalbano e gli altri sanno essere violenti con chi secondo loro non merita compassione, così come diventano indulgenti fino alla connivenza con chi, sempre secondo loro, non merita punizione. Stessa cosa fece la Christie in Orient-Express, ma in modo secondo me differente. Sicuramente, gli scrittori sono più di sinistra che di destra, per questo Lamberti è diverso dagli altri, perché Scerbanenco tutto poteva essere tranne che un uomo di Sinistra. Voglio dire che in sostanza sono d’accordo con te. Grazie per questo bel post e per queste tue riflessioni, sempre interessanti 😃
@@Librarsi La bellezza (e grandezza se vogliamo) dell'opera intera di Scerbanenco è che lui, al pari di Simenon, scriveva soprattutto per guadagnarsi da vivere e quindi per intrattenere i lettori, considerando tra l'altro che alcuni dei racconti, anche neri, finivano su riviste popolari come Novella, lette per lo più da un pubblico femminile (da qui anche la disinvoltura con cui riusciva a mescolare il noir al rosa). L'obiettivo di Scerbanenco era di intrattenere il lettore, anche se questo ovviamente non ne sminuisce il valore (fu uno dei primi ad intuire l'esplosione della criminalità comune e organizzata quale conseguenza del boom economico). Quindi ben lungi da me etichettare Scerbanenco come uno scrittore di sinistra, nonostante l'influenza futura poi esercitata su autori di sinistra come Lucarelli, Colaprico e Varesi. Riguardo all'etica e alla morale degli investigatori come Montalbano, Bordelli e Soneri, ha centrato il punto: non che io non tolleri poliziotti fittizi che decidono di piegare la legge scritta alla propria legge, solo che a quel punto, almeno per me, l'investigatore smette di essere l'eroe e diventa un antieroe se non un proprio cattivo, ipocrita oltretutto, perché giudica moralmente i criminali su cui egli stesso però arriva ad applicare metodi di fatto criminali, spingendomi dunque quasi a "tifare" per i cattivi, anche quando non vorrei affatto farlo. Se questo avviene in un noir puro e duro, come quelli di Ellroy per esempio, non ci sono problemi, dal momento che, per quanto i personaggi possano cercare di giustificarsi e di elevarsi moralmente, l'autore (e anche il lettore) sa alla perfezione che si tratta di canaglie non dissimili dai criminali ai quali danno la caccia. Questo è secondo me l'elemento che manca nei polizieschi (ma noir di fatto) sociali (mediterranei/italiani): perciò ai Soneri, Bordelli e Montalbano preferisco il Commissario de Vincenzi, i racconti e i romanzi di Scerbanenco, il vicecommissario Giulio Ambrosio (creato da Renato Olivieri) e il commissario Achille de Luca.
Bellissimo video, seguo questo canale sempre con grande piacere. Di Martin Beck ho le raccolte della Sellerio, è in coda alle mie infinite letture.
Grazie! Roseanna è abbastanza breve e agile da leggere. Potresti provare con questo
Camilleri racconta che la prima pubblicazione italiana del duo faceva parte della collana i "gialli Garzanti" e nel risvolto di copertina si parlava come degli eredi legittimi di Simenon.
Sì, certo! Avete ragione: sono io che ho dimenticato di dirlo nel video. Difficile credere che Camilleri sapesse leggere lo svedese 😂 Grazie per la correzione!
Friedrich Glauser è considerato una sorta di Simenon svizzero; riguardo all'elenco dei giallisti (almeno dei più importanti) le consiglio "Dizionario amoroso del giallo" di Pierre Lemaitre, pubblicato dalla Mondadori; riguardo invece a "Quer pasticiaccio brutto de Via Merulana", ho sempre avuto paura di leggerlo, non per la storia in sé, quanto per lo stile così cangiante che di certo non rende facile la lettura.
Il dizionari del giallo lo stavo cercando, ma per ora troppe spese per prendere tutti i libri che vorrei da eBay. Gadda sarà una delle letture del 2025
È mediocre e scritto male. Tom Hanks è riuscito, nel film, a rendere la storia almeno dignitosa.
In generale è scritto male, hai ragione, me per il tipo di genere c’è ben di peggio. Alla fine, secondo me, è dignitoso per quello che questo tipo di romanzi rappresentano
@@Librarsi io credo che Dan Brown sia un miracolato. Approfitto del post per dirti che ti ho scritto una mail per avere un tuo competente parere. Grazie comunque per i tuoi contenuti. Sono un appassionato di letteratura e cultura pop e apprezzo i canali tematici come il tuo.
Ciao Claudio, non leggere la prefazione di Bruges la morta perché c'è scritto pari pari come finisce il romanzo! -_- In compenso, dopo averlo letto, vorrai prenotare immediatamente il volo per visitare Bruges :).
😂 Grazie per il consiglio! Ho sbirciato le foto di Bruges e effettivamente sembra molto 🤩
Grazie!grazie a te!!!
❤️
I tuoi video sono SEMPRE interessantissimi, GRAZIE !
Ma grazie a te ❤️
Mi hai messo curiosità su Gadda
Un miracolo: intendo Gadda
Non parlare di microfono con me😂😂😂
😂😂😂😂
Claudio, na domanda off topic: ma il giallo mondadori contenente il tuo racconto quando esce? Perché è un mese che chiedo all'edicola, e ancora non sanno dirmi nulla a riguardo...
Stanno avendo dei ritardi nelle consegne per via dell’alluvione in Emilia Romagna, dove si stampano i Gialli Mondadori, ma dovrebbe trovarsi nelle edicole a giorni
"Non voglio murarlo nel silenzio sordo d’un frastuono senz’ombra d’anima" Che splendore
Vero? Spettacolo!
@Librarsi come usi dire tu: Maledetto!!!
@Librarsi come dici tu: Maledetto!!!
@ esatto! 😂😂😂