Відео

Che bell'approfondimento! Complimenti speciali al filosofo!

Daje Andrea

Grande Andrea🎉🎉

Discorso attualissimo, esplicativo e compendioso.. dopo più di due anni dall'inizio dell'emergenza Covid è un ottimo spunto di riflessione come tutti i tuoi saggi filosofici👏🏻

Complimenti Andrea TVB♥️👏👍

Vivere senza pensieri

Ancora una volta, interessanti riflessioni!

Il tuo intervento mi è piaciuto molto, personalmente avrei citato anche Henry Miller (sono di parte!) e alcune pagine del "Tropico del Cancro", dove l'aspra polemica dell'autore si scaglia su una cultura dominante "borghese" completamente passiva, inconsapevole e incapace a riappropriarsi della propria libertà individuale. Mi vengono anche in mente le sulfuree e plumbee immagini di "Metropolis" di Fritz Lang, nella società odierna più attuali che mai; infine, ho ripensato ancora una volta al mio "maestro", il grande Carmelo Bene, il quale disse che il vero lavoro dovrebbe essere disoccupazione dal lavoro...

Secondo me il problema non è il lavoro in quanto tale ma il fatto di essere sempre dei subordinati a dei potenti, se c fosse un ordine egualitario senza padroni, dove viga una coscenza e sapienza interiore, potremo anche lavorare per produrre perché io sinceramente non tornerei mai al medioevo...

Vero!siamo schiavi di questo sistema..w la ozio e la tranquillita

Grazie per il tuo video: finalmente qualcuno che parla di cose serie ed interessanti. “L'ozio è uno stile di vita, un modo di essere, che si comprende fino in fondo solo se si è in grado di leggere l'azione umana - sia essa materiale o spirituale - con parametri culturali diversi da quelli propugnati dalla cultura del lavorismo. […]Fondare una società sul lavoro, intendendolo esclusivamente come lavoro produttivo, è un abominio. Alla cultura “costituente” del lavoro, dunque, si risponda con l'ozio, la pigrizia e la fantasia. Ai lavoratori avidi e tristi si oppongano i fannulloni gioiosi, disinteressati e sabotatori. […]Rendersi inutili, ovvero decidere di non-agire, è la forma più profonda e radicale di resistenza al potere dispotico dell'oikonomia, è l'atto rivoluzionario col quale noi uomini liberi, pigri, indolenti e oziosi intendiamo ribadire la nostra avversione al pensiero dominante, e in particolare all'idea che il progresso sia la via dell'emancipazione dalla miseria. Ma nel far ciò non si deve pensare che l'atto di non-agire consista in una sorta di passività, tutt'altro; è un fare rivoluzionario che punta a liberare al contempo l'uomo dal dominio dell'uomo, e la natura dall'entropia distruttiva. Il non-agire spalanca le porte al desiderio di quiete e di libertà.” Alessandro Pertosada: MALEDETTA LA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO Ho dedicato alla "pigrizia produttiva" una pagina del mio blog. Se ti interessa: kaleyuga.wixsite.com/alessandrocrippa/blog-1/category/pigrizia

Ti lascio un link ad un progetto ampio per scrittori esordienti ma non solo, dacci un'occhiata e se trovi di poterti creare una posizione all'interno del progetto, fammelo sapere: aspirantescrittoreesordiente.forumcommunity.net/?t=58606707

MOLTO INTERESSANTE..! BRAVO ! by Matteo Venturini