Відео

Ne fa qualche accenno Francois al 4° minuto circa di questo video ua-cam.com/video/m_Mh1b47giA/v-deo.htmlsi=qFNqdgglrxqWk6_u , ti trascrivo la parte del video che riguarda l'accenno : "non crediate che le comunicazioni attraverso a dei medium o ad altri mezzi siano cose facilissime; voi che avete una sperimentazione particolare nel campo appunto della metafonia, potete capire che quanto può essere comunicato è relativo, come dicevate poco fa, è molto limitato. Anche attraverso i medium esistono le stesse limitazioni quando non sono medianità rilevanti, spiccate: esistono delle limitazioni che sono date dalla psiche dell’individuo che serve da tramite, che sono date dalla conoscenza stessa delle Entità. E la vera e propria comunicazione che può parlare di verità vere diciamo, è una cosa ben rara."..in effetti è vero , con la metafonia puoi avere qualche parola, frase smozzicata, niente di paragonabile a queste comunicazioni. Poi ci sono dei rischi: di cominciare a registrare troppo, tutti i giorni, tutto il giorno..può diventare una ossessione. Infine puoi incappare in entità che ti prendono in giro..insomma, secondo me ci sono più svantaggi che vantaggi. ciao

Grazie mille 👋

grazie!

Non ho le conoscenze per rispondere sicuramente a questa domanda, resta il principio che tutto avviene in funzione dell'evoluzione e nelle modalità funzionali a questa- Visto che il tempo è un'illusione, il passato e il futuro sono presenti entrambi nell'eterno presente e perciò credo che non faccia differenza la conoscenza del passato o del futuro...ma meglio che ti riporti un brano dell'Uomo Zero, il testo che Cimatti scrisse per elaborare in modo personale i suoi insegnamenti :" Tutto ciò che un essere sperimenta, anche la cronaca minima, il dettaglio, il profumo dell'attimo, è conservato nella memoria superiore dell'essere. Con opportune tecniche, prima che sia il momento, e poi quando è il momento adatto per evoluzione, tutto il vissuto può tornare dall'intatto della memoria superiore e apparire con straordinaria, fragrante vivezza. Quando torni una reminiscenza proprio per la necessità che l'individuo ricordi e riviva, tutto viene ricordato in maniera esatta: niente viene eluso e saltato. Questo fenomeno avviene sempre, per quanto riguarda la vita ultima, prima del trapasso. Per tutti; per legge. Nel momento che precede il trapasso ognuno che 'parte' rivede il film della sua ultima incarnazione nei minimi particolari, strazianti o felici, addirittura risente gli odori, riprova i sapori, riascolta il suono delle voci, ripercorre i luoghi, si riaccompagna a tutti i compagni del suo viaggio. Questo rivivere avviene in maniera estremamente accelerata, secondo una modalità temporale già non più umana, però senza che un solo particolare manchi o sia sottratta, in sequenza rapinosa ma dettagliata, totale. Niente va perduto. E dato talora al veggente, per evoluzione e in funzione di insegnamento non solo per lui, di rivivere tutto o in parte il film di una 'sua' altra esistenza non importa dove collocata e a qualunque distanza di tempo storico dall'esistenza che ha stimolato questo spontaneo prodigio. E non è un riprovarla come pallida copia, come rifacimento ammansito, bensì come vera e propria esperienza, corposa e vibrante, nuovissima e inattesa come è, sempre, la vita. Il veggente dell'esempio può riproiettarsi nel sentire immediato, tutto presente e urgente, di una 'sua' passata esistenza proprio perché di quella e di tutte le esistenze, passate presenti e FUTURE, niente va perduto. Esse sono 'lì', da sempre e per sempre, nell'eterno presente"PIETRO CIMATTI L'UOMO ZERO 1992, CASA EDITRICE ASTROLABIO ¤ UBALDINI EDITORE, ROMA Capitolo 8

@@cerchiosettanta7 grazie infinite e mi scusi per averla disturbata con le mie troppe domande.mariella

@@penatiaris426 chiedo scusa io per la risposta inadeguata

@@cerchiosettanta7 troppo gentile, grazie

Si, purtroppo la registrazione è pessima , ho fatto quello che era possibile

Ciao , prima di tutto voglio dirti che conosco il tuo dolore, non fare caso a chi ti dice " era solo un animale...", la morte di un essere vivente non è meno importate di quella di un uomo perchè siamo tutto parte di una unica realtà

