Відео

Hello Alfredo, ho messo subito il like e ora mi gusto il tuo graditissimo video. Siccome ti stimo volevo chiederti cosa pensi di questo mio video. Ho voluto fare un minicorso di fotografia gratuito di 26 minuti circa sul mio canale, tuttavia non so se riesco ad essere chiaro nella esposizione. Mi piacerebbe avere un tuo sincero parere, positivo o negativo che fosse. ua-cam.com/video/TqBXBwxH_R4/v-deo.htmlsi=zuRjHRWyzY_vOlAt Grazie❤

Ottima notizia, ne vedremo delle belle. Può darsi che assisteremo ad una rinascita dell'analogico nella fotografia amatoriale, quella che ci interessa maggiormente, mentre il digitale rimarrà appannaggio di smartphone e fotografi professionisti. Oltre a Pentax anche Leica ha reintrodotto una macchina analogica, la M6. Molti aspettano una vera reflex ma non sembra che Nikon o Canon abbiano intenzione di produrne, anche per via delle difficoltà costruttive e la perdita di competenze specifiche che il digitale ha portato.

Speriamo però che calino un pochino i prezzi, ormai ogni rullino è un salasso

Il vantaggio della fotografia a pellicola è che costringe ad usare la testa e pensare. Io uso con estremo piacere Hasselblad ed esposimetro spot: si ragiona su DOVE e COME esporre, su quanto sviluppare e si scatta. Questi ragionamenti non sono strettamente necessari al fine della fotografia, basterebbe inquadrare e scattare se si fosse sicuri che la macchina in automatico riuscisse a farci ottenere il risultato che vogliamo (e non quello che vuole lei), però il ragionamento attivo contrasta l'impigrimento del pensiero e il fatto di assistere passivamente a ciò che fa la macchina, cosa che poi, secondo me, si ripercuote spesso (non sempre) sulle fotografie che si fanno. Mi capita però anche di scattare con Nikon F6, una delle più evolute e "complesse" fotocamere analogiche. Devo dire che, nonostante l'ammontare di tecnologia che permette praticamente qualsiasi cosa, a differenza di una moderna digitale è sempre necessario tenere acceso il cervello: oggi le macchine lavorano spesso leggendo l'esposizione direttamente dal sensore, quindi è molto più difficile che sbaglino in modo irrecuperabile, mentre anche nella più evoluta delle analogiche non c'è assolutamente nessuna interazione tra il "sensore", quindi la pellicola, e l'esposimetro. È quindi sempre necessario usare la testa quando si espone più che "leggere" il valore indicato dalla macchina. Quando possibile, e uso la F6 proprio perché me lo permette, uso sempre la lettura spot per leggere la luce dove dico io e interpretare la lettura come voglio, andando ad aggiustare l'esposizione a seconda del tono che ho letto. Una mirrorless, invece, castra questo processo di ragionamento all'origine perché nel mirino si vede già ciò che si sta combinando, rendendo impossibile al cervello lavorare in maniera attiva invece che osservare passivamente alzando o abbassando l'esposizione. Il bello della fotografia è la previsualizzazione, l'immaginarsi lo scatto prima che esso venga fatto, la capacità di pensare ciò che si vuole e provare ad usare gli strumenti e la tecnica per ottenere quel risultato. E, credo, questo processo di attivazione delle sinapsi possa portare vantaggi anche in termini di ciò che si vuole poi dire con la fotografia che si andrà a scattare.

Chissà poi see pellicole eventualmente prodotte risulteranno da una tecnologia più avanzata.

Sarebbe sensazionale e super stimolante.

Grandi fotocamere, bellissime foto

Molto bella come linea, belle le ottiche

interessante. in effetti per l'archiviazione delle immagini la pellicola è il top. Al contrario del digitale che devi fare due/tre backup per avere la certezza della conservazione. Poi vuoi mettere la soddisfazione di tornare in camera oscura, con le varie maschere a giocare con le immagini? Tra l'altro, io che mi sono conservato tutte le mie nikon analogiche, af e non, mi divertirò a comparare la qualità ottica degli obiettivi moderni con supporti analogici, obiettivi che tecnicamente dopo 30 anni sono migliorati sia nelle aberrazioni che nelle definizioni. Comunque è una bella notizia, e speriamo che non ci sia speculazione da parte dei commercianti senza scrupoli.

Io me la ricordavo gialla e rossa ma magari mi sbaglio. Comunque bene, più scelta c'è e più possibilità di sviluppare la nostra creatività ci sono.

Magari rifacessero il Kodachrome, per quanto temo che un rullo costerebbe 100€

Gran bella notizia! Viva la pellicola! Long live film!

Finché c'è luce, c'è speranza

Anzitutto grazie. Me lo auguro anch'io. Credo solo, purtroppo, che sarà impossbile riavere il Kodachrome perché era un pellicola davvero dal trattamento assolutamente particolare , sulla cui specificità non mi dilungo. Nutro solo qualche dubbio sul ritorno alla pellicola da parte di Canon o Nikon. Se fossero rimasti in vita i loro sistemi reflex sarebbe stato possibile, ma con l'avvento delle mirrorless credo sia davvero difficile, a meno di ripristinare un minimo di sistema di ottiche specifiche. Più facile che la cosa interessi aziende come Pentax. Vedremo, certo non può tutto continuare a reggersi sull'usato o su marchi d'indiscussa qualità come Leica, ma rivolti purtroppo a pochi.

una bella notizia, più analogico per tutti...

