"Le Note Criminali" è un gruppo musicale che porta in scena un progetto originale e carico di significato. La band, composta da dieci musicisti, principalmente donne e con la preziosa collaborazione anche di uomini,
si dedica alla reinterpretazione in chiave jazz delle più iconiche colonne sonore poliziesche degli anni '70, italiane e straniere. Tra i compositori che omaggiamo ci sono giganti della musica come Ennio Morricone, Piero Umiliani, Armando Trovajoli, Franco Micalizzi, Lalo Schifrin e Quincy Jones.
Nato dall’idea di unire la musica all’impegno sociale, il progetto ha come obiettivo principale la sensibilizzazione su temi cruciali come la violenza sulle donne e tutte le forme di ingiustizia. Attraverso le nostre esibizioni, vogliamo lanciare un messaggio forte e ironico: combattere la violenza con la forza della musica.
Nei film polizieschi, il protagonista spesso si ritrova a lottare da solo contro il crimine e l’ingiustizia; noi, invece, lo facciamo insieme, creando armonia tra strumenti e persone. Perché la lotta alla violenza non
deve essere una battaglia solitaria.
La scelta di includere anche musicisti uomini nel gruppo non è casuale: riteniamo fondamentale il ruolo dell'uomo nella riflessione sulla violenza di genere. Solo con un impegno comune si può davvero cambiare il
corso delle cose.
Con i nostri concerti, che abbiamo già portato in vari locali di Roma e provincia, offriamo uno spettacolo che unisce il fascino senza tempo delle colonne sonore dei polizieschi alla potenza espressiva del jazz.
Il nostro viaggio musicale, avvolto in atmosfere intrise di suspense, passione e azione, rappresenta la nostra personale "lotta al crimine", un crimine che, attraverso le nostre note, speriamo di poter combattere.
Abbiamo realizzato con i fondi raccolti con i nostri concerti un cortometraggio contro la violenza sulle donne, registrando noi tutta la colonna sonora con la preziosa collaborazione del trombettista Fabrizio
Bosso, che ha voluto dare il suo contributo al nostro impegno su questo tema che purtroppo continua ad essere attuale e sempre più drammatico.