Poi ti dico che anche per me la strada che ha portato al CF77 è stata in qualche modo "preparata" da un dolore simile al tuo ..i due cani dell'immagine del video dove si parla di reincarnazione animale sono stati i miei amici, ora i loro corpi dormono insieme nel prato che si vede alle loro spalle, ma noi sicuramente torneremo insieme perchè siamo gocce dello stesso oceano ..se il video ti può interessare eccolo ua-cam.com/video/i04wD2njDzQ/v-deo.htmlsi=aeyfS53aXeVpz7PJ

Se Luigina ha dovuto andare via in quel momento era perchè così doveva fare, c'è una evoluzione anche anche per lei , tu le hai insegnato molto come lei a te.... ma i Maestri del CF77 ce lo hanno ripetuto: la separazione è solo per noi , non per chi ci vede ancora con sensi non più umani e i legami di amore restano a guidare le nostre vite attuali e future, Quindi si, è possibile che tu un giorno la possa incontrare in un' altra forma ( anche quella di una bambina,). Tu e lei vi ritroverete chissà quante volte in forme diverse prima di riconoscervi insieme in una unica Realtà .un abbraccio

@@cerchiosettanta7 caro leggo con molto piacere le tue risposte! Ti ringrazio sia per questo che per i contenuti del tuo canale. I dolori che vivo continuamente in questa mia vita sono spesso legati al trapasso di un animale (ma non solo). Purtroppo o per fortuna ho imparato che per gli animali devo soffrire in solitudine. Perchè per il rispetto degli animaletti trapassati e per il mio dolore non è sentimento che si può condividere con tutti. Lo sai molto bene, qualcuno potrebbe dire cose inopportune. Ma non importa. L' importante è amare e sapere che dopo tutto non siamo soli, perchè ci sono persone sensibili come te che possono capire questo dolore ed il significato racchiuso in esso. Tutti gli animali che ho conosciuto in questa vita sono giunti a me spontaneamente. Non ho mai cercato un animale, ma nelle situazioni più inimmaginabili sono giunti nella mia vita. Quasi tutti molto evoluti . Oggi ho riflettuto sul fatto che quasi tutti questi animali nella loro prossima o vicine reincarnazioni nasceranno bambini. Magari mi sbaglierò. Non ho la verità tra le mani. Ma quel di cui posso esser certa è che li amo profondamente!!! Grazie per tutto amico mio

@@cerchiosettanta7 Sei un' anima gentile! Purtroppo non riesco a capire l' audio di questo video. Pensi che io possa trovarlo scritto in qualche libro o in qualche link?🙏

Grazie a te per la tua testimonianza

❤

Non lo sappiamo, certo che se è stato in grado per 37 anni di inventarsi tutto facendo delle vere e proprie conferenze di buon livello espositivo e di logica coerente su temi per niente banali, senza mai ricavarci soldi e/o fama...allora era una persona non umana lui 0:07

@@cerchiosettanta7 Ho letto che ci sono state anche levitazioni, apporti ecc. Ma è stata mai fatta una foto o un video di queste levitazioni?

​​@@marcostigliano9266 Purtroppo i fenomeni avvenivano al buio e quindi non c'era l'abbastanza luce per le riprese e per le macchine fotografiche degli anni 70-80

​​@@marcostigliano9266 Le uniche fotografie sono state create mettendo delle carte fotografiche sulle ginocchia del medium, Dentro una busta sigillata e poi la stessa busta ancora sigillate è stata portata da fotografo e ha sviluppato l'immagini dove si vedeva un volto..la foto si trova sui libri Sembravano delle prove Più per convincere chi partecipava alle sedute che per chi come noi non ha mai partecipato

@@cerchiosettanta7 Ok grazie mille. Sicuramente i messaggi sono belli e illuminanti 😊