Ciao Alfredo, sempre bello ascoltarti. Le insegne Kodak gialle e nere sono immagini nitidissime della mia ahimè lontana gioventù.. ancor oggi quando ne vedo qualcuna sopravvissuta in qualche paesino di provincia, mi si apre il cuore. Tutto un mondo di ricordi, quando si andava dal fotografo a ritirare le stampe, e non era infrequente sentir dire "vado a vedere se sono venute le foto".. La meraviglia dell'attesa, se vogliamo anche dell'incertezza del risultato.. e la delusione della foto "non venuta" faceva parte del gioco. Ma bando all e nostalgie, ottima notizia in assoluto.

bravissimo, l'educazione all'attesa alimenta il desiderio, e con esso la speranza, motori della vita

Bel video. Beh, io a Bologna vado in negozio e trovo tutte le pellicole dal Fotoamatore. Ti metto like. In realtà Sony, avendo assorbito Minolta, potrebbe produrre come e meglio di altri tutte le macchine analogiche.😊

Sono contentissimo. Da "piccolo" fotoamatore, mai abbandonato la pellicola per il digitale. Sono andato sempre avanti, tra varie difficoltà, come la scarsa reperibilità della pellicola e la quasi totale scomparsa dei laboratori professionali dell'analogico.

L' Ektachrome 100, 35mm, a più di 30 euro non è certo un incentivo per continuare a scattare con la pellicola.

Ottimo, una bella notizia. E spero che tanti giovani si affacciano alla fotografia analogica. Al mio piccolo paese ricordo l'espositore con i rullini sul banco del tabaccaio, quando passavo a prendere le caramelle. Buona serata.

ottima notizia, ma purtroppo il prezzo dell'usato crescerà ulteriormente...

Bella notizia …lo stemma giallo della kodak nei paesi era uno stemma anche di felicità e vacanze. Noi usavamo il 126 kodakcolor …poi si mandavano alla kodak. Sono ancora belle colorate ora

Contentissimo

Si ritorna sicuramente alla fotografia reale,vera, lo scatto studiato, aspettiamo... Intanto incomincio a inviare in assistenza la mia Hasselblad per una revisione totale ...

Ottima notizia. A maggio scorso ho fatto una mostra fotografica dov’è ho esposto stampe 50x70 fatte con Ektar 25 negli anni 90. Pochi visitatori credevano che erano stampe da pellicola,visti i colori e definizione.

Io ho la RETINETTE 1 A e ancora oggi fa foto da puura

condivido e sottoscrivo ogni parola che hai detto

Era la fotocamera di mio padre utilizzato durante un viaggio i Egitto- Etiopia nel 55 come fotografo per una rivista(Merian) tedesca. (Meridiano in it.) Dopo è passato a Leica IIIf e Contaflex. Ho ancora delle stampe sue. I negativi purtroppo non so che fine abbiano fatto ma penso ritenuti all'epoca dalla redazione. Veramente ottima. Mi 'e rimasta la Contaflex.( da rimettere in sesto)

Per chi lo fa per lavoro, come dici tu, è costretto ad usare macchine digitali performanti. Io, ormai da un bel po' di anni, ho una stupenda Leica M6 TTL del 1998. L'analogico, per me, ha un fascino impagabile e prima di scattare si "pensa" non come in digitale che si scattano 40000 foto per poi magari, riversarle in un HD e non guardarle mai... Scatto circa una decina di rulli all'anno, me li sviluppo a casa (con LAB BOX è semplicissimo) e le foto che più m'interessano le faccio stampare. Toccare con mano una foto stampata, sapendo tutto quello che è avvenuto prima per ottenerla, da una soddisfazione grandissima.

Complimenti,che tipo di pellicola usa? Grazie

Concordo perfettamente anche se più vecchio....

Bravissimo Alfredo

Ciao Alfredo, davvero bella laR35 , volevo chiederti che passo filtri ha macchina, e dove l'hai trovato il filtro arancio? E anche quel bottoncino di scatto rosso, che sembra davvero utile, dato che il suo pulsante è un po' "duretto". Anche quello dove si trova? Grazie e un salutone 👋👋

Le uniche macchine fotografiche digitali con (anche) telemetro vendute ad un prezzo “umano” (poi c’è Leica), sono le Fuji x100 e xpro (tutte) la 3 ha anche il monitor (nascosto) che non ti invoglia nell’uso. Per tutte le altre funzioni, è sufficiente ignorarle…

Complimenti, belle foto. Anch'io possiedo una Retina, la mia è IIc con il telemetro. Confermo che sono macchine fantastiche, ho fatto recentemente un paio di rullini in bianco e nero e i risultati sono stati ottimi. Vorrei provarla prossimamente con il colore. Buona serata.