Ti ringrazio per le precisazioni, un abbraccio

@@cerchiosettanta7 Dovere! Un abbraccio anche a te

ell’uccellino che alla vista del serpente teme a muoversi e finisce con l’essere divorato vivo, quando avrebbe potuto volarsene via? La paura impedisce la comprensione: chi può esattamente valutare i fatti e le circostanze se è colto da timore? Voi tutti conoscete le tristi conseguenze del panico collettivo, di questa specie di reazione a catena, per dirla con un termine moderno. Similmente accade nell’individuo. Se è colto da timore e non reagisce, il timore ben presto si trasforma in paura e poi in terrore, impedendogli di reagire alle cause. Abbiamo necessità di “comprendere” e “temiamo”. Se per un istante analizzassimo noi stessi resteremmo meravigliati dei tanti timori che sono in noi: la timidezza è paura; il rispetto umano, la superstizione, la carità che facciamo per meritarci il Paradiso si chiama paura dell’Inferno. La ricerca di conforto denuncia la nostra debolezza e la nostra paura. Vogliamo emergere, vogliamo essere od avere più degli altri e temiamo chiunque possa frenare la nostra espansione. Scavalchiamo chi non sa difendersi incutendoci paura, approfittiamo di chi ci teme, siamo simili alle bestie. Avvicinatevi al pasto dell’animale e lo sentirete ringhiare. Avete notato mai quanto soddisfazione v’è a dir male del prossimo? Perché così facendo valorizziamo noi stessi; tanta più soddisfazione quanti più vizi ha che crediamo di non avere. È la paura che un altro, con i suoi meriti, ci passi avanti. Insomma, tutto ciò che dubitiamo possa arrecarci un danno ci suggerisce paura. Allora che solo il vizio e la passione siano incoscienti o coraggiosi? Ho detto bene: incoscienti, non coraggiosi. Il danno che immaginiamo possa investirci, o fratelli, è frutto di una valutazione del tutto personale. Ciò che veramente ci danneggia, spesso ci attrae e ci inebria e quando ce ne accorgiamo è troppo tardi per avere paura. La debolezza, il vuoto interiore, la mancanza di sicurezza ci rendono timorosi. Chi ha fiducia in se stesso corre gli stessi pericoli degli altri, ma non teme; e chi è riuscito in qualche impresa straordinaria deve sempre ringraziare il suo coraggio. L’individuo ha coraggio quando è sicuro di riuscire; così ha coraggio nell’affrontare i rischi di una impresa quando è sicuro di riuscire. Talvolta questa sicurezza gli può venire dal non conoscere esattamente i pericoli che lo minacciano, cioè dall’ignoranza o dalla inconsapevolezza. Altre volte proprio queste lo rendono mal sicuro di sé e quindi timoroso. Paura, sempre tanta paura. In questa marea di paure che ora ci annichiliscono, ora ci spingono all’azione, chi è mai tanto coraggioso da opporsi e muoversi di moto proprio? Fino dai tempi più antichi l’individuo timoroso, pauroso, è stato giudicato non favorevolmente. Fino da allora la paura è stata considerata una qualità negativa. Gli eroi ed i semidei della mitologia sono completamente affrancati da essa. I valorosi delle leggende di tutti i popoli debbono la loro immortalità al loro coraggio. Raccontare una storia nella quale il protagonista vede premiata la sua paura, equivale ad annoiare chi ascolta e far sorridere di incredulità. Se invece l’eroe è un coraggioso sarà subito visto di buon occhio e con molta condiscendenza saranno seguite le sue gesta, anche se non lo rendono un modello di moralità. Ma passando dalla fantasia alla realtà, troviamo tanti che in guerra si sono gettati allo sbaraglio per essere considerati dei coraggiosi. Presso i popoli primitivi, ancora oggi, l’adolescente per essere considerato un uomo deve mettere in vari modi alla prova il suo coraggio. Negli antichi riti di iniziazione le prove di coraggio erano di fondamentale importanza perché si diceva che la fede deve dare sicurezza, quindi se il candidato avesse avuto fede non avrebbe dovuto temere, ed in effetti la vera fede è certezza. Dire «Io credo» equivale a dire «Io sono certo». Questa, o fratelli, è quella fede che opera quei miracoli che la più esatta teologia non potrà mai operare. La vera fede non lascia posto alla speranza. Si spera nell’incertezza; la speranza non è in funzione delle probabilità favorevoli alla soluzione che invochiamo. Sperare significa auspicarsi che non debba accadere qualcosa che ci fa timore; è invocare il rimedio a una situazione di fatto che ci incute paura. La speranza è quindi un’evasione alla paura che ci angoscia. Finché l’uomo avrà timore spererà; guai se non vi fosse questa speranza, se non vi fosse questo rimedio alla paura. Sperare nelle situazioni disperate è come mettere la testa nella sabbia per scacciare il pericolo: è illudersi. Ma chi è mai tanto forte da non aver bisogno della speranza? Chi è mai tanto coraggioso da conoscere esattamente le sofferenze che deve avere senza illudersi e non aver bisogno di ricorrere alla speranza? Questo è il vero coraggioso, (finalmente ve lo dico fratelli): l’uomo libero. Egli ha fede che niente può veramente danneggiarlo, e niente teme di perdere. Non ha paura del futuro, neppure quando diviene tanto incognito da chiamarsi morte. Ed è logico che sia così: è libero, infatti, nel vero senso della parola, anche dalla paura che, essendo nell’uomo uno stato d’animo inibitore, è un ostacolo alla sua liberazione. Ma è dunque la paura così dannosa? È deleteria per il saggio, provvidenziale per l’incosciente. Nella scala della evoluzione fino a che l’individuo non ha libertà, non conosce paura. Ma appena il suo intelletto comincia ad organizzarsi ed egli può disporre di una maggiore libertà, la paura produce in lui un fermento necessario come il lievito alla bontà del pane. Quante cristallizzazioni impedisce la paura! Quanta prudenza insegna! Ma lo scoglio che fu di salvezza ieri diviene pesante zavorra oggi, perché tutto è movimento. I profeti e gli illuminati della Bibbia insegnavano ad avere paura di Dio. Cristo ha mostrato l’amore divino ed ha insegnato a chiamarlo “Padre”. Quel Cristo che oggi non avrebbe paura a barattare la Chiesa che porta il Suo nome per aiutare una creatura, anche allora non ebbe timore a superare le decrepite concezioni che avevano fatto il loro tempo. Ancora poche parole e non vi annoio più. Ma il suo tempo non l’ha fatto, purtroppo, la paura ancora oggi, giacché la mancanza di coscienza la richiama dagli oscuri e tortuosi meandri dei secoli passati ove solamente doveva regnare, rendendola ancora necessaria in un tempo in cui la fiducia dovrebbe dare serenità agli uomini. Ma come le prime luci dell’alba fugano i fantasmi e pongono fine agli incubi notturni, man mano che l’uomo comprenderà il mondo nel quale vive, si dissolverà in lui ogni timore. In ciò gran parte potranno avere le scoperte scientifiche; ma se la coscienza individuale non instaurerà il regno dell’amor fraterno, esse scoperte si trasformeranno, per l’uomo, in motivo di più grande paura. A voi la scelta, o fratelli.

@@MarcoFasulo-mj4rv non è proprio così, se avete la stessa evoluzione la sentire insieme, se non avete la stessa evoluzione sentirete in modo asincrono ma la stessa storia, come due lettori che leggono lo.stesso libro in tempi diversi

@@cerchiosettanta7 Quindi le eventuali varianti dici che non modificano + di tanto la storia principale?

In effetti se ci pensi quale Dio potrebbe permettere una cosa del genere? Sarebbe infima e priva di sentimento..

@@MarcoFasulo-mj4rv si le varianti non modificano la storia, sono solo delle "digressioni" diverse che adattano la storia alle esigenze evolutive dei singoli e gli consentono una libera scelta, seppur limitata...nulla più ( questo è quello che ho capito io)

@@penatiaris426 da quanto ho capito io, ma non sono un esperto, la personalità, intesa come io, si perde con la perdita del corpo mentale.

I disincarnati e i Maestri stessi che si presentavano al Cerchio mostravano di avere una personalità, forse io confondo personalità con individualità? Grazie in anticipo per la risposta. Mariella

​​@@penatiaris426 ribadendo che ti rispondo in base a ciò che ho capito: se si intende con personalità l'io credo che dopo il trapasso si recupera la visione di insieme della individualità che quindi si è incarnata molte volte, penso a Francois e Alan che ricordavano molto bene chi erano stati nell'ultima incarnazione e ne esprimevano ancora molto bene gli aspetti.Ma quando si passa ad evoluzione maggiore, che comprende anche le fusioni fra sentire di grado uguale..che senso ha parlare di UNA personalità? I Maestri spesso hanno ribadito che si esprimevano in modo diverso per entrare in sintonia con più persone, ma che erano l'espressione di una unica Realtà, di un' unica voce

@@penatiaris426 ..questo non vuol dire che non rimangano i fotogrammi di personalità passate nell'eterno presente,e sono quelle con cui ci si "connette' quando si hanno reminiscenze di vite passate

@@cerchiosettanta7 grazie mille anche se devo lavorarci sopra per comprendere bene. Mariella

Questo e un problema e vero..ma spero che un giorno possa trovare delle registrazioni migliori 🤗

Io penso proprio di si

Al buio?