La macchina di mio padre con la quale ho imparato la tecnica fotografica nel 1970..,

Grazie per usare la nostra lingua. Io invece lo detesto l'inglese, mi irrita tantissimo vedere in questi giorni, certi addobbi luminosi di Natale, con la scritta ' merry x mas! Basta con l'uso di una lingua che non è la nostra...Per il resto bravo Alfredo, poca spesa bella resa. Saluti

L' apparecchio non sembra per nulla così datato, con quell' acciaio luccicante e la custodia in condizioni splendide. Mi è piaciuta la serie di immagini dove si fa apprezzare una delle ultime presa in senso verticale. Complimenti per questo uscita dedicata agli animali al pascolo

Grazie Sig. Doricchi per il consueto bel video e altrettanto belle fotografie. Quando può, se possibile, mi piacerebbe imparare questa tecnica dell'"iperfocale". Nel contempo, buon weekend. Stefano.

Condivido tutto il tuo pensiero e tante tue esperienze (compresa la febbre all'esame di terza media). E' bello ascoltarti. Grazie.

Sono pienamente d'accordo con te. La perfezione di Fan Ho mi ha sempre infastidito un po' (e, lo dico sottovoce, anche quella di Adams), ma sentendo i commenti in rete mi sembrava di essere un alieno...

Concordo in pieno!

Ciao, complimenti per il canale. Possiedo la LX3, uscita un pò dopo con qualche miglioria. Ad ogni modo oggi, 2024, la amo per come mi riconcilia con la fotografia. Un bianco e nero in camera tra i più belli mai riscontrati.

Per chi padroneggia i principi base della tecnica, le fotocamere in vendita oggi, nuove ed usate di 10 anni fa, sono senz’altro ridondanti. Come del resto quasi tutta la tecnologia a disposizione (vedi cellulari ed altro). Cogliere i sentimenti e l’attimo invece diventa sempre più difficile e frustante. Non so se per mancanza di umanità o per nostalgia. Miliardi di cartoline ed illustrazioni diffuse nel WEB non compensano minimamente un singolo scatto in un vecchio album di famiglia…non è che dobbiamo imparare a guardare la fotografia. Bisogna ricominciare a “vedere”?

Io mi iscrivo 👏

Ero studente negli anni sessanta e settanta... che squallore oggi. Profondamente avvilito non posso che condividere, purtroppo, la sua analisi. A quando la fine di questo ciclo storico? Il pendolo quando arriverà al suo apice per puoi invertire la corsa ?

Ciao Alfredo, sono assolutamente d'accordo. Purtroppo oggi la creatività in fotografia viene intesa come un cliché di immagine dalla nitidezza estrema, colori saturi e cieli improbabili, frutto di algoritmi che interpretano a modo loro uno stereotipo di bellezza. La voglia di vedere subito la foto prevale sulla fatica di farsi una cultura fotografica. Una povertà intellettuale dilagante in tutti i campi che purtroppo tocca invariabilmente anche la fotografia. In tutto questo poi le case produttrici hanno una grossa responsabilità, sfornando fotocamere dai costi altissimi con software sovrabbondanti, la cui perfezione e complessità nella gran parte dei casi sono almeno pari alla loro inutilità (parlo da fotoamatore). Se si eccettua forse Leica, di fotocamere dalla perfezione meccanica e dai materiali duraturi non se ne fanno più, ma si sa: il software può correggere errori e difetti e soprattutto costa molto meno. Un saluto

Pienamente d'accordo sul concetto di creatività e del fatto che il limite/semplicità rappresenti uno stimolo alla realizzazione di qualcosa creativo (anche al di fuori della fotografia). Rimango tuttavia perplesso sulle ultime considerazioni, a partire dalla kodak mostrata, fino al fatto che gli autori citati anche oggi continuerebbero ad usare gli stessi mezzi. Penso che è più corretto dire che è giusto che ognuno trovi il suo apparecchio fotografico nella misura in cui questo gli consenta di togliere di mezzo le distrazioni e concentrarsi su cosa e come comunicare quello che desidera. Se ad esempio io dovessi usare una macchina simile (che in realtà ho) magari mi perderei più in questioni tecniche relative al fatto di capire o meno se ho correttamente messo a fuoco (per fare un esempio) anziché concentrarmi totalmente sul messaggio, quindi paradossalmente complicando il processo anziché semplificarlo! Con questo ovviamente non voglio dire che sia necessario avere l'ultimo ritrovato, anzi al di là dell'uso commerciale direi che è inutile, ma semplicemente che va cercato il miglior mezzo adatto a se che può anche essere il cellulare...del resto come ha detto anche lei in altri video è tutto il background culturale ed esperienziale a migliorare significativamente la fotografia.

È notizia recente che Kodak incrementerà la produzione di pellicole. Se non muterà egualmente la pratica consolidata del digitale, è, tuttavia, un piccolo grande segnale che il numero di chi torna a creare manualmente è in crescita. Grazie per il video e per aver mostrato quella macchina dal sapore storico affascinante