@@cerchiosettanta7 purtroppo non sapremo mai la verità non essendo mai stati lì. Potrei anche pensare che stesse sentendo una traccia audio e lui stia soltanto ripetendo. La tonalità e il modo di parlare mi fanno proprio pensare che stia leggendo o ripetendo.Un entità che vuole spiegare secondo me parlerebbe in modo più spontaneo e meno costruito. Poi per carità..sbaglierò io..

@@MarcoFasulo-mj4rv alle sedute partecipavano molte persone, nei libri e in rete trovi la descrizione delle sedute e le testimonianze dei partecipanti, tra cui anche persone che si occupavano di parapsicologia come il De Boni e persone di un certo spessore culturale come Pietro Cimatti, poi certo ci sono mille dubbi ed è lecito che ci siano, ma che ci fosse uno che si mette davanti al registratore da solo con le cuffie a ripetere e spaccia quelle registrazioni per comunicazioni, quello non è stato

@@cerchiosettanta7 Può darsi abbia avuto un mini appareccho nell orecchio. Ma quello che mi domando ulteriormente è : perchè queste sedute dovevano guardacaso farsi al buio? Perchè non ci sono filmati della formazione tramite luminescenze degli apporti? Perchè questi fenomeni non sono stati fatti studiare da scienziati( non parapsicologi) che potevano accertare ufficialmente che si trattavano di fenomeni paranormali?

@@MarcoFasulo-mj4rv devo premettere che io non sono un dei testimoni Quindi ti posso rispondere per quello che so : qui stiamo parlando di registrazioni degli anni 60-70, la tecnologia wireless non esisteva, idem per il discorso delle registrazione a infrarosso, alcuni degli apporti si sono formati nelle mani e addirittura un anello al dito di un partecipante alla seduta. Sul perché si tenessero al buio la motivazione data era che la luce dava molto fastidio al medium tanto è vero che a volte quando si è stata fatta la seduta la sera all'aperto ( in un giardino di una villa quindi non c'era la possibilità di avere uno strumento piccolo elettrico attaccato alla rete) illuminata quindi dalla luna e dalle luci ambientali il medium chiedeva di essere bendato.La mia opinione personale per quanto vale un'opinione di uno qualsiasi, 'e che non hanno fatto grandi test perché in fondo a questi del cerchio firenze 77 non gliene fregava assolutamente niente essere creduti. Gli audio testimoniano una fluidità di parlare che secondo me non è possibile sentendo un audio e ripetendo: si tratta di discorsi anche di 40 minuti che non possono essere mandati a memoria, dopodiché ognuno credo che sia legittimato ad avere i dubbi e le domande che abbiamo tutti e alle quali le risposte non ci sono.

Onestamente non so quanti abbiano veramente meditato su queste parole, che per me sono in assoluto la parte più destabilizzante e sconvolgente dell’Insegnamento.

Io non l'ho capita così io ho capito che la non contemporanea dal sentire è semplicemente legata al fatto che quella situazione viene vissuta in una successione di sentire che non segue il tempo, ma l'evoluzione della coscienza...

E poco consolatorio è sapere che ANCHE loro SENTIRANNO ( o lo hanno già sentito) quel "fotogramma" quando avranno raggiunto l'evoluzione atta a comprenderlo...

@@cerchiosettanta7si ma con quale probabilità chi ti sta accanto è realmente allo stesso livello di coscienza tuo? In un senso o nell'altro intendo ... Penso invece che le cose stiano in quell'altro modo..

@@paolacutug se il tempo non esiste realmente, almeno come lo intendiamo noi, non c'è una una non contemporaneità che isola uno dall'altro e se tutti siamo espressioni dell'Uno, nessuno è mai solo.